Harry Potter ha perso, ma anche Voldemort. In una società costretta a cambiare, ma ancora pervasa dai soliti antichi pregiudizi, come può sopravvivere Hermione Granger?
[Storia ispirata a "Il racconto dell'Ancella" di Margaret Atwood]

Un incontro inaspettato dopo quasi due anni dalla fine della guerra cambiò per sempre la vita di Hermione Granger. Nonostante la riccia avrebbe negato con convinzione questo fatto per molto tempo, quella fu la notte più bella della sua vita.
Quasi dodici anni dopo sua figlia Daphne si prepara ad affrontare la sua personale avventura ad Hogwarts. La ragazzina, alla costante ricerca dell'identità di un genitore misterioso, affronterà con coraggio e arguzia tutte le sfide che il destino vorrà riservarle. Questa è la sua storia...
Dal prologo
«Beh "Draco", magari tu non hai mai avuto simpatia per quelli come me, ma so il motivo per cui hai preso il Marchio.»
«E quale sarebbe questo motivo?» Chiese Draco ritornando sulla difensiva.
«Volevi proteggere la tua famiglia, e questo Marchio nel tuo caso non indica che sei "solo un Mangiamorte". Tu sei un sopravvissuto quanto lo sono io...»
Il ragazzo rimase in silenzio qualche istante. «Sai "Hermione" anche questa volta hai indovinato... Io non ho mai avuto simpatia per te....» Disse usando un tono di voce più morbido. «Ma non è per via del tuo sangue. Mi ha sempre dato sui nervi il fatto che tu sia "un'insopportabile so tutto io".»

È dura tenere nascosta la propria natura alle persone care, persino per il più orgoglioso dei Serpeverde e il più coraggioso dei Grifondoro. Dopo un anno e più di incontri furtivi e carezze fugaci, Harry convince Draco ad uscire allo scoperto; con chi cominciare? Con i genitori, ovviamente!
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Post guerra in cui il Prescelto è Neville e non Harry per garantire la vita di James e Lily - Gli eventi dei libri sono rimasti per lo più invariati con la sostanziale differenza che ad uccidere Voldemort è Neville.
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DracoxHarry

Alla fine della Seconda Guerra Magica, Kingsley Shaklebolt convince il Wizengamot ad avviare una serie di controlli clinici sui sopravissuti. In questo modo, si scopre che molti anni prima Lucius Malfoy si era macchiato di un crimine orrendo: come reagiranno i protagonisti e come verranno influenzate le loro vite e quelle di chi li attornia? *Blamione* liberamente ispirata all'omonimo romanzo di Dot Hutchison.

Post-MJ, pre-epilogo | POV Peeta | "Io e Peeta ricominciamo a crescere insieme."
Dal secondo capitolo:
"Aspetta!" la chiamo e sento la mia voce venire fuori con una certa urgenza. "Vuoi restare? Puoi aiutarci a ricostruire la recinsione, tagliare via le erbacce o..." continuo elencando una serie di mansioni che potrebbe coprire senza stancarsi troppo dopo una mattinata di caccia.
Devo essere pazzo, mi ripeto per la milionesima volta in questi ultimi mesi. Hai continuato a provare a parlarle per anni prima della mietitura, per mesi dopo i primi giochi, per settimane dopo i secondi e dopo la guerra. Perché ti aspetti qualcosa di diverso? Perché dovrebbe voler rimanere qui con me questa volta? Tra i detriti, la polvere e i ricordi che tanto la tormentano per di più.
[...] D'altronde la follia non è ripetere gli stessi gesti aspettandosi ogni volta un risultato diverso?

Sono passati 10 anni dalla fine della Seconda Guerra Magica.
Hermione e Draco hanno vissuto felici, in una Londra ormai in pace, ma adesso qualcosa è cambiato.
Cos'è successo di così grave da portare Draco ad allontanarsi?
Hermione riuscirà a mettere da parte tutto l'orgoglio grifondoro che la contraddistingue?
In un viaggio che la porterà a ripercorrere luoghi del passato, Hermione riscoprirà se stessa e in mezzo ai ricordi prenderà coscienza di cose che fino ad ora le erano risultate invisibili.
Dal testo:
“Dove andrai?” mi chiede.
Non lo so, non ancora. Forse dovrei iniziare da dove tutto è cominciato…
“Hogwarts”.

L’anno dopo la fine della guerra Harry Potter è di nuovo un babbano. Logorato dalla magia che gli ha offerto solo morte e tristezza e spaventato dalla sua fama come “salvatore”, decide di rifugiarsi in un mondo in cui nessuno l’aveva mai preso in considerazione, lasciandosi ogni cosa magica alle spalle: Hogwarts, Diagon Alley, gli Weasley, Hermione,la sua Firebolt. La bacchetta, sepolta sul fondo di un baule è il suo ultimo legame con la magia.
L'anno dopo la fine della guerra Draco Malfoy è sorprendentemente un babbano. Scagionato senza accuse in un ambiente cheperò l’avrebbe sempre tenuto a distanza e restio ad un matrimonio combinato, decide di lasciare il suo mondo per uno che aveva sempre disprezzato, ma che lo avrebbe accolto senza pregiudizi. La bacchetta, sepolta sul fondo di un cassetto chiuso a chiave è il suo ultimo legame con la magia.
Ma un mago non sarà mai babbano e persino una metropoli come Londra, è fin troppo piccola.

La storia si svolge diversi anni dopo la fine della seconda GM e non tiene conto nè di TCC nè dell'epilogo originale.
È una Dramione, anche se non sarà subito presente la coppia.
Dal testo...
Hermione cancelló con rabbia le lacrime che le rigavano il volto, non appena si accorse che qualcuno stava sopraggiungendo. La paura che si trattasse di Ron, che si accorgesse dei suoi occhi lucidi, la spinse a dipingersi il suo miglior sorriso sulle labbra. Voltandosi, si trovò a faccia a faccia con George e non le servirono parole inutili per capire che aveva visto. D’istinto si passò di nuovo la mano sulle labbra e le sfregó, come a volerle pulire. Quel dannato furetto le aveva rubato il sapore di Ron, l’aveva sporcata.

"Harry Potter è un grandissimo bastardo vanesio, calcolatore, viziato e prepotente. Non ci sono dubbi su questo, così come non ci sono dubbi sul fatto che io sia viva e respiri."
Voldemort è stato sconfitto da anni e il mondo magico vive in pace, la sola magia oscura che esista risiede nel cuore e nella mente delle persone.
Harry Potter è un ragazzo fortunato. Draco Malfoy è il figlio di un uomo caduto in disgrazia.
Ginevra Weasley è la spettatrice di eventi troppo grandi.
Gli adulti attorno a loro sono macchiati indelebilmente dalla colpa...nessuno escluso.

[Harry/Draco | Nuovo Personaggio/Sorpresa! | Longfic. Molto long. MOMENTANEAMENTE IN HIATUS.]
Sono tre anni che Draco è chiuso nel suo Maniero, da solo, e aspetta che la solitudine lo uccida prima che lo faccia la guerra. Non si sarebbe mai aspettato che qualcuno, bussando alla sua porta, con i suoi urli e con i suoi pianti, lo avrebbe salvato.
Un passo, e poi due, e altri cinque a seguire. Raggiunse la porta e la spalancò. La figura incappucciata sobbalzò, e il lungo mantello scuro e gonfio svolazzò intorno a lui.
«Non dovresti essere qui.»
Una mano sporca di sangue abbassò di poco il cappuccio, e il viso del suo ospite spuntò fuori. Gli occhi verdi, riconoscibili ovunque, erano nascosti ancora da quelle stesse lenti che usava quando andavano a scuola, ma adesso erano rotte e sporche di fango e pioggia. E qualche goccia di sangue.
«Ti prego, aiutala.»

Dal testo:
Draco guardò le proprie mani tremanti. Il sangue di Katie Bell era ancora leggermente fresco sul lattice dei suoi guanti, ma ormai completamente secco sul suo camice. Vedeva solo macchie rosse, niente aveva più un contorno e gli occhi grigi erano appannati dalle lacrime.
"Non lei, non lei" continuava a ripetersi tra i singhiozzi.
"Hai fatto di tutto, Draco" gli disse il Guaritore Moseley, ma Draco lo sentì appena.
Una serie di aggressioni violente, di messaggi in codice, ed omicidi agiterà nuovamente gli animi del Mondo Magico, a partire da quelli dei Guaritori del San Mungo che, come Draco Malfoy, si ritroveranno a mettere a dura prova la propria professionalità e la propria conoscenza.
Chi si cela dietro questi atti brutali? Che cosa spinge queste persone a compiere questi attacchi?

“Di certo non era pietà, Malfoy. Lui…forse avevate solo bisogno di vivere un periodo di tranquillità. Avrebbe imparato ad amarti…”
Draco lo guardò con gli occhi spalancati, improvvisamente travolto dall’ira. Alzò la voce, guardando Harry con lo sguardo ferito ed offeso.
“Avrebbe imparato ad amarmi, Potter? Non potendo avere tua madre avrebbe dovuto…accontentarsi di me, vero?”
“Non volevo dire questo, Draco.”
“Forse no, però è così che stanno le cose, è inutile nascondersi sotto false bugie. L’ho fatto per fin troppo tempo! Devo guardare in faccia la realtà, per quanto crudele possa essere…”

STORIA MOMENTANEAMENTE SOSPESA
Dal testo:
Hermione osservò il fumo che saliva dalle macerie di quella che un tempo era stata la loro scuola e le ultime deboli lingue di fuoco che pian piano si stavano spegnendo. Hermione osservò il Marchio Nero che li guardava dall'alto, enorme e spaventoso tra le colonne di fumo, e si chiese che senso avesse tutto quello, che senso avesse la guerra. Poi osservò le figure che l'avevano affiancata. Guardò Harry, Neville, Luna, Ginny, Ron, ed infine Draco, e si domandò se il senso della guerra fosse quello: imparare a convivere, a crescere, e a sopravvivere. A farlo insieme, nonostante tutto. Ed in quel momento, mentre la voce di Voldemort presagiva la fine di Harry Potter, Hermione capì che la guerra aveva contribuito a renderli adulti.

Da quando Astoria Greengrass è morta, Draco Malfoy sembra aver perso la voglia di vivere. Benché la guerra sia incombente e quello sia il suo ultimo anno ad Hogwarts, il giovane Serpeverde non potrebbe dimostrare un'incuranza più solenne verso tutto ciò che lo circonda, al punto che persino Hermione Granger, la persona che lui detesta di più al mondo, si ritrova a nutrire una certa preoccupazione nei suoi riguardi.
Così, una notte, Hermione penetra nei Sotterranei, infrangendo un'infinità di regole, e tutto per impedire che quello stupido, arrogante e villano di un Serpeverde commetta qualche pazzia. Solo che, per fare patti col diavolo, bisogna essere disposti a rischiare...

Dal testo:
‘’Stavo pensando che sei un grandissimo idiota, Malfoy. Sei meschino con tutti. Sei un codardo, sei fastidioso, vile, crudele. E penso a come sei con me: tutta un’altra storia.’’
‘’Perché?! Come sono con te?!’’
Hermione gli sorrise nuovamente. ‘’Tu lo sai.’’
‘’Sono forse migliore?’’
‘’Esattamente.’’
‘’Stai sostenendo che sarei migliore, con te?’’
‘’Tu l’hai detto.’’
‘’Smettila, Granger.’’
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Pansy sorrise maliziosamente: iniziavano i giochi. Draco aveva il respiro pesante e le pupille dilatate.
‘’Non mi interessa una sudicia Mezzosangue’’, disse lui respirando pesantemente.
‘’Tu mi appartieni, Draco.’’
Quell’affermazione, nella mente di Draco, corrispondeva ad una condanna da cui non poteva scappare.
Quindi la prese, come aveva fatto altre volte.