Più che drabble, per me queste sono poesie o pezzi di ballata. Hanno una loro armonia molto particolare, che dà proprio un ritmo alla lettura. Mi piace declamarle a voce alta, a costo di sembrare matta, perchè ne apprezzo il suono e la cadenza. Non è da tutti usare le parole come le note e comporre storie che somigliano a una partitura, ma queste lo sono e ti ringrazio.

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Quest'anno devo fare il possibile per sfogliare il calendario in tempo, me lo sono ripromesso (però che cattiveria, scriverne tre! E' veramente difficile restare in pari). Sono felicissima che tu abbia scelto di dedicarti al personaggio di Frigga, un po' perchè mi fido ciecamente della tua interpretazione, un po' perchè ci vogliono belle storie su di lei e questa raccolta lo è di sicuro dalla prima casellina!

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Eppure Frigga sa già che un fiore verrà dal freddo, splendido e letale come digitale.

Ci sono cose che solo una donna sa. Ed è una donna il potente contraltare di questi maschi che spiccano sul palcoscenico di questo mondo. Frigga è splendida, con due pennellate - due stoccate - riesci a descriverla alla pari con Laufey e Odino, che inviano mostri e brandisocno lance. Sono pari. Anzi, forse lei, con la sua saggezza di donna, guerriera e madre, è un passo avanti rispetto a loro. E sembra quasi dire "Giocate, bambini.".

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*_*
Sono rimasta a bocca aperta :O
Bello... Cioè... Il feel che mi provochi in 5 righe è impressionante!
Si sente proprio l'atmosfera, ti avvolge ti pervade... é... Incredibile!
Bravissima!

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Questa raccolta mi sta piacendo tantissimo! <3 E' così evocativa e malinconica,ben scritta e ricercata nella scelta delle parole. Frigga e Loki sono i personaggi che secondo me riesci a gestire e rappresentare meglio, sembrano vivi grazie solo ad un pugno di parole.
La frase finale è un tocco d'eleganza. Davvero complimenti!!!! :)
Nox

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La bellezza di questo passaggio:

È tornato di notte e sulle spalle portava neve e sangue.
“Non mio,” ha detto,

Parliamone.
Passaggio di fluidità encomiabile nello shift dall'indiretto al discorso diretto, con cambio di POV e poi ritorno a quello di partenza. Conclusione perfetta. Per il resto ho veramente un debole per la capacità di Frigga di presagire il futuro. Mi sarebbe piaciuto vedere qualcosa del genere anche nel movieverse, che ha approfondito molto poco purtroppo. Alla prossima drabble!

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Profetica questa drabble e che incanta a ogni parola.
Un esercizio bellissimo di stile e un esercizio di cuore, perché, alla fine, sempre di quello si tratta. ♥♥♥♥♥♥♥

*sparge gattini asgardiani con tanto di corna Loki style*

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Frigga porta il dito alle labbra e supplica silenzio. Mentre l’anno muore, è bene ricordare ai mortali che gli dei vivono ancora.
E vegliano.


E si mescolano a loro. Per curiosità, forse. Per noia? Probabile.
Un segreto tra il bardo e Frigga. Che assieme alla moneta d'oro gli ha anche fornito materiale per una ballata da raccontare attorno al fuoco.
Attorno all'anno Mille la cristianizzazione era diffusa sì. Eccome. Basti pensare al rogo del tempio di Odense. E che un bardo dica mea domina, forse non comprendendone appieno il significato, è plausibilissimo.
Un'altra perla per questo calendario. ♥

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GRANDE! Grande della grandiosità di chi sa condensare un mondo intero in cinque righe, e ormai dovrebbe essere chiaro quanto quel mondo mi affascina, e quindi quanto ami vederlo trasposto così magistralmente nelle storie.
Frigga con in braccio Thor mi ha fatto quasi pensare a una Madonna da presepe, per tenere vivo il parallelismo con il nostro Natale. L'idea di lei che scende tra gli uomini per ricordare loro che i loro dèi sono sempre presenti (soprattutto in quel periodo, che come hai ricordato era quello delle "contaminazioni" culturali e quindi anche religiose con i popoli del Sud dell'Europa, elemento che ho tirato in ballo anche io nel mio prossimo capitolo) è bellissima e questo flash di oggi è quello che mi ha colpito di più e che meglio si concilia con una "visione" che condivido appieno (per la serie, è bello non essere sola XD).
Grazie di questa altra perla =)

*saluti*

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Ancora una volta mi complimento per la scelta del linguaggio! Molto appropriato in un contesto medievale come quello della drabble (Bellissimo tra l'altro! Il bardo che chiede l'offerta, l'implicita cristianizzazione e gli dèi che scompaiono ... non del tutto) Un applauso speciale a baby!Thor, comparsa adorabile, e ai parrucchieri di Asgard XD (Me le sono viste davanti agli occhi le chiome meravigliose di The Dark World) Brava!

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Frigga è sempre un colpo al cuore, ma se la muovi tu, arriva presto anche da qualche altra parte. Stupendo questo quadro che la vede protagonista, delicato, ma incisivo ed essenziale per capire il personaggio. Anche in questo caso, grazie di cuore per come mi allieti il Natale e mi aiuti a combattere lo stress delllagente e dei regali!

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Qui ho proprio sentito la bellezza, complimenti. Secondo me è un esempio perfetto di show don't tell, perchè attraverso la sorpresa e la meraviglia del bardo hai descritto l'effetto dell'aspetto divino di Frigga. Davvero un ottimo lavoro, anche sotto il profilo tecnico. Interessante anche la ballata, che non conoscevo e sono andata a cercarmi.

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Amo questa Frigga, dea e amazzone, mamma e donna. Mi piace come i personaggi femminili, nelle tue mani, siano sempre tridimensionali e complicati, mai scontati e mai clichè. Il fatto di giocare con un nome per introdurre Loki e la sua nascita mi ha sorpreso, ma è bello questo gioco di rispondenze per cui racconti di lei anche tenendo sempre presente il tema della sua maternità.

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Io credo che non ci siano proprio abbastanza parole per descrivere la bellezza di queste drabble e mi sento un po' scema a lasciare commenti che alla fine rischiano di essere anche più lunghi, ma davvero sono come quei globi di vetro trasparente che dentro nascondono fiocchi di neve e dettagli raffinatissimi. In questo caso, per esempio, Loki si vede appena, ma basta una frase perchè sia accanto al lettore.

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Capisco lo sgomento del bardo:riesci a rendere l'idea di quanto sia maestosa Frigga anche in 24 parole. Se non è bravura questa...da te c'è solo da imparare.

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