Recensioni per
Il Tredicesimo Re
di Nirvana_04

Questa storia ha ottenuto 412 recensioni.
Positive : 412
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
26/06/18, ore 18:41
Cap. 1:

Cara Nirvana,
Hai scritto che è l’opera a cui tieni di più, questa. Quindi ho fatto finta di non leggerla sul pc, navigando in un sito di letteratura amatoriale, ma di averla tra le mani, questa storia. Anch’io ho una storia che amo alla follia, che ho scritto e corretto e revisionato e continuo a revisionare, quindi so che significa dare in pasto agli sconosciuti una cosa tanto cara. Ora, sono arrivata qui per vie traverse, da fb, sebbene il tuo nome mi fosse noto anche sul forum di Efp e ti dico subito che una sola recensione non basterà. Perché? Un incipit bello non significa niente. La storia deve reggere dall’inizio alla fine e non subire scossoni qualitativi. Non deve avere capitoli filler come le serie tv, ma, invece, deve mantenere basi solide dall’inizio alla fine. Ma iniziamo a parlare delle mie opinioni su questo prologo, complice un’influenza che non consente di fare molto altro. Lo stile è volutamente ricercato e subito partiamo in media res, con la morte di un sovrano di cui non sappiamo nulla. Lui parla con i suoi dodici aspiranti successori di cosa debbano fare e nomina usanze, dèi, riti che noi non conosciamo e che, giustamente, suscitano la nostra curiosità. Quindi? Quindi il prologo è bello, però vorrei suggerirti un dettaglio stilistico. Si tratta di un elemento davvero di poco conto, ma che forse potrebbe rendere più d’impatto l’intera scena. Il momento più forte del brano per me è questo:
cito:
«Assassinatevi e trucidatevi tra voi, se volete. Ma se anche solo uno di voi resterà in piedi, egli dovrà impugnare ancora saldamente la sua spada. Perché Re» alzò la voce con una smorfia, «sarà solo colui che condurrà in questa corte la testa del Bizar.»
È bello, Nirvana. È bello proprio. Io avrei aggiunto la virgola dopo Re, e dopo Bizar sarei andata a capo, in modo tale da dare una misura grafica della gravità della frase pronunciata. Magari è una cavolata e ci bado solo io, però fammi sapere cosa ne pensi. L’occhio si dovrebbe fermare, perché Angusa qui fa una specie di profezia di morte ai suoi successori. Io mi aspetto che andare a prendere la testa del Bizar non sia esattamente come andare al supermercato a prendere l’insalata e le patate, quindi ho paura, lascia che mi ci soffermi. La maggior parte perirà, il Bizar è una cosa brutta. Oppure ignorami, l’ho detto che sarei stata pedante, ma vedo che tu ci tieni a quello che scrivi forse quanto ci tengo io e quindi meriti la mia attenzione, non la benevolenza di una recensione fatta tanto per.
Vorrei spendere una parola anche verso il mondo che hai creato. La cittadella dove il tutto è ambientato è palesemente in disgrazia o, comunque, vi si vive male. Questo è un motivo di interesse in più che certo non può che incuriosirmi. Noto una somiglianza in alcuni nomi: Venasta, Volor, Veto. È voluta? Semplice curiosità.
In questo prologo c’è l’attenzione di chi ha passato tempo a limare le frasi, conosce la lingua italiana, sa usare le virgole e nella vita legge. Si vede e si sente. Adesso vado a leggermi il secondo capitolo, perché con queste brevi righe non mi sento a posto con la coscienza, se così vogliamo dire!
A presto!
Shilyss

Recensore Master
23/06/18, ore 20:25

Inizio questa recensione azzardando un bel: Evviva! Sai quanto mi siano piaciuti i capitoli precedenti, molto incentrati sugli altri personaggi della storia e quando mi sia piaciuta tutta la parte dedicata all'introduzione fisica di Velenia, una città bellissima per come la descrivi, ma ritornare da Dareg è sempre, ma sempre un piacere. Ho amato questo capitolo, come ho amato tutti i capitoli dedicati a lui. Qui il punto di vista si intervalla ripetutamente tra Dareg e Miva, come spesso è capitato, ma questi salti da un posto all'altro non li ho trovati eccessivi o fastidiosi. Aiutano a mio avviso a spezzare un po' la tensione. Anche se... di tensione ce n'è ovunque, perché stiamo parlando di un racconto che si svolge attorno a una guerra e questa c'è dappertutto. Anche lontano dal fronte. Nelle parti dedicate ad Haren e Vasia, la guerra arriva alla lontana ma c'è così come ci sono morte e disperazione e questa idea che tutto potrebbe finire da un momento all'altro. Nelle parti dedicate a Dareg la guerra esiste in una maniera più tangibile e che quasi si può toccare, il motivo lo si vede un capitolo dopo l'altro e lo si sente anche nell'introspezione di Dareg. Intervallare i punti di vista suoi e di Miva è servito in parte ad alleggerire il peso che tutti e due si portano dentro. Come dicevo tempo fa, quello che Miva non dice e che nasconde dentro di sé deve essere un qualcosa di importante. Qui si è visto uno spiraglio, non abbastanza sufficiente da chiarire l'intera situazione, ma ho apprezzato questa apertura. Che è una tendenza di questa parte, stai iniziando a spiegare alcune delle cose che erano meno chiare nei primi capitoli. Io lo sto apprezzando tantissimo, devo ammetterlo.

Diciamo che sia Miva che Dareg si portano dentro un peso, il parallelismo che c'è tra i due in questo capitolo diventa maggiormente rilevante. Mi è piaciuto molto anche per questo. Da una parte abbiamo Dareg che ha un occhio sui propri compagni che mi fa troppo ridere. Non riesce a tollerare la loro stupidità, ma il suo non è un giudicare in negativo, sembra più un occhio obiettivo su di loro e su ciò che dicono. Non ho visto cattiveria, nemmeno quando sbotta e ha i suoi scatti. Quelli arrivano più dal fatto che non pensa prima di parlare, ma non c'è mai una reale cattiveria. Dareg deve solo imparare a pensare prima di dire le cose e soprattutto ciò che deve fare è accettare definitivamente il proprio ruolo, cosa che ancora fatica a fare. Sembra che non voglia imparare i nomi e le storie dei compagni che ha attorno perché non vuole soffrire quando moriranno. Perché crede di non meritarsi il fatto che loro gli possano salvare la vita. In questo ha uno spirito fortemente individualista. Credo che le persone che hanno uno spirito di autoconservazione, forse un po' egoiste siano coloro che in guerra abbiano maggiori possibilità di sopravvivere. Al tempo stesso, però e siccome Dareg non è egoista come sembra in apparenza, ci soffre e quindi fa di tutto per allontanarli. Ma credo nel fatto che sia un capo sveglio e che sappia il fatto proprio più di quanto altri, come Miva, non credano possibile. E penso che i capitoli che verranno possano finalmente far capire a tutti, anche a Dareg, che nessuno meglio di lui sta bene dove sta.

Un altro stupendo capitolo, come sempre.
Koa

Recensore Master

Dopo alcune sorprese avute nel capitolo precedente, assieme all'introduzione visiva di Velenia, questo capitolo si addentra alcuni fatti che erano stati solamente accennati ed esplora maggiormente la città e i suoi costumi.

Prima di ogni altra cosa, ero stata molto colpita dalle descrizioni di Velenia, dalla maniera in cui avevi ritratto alcuni paesaggi (come se fossi un pittore che effettivamente li dipinge). Qui succede ancora la stessa cosa, ancora regali bellissime immagini della città, ma c'è un valore aggiunto ovvero il fatto che ti prendi del tempo per raccontare dei giochi. Legati ancora al passato di Vasia, che fa sempre da collante, la sua infanzia con Dareg e suo padre che qui viene citato in maniera più importante a sottolineare la somiglianza tra lui e la figlia. Insomma, hai approfondito ancora di più la nostra conoscenza di questa città che dev'essere qualcosa di magnificente. Mi ha colpito molto che non ci fosse un'abitazione più particolare per il "capo" diciamo così. Per chi governa la città, tu dici che ne esiste una ma non è nulla di sfarzoso, né di esageratamente ricco. Anzi, è solo una casa distanziata dalle altre come a voler mantenere una distanza emotiva dai cittadini. Questo mi è molto piaciuto perché dà a questa città una personalità propria che è diversissima da quella di Venasta. Almeno, questa è l'impressione che ho avuto. Per tutta la prima parte Vasia e Liov fanno quello che è un cammino indietro nella vita della giovane Vasia, che cura grossi uccelli e bisticcia con Dareg. Ma poi arriva l'imprevisto, ciò che non mi aspettavo potesse succedere. Il dialogo che sancisce la fine della prima parte, tra Haren e Vasia, apre a nuovi scenari. In un certo senso c'è un ritorno a ciò che era stato già detto, ovvero al fatto che Vasia avrebbe dovuto stare molto attenta a Liov e al lasciarsi coinvolgere. Credo che Haren sia sinceramente preoccupato per lei ed ha ragione. A me Liov non piace per niente, come persona, credo non potrà mai provare alcun tipo di amore e Vasia si sta decisamente illudendo se pensa di poterlo cambiare. Ad ogni modo quel dialogo riapre la questione legata al Re, che preoccupa Haren e che si consolida sempre più come filo narrativo. Che c'è qualcosa lo si era capito, ma questo sentore diventa sempre più reale.

Ora spero proprio che Vasia apra gli occhi su Liov, ecco. Nel frattempo, come sempre un gran bel capitolo.
Koa

Recensore Master

Ciao, guarda, questo capitolo da un lato mi ha sorpresa moltissimo (e poi spigherò il perché), dall'altro devo dirti che per tutto il tempo avevo in testa soltanto le tue parole. Quello che mi hai detto a proposito del Tredicesimo Re, in risposta a una mia recensione precedente, mi ha dato molto da pensare. Ho pensato e ripensato al fatto che stia agendo frettolosamente, il che era un dettaglio sul quale non avevo pensato prima. Un po' perché presa da altri personaggi e un po' perché non me ne ero resa effettivamente conto. Credo che, per capire qualcosa, si debba andare a ritroso fino al capitolo-Prologo, nel quale forse viene mostrato più di quanto all'epoca non potessi capire. Allora non sapevo niente di questi personaggi, forse non ho colto tutto quello che - adesso che so la storia e che conosco meglio questo universo - riuscirei a comprendere. La mia impressione è che ci sia un'altra chiave di lettura in tutta questa situazione, una che sospetto da un po' di tempo, ma che non sono ancora riuscita a identificare appieno. Forse il perno di tutto è stato proprio il passaggio dal Dodicesimo al Tredicesimo Re. Insomma, perché proprio questo ha scelto? Con tante altre persone che forse sarebbero state più meritevoli... In effetti le circostanze che hanno portato a questo Tredicesimo Re potrebbero essere già abbastanza sospette, a questo punto mi domando chi sia per davvero o, peggio, da dove provenga. I miei sospetti si sono accentuati leggendo la seconda parte del capitolo. Haren per me si sta facendo le domande che mi sto facendo io, già da parecchi capitoli. Perché mi pare che non faccia altro che dubitare delle azioni del Re, e qui si è visto perfettamente e da quello che si vede, non è nemmeno il solo a guardarsi attorno. Ora, addirittura, un gruppetto è partito da solo e senza aspettare gli ordini. Mi domando davvero quale sarà non solo la reazione del Re, ma anche quella di tutti gli altri che gli sono attorno. E ho davvero apprezzato la lungimiranza e l'intelligenza di Haren, come sempre attento a tutto quello che succede e abbastanza furbo da capire come stanno le cose.

Oltre a questo, ciò che non mi aspettavo è stato il bacio. Ora, io credo di essermi persa qualcosa, ma sarò stata sicuramente distratta. Perché ero convinta che Liov fosse un ragazzino! Che avesse tipo quattordici anni o un'età del genere. Sul momento, quando ha baciato Vasia, mi sono detta che magari lui si era invaghito di lei (anche se resta una persona inquietante), ma quando ho visto che lei ricambiava, allora ho capito che ero io a non aver capito qualcosa. Ne sono rimasta un po' sconvolta devo ammetterlo... insomma, Liov sarebbe un uomo adulto. Uno che ha più o meno l'età di Vasia, dico bene? Lo domando perché ora voglio essere sicura di quello che sto dicendo. Ad ogni modo, a parte questo, mi è piaciuta tantissimo la parte dedicata alla città. L'hai descritta magnificamente e mi è davvero piaciuta tutta quanta la descrizione. Come sempre è molto particolareggiata.

Koa

Recensore Master
13/06/18, ore 14:32

Terzo capitolo di seguito che riesco a recensire... cavolo, un record per me!^^
E siamo tornati a trovare Dareg e a vedere come se la passa... dunque, se Liov mi rende sempre più perplessa, Dareg mi convince sempre più. Mi piace il fatto che stia avendo una vera evoluzione, una crescita strepitosa rispetto ai primi capitoli. Sta diventando un vero leader, ma forse tende a prendere le cose ancora un po' troppo di petto e sul personale. Questo non lo aiuta, gli manca la freddezza del comandante.
In questo potrebbe aiutarlo Miva, donna tosta e tutta d'un pezzo come sempre...
Complimenti anche per questo bellissimo capitolo!
Alla prossima
Eilan

Recensore Master

Vasia e Liov sono talmente diversi, quasi l'opposto l'uno dell'altra che non so se quel bacio potrà avere conseguenze... e forse Haren ha ragione quando la mette in guardia su di lui. Il mataj è un uomo saggio e Vasia ancora molto ingenua, forse farebbe meglio a dargli ascolto. Ma si vede che lei ci spera di insegnargli ciò che è il suo bagaglio, gli insegnamenti di suo padre e lo spirito di condivisione della sua città.
Abbiamo scoperto anche qualcosa in più sulla persona che Liov sta cercando... ma resto dell'idea che lui non mi convince molto. Cosa nasconde?
Bravissima e alla prossima
Eilan

Recensore Master

Rieccomi, immagino mi avessi data per dispersa!^^
Non preoccuparti che non ho nessuna intenzione di abbandonare la tua storia, e non mi dispiace dosarla... me la godo di più! :)
Comincio subito col dirti che sono impazzita per la prima parte... semplicemente bellissima e poetica! Il modo di vedere le cose è così diverso per Vasia e per Liov, entrambi hanno alle spalle un passato non facile, ma vissuto diversamente. Le asperità che hanno dovuto affrontare le hai rese perfettamente nella metafora della roccia, del mare come forza violenta, nella carnalità della sofferenza che pure gli porta forza e determinazione.
Veramente una metafora riuscita, cruda ma bellissima, e descritta meravigliosamente. E quel bacio alla fine mi ha lasciata senza fiato (anche se lo sai che il mio cuore fa sempre il tifo per Haren).

Corro a leggere il prossimo!
Un abbraccio
Eilan

Recensore Master
12/06/18, ore 20:28

Ciao, eccomi qui. Non mi sono dimenticata di questa storia, anzi. Questa volta, al contrario della precedente, sono sul computer e quindi potrò lasciarti una recensione quantomeno decente.

Per prima cosa devo dirti che questo capitolo è stato, fino ad ora (perché ho capito che non è mai detto in questa storia), sicuramente uno dei miei preferiti. Come forse ho già detto, preferisco sempre quando i capitolo hanno un'unica ambientazione. Quando ruotano attorno a un fatto unico. In questo caso, oltre al fatto che si sta parlando del Tredicesimo Re che si sta spostando a Velenia, c'è la particolarità dell'aver fornito differenti punti di vista all'interno di una sola situazione. L'ho trovato davvero ben fatto, tanto che posso considerarlo come un capitolo strepitoso e proprio per questa ragione. La prima e l'ultima parte visti dall'entusiasmo di Vasia, che ricorda ogni cosa di una città che evidentemente ama alla follia e che le ricorda una vita passata. Interrotta soltanto dal dialogo con Liov, il quale invece appare non solo come distaccato emotivamente (il che è comprensibile), ma anche molto più velenoso di quanto non mi aspettassi potesse essere. Tutto questo viene spezzato dalla parte centrale, dedicata ad Haren. Ma andiamo con ordine.

Su tutto credo che arrivi l'entusiasmo di Vasia, quasi fanciullesco. Lo si percepisce sulla pelle, al punto che appare evidente anche dalla parte in cui ti focalizzi su Haren e sulle sue riflessioni. Si percepiscono le sue parole, il suo raccontare enfatico, il suo ricordare. E mi è piaciuto da morire il fatto che si sentisse sia dentro che fuori il suo "pov" perché lo rende ancora più vero, ancora più evidente. Come tutte le parti dedicate a lei, è molto descrittivo questo capitolo. Lo è un po' per forza di cose, me lo aspettavo ed è stato esattamente così. Ci sono delle parti che mi sono piaciute tantissimo, tanto che mi pareva quasi di vederla, chiara e nitida davanti ai miei occhi come se fosse stato un quadro. Sottolinerei alcuni passaggi, ma dovrei citare tutto... Per quanto riguarda la caratterizzazione di Vasia, devo dire che più che una crescita vera e propria, la sua è una lenta scoperta. Sta facendo un percorso davvero diverso, rispetto a Dareg. Anche lui lo abbiamo scoperto mano a mano, ma contemporaneamente c'è anche una crescita personale. Un cambiamento dovuto a quello che sta succedendo attorno a lui, alle persone che trova e che perde. Per Vasia è diverso, l'immobilità delle situazioni (nel senso che non è stata in battaglia fino ad ora), hanno fatto sì che parti del suo carattere e del suo essere non mutassero come invece sta succedendo al fratello. L'incontro con Liov ha io credo minato alcune delle sue sicurezze, magari messo in discussione qualche convinzione o minato il suo entusiasmo (in questo capitolo lo ha fatto senz'altro), ma non è ancora niente che possa influire sul suo carattere. Da questo punto di vista, Vasia è molto ferma. In questo capitolo però si vengono a sapere alcune cose di lei e sul suo passato, che in realtà erano già state accennate. Aveva già parlato di Velenia, il suo amore per quei ricordi era già uscito prima. Qui invece lo si vive sulla pelle, lo si percepisce dalla prima all'ultima parola. Ne sono rimasta davvero rapita.

A spezzare il suo punto di vista, arriva Haren e un dialogo che non è tanto illuminante dal punto di vista degli accadimenti, ma che permette di fare alcune riflessioni interessanti sulla guerra e su quanto sta accadendo attorno. L'occhio di Haren è sempre molto particolare, perché è quello di un guerriero e di un uomo di esperienza, ma è anche quello di un politico. Di un uomo che sa dosare le parole che dice, che sa parlare e che sa come muoversi. Mi piace come osserva Vasia, come la studia, come anche si ritrova a riflettere sulla guerra. Ho apprezzato davvero tantissimo il discorso che ha fatto sulla speranza, sul fatto che l'essere umano debba convincersi che un giorno finirà, per poter combattere. L'ho trovato un discorso adatto al personaggio di Haren, che riguarda forse più personaggi in questa storia ma che ho apprezzato sentito dire da lui.

Insomma, un capitolo che si muove fisicamente e che porta avanti la trama di poco. Ma molto interessante, come sempre.
Koa

Recensore Master
09/06/18, ore 11:34

Ciao ^^
Rieccomi di nuovo, puntuale, per l'ABC del venerdì :D
Insomma, abbiamo appurato che in ogni capitolo mi parte la ship a tremila, purtroppo è una cosa che è più forte di me e non posso fermarla XD
Tra l'altro io amo maledettamente come costruisci i personaggi. Li hai creati in un modo che me li sta facendo proprio amare, sembrano così reali che... non lo so, mi ci trovo molto in sintonia. Il capitolo si apre con Haren dopo una sua... scappattella notturna.
Personaggio bellissimo e che mi affascina (io seriamente mi sa che perderò il conto con tutti i personaggi che mi piacciono, vediamo quanto si allunga la lista XD).
Mi piace, mi piacciono i suoi atteggiamenti e il modo che ha di pensare. Capisco, come mi hai detto nel messaggio precedente, perché in molti siano per la coppia Vasia/Haren... perché effettivamente insieme ti fanno partire la ship all'istante. Ho adorato tutto quello che è stato il pezzo a loro dedicato, così come i pensieri di Haren riguardo i Mattatoi e i suoi metodi, con cui... non è esattamente d'accordo. Inoltre lui mi sembra molto interessato a lei, in tutti i modi cerca di convincerla che combattere ed essere forti ha la sua importanza. Sì, peccato che Vasia abbia tipo due o tre traumi riguardo questa cosa, ma... dettagli alla fine, no? XD Comunque davvero, povera Vasia, si può dire che tutto quello che sta facendo, lo stia facendo solo per ritrovare Dareg, disposta a rischiare il tutto per tutto.
Si torna poi a Miva, personaggio che sin dalla sua comparsa mi ha affascinata e che ha una sorta di repulsione verso il mare. Devo ammettere che sei brava a creare la suspense, non è una cosa così facile come può sembrare.
E poi come sempre, sbuca il mio amarissimo Dareg. Felicissima di vederlo, e il suo rapporto con Miva, adesso più delineato, devo dire che fin ora mi diverte.
Tornando ad Haren, ha avuto un incontro con il re che lascia non pochi sospetti.
E' proprio il fatto che la Falda sia riemersa a convincere Vasia a dare il suo massimo, poiché non credo si perdonerebbe di morire senza aver fatto il possibile per ritrovare suo fratello. E con le parole di Haren, penso proprio che a Vasia toccherà un duro - durissimo - allenamento. Però dai, personalmente non vedo l'ora di vedere come le cose si evolveranno, giusto per farmi aumentare la ship XD
Come il precedente, ho adorato questo capitolo e lo stil che hai adoperato ** Lo adoro e sinceramente lo trovo molto elegante e adatto per un racconto fantasy, adoro anche i dettagli che inserisci qua e là e che mi fanno apprezzare ancora di più certe scene.
Complimenti davvero per come stai portando avanti quest'ambizioso progetto, mi sembra di leggere un libro vero e proprio ogni volta.
Credo di aver detto tutto, spero apprezzerai le mie parole.
A presto ^^

Recensore Master

Ciao, lascerò una recensione molto più breve del solito perché sono col cellulare, ma ci tenevo a dirti che anche se non partecipo più agli scambi, voglio comunque andare avanti a leggere questa storia. Quindi ho ripreso direttamente da dove avevo lasciato.

Questo capitolo è stato molto particolare, molto incentrato sulla parte politica della storia che sugli intrecci di trama relativi ai personaggi. Ritroviamo il Tredicesimo Re di cui questa storia porta il titolo, ma che fisicamente appare assai poco. Qui invece torna e lo fa in grande stile. Non so dire sinceramente quanta consapevolezza abbia della situazione, perché la sua decisione di andare incontro al nemico, mi sembra francamente affrettata (o quantomeno, dettata da motivazioni che per ora non colgo) e non vorrei che succedesse qualcosa di tragico proprio per via di una scelta strategica errata. Anche Haren mi è sembrato un po' perplesso... Insomma staremo a vedere cosa succederà perché anche il gruppo di Miva si sta muovendo, potrebbe seriamente succedere di tutto.

Mi spiace per le poche parole, la sostanza è che mi è piaciuto tanto anche questo capitolo e che continuerò prestissimo.

Recensore Veterano
05/06/18, ore 22:27

Come sempre anche questo capitolo è molto ricco, ma vado con ordine.
Haren promette di essere un personaggio molto interessante; mi è piaciuta la narrazione dal suo punto di vista. Otteniamo qualche informazione in più sul Re e sulla guerra imminente. La sua caratterizzazione è interessante (specie il dettaglio sul vino) e hai dato anche qualche accenno sul suo aspetto fisico, che non guasta.
Non penso che Dareg sia un codardo, anzi: non molte perone avrebbero avuto il coraggio di affrontare ciò che ha affrontato lui (peraltro con la sua sfrontatezza); credo che la perdita del padre l'abbia segnato e che sia molto testardo; ha molto da dare come personaggio.
Allo stesso modo Vasia, solo perché dimostra le proprie emozioni non significa che sia debole.
Pian piano stai costruendo un mondo complesso e mi ci vorrà ancora qualche capitolo per afferrare qualcosa in più, ma trovo che finora tu abbia dosato bene la narrazione con le parti descrittive.
Non ci sono errori; ti segnalo solo un particolare su questa frase:
«Temo di non aver passato giorno senza tenere ben stretta l’elsa, Mataj» fece un sorriso sghembo, «capirete che in questo caso non posso permettermi il lusso di avvinazzarmi, o rischierei di tranciare il vostro pizzetto.
Non è assolutamente un errore ma si tratta di gusto personale, perciò sei libera di ignorarmi: secondo me dopo Mataj puoi mettere il punto e spezzare la frase.
Per il resto, lo stile mi sembra perfetto e mi colpisce in particolare il linguaggio che usi nelle descrizioni.
Brava e alla prossima :)

Nuovo recensore
04/06/18, ore 23:04

Ciao!
Eccomi qui per lo Scambio Libero del Giardino. :)

Anche questo capitolo mi è piaciuto veramente tanto e sono successe delle cose alquanto interessanti.
Innanzitutto, mi piace il modo in cui Vasia viene delineata volta per volta perché, ad ogni capitolo, mette in evidenza delle nuove sfumature della sua persona; poi ancora, il suo rapporto con Dareg: dire che lo adoro è estremamente riduttivo.
Da una parte c'è Vasia che è sempre in apprensione per il fratello - e come darle torto, si caccia sempre nei guai e per "guai" non intendo certo le marachelle che combinerebbe un bambino di cinque anni! - si preoccupa per lui e gli è sempre accanto; dall'altra c'è Dareg che, se non ci fosse la sorella a curarlo ogni volta, credo che avrebbe raggiunto il Paradiso non so quante volte. Inoltre, egli è estremamente protettivo nei confronti della sorella e ciò viene dimostrato diverse volte nel corso di questo capitolo: la prima quando esprime il suo disprezzo nei confronti di colui che, teoricamente, dovrebbe sposarla e la seconda quando, con un'aggressività senza uguali - e che in un caso del genere sono pronta a giustificare fino alla morte - la protegge dal tentativo di violenza da parte del Mataj Karak.
Apro una piccola parentesi: non voglio assolutamente fare di tutta l'erba un fascio, però devo ammettere che quell'uomo ha iniziato a farmi vedere i Mataj in modo diverso. Nel senso che ho sempre visto e immaginato i Mataj come dei valorosi guerrieri e ho sempre provato una sorta di timore reverenziale nei loro confronti… ora che ho letto di questo bruttissimo episodio, li ho rivalutati, nel senso che sì, saranno pur Mataj, ma hanno anche loro dei lati oscuri che possono farti cambiare opinione nei loro riguardi.
Ovviamente non la penso così di tutti i Mataj, ma d'ora in avanti li guarderò con occhio forse più critico perché potrebbe accadere di tutto.
Poi, ovviamente, c'è da dire che il brutto gesto che ha compiuto Karak purtroppo fa parte della cultura della sua terra, dato che le donne, in quel luogo, hanno il solo scopo di procreare le generazioni future. Una cosa che per lui è la pura normalità, per Vasia e gli altri viene vista come un atto crudele e da condannare. Spero che, almeno gli altri Mataj, abbiano vissuto con culture diverse da questa.
Chiusa questa parentesi, la scena del tentativo di violenza nei confronti di Vasia mi ha fatto stare veramente male. Ero in costante pena per lei ed ho provato una paura immensa. Sono felice che Dareg sia corso in suo aiuto anche se, ancora una volta, si è cacciato nei "guai" e questa volta rischia davvero grosso. Ecco, ora sono in pena pure per lui!

A proposito di Dareg, prima che mi dimentichi: nella recensione precedente mi sono espressa male riguardo la sua "sottomissione", ti chiedo scusa. Leggendo la tua risposta ho capito di aver scritto baggianate: Dareg era sì sottomesso, ma solo fisicamente perché non si ribellava e si lasciava picchiare, mentre mentalmente tutto è fuorché sottomesso a quel sistema. Io invece avevo lasciato intendere che fosse completamente sottomesso, chiedo venia.

Un'altra cosa che mi è piaciuta tanto del capitolo è stata la descrizione delle mansioni svolte da Vasia, il luogo nel quale si muove e la presenza di Medina: apprezzo davvero molto quel personaggio!

Ed ultimo, ma non meno importante: Haren. Su di lui ho una strana impressione: è un po' come se quel personaggio si aprisse e chiudesse allo stesso tempo al lettore. É criptico, si muove seguendo una sua personale logica, forse vede il mondo con occhi diversi. Mi piace davvero molto.
Non so quanto possa c'entrare ciò che sto per scrivere ma, dal modo in cui Dareg parla, mi viene in mente l'arte della maieutica - soprattutto della persuasione - di Socrate e Platone.
Non so il perché, però davvero, se mi parlasse a quattrocchi credo che penderei dalle sue labbra - e non so quanto questo possa rivelarsi un bene.
[Comunque non ho tradito Zeptum: il mio grande amore resta lui (sento tantissimo la sua mancanza)].

Insomma, se non si fosse capito - perché continuo a scriverlo alla fine di ogni recensione, ormai è risaputo - questo capitolo mi è piaciuto veramente tanto!
Spero di trovare il tempo di continuare la lettura e recensire indipendentemente dagli scambi, la storia si fa sempre più interessante e non vedo l'ora di continuare. :)
Alla prossima,

Jill ~
(Recensione modificata il 04/06/2018 - 11:20 pm)
(Recensione modificata il 04/06/2018 - 11:23 pm)

Recensore Junior
03/06/18, ore 19:10
Cap. 1:

Ecco che sono arrivata! Allora premetto che ci metterò un pò a ricordare tutti i nomi che hai inserito, devo ancora entrare nell'ottica di una ff originale, come già ti dicevo questa è la prima che leggo.

Il re è morto e ha dato ai suoi eredi (Mataj) il compito di trovare la creatura che lo ha ferito gravemente; il Bizar e ucciderlo. Cosa che immagino non sia così semplice e ho quasi paura che nessuno di loro riuscirà nell'impresa.. mi sbaglio forse?

Sereg il suo servo non mi piace. Non so perchè ma lo vedo viscido. Probabilmente mi sbaglio, ma quel sussurro sibillino non predice nulla di buono e il fatto che il capitolo termini così mi fa supporre che mi debba ben guardare da lui.

Bene come primo capitolo posso dire che è un'ottima prefazione; ti apre in questo nuovo mondo fantasy (che io amo) e ti lascia con tutto un vasto regno da scoprire!

Appena mi sarà possibile vedrò di continuare prendendo in mano il prossimo capitolo!
Ciao!

Recensore Master
03/06/18, ore 15:37

Ed eccomi, sempre in un elegante (#no) ritardo.
È un periodo difficile e sto facendo fatica a ritagliarmi dello spazio per poter leggere e recensire tutto quello che mi sono segnata e ho lasciato indietro, ma alla fine, come il Natale, arrivo sempre.
Cominciamo quindi con la recensione.
Dunque, dunque, sono ben contenta di ritrovare Haren e che il pov quindi si sia spostato su di lui e sui Mataj del re. Le tue descrizioni, come al solito, riescono a dare una vivida immagine dell’ambiente e dell’ambientazione e più che una fiction mi dà sempre l’impressione di starmi avventurando in un vero e proprio libro per la cura che ci metti nei particolari e nelle sfaccettature che riguardano ogni personaggio. E ce ne sono tanti – lo so, anche questo te l’ho già detto ma, sebbene sia sempre più complicato per me stare dietro a tutta sta gente, ogni volta mi stupisco di come tu invece riesca a giostrarti con loro nella narrazione. È una cosa che ho sempre desiderato poter fare anche io: narrare di più (tanti) personaggi tutti insieme con la tua stessa naturalezza, senza confusione, senza inutili ripetizioni, ma con una linearità elegante che scivola giù come un sorso d’acqua fresca. Ecco, sarò anche una che non sa assaporarsi appieno il fantasy epico e medioevale, ma questo invece lo apprezzo eccome e te l’invidio.
Tra l’altro, in particolare mi piace la descrizione semplice, ma non meno poetica di Garreth: [Gareth, gli occhi delle venature del mare. ]
In realtà mi è piaciuto specificatamente come in poche precise descrizioni sei riuscito (dalle tue risposte mi pare che il maschile sia corretto, vero? Che poi potevo pure arrivarci con quel –kun nel nickname e per il tuo stile di narrazione…) a caratterizzare tutti i Mataj, distinguendoli per particolari diversi, senza mai appesantire la narrazione. Ma sarà che ho questa fissa di quando un pg ha il mare negli occhi e quando ne compare uno così mi rimane impresso.
Unica pecca finora (?): come osa il Re tenersi ancora la maschera? COME OSA NON FARMI SAPERE CHI DIAVOLO SI NASCONDE LI’ DIETRO? Marrano! Dimmi chi sei, disgraziato!
[Istintivamente gli occhi di Haren volarono sullo scheletro della testa del Bizar, portato al castello cinque anni fa dall’unico superstite dei dodici Mataj partiti alla sua caccia, il loro Re. ] Ma io ti odio, Haren, perfino tu mi tradisci non pronunciandone il nome!
Scherzi a parte, almeno ho capito perché questa storia (mi spiace chiamarla fic perché non mi sembra di darle abbastanza giustizia) si intitola Il Tredicesimo Re. Con tutto l’interesse che gira intorno ad Haren (e dai commenti che hai ricevuto mi pare anche che sia tra i pg preferiti) e sui fratelli, la cosa mi aveva lasciata perplessa – invece ora che siamo al secondo capitolo (ma terzo link) è ben chiaro il riferimento al titolo per tutto il mistero che circonda il Re. Non lo conosciamo (o forse sì e ce lo vuoi tenere nascosto, who knows), non abbiamo un volto da abbinare, un nome, una precedente casata, è il personaggio di cui banalmente sappiamo meno di tutti ed eppure è il personaggio che finora in ogni capitolo ha avuto l’impatto maggiore. Non per le gesta (che sì, d’accordo, devono aver contato in qualche modo per avergli permesso di ottenere il titolo, ma continuiamo a non conoscerle), ma proprio per il vuoto che si è costruito intorno a lui. Finora bene o male tutti i personaggi presentati finora hanno qualcosa, un segno di riconoscimento con cui spiccare sugli altri, soprattutto quelli più importanti: Haren per i suoi pov che lo caratterizzano come un uomo intelligente, astuto, attento ai dettagli, un buon osservatore e beh, è un Mataj, mica pizza e fichi; Dareg che è una testa calda, arrabbiato con tutto e con tutti, la sorella per la sua forza di spirito e contemporaneamente la sua fragilità, Tahar per il suo pizzetto sempre più folto e, dio mio, abbiamo avuto modo di conoscere perfino la giumenta di Haren! Tutti hanno qualcosa, tutti collaborano nel formare la tavolozza di colori che dipinge la tua storia, a differenza del Re che invece, contraddittoriamente, risalta su ognuno di loro proprio perché è tuttora un’enorme macchia bianca.
Insomma, è una cosa che mi ha fatto riflettere – e che mi ha impiegato mille righe solo per spiegarmi, come al solito in modo confusionario...

Per quanto riguarda la parte dedicata a Dareg, o meglio, a Dareg stesso… ti giuro che ancora non so se lo apprezzo o lo odio. Per ora il desiderio è quello di prenderlo a pugni, perché da una parte se lo merita per essere così testardo, dall’altra è stata proprio una scena cruenta – che spero ritornerà come il karma a ritorcersi sul Meintar così che muoia. Male. Molto male. Piano. Dolorosamente. Soffrendo in ogni secondo fino all’ultimo respiro!
Abituata a tutt’altro genere di storie e fanfic, troppo spesso mi capita di dimenticare che questa è invece una storia di guerra e che Venasia è una città feroce, dove il debole non conta niente e la vita avanza a bocconi di sofferenza. Dimentico che è una storia crudele e che è normale, quindi, che ci siano di questi momenti, anche se alimentano sempre di più la mia pena (e la mia rabbia, perché dio santo Dareg potresti fare e dare tanto e invece ti chiudi nel tuo lutto, nel tuo dolore e nelle tue convinzioni!). Da una parte, sebbene prenderei Dareg per la collottola e lo butterei volentieri giù da una rupe così che la smetta di soffrire lui, di darsi pena Vasia e di angosciarmi io, c’è da dire che sei sicuramente riuscito a rendere quella scena così umana, così reale e tangibile, che è impossibile rimanere indifferenti al destino del ragazzo.
Ci sono autori che pur scrivendo di certe scene, non trasmettono niente, ma non tu. E quindi tanto di cappello.
Ah, una piccola parentesi va anche alla serva Medina. Che inserimento carino che è stato – sì, beh, per quanto può essere carino il fatto che quella povera donna abbia un braccio mozzato, però mi piace questo via e vai di personaggi, che magari sono solo di passaggio ma ravvivano la scena.
Leggendo in ritardo le tue domande, ci tenevo troppo a dire il mio punto di vista in merito: non credo che sia una questione di coraggio o apatia, per Dareg. Non in questa scena perlomeno. Il fatto che scelga di non difendersi, non lo rende coraggioso, lo rende uno stupido arrogante immaturo che insegue i suoi ideali a discapito della propria incolumità, cosa che gli fa sicuramente onore… se solo non li inseguisse così male, così… capricciosamente ecco. Perché è proprio questa l’immagine che ho quando penso a Dareg, di un bamboccio che fa i capricci, troppo preso dal proprio dolore per capire che è obbligato a crescere, in questo mondo e nelle sue condizioni non ha il lusso di permettersi di fare quello che vuole. Anche Haren è un uomo di ideali (un po’ me l’hai confermato tu se non ricordo male, un po’ – tanto – mi ha dato quell’impressione), ANCHE SUO PADRE LO ERA, ma, checché i pg siano tuoi e tu solo possa saperlo, sono fermamente convinta che nessuno di loro avrebbe fatto una cazzata come quella di Dareg. E perdona il francesismo è_é

Come al solito, i termini particolari con cui te ne esci fuori, mi lasciano senza parole. Non so se te l’ho già chiesto e non mi sembra di averlo letto tra le note (ma se è così, mi appello all’alzheimer e chiedo venia), da dove prendi l’ispirazione? Le inventi proprio di sana pianta o sono, non so, derivazioni da parole che hanno un significato ben preciso in una qualche lingua?

p.s. Ah, Thereg. Anche in questo capitolo ho sentito la tua mancanza, ma sappi che sei ancora nel mio cuore. (sì, ormai ho deciso che è lui il mio pg preferito, deal with it mondo!)
Una cosa stupida che mi ha resa felice è però questo: Forse, s’irrigidì, ma mancava della risolutezza che possedeva il padre. E questo, faceva tutta la differenza.
Passerò per carogna, ma mi fa piacere, mi sarebbe spiaciuto se fosse stato il contrario, perché avrebbe adombrato troppo presto la memoria di Thereg e sono felice che sia stato proprio Haren a pensarlo (e terrò per me i miei pensieri da amante dello slash, perché so che è una fic het e immagino che prima o poi Har o Vasia trovino tempo anche per questioni amorose, magari perfino tra di loro… uhm… mah).

Ok, ho finito davvero. Perdonami se nel dilungarmi mi sono fatta più confusionaria del solito, però, visto il tempo che ci ho messo per recensirti, ci tenevo a dire quanto più possibile e analizzarla quanto più possibile.
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Questa recensione aderisce all'iniziativa "10.000 recensioni in un anno" del gruppo Facebook Il Giardino di Efp.

Recensore Master
02/06/18, ore 09:13

Ciao ^^
Eccomi qui per l'ABC delle recensione :D
Ovviamente non potevo che andare avanti con questa long, quindi bado alle ciance.
Direi che ho apprezzato tantissimo come hai aperto questo capitolo, con Vasia che, affacciata dal promontorio, guarda ciò che ha di fronte. Ecco, la descrizione del paesaggio l'ho amata particolarmente, mi piace quando qualcuno descrive tanto bene un luogo da farmici sentire dentro, ed è questo il caso. Tra l'altro non so se in passato te l'ho già detto, ma le tue descrizioni mi piacciono veramente tanto, sono scritte in un modo che si adattano a questo contesto e che mi colpiscono.
Mataj quando compare lo fa sempre con un grande effetto. Arrivata a questo punto posso dire che lui è uno di quei personaggi che la sa lunga più degli altri (sai no, quel personaggio misterioso/saggio che c'è praticamente in ogni film/libro, tipo non lo so Gandalf e simili ahahah xD), e questa cosa mi piace. E poi vogliamo parlare della sua conversazione con Vasia? Carica di significato e, indovina un po'?
L'HO ADORATA.
Ho adorato quando descrive ciò che lui vede e quando Vasia afferma, con molto rammarico anche, di non essere in grado di vedere nulla.
Non solo l'entrata, ma perfino l'uscita di Mataj è d'effetto, non ho parole xD
Vasia alla fine sembra molto giù di corda, ma direi che può anche starci, visto tutto quello che sta passando, no?
Passiamo adesso al mio personaggio preferito indiscusso, ovvero Dareg. A quanto pare il lupo perde il pelo ma non il vizio, eh? L'ho visto da come si è approcciato a Cadorn (che, a proposito, nella mia mente me lo sono immaginata come Malocchio di Harry Potter, non chiedermi il perché XD
Però vabé, Dareg si ama anche per questo. E a proposito di amore, ma quanto carina è stata la sua conversazione con Joel? Ammetto che, da brava fujoshi-fangirl quale sono, mi è pure partita la ship, visto che Joel sembra la classica persona allegra e disponibile e Dareg il classico ombroso che finge di non sopportarlo ma invece gode della sua compagnia.
... Però vabé, le mie sono sciocchezzuole.
Poi c'è Miva, un altro personaggio che mi piace, anche lei è misteriosa, è forte... però ansia ahah, sembra tipo frutto dell'immaginazione di Dareg che ogni tanto sbuca e gli dice cose. Ma anche di lei voglio saperne di più.
Direi che il capitolo si chiude in un modo che uno dice: Ebbene, e adesso?
Com'è giusto che sia, perché la curiosità è cosa assai giusta.
Che dire, anche in questo capitolo hai fatto un ottimo lavoro, in particolare mi sono piaciute le descrizioni (ma va?) e le introspezioni di Vasia e Dareg. Il tuo stile, beh...
seriamente? Lo amo.
Scusa se ho sclerato un pochino, a volte lo faccio nelle recensioni, penso ti abituerai xD
Mi ha fatto piacere continuare questa long, non mi resta che salutarti, alla prossima ^^