Ciao Vi!
Altro che magone, questo finale mi ha commossa davvero nel profondo... Ma partiamo dall'inizio.
Nel confronto tra Emma e Draco, la sensazione che mi é arrivata di più é stata l'instabilità e la fragilità del Serpeverde. All'inizio la sua sicurezza sembra essere aumentata: é lui che ferma Emma ed é lui che parte all'attacco con frasi abbastanza forti e taglienti. Bastano però poche parole di Emma (su tutte il paragone con l'approccio dell'emoor al marchio, che mi é piaciuto tantissimo) che di nuovo il ragazzo non sa che dire, schiacciato dal peso di tutte le sue mancanze. Penso anche io che, prima o poi, le persone legate ad Emma, in questo caso Lilith e James, sarebbero arrivate ad avere un confronto con Draco. Qui James conferma ancora una volta la sua maturità e capacità di comportarsi: é la tipica persona che ha carattere ma con classe, sapendo stare al suo posto e non facendo mai scenate inutili. É di dovere una riflessione sull'ultima frase di Malfoy, che dice di non voler amare Emma odiando se stesso. Forse é uno dei concetti più veri e reali pronunciati dal ragazzo. Può ferire per la crudezza e l'apparente egoismo che trasuda, ma la verità é che qualsiasi relazione, per essere sana e serena, deve avere come base il benessere delle persone che si relazionano: chi non sta bene con se stesso, non può star bene con gli altri.
Mi trovi completamente d'accordo sulle forti emozioni trasmesse dall'incubo di Emma. É un po' diverso da quelli che di solito la tormentano, ma penso che la sua forza derivi da alcuni elementi chiave che danno degli spunti sulla realtà dei fatti. Per la prima volta, Emma sogna la morte di Severus, dopo essere stato accostato alla figura di suo padre: questo segna secondo me il definitivo convincimento di Emma sulla posizione di Severus, suggella la sua fiducia nei suoi confronti e sfocia poi nella domanda che pone al tutore nel suo ufficio. Vediamo anche Lily viva e in preda ad una sorta di moto di "possessivitá" e rispetto nei confronti di Piton, che insieme alla riflessione sul "Sev innamorato" indotta nell'emoor da Lupin, costruisce un altro tassello del passato misterioso del tutore.
Mi é piaciuta molto la rapidità con cui Emma si rende conto di essere arrivati alla resa dei conti, il ritmo incalzante delle sue visioni sempre più chiare e la sua lucidità nell'organizzare i movimenti dei suoi compagni. Da qui il capitolo impenna pericolosamente verso qualcosa di inevitabile.
La parte finale con Severus...che dire! Credo di poter tranquillamente dire che sia il più bel pezzo scritto tra i due. Nonostante sappiamo come vadano le cose, sei riuscita comunque a farmi provare una rinnovata tristezza, e non é assolutamente una cosa negativa: hai dato nuova vita ad un dolore che tutti noi fan della saga conosciamo. Dopo l'abbraccio iniziale così spontaneo e così goduto vista la situazione, mi ha lasciata a bocca aperta la prima domanda fatta dall'emoor: in un momento di pericolo e urgenza, lei dá priorità all'interioritá del tutore, risvegliando definitivamente quella particolare intimità tutta loro. Anche se, ovviamente, la reazione di Severus a ciò non é delle migliori...
Quella piccola confessione ambigua ed enigmatica sussurrata da Severus sulla sua posizione é sublime, e ancora una volta non necessita di spiegazioni, che arrivano da sole quando, forse per la prima volta, Piton dá piena fiducia ad Emma, garantendole che non verrà ostacolata.
Ma veniamo al punto che mi ha uccisa dentro: Emma che fa notare a Severus il suo errore, quello di non pensare mai al proprio futuro. É una cosa talmente vera e talmente triste nella sua realtà: sei riuscita esattamente a cogliere la causa di tutto il dolore del personaggio complesso di Piton. Non essendo capace di immaginare un futuro, non avendo qualcuno per cui viverlo, costruirlo, l'uomo attraversa una sofferenza dopo l'altra, affrontandola una per una, singolarmente, come piccoli pezzi della sua anima che si frantumano e volano via, senza pensare alla possibilità e al modo di poterli raccogliere un domani. Fortunatamente, in questa storia, lui ha qualcuno per cui valga la pena continuare a vivere: Emma, e la sua commovente prospettiva di una vita semplice, serena e felice. Non a caso, qualche riga prima, Emma stessa evoca il suo patronus con il ricordo di lei e il tutore sulle colline di Spinner's End, in un momento di normalità.
Il loro modo di salutarsi penso non necessiti parole...
Scusami se mi sono dilungata davvero tanto, ma meritava davvero!
Super super complimenti ❤ |