Recensioni per
Il Tredicesimo Re
di Nirvana_04

Questa storia ha ottenuto 412 recensioni.
Positive : 412
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
06/08/18, ore 00:49
Cap. 1:

Ciao!
Sono arrivata per lo scambio del Giardino, ma ad essere onesta era da un po' che avevo visto questo prologo e aspettavo un buon momento per leggerlo.
L'attacco catapulta immediatamente nel mezzo della storia e si prospetta molto interessante, per quanto lineare: con la morte del Re (personaggio che ho molto apprezzato, ma ci arriveremo) il regno è in stallo e, come sempre in questi casi, ci troviamo di fronte ad un grande cambiamento. La sfida affidata ai dodici Mataj è difficile, e mi piace come ciò si comprenda prima dalle loro reazioni e dai sogghigni del re morente e poi dalle parole del narratore. L'ho trovato un ottimo "show, don't tell", perchè il lettore si rende conto che c'è qualcosa di difficile ad attendere i pretendenti al trono ma non attraverso una narrazione piatta e, anzi, c'è quasi un foreshadowing nelle parole del re quando dice che i deboli e i malati non sono ammessi al trono. Quindi, tutta la questione della sfida per "vincere" il titolo è ben presentata e mi piace molto: è un prologo che mette in moto il racconto ma senza lanciarsi in uno spiegone allucinante, cosa che apprezzo sempre tantissimo!
Lo stile è molto buono, scrivi davvero bene e la lettura è scorrevole, anche se resa un po' pesante in alcuni passaggi da tanti aggettivi (ti faccio un esempio: nella seconda frase ad ogni parola sono accostati uno o addirittura due aggettivi, il tutto in meno di una riga di descrizione. Nel mio caso ha rallentato un po' la lettura, e forse avrei utilizzato dettagli successivi per precisare che il re aveva il corpo possente o il letto era a baldacchino. Ovviamente, è il mio personalissimo parere e sei libera di mandarmi a quel paese).
Prima di passare ai personaggi, le descrizioni sono un altro punto su cui vorrei soffermarmi: sono bellissime. La sensazione del passare del tempo nella scena finale è tangibile e mi è piaciuto davvero, davvero molto che la descrizione in poche righe abbracci non solo il passaggio da notte ad aurora, ma anche il freddo ("il gelo si fece infido e tramutò le sue forzute sembianze in flebili veli" è una figura di una poesia incredibile, e da sola vale tutto il capitolo) e trovi modo di descrivere il castello, scivolando poi nell'azione quando Re Angusa apre gli occhi. É una transizione magistrale e piacevole da leggere, quindi complimenti.
I personaggi sono già ben delineati, ma sono sicura che in ventinove capitoli ci sarà tempo per scoprirli più a fondo.
Cominciamo dal Re, che ho adorato: nonostante tu abbia dato subito una descrizione molto precisa della sua situazione, dalle sue parole si capisce immediatamente che è ben più tenace di quello che l'esordio ci vuole far credere. Hai dato un'immagine che ho trovato perfettamente bilanciata: un uomo morente e in preda alla sofferenza, ma che ha ancora non solo la forza mentale per trovare una sfida per i Mataj ma anche per ridere loro in faccia, in modo anche abbastanza crudele, e "sfidarli". Mi è sembrato che la figura autoritaria rimanesse tale, anche se indebolita, e l'ho quindi trovato un punto estremamente realistico, oltre che un'ottima caratterizzazione.
Sui dodici Mataj in particolare mi hai incuriosita. Le loro cappe color ruggine sono un segno distintivo e ribadito nel capitolo, ma mi è piaciuto come il primo aggettivo fosse "trepidanti": l'ho trovato azzeccato per la situazione, ma rende anche subito chiaro come tutti quanti siano pronti a scattare verso il trono. Bello anche vederli partire, seppur attraverso il POV esterno di Sereg, e sono curiosa di vedere come affronteranno la caccia al Bizar, altro protagonista "invisibile" del capitolo e di cui rendi subito chiara l'importanza (altra cosa che ho apprezzato).

In sostanza, di tutto questo capitolo mi piace la schiettezza del narrato, che va diritto al punto senza perdersi in voli pindarici o chissà che digressioni, ma che viene anche accostato a transazioni estremamente belle e a descrizioni che rendono i personaggi tridimensionali.
Naturalmente è un esordio e la trama ha tutto il tempo di svilupparsi, ma per ora si prospetta estremamente interessante e le buone premesse ci sono tutte. Quindi mi scuso se non sono stata sufficientemente esaustiva (o troppo lunga haha), ma ti assicuro che il prologo mi ha preso e sono curiosa di leggere i prossimi capitoli, cosa che farò sicuramente. :)

Recensore Master
05/08/18, ore 20:17

Ciao, ne approfitto per riprendere la lettura anche della tua long che avevo lasciato a questo capitolo. Come dicevo anche ad altre ragazze, a luglio praticamente non sono entrata affatto su Efp e ho ripreso a leggere da poco. Una delle ragioni per cui sono tornata nel gruppo era trovare la voglia di riprendere almeno a leggere le cose di prima, avere un obbligo di recensione è uno stimolo sufficiente a farmi aprire il sito, cosa che finora ho fatto saltuariamente e con scarsa voglia. Mi spiace aver lasciato la lettura, ma ora mi ci sono fiondata e il bello è che non ho avuto nemmeno bisogno di fare sforzi di memoria perché ricordavo bene dove ero rimasta.

Siamo nel mezzo di una battaglia cruenta, che qui continua direttamente dal capitolo precedente e che sono certa non si fermerà con questa parte n. 19. Anzi penso che questo sia stato soltanto l'inizio. Quello che mi è piaciuto è che non hai risparmiato morte e distruzione, anzi il passaggio delle creature è violento e non fa sconti a nessuno. L'ho trovata una descrizione di una battaglia molto precisa e sufficientemente visiva da far capire al lettore che cosa sta accadendo senza il bisogno di tornare indietro a leggere. Sembrerà scontato, ma non lo è affatto perché le scene d'azione sono sempre un casino da mettere giù nel modo corretto. Tu lo hai fatto senza alcuna sbavatura, in modo chiaro e con un ritmo che incalza fino alla fine.

Per quel che riguarda la trama, ci sono stati ancora accenni alla situazione più politica della faccenda ma è stato solo un passaggio veloce, quello che mi ha dato da pensare sono state le parole del vecchio morente. Ha fatto più di un accenno che non ho capito, e che credo possa avere più di un'interpretazione, ma soprattutto ha confermato una cosa che credo fin dall'inizio. Questo attacco sarà diverso dai precedenti. Se non ho capito male, sono sempre riusciti a ricacciarli indietro le volte passate, ma questa dovrebbe essere differente. Non è ancora chiaro il perché, né come potrebbero fare per salvarsi questa volta, ma presumo che faccia parte della trama dei capitoli che verranno, quindi non mi resta che aspettare.
Koa

Recensore Veterano
02/08/18, ore 22:04

Eccomi, e come al solito ho più cose da dire.
Dareg come personaggio si sta sviluppando, o meglio, ci sta mostrando chi è davvero.
Per fortuna è un buon guerriero perché lo stanno praticamente mandando al macello, le sue capacità gli serviranno.
Hai introdotto un nuovo personaggio femminile, Miva, e mi ha colpito molto; la sua entrata in scena dà già una buona idea del suo carattere. Mi piace il "capovolgimento" che hai costruito con lei e Dareg: di solito è la protagonista femminile ad avere pudore, qui e Dareg e la cosa mi è piaciuta molto.
La caratterizzazione dei personaggi femminili è un aspetto cui tengo molto perché purtroppo spesso vengono appiattite e/o relegate a meri interessi amorosi (non che ci sia qualcosa di male se trovano l'amore, ma odio quando quella è la loro unica funzione nella storia): con Vasia avevi già dimostrato il contrario e sono contenta che tu abbia introdotto quella che probabilmente diverrà uno dei personaggi principali.
Anche la scena verso la fine, con Tarse che dimostra a modo suo che tiene a Dareg, mi ha colpito parecchio: hai avuto una bella intuizione.
Sullo stile come al solito non ho appunti da farti, tutto curato e preciso; l'unica frase che non mi suona è verso l'inizio, "Ci mise un po’ per mettere a fuoco la stanza e una manciata di minuti gli perse per riprendere il controllo della situazione", quel "gli perse" mi stona un po', ma non è propriamente un errore quindi puoi ignorarmi.
L'idea di un glossario nelle note è buona perché avendo creato un vocabolario ex novo, può risultare utile al lettore se e quando è confuso.
Devo dire che questa storia mi sta piacendo sempre di più e pian piano mi sto appassionando ai personaggi che hai creato.
Complimenti!

Recensore Master
02/08/18, ore 21:03

Ciao cara :) Sono qui per lo Scambio Libero de Il Giardino di Efp!
Ma che bellissimo capitolo pieno pieno *_* devo dire che leggerlo a Dublino è stato emozionante in maniera particolare perché l’atmosfera di queste terre, almeno per me, riecheggia l’ambiente che tu ci mostri spesso e quindi oggi mi sembrava di essere lì. Con loro. Che bello *_* 

Parto con il dirti che Haren in questo capitolo si è mostrato molto di più e lo sto inquadrando molto meglio. Ha dei progetti su Vasia su cui lui continua a rimuginare, spesso, quasi sempre, in una maniera che questa volta mi è parsa quasi ossessiva. Vuole un suo tornaconto da questa faccenda e da tutti i favori che le ha fatto, come immaginavo non è una persona generosa per nulla, e vuole sicuramente da lei riuscire a creare un ottimo guerriero. Ma ancora mi chiedo perché. Un guerriero in più fa sempre comodo ma perché, perché diventare così ossessivi con lei? Vuole forse creare un guerriero su misura per lui? Un’arma? È un esperimento? Sicuramente sto dicendo tante baggianate ma nella mia testa frullano tante domande e credo che dietro ogni parola di Haren se ne nascondano almeno altre cento. La sua maschera è forte, ormai fusa al suo viso. 
Eppure... oggi si è dimostrato che per quanto sia potente, in realtà fa sempre parte di una scala sociale a cui anche lui deve sottostare. È furbo, intelligente... ma non ha i poteri del Re.
Per lui questo è frutto di una grande frustrazione che si risolve solo quando vede che in un modo o nell’altro i suoi piani procederanno comunque. Vasia si è ‘consegnata’ a lui spontaneamente.
Ho amato tantissimo tutta la scena degli esercizi. Le riflessioni di Haren sono state egoiste, meschine, calcolatrici. Io ho ammirato e apprezzato il gesto di Dareg ma nella sua mentalità quel legame (che ripeto amo troppo troppo troppo come tu rendi!) è solo fonte di debolezza. 
Staremo a vedere se riuscirà a spezzarlo o indebolirlo (ti prego no!).
Infine Mavia. Lei nasconde tante tante cose, tra cui un passato terribile a parer mio. E questo rapporto davvero sui generis con Dareg continua a intrigarmi (farlo parlare così non sente il rumore del mare... con quella vena a metà tra nostalgia e incanto. Magico!).


Adoro sempre di più questa storia. Sai sempre che non ho nulla proprio da dire sulla grammatica e che amo il tuo stile così curato, maturo, vivo.
Complimenti, la storia è sempre più bella parola dopo parola.
A presto :)

E grazie per la Mappa :))

Recensore Master
27/07/18, ore 17:42

Ciao cara!
A volte capitano quelle settimane che boh, non hai energie. Eccone una mia. Però sono qui, finalmente!
Allora: mi avevi detto che c’era una piantina del regno? Perché tutti i libri fantasy ne sono forniti e io necessito di averla! Detto questo, il capitolo procede e parla del nostro Dareg, in cui l’amarezza regna sovrana. E io lo capisco, come capisco la sua reticenza (molto bella) nel non voler mandare messaggio a Vasia decisione che, sul finale, subisce un mutamento. Belle le descrizioni della città disgustosamente povera. All’inizio ho pensato “ma perché ‘sta gente non se ne va, dato che c’è un mostro che spazza via la loro casa puntualmente?”
Poi ho pensato alla gente che continua a vivere in zone terremotate, alluvionate, funestate dagli tsunami e dalle eruzioni vulcaniche. La risposta è “perché è casa.” (Eppure quelle persone, nella vita vera, ricostruiscono sempre. Tu hai scelto diversamente, riflettici: non è una critica, eh, però credo sia importante ragionarci su). Il viaggio che si snoda attraverso numerosi luoghi e suggestioni e la scena della liberazione, sono dense di immagini particolarmente accurate e di un lessico ricco, usato confrontando quel nostro grande amico che è il dizionario. Nulla da dire su trama, coerenza e dialoghi. Mi è piaciuto davvero tutto (parteggio per Dareg poi, lo sai). Ho sorriso al “re idiota” (ottima trovata). Stilisticamente, apriamo l’angolo della pedanteria: ti faccio appunti di gusto mio personale: “posizione a cui” sostituirei con “posizione in cui”, sé medesimo va accentata se vogliamo dare retta alla Crusca, ma non accentandolo non hai commesso un errore (http://www.accademiadellacrusca.it/it/lingua-italiana/consulenza-linguistica/domande-risposte/accentazione-pronome-stesso) dato che è di uso comune, vedi tu. Io per esempio mai accenterei sé stesso, dato che rafforza, però con sé medesimo accento; malìa vorrebbe l’accento segnato. Mi chiedo perché Ferrai è in corsivo e Fornai no. Mi è piaciuta tanto tanto l’accezione con cui hai scelto il verbo degradare anziché discendere! C’è qualche ripetizione che ripulirei un po’ (padre/padre – prestare/prestare – sentì/sentì). Ah, e… il bovo? Che fu? Ne parlasti e dimenticai?
L’occhiata lasciva, invece, mi lascia perplessa. Nel senso che mi fa connotare immediatamente lo sguardo come carico di desiderio, però è subito smentito dal tuo dire che la donna non è per niente vogliosa dell’uomo. Lasciva potrebbe essere fuorviante, meglio allusiva o rabbiosa, suggerisco sempre molto umilmente e perché so che ti piacciono recensioni chirurgiche. Detto questo, mi complimento perché è davvero un bel capitolo. Faccio leggermente fatica con i nomi, a ricordare tutto, ma questo è dovuto dal fatto che sono solo al quarto capitolo e che leggo non tutti i giorni, ahimè. Detto questo, un caro saluto e…
Ah, vero: capitolo molto, molto, molto bello mi è tanto piaciuto! ;)
(Quando si fanno recensioni lunghe eoni, l’Autore deve avere ben chiaro il giudizio del Recensore, nevvero?).
Insomma, sei brava e la storia bella. Che rileggendola mi è parso di non averlo detto abbastanza XD
Ciao e a presto! ;)
Shilyss
(Recensione modificata il 27/07/2018 - 05:53 pm)

Recensore Master
26/07/18, ore 18:11

Ciao cara :) Sono qui per lo Scambio Recensioni A-B-C de Il Giardino di Efp. 
Ebbene sì, sono di nuovo qui e non posso che essere altro che felice felice felice. 
Sono stata così contenta di leggere di Vasia all’inizio del capitolo! Mi era mancata tanto la ragazza e spero vivamente sarà ancora più presente perché ha un animo particolare che mi affascina, come se volesse raccontarci un segreto di lei stessa che neppure lei conosce. 
La adoro. Così come sempre più intrigante diventa anche il suo rapporto con Haren. Cosa vuole davvero lui da lei? Mi pare un uomo che non fa bei discorsi semplicemente per il piacere di farli ma per uno scopo ben preciso e sicuramente uno di questi è cercare di ‘svegliare’ la ragazza. E perché? Solo per il legame passato con il padre o qualche altro tornaconto c'è? 
Bisogna aspettare. Ma ho amato la descrizione della mano che sta per colpire la pietra e poi si ferma all’improvviso, così come amo il suo rapporto con il fratello. 

Dareg? Dareg penso stia crescendo. Forse, dico forse, sta cercando di scendere a patti con i demoni del suo patto e sta cercando un modo per vivere al mondo con un senso per stesso, forse il fronte lo sta portando a farsi domande che nelle taverne e sul fondo dei bicchieri di vino lui non si poneva. 
E poi, mi dispiace, arriva l’anima romantica che è in me. Miva. Perché penso che nascerà qualcosa tra i due? Forse in questo ambito sono troppo semplicistica o una povera romantica ma le interazioni tra i due mi hanno scaldato il cuore, soprattutto dopo aver scoperto che Joe è stato sempre con Dareg sotto ordine/consiglio di Miva, la quale io credo lo abbia fatto per entrambi.
Ora inizia la parte complesso! La vera battaglia!
Sono curiossisima. 
Milioni di miliardi di complimenti, la storia procede che è una meraviglia.
Ed io non vedo l’ora di scoprire altro. 
A prestissimo :)


P.S. Non so se ho rispettato tutte le regole dell’A-B-C ma sono sicura di aver superato le giuste parole ma non gli argomenti! Perdonami, ho recensito con il cuore in mano per tutte le domande che lo scorrere della trama mi ha fatto saltare in mente.
Aggiungo che errori grammaticali non ne ho trovati mai e non penso sia possibile trovarne nei tuoi testi. Sono impeccabili, il ritmo continua armonioso, il modo in cui attacchi tra un paragrafo e l’altro non ha mai avuto delle sbavature.
La storia dovrebbe essere già tra le mie seguite ma ben presto finirà anche tra le preferite. Ho letto poche originali su questo sito ma questa è sicuramente un passo avanti a tutte.
Ripeto, come ti ho detto nella scorsa recensione, ammiro profondamente la tua immaginazione e la tua visione di insieme così netta e senza zone di ombra.
Sai tutto e sai dove vuoi condurre il lettore. Sinonimo per me di competenza e maturità.
Le emozioni che io provo sono molteplici così come molteplici sono i personaggi ma Vasia per ora, tra tutti, ha più posto tra i miei pensieri. Non vedo sempre l’ora di continuare la storia e il tuo stile è maturo, hai un modo di scrivere che è una firma.
La trama si sta delineando sempre meglio ma penso bisogna ancora aspettare prima di dirne di più, voglio sapere se Vasia salverà mai il fratello tornando a combattere e come Dareg affronterà il destino che gli sta correndo in contro (in forma di morte o di nuova vita?).
Spero di essere stata più esaustiva, mi dispiace se prima non lo sono stata.
Grazie per quello che scrivi e per condividerlo con noi *_*
(Recensione modificata il 27/07/2018 - 12:03 pm)

Recensore Master
26/07/18, ore 18:03

E avendo letto la prima parte non potevo certo lasciare in sospeso la seconda, no?^^
Soprattutto con il finale da fiato sospeso con cui mi avevi lasciato... e poi dovevo "vedere" questi misteriori Arakna... complimenti, sono veramente mostri da incubo... brrr, non vorrei proprio trovarmene uno davanti.
La battaglia l'hai descritta benissimo, ti invidio perché a me non riescono mai così! Si sentiva proprio l'adrenalina, la paura, l'ansia... e poi il faccia a faccia con i mostri.
Miva sempre da applausi, mi piace proprio, tosta e determinata com'è. E Dareg ha fatto un'entrata in scena pazzesca, da vero eroe!
Il finale dà un minimo di speranza che l'assedio finisca bene... che dire? Mi sono affezionata a questi personaggi, diversi uno dall'altro, ognuno con una sua precisa personalitòà che tu sai rendere così bene.
Sono emozionata all'idea che mi sto finalmente rimettendo in pari... yuuhuu!! ^__^
Alla prossima
Eilan

Recensore Master
26/07/18, ore 17:57

Rieccomi qui!
Non sai quanto mi fa piacere quando riesco a ritagliarmi un po' di tempo per leggere i tuoi capitoli... sono davvero un piacevole diversivo in una giornata frenetica!^^
Dunque, un capitolo che ha già l'aria della battaglia e quindi molto serrato e angosciante: in ogni azione dei personaggi si intravede la paura dello scontro che verrà. Miva ne è decisamente protagonista, prende in mano la situazione con il suo abituale cipiglio anche se è circondata non solo da guerrieri provetti, come quel Peit^^
Complimenti e alla prossima!
Eilan

Recensore Master
25/07/18, ore 15:24

Ciao cara :) Sono qui per lo Scambio Libero de Il Giardino di Efp! 
Non puoi immaginare la mia felicità quando continuo questa storia, mi immergo tanto profondamente in quello che scrivi che rimango sempre stregata e sei una tale garanzia, mi rendi felice ad ogni capitolo scritto che io leggo avidamente. 
Niente, perdonami, ma sono partita perché questo capitolo ha aperto ancora altri e nuovi spiegargli e Dareg è stato di nuovo protagonista indiscusso. 
Noto un suo percorso di formazione, così come lo nota il suo maestro che lo sprona e gli insegna, lo stuzzica, lo sveglia, lo consola e lo tartassa. Dareg è un ragazzo solo e forse fondamentalmente arrabbiato,  con se stesso con la guerra con il mondo con la famiglia disgregata, e la sua avversione per la guerra è ancora palpabile. 
C’è un rapporto di odio e amore con la Spada, un oggetto che per tutto quel tempo ha ripudiato ma che, forse forse forse, allo stesso tempo è casa? È ciò che gli viene naturale? Attacco, difesa, sentire quell’arma come un prolungamento di se stesso o un ricordo costante. 
Mi è molto piaciuta la scena del combattimento e in particolare modo le parole finali del suo maestro: in definitiva, non ci sono vincitori. Se dopo la guerra e dopo tutta la devastazione vissuta si è ancora in piedi, nonostante tutto, allora sei sopravvissuto ma non hai vinto.
Mi affascina tantissimo come tratti il tema della guerra e come tratti Dareg. 
Della nuova ragazza ancora non posso dire molto ma aspetto con ansia una sua nuova comparsa, soprattutto di nuovo con Dareg. 
Mi complimento in ginocchio per le tue descrizioni. Come fai? È tutto nella tua mente oppure ti ispiri a delle immagini, a dei paesaggi esistenti? Sono sempre meravigliose e le parole scelte sono superbe, come sempre.
Grazie per la leggenda che hai inserito alla fine del capitolo e anche per dimostrare, con la tua attenzione maniacale ai dettagli (qualcosa per cui io mi sciolgo) come tu abbia una idea precisa, netta e chiara nella tua mente di come è questo mondo di carta che tu regali a noi.
Spiegare così dettagliatamente costumi e usanze, tutte le cariche dell’esercito, è stato un ennesimo colpo di classe. 
Magnifica! 
Ci risentiamo prestissimo :)

Recensore Master
25/07/18, ore 14:43

Ciaoo, eccomi qui per lo scambio a catena ^^
Il capitolo scorso era finito in modo molto WTF e sono stata felice di vedere quello che è successo dopo.
Qui posso confermare che Miva è una vera badass, è una di quelle che quando compare... tutti zitti, sì, anche tu Dareg, che ti voglio bene una cifra ma hai la lingua troppo biforcuta, mi pare.
Però si sa che dietro quella facciata di strafottenza/presuzione si nasconde un grande coraggio, è per questo che mi piace tanto ^^
Ora, tu devi sapere che io faccio schifo nel descrivere scene di battaglia, che siano fantasy o realistiche e sono felice di costatare che tu invece te la cavi alla grande. Mi hai dato una chiara idea di quello che succede e di come i personaggi si muovono. Secondo me non è una cosa facile, quindi per questo te lo faccio notare.
Poi tra l'altro non se vedo Miva e Dareg come una ship o come una botrp assurda (sì lo so, vado sempre a finire lì, purtroppo è la mia indole, non posso farci niente, sono una sentimentalista). Vedrò in futuro XD
Comunque che dire? Ho adorato questo capitolo e ti chiedo scusa se la mia recensione è così... boh. Credo sia a causa dei postumi dell'influenza, spero di aver scritto qualcosa di sensato.
Ah, una domanda che mi ero dimenticata a farti nello scorso capitolo è: ma le mappe le disegni tu? Perché è una cosa fighissima, come riesci a farle così bene? Mi ricorda troppo quando leggevo Le cronache di Narnia e c'erano le mappe in mezzo ai libri.
Ok, adesso contengo il mio entusiasmo. E' stato un piacere leggerti, a risentirci ^^

Recensore Master
25/07/18, ore 01:28

Ormai lo sai, se non sono in ritardo significa che in realtà non sono io e mi hanno rimpiazzata con un alieno.
Detto questo, che dovrebbe fungere come delle scuse, veniamo al capitolo e visto che comincia proprio con Dareg mi sono armata di pazienza.
Allora, trovo carino il fatto che nonostante tutte le pene che stia dando a sua sorella (>_>) finalmente inizi a mostrare una faccia diversa da quella solitamente rabbiosa e le sorrida perfino rassicurante. La parte migliore è però quella di lei che, nonostante abbia un fratello degenere (>_> x 2) sia pronta a farsi in quattro per lui e a prendersi cura di lui – tra l’altro dovrei decidermi ad andare a ricontrollare un paio di cose sul loro conto, tipo chi è il maggiore, perché mi sembrava di ricordare fosse lui, ma è comunque un ruolo di cui si fa carico Vasia e tra l’altro con in modo così naturale, come se quello fosse ovviamente il suo compito, che mi fa proprio tenerezza. Già traspariva, ma è proprio in questi momenti e quando in generale è messa nella condizione di dover pensare a suo fratello, che traspare il fatto che sia un personaggio con un cuore buono e dedita al sacrificio.
COME SUO PADRE! (che ormai nominerò sempre, fino al suo ritorno… anzi, sai che c’è, ora pretendo uno spin off solo su di lui XD)

Proseguendo per il secondo paragrafo, Dareg finalmente guadagna punti.
E ci voleva proprio questo momento di interazione con la sorella, che ci dà finalmente modo di vedere nuove sfaccettature del caratter(accio)e del ragazzo e, soprattutto ci dà modo di scoprire che oltre alla sua testardaggine da mulo c’è effettivamente altro. Come il fatto che si impunti nel non voler dare in moglie Vasia a “quell’imbecille di Small” e invece di attaccarsi a scuse banali quali che è un guerriero, ammette di farlo perché lei non lo ama. Ammetto che a questa sua sentenza mi si è un po’ riempito il cuore di gioia. Tra l’altro molto azzeccato lo scambio di battute, ha un ritmo perfetto che si incastra meravigliosamente con la narrazione, il discorso è così ben pensato e che quasi sono riuscita a sentirmi le voci dei due parlare nella mia testa.
E LOL, non ci credo, è proprio in questo paragrafo che rispondi ai miei dubbi. Ti giuro, non so se sono io che mi faccio troppe domande o sei tu che riesci a mettermi sempre nella posizione di riflettere su quanto scrivi (quasi sicuramente è la seconda), ma ancor prima che arrivassi al punto in cui Dareg si chiede chi dei due sia il più grande, avevi già dato tutti i presupposti per creare questa situazione. Quasi sicuramente te l’avrò già detto in una recensione passata, ma hai proprio questo modo di condurre il lettore per mano durante il tuo racconto; dissemini ogni paragrafo di dettagli, indizi, frasi (e sono sempre quelle giuste) da cogliere e da usare come guida per riuscire a godere appieno del mondo e dei personaggi che hai creato.

Grande emozione, questa volta ho trovato quello che immagino sia un refuso!
«non permetterli di piegarti.» invece di «Non permettere loro di piegarti.»
– per inciso, è un pensiero bellissimo da parte di Dareg e questo loro legame fraterno è dolcissimo, spero davvero ci sia occasione di avere altri momenti così, di questa quiete un po’ forzata, ma in cui possono non solo essere loro stessi, ma anche darsi forza l’un l’altro e prendersi cura l’uno dell’altra.

Anche la nuova interazione tra Haren e Vasia è stata interessante e, in certi versi, nuova. Della ragazza, sebbene immaginavo si sarebbe dimostrata in un certo senso una combattente, non mi aspettavo certo che sarebbe riuscita ad afferrare al volo un pugnale lanciato di sorpresa.
Haren dal canto suo, continua a tenersi il suo alone di mistero, quindi è sempre più difficile esprimermi su di lui e continuo ad essere incerta su quanto possa piacermi o meno.
Sono stata felice di vederlo finalmente un po’ immerso nell’azione, quando Dareg è arrivato a difendere la sorella dal Mataj ubriaco e Haren gli ha praticamente salvato la vita frapponendo la sua spada contro quella dell’altro.
E poi convincere Gideara a far partire con loro il ragazzo verso la Falda, ah, che tocco di classe. Sempre più arguto quest’uomo. Mi ha perfino fatto sorridere quando ha detto « Uno beve dall’alba al tramonto, mentre l’altro è un idiota, buono solo per farsi uccidere.» che lo pensasse o meno o fosse solo un modo semplice per convincere più velocemente l’altro, ho comunque apprezzato la parlantina.

Scusami di nuovo se sono stata confusionaria nella recensione, se già lo sono di mio, questa volta ci si è messa anche l’ora tarda.
In ogni caso, i complimenti, come al solito, sono rinnovati!

Recensore Veterano
23/07/18, ore 21:42
Cap. 1:

Ciao! Eccomi per lo scambio del giardino :3
E' raro che io mi butti in un'originale ma ultimamente mi è capitato di leggerne qualcuna.
Trovo che il tuo modo di scrivere si addica perfettamente alla storia, io poi sono un'amante delle descrizioni lunghe e dei pochi ma concisi dialoghi. Quindi questo primo capitolo, dove si parla del dodicesimo Re che in fin di vita affida ai suoi "successori" l'ultimo compito per accedere al trono, ha riscontrato in pieno i miei gusti.
Il modo in cui hai descritto lo stato fisico e mentale del Re è divino: stremato, ferito, buttato su quel letto in attesa che la sua ora arrivi. Teme la morte ma l'allontana per poter impartire l'ultimo ordine e, forse, per vedere chi tra i dodici Mataj la spunterà. Li mette subito in chiaro che ammazzarsi tra di loro non servirà a molto, che possono tranquillamente rivendicare il trono portando la testa di questo Bizar. Mi sa di mostro, ma potrebbe essere anche un sovrano nemico.
La curatrice esce dalla stanza del sovrano rimugginando sul fatto che non può far più molto, che questo Dio Meg, presumibilmente un Dio della morte, è più forte di qualsiasi cura e si verrà a prendere Angusa presto o tardi.
Il Re lo attende a braccia aperte, o quasi, conscio che la sua ora sia vicina.
Complimenti vivissimi, il tuo stile è molto bello e scorrevole. La trama è intrigante e fa venire voglia di continuare la lettura.
Alla prossima,
angelo_nero

Recensore Master
22/07/18, ore 15:38

"Cinque anni erano già passati dall’investitura del Tredicesimo Re della Casa di Venasta."
Lo senti il suono delle mie convinzioni che si frantumano a terra?
Ehm- Buongiorno, cara Nirvana!
Già pregustavo la caccia al Bizar e le introduzioni dei vari Mataj, ma questo salto temporale non mi dispiace.
Mi piace Vasia, sembra interessante; mi incuriosisce l'atteggiamento sprezzante di Adala. Dipende dal suo non andare alle Arene, o dalle discutibili abitudini del fratello? Chissà.
A proposito di Dareg: allora, io non arrivo totalmente nuova a questa storia, ho ritrovato più volte il suo nome nel "Cita tu". Perlopiù saltavo proprio per non "spoilerarmi", ma da quel poco che avevo colto mi aspettavo un guerriero, non un ubriacone che evita le Arene. Quindi, mi intriga molto, perché due sono le cose: o io ricordo/ho recepito malissimo le citazioni, o Dareg subirà un profondo sviluppo psicologico, e io amo vedere i personaggi cambiare. Son proprio curiosa!
Un altro personaggio che mi è molto piaciuto è il Mataj Haren [dai che non sono state del tutto 'deluse', le mie previsioni! I Mataj si son visti! Ho persino soddisfatto la mia curiosità sulle Sfre!], perché cavolo, non è proprio da tutti ricordarsi tutti gli uomini caduti in battaglia, specie i soldati semplici. O ha bluffato o è realmente degno di stima. Qualcosa mi dice che potrebbe essere proprio lui a cambiare la vita di Dareg e Vasia (?).
Insomma, la trama si inizia a delineare, stavolta davvero - il Prologo, mi rendo conto ed è giusto così, funge da introduzione al mondo più che alla storia in sé. Forse. Comunque voglio sapere cos'è un Bizar!!
Formalmente parlando, non mi dilungo sullo stile che ho già commentato a più riprese altrove, il lessico è sempre molto vario e curato; ti segnalo un paio di refusi (di pochissimo conto):
-"I dodici Mataj disquisivano, le labbra ogni tanto a sorseggiare il liquore, con sguardo tranquillo e voce [allegr];"
-"Ricordò quando le salme dei loro soldati vennero [spinti] nelle calanche" le salme, quindi vennero *spinte

Ci sentiamo presto :)

Mari

Nuovo recensore
20/07/18, ore 11:37

Ciao, eccomi qui per lo Scambio Libero del Giardino.
Un altro capitolo molto interessante e scritto bene [credo di aver notato giusto un errore di distrazione, ma nulla di grave].
In particolare, mi è piaciuto perché si apre con Vasia, personaggio che non compariva da un po' e sì, mi era mancata.

Molto bella, per l'appunto, la parte in cui Vasia osserva Vanasta dall'alto e può vedere tutto tranne che il fratello. Mi ha trasmesso un forte senso di malinconia e anche paura pur sapendo che, in realtà, Dareg "sta bene" [e per "sta bene" intendo solo che non è morto, visto il clima conflittuale e opprimente nel quale si trova].
Mi spiego: Vasia non sa nulla del fratello da quando è partito, ma lo sappiano noi lettori, dato che i capitoli precedenti erano appunto incentrati su Dareg. Leggendo però la prima parte di questo capitolo, mi era quasi sembrato di essere alla pari di Vasia, di non sapere nulla.
Giusto per dire che è stato un momento molto coinvolgente.

Il discorso di Haren, poi, l'ho trovato molto poetico nella sua tristezza. Di certo il Mataj non ha raccontato di cose tanto allegre, ma il suo punto di vista è stato molto profondo e sentito. Questo dialogo che ha avuto con Vasia, chiedendole che cosa vedesse, è stato toccante, soprattutto perché lei ha sinceramente risposto di non vedere nulla perché la persona più importante non è presente in mezzo a quell'immenso paesaggio, ovvero Dareg.

Ora, però, mi sorge un dubbio: ciò che dice Haren prima di andarsene implica forse il fatto che Vasia avrà la possibilità di trovarsi sul fronte? Sinceramente la vedo dura. Non so ancora bene quali siano le sue effettive capacità e la considero un personaggio ancora da scoprire del tutto - come gli altri, del resto - ma in questo caso la vedo davvero dura. Poi magari mi sbaglio, ma ciò che Haren le ha detto mi ha lasciata alquanto spiazzata.

Passiamo ora a Dareg: posso dire che mi ha fatto tenerezza quando si è lasciato andare alla "preghiera" di un Dio nel quale nemmeno crede? Qui si ritorna sempre al discorso che gli è stato fatto qualche capitolo addietro: una volta che la guerra sarà cominciata, avrà seriamente bisogno di un Dio. Non so perché, ma vederlo in un momento così intimo - e perché no, magari anche fragile - mi ha fatto provare compassione nei suoi confronti. In fin dei conti, potrà anche avere un carattere tosto e a tratti discutibile, ma resta pur sempre un essere umano che rischia di morire da un momento all'altro in una guerra che di certo lui non ha voluto.

Vorrei spendere qualche parola per l'Arantar Cadorn: l'ho amato. L'ho seriamente amato e in poche frasi ha scalato la classifica dei miei personaggi preferiti. Ora non so se, parlando in generale, sia un personaggio amato o odiato dal pubblico [ovvero chi legge la tua storia] però sappi che in poche righe me lo hai fatto amare alla follia [forse perché, sotto sotto, ma MOLTO sotto, mi ricorda un personaggio al quale sono molto affezionata e Cadorn potrebbe essere la sua controparte maschile mille volte più rude? Probabile]. Ad ogni modo, è un uomo anch'egli segnato dalla guerra, dalla lotta per la sopravvivenza e sicuramente la sua esperienza gli fa vedere i soldati con occhi tremendamente critici. Di conseguenza, comprende fin da subito chi sarà utile alla causa e chi no.

Anche Joel mi è piaciuto molto. È un ragazzo disponibile e che cerca di alleviare la tensione, ma anche molto onesto e obbiettivo. Mi fa piacere che almeno lui sia da considerarsi una persona che Dareg riesce quantomeno a sopportare.

«Mataj Gideara è un uomo d’onore e di spada. Cadorn risponde solo a quest’ultima. È un Guerriero formidabile» ---> io pendo letteralmente dalle labbra di Joel.

Ho notato - o forse è solo una mia impressione - che in quanto a "comparire all'improvviso" sia Haren che Miva se la giocano alla grande. Il primo con Vasia, la seconda con Dareg. Che ci sia una sorta di parallelismo tra loro e il rapporto che li "lega"?

Ed ultimo, ma non meno importante: la Falda sta riemergendo e così si conclude il capitolo.
How to tenerci sulle spine - E IN ANSIA - level: Nirvana_04.
Detto ciò, complimenti anche per questo capitolo e alla prossima.

Jill ~

Recensore Master
20/07/18, ore 00:26
Cap. 1:

Ciao Nirvana, finalmente eccomi qui! [Non far caso all'ora.]

Mi incuriosiva molto questa storia, quella 'a cui tieni di più', e questo prologo non mi ha certo delusa. Non ha saziato la mia curiosità, anzi, ha creato mille domande, ergo come inizio è perfetto.
La forma, neanche a dirlo, è sublime; ho un unico dubbio, che ti sottopongo a costo di farci una figura meschina.
Nella frase "picchettando contro le alte vetrate offuscate dalla brina invernale." tu usi, appunto, il termine 'picchettando'. Ora, per sicurezza l'ho cercato su google; il significato principale di questo verbo è 'delimitare con dei picchetti', e anche gli altri meno comuni non mi sembra rispondano a quel che volevi esprimere; possibile che intendessi 'picchiettando'?
In ogni caso, questa è un'inezia. Passiamo al commento vero e proprio del capitolo - anzi, della storia, partendo dal titolo.
"Il Tredicesimo Re": semplice, nel senso che non lascia molto all'immaginazione, ma d'impatto. Dice quello che deve: mi piace molto.
Per quanto riguarda l'ambientazione, ovviamente è ancora tutto avvolto nel mistero, a cominciare dai volti dei Mataj celati dalla penombra (e già qui, non vedo l'ora di scoprire cosa sia la Sfre).
Si vede che è tutto curato nei minimi dettagli, che hai pensato ogni virgola di questo mondo, e per questo posso solo farti i complimenti! Esplorarlo nei prossimi capitoli attraverso le tue parole sarà un piacere.
Tornando a noi, mi è piaciuto questo Re morente, Argusa. Decisamente un bel tipo, combattivo e un po' sprezzante fino all'ultimo. Non è da tutti rimanere più o meno impassibili a un passo dalla morte.
Sono, ovviamente, curiosissima di conoscere i Mataj e cercare d'indovinare chi di loro riuscirà effettivamente a diventare il Tredicesimo Re, ma al momento mi incuriosisce ancora di più - forse sono strana io - sapere chi sia Bizar. La testa del Bizar, e allora si potrebbe pensare che sia una persona, magari il regnante di un altro regno; ma poi, 'le fauci del Bizar' hanno un richiamo decisamente più animalesco. Potrebbe anche essere una metafora, o magari no e questo Bizar è un essere particolare, certamente quasi invincibile (?), una sorta di animale mitologico.
Mi sto facendo troppi viaggi? Probabile.
Magari a quest'ultimo quesito avrò la risposta già nel primo capitolo (o forse no), ma è divertente specularci.
La lettura è stata davvero piacevole, intriga al punto giusto e invoglia ad avanzare e conoscere sempre più di questo mondo!
So che è solo il prologo, ma intanto davvero: bravissima! [E poi, non è affatto facile scrivere un prologo decente, per quel che mi riguarda.]
Ci sentiamo presto, spero! Un abbraccio,

Mari