Recensioni per
Il Tredicesimo Re
di Nirvana_04

Questa storia ha ottenuto 412 recensioni.
Positive : 412
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
27/05/17, ore 14:45
Cap. 1:

Ciao!
Molto bella questa introduzione alla storia, con il re che affronta la sua terribile morte, sprezzante del dolore e della paura. A quanto sono riuscita a comprendere egli e i suoi sudditi vivono in un mondo decisamente brutale, governato da leggi ferree, e Angusa vuole assicurarsi che il suo regno - che evidentemente non segue le diffuse leggi di successione - vada a chi possa proteggerlo. Sono curiosa di scoprire cosa sia il Bizar, e come faranno i Mataj a ucciderlo... passo al prossimo!
Complimenti
Eilan

Recensore Master
23/05/17, ore 21:52

Vasia è una vera combattente, nonostante tutto. Apprezzo come si occupa del fratello ferito, come cerca di cucinargli qualcosa di buono nonostante le magre provviste (e lo saranno sempre di più se Dareg ha davvero perso il lavoro come assistente di Morgor...), come si ribella al tentativo di violenza di Karnak. Non ha dimenticato il suo addestramento, anche se forse è un po' arrugginita e non si lascia piegare da nulla e da nessuno: direi che non abbia bisogno delle esortazioni di Haren, in tal senso.  Lei e Dareg sono molto uniti e cercano disperatamente di sopravvivere in quella difficile città.
Mi fa un'immensa tenerezza il povero Dareg che cerca sempre di proteggere la sorella, cercando di impedirle il matrimonio senza amore ed impedendo che venisse violentata. L'affetto che li lega è qualcosa che mi commuove profondamente: una luce di bellezza nel grigio di una città senza più speranza, sempre più simile ad un girone infernale.
I Mataj fanno il bello ed il cattivo tempo; fanno scandire le ore al suono dei loro ordini su uomini, donne e bambini, come dei burattinai che muovono i fili.
Però... c'è un però.
Qualcuno dei signori si discosta da questo ordine di cose: Haren, pur con il suo modo di fare disincantato ed amaro, fa del suo meglio per raddrizzare i torti, laddove possibile. Anche se con Vasia fa il cinico, si prodiga presso Gideara per salvare Dareg dalla crudeltà di Karnak.
Più mi addentro in questa affascinante e complessa storia, e più ne comprendo e faccio mie le dinamiche, intessute da te con maestria.
Molto bene, carissima:un bacione ed alla prossima!
Lou

Recensore Veterano
19/05/17, ore 11:40

Eccomi qui, a lasciare il mio solito sproloquio zeppo di cuoricini per Dareg. Sono da cellulare per cui non ti garantisco la completa correttezza e coerenza della recensione (il t9 si diverte ad aggiungere parole a caso). Dunqueh, capitolo meraviglioso, come sempre: gli scontri sono ben descritti, incalzanti e avvincenti (quasi vorrei che ci fossero solo quelli, ma non si possono massacrare uomini continuamente), l'aggiunta di nuovimisteri e nuove scoperte rende la storia più intricata e interessante: cosa stanno cercando i Felici, cosa gli spinge a combattere, perché Kora si rifiuta di agire? Da questo punto di vista, Dareg, pur con tutti i suoi difetti, si sforza di trovare una soluzione, di comprendere; a differenza degli altri personaggi, che paiono languire nella attuazione in.cui vivono, accettandola passivamente, lui cerca di uscirne e di prendere in mano la sua vita, si ribella a quello stato di assuefazione in cui gli altri sono immersi. Sto cercando di capire Kora e le sue ragioni, ma mi fa rabbia il fatto che non agisca, alla fine, e non riesco a capire se questa sua ignavia é data dalla codardia, dalla confusione o dall'ottusità; capisco che siano votati a preservare la vita e siano profondamente rispettosi dei patti e leali, ma questo non deve compromettere l'incolumità dei suoi sudditi. Lo scambio di battute finale, in questo senso, é emblematico: assistiamo ad uno scontro di religioni, di culture e mentalità diverse che provano ad incontrarsi pur percorrendo strade diverse. Un capitolo davvero bello, ricco ma non pesante, che ho letto molto volentieri e mi ha acceso di curiosità: non vedo l'ora di scoprire cosa nasconde la città e cosa spinga i Felici al suicidio (perché alla fine é di questo senso che si tratta) Come sempre i miei più sentiti complimenti, capitolo superlativo *.* Ayr

Recensore Master
18/05/17, ore 08:38

Ciao carissima,
scusa se ti commento solo adesso, ma sto annaspando nei contest^^
Molto bello lo sviluppo della storia, la scoperta che ci sono "gerarchie" di mostri, e mostri più cattivi che schiavizzano e comandano quelli meno cattivi. Quindi una volta i felichi erano alleati degli umani? E perché adesso sono schiavizzati dai ragnacci? Cosa cercano nella torre? Tutti interrogativi decisamente interessanti, che mantengono alta la curiosità per lo svolgersi della tua storia.
Come sempre molto belle le riflessioni di Daerg, che nell'ultima parte trova un valido contrappunto in quelle di Velter: come sempre, è facile avere le mani pulite quando c'è qualcuno che se le sporca al posto tuo. Siamo sempre lì, al nodo fondamentale: prendersi responsabilità e sopportarne il peso, non solo a livello della propria persona, ma anche in realzione a chi si rtoverà a condividere quel pesò pur non avendolo scelto. Perché è questa alla fine l'essenza del comando, il suo peso.
Come sempre, un capitolo splendido e scritto benissimo, complimenti!

Recensore Master
17/05/17, ore 14:48

Buon pomeriggio.
La guerra prosegue senza esclusione di colpi e ormai sembra che gli schieramenti siano decisi e motivati a lottare fino alla fine, fino ad un esito decisivo.
Resta il fatto che, nonostante tutto, alcune posizioni non sono molto chiare, ovvero, per quanto tempo i felichi continueranno a sottostare alle creature loro padrone, soprattutto se trattate in questo modo orribile?!
Ancora, qualche spiraglio resta aperto per Dareg, come sempre attento a tutto.
Bellissimo capitolo, complimenti!
Buon proseguimento di giornata e a presto :)

Recensore Master
16/05/17, ore 21:21

La crudeltà di questa sorta di novella Sparta è qualcosa di indescrivibile.
Dareg usa il sarcasmo come forma di denuncia di questo aberrante stato di cose, mentre lo massacrano di percosse, senza nessuna pietà, per poi essere accudito dalla sorella piangente, insieme a Medina. Ecco, io personalmente non ho nulla contro un addestramento marziale se inglobato in modo equilibrato in uno stato di diritto. Però calpestare in questo modo i diritti delle persone, trattandole da oggetti senza volontà e solo per compiacere i signorotti, anche no, non lo posso approvare. Ai Mataji va tutta la mia critica: purtoppo incarnano gli aspetti peggiori di ogni ancien régime di questo mondo.
Haren è disincantato, ormai. Apprezzo la sua probità, il suo desiderio di comportarsi sempre in modo onorevole: basti vedere come si approccia alla povera Vasia per capire l'alta statura morale di questo personaggio, che apprezzo già moltissimo.
Storia molto complessa la tua, da leggere con somma attenzione, in modo da apprezzarne tutta la bellezza.
Complimenti e a presto!
Lou

Recensore Veterano
07/05/17, ore 23:24

Ciao, allora per prima cosa ti faccio i complimenti per il combattimento del capitolo, dalle tue parole sono trasudate la paura, l'orrore della morte, la concitazione della battaglia, la frenesia e la confusione. E più di ogni cosa ho amato davvero Miva, la scena in cui è corsa a cavallo verso l'edificio mi ha fatto pensare alle Amazzoni della mitologia greca, però sono completamente diverse da lei, Miva si butta nella mischia senza pensare mai troppo a se stessa, lotta con coraggio fino alla fine senza avere paura di morire, quindi, restando sull'antica Grecia, ho optato ad avvicinarla ad Atalanta. E visto che la mia mente ha davvero troppa fantasia, dopo che ho pensato alle Amazzoni, quelle Araknaa mi sono parte l'esercito personale di Aracne (vabbè, sto incomiando a sparlare). Comunque, la morte del vecchio del consiglio e le sue parole sono un pessimo presagio, ho la sensazione che le cose andranno sempre peggio, e che l'attacco sferrato prima a Cirene e poi ad Aertha sia solo l'avvisaglia di un piano ben più strutturato. Alla prossima :)
Florence

Recensore Veterano
07/05/17, ore 23:00

Ciao, incredibile ma vero riesco a recensire entrambi i capitoli. La decisione che ha preso Dareg potrebbe cambiare le sorti di Aertha, comunque in casi estremi come questo, almeno la carica sotto il Mataj, quello che conduce direttamente le truppe, dovrebbe avere la libertà di prendere decisioni del genere in assenza di un capo diretto da cui poter prendere ordini. Altrimenti, si arrischia ogni volta di essere accusati di tradimento per una scelta giusta ma che non veniva dall'alto. Se ho capito bene, gli uomini di Aertha non scendono in guerra ma restano all'interno della città per proteggerla perchè è il più antico insediamento del regno, giusto? Passerò poi a leggere il prequel, così almeno riuscirò a capire bene il patto che hanno concluso i Felichi e la città di Aertha e perchè hanno deciso di sottoscriverlo. Il povero Peit sembra sempre fuori posto, eppure se non ci fosse stato lui, nessuno si sarebbe accorto che gli Araknaa (non mi ricordo se sono già comparsi o meno, ma dal nome deduco che sono ragni e ovviamente non ragnetti piccoli da poter schiacciare con il piede, ma giganteschi aracnidi grandi come mastini, giusto per complicare la vita a tutti). Il consiglio degli anziani si trova solo ad Aertha per la sua importanza, oppure anche in altre città? Adesso passo al prossimo :)
Florence

Recensore Master
06/05/17, ore 15:23

Ciao carissima^^
poniamo che io mi ingozzi di peperonata ghiacciata, maionese e tavernello tiepido a mezzanotte, poi vada a dormire un sonno tormentato: quelli che vedrei nei miei incubi sarebbero i mostri a forma di ragno che hai descritto!
Quando Miva è entrata nella stanza e si è accorta che erano tutti sul soffitto ho immaginato me stesso in quella situazione e ho pensato che sarei morto d'infarto prima che combattendo con quelle creature!^^
Complimenti come sempre per le tue bellissime descrizioni e per le scene di battaglia. Ci lasci con un presagio tutt'altro che rassicurante, però, quindi aggiorna presto!^^

Recensore Veterano
05/05/17, ore 21:26

Ogni tanto ti soprendo con una nuova recensione ^^

Questo capitolo mi è piaciuto particolarmente perché sei riuscita a descrivere benissimo l'atmosfera affannata, concitata, disperata e dolorosa di un assedio.
Le descizioni degli scontro sono state magistrali: le avevo davanti agli occhi mentre le leggevo. L'entrata in scena di Dareg è stata davvero sorprendente e ho tirato un sospiro di sollievo quando l'esercito è riuscito a ricongiungersi (forse c'è una flebile speranza di vittoria?).
Come sempre le tue descrizioni mi tolgono il fiato e non mi stancherò mai di dire quanto ami (e invidi) il tuo stile:riesci perfettamente a evocare luoghi e situazioni con pochissime pennellate e la commistione tra azione, pensieri e dialoghi oltre che la gestione delle varie scene è...sublime *.*
Non so più come profondermi in complimenti meritatissimi :D

Miva si è dimostrata un personaggio eccezionale: il suo senso dell'onore, la sua generosità, il suo coraggio e il suo altruismo mi hanno davvero lasciata senza parole; io personalmente non sarei mai riuscita ad affrontare con solo altri due compagni quella masnada (anche se fosse stato un ordine di un mio superiore). Mi ricorda un sacco un personaggio di un anime (Phyrra di RWBY, non so se hai presente) e ormai me la immagino come un guerriero dell'Antica Grecia in armatura scintillante e folti capelli rossi accarezzati dal vento. è un altro di quei personaggi positivi che danno speranza ea cui mi sono affezionata (sebbene sappia come vada a finire con i personaggi di questo genere...). Spero che tu abbia modo di sviluppare e approfondire anche lei ^^
Temo che tra lei e Dareg ci sia del tenero, e per questo morirà tra atroci sofferenze sebbene non se lo meriti, ma Dareg è il MIO amore segreto  ma non sono gelosa. (Dopo questa figura da squilibrata torno alla recensione seria)

Non riesco a sopportare il Matj di questa città: se da un lato Miva è legata a principi che comunque sono ancora validi, questi è strenuamente abbarbicato ad accordi e patti che sono stati infranti. Il suo senso dell'onore mi pare esagerato, corrotto e travisato. è ossessionato e invsato da esso e non lo utilizza, come guida e come valore su cui basare la propria vita, quanto piuttosto come un oggetto di nessun valore che si ostina a dfendere (nonostante ormai si tratti di un giocatollo rotto e sporco) [non so se mi sono spiegata, probabilmente no...]

Hai introdotto anche un nuovo personaggio (in realtà c'era già ma in questo capitolo pare assumere un'importanza maggiore e diversa), tale Tristall...Ho come il sentore che il sudetto avrà un capitolo tutto per lui (?) o che comunque avrà una qualche importanza ai fini della trama. Poi, magari, hai semplicemente voluto porre l'accento su di lui per motivi tuoi e queste sono solo pare mentali inutili (seconda figura da squilibrata).
La dichiarazione del morente non è molto speranzosa e solitamente quello che viene detto in punto di morte si avvera...Io spero vivamente che la sua profezia venga smentita...

Dareg è Dareg, e solo per averlo nominato il capitolo ha raggiunto tutt'altro livello

Penso di aver finito con lo sproloquio.
Alla prossima ^^
Ayr


 

Recensore Master
05/05/17, ore 15:42

Buon pomeriggio.
Beh, tante lodi ai ragazzi, che stanno combattendo come forsennati contro queste belve numerosissime.
Ma... se il loro grande coraggio e la loro bravura, unite al loro ingegno, non dovessero bastare?! E se questi esseri, come ha previsto l'anziano morente, non avessero alcuna intenzione di demordere e volessero proseguire nella loro avanzata, ad ogni costo?!
Solo il tempo potrà offrirci risposte certe.
Posso solo dirti che per ora stai andando alla grande e che questo capitolo ha saputo davvero catturare il mio interesse dalla prima fino all'ultima riga del testo.
Buon proseguimento di giornata e a presto :)

Recensore Veterano
02/05/17, ore 11:16

Ciao, sono riuscita a passare prima del previsto. Allora, innanzitutto volevo farti una domanda sull'ora cieca. Inizialmente pensavo indicasse la notte, ma negli ultimi capitoli mi è sorto il dubbio che sia propriamente l'intero arco della notte, ma un preciso momento dove la luna non illumina il cielo notturno. È una cosa possibile oppure non ci azzeccato niente? Si parla anche degli antichi abitanti di Serinut, questo significa che quelli odierni provengono dove ora si trovano le creature, mi viene il dubbio che quando si sono insediati, abbiano ucciso l'antica popolazione, oppure non è successo un avvenimento così drastico, e l'antico popolo si è semplicemente ritirato in un luogo di cui i "profughi" non erano a conoscenza. Dareg ha preso le redini del suo plotone, secondo me è proprio portato per il comando e anche lui pian piano se ne sta rendendo conto. Aertha mi incuriosisce come città, è ancora diversa dalle città presentate fino ad ora, è un piccolo paradiso in mezzo alla guerra. E infine: chi cavolo sono i felichi? Un altro popolo proveniente da Cahar? Le domande aumentano a dismisura ad ogni nuovo capitolo. Alla prossima :) Florence

Recensore Veterano

Ciao, rieccomi qui. Liov è il mio personaggio preferito, è così atipico, fuori dagli schemi, pensa al rovescio di tutti quello che lo circondano, i suoi ragionamenti mi sorprendono sempre, sono lontani anni luce dai nostri ma rimangono comunque razionali, seguono un filo logico, non sono sconclusionati e fanno capire cosa voglia dire nascere, crescere in un posto diverso dal proprio, in un contesto rovesciato. Liov però sta cominciando a cambiare, non molto e credo che stia andando a tentoni perchè non sa nemmeno lui cosa gli sta accadendo, si sta affezionando a Vasia e non riesce a comprenderlo (e qua ritorna il ragionamento del bacio). E anche Haren si sta affezionando a Vasia, non dico che la vede come una figlia, ma sicuramente è più di una semplice allieva (che comunque rimane figlia dell'uomo che gli ha salvato la vita) e si preoccupa per lei e dell'influenza che Liov ha su di lei. Vasia (e così come Dareg) non è fatta per i giochi mentali di Liov e Haren, prende la vita di petto, non preoccupandosi che il nemico può nascondersi in un volto amico e non solamente nelle creature, forse anche perchè è cresciuta a Velenia dove il senso di comunità è il perno attorno a cui gira la vita. Non penso che Liov possa farle del male, o meglio, finchè non la vede come una minaccia per la sua missione non le farà del male, può essere che affezionarsi a lei potrebbe vederlo come un segno di debolezza (se ovviamente riesce a comprendere cosa voglia dire affezionarsi, voler bene ad una persona senza secondi fini) e decida di distruggere questo legame piuttosto che fallire. Vharnet si trova al di là della faglia, quindi era uno di quelli che ha combattuto il Bizar, e Haren gli è molto legato, è il suo maestro vero? Dopo tutte queste teorie psicologiche, ritorno nel mio campo (studio storia dell'arte) e ti faccio i complimenti per la puntigliosità delle descrizioni delle architetture. Ho trovato solo un errore di battitura:
se lui la sfiora e solo: è solo;
Alla prossima :)
Florence

Recensore Veterano

Ciao, finalmente sono riuscita a passare e a leggere l'intero capitolo, quindi poi passerò a recensire l'altro. La prima parte mi ha fatto sentire nostalgia del mare, sei riuscita a descriverlo così bene, in ogni sua sfumatura, che mi è venuta voglia di rivederlo (e invece fino a fine a luglio non se ne parla) e farmi un tuffo fra le onde. Liov che bacia Vasia mi ha sorpreso, da una parte il gesto significa che si fida di lei, dall'altra mi lascia leggermente con l'amaro in bocca perchè dubito fortemente che l'abbia fatto per affetto. Vivendo per tutti quegli anni tra le creature, non credo che sappia cosa vogliano dire affetto, amicizia, amore, quindi di conseguenza anche un bacio perde il significato che noi gli attribuiamo normalmente, un bacio che per lui cosa significa? Forse è un gesto che non sa spiegare, ma di cui sentiva il bisogno per esprimere qualcosa di inconscio che sentiva dentro di lui, qualcosa che non aveva mai provato prima?
Comunque, ci sono sempre più nomi da ricordare, mentre la mia memoria continua a peggiorare. C'è il capo della fanteria, degli arcieri ma non della cavalleria, oppure c'è ma ancora non si è presentato? (Oppure manca proprio del tutto?). Haren teme che sia Ulafh a controllare il re ma mi chiedo, cosa ne ricava Ulafh? Restare fra le mura della capitale, al sicuro? Non morire in battaglia? Non può diventare re perchè il titolo si eredita con la forza, quindi ... non comprendo ancora appieno cosa lo spinge (o potrebbe spingere, perchè non è detto che sia così) a voler tirare le fila. Forse il fulcro è proprio quel cavallo che manca all'appello. Ho trovato solo dei semplici errori di distrazione, nulla di che:
Gli uomini di Velenia erano già a lavoro: al lavoro;
bisogna toglierli l'ossigeno: togliergli;
buona volontà ella gli rivolgesse: che ella gli rivolgesse;
Adesso passo all'altro capitolo :)
Florence

 

Recensore Master
27/04/17, ore 22:25

Ciao carissima,
scusa se ti commento solo adesso, ma è un periodo un po' incasinato^^
Nella prima parte il nostro Dareg non si fa sfuggire un'occasione di fare ciò che sa fare (o pensa di saper fare) meglio, ovvero il ribelle. Vuole dimostrare a tutti i costi che il suo individualismo e la sua iniziativa personale sono migliori della disciplina e della gerarchia.
Dall'altra parte vediamo l'assalto alle mura da parte dei felichi. Molto bello e molto ricco di azione, complimenti. Hai creato una situazione veramenre drammatica e concitata, sei come sempre bravissima^^