Recensioni per
Comme s'il neige en Juillet
di OnlyHope

Questa storia ha ottenuto 277 recensioni.
Positive : 277
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
23/08/20, ore 01:40
Cap. 7:

Cara OnlyHope, sembra che Taro abbia capito di aver sprecato troppo tempo e ora voglia recuperarlo ed in fretta. Anche lui non ha dimenticato l'ultimo pomeriggio a Montmartre e, per aprire una breccia nella corazza di Azumi, cerca di ricreare le stesse situazioni di allora. Sarà anche per questo che ha scelto di vivere proprio in quell'appartamento?
Pur di arrivare al suo scopo, non dà tregua alla ragazza e neanche a chi la circonda, che probabilmente si presta più che volentieri ad aiutarlo.
Chi non sarebbe contento di vedere innamorarsi due cari amici, soprattutto non sapendo che in questo caso le cose non sono affatto come sembrano. Azumi per un attimo cede e, per uscire da quella situazione, finalmente gli confessa che nella sua vita c'è un altro. Ma l' avrà fatto davvero? Mi è venuto il dubbio che l'abbia detto a Lucille solo per darsi un tono, per convincerla che di lui non vuol vuole saperne nulla, visto che, ogni volta che lo incontra, si lascia vincere dalla nostalgia per un qualcosa che non c’è mai stato, ma avrebbe tanto desiderato e non riesce ad essere distaccata come vorrebbe.
In quanto a Taro, è vero che si sta comportando come se si credesse il padrone del mondo, cioè come se pensasse che Azumi non stesse aspettando altro che il suo ritorno, ma non sarà anche perché lei finora glielo ha fatto credere con il suo comportamento ambiguo ? Il suo non volere affrontare la questione Berlino e mostrarsi seccata di ritrovarselo intorno, anche se solo questa volta, visto che nelle altre occasioni, anche al telefono, è stata sin troppo amichevole per una che vuole scoraggiarlo, non lanciano il segnale che dovrebbero e che lei vorrebbe. Dire che sta frequentando un altro, poi, per fargli capire che deve smetterla di tenderle imboscate, usare gli amici per arrivare a lei, far capire a tutto il mondo che fra loro c' è qualcosa, potrebbe non bastare perché può anche essere interpretato in un altro senso, cioè non è che non voglio stare con te e basta, perché non mi interessi, ma non posso perché sei arrivato tardi, e quindi Taro potrebbe pensare che di quest' altro ci si potrebbe anche sbarazzare. Per quanto possa esserci rimasto male, si renderà conto che non poteva certo pretendere che lei aspettasse uno con cui non è mai stata. O no? Sono proprio curiosa di scoprire la sua reazione!
A presto, Maria.

Recensore Veterano
21/08/20, ore 22:33

Alla fine non sono riuscita a rispettare i miei propositi, ma almeno questo capitolo lo voglio recensire poiché rappresenta una delle tappe fondamentali di questa fanfic, se prima era un preludio, ora c'è davvero la rottura di ogni equilibrio.
Quando poi recensirò i capitoli precedenti, è sicuro che parlerò dell'atteggiamento di Taro, ma per ora mi basta dirti che ha perso il fascino che aveva all'inizio della storia, e a tratti mi è risultato pure antipatico.
Sono felice che in questo capitolo ci siano stati dei chiarimenti con gli amici, specialmente con Gérard, che tutto sommato non aveva cattive intenzioni, solo che sono poi state rovinate da certi atteggiamenti.
Quel che è sicuro è che la chiamata di Pierre è stata davvero devastante per Azumi, meno male che ha accanto una persona straordinaria come Lucille che la supporta in ogni occasione, da una parte sono felice che abbia un atteggiamento più ottimista, non fasciarsi la testa prima di rompersela, in breve. Tuttavia, a questo punto, sarei più orientata a pensarla come Azumi, che non prevede grandi possibilità di riconciliazione.
Ora vengo al fatidico dialogo e alle mie impressioni: partendo dal presupposto che non si sa ancora bene cosa si siano detti Taro e Napoléon, conoscendo bene quest'ultimo con la sua proverbiale testa calda, e tenendo conto dell'atteggiamento di Taro, ho i miei dubbi sul fatto che sia emersa una visione imparziale dei fatti.
Detto questo, è difficile per me scegliere da quale parte stare, ma sono sicura che Taro è la persona in cui non riesco ad immedesimarmi, non posso empatizzare con lui, almeno in questo momento.
La reazione di Azumi è più che comprensibile, specialmente il gelo che si sente addosso durante l'intera conversazione, però anche lei ha la colpa di aver preteso di ignorare i sentimenti contrastanti per Taro troppo a lungo.
Pierre è quello che alla fine comprendo meglio, capisco anche che venire a conoscenza di certe cose da parte dei suoi amici e non dalla fidanzata non è affatto piacevole, ma il suo modo di agire, sebbene penso che sia frutto dell'istinto e delle emozioni incontrollate, è stato un po' da vigliacchi: alla fine del capitolo viene detto che lui e Azumi potrebbero rincontrarsi a Le Marais, eppure per telefono Pierre afferma di non volerla più vedere. In sostanza, il modo un cui ha mollato Azumi lo reputo da codardo, non lo ha fatto guardandola negli occhi.
Comunque c'è sempre da pensare che dopo tanta pioggia, ci sono altre probabilità che si formi un bellissimo arcobaleno :).
CKS
Ps. Ho riflettuto un po', sicuramente seguirò questa storia, credo però che interromperò momentaneamente le recensioni per dedicarmi a Butterfly!

Recensore Junior
13/08/20, ore 16:15

Oserei definirlo capitolo shock sebbene manca qualche tassello per poter capir appieno la drastica decisione di Pierre di chiudere la storia con Azumi al telefono, senza darle modo di dire la sua e dopo aver praticamente ammesso di aver cominciato ad amarla. Questi tasselli sono da ricercare probabilmente nel famoso "scambio di opinioni" tra Napoleon e Taro ma queste forse sono solo congetture, ci toccherà aspettare i prossimi capitoli per poter vedere tutti i pezzi del puzzle definitivamente al loro posto. Azumi è sconvolta dalla presa di posizione di Pierre, i sentimenti verso di lui cominciavano a mutare ma ancor di più non capisce cosa possa aver appreso da Taro, per il tramite di Napoleon, da avergli fatto cambiare opinione su di lei e sulla loro storia così drasticamente e senza neppure concedergli il beneficio del dubbio. Rimaniamo sospesi anche noi nel dubbio e attendiamo con ansia il proseguo .. come sempre complimenti my dear

Recensore Veterano
13/08/20, ore 01:33

Azumi è affetta da bipolarismo. In lei ci sono 2 donne: la prima innamorata di Pierre al punto da trasformarsi in una supertifosa di una nazionale che non è neanche la sua o meglio una perfetta wag fiera del suo campione (sembrava quasi Sanae quando guarda giocare Tsubasa), mentre finora non l’ aveva mai seguito. Inoltre, quando è con lui, anche se a distanza, sembra che non esista nessun altro, ma sappiamo che non è così. Infatti, c’è l’altra Azumi che pensa ancora a Taro e, per paura di ricaderci, comincia a mettere dei paletti tra loro. Era proprio questo il momento giusto per cominciare ad uscire allo scoperto, rendere il suo amico immaginario, un uomo in carne ed ossa (e che carne ed ossa direi…)? Dipende da quale sia il motivo. Potrebbe essere stata l'eccitazione del momento, l'adrenalina in circolo per la bella vittoria che l'ha fatta sentire molto in sintonia con Gerard e soprattutto la dedica che le ha mostrato ancora una volta che Pierre ci tiene davvero a lei. Ma questo ormai si era capito. E lei? Chissà? Onestamente, tutta questa segretezza era un po' esagerata. Gerard è un giornalista sportivo, non lavora per Novella 2000, al massimo le avrebbe chiesto di intercedere per un' intervista, cosa che lei stessa si riproponeva di fare. E non credo neanche sia il tipo che vada in giro a spifferare i fatti privati della migliore amica della sua fidanzata. Così costringeva solo Lucille a nascondergli qualcosa, quando questi due si dicono probabilmente tutto. E comunque ha chiesto al ragazzo di non dire ancora nulla, quindi poteva farlo anche prima. Perché proprio ora? Sarò un po’ maligna, ma io penso che in realtà Azumi speri che il ragazzo riveli il suo segreto, se non a tutti almeno a Taro.
Quest’ ultimo si è servito di Gerard per arrivare a lei e l’ amico si sarebbe prestato volentieri a fare da Cupido, visto la reazione compiaciuta avuta, quando ha capito le sue intenzioni, ora invece non lo farà più e, per la tanta decantata solidarietà maschile, potrebbe consigliargli di lasciar perdere, spiegandogli magari anche il perché. Insomma, penso che, forse inconsciamente, Azumi cercasse qualcuno che facesse il lavoro sporco per lei, perché ha paura di confrontarsi con Taro.
Comunque sia, è stato troppo divertente immaginare la faccia di Gerard, quando si è reso conto che, non solo Azumi sta con un uomo vero, ma quest’ uomo è il suo idolo! Ecco, se c’è qualcuno che preferisce Pierre a Taro è sicuramente lui: in fondo, Pierre è il suo capitano!
Maria.

Recensore Veterano
10/08/20, ore 21:54

E succede il disastro... Un pò me lo aspettavo anche se non di questa portata, sinceramente. Andando con ordine direi che Gerard mi ha fatto anche un pò di tenerezza, questo cercare di stare in mezzo tra due fuochi, salvaguardando la sua amicizia con Taro e la nuova amicizia che sta nascendo con Azumi.
Poi la telefonata con Pierre. Diciamo che qui non mi esprimo del tutto perchè non so esattamente cosa mai sia successo tra Taro e Napoleon. Tenuto conto del carattere del francese, mi chiedo se per caso non abbia colorito le dichiarazioni di Taro, purtroppo prendendoci in pieno. Pura sfortuna?!
Certo che Pierre continua a far di tutto per farsi amare dalla sottoscritta. Mettersi così a nudo nei suoi sentimenti, anche se costretto dagli eventi fa effetto... Lui che dice di essersi finalmente fidato di qualcuno e di avere scoperto di avere fatto male, anzi malissimo!
Eppure anche qui c'è come qualcosa di stonato. E' più quello che prova o ci sta di mezzo anche la storica rivalità con l'11 giapponese?
Ma poi perchè Azumi ha taciuto il nome di Taro tornata da Berlino? E' vero, lui non glielo ha chiesto, ma lei lo sapeva benissimo che Pierre conosceva Taro, no?? Un pò di malizia implicita, forse, chissà.
E, infine, Lucille. La cara, forte, onnipresente Lucille. Che cerca di confortare Azumi come può, ma io non sono così ottimista su Pierre. Secondo me, a parte cla delusione, è pure ferito nell'orgoglio. Tra tutti, non Taro...
Buone vacanze!

Recensore Master
10/08/20, ore 14:52

Eccomi finalmente! Come sempre confusionaria... e piuttosto presa dall'idea di riuscire a toccare tutti i punti della questione.
Intanto, penso che rievocare e ricostruire una discussione avuta con qualcuno, sia una delle cose più ardue che si possa pensare di fare. Nel senso che ad ogni richiesta di chiarimento, di solito saltano fuori nuovi dettagli, motivazioni che nemmeno esistevano, parole travisate e chissà cos'altro. Perciò, il chiarimento tra Azumi e Gérard, parte già zoppo, ai miei occhi. Potrà chiedergli "perché hai sentito il bisogno di andare da Taro e metterlo in guardia!" ma difficilmente otterrà la risposta che cerca, non per malavoglia di Gérard, ma perchè per me è difficile che lui riesca a esprimere una motivazione che l'ha mosso magari d'istinto, con urgenza e senza farsi mille questioni prima. Insomma, esiste il "lo faccio e basta" e di solito spiegare poi le motivazioni è una arrampicata sugli specchi. E in effetti "perchè è un mio amico" entra di diritto tra le peggiori motivazioni dell'anno, quanto a potere di convincimento in fase di discussione... povero Gerard. Io credo nella sua buona fede, ma mi sa che a Azumi questo potrebbe non andare giù.
Soprattutto perché Gérard non ha in mano tutti i pezzi del puzzle... e quindi pensa di poter ridurre la questione a gran polverone per niente. Ehm...
Di un registro completamente diverso è la chiamata con Pierre. Azumi sembra pure speranzosa, nel senso che crede di poterci mettere una pezza, forse, ma Pierre non pare disposto a nessun armistizio o chiarimento.
Qui il suo atteggiamento, del tutto giustificabile, credo, si fonda tutto sulle parole dell'amico, però. Cioè, mi pare che quanto riportato da Napoleon sia devastante... e non sappiamo nemmeno se è tutto esattamente coincidente con la verità o se magari è un po' filtrato o deformato dal narratore. Cosa sempre possibile... anche se sentire raccontare di Taro che marca il territorio deve essere stato davvero impegnativo, per Pierre.
Ad ogni modo, se Taro non si è comportato proprio in modo ineccepibile, la corona dell'infamia qui spetta a Azumi: perchè alla fine, tutto questo casino salta fuori per la sua ehm, come definirla?, scappatella? Debolezza? Allegria?
Difficile ridurre la notte di Berlino ad un episodio insignificante; ci ha provato, ma è chiaro, ormai, che non è stato così.
Quindi, per me, è stata Azumi, in camera, con il tubo di piombo (va beh, non c'era un oggetto che andasse bene... ne ho preso uno del repertorio classico). La colpevole è lei e adesso deve mettere a posto tutto questo casino apocalittico che ha tirato in piedi.
Sicuramente mi sono persa qualcosa... ma di ancora più certo è che Azumi deve mettere ordine nella sua testa. Io le consiglio un giro da Taro!
Buone vacanze e a presto!
Maddy

Recensore Veterano
09/08/20, ore 01:47

Povera Azumi, tutto congiura contro di lei, ma io continuo a credere che non sia solo il destino, bensì un ragazzo che si sta rivelando molto deciso e sicuro di sé. Come sapeva di trovarla a Montmartre, probabilmente sapeva di trovarla qui. D' altra parte, uno non decide di trasferirsi dall' altro lato del mondo per avvicinarsi ad una ragazza senza sapere dove e come potrà rivederla. Credo proprio che l' unica cosa che non sappia di Azumi, sia la sua relazione con Pierre…una piccolezza, tanto Pierre è lontano :-). Sarà davvero molto interessante vederli sfidarsi sul campo da gioco e non solo. Anzi, se sapesse che la partita è già cominciata!
Ormai, le sue intenzioni sono chiare, nonostante ciò il suo modo di fare mi ha destabilizzata quasi quanto Azumi. Capisco che non sia più un ragazzino ed abbia girato il mondo, ma dove è finita la proverbiale riservatezza giapponese? Non si comporta da corteggiatore, ma come se fossero già una coppia senza preoccuparsi che altri possano capire le sue intenzioni. Sembra credere che a Berlino si siano messi insieme e che Azumi lo stesse aspettando a braccia aperte. Non ha neanche colto la battuta di Gerard sulle improvvise sparizioni di Azumi e sull’ amico immaginario o pensa che parlasse di lui?
Per quanto riguarda Azumi, capisco che lei sia stata costretta a fare buon viso a cattivo gioco davanti all' ignaro Gerard ed anche per non rivelare a Taro stesso la vera natura dei suoi sentimenti, però io sarei stata meno accondiscendente con lui. Chi l' ha detto che se uno vuole flirtare io devo dargli corda? In fondo da dove è spuntato?
Passato lo stupore, spero che cominci a fare chiarezza. Evitare di parlare della notte passata insieme, aveva senso se anche lui avesse voluto far finta di niente, ma è evidente che non è così. E se anche a Taro non deve nulla, c’è un altro uomo nella sua vita che non è uno qualunque, se aveva cominciato a pensare di potersi innamorare davvero e non credo meriti di essere preso in giro.
Maria.

Recensore Veterano
07/08/20, ore 22:45

Ciao OnlyHope!!
ecco un denso capitolo con cui ci lascia a meditare in queste settimane!!😉
Inizia con Gérard che spiega le sue intenzioni e riguadagna un po’ di punti agli occhi di Azumi e anche nostri, o almeno miei....tra le righe, inoltre, ribadisce il coinvolgimento di Taro e la sua convinzione che con Azumi ci sia qualcosa.
C’e’ poi la telefonata di Pierre, che è il cuore di tutto perché ci dà molte informazioni e indirettamente conferma come lui sia un tipo che va al sodo, che se c’e’ qualcosa chiede, parla.
Per prima cosa ci rivela di questa discussione tra Napoleon e Misaki (discussione che spero ci racconterai prima o dopo perché sarei davvero curiosa, come Azumi, di sapere come è nata e cosa di sono detti!!), dalla quale deduciamo che Taro deve essersi esposto non poco per marcare il territorio, se poi Pierre arriva direttamente al sodo, chiedendole se ci è andata a letto!
Emergono poi interessanti dettagli sul dopo Berlino e sul loro rapporto a quei tempi: scopriamo che nonostante si conoscessero da poco e fossero un po’ free (passami il termine) si era ben reso conto di quanto lei stesse male e aveva intuito cosa era successo, ma in fondo sembra non lo avesse turbato...
E, infine, sebbene un po’ drammaticamente, Pierre si espone senza timori anche verbalmente e le dice che è innamorato (sempre all’opposto di Taro!).
Nell’ultima parte abbiamo la povera Azumi, dopo essere stata allontanata da Pierre, che cerca conforto nell’amica dell’anno, ma per davvero questa Lucille è super!!!
E Lucille è davvero brava a consolare e a cercare di dare conforto e speranza ad Azumi spiegando la reazione di Pierre proprio in virtù del fatto che ora è innamorato...
E se da un lato mi trovo anche un po’ d’accordo con lei, dall’altro mi viene da dire che tra Misaki e Pierre deve esserci altro, altrimenti due reazioni così non si spiegano....Taro va subito da lei in ufficio (nello scorso capitolo) e Pierre le chiede di non vedersi più!
Ora qui c’è molto ancora da scoprire e Azumi ha ancora  bisogno di fare chiarezza, soprattutto con se’ stessa, e di supporto!! Io al posto suo forse un salto da Taro l'avrei fatto per capire cosa si era pensato di raccontare, ma si sa che lei è diversa e che, soprattutto, è ben consapevole che quando se lo trova davanti non capisce più nulla!!
Di sicuro, personalmente, questo tuo Taro mi ha stupito e non poco!! Lui che spesso in molte FF (anche di altri scrittori) è il ragazzo pacato, capace di ascoltare, di cogliere sfumature e far parlare anche in più silenziosi (tipo Genzo), sta mostrando un lato determinato, passionale e deciso!! Niente male!!
Buone vacanze!!!! Ci si vede il 28!!

Recensore Master
07/08/20, ore 12:12

Noooooo primo perché dobbiamo aspettare il 28 di Agosto (buone vacanze).
Secondo perché... io te lo dico, inizia Taro a starmi sul culo; mi pare il cane che sta tentando di marcare il territorio.
Spero che Pierre si riprenda da sta bimbettata perché in fin dei conti lo sapeva, vabbé che ora ha un nome un volto e che è tornato, ma da persona matura queste cose si discutono a quattrocchi.
Poverina Azumi, il passato non solo è tornato ma ha innondato la diga e ne ha spazzato via l'argine.
Sanae77

Recensore Veterano
07/08/20, ore 11:52

Ciao, OnlyHope, dunque ho avuto risposta ad almeno una della mie domande. Come reagirebbero Pierre e Taro se scoprissero l'uno dell'altro per vie traverse? Male, molto male, a giudicare dallo scorso capitolo e da quello attuale.La situazione per Azumi si fa davvero complicata, ora. La ragazza è in evidente difficoltà e ora che anche il "sole" Pierre si è allontanato, la vedo dura per lei.
Ma partiamo dal principio. Assistiamo al confronto tra Azumi, ancora provata dal burrascoso litigio con Taro, e Gérard, colui che, rivelando
di Pierre a Misaki, ha dato il via alla girandola di eventi che rischiano di travolgere Azumi. La ragazza, ovviamente, lo rimprovera per essersi intromesso nella sua vita privata. Francamente non me la sento di condannare per questo il povero Gèrard. Il ragazzo, come lui stesso ha detto, ha agito nell'interesse di entrambi gli amici, preservando Taro da una cocente delusione, visto che Azumi ha fatto capire
in tutti i modi di aver chiuso con lui, e proteggendo Azumi da un corteggiamento che la mette in oggettiva difficoltà. Come dice Gèrard, il
fatto che Misaki rinunciasse a lei era anche nell'interesse della ragazza. In ogni caso mi sembra che abbia ottenuto l'effeto sperato,
visto che, a quanto dice Azumi, Taro non l'ha più cercata, neanche per telefono.
Il peggio per Azumi deve tuttavia ancora arrivare. La telefonata di Pierre, che di solito sarebbe salvifica, potrebbe stavolta significare
per Azumi un crollo definitivo. Il capitano francese ha infatti scoperto per vie traverse della sua fidanzata e Misaki. Scopriamo infatti che
Napoleon ha avuto una brutta discussione con Misaki, che coinvolgeva, non si sa perché anche Azumi. Ora, io aspetterei a voler lapidare
Taro, perché non sappiamo come si siano svolti esattamente i fatti e perché conosciamo bene il carattere spaccone di Napoleon, che in confronto Kojiro Hyuga ci fa la figura dell'agnellino, e sappiamo anche che Taro perde molto difficilmente la calma e il sangue freddo. Bisogna poi considerare che anche Misaki sarà uscito pittosto provato dal litigio con Azumi.
Pierre è molto duro  con Azumi, è chiaro che si sente preso in giro dalla ragazza e che, essendo stato testimone dello stato in cui versava Azumi, si senta minacciato da Misaki, avendo già capito che per la sua fidanzata Taro non è uno qualunque. Il ragazzo fa poi ad Azumi domande molto secche e precise, di fronte alle quali decide, secondo me un po' frettolosamente di chiudere con lei, gettando Azumi nella più cupa disperazione. 
Nonostante tutto l'ottimismo di Lucille, non so se sarà così facile per Azumi ricucire il rapporto con Pierre. Quando la fiducia viene
a mancare è difficile portare avanti una relazione, di qualunque tipo. Due considerazioni prima di chiudere.
La prima: al netto dell'ingenuità di certi maschi e delle chiacchere da spogliatoio, credo che quella che ha sbagliato di più in questa storia sia stata proprio Azumi. Con il suo orgoglio e la sua ostinazione nel negare quanto Taro sia ancora importante per lei, si è messa nei guai da sola, parlando con poca sincerità e poca chiarezza. Invece di dire in maniera vaga a Taro che vedeva qualcuno, gli doveva dire chiaramente che era fidanzata con Pierre e che con lui faceva sul serio, ma nessuna di queste parole è mai uscita dalla sua bocca.
Lo stesso vale con Pierre, a cui ha sempre nascosto il turbamento che prova ogni volta che si trova in presenza di Taro, e ancora Pierre
non sa del bacio tra lei e Taro.
Seconda considerazione: Azumi, in questo momento, più che decidere gli eventi sembra esserne in balia, in balia anche di scelte che gli
altri fanno per lei. Misaki ha deciso di venire a Parigi per starle vicino, è stato Tanaka a organizzare il primo incontro tra Azumi e Taro,
è stato Gérard a decidere che fosse il caso di parlare chiaramente con Taro, è stato, infine, Pierre a decidere di chiudere la loro relazione. Insomma, Azumi non ha il pieno controllo della sua vita, tocca a lei, ora, tentare di riprenderlo.
Ciao e a presto.

Recensore Master
06/08/20, ore 14:50

Le scuse di Gérard sembrano sincere, e ciò mi fa accodare alla decisione di Azumi di abbozzare la cosa e non insistere più di tanto nell'infierire su di lui.
Il ragazzo ci regala un nuovo importante tassello, in questa storia, dicendoci che Taro pareva convinto che tra lui e la nostra protagonista le cose potessero realmente funzionare. Quel "prima o poi" finale, però, mi lascia ancora una volta basita e mi fa pensare che, forse, il mio adorato Misaki non cambierà mai. O forse sì, devo ancora leggere altri capitoli di questa storia per prendere una decisione finale.
Di certo, come hai giustamente rimarcato, dei sentimenti in ballo ci sono, da entrambe le parti. Resta da vedere quale strada Azumi deciderà di intraprendere.
Sembra tutto tranquillo - anche se si percepisce una certa elettricità nell'aria, finché non suona il cellulare. Devo ammettere che prima di leggere il nome di chi effettua la chiamata, ho trattenuto il respiro, poi mi sono detta "Bello de casa", che in francese sai bene che significa "Finalmente un raggio di sole".
Ma mi sbagliavo.
Le nubi sono arrivate e hanno nascosto tutto l'azzurro del cielo. Una tempesta tropicale si sta abbattendo su Parigi...
Già dalle prime battute si percepisce che qualcosa non va, quando poi nomina Napo ammetto di aver avuto un mancamento... che diamine!
Che caspita è andato a raccontare Misaki? E soprattutto, perché? No, il perché non voglio saperlo... anche se temo che prima o poi verrà fuori.
Vorrei capire perché ha scelto di prendere la circonvallazione invece che andare dritto da Pierre, a meno che non sia successo qualcosa negli spogliatoi che l'ha fatto scattare.
Ma non voglio dedicarmi a questo, vorrei continuare ad analizzare la conversazione tra Azumi e il Capitano dei Bleus.
Pierre arriva dritto al sodo - entra in gamba tesa che neanche il buon Hyuga nei suoi tempi migliori - e la appoggia pianissimo, addirittura due volte, per essere sicuro che Azumi comprenda dove vuole arrivare. Anche se temo che le sue siano domande retoriche in quanto dentro di sé probabilmente conosce bene la risposta.
E si torna a Berlino.
E si scioglie un altro nodo.
Berlino ha avuto un effetto devastante in Azumi (tornerò su questo argomento più tardi).
Ma a quei tempi non era innamorata.
E non lo era neanche Pierre.
Stoccata finale.
Game. Set. Match.
Fino a quando... ho sentito chiaramente il crash del cuore di Azumi che si infrange in mille pezzi.
Poi questi pezzettini di cuore vengono calpestati del tutto, e si riducono a un cumulo di polvere di cuore.
No, non me lo aspettavo. La reazione di Pierre - a caldo - mi sembra eccessiva, poi ci penso e mi dico che, in effetti, quando ti scopri innamorato di una persona e improvvisamente ti rendi conto che un altro uomo può mandarla in crisi così tanto, e questo uomo è tornato prepotentemente nella sua vita e sembra determinato a fare di tutto per conquistarla, non deve essere il massimo.
No, ok, non lo biasimo, anche se spero che la sua sia una reazione a caldo. Perché ricordiamoci che - purtroppo o per fortuna - sono #TeamPierre in questa fanfiction (Taro mi perdonerà).
Il capitolo si conclude con la spiegazione di Berlino, e la matassa è finalmente sciolta.
Azumi ci spiega la dinamica del suo rapporto con Pierre, e ci può stare che lui abbia reagito così ai tempi, se davvero era da poco che si frequentavano (ed era una frequentazione "fresca" e "superficiale", ma non in senso negativo eh).
Santa Lucille, che diventa ufficialmente la mia santa preferita, riesce a trovare del buono e del bello anche in una situazione disperata come questa...
Riesce a focalizzarsi e far focalizzare Azumi su quella frase di Pierre, frase che ogni donna vorrebbe sentirsi dire (diciamocelo!).
ora attendiamo il lunedì a Marais, ma mai avrei creduto che questo weekend sarebbe stato così lungo... mi fai soffrire!
Altro che MacFlurry, al tuo rientro voglio un menù completo, con anche i nugget. E tanto bacon, mi raccomando!
Un abbraccio tesoro, buona vacanza ^^ goditi il meritato riposo <3

Recensore Veterano
06/08/20, ore 14:47

Direi che questo è il capitolo dedicato all'ingenuità maschile, partendo da Gèrard che si prende la sua ramanzina da Azumi. L'amicizia è comprensibile, ma dire più del dovuto è stato proprio un errore grossolano, anche se fatto in buona fede. Nonostante tutto la scena è doverosa e sarà sicuramente d'aiuto per migliorare il rapporto tra i due amici.
Non manchi anche di farci leggere dell'Azumi professionista, talmente appassionata del suo lavoro, che riesce ad essere anche sollecita e paziente con un amico un po' fra le nuvole come Hiroshi.
Gli amici in questo momento rappresentano la parentesi serena che sta per concludersi, perché all'improvviso il sole sparisce per essere sostituito da un acquazzone fatto di incomprensioni e lacrime. Pierre prende molto male la verità, ma si può capire, dato ciò che sappiamo di lui, ma oltre a questo c'è un fatto non trascurabile: viene a sapere da altri, per quanto amici. Azumi, che da persona matura vorrebbe chiarire di persona, non vorrebbe rivelare quel che poi si trova costretta a dire. L'incomprensione è inevitabile e la reazione di Pierre, per quanto detestabile, è totalmente umana.
Anch'io, come Azumi, non mi sento di condividere l'ottimismo di Lucille, che anche in questo momento si dimostra un'amica presente e paziente, perché io al suo posto sarei andata a fare una retata dal buon Misaki, visto il pasticcio che ha combinato. C'è, però, qualcosa che mi suggerisce che il buon Taro l'abbia un po' studiata questa mossa, anche se al momento sappiamo tutto per vie traverse.
Ma anche tu...ti sembra il caso di andare in vacanza e lasciarci accusì? Donna crudele.

Recensore Veterano
06/08/20, ore 14:20

C'è poco da dire, la reazione di Pierre è non solo comprensibile ma anche prevedibile. Poverino, mi sa che uscirà da questa storia con le ossa rotte. Spero che Azumi non cercherà di riprenderselo per poi rimollarlo alla fine. Mi auguro che usi questo tempo per chiarirsi lei in primis. Se deciderà per Taro dovrà essere pronta anche a rimanere di nuovo con un pugno di mosche in mano. Taro, francamente, al momento è indifendibile. Sono davvero curiosa di conoscere la vicenda dal suo punto di vista, anche se uno zoccolo di legno potrebbe sempre raggiungerlo...

Recensore Veterano
06/08/20, ore 00:41

Ciao OnlyHope.
L'inatteso incontro faccia a faccia con Taro non poteva lasciare Azumi indifferente e gli effetti si sono fatti subito sentire: notte insonne, sentimenti contrastanti che oscillano dalla tenerezza per l' infatuazione giovanile alla delusione patita in Giappone e più ancora la notte in cui si sarebbe solo tolta uno sfizio. Non è così, e lo sanno bene sia lei che Lucille, altrimenti non avrebbe fatto di tutto per dimenticarlo. Non parlarne, era un modo forse per credere veramente che non fosse mai successo. Taro invece mi sembra molto rilassato, tranquillo, ma in fondo potrebbe anche essere perché per lui quella notte non ha rappresentato nulla e pensa che possano instaurare un normale rapporto di amicizia o magari una bella storiella leggera senza tanti problemi. Che ne sappiamo noi di cosa pensi e provi lui? Ancora niente. Si capisce solo che sta attraversando un buon momento ed è felice di essere tornato in Francia.
Sarà perché lo ha frequentato solo nel momento più brutto della sua vita, cioè l' incidente, ma sembra che questo Taro che per me è così familiare per Azumi sia uno sconosciuto, ancora più destabilizzante di quello incontrato a Berlino.
Ottima amica Lucille, che non giudica o dispensa verità o consigli non richiesti o rimproveri per una confidenza tardiva. Essere amiche, anche se da tanto tempo e anche se ci si vuole molto bene, non significa doversi raccontare sempre tutto; a volte, ci sono cose di noi o che facciamo di cui non siamo fieri, è normale che non vogliamo parlarne, almeno non subito. Secondo me, Azumi non doveva sentirsi in colpa. Quando ne ha sentito il bisogno, l'ha fatto, pure per giustificare la sua reazione all’ incontro con Taro e l’amica lo ha capito. Ora le basterà evitarlo, in fondo, Parigi è tanto grande, no? Non così tanto se il diavolo ci mette lo zampino … e intanto il talismano Pierre è lontano.
Buone vacanze, magari ne approfitto per recuperare.
Maria.

Recensore Veterano
05/08/20, ore 21:23

No, vabbè, Maria io esco!
Ma si può essere così idioti/dementi/deficienti/inserireseriediinsultirandom
Taro! Ma sei deficiente o cosa? Ma porca paletta! E porco secchiello e porco rastrello, tiè ci aggiungo pure una formina, tanto per rafforzare il concetto. Pretendi anche di avere ragione! Sei tu a: 1) essertene andato da Parigi senza dire pio - il trattore ti ci vuole; 2) quella povera Crista è venuta in Giappone e tu? Non pervenuto, roba che al confronto tuo Tsubasa è Casanova!; 3) dopo averla persa di vista la rincontri per caso, ci vai insieme e poi scappi nemmeno fossi una dannata Cenerentola e il tuo pallone una zucca; 4) ricompari dopo mesi, MESI in cui sei di nuovo sparito, portando scemi anche quelli di chi l'ha visto, pretendendo di riprendere esattamente da dove avevi lasciato, non dai uno straccio di spiegazione e pretendi? Ma una scarica di mazzate ti meriti! Una raffica di calci in culo da qui all'eternità e ritorno! Doppia perché mi fai tifare per Pierre mannaggia les escargots!