Recensioni per
You Say Goodbye, I Say Hello
di Miryel
Non credendoci io per prima, riesco a passare ora. |
Ciao, innanzitutto scusami tanto del ritardo. |
Ciao, eccomi dal Giardino di EFP. Devo fare alcune premesse: inanzitutto non conosco assolutamente i personaggi da te presentati e proprio per questo ho scelto un'AU, volendo capire, pur senza poter valutare le IC. Adoro le high!school AU e tu hai reso bene l'atmosfera che caratterizza il liceo - i dubbi, le insicurezze che attanagliano gli adolescenti attanagliano anche i personaggi da te rappresentati, in particolare Tony e Peter. Pur non leggendo molte fanfic slash, ho amato molto il modo in cui hai rappresentato il loro rapporto; in particolare la rappresentazione di Tony mi sembra molto curata nel suo dissidio - lo fermo o non lo fermo dal cambiare scuola? Cosa faccio? Peccato che, in qualche modo, dia retta all'orgoglio, non si pieghi nemmeno davanti alla mezza implorazione di Peter, che invece soffre ed è molto tenero. Sì, credo che di Tony il tratto principale che risalta è questa forza mai davvero vera - come quando pensa alle Olimpiadi di matematica -, questo orgoglio di facciata. Una bella storia, con un'impaginazione molto curata - l'occhio vuole la sua parte - e nessun tipo di refuso. |
Ciao! |
Ciao, continuo con immenso piacere questa storia di cervelloni che si stanno innamorando (almeno uno sicuro :)) prima del tempo passato insieme poi della persona con cui lo trascorrono. Stai rendendo benissimo il carattere di una persona che passa dall’odiare qualcuno, perché gli ruba un primato (di membro più giovane dello SHIELD, di cervellone, insomma tutti i titoli onorifici di cui andava fiero ed erano anche la sua firma, marchio di fabbrica e corazza) ad amarlo, piano piano, teneramente. A ben rifletterci, gli avvenimenti non sono poi così tanti ma sono amalgamati così bene nel vortice di sentimenti di Tony da scivolare via quasi senza accorgersene. Come la proposta di un’uscita tra amici per una birra accolta con qualche remora da parte di Peter. Divertenti le battutine non troppo velate degli amici, che di sicuro qualcosa hanno notato e non possono parlare, un po’ per reticenza, un po’ perché si vuole bene ad un caro amico… e un po’ perché credo che Tony, quando si arrabbia, non sia poi così piacevole da gestire. Peter, invece, visto con gli occhi di Tony, assume quella sfumatura di dolcezza e timidezza che non scade però mai nel banale, nel già detto o nel melenso. Mostra invece una forza nascosta, lieve, come se SpiderMan fosse una seconda pelle che si veda solo in controluce. Hai proprio la capacità di mostrare due adolescenti sulla soglia della prima maturità. Ti riesce con una freschezza che, davvero, è una caratteristica perfetta e solo tua. Nel frattempo, Tony è ormai perfettamente consapevole dei suoi sentimenti, di diversa natura rispetto ad un’amicizia, verso Peter. Può solo iniziare a farci i conti. Ottimo lavoro. Alla prossima :) |
Ciao! |
Ciao. Arrivo da te. Ti dirò, che bello questo Tony. Che è un genio ma è anche un ragazzo giovane con tutte le insicurezze del caso. Soprattutto perché ci fa i conti e sta prendendo coscienza, forse lentamente, del suo mutamento interiore. Si potrebbe dire benissimo: sulla fallacità delle prime impressioni. E per fortuna. Sembra che in questo inizio di avvicinamento con Parker, invece che concentrarsi sulle insicurezze dell’altro, sia uno specchio per rivelare le proprie. Per fortuna, tra l’altro. Stanno iniziando a cadere tutte quelle barriere, l’orgoglio in primis, che portano Tony ad indossare quasi più maschere, una sopra l’altra, prima lo Shield, poi lo studente modello, infine il figlio prodigio che non soddisfa mai le aspettative paterne. Peter, invece, pur essendo il “protagonista di riflesso” riesce quasi a brillare di luce propria, nelle piccole attenzioni che mostra a Tony, nei suoi successi nell’approcciarsi con lui, primo fra tutti quello di non avergli rubato il ruolo di galletto del pollaio nel suo laboratorio. Poi, ad essere onesti, penso che per una mente brillante, il confronto-scontro con un pari sia uno stimolo meraviglioso. Non a caso Peter ha quasi imparato ad usare bene la saldatrice (penna o altro, non ricordo. Questione di dimensioni…). Giustamente, per due geniacci, il laboratorio è il terreno migliore. Non la palestra o lo spogliatoio per loro è il luogo delle confidenze (e già che Tony non mandi Parker subito dove di competenza, anche qui, la dice lunga). E’ bello e sottilmente intenso il rapporto che stai orchestrando tra loro perché si inizia si ad evincere l’interesse amoroso da parte soprattutto di Tony ma anche il fatto che questo tipo di legame, se positivo, è occasione di crescita interiore. Almeno, leggendoti, ho questa netta impressione. Come sempre ottimo lavoro. Spero alla prossima :) |
Adoro i flashback, quindi kudos per averci immerso nei retroscena del loro rapporto con un bel salto indietro nel tempo. Approvo. -w- |
Ciao. Scusa tu il ritardo… Ormai è il mio marchio di fabbrica. |
Ciao! |
Buongiorno carissima. Partiamo col botto, con il botta e risposta indiretto tra Stark e suo padre, specchio del loro rapporto in parte burrascoso, neppure troppo. Estremamente divertente e piacevole. Stark appare perfetto nella sua caratterizzazione da diciassettenne, perfettamente in linea col suo carattere un po’ egocentrico, come quando ci accenni che gongola quando riceve i dovuti complimenti per la sua mente eccelsa e cerca di non rendere manifesta la cosa. Ci riesce così bene che Fury sembra proprio godere a canzonarlo un po’. Questa, almeno la mia impressione. Spero di non aver sbagliato… |
Ciao carissima! |
Ciao! |
Sapevo di aver scelto bene decidendo di leggere questa ff. -w- |
tesoraaaaaaaaa eccomi per l scambio a catena!! |