Recensioni per
Comme s'il neige en Juillet
di OnlyHope

Questa storia ha ottenuto 277 recensioni.
Positive : 277
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
02/11/20, ore 08:51
Cap. 20:

I contrattempi di Pierre hanno fatto penare Azumi anche più del dovuto, ma visto il loro incontro direi che ne è valsa la pena.
Sono felice che entrambi abbiano trovato la felicità e il coraggio diamarsi in totale sincerità.
Sanae77

Recensore Veterano
02/11/20, ore 01:00
Cap. 18:

Forse non è stato uno sbaglio aspettare tanto prima di andare da Pierre, vista la freddezza con cui l’ha accolta. Se si fossero incontrati prima, c'era il rischio che l’abbandonasse in balia del vento e della mini-tempesta di sabbia. Adesso anche se non è bendisposto, almeno la lascia parlare, interrompendo giusto per rinfacciarle di non avergli parlato mai di Taro. Ma cosa avrebbe dovuto dirgli? Che improvvisamente il ragazzo per cui aveva spasimato per anni e con cui era stata un' unica volta, in una notte che aveva messo fine alle sue illusioni, era piombato a Parigi, comportandosi come se fossero stati sempre insieme, ma che non c' erano problemi perché lei ormai amava solo lui; peccato solo che, quando lo incontrava, se lo dimenticasse e che purtroppo lo incontrava più del dovuto. Pierre avrebbe capito? Non credo. La sua reazione così forte, la sua chiusura categorica, penso sia stata anche frutto di una certa insicurezza e non solo della rabbia. Forse il ragazzo in fondo non è così sicuro di sé, né era così convinto dei sentimenti di Azumi nei suoi confronti, anche perché lei non si era mai sbilanciata. Si vedevano di nascosto, non lo aveva presentato a nessuno dei suoi amici o portato a casa sua, né era mai andata lei da lui. Possibile che non fosse curiosa di vedere la sua città o la casa in cui viveva, anche solo per confrontarla con quella che gli stava preparando, e che non fosse andata da lui quando magari lui non poteva muoversi? Sembra quasi che volesse mantenere le distanze. Ed allora le sta bene la sfacchinata che ha dovuto fare ed anche essere stata scambiata per una delle sue tante fan. Pensa, quanto tempo avrebbe perso ad aspettarlo senza l’incontro col tifoso impiccione o se il portiere del palazzo l'avesse vista e messa alla porta senza tanti complimenti! Almeno ha recuperato qualche punto, ricordando il posto preferito di Pierre e facendo di tutto per arrivarci. Finalmente è stata chiara. Più di così non poteva fare. Taro è a Parigi a portata di mano, ma lei è lì per spiegare i suoi errori e convincerlo a darle un’ altra opportunità. Senza più ombre, potrebbero ricominciare davvero daccapo. La palla, quindi, passa a Pierre, sta solo a lui decidere se ne valga la pena, ma in fretta credo che Azumi abbia imparato la lezione e non sprecherà altri anni ad aspettare un uomo. Oddio, almeno lo spero :-)!
Maria.

Recensore Master
01/11/20, ore 22:32
Cap. 21:

Ci stiamo proprio avvicinando alle battute finali con questi tre spaccati dal punto di vista di Pierre.
Il primo è un momento di quotidianità della coppia, che testimonia il ritrovato affiatamento tra i due e come Azumi abbia chiuso con il passato.
Il secondo è calcistico e offre un fugace incontro tra Pierre e Taro in cui entrambi dimostrano di essere cresciuti e di non comportarsi come bambini: le questioni private sono alle spalle, in campo si affronteranno come normali avversari. Le uscite di Louis sono da lol. XD
Il terzo spaccato porta a conclusione le vicende di Lucille e Gérard con la nascita della bambina. Oltre che l'agitazione palpabile di Azumi è bella la naturalezza con cui Pierre viene introdotto a questo lieto evento riguardante amici della compagna: non è più l'uomo da tenere segreto, è un membro a tutti gli effetti di questa famiglia di amici. Tenero il suo fotografare discretamente i momenti di gioia della fidanzata e degli amici, senza manie di protagonismo. Punto bonus per Olaf gigante. XD

Recensore Veterano
01/11/20, ore 17:47
Cap. 21:

Ciao OnlyHope, eccoci qui con un altro capitoloi dedicato a Pierre, che ci permette di "spiare un po" nella sua testa, attraverso 
tre episodi di vita quotidiana o, almeno, attinenti alla sua vita.
Il primo episodio ci racconta un momento tipicamente casalingo che mette a nudo alcune mancanze del capitano francese, come non sapere in quale cassetto in cui si trovano le sue maglie, finendo per rovinare la sorpresa ad Azumi. Molto carino e il siparietto tra i due che
mette in luce un'armonia ritrovata tra i due fidanzati.
Il secondo episodio è più attinente alla sfera lavorativa ma ingloba anche quella personale, visto che sta per svolgersi l'incontro tra il
Bordeaux e il PSG, ovvero la squadra in cui milita il grande rivale di Piuerre: Taro Misaki. L'incontro tra i due è molto civile, e non solo
perché si trovano davanti alle telecamere, ma perché entrambi i ragazzi sembrano maturati, tanto che Pierre non ha nessun problema a
dire a Misaki che sarà sempre importante per Azumi, mentre Taro, da parte sua, si scusa con Pierre per quanto avvenuto mesi prima. Persino il bellicoso Napoleon ha sotterrato l'ascia di guerra con il centrocampista giapponese, segno che tutto è tornato alla normalità.
Infine abbiamo la comica corsa in ospedale della coppia di innamorati per conoscere la piccola creatura di Gerard e Lucille. L'ho trovato
un momento molto tenero e commovente e, devo dire, anche molto realistico per come l'hai descritto.A proposito, adoro Olaf!.
In conclusione, direi che i nostri protagonisti siano tutti ben avviati verso un futuro sereno. Ora sono curiosa di vedere cosa ci riserverai 
nei prossimi capitoli.
Ciao, alla prossima

Recensore Veterano
01/11/20, ore 16:05
Cap. 21:

Ciao OnlyHope!!
Dopo tensioni, forti emozioni e tanta passione eccoci ad un capitolo dal clima più disteso perchè, ahimè si avvicina la conclusione!
La prima parte rende perfettamente la nuova quotidianità di Pierre e Azumi: come sempre riesci a curare quei piccoli dettagli che aiutano chi legge a contestualizzare i personaggi e anche le loro emozioni (Pierre che cerca i propri vestiti e da bravo uomo non li trova, piuttosto che il cucinare insieme ascoltando la loro canzone). Dal loro breve dialogo abbiamo un'ulteriore conferma di come entrambi abbiano imparato dal loro passato, quindi non temono più di mostrarsi gelosi l'uno dell'altra o comunque di manifestare quello che sentono.
La seconda parte è fantastica, come ti hanno già scritto sembra proprio di essere appena prima della partita all'ingresso in campo!:-) Ero quasi un pò indecisa se sentirmi un giornalista o il giocatore!:D Il dialogo tra il Capitano francese e Taro sancisce la loro pace, anche se di fatto apertamente non si sono mai parlati, in modo elegante, maturo e professionale: entrambi sono cresciuti, hanno capito di rispettarsi e rispettano i reciproci sentimenti per Azumi! Non mi è sfuggito il piccolo tatuaggio di Pierre e qualcosa mi dice che ovviamente le iniziali non siano quelle di Maria Antonietta!:-) Immagino a suo tempo ci svelerai il significato o semplicemente ci lascerai sognare che stiano per Meuf Azumi!
Non ci è dato sapere chi ha vinto la partita ma ovviamente io ho tifato Taro!!LOL
E infine la nascita della piccola Geneviève è dolcissima! Ho trovato molto originale che a raccontarla sia proprio Pierre che, forse, proprio perchè un pò meno coinvolto dalle emozioni di Azumi le descrive splendidamente e chiaramente! Significativo che lui sia contento di essere lì con lei per poter vivere questo momento importante e anche se all'inizio non comprende appieno tutto questo trasporto, mano mano che vede la piccola e i genitori, ma soprattutto Azumi con Lucille, capisce il legame profondo e l'emozione indimenticabile dell'evento!! Carinissimi e divertenti i dettagli sui palloncini e Olaf (che sono certa anche la piccola nata presto adorerà come tutte le bambine!!:-) ), che diventa ormai parte della coppia e ci fa comprendere quanto il nostro francese ormai sia pienamente coinvolto dalla sua ragazza. :-)
Questo Pierre è stata una rivelazione e nel corso della storia sei riuscita a farcelo conoscere e farci conquistare da lui, non solo per le sue belle sembianze ma anche per la personalità e il percorso che ha saputo fare!
Immagino che andando verso la fine la scelta sia quella di dedicare un capitolo a ciascuno dei protagonisti, cosa che mi piace molto così come il fatto di cambiare il punto di vista del narratore come già era successo. La storia infatti è narrata in prima persona da Azumi e questo coinvolge indubbiamente moltissimo; ogni tanto, però, come sapientemente fai tu, è anche bello sentire un'altra "voce" e leggere la realtà con altri occhi!
Complimenti come sempre e sappi che sto cercando di prepararmi a salutare la tua storia ma sono già un pò triste!!:-)
(Recensione modificata il 01/11/2020 - 04:30 pm)

Recensore Master
30/10/20, ore 15:10
Cap. 21:

Capitolo tranquillo che ci mostra uba situazione finalmente ricomposta. Pierre ga superato i problemi dovuti alla boccaccia di Napoleon, tanto da poter parlare in modo civile con Taro, Azumi prosegue il suo lavoro dai Tanaka e si gode i momenti di intimità. Taro incontra Pierre prima dell’incontro e i due siglano quella che si può definire una pace diplomatica, una sorta di chiusura di ostilità che in pratica quasi non ci sono state.
E per chiudere in bellezza assistiamo all’arrivo della piccola Geneviève, per la felicità di Lucille e Gèrard ma anche di Azumi che sembra una vera e propria ragazzina.
Mi pare di capire che siamo ormai arrivati quasi alla chiusura di questa storia. Vedremo con cosa riuscirai a stupirci nel prosieguo 😄

Recensore Veterano
30/10/20, ore 14:43
Cap. 21:

In questo capitolo vediamo tutto dal punto di vista di Pierre che ci aiuta a capire quanto il ragazzo sia cambiato sotto alcuni punti di vista.
La prima scena ci racconta uno scorcio di vita privata molto carino e divertente. Lui che cerca qualcosa da indossare, ma come tanti uomini non si raccapezza e va a toccare dove non dovrebbe. Finalmente anche lui ha capito che manifestare certe piccole debolezze come la gelosia non è un reato e anzi ne scherza con lei.
Nella seconda vediamo finalmente il confronto tra i due "rivali". Molto divertente e attuale lo scambio con l'allenatore e realistici i riferimenti a tutti i gesti di rito che vediamo durante le partite. Ho adorato quella frase che Pierre rivolge a Taro: fa trasparire tutto il suo processo di maturazione in questa storia.
Infine, la corsa rocambolesca per i reparti dell'ospedale mi ha fatto morire dal ridere. Riuscivo perfettamente a visualizzare questi due con questa nuvola di palloncini e Olaf (io amo quel personaggio) a seguito. La parte di fronte al vetro della nursery è molto dolce e Pierre con quella tipica frase da "uomo non coinvolto nei fatti" è veramente comico.
Il finale è proprio dolce: le due amiche che si ritrovano e la neonata che viene portata alla neomamma completa un quadro meraviglioso.
Come lo stesso Pierre ha sottolineato, questo è un momento importante e lo stanno condividendo aggiungendo un mattoncino alla loro relazione che, come un edificio, è ormai fondata su basi solide.

Recensore Master
29/10/20, ore 23:18
Cap. 20:

*___* Finalmente questi due si sono ritrovati!
Ovviamente non poteva filare tutto liscio fin dall'inizio ed Azumi doveva restarsene una settimana a cercare di non pensare al mancato incontro con Pierre su cui aveva fantasticato. Perché se anche era pronta ad andare avanti da sola, almeno questa era la mia sensazione, sperava in un lieto fine più completo.
Alla fine l'arrivo di Pierre avviene sul serio e mi è piaciuto come questa volta sia stato lui a mettersi completamente a nudo nelle sue fragilità. Ancora una volta rappresenti un personaggio non perfetto, ma credibile, che ha avuto bisogno di tempo per metabolizzare tutto.
Sospetto che stiamo raggiungendo le battute finali e solo all'alba della fine sono riuscita a mettermi in pari.

Recensore Master
29/10/20, ore 19:36

Il finale di questo capitolo apre il cuore al lettore (almeno per quelli del TeamPierre) come è successo alla protagonista nell'intravedere in quella commessa dai Le Blanc una possibilità con Pierre. Anche se, ti dirò, l'Azumi determinata di questo capitolo, quella che ha fatto chiarezza con i fantasmi del passato, potrebbe benissimo cavarsela da sola, essere realizzata arrivando alla fine della storia anche senza un partner. Io spero per lei che tutti i suoi desideri si avverino e possa tornare a splendere il sole di e con Pierre, ma io la vedrei perfettamente in grado di reggersi sulle sue gambe da sola.
Dolce il pensiero floreale di Taro, discreto e non invadente. Probabilmente anche lui ha finalmente capito che l'occasione è sfumata.

Recensore Master
29/10/20, ore 12:26
Cap. 18:

Crudele che ci lasci in sospeso!
Sto scherzando, ho invece apprezzato molto il fatto che non si sia risolto tutto subito a "tarallucci e vino". Pierre è ancora troppo amareggiato per prendere una qualsiasi decisione ora, meglio aspettare.
Azumi è stata brava a dire tutto quello che pensava, a riuscire a fare tutto il discorso. Quel ti amo finale  e quel grazie per averlo reso possibile mi hanno stretto lo stomaco. Spero si risolva tutto in maniera positiva per lei.
Ho apprezzato anche il fatto che tu l'abbia fatta penare un poco prima di trovare Pierre, di sicuro il fatto che lei sia arrivata fino alla Dune du Pilat l'avrà colpito: parole unite ai fatti.

Recensore Veterano
26/10/20, ore 11:54
Cap. 20:

La prima parte del capitolo è veramente bella: la descrizione di una Azumi finalmente in pace con se stessa, impegnata nel suo lavoro e nella sua vita, attenta anche ai suoi sentimenti ma abbastanza matura da non lasciarsi travolgere dagli stessi.
La seconda parte del capitolo spiega i "misteri" riguardo la committenza dell'opera e si realizzano i desideri della ragazza. Pierre ha "orchestrato" tutto da lontano, ancora incapace di gestire il suo orgoglio e indisponibile a mettersi nelle mani, letteralmente, di un'altra persona. Alla fine, però riesce a superare i suoi limiti, si fa coraggio e riappare sulla scena dichiarando i suoi sentimenti alla ragazza. Che non aspettava altro, dal momento che lei aveva già fatto tutto quello che poteva fare.
Mi lascia perplessa solo la frase del francese sul fatto che il loro amore è legato a case in ristrutturazione. Nel senso che è in costruzione perenne o che il loro amore sarà sempre soltanto un amore precario?

Recensore Veterano
25/10/20, ore 21:57

Cara OnlyHope,
noto che i Francesi non sono per nulla scaramantici; non so da te, ma dalle mie parti ancora oggi è impensabile che una coppia in attesa si metta a montare culle o altro, prima che il bebè sia venuto al mondo, anche se, viste le ridotte capacità pratiche dei futuri genitori, il fasciatoio sarebbe stato pronto quando il bambino non ne avrebbe avuto più bisogno. Lucille e Gerard in questo momento vivono sulla loro personale nuvoletta, anche se insieme sembrano sempre un po' svaniti: come faranno senza Azumi ed il suo senso pratico?
Finalmente Azumi è uscita dallo stato di passiva rassegnazione in cui era piombata dopo la lite con Pierre e capisce che è il momento di fare un po' di chiarezza nella sua vita, di chiudere definitivamente una porta ed aprirne un'altra, se possibile, o almeno provarci, per poter mettersi il cuore in pace senza ripensamenti o recriminazioni per non aver fatto tutto quello che era possibile. Almeno a questo è servita la storia mai decollata con Taro, a farle capire che in amore bisogna mettere l 'orgoglio da parte a volte, mettersi a nudo, anche rischiando una delusione perché se non lo si fa, si rischia altrettanto. Io ho considerato Taro molto egoista, perché in passato ha pensato solo a proteggere se stesso da eventuali sofferenze, finendo con infliggerne anche ad Azumi che ora, però, riconosce di esserlo stata anche lei, perché non ha capito cosa ci fosse dietro il comportamento del ragazzo e, vistasi rifiutata, ha pensato in pratica solo a salvare la faccia. Diciamo che entrambi hanno pagato la giovane età e l'inesperienza. Taro non aveva capito che non si può sfuggire ai sentimenti e lei che gli altri non possono indovinare quello che pensiamo o proviamo solo dalle azioni che compiamo. Ma io non sono proprio d’ accordo, perché Taro sapeva benissimo per quale motivo lei si fosse trasferita in Giappone e cosa si aspettasse da lui. Certo, invece di battere in ritirata, avrebbe potuto costringerlo a chiarirsi ed il loro amore sarebbe decollato, invece è morto, almeno per lei, e si è trasformato più nel rimpianto verso qualcosa che avrebbe tanto voluto avere. Non se ne rendeva conto, ma, ora ne è convinta, quell' amore non c'era già più a Berlino. Forse è proprio così, ma la verità è che come sarebbero andate le cose, se Taro non fosse scappato, non lo sapranno e non lo sapremo mai. Adesso a Taro non resta che prendere atto della situazione ed andare avanti. Il lato positivo è che il desiderio di avvicinarsi ad Azumi, gli ha fatto fare un bel passo avanti nella carriera ed ora che si è lanciato anche in amore, non gli resta che guardarsi intorno.
Finalmente Azumi decide di andare da Pierre. O vuole seguire il mio consiglio o non sa più che scrivergli o, più verosimilmente, ha capito, che altrimenti farebbe lo stesso errore fatto con Taro e che in un modo o nell'altro la loro situazione deve essere chiarita.
Vedremo, se ritrovandosela davanti, Pierre riuscirà a non cedere.
Maria.

Recensore Veterano
24/10/20, ore 20:11
Cap. 20:

Ciao Onlyhope!!
Un capitolo che fa sognare davvero questo...
La prima parte con le sue descrizioni è favoloso, l'atterraggio  con il sole allo zanith, così come l'avanzare verso questa villa immensa (per inciso, per un attimo mi sono immaginata la versione occidentale di villa Wakabayshi :D ) e l'immagine del mare quando lo guarda dalla sua camera; immagini che contestualizzano un Azumi che cerca Pierre e non lo trova, lo attende e spera ( e noi con lei) ma resta delusa.
Ma ecco, che ancora una volta con un colpo di scena, lo fai comparire in mezzo ai lavori in corso, come dice lui sembra proprio che le case abbiano un certo fascino ed un certo peso nella loro coppia. Il Pierre che compare è un Pierre cresciuto anche lui, perchè ammette le sue debolezze, il suo dolore e la delusione perchè lei gli era sempre sembrata traspaerente e vera e temeva non lo fosse più, e la sua fatica e lentezza nel superare l'amarezza sì ma soprattutto il proprio orgoglio. Molto romantico il fatto che dietro alla ristrutturazione ci sia stato sempre e solo lui! La frase con cui le dice che pensare di dimenticarla era come pensare che nevichi a luglio mi è piaciuta moltissimo, unica direi. 
E poi le confessa che era anche alla sua laurea....come Azumi penso che anch'io avrei dimenticato il tempo trascorso senza alcun segnale piuttosto in fretta.
La scena finale ci racconta della passione che li ha sempre caratterizzati (narrata da te sempre senza esagerare e con eleganza) ma che ai gesti, tra cui la restituzione delle chiavi dell'attico, unisce delle parole significative che indicano chiaramente come entrambi abbiano imparato dall'esperienza vissuta: nessuno rinuncia a nulla per l'altro mentre entrambi vogliono sfruttare il tempo a disposizione per vedersi ogni qualvolta sia possibile, non dandosi per scontati l'uno con l'altra!!
Il suo "ti amo" ribadisce ancora come Azumi voglia vivere pienamente questa libertà di amare (concetto bellissimo) ora che è di nuovo con Pierre, anima e corpo.
Mi accodo ad altre tue lettrici nello sperare ora in un lieto fine anche per Taro! :-) 
complimenti ancora e a venerdì!!

Recensore Veterano
24/10/20, ore 16:50
Cap. 20:

Ciao OnlyHope, rieccomi qui, finalmente, sto lentamente tornando alla normalità e oggi posso anche concedermi il tempo di recensire la 
tua storia.
Allora, dove eravamo rimasti? A Misaki che scriveva una lettera ad Azumi in cui mette nero su bianco i suoi sentimenti per Azumi e anche le spiegazioni del suo comportamento. Abbiamo poi anche avuto il modo di "entrare" nella sua testa nel capitolo che raccontava i suoi ricordi e il modo in cui ha visto il suo rapporto con Azumi. Il ragazzo era seriamente intenzionato a recuperare il suo rapporto con lei , peccato che, nel frattempo, Azumi fosse andata avanti con la sua vita e si fosse innamorata di un altro uomo che, comunque, era già presente nella sua vita prima della famosa notte berlinese.
Il capitolo successivo, oltre ad aprire gli occhi ad Azumi ci mostra un Pierre decisamente inedito e molto più umano di quanto sia apparso
finora. Il principe azzurro ideale lascia il posto ad un ragazzo ferito che, in momento di grande smarrimento, invece di cercare risposte
serie da Azumi, non trova di meglio che presentarsi da lei mezzo ubriaco, per ferirla gratuitamente.
Nel frattempo, però, Azumi ha preso la sua decisione e, come prima cosa, mette una pitra definitiva sul suo passato con Taro. Molto triste edolce al tempo stesso questo momento, che rappresenta una tappa importante per la crescita della ragazza e, forse, anche di Taro. Il numero 11 capisce subito che non c'è più spazio per lui e, nonostante qualche flebile tentativo, si prepara ad un addio definitivo. Sono contenta che, in questo frangente Azumi abbia finalmente fatto un po' di autocritica, perché anche lei, al pari di Taro ha commesso degli errori. Come Taro non poteva pensare che lei lo avrebbe aspettato in eterno, così lei non poteva pretendere che Taro le cadesse tra le braccia solo perché lei era tornata in Giappone. Credo che nessuno dei due si sia fermato, in entrambi i frangenti a chiedersi cosa desiderasse l'altro e di cosa avesse bisogno in quel momento. Si sono dati entrambi per scontati. Soprattutto Azumi, credo che non si sia mai messa nei panno di Misaki, che non si sia resa conto del tumulto di emozioni e sentimenti che stava vivendo il ragazzo in quel periodo disastroso. In realtà, io mi chiedo ancora se lei abbia mai capito veramente chi è il "vero" Misaki.
La cosa importante, comunque è che la ragazza abbia fatto chiarezza in sè stessa. Forte di queste nuove certezze, bene ha fatto Azumi a non arrendersi come, a suo tempo, aveva fatto con Taro, e a cercare con capaebietà un confronto diretto con Pierre, che sembra rimasto fermo sulle sue posizioni e tratta Azumi con una certa freddezza e indisponenza. Azumi riesce comunque ad aprire il suo cuore al ragazzo che ama e ora sta a Pierre decidere se salvare il loro rapporto o no.
Nel frattempo la nostra Azumi ha raggiunto un prestigioso obbiettivo laureandosi; è un momento di gioia e di soddisfazione e anche io ho apprezzato molto i suoi pensieri su Misaki, che non posso non condividere in toto. Molto bello, poi, da parte del ragazzo farle sentire la sua vicinanza, anche se non di persona. Ma la sorpresa più grande è il lavoro che le viene commissionato proprio dalla famiglia Le Blanc.
Ed eccoci all'ultimo capitolo: tutto il capitolo è incentrato su Pierre e sulla sua ricerca da parte di Azumi. Quando la ragazza ha ormai
perso le speranze, ecco che Pierre si materializza, nella casa dei suoi genitori per un colloquio chiarificatore, finalmente pacato e sincero da parte di entrambi i ragazzi. Come immaginavo, a ferire Pierre era soprattutto la paura di essersi totalmente sbagliato su Azumi e che la donna che ama in realtà non esista. Molto bella, infine, la scena erotica, sempre elegante e mai volgare o forzata.
Bene, direi che per il momento è tutto. Credo che il momento dei saluti ad Azumi e agli altri sia ormai vicino. Se non sbaglio il prossimo sarà l'ultimo capitolo, quindi aspetto venerdì per il gran finale. Credi sia troppo chiedere un happy end anche per Taro? Lo so, sono incorreggibile!
Ciao, a venerdì

Recensore Master
24/10/20, ore 06:46
Cap. 20:

La prima cosa che ho fatto, una volta letto il capitolo, è stata scorrere tutto il testo fino in cima, controllando che lo stato “in corso” fosse ancora là, rassicurante, a darmi la certezza che questa storia non fosse giunta a compimento. L’ho temuto davvero...
Ma poi, tranquillizzata dal poter confidare in altre pagine, sono tornata a fare il punto della situazione. Bella la parabola di avvicinamento alla villa, l’inoltrarsi nel paesaggio per poi arrivare al cuore intimo di una famiglia particolare che non è presente ma indubbiamente ha lasciato il segno. Mi piacciono le descrizioni dei luoghi (questo ormai credo che tu lo sappia) e mi è piaciuto vedere il panorama insieme a Azumi. Bella la villa e il suo contesto (c’è qualche foto?)... come l’atmosfera che ci hai creato. Credo che mettere le mani su un luogo del genere sia esaltante!
Il fluire delle sensazioni è sempre coinvolgente e ben descritto, accompagna i gesti e tutto il contesto, come nella scena del bagno.
Ottima l’entrata di scena di Pierre! Quell’arrivo in un tempo sfasato, un ritaglio tra lavoro e riflessione, mischia le
carte e gli offre il tempo gusto per un chiarimento necessario.
Certo, è ammirevole il tentativo di presentarsi alla laurea... ma ha saputo fare le cose in grande chiamandola per la ristrutturazione.
Ci sono edifici che devono aspettare per essere ristrutturati; bisogna aspettare il tempo giusto. Per le storie e le anime vale un po’ la stessa cosa: non è sempre possibile intervenire...
Loro sembrano aver trovato il loro tempo giusto. Sono belli insieme, lo ammetto, anche se a me resta un pochino di tristezza in fondo 🥺 per sapere Taro da solo, per l’ennesima volta. Ad ogni modo... apprezza la concessione a questi due! 🤣
A presto!
Maddy