Recensioni per
Comme s'il neige en Juillet
di OnlyHope

Questa storia ha ottenuto 277 recensioni.
Positive : 277
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
15/06/20, ore 11:11

Ciao OnlyHope, che dire di questo capitolo? Che l'ho trovato molto bello e non solo perché ha fatto la sua apparizione il convitato di pietra
di questa storia, alias l'interferenza gigante  (definizione interessante), alias Taro Misaki, ma anche per il modo in cui ci sei arrivata.
Tutto il capitolo è un giocare sui simboli che contraddistinguono Pierre e Taro, ovvero il sole e la tempesta, oppure l'oscurità. Così Pierre
sembra portare con sé il sole ovunque vada, anche dal punto di vista metereologico, mentre Taro sembra essere annunciato dal maltempo (il cielo di Parigi è grigio). Inoltre ho apprezzato anche i piccoli indizi che hai seminato nel corso del capitolo. Quando ho letto che in tv si parlava del calciomercato, chissà perché ho subito pensato a Taro. Anche io ho trovato semplice ma elegante e d'effetto l'entrata in scena di Misaki.
Un semplice ciao, un semplice sorriso che sono bastati a destabilizzare Azumi, tanto da farle descrivere Taro come un'interferenza, un qualcosa, o sarebbe meglio dire qualcuno, capace di mettere in pericolo l'equilibrio precario e la serenità apparentemente raggiunti.
Il capitolo ci mostra una Azumi che sembra vivere una giornata uguale a tante altre, tra le telefonate con Pierre, la tesi di laurea, il lavoro e
gli amici e che progressivamente si trasforma nell'ennesimo punto di svolta della sua vita. Man mano che la figura di Taro acquista la sua concretezza, Azumi sembra perdere la sua tranquillità, anche se lei tenta di minimizzare la cosa.
Dopotutto è vero, Parigi è una città abbastanza grande da ospitare sia lei che Misaki. Il problema è che Taro non porta con sè solo il ricordo di quella notte, ma anche il segreto e il non detto nei confronti di Lucille, che presto o tardi potrebbe venire a galla.
Inutile dire che aspetto con una certa curiosità il confronto tra Azumi e Taro. Al momento, la ragazza non sembra ben disposta nei suoi confronti, vista la definizione che dà del centrocampista giapponese, mentre Taro sorride, come se nulla fosse...Al momento è lui, il ladro nella notte, l'incognita più grande di questa storia. Sappiamo bene come Azumi abbia vissuto quella notte, non sappiamo invece niente dei sentimenti di Taro al riguardo. Ci sono poi altri interrogativi. Come mai Misaki ha scelto proprio il PSG? Azumi c'entra qualcosa? Si tratta di una pura coincidenza?.
Una cosa è certa, se è tornato per Azumi, credo che dovrà sudare le proverbiali sette camicie. Ora, non so se Misaki sia davvero sconfitto in partenza, come detto da altri, nei confronti di Pierre, o Pievve ( molto appropriato, Sakura-chan), che dir si voglia, ma di sicuro parte in netto svantaggio. La partita, però, è solo agli inizi e si preannuncia lunga e combattuta. Attendo con ansia venerdì.
Ciao, a venerdì.

Recensore Master
14/06/20, ore 11:34

Oh, finalmente quello che stavo aspettando: un’interferenza nella Forza! 😄
E se Azumi si “salva” dalla notizia dell’arrivo durante la giornata, il fulmine arriva proprio prima della cena coi vecchi compagni. Lucille è ignara dell’incontro notturno berlinese ma ha la premura di accertarsi che tutto vada bene e Azumi minimizza sentendosi però in colpa per aver taciuto di quell’incontro.
Che però Taro si appalesi la sera stessa proprio non se lo aspetta e quando se lo vede davanti l’effetto è di una vera doccia gelata.
L’entrata in scena di Taro è così semplice e così scenografica allo stesso tempo. L’incontro, che dovrebbe essere semplicemente un incrocio casuale tra i due, assume una valenza diversa per quel non detto che si porta dietro. Azumi rimane come pietrificata da quella confidenza che per Taro in realtà è qualcosa di normale ma che, proprio per il pregresso, ai suoi occhi suona strana e destabilizzante.
E ora io ho pronti i pop corn perché già so che mi divertirò nei prossimi capitoli.
E nonostante il buon Misaki aleggiasse nell’aria da tutto il capitolo, il suo ingresso in scena è stato assolutamente perfetto; un’entrata da manuale 😄

Recensore Veterano
14/06/20, ore 11:34

Come ha già scritto qualcuno, sembra proprio di essere vicino ad Azumi e vedere la scena da vicino, perché la descrivi molto bene!!!
sono molto incuriosita da questa FF e attendo i tuoi aggiornamenti con ansia!
mi piace molto, tra le altre cose, che tu abbia scelto tra i personaggi Taro e che gli dia una connotazione un po’ diversa....(ho letto anche le altre tue FF☺️). in molte FF viene infatti descritto come il saggio, un psicologo del gruppo; invece tu, pur mantenendo la sua indole, riesci a mostrane anche un lato più passionale!non vedo l’ora di leggere il seguito !! Grazie!!!

Recensore Veterano
13/06/20, ore 15:39

E a Parigi si erano lasciati guardando la Tour Eiffel, se non ricordo male... E si ritrovano di nuovo lì, tanto per far riemergere tutti i ricordi, e tutti insieme.
Azumi ha una vita serena, con i suoi studi in architettura che la appassionano, un lavoro appena cominciato che le piace, amicizie storiche che l'hanno vista crescere, affrontare il suo cuore infranto e poi le sue successive fughe per soffocare il dolore di un "rifiuto" tacito. E ora anche un ragazzo, uno di quelli che prende la vita come viene, con il sole sul volto, che le sta dicendo che lei sta diventando importante, molto di più di quanto avesse preventivato...
E in tutto questo, su un piccolo terrazzino vista Tour Eiffel, riappare un ladro, quello che le aveva tolto tutto, e che lei cerca di "abbassare" al livello di mera interferenza, Taro, che evidentemente ha seguito il consiglio di Genzo, ed ha deciso di darsi una possibilità in Europa.
Lui che ha avuto tanti infortuni e interruzioni di carriera che lo hanno portato a credere sempre meno nelle sue abilità calcistiche irrrompe sulla scena con il suo sorriso disarmante.
Taro che, nonostante tutto, ha tanti amici sparsi per il mondo, e tutti pronti a ricominciare a vivere l'amicizia come se il tempo si fosse fermato, riprendendo da dove si erano lasciati.
E c'è da chiedersi se con Azumi riprenderà da Berlino oppure da Parigi...

Recensore Junior
12/06/20, ore 22:15

"...Non presto così molta attenzione alla sagoma scura che si sta avvicinando, dopo aver attraversato la porta finestra." "Mi volto di scatto verso la voce famigliare che ha appena parlato" "Ed è così che Taro Misaki si manifesta. Chiamandomi per nome, come nulla fosse. Un’enorme interferenza fatta persona, che sorride… pronta a incombere su di me." Ho letto e riletto queste frasi conclusive di questo bellissimo capitolo e le ho trovate "da brivido". Sono riuscite a trasmettermi il profondo cambiamento che avviene in Azumi, che non aveva bisogno di troppe parole per essere captato, non appena l'"'ingombrante" (in senso figurativo) figura di Taro Misaki entra in scena. "La sagoma oscura": il riferimento potrebbe non essere casuale e potrebbe allacciarsi al dualismo luce ed ombra/oscurità già "creato" in "Non solo a Primavera" (capitolo extra). Tornata da Berlino Azumi cerca con tutte le sue forze di dissipare le ombre che circondano da sempre il suo rapporto con Taro e trova la luce nel suo Dio Apollo, Pierre. Cosa succede ora? "Un'enorme interferenza fatta persona che sorride… pronta a incombere su di me." In cuor suo Azumi elabora che la presenza di Taro a Parigi potrebbe in qualche modo costituire un'interferenza nella sua vita, teme la sua vicinanza perché sa di non potergli resistere, l'ombra potrebbe allungarsi su di lei e coprire la luce. Lui potrebbe incombere ancora su di lei e lei potrebbe...soccombere. Considerando il rapporto sempre più closer con Pierre, che sembra aver dato ad Azumi una stabilità emotiva davvero importante in quanto il capitano della nazionale francese sembra davvero "preso" dall'affascinante ragazza del Sol Levante, l'ingaggio di Taro al PSG potrebbe destabilizzare questo equilibrio, oppure no? Sarà interessante scoprilo strada facendo. Sicuramente quella di Taro è stata un'entrata in scena "col botto", già in poche righe appare semplicemente seducente. Complimenti amica mia😉

Recensore Veterano
12/06/20, ore 18:58

Pierre mi piace molto ma non lo vedo bene ... basta vedere la reazione di Azumi .... magari mi sbaglio pero’ e ‘ una sensazione !!!
(Recensione modificata il 13/06/2020 - 12:26 am)

Recensore Master
12/06/20, ore 14:48

Che tuffo al cuore... ma andiamo con ordine.
Questa quotidianità di Azumi sta diventando un po' anche la mia (*sigh* *sospir*) e mi dispiace quasi che tu me la stia facendo piacere XD considerando che di certo non rientra nella top five dei miei personaggi preferiti (ma forse non entra neanche nella top ten *ridacchia*). Eppure... eppure c'è qualcosa in lei che me la fa apprezzare. Pare genuina, pare una ragazza che si affaccia al mondo con occhi nuovi, con rinnovata speranza.
Fino a quando...
Fino a quando, eccoli lì, le nubi che temevo.
Per dovere di cronaca, ho riletto due volte il capitolo. Volevo cogliere ogni minima singola sfumatura della sua reazione (eh, sai com'è... ci tengo XD).
Quando la tazza le è scivolata dalle mani, ammetto che per un istante ho temuto il peggio (che poi... parliamone, siamo SOLO al terzo capitolo *cipurlo*) e einvece la sua compostezza mi ha colpito. Poi ho capito (o meglio, intuito) che c'è una variabile in più. Quegli occhi a cui ripensa. Credo che nemmeno lei si aspettasse che potessero darle un tale sollievo.
L'affetto di Lucille è palpabile, e mi fa piacere che Azumi possa vantare un'amicizia così forte, le sarà d'aiuto.
E poi ecco... ecco che arriva il colpo.
Prima la carota (la telefonata a sorpresa di PieVVe - quanto amo chiamarlo così XD) e infine...
Interferenza.
Secondo me questa parola la dice lunga, sai?
Non parla di sorpresa, di stupore, no. Lei dice che si tratta di un'interferenza.
Non voglio soffermarmi troppo su questo particolare perché non voglio illudermi sul proseguimento della storia, ma una cosa la devo dire.
Trovo che Azumi non sia più la stessa di quella camera d'albergo di Berlino. La trovo diversa - e non è né un complimento né una critica, solo una mia personale osservazione.
Credo che questa storia mi e ci riserverà molte sorprese, e io sono pronta ad accoglierle *__*
Una cosa devo dirla: ma quanto è bello Misaki quando sorride?? <3
Bacioni mia cara, a venerdì prossimo!

Recensore Veterano
11/06/20, ore 12:50

Ciao!
Un capitolo, questo, che mostra la vita di Azumi procedere per il meglio.
Il primo paragrafo riguarda la carriera della ragazza, che ora sembra essere pronta a decollare.
De Carlo è colpito dalle sue capacità, e, data la sua esigenza, è sicuramente un punto a favore per la protagonista.
Il parere di parte di Pierre mi ha fatta sorridere, comunque obbiettivamente Azumi ha lavorato davvero bene e con cura.
Terminata questa parte, che è un po' la sfera pubblica, si passa a quella privata che riguarda gli amici e il fidanzato.
In particolare con Gérard, Azumi mostra il carattere deciso e battagliero, totalmente estraneo alle consuetudini giapponesi.
Penso che se ci fosse stata una ragazza come Yayoi o Yoshiko, più che infastidite dalla nudità, sarebbero state alquanto imbarazzate, e certamente non avrebbero dato una risposta come quella della protagonista, che non ha peli sulla lingua.
Per quanto sia uno svantaggio per Azumi, ritengo che sia davvero bello che Lucille la conosca così bene. Nella vita serve anche un'amicizia così speciale, anche se a volte è forse un po' troppo scomoda come in questo caso.
Ad ogni modo mi sono davvero piaciuti questi due personaggi, soprattutto lui, che un po' mi ricorda uno degli inquilini di Taro in 'Colori'. Forse Mamoru, come sfacciataggine ci siamo, anche se viene velocemente messo in scacco da Azumi.
L'invito a Montmartre è da tenere sott'occhio: si sta parlando di una riunione, e potrebbe pure spuntare una vecchia conoscenza... O forse no, si vedrà.
L'ultima parte, con Pierre, l'ho trovata molto delicata, ma al tempo stesso incredibilmente erotica e coinvolgente. È stata davvero molto piacevole da leggere, e devo ammettere che sto iniziando ad apprezzare un po' di più il personaggio di LeBlanc.
Purtroppo, però, la recensione non è finita qua...
La vita di Azumi procede per il meglio sì, ma questo per me è solo in apparenza.
Perché?
Beh, come detto prima, la riunione a Montmartre potrebbe portare qualche sorpresa, piacevole o meno, che cambierebbe la vita di Azumi.
In secondo luogo c'è un dettaglio che mi rende abbastanza sicura di questa apparenza: l'utilizzo dei condizionali, specialmente nell'ultima parte: Azumi afferma che potrebbe essere amore quello che sta provando. Potrebbe, non 'È'.
Ora non so davvero se accadrà effettivamente qualcosa, ma se per Azumi non ci sono ancora certezze riguardo i suoi sentimenti, allora sarà molto facile mettere in discussione ciò che prova per Pierre.
Non l'ho scritto nella precedente recensione, Azumi ha scelto il sole, la strada più luminosa... Ma per me corrisponde anche alla strada più facile, e non necessariamente quella giusta.
Forse, in tutto questo tempo, ovvero dall'incontro con Taro, Azumi non ha fatto altro che nascondere la faccia sotto la sabbia.
Al prossimo capitolo!
CKS

Recensore Veterano
08/06/20, ore 18:13

Oh ma sei crudele eh? Mi vuoi male... tutto sto Pierre è troppo.
Ma sono paziente, e aspetto.XD
Mi piace questa Azumi, giovane promessa dell'interior design, il posto poi nemmeno lo commento, Parigi è un sogno. Peccato per il soggetto prescelto...

Recensore Veterano
08/06/20, ore 12:00

Ciao OnlyHope, un altro bel capitolo che ci porta nel mondo esteriore ed interiore di Azumi e ci fa conoscere altri particolari dela sua vita.
Scopriamo così che il traguardo della laurea è ormai a portata di mano (ricordo ancora come mi sentivo in quel periodo), che nel suo lavoro è più apprezzata che mai e che dopo lo stage ha un posto già assicurato. Non è da tutti.
Abbiamo poi modo di vederla interagire con i suoi amici. Tra lei e Lucille sembra esserci un rapporto molto complice e rilassato. Da quello che si vede in questo capitolo Lucille sembra la classica amica che tutti vorrebbero avere, quella che ti supporta, tiene alta la tua autostima ma che ti pungola e ti sprona, se ritiene che serva. Tra Azumi e il fidanzato di Lucille, Gérard, sembra esserci il classico rapporto d'amore e odio. Si punzecchiano, si mettono in imbarazzo a vicenda ma, in fondo, si vogliono bene. Azumi è anche disposta ad aiutare l'irriverente ragazzo nella sua carriera di giornalista  sportivo, tuttavia non si sente ancora pronta a rivelare la sua relazione con Pierre. Questo nonostante il grillo parlante Lucille la faccia notare che le cose tra lei e il campione francese stanno andando a gonfie vele e stanno ormai diventando serie. Considerazioni che vengono confermate dal finale del capitolo.
Nel frattempo facciamo anche la conoscenza di Tanaka, amico dentista di Azumi, che già mi sembra un tipo simpatico e che potrebbe rivelarsi il classico deus ex machina della situazione.
Il fatto che abbia cambiato il luogo della tradizionale riunione degli ex alunni mi fa pensare che ci possa essere qualche sorpresa all'orizzonte e Montmartre mi fa inevitabilmente pensare a Colori (e ad un certo numero 11 di nostra conoscenza). Comunque la vita di Azumi sembra essere incanalata nella giusta direzione, sia dal punto di vista lavorativo che dal punto di vista sentimentale, però... però c'è sempre quella fastidiosa pioggia che incombe e che potrebbe anche essere un presagio (ricordiamo il paragone tra luce e tempesta) e c'è sempre quel certo calciatore giapponese che potrebbe, presto, materializzarsi a Montmartre. Staremo a vedere.
Ciao, alla prossima.

Recensore Veterano
08/06/20, ore 01:08
Cap. 1:

Cara Onlyhope, bentornata!
Sono contenta di trovare una tua nuova storia anche se con protagonisti diversi. Taro è un personaggio che solitamente mi piace, cioè quando la sua caratterizzazione è fedele all'originale e l' ho sempre apprezzato nelle tue storie, quando era presente. Sarà così anche stavolta? Chissà! Lo scopriremo solo leggendo :-). Come ti scrissi nella recensione, il suo comportamento mi aveva lasciata perplessa, non era da lui. Comprenderlo, effettivamente, non era facile, perché il racconto del loro incontro era solo dal punto di vista di Azumi, quindi la disillusione della ragazza dinanzi al suo comportamento freddo e anche un po' cinico, non gli faceva fare una bella figura. Ma sono sicura che avrà avuto le sue ragioni, almeno spero. Per ora sappiamo solo che Azumi ha dovuto incassare un'altra delusione dopo quella patita ai tempi del World Youth, forse anche più grande, e che per curarsi sta usando la stessa medicina del passato. In fondo, chiodo scaccia chiodo, non è così? Sembrerebbe di no, visto come è andata a Berlino e che il ricordo ancora le brucia dopo mesi. Eh già, la passione per Pierre la fa bruciare, ma scotta molto di più la delusione patita a causa di Taro, ricomparso nella sua vita come una meteora che si è lasciato dietro solo tanta amarezza. Penso che sia per questo che non ne abbia parlato nemmeno alla sua migliore amica. Forse, orgogliosa com' è si vergogna della sua debolezza, perché lei da quella notte si aspettava sicuramente di più che del buon sesso, magari che fosse l’ inizio di quella storia che desiderava anni prima. Leggendo quel capitolo, avevo creduto che la sua storia con Pierre fosse più seria, sebbene si frequentassero da poco, e che l’ incontro con Taro avrebbe finito con il mandare all’ aria questo rapporto, facendole capire che non si trattava di amore, invece era poco più che un flirt, per questo sarà riuscito a sopravvivere a questo “imprevisto”. Però, forse Pierre non è così distaccato come vuol far credere: perché perdere tempo con una che soffre per un altro? A nessuno piace essere considerato un rimpiazzo, meno che mai ad uno come lui che può avere tutte le donne che vuole, sicuramente innamorate o in completa adorazione dinanzi a tanta bellezza. Devo ammettere che se Pierre ha le sembianze di quel giocatore, che sono andata a rivedere perché non lo ricordavo, almeno dal punto di vista fisico, Taro ha già perso, se poi Pierre si impegna pure , saranno dolori per lui.
Maria.

Recensore Master
07/06/20, ore 22:50

Azumi è in odore di promozione, da stagista a collaboratrice fissa, e questo rende felice e soddisfatta sia lei sia la sua amica. Chi continua ad essere riottoso è il fidanzato dell’amica che non riesce a far vacillare la nostra Azumi. Anche Lucille cerca di convincerla a sbottonarsi con il ragazzo in merito alla sua liaison, che per lui sarebbe il colpo vincente per spiccare il volo, na Azumi sembra non volerne sapere, anche perché il suo rapporto con Pierre è ancora incerto.
Ma a farle cambiare idea almeno in parte è proprio quanto accade la notte seguente, durante l’amplesso con Pierre, quei sentimenti che prova e che le fanno pensare che possa essere veramente amore quello tra lei e il ragazzo. Sarà veramente così o Azumi sta disperatamente e inconsciamente cercando di scacciare un certo calciatore dal suo cuore?...

Recensore Veterano
05/06/20, ore 19:38

Pur parteggiando spudoratamente per Taro, a prescindere, direbbe qualcuno, devo dire che il personaggio di Pierre è molto interessante e ben delineato. Azumi, tornata, credo, distrutta da Berlino, ha incontrato una persona terribilmente "positiva" per la sua precaria situazione emotiva. E ha deciso di cogliere l'attimo. L'incontro con Taro le aveva ricordato tutto quello che non c'era stato tra di loro, le loro stagioni del cuore non vissute, un pò per colpa degli eventi, un pò per colpa della loro giovane età, delle incertezze, del non sapere cogliere il momento che la vita ti offre.
Azuni prova del sincero affetto per Pierre, pensando di potere tornare, finalmente, ad amare. Ci pensa, ci crede quasi, ma mi sa che a Montmartre ritorneranno tutti i suoi dubbi e le sue incertezze. Per il ritorno sulla scena del numero 11...

Recensore Master
05/06/20, ore 16:15

Continuiamo ad entrare nella vita di questa Azumi, vita che stai disegnando - riga dopo riga - in maniera precisa e pulita.
La troviamo quindi a un passo dalla laurea, e con un futuro già spianato - fermo restando il suo impegno - dal punto di vista lavorativo.
Vita normale, tranquilla, tra amicizie francesi e di origine nipponiche che fanno capolino. Estratti di vita quotidiana che ci rappresentano, potremmo essere tranquillamente noi ed è questo che mi fa - mio malgrado - empatizzare con lei (anche con l'amico dentista, ma ammetto che non mi ha mai chiamato mentre visitava un paziente XD).
Non vorrei sminuire il capitolo soffermandomi solo sulla parte finale, ma devo ammettere che è la parte che mi ha colpito di più. Ebbene sì, avevo le lacrime agli occhi, mi sono commossa... questo perché tu - maledetta - mi hai fatto empatizzare con lei, ecco, è colpa tua...
Non so come spiegarlo meglio, ma è come se tu fossi riuscita a toccare le corde giuste, ho capito (spero) quello che volevi descrivere.
Ho avuto l'impressione di trovarmi in un momento di transizione dei due, come se per entrambi fosse scattato qualcosa, una molla, un interruttore, chiamalo come vuoi, che ha scoperchiato una sorta di vaso di Pandora dei sentimenti.
C'è una frase in particolare che mi ha schiaffeggiato, metaforicamente parlando.
Sembra tanto fare l’amore questo…
Pare proprio in netta contrapposizione con ciò che è successo in passato. Con ciò che sappiamo bene. Qualcosa che l'ha colpita più del dovuto e l'ha segnata. Qualcosa che adesso percepisce come diverso, qualcosa che le fa comprendere quanto sia diversa la realtà attuale della sua situazione...
Ora rimango in attesa del prossimo capitolo, con occhi sognanti, e so già che questa storia mi farà penare - ahimé - ma tant'è, ormai sono in ballo e ballerò.
Bacioni tesoro, sarò sempre una cheerleader *blink*

Recensore Veterano
01/06/20, ore 20:30
Cap. 1:

Ciao!
Sono molto felice di ritrovare te e la fanfic di Azumi, Taro e Pierre.
Il brano di 'Non solo a Primavera' mi ha lasciato tanto amaro in bocca e molti interrogativi, quindi aspetto i chiarimenti man mano che verranno pubblicati i capitoli.
In questo capitolo i protagonisti sono Azumi e Pierre, ma un'ombra chiama Taro sembra comunque incombere, anche se in modo impercettibile e molto lieve, dato che Azumi liquida il pensiero in breve tempo (dubito però che lo sarà definitivamente).
Mi piace molto come l'hai descritta, sei riuscita a far emergere tratti fondamentali per inquadrare il personaggio in poche righe: di giapponese ha soltanto il taglio degli occhi e le origini, ma nei modi di fare non c'è nulla che possa rimandare al paese del Sol Levante. E per me è meglio così, ciò ha permesso ad Azumi di mostrare la vera personalità, senza alcun tipo di repressione (e la cara, ma mica tanto, nonnina mi sta parecchio sulle scatole, visto che la appella in una maniera che a me sa tanto di razzismo).
Inoltre adoro il fatto che Azumi sia tanto collegata all'arte, mi ricorda un po' la fanfic 'Colori' alla quale mi sono affezionata.
Per quanto riguarda Pierre mi trovi più che d'accordo sul nome: davvero, quello proposto nella versione originale è brutto, e mi sembra pure troppo poco francese, mentre Pierre LeBlanc suona molto meglio.
Invece per quanto riguarda il taglio di capelli, a me piace anche quello originale, però devo ammettere che la tua versione è parecchio intrigante.
Per quanto riguarda la sua caratterizzazione, devo dire che mi è piaciuta, l'hai descritto davvero molto bene, e questo te lo dice una persona che a tratti lo trova un po' fastidioso, e per il resto è indifferente. In generale non odio nessun personaggio di CT, il 'Peggio' è il restare indifferente, appunto, e Pierre, assieme a Karl è in quella categoria (il fastidio per LeBlanc si riferisce quando fa il belloccio con le ammiratrici, lì mi infastidisce un po').
Comunque mi sembra che ci sia molto affiatamento e complicità in questa coppia, così come lo stuzzicarsi a vicenda e lo scherzare :).
Azumi fa bene a voler mantenere la privacy, è una scelta saggia e la condivido pienamente: i giornalisti sul gossip sono davvero unici nell'impicciarsi negli affari altrui e a ricavarci articoli, magari anche con delle falsità infilate in mezzo.
Un secondo punto è l'assenza di gelosia da parte di Azumi per le ammiratrici di Pierre, cade davvero a fagiolo, così evita di alimentare l'ego del suo ragazzo! ;).
Piccolo appunto anche su Lucille, ha avuto una parte breve, ma già il fatto che sia la migliore amica della protagonista, la dice lunga sul suo carattere.
Azumi ha scelto il sole, la via più brillante, e forse anche la più facile... Ma sarà davvero quella giusta?
Non mi resta che scoprirlo!
Alla prossima!
CKS