Recensioni per
Comme s'il neige en Juillet
di OnlyHope
Marsiglia. |
Ripartiamo con un cantiere, dei lavori, che però hanno una connotazione diversa dai precedenti. Una risurrezione, o il tentativo di renderla tale, un proseguire con la propria vita fingendo di non essere in attesa di una chiamata, col terrore che non arrivi mai. |
Siamo a Bordeaux (sai che è sempre stata una città che avrei voluto visitare? Non chiedermi perché, non è una cosa che ha un senso generale, però fin da piccola nella mia testa aveva il suo perché). |
Un capitolo tutto per Pierre che finora avevamo visto solo attraverso gli occhi di Azumi, quindi poteva esserci il dubbio che fosse un po’ diverso da come ci appariva, dal momento che quelli di Azumi erano gli occhi di una donna innamorata, per quanto all' inizio nemmeno lei se ne rendesse conto. In realtà, il tuo Pierre si conferma un bel personaggio, che ha tutte le qualità per piacere sia alle sfacciate tifose francesi che a noi lettrici ( anche quelle che, come me, normalmente non lo considerano proprio) e, cosa più importante, è veramente innamorato di Azumi. Solo questo amore è riuscito a fargli perdere colpi, e forse anche qualche punto, per la durezza con cui ha reagito al presunto inganno della donna, ma era in parte giustificato. Comunque, ora è tutto passato. A volte da cose brutte possono nascere altre belle e, superata la tempesta, la loro storia è ripartita alla grande, anzi, come dicevo la volta scorsa è diventata una vera relazione, anche se a distanza, dato che Pierre continua a vivere a Bordeaux. Almeno, Azumi si è finalmente trasferita a Marais e si gode il suo bellissimo attico. Beata lei! In un sol colpo ha risolto anche la questione alloggio, lasciando campo libero a Gerard e Lucille. E da brava fidanzata ha anche cominciato a spostarsi lei, sbagliando però i tempi e costringendo il poveretto ad una corsa a Parigi, per conoscere la sua figlioccia. L' occasione è sicuramente importante, ma, povero Pierre, credo proprio che non sarebbe capace di negarle nulla, nonostante cerchi ancora di atteggiarsi a seduttore soprattutto dinanzi alle telecamere (solidarizzo con l' allenatore che non le sopporta, perché violano l' intimità dello spogliatoio). Anche il tatuaggio, che non sono sicura di aver capito, e le prese in giro di Napoleon! A proposito, sappiamo che tra quest’ultimo e Taro non ci sono stati più problemi, ma con Azumi? Credo che fra loro non correrà mai buon sangue. Paradossalmente, è più facile per Taro e Pierre stringersi la mano. In fondo, Taro non mente dicendo che non era niente di personale, perché lui non sapeva della loro storia e che si stava intromettendo. Certo, quando lo ha scoperto, non si è fatto molti scrupoli lo stesso, convinto che il cuore di Azumi fosse ancora suo e di essere quindi nel giusto, ma poi ha capito ed accettato la realtà. E Pierre che ha vinto, nonostante si senta ancora pizzicare dalla gelosia, può permettersi di fare il superiore. |
Ciao OnlyHope!! |
Ciao OnlyHope, eccoci giunte alla fine di questa storia e l'ultimo capitolo, giustamente, è totalmente dedicato alla vera protagonista di questa storia cioè Azumi Hayakawa. Nel fandom di CT Azumi è un personaggio molto controverso, nel senso che o ti è indifferente oppure non la sopporti ( ma del resto ne abbiamo già parlato). Scegliere lei come personaggio centrale è stato, quindi, il tuo primo atto |
Che posso dire a conclusione di questa storia? |
Avevo letto la conclusione già venerdì, ma poi non sono riuscita più a recensire. |
Ed abbiamo un gran lieto fine, ricordo bene le opinioni che ci siamo scambiate in PVT tanto tempo fa su Il Sole di Pierre e L'oscurità di Taro... |
Forse andrò contro corrente ma sono davvero felice che il finale non sia stato così scontato... |
Quindi Pierre fa uccel di bosco, di nuovo. Dopo quella che mi sembrava una mossa di riavvicinamento, si nasconde di nuovo, come un codardo, o che ne so io. |
Ora che non stanno più insieme, Azumi ha la possibilità di avvicinarsi a Pierre, vivendo addirittura nella casa dove il ragazzo è cresciuto. Buffo, se si pensa che prima non aveva mai visto neanche la casa in cui vive ora. Naturalmente, la ragazza arriva a Marsiglia, sperando di incontrarlo. Per quanto abbia cercato di tenere i piedi per terra, non ha potuto evitare di pensare che dietro l'offerta di lavoro ci fosse proprio lui, ma sembra che non sia così. La mega villa ospita in pratica solo il personale di servizio. Che persone fortunate! Anch' io vorrei andarmene da casa ogni volta che c'è da fare anche un piccolo lavoretto e tornare quando è già tutto finito e ripulito :-)! Ad Azumi non resta che concentrarsi sul lavoro. La delusione è tanta, ma non si lascia abbattere e cerca almeno di ottenere il massimo da quella trasferta in campo lavorativo. Ma davvero i Le Blanc sarebbero dovuti andare fino a Parigi, per trovare l'architetto adatto per una semplice dependance (non per sminuirla, è chiaro, se è al livello della casa sarà spettacolare anch' essa ed ancora di più alla fine dei lavori),ma era molto probabile che dietro tutto ci fosse Pierre. Credo che se non avesse voluto riappacificarsi con lei, pieno di rancore com’era, non avrebbe nemmeno voluto saperla in casa sua. Invece, l'incontro a Bordeaux, ha avuto l'esito che Azumi sperava, anche se non subito. Pierre aveva bisogno ancora di tempo per comprendere le ragioni del suo comportamento ambiguo e soprattutto capire se stesso e la sua reazione alla scoperta della presenza di Taro nella vita della donna, che aveva forse idealizzato troppo, mettendola al di sopra di tutte le altre che ha avuto (immagino tante, da come lo dice, e da lassù la caduta di Azumi è stata ancora più rovinosa). Ha anche provato a dimenticarla, ma non ci è riuscito, riducendosi a spiarla nel giorno della laurea, che avrebbero dovuto festeggiare insieme. |
Per Azumi non poteva andare meglio: posizione lavorativa, la possibilità di condividere il suo tempo con l’uomo che ama e l’amicizia sincera di chi l’ha amata; alla fine è quella che ci ha guadagnato di più. |
ara amica, quando ci si abitua ad un appuntamento fisso e' un po' dura poi liberarsene. Quindi da venerdi' prossimo mi sentiro' privata di quel breve ma intenso viaggio immaginario nella fantastica Parigi, a Mortmantre con Azumi, Taro e i lori amici, a Marsiglia dove Azumi raggiunse Pierre al mare e quindi mi rimarra' sempre in mente l'idea di una citta' marina dal clima temperato e piu' a "dimensione d'uomo". |
Ah, le spunte BLEUES, io le ho disattivate da tempo, e ne sono ben felice XD in questo caso, però, mi dispiace per Azumi, so quanto sia frustrante trovarsi in una situazione come questa... |