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di Abby_da_Edoras

Questa storia ha ottenuto 99 recensioni.
Positive : 99
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
20/12/22, ore 16:51

Ciaoo <3
Scusa se parto direttamente dal finale ma: QUESTO è UN MATRIMONIO IN PIENA REGOLA. Non me lo aspettavo proprio, ma direi che Jacopo si è fatto perdonare (Antonio lo aveva già perdonato, io ancora no). Il dono di quell'anello e quelle parole "Non sei un Pazzi di nome ma lo sei per me, appartieni a questa famiglia e a me", una dichiarazione d'amore bellissima, visto che Jacopo, quando ti lasci andare accadono cose belle?
MA tuttavia c'è qualcosa di amaro in questo bellissimo quadro, ovvero la congiura. Cavolo, Riario non piace nemmeno a me e Antonio è uno di quelli che non sbaglia mai in certe cose (e in effetti non piace manco a Jacopo, diciamo che è costretto ad averci a che fare). Prima che me ne dimentichi: meno male che Antonio si è ripreso dalla febbre, speriamo che non abbia una ricaduta, intanto le dolci attenzioni di Jacopo possono solo fargli bene. Intanto io tengo d'occhio Salviato e Riario perché con i loro modi viscidi e falsi NON piacciono nemmeno a me.
A presto :*

Nao

Recensore Master
13/12/22, ore 15:39

Ciao <3
Ero curiosa visto come sono andate le cose nello scorso capitolo. Povero Antonio, non c'è mai fine al suo tormento. Si è preso malissimo per quello che Jacopo gli ha detto, è proprio caduto malato, ha la febbre e si rifiuta di mangiare e rimettersi in forza, praticamente sceglie di lasciarsi morire, e ovviamene Giuliano e Lorenzo sono preoccupati. A Jacopo l'incazzatura è passata quasi subito, ma la prossima volta ci penserà due volte prima di andarmene. Io, se uno mi dicesse quello che ha detto lui ad Antonio, è ovvio che lo prenderei sul serio, non importa che fosse arrabbiato. Che poi, proprio come poi si rende conto, tutto quello che Antonio fa lo, lo fa per proteggerlo e non farlo finire nei casini, in cui è solito a cacciarsi, quindi altro che traditore. In effetti c'è da chiedersi davvero com'è che Antonio si sia innamorato così tanto di lui. Quanto meno Jacopo si offre, anzi, decide proprio di aiutarlo a guarire, anche se i due Medici non sono d'accordo (e capisco benissimo la loro posizione). Il problema è che, in modo quasi parallelo, Jacopo ANCORA si caccia nei casini, in certi momenti sembra che abbia tendenza autodistruttive. Staremo a vedere, intanto è importante che Antonio guarisca. Alla prossima ;*

Nao

Recensore Master
11/12/22, ore 16:14

Ciao <3
Sarei voluta passare molto prima, ma da come avrai intuito dai miei post, oramai i miei weekend sono all'insegna dello stress e del non tempo. Ma oggi invece un po' di tempo ce l'ho e ho voluto cominciare questo seguito... che inizia con una botta di angst niente male. Povero Antoniooo. Jacopo, ma come hai potuto? Adesso gli servirà molto più delle parole per farsi perdonare. Con tutto quello che Antonio ha fatto per lui, andando proprio contro i suoi principi, mi sembra da ingrati cacciarlo e dirgli di non immischiarsi nei suoi affari. Perché mi pare che, quando gli sia risultato conveniente, lo abbia fatto intromettere eccome. Ma dopotutto sappiamo com'è Jacopo, quando vuole sa essere crudele e in questo caso non si è fermato molto a pensare alle conseguenze. Jacopo è frustrato, lo capisco, e l'unica cosa che ha potuto fare è stata questa... però ciccini, mi dispiace. So che più avanti di sicuro faranno la pace, però mi immedesimo troppo in Antonio (e anzi, spero che quest'ultimo faccia penare Jacopo almeno un pochino). Mi dispiace poi che Antonio aveva i suoi progetti di amore e unione tra Medici e Pazzi, in effetti così la situazione non lascia ben sperare. Poi sono felice che Antonio possa contare sulla famiglia Medici, ho sempre amato la sua amicizia con Lorenzo e Giuliano. Spero di poter passare presto, anche se penso di sì perché durante la settimana non è così terribile. Un abbraccio <3

Nao

Recensore Master
24/04/20, ore 02:06

Cara Abby,
Scusa l'orario insano, ma è il mio unico momento libero.
ammetto due cose: una è che ho riletto volentieri gli ultimi capitoli, visto che non tornavo qui da un po' e l'altra ammissione è che mi sono commossa. Mi è salito un gran magone e mettici un po' che sono emotivamente instabile per me, un po' che alcune cose sono lo specchio di quello che stiamo vivendo, mi sono sentita tanto coinvolta, e stavolta invece di sentirmi Antonio, mi sono sentita Jacopo, solo senza la persona che voleva accanto in quel momento importante.

Tornare da loro è stato un bel ritorno, rileggerli soprattutto per rifarmi un'infarinatura, ma appunto rileggendo ho sempre notato questa mia empatia con Antonio, questa affinità che effettivamente mi era mancato. Come ti dico sempre mi sento molto più Antonio che Giovanni – di certo più ribelle e libertino, cosa che io non sono per niente XD. E questa vicinanza me la sono ricordata bene ma pensa a questo capitolo, pensa a Jacopo che deve fare i conti con una gran vittoria, dove i tiranni sono finalmente puniti, dove persino lui può redimersi, dove può quasi cambiare vita e, per quanto rimanga quello di sempre, un po' lo fa... e pensa a Jacopo che ha il suo momento di gloria, bramato per anni, ma non può condividerlo con l'unica persona con cui vorrebbe farlo. Ed è così attuale questa cosa: il voler condividere qualcosa con qualcuno e non poterlo fare per via di un male comune che ci sta dividendo tutti. Non voglio essere catastrofica, ma è per farti capire quanto questo mi abbia colpita, quanto io riesca a capire Jacopo molto più di quanto avrei potuto fare due mesi fa. Perché è come aver raggiunto un traguardo senza nessuno spettatore. Perché le sue prospettive sono cambiate: Non vuole più la gloria, ma solo la pace con il suo ragazzino tra le braccia, ferito, un pensiero fisso, la paura di perderlo. Perché dopotutto Antonio è arrivato dal nulla, gli ha stravolto la vita come un uragano e poi si è insidiato nel suo cuore. Se se ne andasse, proprio ora che Jacopo ha riscoperto la felicità e cosa significa amar, dopo così tanto tempo che lo faceva, lo ucciderebbe.
E il viaggio verso Palazzo Pazzi è un insieme di preoccupazioni verso l'ignoto, verso il non saperecosa lo aspetta, se Antonio sta bene oppure no, e la presenza di Lorenzo e Giuliano un po' lo rassicura, quasi come se... nel caso succedesse qualcosa, non sarebbe solo, e ci sarebbero coloro che Antonio lo conoscono bene, e forse si sentirebbe a suo agio persino a crollare emotivamente di fronte a loro.

Ci sono tanti sensi di colpa e tante occasioni perse per Jacopo in questo capitolo: in primis quello di non aver potuto dare ad Antonio i giusti meriti e, i sensi di colpa, forse quelli di averlo messo in pericolo ma ora con Salviati e Montesecco fuori dai giochi, manca solo che Antonio si riprenda e tutto può quasi reputarsi perfetto, ma come dici alla fine... Jacopo resta un bastardo, anche se è cambio, e sono convinta che ne vedremo ancora di errori, che spero Antonio saprà perdonare.
Per quanto riguarda la parte finale, nulla da dire: il povero Antonio è sempre lì, pronto a dare un sorriso all'uomo che ama, all'uomo che lo desidera ma che per lui ha rispetto, dolcezza, qualcosa che non avrebbe per nessun altro. Jacopo come dici non è più la stessa persona, perché ha ricominciato ad amare dopo aver quasi dimenticato come si fa. Antonio non è solo un ragazzino che lo aiuta a capire cos'è la vita, ma è un vero e proprio miracolo e io, come Jacopo, mi sento in dovere di tenermelo stresso.
Un capito intenso, intensissimo, anche malinconico, ma che quando compare Antonio si riempie di sole. Spero che sia un buon presagio per tutti, nel frattempo ti faccio i miei complimenti e alla prossima,
e a prestissimo con la risposta alla tua bellissima recensione ♥
Come sempre una lettura coinvolgente e stavolta, molto toccante.
Miry

Recensore Master
23/04/20, ore 22:12

Ciao Abby!
Finalmente sono da te! Ero ansiosa di sapere come avresti gestito i momenti subito dopo la congiura, perché ho fatto un parallelismo mentale con quello che avviene quando c’è l’assassinio di Giulio Cesare e a quei difficili, cruciali giorni che hanno determinato la storia come la conosciamo oggi. Lorenzo e Giuliano qui l’hanno cambiata totalmente perché hanno deciso di essere inclusivi e di inglobare Pazzi nella loro cricca. Mi piace che tu abbia sottolineato che Lorenzo non è un allocco, non crede alla buona fede di Pazzi, ma sa che Antonio ha messo a repentaglio la sua vita per spingere il suo compagno a salvarlo e che Jacopo non correrà di nuovo il rischio di perdere quello che è l’amore della sua vita, ormai possiamo dirlo. In tutto questo, Giuliano sul finale mi ha strappato qualche risata perché è adorabilmente schietto – forse è il mio personaggio preferito perché brontola, che ci posso fare! XD.

Tornando alla congiura: ora che è sventata e mancano ancora alcuni capitoli sono curiosa di vedere come si sistemeranno le cose, mentre ho apprezzato l’idea di dare enfasi e importanza al popolo di Firenze che viene messo a conoscenza. È un momento scenico molto bello, molto potente, perché si viene a palesare il rapporto che i signori della città devono avere nei confronti di una popolazione che rischiava di vivere un tragico periodo di disordini (e noi adesso sappiamo quanto la tranquillità sociale ci consenta di vivere serenamente). Come sempre ti faccio tanti complimenti – vorrei scriverti qualche riga in più ma ho gli occhi lessi e ci tenevo a passare entro oggi! Un abbraccio, di nuovo brava, brava, brava **.
Shilyss

Recensore Master
04/04/20, ore 12:12

Ciao Abby!
C’è chi in quarantena riesce a trovare tempo per se stesso e chi, come me, lavora uguale e non può distrarsi e divertirsi come prima. In questo mese mi si è stravolta male la vita, ma nonostante tutto questo sto faticosamente cercando di recuperare e mantenere talune buone abitudini – ma questa premessa è inutile perché chi, come noi, scrive, ha l’empatia necessaria per capire il prossimo ^^ <3. Siamo a un punto cruciale della storia e non ti nego che ho controllato quanti capitoli mancassero alla fine perché no, Antonio non può morire così. Diciamo che se la sono cavata. Vedere Pazzi silenzioso di fronte a Lorenzo è stato sorprendente – non ti nego che mi aspettavo una reazione di qualsiasi tipo, ma probabilmente lo shock per la mancata morte di Antonio l’ha turbato veramente tanto da annichilirlo – e Lorenzo ha avuto tutte le ragioni del mondo, invece, per agire e dire come ha fatto.

La sua performance nel capitolo è stato il mio pezzo preferito, non c’è alcun dubbio, perché ha dimostrato che la razionalità deve sempre prevalere sull’istinto e sulla vendetta, se si ha a cuore Firenze. E questo temo che è e rimarrà l’unico punto fermo con Jacopo, ma del resto non possiamo pretendere troppo dai nostri eroi. Concordo con quanto dice Lorenzo riguardo Antonio: del ragazzo appena arrivato a Firenze è rimasto poco e la sua crescita personale è evidente. Ha dimostrato un grande coraggio, una spiccata abilità politica e anche una certa resistenza, dato che rimanere con una ferita aperta non è proprio il massimo della vita. Dato che la congiura non chiude la long, sono curiosissima di sapere come procede la storia – sul fatto che Antonio sopravvivrà e che l’amore trionferà non ho alcun dubbio, invece. Alla prossima, buon weekend <3
Shilyss

Recensore Master
17/03/20, ore 21:23

Cara Abby,
Rieccomi qui. Sfortunatamente, anzi, fortunatamente, per me la quarantena non significa affatto che non lavoro, anzi: lo faccio da casa e quindi purtroppo non posso leggere e soprattutto scrivere quanto vorrei. In questi giorni un po’ mesti però la voglia di evadere nelle tue storie non mancava, ecco, e quindi eccomi da te. Il capitolo è pieno d’azione e concitato e dopo aver letto non posso che dire una cosa: doveva andare così. L’unico modo per Antonio di salvare Pazzi per, spero, l’ultima volta, era quella di farlo passare da congiurato ad alleato degli odiati Medici. Effettivamente ha senso che nel piano articolato del ragazzo ci fosse spazio non per lo spirito di pietà di Jacopo, ma per l’amore che quest’ultimo prova per lui. Certo, il rischio di Antonio è stato senz’altro folle, nel senso che sarebbe bastato che venisse colpito più su per ucciderlo e anche un graffio in un’epoca come quella medievale era rischioso.

Quindi diciamolo pure, il ragazzo ha avuto un gran fegato. Mi dispiace moltissimo per Nori, che ha dimostrato di essere un buon amico e mi è piaciuta molto la preparazione alla scena nella chiesa, in cui hai ricreato la Firenze quattrocentesca con i suoi carri e le manifestazioni di giubilo per la Pasqua. In questi giorni mesti ho gradito anche le battute che infarciscono la trama rendendola leggera quanto basta (tutti gli epiteti sui congiurati o i commenti sulle varie azioni dei personaggi sono adorabili, ma immagino che te lo avrò già detto mille volte). Tanti complimenti e grazie anche per questo bel capitolo,
Un abbraccio e a presto,
Shilyss ^^

Recensore Master
09/03/20, ore 20:51

Cara Abby,
Ahhh, che cliffhanger! Questo capitolo interamente Jacopo centrico è molto intenso e per niente scontato: Jacopo non può mettersi in mezzo alla congiura così, di punto in bianco, eppure dentro di lui sta montando una paura terribile. Non ha preso ad amare i Medici e non gliene frega nulla nemmeno degli strettissimi parenti, ma se Antonio venisse coinvolto? Ecco allora emergere la fragilità di un uomo spavaldo che ha sempre messo il casato e Firenze davanti a tutto e a tutti e che, ora, si trova a dover scegliere tra lo stato e il cuore. Non c’era modo più romantico di rendersene conto, o più intenso. In buona parte questo mutamento che in realtà già stai costruendo da svariati capitoli viene dalla, a mio parere, profonda disistima che Jacopo nutre per la banda di deficienti e sacrileghi (non vorrei dire, ma scegliere il giorno di Pasqua è un amaro contrappasso: risorge Gesù e muoiono i Medici – attraverso il loro sangue, la città risorge, almeno stando ai congiurati).

E niente, questa recensione è un po’ sottotono, ma mai come stasera ho avuto bisogno di evadere anche io in un altro mondo, uno dove non ci si faccia male mai davvero, alla fine. Ecco perché spero che Jacopo, per il bene suo e del ragazzo che gli sta vicino e che ama, faccia qualcosa non per gli immeritevoli Medici (che a me stanno molto simpatici, ma mi metto un po’ nei suoi panni), ma per Antonio e per il dolore che potrebbe arrecargli. Confido in te, ovviamente, e ti ringrazio per un capitolo che mi ha fatta evadere – e oggi, davvero, non sai quanto ne avevo bisogno.
Un caro saluto e a presto,
Shilyss

Recensore Master
25/02/20, ore 10:31

Cara Abby,

Ebbene sì, finalmente sono qui! Credevo fosse passato molto più tempo dalla mia ultima recensione, invece sono trascorsi quindici giorni esatti. Sarebbe molto se le giornate non corressero via con una rapidità incredibile, tanto che febbraio è già quasi passato e mi auguro che tu non abbia sentito troppo la mia mancanza o abbia creduto che non mi interessasse questa storia. Ma sono certa che non è così <3 Ma bando alle ciance o ciancio alle bande: sono infuriata con Jacopo perché continua a non rendersi conto di quello che ha per le mani. Certo, togliere dalla faccia della terra i Medici è la sua missione di vita, ma non può pensare che in caso la congiura riuscisse Antonio si farebbe comprare con una casa, per quanto bella. Sarebbe indegno per un Orsini che, lo ricordiamo, è una nobilissima e potentissima famiglia romana di gran lunga più antica e importante e potente (soprattutto nell’età in cui è ambientata la storia) dei Medici e dei Pazzi messi insieme. Per farla semplice, gli Orsini hanno dato a Roma cinque papi. I bisavoli di Antonio litigavano con l’Imperatore (XIII secolo) uno dei più importanti papi medievali di sempre, Niccolò III, era un Orsini (1287). E Jacopo non può pensare di comprare la dignità e il silenzio di un principe come Antonio con una casa. Scusami, mi sono lasciata prendere dal delirio da storica e da un momento di fierezza patria ♥♥♥♥, ma il fatto è che loro sono così belli insieme che mi dispiace vedere Jacopo rovinare tutto.

So che ne soffre, perché una parte di lui sa che sta sbagliando e ciò si vede bene anche nella scena in cui prova un giusto disgusto per le persone con cui ha in mente di ordire questa congiura che non sentono la necessità politica della morte dei Medici ma provano, invece, quasi un godimento che Pazzi reputa da sociopatici. Termine, quest’ultimo, molto poco moderno (non lo userei in storie non ambientate nel XX secolo perché la psicologia nasce appunto tra i secoli XIX e XX), ma che qui può funzionare per il tono sempre ironico del narratore (che tu sai, è una cosa che ADORO). Sul clero, ci hai preso in pieno, ma occorre considerare che nei secoli dell’età medievale e moderna era più una scelta per avere la pancia piena che per una vocazione. Una vera e propria carriera, insomma. Spero di non essere risultata troppo prolissa, ma adoro il personaggio di Antonio e il fatto che sia un Orsini <3 e la tua storia mi piace molto, altrimenti non sarei di certo qua a farti i miei più sentiti complimenti.
Un abbraccio e a presto,
Shilyss ^^

Recensore Master
10/02/20, ore 18:10

Cara Abby!
Eccomi tornata finalmente da te! <3 <3 La scena della passeggiata è romanticissima e davvero vorrei vederli così, felici e sereni in una villa dove poter trascorrere una vita semplice, fatta di piccole cose: convivi con gli amici, chiacchierati, cavalcate nella natura. Cos’altro serve a una coppia d’innamorati per essere davvero felice se non se stessa? Purtroppo però Jacopo non la pensa così. Credo che la sua ambizione sia davvero sempre più pericolosa. È vero che si rende conto di quanto siano male in arnese i congiurati, però la congiura se si realizzasse avrebbe effetti terribili su Antonio, che è una persona in grado anche di muoversi alla maniera di Jacopo, come abbiamo scoperto nella scorsa long, ma che si fa un vanto di essere onesto e pulito, sempre. E qui sta la grandezza del personaggio, che spesso agisce sottotono solo per non far capire di sapere e riuscire a giostrare i vari protagonisti della vicenda affinché non si uccidano l’un l’altro.

Deve fingere per amore degli amici e di Jacopo ed è incredibile la resilienza che ha, il sangue freddo che dimostra anche in occasione di un banchetto che poteva rivelarsi una tragedia. Ovviamente più il tempo passa più Jacopo ha modo di riflettere sui pro e i contro delle sue azioni e chiedersi se vale davvero la pena di rischiare tutto per un potere che lo priverebbe della fiducia di Antonio per lui. Ovviamente questo non succederà perché Antonio lo fermerà, in un modo o nell’altro – poi l’idea che possa succedere qualcosa a Clarice, al marito e al bambino mi fa tremare – ma è bello poter leggere e rimanere col cuore in gola. Sempre presente anche se a volte latitante,
Shilyss ^^

Recensore Master
27/01/20, ore 11:46

Ma ciao Abby!
Non ero dispersa, eh, eccomi qui più o meno puntuale a leggerti! Allora, purtroppo Jacopo sta facendo come il coccodrillo che piange nel noto detto. Che rabbia mi fa, ma perché non viversi la storia d'amore con Antonio??? Eh, lo so, lo so. Sta facendo una sozzata con questa cosa della congiura e sebbene a metà capitolo ci sia quello che potremmo definire una sorta di pentimento di Jacopo, purtroppo la sua natura irrimediabilmente da villain è quello che è. Da un lato vedere Pazzi comportarsi in un altro modo mi sarebbe sembrato oltremodo strano, dall’altro è doloroso assistere ai vari colpi che Antonio deve sopportare. L’ambizione dell’uomo che ama non tiene mai conto di lui e senza un intervento deciso dell’Orsini quest’ultimo si ritroverà anche in mezzo a una congiura.

Certo, lui è il protetto di Jacopo e non rischierebbe nulla, ma Clarice è sua sorella, i Medici appartengono a una famiglia acquisita. Se la congiura si compisse sarebbe troppo dolore, ma significherebbe anche che Pazzi in realtà non ha appreso nulla dal passato recente. Antonio si difende considerando gli altri membri della congiura come dei poveri dementi e il papa come un intrigante e salvando sempre lui, l’uomo che ama, ma sono arrabbiatissima per questa svolta XD, povero Antonio <3. Mi complimento con lui per il sangue freddo dimostrato. Unirsi con Jacopo dopo questa rivelazione e senza un chiarimento prima è qualcosa che a livello psicologico distruggerebbe chiunque. Tu come al solito ci metti il cuore e leggerti è sempre un piacere, quindi non avercela con me se tifo spudoratamente per il giovane Orsini XD! So che l’amore e il bene trionferanno, ma quanti patemi! Un abbraccio e a presto, perdonami per la lunga assenza,
Shilyss

Recensore Master
09/01/20, ore 16:11

Ciao Abby!

Sono state settimane folli, queste, ma eccomi di nuovo da te e dai tuoi cari personaggi. Devo dire che qui Antonio mi ha un po’ sorpreso con la sua battuta, però capisco lo stato di prostrazione per la congiura, la preoccupazione e tutto il resto. Non è per niente facile riuscire a gestire tutta questa situazione e rimanere lucidi, soprattutto se lo stress del ragazzo si protrae per così tanto tempo. Per quanto concerne il cero, cercando un po’ in giro ho scoperto che viene effettivamente acceso circa cinquanta giorni prima di Pasqua, prima del periodo della Quaresima, appunto, quindi diciamo che una sua logica c’è XD. Per quanto concerne lo sfoggiare le proprie ascendenze è un atteggiamento tipico della nobiltà medievale e rinascimentale, quindi ci sta, anche se forse fossi in Lorenzo anche io ne avrei abbastanza dei racconti sempre uguali a se stessi di Jacopo!

L’idea dei due gemelli è “pucciosissima” e hai fatto bene a non lasciarti sfuggire l’occasione di poter omaggiare i due innamorati anche in seno alla famiglia Medici. Gli Sforza mi piacciono moltissimo, li hai descritti con grande accuratezza sottolineando la loro importanza nello scacchiere politico europeo (mi sono andata a rivedere la genealogia di Bona di Savoia), mentre per quanto concerne Jacopo… sì, è vero, Antonio è stato palesemente dalla sua parte, ma dovrà comportarsi bene anche lui e piantarla con questa storia della congiura o rischierà di far arrabbiare davvero questo giovane Orsini che, quanto a sangue focoso, appartiene a una delle famiglie più fumantine di Roma (e antiche, antichissime). Un abbraccio e a presto, colgo l’occasione anche per farti i miei più sentiti auguri per un serenissimo 2020,
Shilyss ^^

Recensore Master
22/12/19, ore 16:49

Cara Abby,
Natale è un periodo tremendo, ma finalmente sono giunta qui (e colgo l’occasione anche per farti i miei auguri di Buon Natale, casomai non dovessimo incrociarci prima!). Ma andiamo pure al capitolo ^^. Gli sforzi di Antonio per tenere Jacopo lontano dai guai stavolta non sembrano sortire grandi effetti. È bello vedere come Pazzi voglia tenere al sicuro Antonio, cercando di proteggerlo e di preservare la sua purezza nonostante lui stesso sia del tutto incapace di smettere di tramare: certo, il fatto di non volersi fare scoprire dall’Orsini impongono cautela e l’idea che al ragazzo possa succedere qualcosa forse persino la vendetta viene meno, ma Jacopo resta pur sempre Jacopo – com’è giusto che sia – e la sua caratterizzazione precisa si evince anche in momenti come quello in cui l’uomo pensa che di conoscere la famiglia che ha generato il suo amore non può fregare di meno, come si direbbe nell’Urbe con un po’ meno tatto! XD. Le abilità dialettiche del ragazzo lo mettono in seria difficoltà, è evidente, ma questo sentimento che brucia e divampa, che costringe Jacopo anche a rivelarsi apertamente geloso e a rinfacciare l’anello donato come pegno forse – io spero – riusciranno a impedire all’uomo di portare a termine la sua congiura. E a tal proposito, oh che scena d'ammmmore **!

Antonio, da parte sua, è disposto veramente a tutto pur di proteggere le persone che ama ed è bello vedere che non solo c’è Jacopo, nel suo cuore, ma anche spazio per i Medici e per Clarice. Il capitolo è sempre scorrevolissimo e piacevole da leggere e la presenza di dialoghi fondamentali e incalzanti cattura il lettore dalla prima all’ultima riga. Sono in ansia e non vedo l’ora di passare al prossimo capitolo, ma soprattutto... ancora tanti auguri per un sereno e felice Natale ^^!
Shilyss ^^

Recensore Master
09/12/19, ore 21:58

Ma ciao Abby!

Pensavo di riuscire a passare nel weekend, ma i weekend corrono troppo velocemente e cerco di usarli anche per scrivere, quindi eccomi qui. Povero Antonio! Anche in questo capitolo gli tocca mettere una pezza alle azioni sconsiderate di Jacopo. Generalmente il nostro eroe cerca prima un confronto e una spiegazione col suo compagno (perché questo è) e poi cerca di mediare come gli viene così spontaneo fare, ma la tragicità della posta in gioco e il rischio che corrono i Medici lo spingono giustamente ad avvertire prima loro. Il capitolo è molto piacevole perché pure di fronte alla drammatica confessione di Antonio e alla gravità della portata di quanto viene detto riesci ad alleggerire col tuo modo ironico di scrivere la situazione. In questo modo spicca inevitabilmente Giuliano: la sua avversione per Pazzi è divertente persino all’interno di un momento tanto serio e contribuisce a stemperare un po’ il clima.

Le difficoltà di Antonio nel salvare il suo innamorato sono evidenti: si vede come è in difficoltà. Sappiamo bene quanto la retorica gli sia amica, quanto risulti convincente quando parla e come i suoi ragionamenti appaiano come sensati, ma qui Antonio per un momento non sa davvero come trarsi d’impaccio e questo aspetto mi è piaciuto molto perché lo ha reso vero e umano. Per Clarice: la amo molto, te lo confesso, e sono d’accordo con lei. Uccidere o far del male a un’Orsini non è un’idea geniale: si tratta di una famiglia consolidata, ricca, potente e parecchio vendicativa, oltre che molto antica. Certo, il papa potrebbe comunque far loro del male, ma circondarsi di nemici non è mai una buona idea… sono molto curiosa di leggere come sistemerai le cose e soprattutto cosa succederà quando Antonio parlerà nuovamente con Jacopo. Ti mando un abbraccio e ti auguro di trascorrere una piacevole serata – suppongo guardando proprio i Medici per inventare ancora altre nuove storie ^^!

Shilyss ^^

Recensore Master
30/11/19, ore 11:29

Ciao Abby!
Come promesso eccomi qui, a godermi un sabato mattina in piena tranquillità ^^.
Finalmente il nostro Antonio sta meglio e Jacopo ha capito a tal punto quanto il ragazzo sia importante per lui da fare un gesto pregno di significato: donargli addirittura un anello di famiglia e in qualche modo “sposarlo.” In un clima in cui gli antenati sono tenuti in gran conto, in un clima dove il tipo di relazione esistente tra questi due personaggi sarebbe stata profondamente malvista, sfidare ogni convenzione e esporsi, finalmente, sebbene al riparo di casa Pazzi, offrire un pegno di così grande valore morale e affettivo, è un grande gesto per un uomo volitivo e un po’ perfido come Jacopo.

I Medici che criticano il suo atteggiamento strafottente sono sempre impagabili, ma in mezzo a un momento romantico e felice, con i due amanti finalmente insieme, ecco che le nubi della politica tolgono ogni luce o speranza. Come al solito, Antonio è abbastanza intelligente da intuire che Pazzi ha delle cattive compagnie, ma purtroppo gli mancano ancora alcuni tasselli per capire cosa sta succedendo ed eventualmente intervenire come ha fatto in precedenza. L’idea di seguire la realtà storica in questo caso è particolarmente efficace perché dà un po’ il senso di ineluttabilità a tutta la vicenda. Come sempre il capitolo è scritto benissimo e ho amato la scena dell’anello donato – se non si era capito – perché è risultata molto naturale e inaspettata. Pur concentrandoti sull’arrivo a casa Pazzi del giovane Orsini, hai messo sapientemente in giro un gran numero di elementi che sono certa rivedremo nei prossimi capitoli, ragione per cui non vedo l’ora di proseguire la lettura!
Buon weekend, mia cara!
Shilyss