Recensioni per
Comme s'il neige en Juillet
di OnlyHope

Questa storia ha ottenuto 277 recensioni.
Positive : 277
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
26/06/20, ore 23:48
Cap. 1:

Finalmente approdo a questa tua nuova fatica con gli occhioni luccicosi come fossi Usagi di Sailor Moon. Troviamo Azumi alla fine del suo lavoro sull'appartamento del suo nuovo ragazzo che, per fare onore alle tue scelte stilistiche, chiamerò Pierrik...ok merito insulti. Non me ne volere, ma quel personaggio non l'ho mai digerito, perciò spero che la scappatella, chiamiamola così, di Berlino abbia ripercussioni. Vedo però che Pierrik the Fighetten non la vede così e ci può stare dato che si parlava di una frequentazione più che di una relazione.
In questo capitolo hai ben delineato la figura di Azumi: una giapponese europea, cioè un essere quasi mitologico. Credo sia un aspetto interessante della sua personalità e mi piace molto anche il suo carattere deciso al punto di dettare condizioni addirittura al "tombeur de femmes" della nazionale francese.
Ho trovato anche molto ben esposta la parte in cui Azumi sembra spiegare perché lei sta così bene con Pierre, cioè il fatto che lui non abbia zone d'ombra a differenza di qualcun altro che ben conosciamo. Mi chiedo, però, se questo sole così splendente non arrivi a scottare questa donna all'apparenza così forte.

Recensore Master
26/06/20, ore 17:52

Io non avrei aspettato tanto, sono sincera. Lo so che a te i principe azzurro di Bardeaux piace tanto, ma qui non c'è storia proprio... e se anche il tiramolla del passato non è un gran che come premessa, di certo adesso lui sembra un filo più deciso.
Insomma, Azumi, svegliati!
Molto bella la scena a cena, con l'intervista e il sottile gioco di Taro: certo, rispetto al ragazzino dagli occhioni limpidi che mi ricordo io, questo è di un fascinoso che stende... e il fatto che faccia tutti quei riferimenti poco velati, dovrebbe essere per Azumi una possibilità da cogliere al volo.
Romantica la parte all'Ile saint Luis, un angolo adorabile di Parigi... Ma sembrava di vederli e i gesti di Taro hanno conquistato anche me (non che abbia opposto troppa resistenza, lo ammetto).
Ho una domanda fondamentale per il ménage della vicenda: ma i capelli, li ha ancora come da giovincello? E il faccino? No, perchè io me lo vedo paro paro, ma un po' più grande!
Comunque, adesso al sopralluogo vorrei andarci pure io...
A presto
Maddy

Recensore Veterano
26/06/20, ore 14:54

E già già già "Azumibbelladdezzia": ci stai cascando dentro come una pera troppo matura dall'albero.
Il bel Mangiarane (ah, non ti ho detto che adoVo la versione 2.0! *___*) è sensuale da far schifo, 'sto stronzo.
Cosa tipica dei francesi, tra l'altro.
Altra cosa che amo è che nelle nostre ff i personaggi sono esonerati dall'alito di cammello mattuttino: si baciano con lingua e quant'altro e sono freschi come una rosa. E senza sciacqui col Listerine! \O/ ma come fannooooo!!!!
Evidentemente non sanno cosa voglia dire aver mangiato pasticcio di porri la sera prima e, tanto meno, conoscono la carogna mattutina pre-caffè.
Beati.
Al di là della mia ironia del c***o, come prevedevo nella recensione al capitolo precedente, questi due fessi ME LI STAI FACENDO PIACERE. Ho riso alle frecciatine di Azumi su Gerard come se le avessi fatte io! Che bello prendere per i fondelli i francesi! XDDDD
Hai una dote Only: mi fai leggere storie su coppie che, normalmente, non considererei nemmeno di striscio. Solo tu puoi! XD
Besos,
Ai

Recensore Master
26/06/20, ore 14:38

Ok, mi siedo e mi accingo a recensire questo capitolo. Temevo l'arrivo di questo momento, per cui il colpo non è neanche troppo grosso.
Il destino - o meglio, l'autrice sadichetta - ci mette lo zampino e TAC, ecco l'incontro (non tralascio la prima parte per malignità, ma vorrei concentrarmi sul succo del capitolo).
A Gérard non fischiano le orecchie? No perché gli improperi mentali di Azumi li ho percepiti persino qui sul cucuzzolo della montagna. Non che quelli per Taro siano da meno, eh.
L'intervista è come me la aspettavo, o meglio, Taro è come me lo aspettavo: gentile, educato, ben pensante, ecc ecc ecc... certo, mai avrei creduto che facesse da galeotta per l'incontro con Azumi (e qui Paride mi urla nell'orecchio "E che ti aspettavi, che non arrivasse mai? Qui la carne ormai è sul fuoco, girala girala girala!") e soprattutto che fosse così presto. Ma ci sta.
Concordo con Lucille: Azumi stava flirtando, magari senza sapere che lo faceva sul serio, ma quel "Forse" sibillino non poteva cadere nel vuoto (Ah Azù, chi credi di prendere in giro? Siamo donne, SAPPIAMO COME SI FA *ridacchia*), ma magari l'ha fatto davvero in maniera innocente (questo solo i capitoli successivi ce lo diranno).
E ora... parliamone.
Taro.
Che. Min*ia. Fai.
Le apri la porta.
Le cedi il passaggio.
Le guardi il sedere. (ok, questa l'ho aggiunta io ma SIAMO ONESTI)
ORDINI PER LEI.
La sfiori.
La accarezzi.
MA CHE CE STAI A PROVA'?
La risposta è.... sì. Decisamente.
Nessuno mi toglie dalla testa che Taro sia lì per lei. E allora dico: perché comportarti come ti sei comportato? Perché andartene lasciandola lì così. Ma sei un diesel, che ci metti un po' a scaldarti? Le sinapsi sono rallentate dai troppi spostamenti? IL CAMION TI HA CAUSATO SERI DANNI NEUROLOGICI E NESSUNO ME LO HA DETTO?
No vabbè, io boh.
Secondo me per Azumi saranno uccelli per diabetici. E sai perché? Perché le sue reazioni mi testimoniano che COMUNQUE SIA a lei lui non è indifferente.
Ora mi aspetto di tutto.
Ma sappi che per una settimana, quando passerai qui davanti alla finestra, avrò il broncio.

Recensore Veterano
26/06/20, ore 14:23
Cap. 1:

Sorpresonaaaa!
Cioè, l'hai fatta anche tu a me. Avevo visto, dopo il mio rocambolesco ritorno nel fandom, che stavi pubblicando e mi son detta: "Toh, la Only! Appena ho un secondo la leggo..."
Ammetto che non avevo guardato le note e la descrizione della storia (siccome sono un genio) e quindi ero convinta di ritrovarmi i SANAEBASA descritti come tu sai fare.
Limite mio, grave limite mio.
Perché invece chi mi ritrovo come protagonisti? L'odiata Azumi e il Mangiarane n.2 (il Mangiarane n.1 per me è Napoleon. XD).
Quindi mi stai sfidando, di' la verità? Perché so già che me li farai amare e per questo io ti odio dal profondo. XDD
Sempre with love. <3
Ai

Recensore Veterano
25/06/20, ore 16:59

Ciao!
Un capitolo questo che scioglie un grande nodo, ma in compenso ne stringe un altro della stessa grandezza, o addirittura ancora più grande.
Il segreto che Azumi ha tenuto nascosto alla migliore amica è venuto a galla, e devo ammettere che la reazione di Lucille mi è davvero piaciuta: già mi ero immaginata una catastrofe, un brutto litigio con conseguente incrinatura della loro amicizia.
Invece, dopo un primissimo moto di delusione e tristezza, Lucille 'Perdona' Azumi e le due si confidano. Probabilmente non c'è stata una reazione violenta da parte di lei non solo per la sua maturità e grande amicizia, ma anche perché la protagonista è effettivamente in una situazione particolare e spinosa.
L'amaro in bocca viene quando Azumi risponde affermativamente alla domanda riguardante il significato del momento trascorso con Taro. Secondo lei è stato semplicemente togliersi uno sfizio, ma io non la penso così.
Ormai ho quasi del tutto la certezza che Azumi si stia nascondendo, che non voglia affrontare la realtà, e per questa ragione sta cercando di dare meno peso all'accaduto con Taro, quando in realtà penso che sia stata una svolta per la sua vita.
Dicendo ciò mi allaccio alla seconda parte in cui appare la proposta di Hiroshi di mettere mano sulla casa a Montmartre, sarebbe un altro bel progetto che metterebbe alla prova le doti di Azumi, eppure lei non è per nulla convinta, dapprima cerca quindi di rifiutare, ma essendo messa con le spalle al muro non le resta che rimandare l'impegno per quanto le sia possibile (e si sta parlando di pochi giorni).
Infine la parte con Taro che mi ha affascinata davvero molto, lui sembra quasi un incantatore, nel senso che ogni gesto compiuto, anche il più banale, come il sorridere, ha un effetto quasi magnetico sia per il lettore che per Azumi.
Insomma, etichettare la faccenda come togliersi uno sfizio e pensare che il capitolo fosse chiuso è stata davvero una pessima mossa, poichè l'incontro con Taro è stato un vero e proprio fulmine a ciel sereno, e ha portato cambiamenti nella vita della protagonista (appunto il non voler tornare in quella casa, cosa che in condizione 'Normale' avrebbe subito fatto).
Il problema ora sta nel fatto che Azumi deve capire veramente il significato del momento trascorso con Taro e agire di conseguenza. Lo scoglio più duro sarà accettare tutto questo... E anche, dopo tanto sole, trovarsi travolti dalla pioggia.
Comunque mi è rimasto un gran tarlo in testa: per Azumi la situazione è chiara per il lettore (non per lei) ma per Taro cosa ha significato l'accaduto? È della stessa opinione di Azumi oppure la pensa diversamente?
A domani con il prossimo capitolo!
CKS

Recensore Veterano
21/06/20, ore 14:12

Ciao OnlyHope, altro bel capitolo quello che ci hai presentato. Un capitolo molto emotivo, ancora una volta tutto vissuto attraverso gli occhi di Azumi, che si trova alle prese con un dopo sbornia abbastanza stressante. Per prima cosa deve affrontare Lucille. La ragazza si rende immediatamente conto che Azumi ha qualcosa che non va, e non solo per via dell'ubriacatura della sera precedente.
L'improvviso ritorno di Taro ha scoperchiato il vaso di Pandora e ormai Azumi non riesce più a tenersi dentro tutto il turbamento emotivo per la notte berlinese con Taro. Sono d'accordo su quanto detto dalle altre "colleghe" di recensione a proposito di Lucille. La ragazza è davvero una buona amica, che non giudica Azumi, ma si preoccupa piuttosto di aiutarla e supportarla.
La sua apprensione per Azumi è sincera e molto tenera. Mi dispiace solo che abbia una visione negativa di Taro. Lo so, sono di parte ma, tolta la notte a Berlino (di cui, comunque, abbiamo una visione parziale, perché sappiamo solo come l'ha vissuta Azumi), non credo che né Misaki né Azumi abbiano grosse colpe se la loro storia non ha funzionato. Le circostanze della vita li hanno allontanati. Capisco comunque Lucille che ha visto Azumi soffrire a causa della sua storia mai veramente cominciata con Taro.
Ma se con Lucille è già tutto risolto ecco che arriva Tanaka a mettere in difficoltà Azumi con la richiesta di ristrutturare la casa. Azumi cerca di accampare scuse poco credibili per uscire da una situazione al momento scomoda, ma poi si rende conto che tirarsi indietro sarebbe controproducente, oltre che sospetto, visto che la proposta viene da lei. Così la nostra protagonista è costretta a fare marcia indietro e accettare l'incarico che, inevitabilmente, la riporterà in contatto con Taro. Che il destino stia cercando di mandare qualche messaggio ad Azumi?
In ogni caso, questa sua reazione, insieme al suo turbamento, mi fanno pensare che Taro, per Azumi sia tutto tranne che un capitolo chiuso. In caso contrario, non sarebbe così turbata all'idea di doverlo vedere e non avrebbe bisogno di telefonare a Pierre
per cercare una sorta di consolazione, o per trovare la forza di non cadere in tentazione (queste, naturalmente sono solo mie congetture).
Sappi, però, che non ho creduto neanche per un secondo che per lei Taro sia stato un semplice sfizio. Questa è solo la risposta più comoda e più consolatoria che, prpbabilmente, ha voluto dare a se stessa più che a Lucille. Questa, almeno, è l'impressione che mi ha dato.
Nell'ultima parte del capitolo abbiamo poi modo di assistere all'incontro avvenuto la sera prima tra Azumi e Taro. Taro che, almeno fino ad ora, continua ad essere una figura enigmatica, tutta da scoprire.
A prima vista, sembra sempre il solito Taro, sorridente, positivo, alla mano, solare ( tutte caratteristiche in contraddizione con l'immagine della tempesta che Azumi collega al centrocampista del PSG). C'è però qualcosa di cambiato in lui, almeno secondo Azumi: un sorriso nuovo, che ancora non sappiamo a cosa sia dovuto, ma sappiamo che diventa più caldo quando lo rivolge alla nostra protagonista. Che cosa si nasconda davvero nell'animo di Taro però non è dato saperlo. Che cosa si cela dietro quei sorrisi e quella apparente serenità? Di
sicuro si può intuire il suo entusiasmo e la sua gioia per la nuova avventura che sta per cominciare e per un sogno che, finalmente si avvera. Staremo a vedere. Per il momento non mi resta che attendere il prossimo capitolo.
Ciao, a presto

Recensore Master
21/06/20, ore 10:56

E qui casca l’asino. Perché se Pierre è figo, Taro è affascinante, e ai miei occhi non c’è storia. Azumi si può raccontare quello che vuole... ma il suo disagio la dice lunga.
Resta invece un mistero come faccia lui a sembrare così serafico, nonostante tutto... Forse anche lui non ha mai messo la parola fine alla loro non storia e in questo momento ci spesa.
Molto molto efficace. Brava
Maddy

Recensore Veterano
21/06/20, ore 09:02

“Vorresti quindi farmi credere, che a Berlino ti sei tolta solo uno sfizio?”
Rifletto un attimo, lasciando che anche quest’altra definizione si faccia largo nel turbinio dei miei pensieri.
Credo sia arrivato il momento di vederla così, in effetti.
“Sì, è esattamente questo… quello che è successo.”
Termine veramente brutto, diciamolo ... e speriamo che Taro non debba mai sentirlo. Anzi, proprio nessuno... Anche perchè sfizio non è stato per nulla. Si sono cercati. e voluti tutti e due. Come giustamente Lucille fa notare alla sua amica giapponese. Lucille che è veramente preoccupata, oserei dire quasi spaventata, perchè se lo sente nelle ossa che la cosa non finirà presto. Bene non lo sa, forse lo spera, perchè onestamente non credo che si possa dire nulla di che e di male contro Taro.
A leggere questo capitolo sembra che la prima definizione di Pierre e Taro e cioè la luce e l'ombra, sia del tutto inesatta. Qui l'unica che vive nel buio più completo mi sa che è proprio la piccola Azumi. Dico piccola perchè mi sembra completamente in balia dei suoi sentimenti, che non riesce ad inquadrare, a definire, a collocare nel posto giusto del suo cuore.
Le poche parole dette da Taro alla ragazza, e di più siceramente non potevano essere dato il contesto festaiolo e mondano, sembrano descrivere una persona finalmente serena, che sa di potere offrire qualche cosa di più di incertezze emotive e materiali alla persona cui vuole bene. Che poi forse era solo questo quello che lo ha allontanato alla fine dalla Azumi berlinese: il non sapere se poteva esserci un futuro per loro, come era stato da sempre.
Molto bello il capitolo, sembrava di essere lì, ma non come semplice spettatore, ma proprio lì, dentro i loro sentimenti...

Recensore Master
21/06/20, ore 07:28

Eccolo finalmente! So di essere indietro con la lettura, rispetto alla pubblicazione, ma mi attesto ai miei tempi... e sono felice di questo arrivo. Sai che io preferisco Taro a Pierre... non me ne voglia Azumi, ma io non avrei dubbi in merito.
Complicata la serie di coincidenze che riportano Taro nella vita di Azumi; ho l’impressione che sarà un ciclone difficile da governare.
È strano che un ragazzino che sembrava così posato e gentile ora torni nella sua vita come uno spettro che sbuca da un armadio chiuso male... ma era ora! Grazie di essere tornato, Taro, a fare danni con il tuo incedere elegante.
E grazie a te!
A presto
Maddy

Recensore Master
19/06/20, ore 20:15

Mi è piaciuto conoscere l’amica di Azumi e il suo strambo fidanzato, così come ho trovato interessante il passaggio del Capo, che prospetta interessanti sviluppi professionali. Siamo ancora nella nebbia, comunque... e io sto ancora aspettando la mia risposta!!
Comunque, non ti tartasserò oltre e cercherò di essere paziente.
Affascinante anche questo Leblanc (prendo nota di cercare info)...
A presto
Maddy

Recensore Master
19/06/20, ore 19:52
Cap. 1:

Parto da un presupposto doloroso, che ti ho raccontato, nell’approcciarmi a questa storia, che trovo sofisticata e ben scritta.
Fluidi e credibili i personaggi, chiare le ambientazioni, proprio come piace a me... mi riprometto di leggerti.
Sono incuriosita e aspetto di capire PERCHÉ???
Ti do fiducia.
A presto
Maddy

Recensore Master
19/06/20, ore 17:19

Finalmente Azumi si confida con Lucille, dopo una notte insonne, e no, può raccontarsi tutto quello che vuole, ma le sue reazioni della sera prima, del mattino con l’amica e del pomeriggio con Hiroshi dimostrano ampiamente che lo “sfizio” di Berlino, sfizio non lo è per niente.
Il modo di osservare il sorriso solare di Taro (ben noto, peraltro😄), il tentativo di sganciarsi da una offerta fatta senza riuscire a trovare un motivo valido spendibile, la necessità di riprendere in mano l’album dei ricordi alla ricerca di quella particolare foto; tutto dimostra che sotto la cenere, che lo voglia o meno, cova ancora la brace e questo per Azumi è destabilizzante.
Chi invece a prima vista sembra tranquillo, oltre che felice per il sogno che si avvera, è Taro. A prima vista perché anche per lui Berlino è stato un momento problematico, quindi non è sicuro che questa tranquillità che espone sia reale o non invece una maschera portata per eclissare a sua volta i suoi veri sentimenti. Di sicuro ora c’è che Azumi si trova psicologicamente in alto mare.

Recensore Master
19/06/20, ore 14:09

Partiamo con questa sorta di inquietudine che tiene sveglia Azumi tutta notte, ma il capitolo parte comunque con un sorgere del sole che rischiara l'oscurità, e chissà che anche questo non sia una sorta di segnale che ci vuoi dare, a noi lettrici impazienti e curiose.
Approfondiamo il rapporto tra Azumi e Lucille, e ammettiamolo: Chi di noi non vorrebbe un'amica così? Non ti giudica, bensì si preoccupa per te e cerca di capirti. E allora 10 e lode alla francese, che ottiene spiegazioni e prodiga per aiutare la nostra protagonista a dissipare questi dubbi che la assillano.
La pseudo consapevolezza di Azumi (chiamiamola così, perché ancora non sappiamo cosa succederà nei prossimi capitoli= sembra rassicurare Lucille, ma se fosse solo un modo per darsi forza? Per autoconvincersi che sì, è andata così?
Poi troviamo di nuovo il destino ("destino" cioè te che ci metti lo zampino, da brava autrice sadichetta) e così pare che Azumi dovrà incontrarsi molto presto con l'Artista del Campo, in quanto Hiroshi ha preso sul serio le sue parole e vuole ristrutturare l'appartamento dove ora alloggia Misaki. Appartamento che - non scordiamolo - già in passato era stato testimone di vicende legate ai nostri amici.
E infine.. non ci lasci a bocca asciutta ma ci fai vedere che è successo tra quei due su quella terrazza.
Misakino mio bello, non me la racconti giusta, vedi che quel sorriso sornione (caldo e pseudo rassicurante da bravo ragazzo) non ci inganna. No no. Noi adesso siamo qui e vogliamo sapere che ti passa per la mente. Non solo adesso, ma anche in quella stanza di albergo là. Non te la cavi con così poco, sai?
Continuo a pensare che ne vedremo delle belle (o brutte, a seconda dei punti di vista). Anche perché qui siamo ancora in una sorta di "prologo" della storia. Sì, è arrivato Misaki (ma ce lo aspettavamo, non è una sorpresa) ma adesso è lui che deve scoprire l'attuale presente di Azumi.
Come al solito però devo dirti brava, perché è tutto scritto in una maniera fluida, limpida, e soprattutto reale.
Prendi ad esempio la reazione di Lucille: è da premiare, ma è anche comprensibile perché non parliamo di adolescenti gnegnegne che potrebbero reagire davvero con "Oddei non me lo hai detto, non mi vuoi bene non siamo più amichette". La sua reazione è da persona matura e soprattutto da Amica, dove la maiuscola non è messa a caso.
Ci vediamo venerdì, solito posto accanto alla finestra per vederti arrivare <3
(Recensione modificata il 19/06/2020 - 02:11 pm)

Recensore Veterano
16/06/20, ore 12:04

Ciao!
Prima di iniziare a commentare in modo serio ho individuato tre chicche in questo capitolo che non posso fare a meno di menzionare: la descrizione dello scambio di messaggi tra Azumi e Pierre correlata con le emoticons (questa scena l'ho adorata tantissimo, oltre che a mostrare nuovamente il lato scherzoso del loro rapporto, soprattutto da parte di lui).
La seconda invece riguarda... Il caffè da Starbucks, o meglio, il nome sbagliato! XD. Effettivamente se per una volta ci azzeccassero, sarebbe davvero festa nazionale!
Infine la deformazione professionale di Azumi che la porta a commentare l'arredamento della casa a Montmartre e a proporre un bel cambio di design!
Mi piace che l'ambito strettamente lavorativo sia stato messo in contatto anche con quello personale :).
Come scritto in email, qua mi è davvero piaciuto da matti l'entusiasmo e l'allegria di Gérard, in netta contrapposizione con i pensieri di Azumi.
E qua finiscono le note allegre, perché ora passo a quelle dolenti (una però dipende dalla reazione di Azumi che probabilmente verrà svelata nel prossimo capitolo).
La prima nota amara riguarda il segreto che la protagonista ha nascosto alla migliore amica, ovvero l'incontro con Taro, che mi ha quasi dato una sensazione di malessere nel corso della lettura perché adesso ho davvero paura che in un qualche modo il rapporto tra le due ragazze possa un po' incrinarsi.
Sto solamente facendo delle supposizioni, magari non accadrà una cosa del genere, anche se io preferisco mantenermi su una linea poco ottimistica.
La cosa che mi rende triste è che, nel caso Lucille non avesse alcun segreto e Azumi sapesse davvero tutto di lei, allora mi dispiacerebbe tanto essere considerata migliore amica di qualcuno senza raccontare un accaduto così importante e sconvolgente.
Infine l'apparizione di Taro, un vero e proprio fulmine a ciel sereno, inaspettato, ma anche silenzioso.
Adesso per Azumi si è avvicinato un bel temporale, e sono quasi certa che si prenderà tutta la pioggia che portano le nuvole scure.
Al prossimo capitolo!
CKS
Ps. Mi piace che la nonna non compaia fisicamente (almeno per ora) ma che ci sia una traccia del suo voler trasmettere valori e abitudini della tradizione giapponese ad Azumi, anche se con scarsi risultati XD.