Recensioni per
Il Tredicesimo Re
di Nirvana_04

Questa storia ha ottenuto 412 recensioni.
Positive : 412
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
06/10/17, ore 15:44

Recensione premio al contest "Cantami, o Diva..."

Buongiorno! ^^
Allora, eccomi qui per lasciarti la seconda recensione a questa magnifica long. Mi scuso per non essermi fatta sentire per un po', ma essendo un'opera bella tosta preferisco leggerla lentamente e quando ho tutto il tempo per assaporarla.
Allora, sul contesto ci eravamo già sentite nella prima recensione; e anche se non l'avrei mai detto, mi è piaciuto un sacco quanto sia diventato ancora più buio e tetro. Le vedute cittadine hanno lasciato spazio, in gran parte, alle oscurità abissali, al fango, alla nebbia e alle tempeste che scuotono monti e spirito: e proprio qui volevo soffermarmi un attimo.
Mi piace come hai deciso di rendere il buio e le situazioni più avverse il costante compagno, o quasi, degli eventi più importanti: molte battaglie accadono durante la notte, in situazioni al limite, e vari personaggi giungono quando è già passato anche il tramonto; e in queste situazioni non c'è mai nulla di positivo, sono sempre problemi ulteriori o complicanze, o tanto tanto dolore.
Quello che voglio dire è che l'oscurità si fa specchio di quella che esiste nei personaggi: Dareg che da ultimo diventa eroe, ma viene poi guardato male e biasimato e trova nuovi nemici, anche tra quelli che sono lì a combattere insieme a lui... quindi ci sono inganni, rancori, e tanto odjo che aspetta di esplodere in malevole parole.
Cioè, mi stupisco che in questo contesto di durezza e incertezze, dove TUTTO può esserti nemico e anzi, il peggiore può essere quello al tuo fianco, ci siano persone come Vasia o Joel che dimostrano ancora dolcezza e capacità positive: sono perle rare che nelle mani o nelle situazioni sbagliate rovinerebbero terribilmente.
Buona quindi la trattazione del contesto, ma anche la trama: è un ottimo intreccio di misteri, ricordi, di macchinazioni, che tuttavia non è ancora esplosa in tutta la sua forza; ci stiamo avvicinando lentamente, tramite l'arrivo di personaggi. Perché se Dareg, Vasia, HAREN (ne parliamo più sotto) stanno aumentando gradualmente importanza, è Liov che più mi ha colpito in questo contesto.
Un ragazzo che giunge dalle terre del Veto, dove l'orrore e la miseria sono così forti che neppure si credeva ci fossero ancora umani là: il suo arrivo porta un notevole carico di tensione e di feels, perché la sua storia è talmente buia da far spavento. Ci credo che abbia un'apatia perenne e un senso fatalistico dell'esistenza, perché dopo aver vissuto in tali situazioni così a lungo uno rimane svuotato; è già morto, in pratica, così che scene in cui ha paura di stare vicino al fuoco sono ancora più forti.
Credo che questo pg avrà uno sviluppo non secondario, e spero anche di vedere altre scene come quelle nella terra del Veto, sui mostri da cui è scappato; niente è mostrato a caso nelle tue storie, nemmeno le scene minori vengono abbandonate per sempre ma anzi... quindi chissà che cos'hai in mente per noi.
Per quanto riguarda i nostri amati Dareg e Vasia, del primo non so cosa dire: mi piace sempre di più sia per il suo essere sempre concreto e spiccio, sia per essere così isolato e ombroso. Soffre a non dire, e mi commuove come nei momenti più crudi il suo pensiero vada alla sorella.
Vorrei che gli venisse concesso un po' d'amore e pace, ma in questo mondo nessuna delle due accade facilmente; e se succede, poi arriva sempre qualcosa che strappa quel lembo di felicità e fa ripiombare tutto nel fango di una dura lezione d'esistenza. L'AMAREZZA.
Quanto a Vasia e Haren... mmieiiddeei, lei è un dolcino. La sua gentilezza e calma è riuscita perfino a far aprire, per quel poco, Liov, e io mi sono trovata a volerla proteggere con tutta me stessa.
Per questo ho quel pizzico di antipatia verso Haren, che insiste nel voler tirare fuori da lei l'antica anima guerriera che scorre nel suo sangue; mi dà l'impressione che così la possa plasmare meglio a suo piacimento, senza lasciarle percorrere la sua strada. Se deve diventare o ritornare a essere una guerriera, è lei che lo deve sentire e sapere; non deve essere forzata.
Eh, Haren, Haren... sempre più cose sfuggono alla tua mente iper calcolatrice, anche se dai, in certe scene ho provato un po' di pena per lui, come quando invoca il suo Maestro... però fa parte di quella zona di persone che considero già inquadrate in una strada da cui sembra non esserci ritorno, mentre Dareg e Vasia ancora percorrono un loro sentiero.
Vedremo nei prossimi capitoli che cosa accadrà, e perché io continuo a considerare un enorme pericolo anche il castello reale.
Intanto, ancora complimenti!
Manto ^^

P.s. Mi intriga tantissimo come tutti considerino e definiscano Dareg uno Spettro, perché la descrizione di costoro, per quanto sia stata fatta, è ancora troppo vaga. Cosa c'è sotto veramente? Mlmlml sono qui che fremo, giuro.

Recensore Master
05/10/17, ore 09:32

Ciao cara!
La figura rivelazione di questo capitolo è sicuramente Liov. Un personaggio decisamente interessante: la sua condizione di ex schiavo lo rende diverso da Haren e Vasia, ma mentre il più saggio Haren comprende questa diversità, la più ingenua Vasia ne è sconcertata. Mi ha commosso come Liov nemmeno si aspettasse che Vasia provasse preoccupazione per lui, ed ora che si sono avvicinati, la ragazza sta riuscendo a scoprire qualcosa di più sul suo passato, anche tra silenzi e parole non dette. Per fortuna i due riescono a uscire dalla brutta situazione sani e salvi...
Bella anche la scena hot tra Haren e Cora... anche se sono un po' gelosa, perché continuo a shippare Haren e Vasia :D
Bel capitolo, complimenti
Alla prossima
Eilan
Bel capitolo

Recensore Junior
26/09/17, ore 18:56

Anche questo risulta essere uno splendido capitolo. Amo davvero tanto Vasia e Dareg e il loro rapporto. Descrizioni evocative, ottime. Credo che con questo capitolo si entri nel vivo della storia. Ci sarà qualcosa tra Vasia e Haren? Quest'ultimo personaggio mi lascia perplessa, non voglio dargli troppa fiducia. Beh, che dire, questa storia mi piace sempre più.
(Recensione modificata il 27/09/2017 - 11:42 am)

Recensore Master
24/09/17, ore 15:38

Dareg stesso non sa più cosa pensare.
Da ultima ruota del carro, lo hanno elevato ad eroe, ed ora pure a capo di spedizione, e tutto ciò per quanto egli rimanga il solito recalcitrante.
Non vuole essere lì, non approva tutto il sistema, si fa beffe di gerarchie e regole... eppure, pur essendo un cane sciolto, sa essere, suo malgrado, l'uomo giusto al momento giusto. Ed è (quasi) solo questo che conta nelle batteglie: che esse siano vinte, con il minor numero di morti possibile. Se poi il morale degli uomini resta alto, nonostante gli orrori vissuti, ecco che ci si appiglia alla persona che rende possibile tutto questo.
Ed il fatto stesso che Dareg sia e resti sempre se stesso, è qualcosa di davvero unico.
Anche Vasja sta vivendo la sua personale evoluzione, sotto la guida del Mataj. La vedo più sicura di sé, più volitiva. Desidera essere riunita al fratello e, nel frattempo, cerca di conquistare la fiducia di Liov. Ma questo ragazzo è un muro impenetrabile. Non crede più in nulla di bello e di positivo, neppure nella purezza della neve: soprattutto quando questa viene insudiciata del sangue di un piccolo ladruncolo, un povero bambino che viene mutilato per aver rubato del cibo per i fratellini...
Ma il sole intende continuare a risplendere, su queste miserie umane?

Recensore Junior
23/09/17, ore 20:51

Tornata! Allora, questo capitolo è veramente stupendo, sul serio. Il tuo mondo è un mondo che funziona alla grande sotto ogni punto di vista, mi piacciono i tuoi personaggi, non so perché ma mi sembra che escano fuori dal fango, è una mia idea, bizzarra lo so. Forse è perché non ho letto le storie precedenti ma potresti dirmi cos'è la Sfre (una maschera)? Bellissime le descrizioni, semplici, curate, e non pesanti.

Recensore Master
21/09/17, ore 18:58

Recensione premio per il contest "Cantami, o Diva..."

Ciao ♥
Finalmente posso iniziare a passare anche da questa storia, e lasciarti le tue dovute, ammiratissime recensioni. Perché dico così?
Perché, credimi, la storia mi ha subito preso, in tanti modi diversi: e ora provo a spiegarti il perché, in questa recensione che sicuramente lascerà indietro qualcosa, dato che sono in iper fangirling.
Bene, è tipo due giorni che mi ritaglio continuamente del tempo per leggere queste parole, perché davvero, sono rare storie così ben intrecciate, complesse e significative.
Partendo dallo schema – e qui mi riallaccio allo scorso capitolo – che hai deciso di inserire, dove comprendi personaggi, cariche e tutti gli aspetti peculiari del mondo che hai creato, potrei farti i complimenti per ore. L'atmosfera cupa, più decadente – MOLTO decadente – che gotica, è descritta in mille modi: dalle lande spoglie e ricoperte di nebbie al mare ribollente, dalle città invase da povertà e miseria al palazzo reale, che ha perso tutta la sua magnificenza; e poi viene fatta calare nell'animo degli uomini, nei pensieri, nelle azioni. Uomini provati dalla guerra, ma che non sembrano vivere senza di essa; personalità rudi o sospettose, che nascondono qualcosa o semplicemente mostrano tutta la loro essenza prosciugata dalla fatica dell'esistenza, tese verso una fine che pare inevitabile, alla distruzione incombente e a un male che non si può descrivere a parole... dove manca anche ciò che in questi casi sostiene le forze e il coraggio, la speranza.
Ognuno ha un suo ruolo da giocare, già deciso, e non vi può sfuggire: chi lo esula, come Vasia (♥), come Dager (♥♥♥), viene evitato, rimproverato, umiliato, ha meno pace degli altri.
Si vive per combattere, si sopravvive per lottare ancora, si è sempre soli. Sempre più soli.
Una fine a tutto questo? Lontana.
E fino a quel momento, nessuno si può salvare. Anzi, com'è stato detto, alla fine di ogni scontro non c'è mai una vera vittoria: tutti hanno perso qualcosa. Amore, amicizia, a volte anche dignità.
Gli Dèi sembrano al fianco degli uomini qui, in uno scontro epico intriso di un'amarezza assurda e odio. Un mondo duro, ingiusto, macabro, tagliente, che mette angoscia e rabbia; dove i mostri sono dappertutto, vivono anche in mezzo agli uomini e sono uomini.
Forse sarà un po' dura come affermazione, ma ho visto ben poche persone che si discostano da ciò: perché sono rari i personaggi che qui mostrano pietà, o comunque quel senso tanto caro di umanità che può spingere a qualcosa di buono. I già citati Vasia e Dager sono piccoli fiori nati dal letame più immondo, che continuano ad alzare il capo verso il Sole ma rischiano di venire schiacciati da cose ben più grandi di loro, situazioni che non vogliono vivere, persone che non vogliono la loro libertà perché vista come abominio, mancanza di rispetto e dovere; e non c'è stato quasi nulla, che sia stato fatto nei loro confronti, che non mi abbia fatto intristire.
Solo la separazione di Dareg da sua sorella mi ha fatto quasi gridare, è stato come rompere un cuore solo; ma di questo parlo meglio in seguito.
Non so che dire... sono stupita, ammirata da quanto sia stato strutturato e caratterizzato; io tendo a fare paesaggi e contesti più rarefatti, che quasi sembrano spuntare dai luoghi del mito... ma rimango sempre piacevolmente colpita da chi invece rende tutto così concreto da poterlo toccare: ogni dettaglio non è mai posto a caso, ed è un fiorire di personaggi e intrecci che è una meraviglia.
Faccio solo l'esempio della figura dei Mataj, il cui volto coperto dalla maschera mi ha subito dato un senso attesa e un brivido che non ti dico; personaggi che fin da subito dimostrano di aver un'importanza fondamentale, in quanto vengono inviati dal re morente a uccidere la bestia che ha decretato la sua fine, quindi si fanno subito protagonisti della storia in un modo unico.
Le figure che mi sono piaciute di più? Intanto Vasia e Dareg.
Ammiro la forza d'animo della prima, il suo continuare a incedere in un mondo che la vuole inghiottire, la dolcezza che non ha perso e che rivolge tutta al suo adorato fratello, la tristezza che sento prepotente in lei. Il suo mondo sta cadendo a pezzi, e quello che vorrebbe non è nemmeno nato; impazzirei se fossi in lei, contando inoltre che lavora in un luogo che non mi ispira né fiducia né certezze. Tra tutte le cose, ho davvero paura del palazzo reale.
È qui che sento che si aggira un pericolo grave, o comunque un'oscurità tesa a esplodere: troppi misteri, troppe cose celate... sii forte, ragazza mia.
Quanto a Dareg... io gli ho dato il cuore. Un altro personaggio che mi ha già segnato nell'animo, con i due lati contrapposti: la tensione verso la libertà, fuggire a tutto ciò che è stato scritto, ribellarsi a suo modo da una sorte miseramente già tracciata e combattere il marciume, sempre a suo modo;
e l'amore verso Vasia, la parte più tenera di lui, il punto debole.
Se potessi entrare in questo mondo e portare via entrambi, lo farei subito subito; perché prevedo una discesa sempre più atroce verso il buio, e temo tanto, tanto per loro.
Sono arrivata a pensare che la morte sia una liberazione, qui; ma è quello che continua a vivere, a pulsare che può diventare tutto in questo contesto.
E... HAREN. Lui... eh. Non me lo so ancora spiegare, è sfuggente da un verso, per un altro è troppo chiaro il suo interesse verso Vasia. E se da una parte questa cosa non mi piace, dall'altra sento un'attrazione insana verso questo personaggio.
Su di lui preferiscono spendere per ora poche parole, vorrei capirlo meglio e cercare di comprendere di più dai suoi comportamenti, e magari perché ne sono stata subito così attratta.
Lo so, è una recensione incompleta e un po' assurda... spero che le prossime siano molto più sensate. Comunque sia, i miei sinceri, assoluti complimenti: mi aspetto colpi di scena assurdi e dinamiche fuori dal comune.
Se continui così, potrei segnalare la storia nelle scelte. Seriamente, è una (bella) minaccia.
Alla prossima!

Manto
(Recensione modificata il 22/09/2017 - 12:14 am)

Mi mancavano.
Ed è stato un piacere tornare a leggere di loro, soprattutto del mio ammore Dareg *.*
La mia opinione e la mia stima nei suoi confronti non è cambiata: penso sempe che sia migliore di quanto non appaia e con questi continui gesti di coraggio e di altruismo lo dimostra. Nessuno gli ha detto di aiutare i suoi commilitoni, se davvero fosse quel codardo e quello stronzo attacabrighe che si crede li avrebbe lasciati morire da tempo; ma è un capitano responsabile, che si preoccupa dell'incolumità dei suoi sottoposti e mette a repentaglio la vita per loro. Probabilmente anche io avrei reagito così nei confronti di Geld: va bene tutto, ma mi aspetto un minimo di rispetto e riconoscenza, soprattutto per il fatto che ho rischiato la mia vita per te. Non mi trovo pienamente d'accordo con Miva, quindi: non dico che dovesse osannarlo e stendere tappeti rossi al suo passaggio o baciargli i piedi, ma avrei preferito che non lo provocasse. E non è vero che il lavoro di Dareg è tenere in vita i suoi uomini, il suo compito è quello di respingere le creature ed evitare che prendano la città, nessuno lo obbliga a salvarli, le sue responsabilità di capitano lo costringono a cercare di tenerli in vita il più possibile ma per quanto lo riguardava Geld è un disertore e un codardo che non ha mantenuto la posizione.
Forse so adducendo giustificazioni senza senso, ma mi sento in dovere di difendere Dareg (per quanto sia capace di badare a se stesso, ma credo che abbia bisogno di qualcuno che lo sostenga, povero). Non ci trovo un motivo pr odiarlo e capisco la sua frustrazione e la sua preoccupazioni costanti, è una situazione invivibile essere continuamente sotto assedio, non sapere per quanto si riuscirà a sopravvivere, e ancora peggio è il fatto che molti di loro sono costretti a vivere questo inferno, e trovo ingiusto che chi si sbarcamena per la sopravvivenza degli altri venga trattato in questo modo. Sono tutti stanchi, frustrati, rassegnati e depressi, ma non è un buon motivo per attaccare e provocare un tuo superiore, soprattutto se ti ha appena salvato la vita.

Credo di essermi infervorata troppo per questa cosa, ma non sopporto che Dareg venga maltrattato, non dopo tutto quello che ha fatto e sta facendo, e dopo lo sforzo immane che sta compiendo per essere una persona migliore e rispettabile. Ci sono rimasta male quando l'ho visto ricadere nel suo vizio e ho temuto il peggio, pensando che avrebbe buttato in malora tutti i progressi fatti fino a quel momento, ma sono stata sollevata nel vedere come, sia riuscito a essere forte abbastanza da non lasciarsi nuovamente sedurre da quella fuga facile e umiliante. Sono contenta che ci siano almeno Tarse e Joel a credere in lui e spornarlo su questa via.

Presa come sono dalla mia strenua difesa di Dareg, mi sono quasi dimenticata della prima parte (e sottolineo il quasi): le immagini che riesci a evocare sono sempre sublimi e splendide, anche una semplice nevicata assume connotati magici e affascinanti, che ti lasciano a rimirare assieme a Vasia quella danza.
Queste immagini, però, non riescono a toccare il cuore di Liov. Deve aver passato i peggio orrori per essere così ostinatamente freddo e ostile e aver perso davvero ogni barlume di speranza; ed è profondamente triste questa sua aridità. Ammiro molto Vasia che non si arrende e cerca di toccare il cuore di Liov nonostante il muro che lui, costantemente, le erge davanti. Ci vuole una grande forza di volontà e un grande cuore per non rinunciare, e penso che, alla fine, la tenacia di Vasia verrà ripagata ^^

Non credo che l'arco nasconda qualcosa di magico, ma probabilmente è tutta una questione di fisica e di calcoli. Eppure, se davvero dovesse trattarsi di magia, potrebbe essere un vantaggio per riuscire ad avere la meglio sui mostri e sconfiggerli una volta per tutte.

Mi hai instillato una pulce, che pian piano sta costruendo castelli in aria. Quella di Liov è una frase che potrebbe perdersi nel marasma del capitolo, soprattutto per la scena concitata di Dareg, ma nel contempo è qualcosa che se noti rimane incastrata nella tua mente e ti chiedi che senso abbia nell'economia della storia. Un nuovo tassello si aggiunge, e non so se sarò in grado di attendere così tanto per il prossimo aggiornamento ç.ç


Ayr

Recensore Junior
18/09/17, ore 19:24
Cap. 1:

Ehilà! Bazzicavo un po' sul sito senza trovare nulla d'interessante e ho pensato di guardare tra le tue storie e come pensavo ho trovato qualcosa di bello. La storia (o almeno questo prologo) è scritta benissimo e si vede che è "ragionata" a partire dai termini che usi come il Dio Meg e i Mataj.
La scena della battaglia è descritta ottimamente (io m'incasino sempre quando devo descrivere una battaglia, quindi davvero, complimenti).
Ci sono anche delle caratteristiche tipicamente medievali come il rapporto tra cavaliere e cavallo e il fatto che i Mataj debbano uccidersi per ottenere la corona mi ha ricordato una vecchia fiaba dei Grimm. Continuerò a leggere cercando di arrivare il più presto possibile alla pari con i capitoli.
Ciao e a presto! ^^

E questa volta, i tentativi di Vasia di mostrare a Liov la bellezza che li circonda hanno proprio fatto crollare il ragazzo. Mi incuriosisce quello che ha detto sulla magia: a quanto pare, è sparita nel posto da cui viene lui ... ma mi pare che non fosse ancora stata menzionata neanche da queste parti, e Vasia dice che quell'Arco è il volere di un dio ... chissà quale delle due interpretazioni è quella giusta, e come un potere magico potrebbe aiutare i nostri eroi in questo frangente?
Come al solito, molto ben descritti i combattimenti. Stai anche facendo un ottimo lavoro nel mostrare i risvolti psicologici di una battaglia, come lasci tutti stressati, estenuati e pronti a saltarsi addosso, come Dareg ha fatto con Geld. Anche se devo dire che per una volta il nostro Arantar aveva anche un po' ragione, visto che ha salvato la pelle al soldato. Nonostante questo, tutti pretendono che si comporti in modo irreprensibile per una situazione che non ha orchestrato lui, anche se nei giorni precedenti l'ha gestita benissimo, e questo non fa che aggiungere al suo stress. Mi ha rattristata molto il modo in cui non ricordi più bene Vasia.
Almeno Tarse è di supporto! Come pensa Dareg stesso a fine capitolo, sta diventando quasi una figura paterna. Continuo a trovarlo un gran personaggio.
Complimenti, un gran ritorno per questa storia!

Buon pomeriggio.
Un capitolo rivolto all'azione.
In effetti, ormai, questo conflitto logora. I personaggi sono tutti troppo stanchi di tutto questo orrore, io credo che stiano perdendo colpi.
Dareg, anche lui, forse anche più di tanti altri.
Ma sappiamo che sono umani, sono cose che capitano... l'importante è sapersi rialzare.
Mi sembra che le cose non vogliano andare tanto meglio, ma io voglio credere che un lieto fine possa esistere. Lo credo, e lo spero ^^ :)
Buon proseguimento di giornata e buona domenica :) a presto!

Recensore Master
17/09/17, ore 10:56

Eccomi qua! Stavolta sono riuscita a leggere senza troppi giorni di stacco... Allora, il re non mi piace. Non me la racconta giusta, ho una strana sensazione nei suoi confronti.
Nella scena tra haren e vasia mi sono emozionata e credo che mi sia partita la ship 😂
La scena del combattimento tra dareg e il guerriero è stata molto dura da leggere. Le descrizioni erano scritte così bene che io mi sono immaginata tutto e a me non piacciono le scene di sangue, quindi ho avuto un momento in cui mi sono impressionata.
A presto.

Recensore Master
16/09/17, ore 14:32

Eccomi qui xad con qualche giorno di ritardo ma ci sono! Allora... Sono passati 5 anni dal prologo, D sembra che ci sia la pace. Ma sai che sensazione mi ha trasmesso questo Capitoko? La quiete prima della tempesta. Sta accadendo qualcosa ed io sono curiosa di scoprire cosa.
Il re mi puzza... È vero che è apparso solo per poco, ma non me la conta giusta.
E poi... Thereg morto? Cioè il personaggio che mi aveva colpito morto? Perché la cosa mi puzza? Ho troppe domande xD
A presto.

Recensore Master
14/09/17, ore 15:38

Credo proprio che Haren dovrà affidarsi a Vasja per far parlare Liov. Il ragazzo è traumatizzato, profondamente turbato per tutto quello che deve aver vissuto a Cahar: non sarà pressandolo con milioni di domande che avrà le risposte che cerca. Il Megantar dovrà pazientare, anche perché non sarà di certo con le cattive che potrà ottenere le informazioni di cui ha bisogno. Vasja è davvero l'unica persona in grado di ispirare fiducia a quel povero ragazzo: la sua dolcezza ed i suoi modi gentili saranno in grado di tranquillizzarlo, di farlo sentire protetto ed al sicuro.
I due giovani proseguono con il loro rispettivo percorso: Vasja continua con l'addestramento marziale sotto la guida di Haren, mentre Dareg sta trovando il suo posto nell'esercito. Ormai è rassegnato ad essere reputato uno degli Spettri, anche se la cosa continua ad infastidirlo profondamente. Miva ha intuito le potenzialità di Dareg, capace di dare anche dei validi consigli, come quello di far arretrare l'accampamento, per cercare di tutelare i soldati il più possibile dalla vista delle atrocità commesse dal nemico, per quanto ciò sia possibile. Mi ha colpito molto il gesto di tenerezza e di rispetto di Dareg verso la manina di quel povero bambino: non sarà il primo dei combattenti, ma egli è di sicuro un ragazzo sensibile e di buoni sentimenti, qualità purtroppo poco apprezzate in una società eminentemente guerriera.
Proseguo con genuino piacere nella lettura di questa storia complessa  e ben strutturata, dalla trama molto avvincente.
Un bacione,
Lou

Recensore Master
13/09/17, ore 11:48

Ciao carissima!
Il capitolo si apre sulle imprese di Dareg, sempre tenuto d'occhio dalla premurosa e più furba Miva, la quale giustamente (avevo avuto lo stesso pensiero) gli suggerisce che forse la sua fama di spettro guerriero può giovare non solo a lui (verrebbe oggettivamente meno preso di mira), ma anche agli altri soldati, donandogli animo e coraggio nelle battaglie. Ma Dareg ancora non si trova a suo agio con questo.
Mi ha commosso molto la parte in cui trova la mano del bambino, e la culla e la cura come se avesse di fronte un bimbo in carne e ossa. Nonostante la sua scapestratezza, ammiro molto il gran cuore di questo ragazzo.

Poi, nella seconda parte, facciamo la conoscenza del misterioso Liov, un ex schiavo che deve averne vissute di tutti i colori, e da cui il re e Haren vogliono preziose informazioni. Anche qui punti per Haren che non si dimostra mai crudele, anche forse quando potrebbe non concedere tante gentilezze.

E niente, bellissimo capitolo come al solito, e spero di riuscire a breve a continuare!
Alla prossima
Eilan

Recensore Master
13/09/17, ore 11:24
Cap. 1:

Allora... Come promesso eccomi qua (sono Elettra.C, lo dico perché sul forum ho un nome diverso). E voglio fare una premessa: sebbene io non amo questo genere di fantasy (dove c'è sangue e cose così) questo prologo mi ha colpito.
Fermo restando che le tue descrizioni sono pazzesche perche mi sono immaginata tutto, specie nella prima scena, dove nella mia mente ho avuto la costante visione del re morente circondato dai suoi cavalieri, questo prologo ha catturato la mia attenzione, poiché questo giovane, di cui non ricordo il nome (eh lo so faccio schifo con i nomi) non me la racconta giusta. Quindi sono curiosa di sapere che cosa accadrà.
A presto.