Recensioni per
You Say Goodbye, I Say Hello
di Miryel

Questa storia ha ottenuto 249 recensioni.
Positive : 249
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
03/03/19, ore 13:29
Cap. 4:

Buona Domenica!
Da parte mia è stata una cattiveria non essermi espressa in merito al capitolo precedente, dopo aver chiesto a gran voce un incontro padre-figlio. A mia discolpa posso solo dire che ho avuto una settimana…incasinata. E l’ho letto, ma non l’ho apprezzato come sicuramente avrei dovuto, probabilmente proprio a causa del mio cattivo umore.
Questo capitolo invece mi è piaciuto tantissimo, al pari dei primi due!
Come hai detto tu stessa, scrivere dal punto di vista di Tony è stata un’ottima scelta perché a mio parere ci sta regalando delle sfumature che non avremmo altrimenti potuto cogliere. Immagino per esempio la scena in classe, quando ci viene raccontato il tumulto interiore di Tony che resta spiazzato dal misero cenno di saluto che gli riserva Peter, e che dall’esterno viene percepito solo come uno sguardo (cito testualmente “inquietante”) di mal sopportazione del ragazzo. Tutto questo non inficia affatto la nostra conoscenza del personaggio di Parker, poiché quest’ultimo ci comunica sempre i suoi pensieri con un fiume di parole. Come dice Tony, Peter non indossa maschere, è chiaro e limpido quello che prova.
Adoro come è stato strutturato il rapporto d’amicizia tra Steve, Bruce e Tony. Si capisce fin da subito che hanno questo legame quasi fraterno; più volte viene detto che sono gli unici a riuscire a leggere tra le righe e che si supportano a vicenda. Con l’accenno al ragazzo di Steve partito per la Romania sono morta, è un’altra ship che ho nel cuore!
Infine, che altro dire, sono contenta di come stiano evolvendo le cose tra i protagonisti. Finalmente qui abbiamo molto più Parker. Tony si accorge della genuinità del ragazzo che ha davanti, un tipo che non conosce egoismo e arroganza, uno probabilmente molto simile al vero sé stesso (quello che non è nascosto sotto gli spessi strati di protezione, e orgoglio, che si è creato Tony tutt’attorno), senza tutta quell’insicurezza ovviamente.
Un saluto, a venerdì/sabato prossimo

Recensore Master
02/03/19, ore 23:07
Cap. 4:

Miry ❤
Non sai con quanta ansia aspetto i tuoi aggiornamenti! E ogni volta il nuovo capitolo supera le mie aspettative.
Qui vediamo finalmente Peter e Tony che lavorano insieme, da soli, approfondendo quello che fino ad ora è stato un rapporto prettamente superficiale.
Il cambiamento più grande lo troviamo in Tony, che inizia a vedere il collega sotto una luce completamente nuova.
Per riassumere in poche parole, non gli sta più sui maroni XD
E io felice felice felice!!!
Già li vedevo a scambiarsi occhiatine languide e a pomiciare nei bagni della scuola...e invece nada...sigh!
Tony non sa come gestire il cambiamento nel loro rapporto, nel suo atteggiamento verso di lui e sembra quasi preoccupato di nascondere qualcosa.
E già, Tonino bello, ci stai cascato con tutte le scarpe!
Ma Peter svagheggia, è restio anche nel salutarlo e Stark per la seconda volta si ritrova completamente spiazzato dal suo atteggiamento.
Ero già sconsolata, temevo un nuovo allontanamento, ma Peter non tace sul suo comportamento, anzi, non esita un istante a spiegare il perché di quella freddezza.
E Tony si scioglie.
Come mi sono sciolta anch'io del resto.
Questo flashback è il viaggio di Tony Stark alla scoperta di Peter Parker, perché c'è così tanto da scoprire, dietro quel sorriso timido e quegli occhioni castani, dietro quella parlantina da logorroico e quella pesante insicurezza.
Adoro lo sguardo di Tony, il suo modo di percepire finalmente la vera essenza di Peter.
Oddio, voglio troppo disegnare una fan art su questa ff...dammi il permesso ti prego! T__T
Adoro questo capitolo, non vedo l'ora di leggere il prossimo!!!
Hai concepito un qualcosa di straordinario, davvero. È tutto perfetto!
Sono ripetitiva, lo so, ma mi piace troppo il tuo modo di scrivere! Non mi stanca mai.
Sono felicissima di averti conosciuta come scrittrice, davvero!
Aspetto con ansia il prossimo aggiornamento!
Bacetti
MissAdler

Recensore Master
02/03/19, ore 18:12
Cap. 4:

Eccomi qua biscotto allo zenzero ❤️

Innanzitutto lo tsundere e drama queen Tony adesso è diventato un malinconico stalker che fissa Peter da lontano, facendosi mille mila complessi. Sono tanto, ma tanto contenta che finalmente questi due zucchini si siano avvicinati. Peter è sempre permeato da un'aurea di timidezza e ingenuità, e penso sia anche questo che piace a Tony. Imparano a conoscersi, tant'è che Peter fa anche una confidenza importante come quella riguardante la sua situazione familiare. A quel punto Tony, oltre a provare dispiacere, non può che mettere in discussione anche quello che è sempre stato il suo rapporto con la sua famiglia.
Insomma, il nostro tsundere si sta pian piano sciogliendo. Ne è cosciente e la cosa non gli piace, la cosa è così palese che Steve tenta di psicanalizzarlo xD
Ma veniamo alla mia parte preferita. Quanto amore si merita Peter?
TANTO.
Perché è un insicuro cronico che si preoccupa di non far "sfigurare" Tony, poiché potrebbero associarlo a lui e ciò causerebbe problemi alla sua immagine. Insomma, tutta una serie di robe a cui Tony non vuole badare, motivo per cui dice a Peter di non preoccuparsi.
Quanto sono bambini, io non ce la posso fare. Pian piano ci avviamo verso il grande evento che sconvolgerà tutto. Ho paura, ma non vedo anche l'ora 😱
Sempre bravissima tesoro, a presto 💕

~ Nao

Recensore Master
28/02/19, ore 16:35
Cap. 3:

Ecco che si scopre cosa tormentava tanto Tony... alla fine era geloso di Peter, del suo modo spontaneo di farsi amare e accettare da tutti, dagli Avengers e soprattutto da suo padre! Avevo avuto il sospetto, in effetti, che ci fosse anche una bella dose di gelosia in mezzo, ma anche questo sottolinea le contraddizioni di Tony e questo suo modo autodistruttivo di vivere. Perché è vero, Peter ha un modo di fare semplice, spontaneo e dolce che lo rende gradito a tutti, si fa volere bene, ma è anche vero che, al contrario, Tony fa di tutto per nascondere i suoi veri sentimenti e mostrare la parte peggiore di sé. E' ovvio che ci tiene al suo posto tra gli Avengers, così come all'affetto del padre, eppure ostenta di fregarsene, come se immaginasse già di deludere tutti (il padre per primo) e quindi, per non sbagliare, si comportasse proprio nel modo che tutti si aspettano da lui... l'eterno immaturo, l'eterna delusione. Si è già detto che non riuscirà mai a soddisfare le aspettative del padre e così si comporta proprio in modo da innervosirlo... e comunque dev'essere una cosa di famiglia, perché anche Howard Stark non dice mai a suo figlio quanto lo ami, quanto lo ritenga intelligente e geniale, e così la spirale dell'incomprensione diventa infinita, anzi, finirà tragicamente, perché poi non ci sarà modo di spiegarsi e la perdita dei genitori diventerà una lacuna incolmabile in tutta la vita di Tony.
La parte in cui Howard chiede a Tony di progettare la tuta di Spiderman invece è stata deliziosa! Tony ha sfoderato tutta la sua vena sarcastica che io adoro (un pigiama raccattato dai secchioni dell'immondizia, mi sono rotolata! XD XD XD) e ha mostrato che, quando si sfida la sua intelligenza e la sua creatività, lui risponde sempre e dà il meglio di sé. Una rappresentazione magistrale di Tony che, a quanto pare, non cambia molto col passare degli anni, ma del resto io l'ho sempre visto come un ragazzone troppo cresciuto, un eterno adolescente. E, in tutto questo, c'è un Peter adorabile che vuole solo aiutare, dare una mano, che teme di essere fastidioso, che è talmente dolce e accomodante da rendere impossibile non amarlo... e magari proprio per questo Tony ce l'ha tanto con lui!
Sarà una bella avventura vederli progettare la tuta insieme... XD
Ti faccio veramente tanti complimenti, non era facile rendere credibile un mondo in cui Tony e gli altri Avengers siano tutti coetanei di Peter, ma tu ci riesci senza difficoltà, i personaggi sono sempre perfetti in tutte le loro sfumature, anche nei minimi dettagli (Peter che saluta con la manina è un'immagine tremendamente tenera!). Si vede proprio che i personaggi sono dentro di te, nel tuo cuore e che per questo riesci a descriverli sempre così bene, in qualsiasi situazione tu decida di metterli!
Ancora complimenti e a presto!
Abby

Recensore Master
28/02/19, ore 14:26
Cap. 3:

Carissima Cosa là, Miryel ♥!
Stava passando la vita, alla costante ricerca della sua approvazione, e sebbene sapesse che non l’avrebbe mai ricevuta totalmente, certe cose lo spiazzavano. Era meno determinato di quanto credesse.
Apro subito con la citazione perché ho adorato questo pezzo, ma in verità ho adorato tutto il capitolo. Gli AU sono belli solo se chi li fa ci si mette d’impegno per limare ogni pezzo e trasferire quello che è il canone ufficiale e il proprio headcanon all’interno di una storia coerente. Tu qui ci sei riuscita, affrontando una prova che non era né facile né scontata, tutt’altro. Tony è terribilmente IC anche nelle sue vesti di liceale. È Tony, è come sarebbe Tony se…
E lo è anche Peter, ovviamente, anche se in questa recensione mi ci soffermerò meno, anzi: sai che faccio? Prima vado su Peter, poi corro da Tony.
È Peter che evita di uccidere i nemici, che difende il quartiere, che tenta di dissipare ogni rancore e problema accollandoselo perché ha la stoffa dell’eroe e gli eroi come lui sono generosi, più di quanto dovrebbero o sarebbero tenuti a fare, ed è anche lui che si disegna il costume dando prova della sua mente geniale, che solamente la situazione economica non agiata costringe a piegare a lavori spesso umili (e qui mi viene in mente anche come la storia strizzi l’occhio alla trilogia di Raimi, che non è canone MCU, ma neanche può essere totalmente occultata.
Poi c’è Tony, ovviamente. Lo Stark che impariamo a conoscere dai film è un uomo che dice ciò che pensa e non ha paura di risultare scortese e sgarbato, con l’ego smisurato d’un genio. Ma il ragazzo stretto sotto il peso della personalità ingombrante di Howard Stark non è così.
È un adolescente che è in potenza ciò che sarà, ma che ancora deve trovare un suo posto ben preciso nel mondo. Il Tony che hai creato appare verosimile e credibile anche nella sua giustificata gelosia e nella colite che lo attanaglia (una scena di raro realismo), ma soprattutto commuove e suscita empatia nel conflittuale rapporto con Howard, che accetta di parlargli, ma non di ascoltarlo davvero. Lo tratta come un adulto solo all’apparenza, ma in verità lo tiene nella sala degli Avengers sfruttando le sue capacità e il suo estro creativo, invece di capire la vera natura della gelosia del figlio. Non è Parker in sé, il problema, ma che quando ci sentiamo poco amati o non amati abbastanza e temiamo che quel poco che abbiamo (l’essere un giovane prodigio) ci venga tolto, allora sfoderiamo (inutilmente) le unghie per difendere il nostro territorio. È qualcosa di naturale, di tipico della natura umana, che tu sei riuscita a rendere squisitamente bene e di questo ti ringrazio. Una cosa sola, ti chiedo: non chiamare la postale per questo immenso papiro! :*
Un baciotto da cosa tua, là, quella che sta dall’artra parte der GRA!
E che Germano sia con noi.
Shilyss – che fa tardi, sì, ma è corpa der traffico e de Loki ♥ e della viabilità locale.

Recensore Master
27/02/19, ore 19:54

Ciao cara <3
Inizio a recensire questa storia con più di due settimane di ritardo, ma so che tu mi vuoi bene lo stesso e quindi metto a tacere i sensi di colpa e procedo.
Sorvoliamo sul fatto che questa recensione assomiglierà più al delirio di una fangirl che ad un commento ragionato, ma per me se dici Young!Starker dici amore, per cui non c’è da stupirsi se ho letto questo primo capitolo con gli occhi a cuore.
Innanzitutto, devo farti i complimenti per come stai gestendo il personaggio di Tony: la storia è dal suo punto di vista, ed emerge con chiarezza il profondo lavoro di costruzione che c’è dietro. So per esperienza cosa significa tirar fuori una versione adolescente di un personaggio (nel mio caso parecchio) adulto: da un lato infatti sei convinta di conoscere bene la personalità a cui ti stai approcciando, dall’altro però subito ti scontri con il banale ma per nulla scontato concetto del “un ragazzino di 18 anni non può, per forza di cose, essere la stessa persona che sarà trent’anni dopo”. Questo perché nella vita si cambia, costantemente, e trent’anni fanno la differenza, anzi, ne fanno tantissima, e nessun essere umano può essere esentato da questo processo.
Necessariamente, quindi, questo Tony è sicuramente simile alla sua controparte adulta, ma allo stesso tempo è molto diverso. È in potenza l’Iron Man che tutti conosciamo, ma possiede anche dei tratti tutti suoi che spiccano con prepotenza e che lo rendono un personaggio praticamente indipendente, in grado di reggersi da solo sulle proprie gambe. Chapeau.
In pratica, cominci la narrazione in medias res (furbacchiona!), presentandoci Tony e Peter non già agli inizi della loro storia, ma – sembrerebbe – alla fine. Capiamo che fra i due c’è stato qualcosa di importante, qualcosa che ha lasciato dei segni profondi su entrambi; il giovane Tony però possiede quel che si dice un orgoglio smisurato ed un carattere pressoché intrattabile, e questo ha comportato un allontanamento fra i due. Non sappiamo cosa di preciso Tony abbia detto o fatto per ferire così tanto Peter, ma conoscendo l’indole estremamente comprensiva e propensa a dare seconde, terze, quarte, centesime possibilità, possiamo facilmente immaginare che si tratti di qualcosa di grave, qualcosa che non può essere risanato facilmente, a meno che il giovane Stark non si ricacci in gola il suo dannato orgoglio e non chieda scusa. Cosa che, al momento, non è evidentemente in grado di fare, forse perché non è pronto: ci vuol coraggio ad affrontare sé stessi, e qui sempre di un ragazzino stiamo parlando. Ad aggravare la situazione e a renderla ancora più esasperata c’è il fatto che Tony ha appena perso i suoi genitori, per cui il ragazzo è anche alle prese con un lutto difficilissimo da elaborare, e con una ostinazione a non chiedere aiuto, per non risultare debole agli occhi degli altri, che ha quasi del patologico. Peter è l’unico che lo può capire – Peter che vive con gli zii e i suoi genitori quasi neanche li ha conosciuti – ma con lui al momento la frattura sembra insanabile, tanto che il giovane Parker ha deciso di punto in bianco di lasciare la scuola, troncando in sostanza ogni residua possibilità di confronto. Ma, forse, è proprio una scossa del genere che serve a Tony, per trovare il coraggio di fare quel passo in più necessario a riavere Peter, perché entrambi sono ancora innamoratissimi l’uno dell’altro, è evidente. Solo che, in questo momento, i frutti probabilmente non sono ancora abbastanza maturi, e Tony ha bisogno di una scossa ben più forte per sciogliere il nodo che gli serra la lingua. Forse ha bisogno di vedere Peter andar via davvero per potersi smuovere e correre a riprenderlo.
E niente, ogni volta rimango incantata dalla tua inventiva, dal modo sempre nuovo che trovi di presentarci e farci amare questa coppia. Ormai non so nemmeno più come farei a vivere senza…
Complimenti quindi come al solito carissima, ci si legge prestissimo nei prossimi capitoli!
Un bacione grande :***

padme

Recensore Master
27/02/19, ore 13:12
Cap. 3:

Ciao!!
Anche questo capitolo mi ha presa un sacco**

Continuiamo con il flashback, e lo stato mentale di Tony è fin troppo chiaro. È frustrato per un rapporto padre-figlio che non lo soddisfa, ma anzi, gli è causa di stress e difficoltà. È geloso di Peter perché, con il suo arrivo, gli verrà rubato anche il ruolo di membro più giovane. In realtà Peter non gli porta via nulla, non lo farebbe mai a priori. Il ragazzo è così buono che di certo non vorrebbe rubare le attenzioni, il posto o qualsiasi altra cosa a qualcun altro.
Tony se la rifà con Peter, ma è difficile rimanere costantemente infastiditi nei confronti di qualcuno che primo, non ha nessuna colpa, e secondo, ha un atteggiamento fin troppo positivo, gentile, e perfettamente bilanciato per non dare fastidio agli altri.
Tony si ritrova a dover lavorare alla tuta di Spiderman, al nuovo progetto per fare in modo che Peter possa indossare qualcosa di accettabile, di tecnologico, che non sia solo della stoffa appoggiata al corpo.
Immagino lavoreranno a stretto contatto, d'ora in poi. Sono davvero curiosa di vedere come si evolverà il rapporto, ma penso che Tony non sfogherà la sua frustrazione su Peter tanto a lungo, perché è difficile rimanere arrabbiati con Spider-man se non c'è un ottimo motivo dietro.

A presto!!
Valeria

Recensore Master
27/02/19, ore 12:48

Ciao!!
Scusami tantissimo per il ritardo, purtroppo la scorsa settimana è stata un inferno e mi sto ancora riprendendo.
Finalmente sono riuscita a leggere questo capitolo, e ho visto che hai già pubblicato anche il prossimo, quindi penso che, lavoro permettendo, lo leggerò subito appena termino questa recensione**
Per un po' non parteciperò agli scambi perché il mio cervello ragiona male e in questo periodo ogni "obbligo" diventa una fonte di stress, quindi cercherò semplicemente di seguire gli aggiornamenti delle autrici che seguo, e di recensire man mano <3

Veniamo al capitolo! All'inizio non ho capito che era un flashback, infatti mi sono un po' confusa XD È diventato tutto chiaro circa a metà lettura, e devo dire che ho apprezzato tantissimo**
Peter e Tony sono due persone molto diverse, con un carattere quasi agli antipodi. Senza un pretesto, probabilmente Tony non avrebbe mai parlato a Peter. È interessante leggere il loro primo incontro in un contesto AU, come hai strutturato il tutto, e devo dire che la tua idea è riuscitissima!
Peter è già Spider-man, e ha fatto domanda per entrare negli Avengers. Il primo incontro-non-incontro-quasi-scontro è di sfuggita, nel giro di un attimo, e basta per far nascere la curiosità di Tony, che in poco tempo arriva a capire, grazie a Steve, chi è Spider-man.
Ho amato questo Iron-man giovane, che non ha ancora il suo alias da supereroe, trattato come un principino all'interno dell'azienda di famiglia. Un genio capace di creare già armi e armature iper-tecnologiche a diciassette anni, e per questo lo trattano particolarmente bene e gli fanno passare tutto, anche dei ritardi più che discutibili. (Seppur con i rimproveri di suo padre)
La discussione tra Peter e Tony è perfetta, con l'atteggiamento titubante di Peter, e Tony che gli dice che manterrà il suo segreto, ma lo fa ovviamente a modo suo. Ogni personaggio è descritto con cura, l'introspezione è come sempre il tuo forte, e il tuo stile di scrittura non è mai pesante.

Vado subito a leggere il prossimo!

Recensore Master
27/02/19, ore 00:06
Cap. 3:

Eccomi qua! Scusa sono un disastro! XD
I know why I adore you!
Ok torniamo alla recensione!
Io te lo dico sto tuo Young Tony è il tony che preferisco tra i tuoi Tony… oddeo mi sono intrecciata XD
DICEVO!
È fantastico il suo modo di interagire con babbo Howard, che come mia nonna “lui vede al di la del monte” … cioè questo era uqanto nonna dicev per intendere che sapeva cose che voi umani XD XD XD Si mia nonna è un replicante speciale! Se no non si spiega perché sia così super…

Ok XD Stop!
“…Peter Parker si rizzò sulla schiena, e quando alzò la testa per osservarlo, Tony lo vide sorridere entusiasta dalla cosa. Non c’era alcuna arroganza in quel gesto, solo la felicità di aver fatto qualcosa di utile. Un comportamento che lo spiazzò…”
Peter spiazza sempre chiunque! Tony è normale dont worry XD

Ma è fantastico Tony
Tony che puntualizza e detta le regole è fantastico!
«No, fammi finire, è di vitale importanza! Lo sai come lavoro. Mi hai voluto qui, e sai - e lo sai, che sono l’unico in grado di realizzare la sua tuta», lo interruppe, lapidario, indicando Parker con un gesto drammatico, «Si sta alle mie regole».
Come ti ho già detto “Mio il castello, mie le regole!”
BRAVO Tony fatti valere!
Li adoro!!! Adoro questi due, ma soprattutto a sto giro adoro Young Tony!
Boingo!!!!

Recensore Master
26/02/19, ore 20:58
Cap. 3:

Piccola Miryel, eccomi qui, puntuale, per lo scambio settimanale!
Adoro questa storia e pretendo già il quarto capitolo, è bene che tu sappia.

In questo terzo capitolo abbiamo visto i complessi, le insicurezze e tutta la bellezza/duplicità del carattere di Tony. Non è cattivo o egoista, ma ama stare al centro dell'attenzione e, detto francamente, credo sia normale, soprattutto se consideriamo il fatto che qui si parla di un adolescente.
Quale diciassettenne non si è mai preso questioni di principio?
Quale adolescente non ha contraddetto i genitori per il solo gusto di farlo?
Quale teenager non si è mai sentito messo da parte e, di conseguenza, provato a farlo notare con mezzi non proprio appropriati?
Bene, noteremo quindi che il comportamento di Tony sia quantomeno "giustificabile" dalla sua età. Cerca l'appoggio psicologico del padre, vuole essere ascoltato, avere le attenzioni "da figlio"...

"«Allora non invitarmi più alle tue stupide riunioni. Tanto, per quel che conta la mia opinione, è lo stesso se ne prendo parte, oppure no!», rispose."

Lo notiamo proprio qui; si sente messo in disparte, ignorato, come se qualunque cosa dicesse o facesse non cambierebbe nulla.

"ma c’erano momenti in cui - persino in quel posto che lui aveva sempre chiamato casa - si era sentito emarginato e messo da parte"

E anche qui vediamo come si riflette quest'emozione negativa sul suo inconscio; ma Pirandello diceva che noi ci permettiamo il lusso di sentirci così solo quando siamo in posti familiari. Quindi, Tony, mi dispiace. Troverai una quadra crescendo (si spera).

Peter, invece, è molto più pacato e gentile. Lui conosce la sofferenza, sa cosa significa perdere tutto e vuole tenersi stretto ogni cosa che riesce a conquistare, incluso il suo posto negli Avengers.

"«Un pigiama raccattato nei secchioni della spazzatura?» chiese, retorico, poi si voltò verso il suo collega, e aggiunse: «senza offesa, Parker»."

E neanche un commento come quello di Tony può fargli cambiare idea. Anche se, devo ammetterlo... la tuta di Spider-man fa proprio cagare.

"«No, fammi finire, è di vitale importanza! Lo sai come lavoro. Mi hai voluto qui, e sai - e lo sai, che sono l’unico in grado di realizzare la sua tuta», lo interruppe, lapidario, indicando Parker con un gesto drammatico, «Si sta alle mie regole»."

Eccolo qui, il Tony che si prende una rivincita morale! Almeno gli si riconosce l'intelletto, il gusto, la creatività...

Capitolo decisamente fantastico.
Ben fatto <3

Recensore Master
25/02/19, ore 20:09

Ho deciso di leggere e commentare anche questo secondo capitolo della tua storia, tanto, anche se non puoi rispondermi dal PC su EFP, ti posto la recensione su Messenger e se ti va puoi rispondermi direttamente lì! Questa è una cosa che si può fare anche senza il PC!
L'inizio della storia mi ha un po' spiazzata, perché all'inizio non avevo capito che era un flashback in cui i genitori di Tony erano ancora vivi e Nick Fury aveva deciso di "promuovere" Peter come Avenger... ma poi sono rimasta incantata! Hai descritto benissimo ogni personaggio, ogni situazione e ogni stato d'animo, da Peter che praticamente "investe" Tony tanto è emozionato di essere stato "assunto" a un perfetto e simpaticissimo Nick Fury (adoro questo personaggio, sempre così diretto e caustico!), a un adorabile giovane Steve, sempre dolce e disponibile ma anche parecchio ingenuo (me lo immagino proprio così lo Steve adolescente!) fino all'analisi di Tony ragazzo e di tutte le sue contraddizioni. Si fa desiderare alle riunioni degli Avengers, dimostra di fregarsene, di considerarle inutili... eppure nella sua ostentazione di superiorità nei confronti di tutto e tutti (come apostrofare i Vendicatori come "megalomani") sembra nascondere il desiderio di essere uno di loro, di fare parte di un gruppo, di appartenere veramente a qualcosa, a qualcuno. Ecco la sua contraddizione, che appare anche in ogni suo rapporto, da quello con i genitori a quello con gli amici fino al legame con Peter: Tony non vuole essere solo, ma è troppo "vigliacco" per ammetterlo, volere davvero bene a qualcuno costringe a mettersi in gioco, fa male, fa soffrire, e allora lui erige i suoi muri di finta indifferenza, fa il sarcastico. Però poi non sta bene nemmeno così, ovviamente! Quasi si scopre con Steve andando in classe sua per saperne di più sul "famigerato" Peter Parker, e poi, quando se lo trova davanti, si diverte a metterlo in difficoltà. Anche nel loro colloquio fuori dalla scuola Peter è intimidito, quasi in soggezione quando chiede a Tony il favore di non smascherarlo; al contrario Tony gioca a fare il superiore, come se lui fosse un veterano dello S.H.I.E.L.D. e queste cose fossero pane quotidiano per lui. E, dentro di sé, continua a raccontarsi che questo Peter è un nerd, un secchione, un logorroico, che non gli interessa, che non vuole nemmeno esserci amico, che di certo non sarebbe mai il suo tipo. Ma allora perché insiste tanto, Tony, se non per convincere prima di tutto se stesso? E' chiaro che Tony vorrebbe allontanarsi da Peter perché avverte il "pericolo", sente che quel ragazzino così dolce, sincero e aperto potrebbe far vacillare le sue certezze, mettere in bilico la sua volontà di fregarsene di tutto e tutti per non soffrire.
Ma non è così facile non lasciarsi conquistare da Peter...
Complimenti davvero per come riesci a rendere vera questa storia, per come fai sentire le emozioni dei personaggi e a renderli così reali anche se si tratta di un AU! E ancora più complimenti per l'analisi dei complicati circuiti mentali di Tony, altro che le invenzioni, ci sarebbe da studiare LUI e il suo modo contorto di fare del male agli altri, ma a se stesso per primo, perché finisce per precludersi la felicità di un sentimento autentico e intenso. Insomma, non è certo facile orientarsi nei pensieri e nei sentimenti di Tony Stark, ma tu ci riesci a meraviglia!
Ancora tanti complimenti e al prossimo capitolo!
Abby

Recensore Master
24/02/19, ore 21:40
Cap. 3:

Ciao, cara!
Ti faccio tantissimi complimenti per questo capitolo che ho amato tantissimo.
Tony è un personaggio molto complesso e tu riesci a renderlo al meglio.
Mi fa molta tenerezza, ma mi fa anche molto divertire e in qualche occasione lo paragono ad una prima donna che vuole avere tutti sotto controllo e sempre l'ultima parola e che gli piace bacchettare specie Peter che nonostante tutto rimane sempre molto gentile nei suoi confronti.
Ti faccio di nuovo tantissimi complimenti e alla prossima :)

Nuovo recensore
23/02/19, ore 21:58
Cap. 3:

Storia davvero davvero bellissima, aspetto con ansia il prossimo aggiornamento *. *

Recensore Master
23/02/19, ore 18:19

Ciao, cara!
Mi piace davvero moltissimo il capitolo e mi dispiace di non essere passata prima, ma mi metterò in pari.
Io ho un debole per il flashback.
Devo dire che mi piace tantissimo il modo in cui descrivi Peter adorabile e insicuro come ogni ragazzo che sta superando l'adolescenza.
In questo modo il nostro Spider Man di quartiere è riuscito a far breccia nel cuore del bellissimo Tony Stark.
Trovo i tuoi personaggi e le loro descrizioni perfette e molto realistiche che sembra di vedere quelli del film.
Come ti ho già detto io ho un debole per i flashback e mi piacerebbe che questo continuasse perché mi piacerebbe scoprire dell'altro.
Ti faccio tantissimi complimenti e alla prossima :)

Recensore Master
23/02/19, ore 17:12

Ciao Cosa!

A Roma “coso” è coso, non c’è niente da fa’, è come quanno te inventi er parcheggio mettendo ‘na rota ‘npo’ fori perché, aho, alla fine ce passano l’artri, sennò ando la metto?

Dopo questo trilussiano incipit, eccomi finalmente a recensire questo capitolo. Mi piacciono molto le storie che iniziano a un passo dalla fine, sia nei libri che al cinema, quindi questo ritorno alle origini me lo sono gustato come i pippi corni, ma non solo. Devo confessarti che uno dei pregi della tua scrittura, oltre all’IC ancora più difficile da mantenere in contesti Alternative Universe assolutamente coerenti, è il fatto di non darmi mai l’impressione di stare gustando sempre la solita minestra riscaldata. Ogni storia è diversa, quindi non annoia, mai.

Caratteristica fondamentale di Tony Stark è il non facile rapporto con Howard, un uomo severo che deve crescere un figlio all’altezza. Ritrovandosi un piccolo genio, si pone l’obiettivo di farne un grand’uomo, ignorando però l’aspetto più meramente affettivo del rapporto padre/figlio e una lezione assai importante cara anche a me: i genitori dovrebbero amare i loro figli per quello che sono, senza pretendere da loro nulla, soprattutto non l’eccezionalità. Dovrebbero essere perfetti a priori perché l’amore che un figlio pretende da un genitore è assoluto e non ammette compromessi. Sembra che Howard non contempli questo tipo di amore o, perlomeno, non lo esterni e così l’unica cosa che Tony ha è quel suo essere un giovane prodigio. Giocoforza, nel momento in cui arriva un’altra piccola stella egli si sente profondamente minacciato e messo in discussione perché non sarà più quello speciale.

Accanto a questo passaggio psicologico molto sottile che tu hai ben espletato c’è dell’altro, però. Tony non è ligio alle regole perché vuole farsi notare dal padre (ecco spiegati i ritardi), ma cerca anche di uniformarsi agli altri ragazzi prendendo l’autobus al posto della macchina con autista, in un gesto che sa di omologazione, ricerca dell’indipendenza e ribellione verso l’autorità genitoriale.
Molto importante è, a mio parere, il passaggio in cui Steve allude all’infanzia di Peter. Allude, perché Tony, geloso del privilegio che sta perdendo, curioso di capire chi glielo sta togliendo, lo blocca sul nascere. Non vuole che ci siano collegamenti, non vuole comprendere Parker, sebbene il legame tra i due sia più profondo. Non c’è ancora amore, qui, ma una serie di similitudini profonde, quelle sì. Un’altra cosa che ho particolarmente apprezzato di questa versione in particolare in cui a riparametrarsi agli anni del liceo sono tutti tranne Peter è lo stile volutamente più scanzonato.

Un fraseggiare aulico o roboante avrebbe stonato, mentre alcune espressioni immediatamente contestualizzano Tony come un adolescente o poco più. Termino scusandomi per il ritardo, lodandoti per Fury che fa la voce della coscienza e per la menzione nelle cose lì, nelle note ♥.

A cosa là, Miryel, Corro a leggere il terzo capitolo ♥
Un abbraccio pastellato,
Shilyss