Recensioni per
Comme s'il neige en Juillet
di OnlyHope

Questa storia ha ottenuto 277 recensioni.
Positive : 277
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
20/09/20, ore 14:47

E se prima Taro era quasi un fantasma che compariva ogni tanto a scompigliare le carte, adesso diventa protagonista, la voce che racconta la sua versione dei fatti e ci svela anche come Napoleon sia arrivato a sapere quello che sa.
Una interessante retrospettiva tripla che mi è piaciuta e insieme mi ha messo una infinita tristezza. Forse sarò io che passo un periodo da dimenticare, o forse sarà il fatto che, già te ne ho parlato, i fatti di Berlino mi hanno sempre lasciato un grande senso di amarezza (la
Non coppia mi è rimasta impressa), ma in definitiva ho letto il capitolo che se stessi scivolando lentamente verso la depressione senza neanche tentare di aggrapparmi a qualcosa per impedirmi il tracollo.
Dopo tutto, se Taro chiudesse le applicazioni, e magari evitasse di tenere sfondi con screenshot rubati, le cose sarebbero più semplici per tutti. Credo anche per me...
Sono esattamente nel mood peggiore per affrontare questa cosa e faccio perfettamente quadrato con tuoi protagonisti!
A presto
Maddy

Recensore Veterano
20/09/20, ore 01:26

Ciao OnlyHope.
Complimenti per la velocità con cui hai recuperato tutte le recensioni. Invece io, come vedi, vado avanti sempre con calma, però, ti assicuro che così le storie si gustano di più.
Un piccolo salto indietro nel tempo per farci scoprire i sentimenti di Pierre e forse capire meglio la sua reazione che in un primo momento può sembrare esagerata.
In realtà, per me era già tutto abbastanza chiaro. Naturalmente, era solo una battuta la mia, quando dicevo che aveva colto la palla al balzo, si capiva che era veramente coinvolto da Azumi. Credo lo sia stato da subito, anche se all'inizio, la spinta, per cercarla e correre da lei, era data soprattutto dall' attrazione fisica. Ed è stato pienamente ricambiato da Azumi che si è gettata velocemente in quella avventura ed ancor più velocemente si è ributtata nelle sue braccia dopo Berlino. Tutta questa fretta forse avrebbe potuto instillare il dubbio che avesse bisogno di lui per dimenticare e che la parentesi di Berlino non era ancora chiusa definitivamente. Ma a Pierre allora non importava o pensava che col tempo lo sarebbe stata. Ma ora, dopo tutti questi mesi di relazione scanzonata ma anche appassionata, il tempo trascorso insieme e l' atteggiamento della ragazza, sempre allegra, disponibile per lui, pronta ad accoglierlo ed a farlo uscire finalmente dall’ ombra, gli avevano fatto pensare che era il momento giusto per dare una svolta al loro rapporto. Chissà forse è la prima volta che Pierre ha pensato di aver trovato la donna giusta, in fondo è ancora molto giovane, anche per questo la delusione è stata maggiore. Inoltre, se di una cosa era sicuro riguardo ad Azumi, era della sua sincerità. Era convinto che lei non fingesse mai , che non fosse un’ ipocrita; si diceva che adorava "il suo essere totalmente vera con lui", per poi scoprire che ha anche lei le sue zone d’ombra, i suoi segreti e che forse mentre lui se ne stava a Bordeaux, lei a Parigi si vedeva con Taro. Noi sappiamo che non è così, ma lui no, e comunque anche se con Taro non c’ è stato praticamente nulla, sappiamo pure che da quando è arrivato a Parigi, Azumi non è stata più solo la donna di Pierre perché una parte di lei non riesce a far a meno di pensare all’ altro e non è riuscita o non ha voluto fargli capire subito e chiaramente che per loro non c’ era alcuna possibilità.
Maria.

Recensore Veterano
19/09/20, ore 15:15

Ciao Onlyhope!!!
Ed ecco un altro capitolo di souvenirs che ci aiuta a comprendere ancora meglio la figura di Taro e i suoi sentimenti!
Il primo souvenir di Berlino è bellissimo, trasmette, come sempre sai fare tu, tutte le sue emozioni e conferma, soprattutto a noi lettori che abbiamo letto la versione di entrambi, che hanno davvero provato la stessa cosa mentre stavano insieme (come del resto Taro ha cercato di dire ad Azumi, in una delle poche volte in cui si è esposto un pò di più!:D ). E' quasi un peccato che la nostra protagonista non possa leggere anche questo perchè credo la illuminerebbe ancora di più! Soprattutto perché permette di comprendere meglio come mai quella volta se ne sia andato così e, come anche per lui quel momento sia stato destabilizzante/desolante.
Il secondo souvenir ci spiega un pò meglio la posizione di Misaki e la sua "strategia" per riconquistarla o, meglio, avvicinarla; riesce a dare ancora una volta un pò di risposte a chi, come me per lo meno, si è chiesto come mai sia stato parco di parole anche in quella circostanza. Ed emerge l'animo sensibile e attento di Taro che sa che deve procedere gradualmente. E' interessante, poi, vedere come lui stesso ammetta che in questi anni anche Azumi è un pò cambiata, cresciuta e come anche per lui ci sia ancora molto da scoprire (mi riferisco per esempio a quando la guarda lavorare appassionata!).
E, infine, la conversazione che in tanti eravamo curiosi di ascoltare! Napoleon non mi è simpatico ma devo dire che al posto suo anch'io avrei capito più meno quello che, immagino, abbia capito e riferito a Pierre....Taro, infatti, un pò per discrezione (giustamente si tratta di questioni private) un pò perchè non ha nessun interesse a essere chiaro con il compagno di squadra, pur sapendo che è molto amico di Pierre, non si spreca in dettagli e precisazioni, però fa di certo capire che conosce bene Azumi  e che tra loro c'è stato e c'è qualcosa. Mi ha molto colpito quando dice che Azumi è una che "non può essere di nessuno...gioca ad armi pari...." che, spero non fraintendendo o capendo male, ho interpreato come un voler dire che è una ragazza con personalità. Cosa peraltro che emerge nei primi capitoli quando Azumi parla di sè ma anche quando parla della relazione con Pierre; anche sentendo entrambe le versioni si evince che se all'inizio entrambi si divertivano soltato poi è maturato altro, comunque sempre alla pari. 
Mi ha fatto sorridere e un pò di tenerezza leggere che Misaki ha rubato una foto da istagram per mettersela come sfondo del cellulare!:-)
Ora non ci resta che attendere la reazione di Azumi alla lettera che, sapientemente, hai rimandato e vedere se riuscirà a fare chiarezza nel suo cuore. Così come attendiamo un'eventuale mossa di Pierre: resterà fermo nella sua posizione o magari Azumi farà qualcosa per smuoverlo? Devo dire che, se fino ad ora, in parte comprendevo un pò il suo non volerle parlare, ora che so un pò meglio cosa ha sentito Napoleon credo che qualche chiarimento in più, al posto di Pierre, lo vorrei proprio!
Come sempre, a venerdì!!:-)
(Recensione modificata il 20/09/2020 - 06:06 pm)

Recensore Veterano
18/09/20, ore 22:28

Ehhhhhh okkkkkkk!
Ci mostri il punto di vista di Taro nelle varie situazioni ma tutto ciò non basta a convincermi. Il piatto pende sempre dalla parte di Pierre...
Sai che amo Taro, però mi infastidisce il suo modo di fare, il suo aspettarsi che Azumi assecondi le sue pippe mentali e sì, anche il suo non rispettare il rapporto che Azumi ha con Pierre.
Fosse per me questa storia finirebbe con un due di picche per Taro e il suo comportamento negli anni.

Recensore Veterano
18/09/20, ore 18:25

Con questo capitolo possiamo leggere le vicende dal punto di vista di Taro, quello di un ragazzo che si sforza di non cedere ai richiami dei suoi sentimenti. Già ho espresso il mio gradimento per la notte di Berlino, anche se mi aveva lasciata con molte perplessità. Ora tutto ha un perché, anche l'ennesima fuga di Taro assume una nuova luce che chiarisce il suo tormento interiore, quel bisogno a cui non vuole cedere per timore di crollare a pezzi come suo papà.
Ora, però, sappiamo anche che la notte di Berlino è stata il segno che attendeva per capire che Azumi è la parte mancante di lui, una parte di cui non vuole più fare a meno. Quindi ecco che Taro sfodera la determinazione che ha dimostrato lungo tutta la storia del manga, soprattutto nel momento di riprendersi dopo il grave incidente durante il World Youth.
Nemmeno i tentativi di allontanarlo lo fanno desistere, neanche la rivelazione che Azumi è ora la ragazza del suo omologo francese (mi ero scordata questo nesso che tu hai sfruttato alla perfezione).
Molto brutta l'intromissione, degna di un pettegolo senza speranza, di Napoléon e Taro è totalmente IC con la sua pacatezza che però non si traduce in sottomissione, anzi risponde a tono al suo interlocutore, ma, ahimè, facendosi sfuggire un dettaglio che il compagno di squadra sfrutta per fare poco elegantemente la spia (anche questo lo vedo molto IC, mi ha sempre suggerito l'idea di una persona poco civile).
Il capitolo si conclude quindi sul "pasticcio" generato da questa intromissione che, tuttavia, potrebbe tirare l'acqua al mulino di Taro.

Recensore Master
18/09/20, ore 12:05
Cap. 7:

E' un capitoloche i lascia con molte sensazioni contrastanti, un po' forse come Azumi. XD
Da una parte capisco Taro che usa un sotterfugio per poter restare da solo con Azumi e chiarire la faccenda Berlino, anche se con eoni di ritardo, dall'altra capiso Azumi che non vuole andarsene subito appena capisce la situazione per non far capire quanto la faccia sentire a disagio. Il punto è che se decide di restare deve anche avere la capacità di tenere testa ad una conversazione che potrebbe diventare spinosa.
Venendo nello specifico a Berlino, posto che sono ancora convinta che un confronto possa chiarire ad entrambi meglio quanto sia accaduto quella notte, se Azumi sente la faccenda come chiusa, avrebbe dovuto chiarire in quel momento comunicandolo chiaramente a Taro, con una frase del tipo "Non mi interessa parlare di Berlino, per me è una faccenda chiusa, sono andata oltre e sto frequntando una persona."
E li sì che Taro avrebbe dovuto fare marcia indietro, invece la fuga per le stanze di Azumi gli da il coraggio di una mossa spregiudicata. Questa se la poteva anche risprmiare Taro, ma tant'è e la razionalità abbandona definitivamente Azumi.
Quest'ultima è convinta della sua relazione con Pierre, ma dovrebbe approfondire di più sé stessa, perché è evidente che Berlino e Taro in qualche modo la turbino ancora. Deve capire come e perché, anche se non è facile.

Recensore Master
17/09/20, ore 17:45
Cap. 14:

Sai che preferirei stare tra l'incudine ed un martello invece che essere Azumi?
Se Maometto non va alla montagna, questa in qualche modo è arrivata ed è un macigno notevole che Taro ha piazzato lì.
Il famoso carico calato in tavola con prepotenza.
Se prima era confusa avere una confessione nero su bianco diventa disarmante.
Perché resta lì, scritta e indelebile (almeno che non gli dia fuoco... potrebbe essere un idea eh... dopo tanti anni un momento di rabbia ci sta ahaha)
Attendo di capire la reazione di Azumi a questa lettera.
Tutto quello che ha sempre desiderato ora è lì... chissà come reagirà.
Pierre se non trova il modo di parlarle adesso temo che sarà persa...
Il passato è tornato, e lo ha fatto in maniera totale e incalzante.
E non si arrende ha le idee chiare stavolta...
Sanae77

Recensore Master
17/09/20, ore 17:18

Che situazione, povera Azumi.
Ha fatto bene a sfogarsi con quel coglione di Napoleon era giusto che si facesse gli affari suoi.
La ragione non è mai da una parte soltanto.
Primo lei dovrebbe interrogarsi seriamente sul perché ha certi atteggiamenti quando vede Taro. Non può ignorare quello che prova quando è con lui.
Dall'altro lato già che abbia creato una bolla temporale con Taro dove il mondo pare scomparire non è certo un bene.
Pierre sbaglia comunque a non farla parlare, da persone adulte quali sono... un confronto è dovuto specialmente quando si provano certi sentimenti.
Per non aver rimpianti in futuro.
Spero sia solo la rabbia a farlo agire così visto l'amore che prova.
Spero che riescano a parlare... e che anche Azumi riesca a schiarire lei sue idee... anche se dubito per ora.
Fossi in Pierre chiarirei con lei, ma comunque mi prenderei del tempo per farle capire i sentimenti che prova e per CHI soprattutto.
Sanae77

Recensore Master
17/09/20, ore 16:50

Buaaaa io lo sapevo, lo sentivo che Pierre si era innamorato ben bene, e che era cotto a puntino.
Ed ora questa visione del suo punto di vista non è altro che una palese conferma.
Ed è stato proprio il classico colpo di fulmine da parte sua. Azumi ha un percorso molto differente che non so dove la porterà ma questo 'sole' è bellissimo e non so se può competere con la luna oscura che emana Taro.
Pierre mi fa davvero una gran tenerezza.
Sei riuscita a farmi star simpatico un personaggio che solitamente mi sta sugli zibidei...
Tanto tu mi faresti digerire anche i sassi.
Brava.
Sanae77

Recensore Master
16/09/20, ore 14:47
Cap. 14:

Allora... capisco che Azumi non voglia parlare con Taro direttamente, ma secondo me almeno un messaggio avrebbe potuto starci. Insomma, anche qualcosa di interlocutorio... "dammi cento anni per pensarci", per esempio. Invece niente... e a questo punto mi pare che loro due, Azumi e TAro, siano più simili di quanto vogliano e possano ammettere, anche se uguali in tempi diversi.
Cerco di spiegarmi: nel Taro del passato che voleva fortemente bastare a se stesso io vedo la Azumi del presente che pensa di poter decidere per conto proprio anche della vita degli altri e non so se ci possa essere un modo per allineare le cose.
A metterli insieme, lei, Taro e Pierre, non se ne tira fuori uno intero, nel senso che sono tre caratteri spigolosi, e lo sto dicendo persino del pucciosissimo Taro, che in realtà con il suo bel faccino, ne ha lasciati indietro di cocci...
Ad ogni modo, la lettera a cuore aperto scritta da Taro è davvero adatta a lui, nel senso che nonostante le rivelazioni pesanti e sofferte, lo riconosco in questo percorso difficile e lungo.
Peccato che adesso la soluzione non sia così semplice... o forse sta in quel tempo che sembra che lui sia disposto a concederle; il tempo che sarebbe sufficiente a riallinearli, se non ci fosse di mezzo Pierre.
Ovviamente, resto in attesa...
A presto
Maddy

Recensore Master
16/09/20, ore 08:26
Cap. 14:

La lettera di Taro è molto bella e lui questa volta si è veramente messo a nudo esprimendo totalmente i suoi pensieri e sentimenti, ma concordo con Kara che sia tardiva perché ora Azumi ha voltato pagina.
Anche Azumi sembra aver imparato ad esprimere sé stessa in modo almeno un po’ più chiaro (lo prova ad esempio la conversazione con De Carlo), ancge se ancora ci sono cose che non riesce a chiarire, anche in parte a causa di Pierre, che si è barricato nel suo mutismo. Ora sarò forse ripetitivo, ma tutto il pregresso nella vita di Pierre non può automaticamente avvalorare il suo comportamento. Capisco la situazione; se sei rimasto scottato nel profondo da una relazione che reputavi importante è ovvio essere restio a riaprirti, ma se non dai nemmeno la possibilità alla controparte di dare una spiegazione allora il ruo comportamento diventa inappropriato, senza contare che tu stesso ti stai facendo del male.
PS riguardo a Taro, quoto totalmente ogni parola scritta da Sakura; Taro è uno dei PG più sottovalutati e complicati da gestire e tu lo hai reso alla perfezione!
(Recensione modificata il 16/09/2020 - 08:33 am)

Recensore Master
15/09/20, ore 19:17

Napoleon e il chihuahua molesto mi ha steso. XD
Tornando serie, finalmente Azumi rivela anche a Gérard la sua realzione con Pierre. Il modo in cui l'ha fatto mi ha stupito, nell'estrema naturalezza con cui tutto è avvenuto, complice una gaffe involontaria di Lucille. Mi sarei aspettata qualcosa di più "preparato", ma probabilmenteil fatto che Azumi ne sia venuta fuori così con nonchalance denota quanto lei creda, o voglia credere, nella storia con Pierre.
Anche Gérard mi ha piacevolmente stupida, dopo la sua prima reazione da facepalm, nel non comportarsi da esaltato e comprendere finalmente il punto di vista di Azumi.
Procedendo a ritroso, la prima parte con il dialogo tra Pierre e Azumi mette ancora una volta in evidenza la leggerezza di questa coppia e il loro modo, a volte sopra le righe, di interagire.
Ma quanto è stata tenera, poi, la dichiarazione di Pierre a fine partita?

Recensore Veterano
14/09/20, ore 15:01
Cap. 14:

Lo scorso capitolo si era chiuso con un'immagine desolante: il mutismo di una persona ferita che alimenta la tristezza della protagonista che può solo barcamenarsi senza poter dare le sue motivazioni. In una situazione simile è chiaro che gli amici camminano sul filo del rasoio, perché nessuno ama essere compatito, ma nemmeno essere trattato come se niente fosse. Azumi coglie questo disagio di Gérard e lo toglie dall'imbarazzo, spiegando che sì, non è piacevole vedere una persona che si sta negando solo attraverso uno schermo televisivo, ma almeno è qualcosa. Attraverso il loro scambio di battute scopriamo che il telefono di Azumi è pieno di messaggi senza risposta, ma da entrambe le direzioni. Anche Taro vorrebbe parlarle, ma lei si nega.
Azumi non è una stupida, razionalmente sa che Taro non ha agito in malafede, ma per lei non è il momento di affrontare anche questa questione dopo la doccia ghiacciata avuta con Pierre.
Se la vita sentimentale non ingrana, quella lavorativa sembra andare alla grande, ora che lei sa di essersi guadagnata tutta la stima del suo datore di lavoro. Questa parentesi alleggerisce l'atmosfera del capitolo, perché rischiava di essere troppo cupa.
Il finale con la lettera di Taro è ciò che mi ha veramente commosso. Questo ragazzo, che non ha altra via di comunicazione, decide di usare un metodo vecchio, ma efficace, codificato con un linguaggio che appartiene a loro, perché parte della loro cultura e, in tal senso, Pierre viene estromesso attraverso questo mezzo.
La lettera è molto toccante e mette a nudo degli aspetti di Taro che non si potrebbero notare in superficie. Per chi come me ha avuto una famiglia unita è difficile capire quanto possa segnare vedere i propri genitori non saper più comunicare, vedere uno dei due indebolito dalla separazione e perennemente in fuga. Un bambino delle elementari non dovrebbe portare un peso simile, eppure Taro lo ha fatto, senza perdere il sorriso, costruendosi mattone su mattone una forza interiore che lo ha reso quasi invulnerabile. La sua indipendenza è l'unica certezza che ha ed è normale che di fronte ad una persona che fa vacillare questa sua certezza sceglie, sbagliando per sua stessa ammissione, la fuga come da insegnamento paterno.
Non so se Azumi sarà in grado di comprendere, perché spesso, quando si è "vittime" di questi atteggiamenti difensivi, si tende ad etichettare il tutto come scuse, però se è vero che Taro è stato così importante per lei, capirà che in realtà lui ha solo bisogno di sapere che lei sarà lì per lui.

Recensore Junior
13/09/20, ore 23:34
Cap. 14:

Ciao! Sebbene la curiosità di conoscere le motivazioni (che devono essere davvero "forti") che ha hanno indotto Pierre ha troncare ogni rapporto con Azumi mi stia "divorando", la lettura di questo capitolo è riuscita a farmi rimanere a bocca aperta. Si capisce che lo stato d'animo di Azumi è molto confuso, sarebbe stato corretto che Pierre le avesse concesso un confronto: il fatto che ciò non sia avvenuto la deprime e la destabilizza forse molto più della fine del rapporto in sé. Vedere ogni suo tentativo di approccio nei confronti di Pierre cadere nel vuoto è frustrante e "applica" inconsapevolmente lo stesso comportamento nei confronti di Taro credendolo, forse, fautore della fine del suo rapporto con Pierre a seguito della sua lite con Napo. Ma il capolavoro in assoluto è rappresentato dalla lettera di Taro che, come sai, è un personaggio che io amo moltissimo. Taro si è messo a nudo, attraverso i tuoi occhi: la descrizione non poteva essere più che calzante. Ha messo in luce la sua più grande debolezza che gli ha impedito finora di ammettere i suoi veri sentimenti nei confronti di Azumi: la paura. È l'introspezione magistrale di uno dei personaggi per me più amati ma anche più criptici del manga .. mi ha veramente colpita.. le parole non bastano a descrivere l'emozione suscitata da questa lettera Formidabile come sempre

Recensore Veterano
13/09/20, ore 15:42
Cap. 14:

Ciao, OnlyHope,e così finalmente il velo intorno alla figura di Taro comincia a squarciarsi e per la prima volta abbiamo modo di ascoltare
la sua voce "interiore", attraverso una lettera bellissima, che mette in luce il suo "io".
Ma andiamo con ordine. Azumi continua a struggersi per la mancanza di Pierre e a rimpiangere ciò che era e ora non è più. Il suo "sole", la
sua fonte di felicità, sembra definitivamente scomparsa e la sua vita sentimentale appare quanto mai in alto mare. Per fortuna, la sua
vita lavorativa continua ad andare a gonfie vele e pare chiaro che il suo capo nutra per le una grande stima. Lo si evince dal modo in cui
la incoraggia a procedere col progetto Tanaka. Progetto che, inevitabilmente la riporterà in contatto con Taro, e vedremo in che modo
si approccerà al centrocampista giapponese dopo aver letto la lettera che lui le ha scritto e di cui mi accingo a parlere.
Innanzi tutto, ti devo fare il complimenti per come hai saputo tratteggiare la figura di Taro che, come già sottolineato da altre colleghe
di recensione è un personaggio più complesso di quanto si pensi e spesso sottovalutato, ma anche per a sapienza con cui sei riuscita a riassumere ciò che è stata la storia e la vita di Taro fino a questo momento.
Le giustificazioni che Taro ha dato ad Azumi per il suo comportamento, per le sue titubanze nei suoi confronti, sono quelle che mi sono data io per cercare di giustificare questa coppia mai nata. Perché quando sai che la tua vita è quella di un nomade, quando sai che non ti fermerai a lungo in un posto,quando sai che il tuo tempo con le persone che hai appena conosciuto è contato fai più fatica a lasciarti andare.
Aggiungi anche l'esempio di un matrimonio fallimentare (quello dei suoi genitori) e si capiscono molte cose. C'è poi da dire che il Taka,
in World Youth ha veramente fatto macello di questa coppia, con Azumi che arriva di punto in bianco, senza aver fatto prima neache una
sola apparizione, neanche in ospedale. Tirerei volentieri le orecchie al Sensei, se non sapessi che dietro a certi problemi di WY (vedi
anche la semifinale ridotta ad una pagina di giornale) ci sono problemi editoriali più grandi dell'autore. Ho già parlato di come, secondo me,
questa coppia sia un 'occasione persa per il Taka, nonostante Azumi non mi faccia nè caldo, nè freddo, quindi non mi dilungo oltre.
Anche io, infine, ho notato come questa ricerca di ordine sia importante sia per Azumi che per Taro. Ora sono molto incuriosita da quale sarà la reazione di Azumi alla lettera di Taro. Spero solo che segua il consiglio di Lucille e che,prima di prendere qualsiasi decisione,
rifletta bene e con serenità. Finora, come dici tu, il suo problema è stato proprio quello di rifiutarsi di fermersi a pensare a ciò che vuole veramente.
Comunicazione di servizio prima di chiudere: questa era la mia ultima recensione prima di andare in vacanza, quindi non so se sarò in grado di recensire i nuovi capitoli, ma ci sentiremo presto.

Alla prossima