Recensioni per
Il Tredicesimo Re
di Nirvana_04
Ciao, eccomi qui per lo Scambio Libero del Giardino ~ |
Ciao Nirvana! |
Ciao Nirvana, eccomi qui ^_^ |
Finalmente ho l'occasione di continuare la tua storia. |
Buon pomeriggio. |
Ciao, beh, è stato un capitolo davvero molto intenso e che mette in risalto un personaggio che fino adesso non è uscito ancora del tutto. La prima parte approfondisce davvero tanto Velter, si percepiscono molti dei suoi sentimenti, mescolati alla tensione per la battaglia nella quale si va a infilare. Una tensione che rimane alta per tutta la prima parte che è un susseguirsi di emozioni diverse. |
Avevo voglia di continuare questa storia al di là degli scambi, così dato che ho qualche ora libera sono passata a leggere. |
Ciao, guarda sto iniziando a realizzare di avviarmi verso i capitoli finali (che poi finali non sono). Ora, non so quando aggiornerai ma posso dire che mi mancherà moltissimo leggere questa storia. Per il momento però ho recuperato il numero 22 che, come i precedenti, porta avanti la trama a piccoli passi. |
Ciao! |
Ciao, dopo lo scorso capitolo non vedevo l'ora di andare avanti a leggere. E quindi mi sono buttata anche al di fuori degli scambi, come avevo già fatto in passato. Guarda, dopo la conferma che la magia esiste ancora volevo capire quali sarebbero state le tue mosse successive. Questo capitolo la naturale seconda parte del precedente, è chiaro che è un proseguimento e che l'hai smezzato per ragioni di fruibilità legate alla lunghezza. Hai questo modo di impostare i capitoli che ormai ho imparato a riconoscere, in ogni capitolo c'è un arco narrativo che va dall'inizio alla fine, sempre legato ai filoni di trama principali. E che sono ormai divisi su due fronti, ovvero quello di Dareg e quello di Vasia. Ma in ogni capitolo, che sia suddiviso o meno, c'è sempre un qualcosa che nasce e si evolve. In questo caso è stata la magia. Ti avevo forse già detto che aleggiava fin dall'inizio, e non solo per l'ambientazione fantasy, ma c'era qualcosa che non mi tornava e credo che fosse questo. La introduci nella prima parte e ci racconti qualcosa di più nella seconda, andando ad approfondire un po' quella che è la storia. Parte fondamentale considerato che questa storia è incentrata su un mondo costruito da te e non preesistente, il che significa conoscere il passato e farcelo spiegare attraverso i racconti che vengono fatti, è importantissimo. Qui si viene a sapere una cosa molto importante, ovvero che la magia è legata agli antenati di Velenia. A persone che si sono rifugiate lì, perché fuggite da un altro regno e che possedevano la magia. Trovo molto verosimile che abbiano perso certe conoscenze, ma che nonostante ciò facciano ancora certi riti senza rendersi conto che si tratta di magia. Per loro le antiche storie sono soltanto storie, cose inventate da chissà chi. Eppure Liov ci vede qualcosa, capisce che c'è di più e che non si tratta soltanto di un Dio benevolo. Credo, e in questo ne sono sicura, che la sua provenienza sia risultata fondamentale affinché vedesse le persone e ciò che fanno in maniera distaccata e soprattutto non influenzata da certe conoscenze. In questo capitolo assistiamo alle certezze di Vasia che crollano, all'idea che tutto ciò che sapeva e che credeva vero, in realtà nascondeva ben altro. La cosa straordinaria, e che io ho adorato, è il parallelismo che vai a creare con Dareg. Perché a lui, anche se in maniere differenti, succede la stessa identica cosa. Da un'altra parte, lontano, con altre persone e in altre situazioni, Dareg si ritrova nell'identico stato d'animo della sorella e tanto che, come lei, alla fine fugge forse per rifugiarsi nei propri pensieri. Mi è piaciuto moltissimo questo parallelismo che hai creato tra loro due, sembra che si stia consolidando sempre di più l'idea che loro due siano le due parti di un "uno" (ora non ricordo se hai usato queste parole esatte, ma il concetto spero sia chiaro). Altra cosa che mi è piaciuta molto è come cambia la prospettiva legata a Baran. Dareg ha sempre avuto un'idea specifica su di lui, ma i racconti del vecchio di Aertha gli fanno cambiare radicalmente idea. Capisce che non era poi così codardo, né stupido ma che al contrario aveva tentato un qualcosa che gli era impossibile per mancanza di ulteriori informazioni, ma che non era poi così pessimo come piano. Io credo seriamente che ora potrebbero fare un qualcosa di simile, il problema sono gli altri. Anche se Dareg dovesse convincersi e se Vasia dovesse fare la stessa cosa. Come fanno a convincere gli altri che sono in grado di usare la magia se loro stessi non sanno di averla? E come potranno convincere le altre persone, che finora si dimostrano scettiche e ottuse riguardo alle novità, che un piano del genere potrebbe funzionare? |
Ormai sono vicinissima a rimettermi in pari con la storia... che emozione!!:) |
Ciao cara, eccomi di nuovo qui... ogni volta che riesco a riprendere la tua storia per me è una grande gioia, un momento di svago e relax... godermela a piccoli passi me la rende ancora più appetibile!^^ |
Ciao!
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Ciao Nirvana, come altri colleghi approdati da queste parti sono qui per la recensione che avevo promesso nel post di scambio libero del Giardino di EFP. Ti ringrazio per la pazienza e spero di non averti fatta aspettare troppo: come accennavo la vita di tutti i giorni si è messa un po’ in mezzo. Ho riletto il prologo de Il Tredicesimo Re almeno due o tre volte, ormai, apprezzandolo di più ad ogni occasione, ma volevo offrire un commento a mente fredda, dopo averlo assimilato per bene. |
Cara Nirvana, |