Recensioni per
Comme s'il neige en Juillet
di OnlyHope

Questa storia ha ottenuto 277 recensioni.
Positive : 277
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
12/09/20, ore 21:41

OK, Taro sta decisamente flirtando e provandoci con Azumi e per un momento pare pure intenzionato a parlare seriamente di quanto accaduto a Berlino. Non era il luogo ed il momento adatto, quindi da una parte perfetto che Lucille abbia interrotto, dall'altra un chiarimento su Berlino farebbe di sicuro bene ad entrambi e dubito che ricapiterà a breve un'occasione propizia. Ceto, che caro Taro, potevi farti avanti prima, senza far passare mesi.
Gérard: in certi momenti avrei voluto anch'io immaginare i mille modi per eliminarlo come Azumi. Ma davvero è convinto che Azumi stia lontana da casa per giorni per un fidanzato immaginario? *facepalm* Certo che se Gérard ha informato Taro della situazione di Azumi dicendogli che non era impegnata, gli approcci di Taro non sono così fuori luogo: per quanto ne sa lui la donna è libera. Azumi dovrebbe chiarire subito questo punto.
Azumi ha proprio cercato in tutti i modi di rimuovere Berlino, al punto da non aver colto subito il discorso sibillino di Taro sul destino.

Recensore Veterano
11/09/20, ore 23:26
Cap. 14:

Ma vattelapiglianderculo Taro!
Ti ringrazio ma - ehi - ormai è tardi. Non è che la gente sta ai tuoi comodi eh?
Ma ti devi fare la scala santa in ginocchio, il giro delle sette chiese, il cammino di Santiago, un paio di visite a Lourdes e concedere un pezzo di culo vicino all'osso prima che Azumi possa anche solo lontanamente prendere in considerazione l'idea di tenderti una mano.

Recensore Veterano
11/09/20, ore 22:56
Cap. 14:

Ciao OnlyHope!!
cosa dire....WOW!!!!🤩🤩 l’ho letto due volte e in due momenti diversi per gustarmi le parole perché, come sempre, i tuoi capitoli sono densi  di emozioni e di contenuti! Questa volta quasi mi ci voleva un fazzoletto o dei cioccolatini!
La prima parte, infatti, ci racconta di come Azumi stia cercando di reagire o forse continuare a vivere senza Pierre, perché lui, sempre coerentemente, continua a non risponderle.
E’ sicuramente positivo per lei che almeno tesi e lavoro procedano; è interessante la conversazione con il suo capo perché ci rivela dell’intenzione di far diventare la ristrutturazione Tanaka parte della sua tesi, il che implica che probabilmente ci dovrà andare spesso e, forse, incontrare Taro. Ma la frase che mi ha colpito di più è che a lei “piace dare un ordine alle cose, un ordine da lei prestabilito” nel suo lavoro....e questa cosa torna anche dopo quando arriviamo al cuore del capitolo: la lettera di Taro!
Mi avessero chiesto di immaginare una lettera in cui Taro un po’ si analizza, ecco credo proprio l’’avrebbe scritta così! Ripercorre la sua vita, le sue caratteristiche, le sue fatiche e come tutto questo abbia influenzato la sua vita e le sue scelte!! C’è il riferimento al suo modo di cercare di dare un ordine ale cose, per controllarle e, in fondo, forse questo è un aspetto in comune o, per lo meno, qualcosa che Azumi può capire. Forse molte delle loro difficoltà potrebbero essere causate anche da questa loro caratteristica...
E poi c’e la dichiarazione d’amore a più riprese, perché scopriamo che la ama da molto , è bellissima!!!
Ora, come dice lui, è tutto trasparente quindi Azumi ha tutti gli elementi per poter discernere e capire cosa vuole veramente e cosa prova lei!!
Forse ora si può dire che Pierre e Taro se la giocano un po’ più alla pari, sappiamo cosa provano entrambi, la palla va a lei! Non la invidio proprio....
Non mi resta che dire come Sakura Chan “quanto manca a venerdì?!!😁🤩
ps: in coda ammetto che qualche evento mi mancava perché, confesso, non ho ancora letto il manga ma ho promesso a Melanto che me lo regalerò al più presto!!😂😉
(Recensione modificata il 11/09/2020 - 11:02 pm)

Recensore Veterano
11/09/20, ore 22:32
Cap. 14:

E niente, mi sono commossa, sia in prima sia in seconda lettura.
E credo che si sia commossa anche Azumi, anche se non abbiamo notizie al riguardo...
Credo che la descrizione che Taro fa di se stesso e di come la sua vita lo abbia reso ciò che è, un solitario anche se estremamente socievole e "cameratesco" con gli amici, complice anche se a modo suo, sia quella più vicina all'idea che io ho del personaggio di CT. Sinceramente non avrei saputo scrivere di più e di meglio.
Finalmente il numero 11 decide, e decide anche per Azumi, che è ancora persa dentro e dietro le sue sconfitte, da cui si ostina a non volere uscire. E allora ci pensa Taro, il buon Taro.
Bello come entrambi i ragazzi facciano riferimento, nelle descrizioni che danno di loro stessi, alla loro esigenza di ordine, un ordine che per Taro è proprio strumento di sopravvivenza, e per Azumi, applicato ai suoi studi di architettura di interni, un modo per dare ordine alle cose che non riesce, invece, a controllare nella vita reale, il suo essere francese e giapponese, un pò lì e un pò no...
E quando il ragazzo dice "E per provvisorio intendo limitato dal tempo, non fugace nel mio cuore" non dice ciò che Azumi già sa e che non vuole ancora ammettere a se stessa? Il loro legame ha superato il tempo e i continenti e riuscirà a superare anche quel residuo di orgoglio che permane ancora nel cuore della ragazza.

Recensore Master
11/09/20, ore 15:55
Cap. 14:

Gérard e Lucille trattano quindi Azumi con i guanti, quasi avessero a che fare con una delicatissima bambola di porcellana che potrebbe infrangersi in mille pezzi da un momento all'altro (esternamente, perché internamente la vedo già precaria, la ragazza).
Nello specifico, il ragazzo cerca di nascondere la partita agli occhi di Azumi, tentativo che fallisce miseramente, un po' perché lui viene colto in flagrante, un po' perché lei abbozza e si siede a guardare in match insieme al fidanzato della sua migliore amica.
Dopo la delusione della mancata intervista, ecco che Gérard mi molla un'altra pizza in faccia: ma ti pare il momento? Cioè, sì, lo so che sei amico del buon Misaki, ma mi pare che Azumi abbia fatto ben capire a chi è più interessata al momento, o no?
E niente, Gérard come al solito cerca di metterci una pezza alla buona, è davvero un buon amico, devi dirlo a Taro.
Apprezzo anche che Azumi cerchi di mandare avanti la propria vita, in fondo, come diceva il buon Freddie, "the show must go on", e lei ha tanto su cui lavorare. E sono piacevolmente sorpresa e molto colpita dal paragrafo successivo, mi piace che tu abbia inserito una sorte di quiete (quiete prima della tempesta, ma ne parliamo dopo, prepara lo scudo) in cui lei può dedicarsi al suo lavoro e al suo futuro lavorativo alla De Carlo.
Credo che l'architetto l'abbia presa sotto la sua ala protettiva, non so, dalle poche battute che si sono scambiati finora nel corso della storia credo che lui abbia un occhio di riguardo per lei, e spero che Azumi ne faccia tesoro perché è DAVVERO un colpo di fortuna.
Ma veniamo a noi.
'Sta lettera che me spezza il cuore.
Sono d'accordo con ogni singola parola da te scritta e messa nella bocca - o meglio, nella penna - di Taro.
Credo che sia la descrizione più precisa, puntuale e perfetta che io abbia mai letto di Misaki. E la condivido non al 100%, di più.
Taro è questo.
Taro è l'abbandono della madre.
Taro è cavarsela da solo.
Taro è badare a sé stesso e contare solo su sé stesso.
Taro è un semestre qui, un semestre lì, ma vado comunque bene a scuola perché è il mio compito.
Taro è Gamo che lo schiaffeggia moralmente e lo costringe a partire alla ricerca di sé stesso, insinuando il dubbio che lui sia solo un'ombra nascosta, la Luna che brilla di luce riflessa di Tsubasa.
E poi l'incidente, che ha rischiato di infrangere un sogno, un grande sogno.
Io credo che sia un personaggio spesso sottovalutato, magari anche considerato di poco spessore, e invece ciò che mi ha fatto innamorare di lui fino a renderlo il mio preferito sono proprio le sfaccettature del suo carattere, che tu hai tirato fuori in una lettera.
La conclusione della stessa mi lascia con le lacrime agli occhi perché forse per la prima volta in vita sua è riuscito a mettere in chiaro, nero su bianco, il suo io, i suoi sentimenti, la sua essenza. Non deve essere stato facile, probabilmente anche l'atteggiamento di Azumi l'ha costretto a comportarsi così (Tizianone docet again) e adesso è tutto finalmente palese.
Starà ad Azumi fare la prossima mossa.
Quanto manca a venerdì?

Recensore Master
10/09/20, ore 22:48

Piano piano, ma arrivo a recuperare gli arretrati. :)
Lucille qui fa la parte della coscienza di Azumi: ascolta, pone le domande giuste per farle realizzare cose, le da supporto. Nel brano in cui Azumi sfoglia l'album, ci rendi partecpi del fatto che la loro amicizia è di vecchissima data, sono due donne che sono cresciute insieme e questo rende il loro rapporto molto solido e rende comprensibile il loro capirsi quasi al volo.
Tanaka e il tempismo parte 2: no, Azumi proprio non ha voglia di tornare a Montmartre ora, con il nuovo inquilino in giro.
Ho trovato azzeccata la scelta di lasciare in fondo al capitolo la narrazione di quanto avvenuto alla festa e di farci vedere prima le reazioni a freddo di Azumi. Il discorso di Taro sull'aspettare un segno del destino risulta molto criptico, a meno che lui non si sia fatto centinaia di film mentali, che a noi e ad Azumi non ha mostrato, sulla famosa notte di Berlino.
Ora, Azumi sostiene che alla fine Berlino sia stato solo uno sfizio, ma dalle sue reazioni credo sia più qualcosa di cui cerca di convincersi.
Vedremo...

Recensore Veterano
08/09/20, ore 19:17

Azumi è una ragazza distrutta e credo che la colpa sia soltanto sua. Purtroppo ha pensato di essere più forte degli eventi e dei suoi sentimenti, che ha contribuito non poco a rendere confusi.
Io non credevo in un ritorno di Pierre nella casa del Marais e, infatti, il francese non si è fatto nè vedere nè sentire. Rientra perfettamente nel suo carattere orgoglioso questa condotta. Ha deciso, ha agito. E non tornerà indietro, credo.
Taro mi è piaciuto, anche perchè non credo in un suo secondo fine, come dice alla ragazza. Molto probabilmente sarà stato punzecchiato da Napoleon -mi domando ancora cosa mai gli avrà detto- e sarà "sbottato" a modo suo. Ciò che, invece, sbaglia, secondo me, è nel non prendere di petto Azumi in questo momento, Azumi che è oltremodo confusa ma che ha bisogno di una verità raccontata, più che intuita (ancora una volta la ragazza vede gli occhi di Taro e crede alla sua sincerità: se non è amore questo non so cosa sia). Forse è la sua naturale gentilezza a impedirgli di essere "invadente", ma credo che, arrivati a questo punto, il ragazzo debba osare di più. Napoleon ha fatto quel che sa fare meglio: litigare e mettere zizzania, ma questa volta a difesa di un amico, il suo migliore amico a detta sua...
Io aspetto sempre che parli Taro, perchè la sua versione ancora non c'è...
(Recensione modificata il 10/09/2020 - 05:44 pm)

Recensore Master
08/09/20, ore 08:17

Arrivo un po' in ritardo... ma in questo periodo non riesco a fare di meglio, accidenti.
Però ho letto, eccome, e ho accumulato una buone dose di nervoso e anche un briciolo di soddisfazione. In primo luogo, perchè la scena al Marais decreta la disfatta di Azumi: si illude che lui possa raggiungerla, ma mentre leggevo ho davvero sperato che lui non arrivasse. Se Pierre è forte e deciso come sembra, ma anche provato nel carattere e poco incline a farsi trattare come uno straccio, ha sicuramente reagito in modo drastico. E' come se in quell'appartamento lei avesse aperto gli occhi sul disastro che ha combinato.
E cercare di metterci una pezza non migliora molto la situazione. Lo scontro evitato per un pelo con Napoleon parla di nervi a pezzi e reazioni non del tutto razionali... Per fortuna ci si mette Taro, ma pure lui non sembra brillare, in questo momento. E' come se stesse continuando a tacere qualcosa.
Anche il momento finale, non fa presagire grandi possibilità. Nonostante Lucille sia positiva e intraveda delle possibilità, mi sembra che Azumi sia alla deriva. Anche i messaggi non danno speranza. Secondo me, l'unico che potrebbe avere in mano la chiave della situazione è Taro. Non è che va a fare due parole con Pierre? E' fantascienza? Forse... o forse, semplicemente, spero che non lo faccia per lasciare che Pierre si tenga la sua arrabbiatura! XD
Ecco, l'ho detto... ora posso andare a nascondermi!
Alla prossima...
Maddy

Recensore Veterano
07/09/20, ore 14:25

Capisco tutte le paranoie che Pierre potrebbe essersi fatto, ma decidere così arbitrariamente, solo dopo aver sentito i racconti, magari pure colorati, di una persona esterna alla relazione mi sembra addirittura esagerato.
Il silenzio della casa di Marais pesa come un macigno perfino sul lettore e nemmeno il sonno in cui crolla Azumi riesce a trasmettere pace, perché è un sonno dato dall'impotenza cui è costretta suo malgrado.
Come un crescendo la scena successiva aumenta la drammaticità della situazione attraverso lo scontro tra Azumi che affronta, a pieno titolo, Napoléon. La ragazza merita di essere portata in trionfo per la sua grinta, anche se non amo la violenza e al pugno avrei preferito due ceffoni palmo/dorso con la mano aperta. Ho sghignazzato senza ritegno per i suoi dispettucci da teppista che, malgrado tutto, ho molto apprezzato.
Anche se è stata un po' l'origine della crisi, non posso che apprezzare l'intervento di Taro e la sua sincerità. In effetti lui ha detto quel che è successo, non credo andasse a pensare che il suo compagno di squadre fosse un tale pettegolo (e continuo a insistere che probabilmente ha condito la sua versione con troppo peperoncino, lo si capisce dai commenti fuori luogo che ha rivolto ad Azumi).
La scena finale con Lucille che cerca di dare un po' di conforto alla sua amica, riuscendo a stento, suggerisce un po' di serenità e ho trovato molto dolce l'atteggiamento di lei che le rimbocca le coperte e le dà un bacio. La chiusura ci risbatte in faccia la realtà con tutta la sua violenza e mi spiace molto che Pierre si stia comportando in maniera tanto ottusa con una persona che ha dichiarato di amare.
Ti faccio i complimenti: il ritmo del capitolo è molto ben orchestrato, non dà quasi tregua e il finale lascia davvero col fiato sospeso.
Il capitolo mi è piaciuto molto per il ritmo che hai impostato.

Recensore Veterano
07/09/20, ore 02:45

"Forse non ne sarebbe scaturito nessun dramma, per un due di picche!"
Giusto, Gerard! Lo penso anch'io, nonostante sappia della notte di Berlino, perché quell' unica notte, conclusasi con la fuga di Taro e la mortificazione di Azumi e delle sue speranze, non era certo stata il preludio ad una bella storia d' amore né costringeva la ragazza ad accettare le attenzioni di Taro, tardive e sgradite. Tardive di sicuro, sgradite chissà, ho i miei dubbi. Almeno con Gerard è stata onesta alla fine. Il poveretto ha fatto solo quello che lei, forse inconsciamente, sperava. Come ho scritto nell' altra recensione, io ho pensato subito che abbia svelato la sua relazione con Pierre, che prima aveva tenuto gelosamente segreta, sperando, lo ridico, forse inconsciamente, che la voce iniziasse a circolare ed arrivasse all' orecchio giusto. In fondo, non aveva tutti i torti, visto che Taro non aveva creduto che uscisse con un altro. Gerard sarà stato un po' invadente, ma lei con il suo comportamento lo ha spinto in quella direzione. Per quanto si punzecchino e fingano di non sopportarsi, è chiaro che sono affezionati e legati, se non altro da Lucille, che è la migliore amica di Azumi e la fidanzata di Gerard, che la vede preoccupata per lei. Per Lucille, Taro è il diavolo tentatore che che può solo rovinarle la vita. È evidente che Gerard sia una bravo ragazzo: come poteva evitare di intromettersi, per aiutare due persone a cui tiene? Inoltre, penso che, più che per evitare una delusione a Taro, sia intervenuto principalmente per la sanità mentale di Azumi, dopo la sceneggiata a cui ha assistito in macchina. E beata ingenuità, tutta quell' agitazione a qualcun altro sarebbe potuta sembrare sospetta. Ma forse Gerard pensa che se Azumi volesse Taro, potrebbe stare benissimo con lui, Pierre non sarebbe un ostacolo insormontabile. Infatti, si è tolto di mezzo da solo. Vorrei tanto sapere cosa diavolo si sono detti Taro e Napoleon , per arrivare al litigio e soprattutto chi ha detto cosa. Ti confesso, che non mi è chiara la situazione. Se ho capito bene, Napoleon conosce a malapena Azumi e non sa che sta con Pierre, quindi non aveva motivo per sparlare di lei, né di difenderla, se invece fosse stato Taro a farlo e, per inciso, spero proprio di no, che non sia caduto così in basso. Infine, perché Napoleon ha raccontato tutto a Pierre, come se la cosa lo riguardasse? E poi dicono che le donne sono pettegole :-)!
Comunque sia, ormai la frittata è fatta ed Azumi è costretta ad ammettere che Taro è l’ uomo che ha incontrato mesi prima e per cui ha sofferto e quell’ episodio, che Pierre aveva facilmente rimosso, perché molto sicuro di sé, ora è il pretesto per chiudere con lei. Non sarà mica una scusa, ora che le cose stanno diventando troppo serie? In realtà, comprendo la reazione del francese e la scuso pure. È una reazione istintiva, di pancia, di un uomo che forse non si è mai trovato in una situazione così. Per come lo vedo io, Pierre è un uomo che sceglie, non che viene scelto, è uno che lascia non che viene lasciato e che non accetta di essere preso in giro, soprattutto da chi ha l’ onore di essere amata da lui, o di essere un ripiego perché ha capito che, se a Berlino Taro si fosse comportato diversamente, lui sarebbe stato cancellato subito. All’ orgoglio ferito ed alla gelosia si aggiunge anche la distanza ed il risultato per lui è uno solo.
Mi colpisce di più la reazione di Azumi, tipica della donna innamorata, lasciata e che mi fa pensare ancora una volta che lei voglia stare davvero con lui ( almeno finché non rivede l’altro :-) ). Comunque, nulla è perduto: questa è la sua occasione per fare chiarezza . Penso che se lo vorrà veramente, riuscirà a ricucire con Pierre dopo che il ragazzo avrà sbollito la rabbia, perché è soprattutto d’ orgoglio ferito che si tratta, secondo me. Spero , però, che Azumi non faccia di tutto per riappacificarsi solo per non darla vinta a Taro o perché pensa di dover qualcosa a Pierre per poi lasciarlo dopo, sarebbe davvero il colmo.
Ciao, Maria.

Recensore Veterano
06/09/20, ore 14:56

Ciao OnlyHope. Quest'ultimo capitolo è molto forte dal punto di vista emotivo. Azumi è chiaramente disperata per la mancanza di dialogo
con Pierre. Neanche attenderlo nel suo appartamento parigino è servito a qualcosa. Il ragazzo, infatti, forse prevedendo che Azumi sarebbe andata a cercarlo lì, non si è presentato nella casa che la ragazza gli aveva ristrutturato con tana cura. Evidentemente, il nostro PPPha deciso di chiudere definitivamente e bruscamente la sua storia con Azumi. 
Sei riuscita a rendere molto bene la rabbia e la frustrazione della protagonista, per la quale, evidentemente, Pierre è diventato davvero
importante. La sua rabbia emerge in tutta la sua potenza contro il malcapitato Napoleon, il quale ha dimostrato ancora una volta una 
discreta faccia da schiaffi per il modo in cui si è rapportato con Azumi, tirando fuori un florilegio di epiteti razzisti e sessisti.
Non credo che il caro "Napo" si sia reso conto del pericolo a cui sarebbe andato incontro se non fosse intervenuto Taro a sedare gli animi.
Del resto a portare pace tra teste calde il nostro Taro c'è abituato. Certo, urlare contro Napoleon e rigargli l'auto può essere un solievo e una soddisfazione momentanee, ma come dice Azumi stessa non seviranno di certo a sistemare le cose con Pierre, quindi la sua è, purtroppo, solo  una sterile vendetta. Napoleon, infatti, non ha esagerato dicendo che lei ha preso in giro Pierre, e non mi riferisco tanto all'episodio di Berlino, perchè allora il suo rapporto col capitano francese non era ancora serio, ma soprattutto al suo comportamento dal ritornodi Taro in poi. 
Continuo a ritenere il comportamento di Pierre eccessivo. Chiudere una storia che stava diventando importante, così, per telefono, senza
alcun chiarimento, non è mai bello ed è anche un po' troppo facile e meschino. Capisco la rabbia e il dolore di PPP, ma forse ha avuto
un po' troppa fretta.
Sospendo, infine, il mio giudizio su Taro, non per il mio affetto  nei suoi confronti, ma semplicemente perché, al momento, non ho elementi
sufficienti per poterlo giudicare. Il numero 11 è ancora una figura sfuggente, nell'ombra. Non sappiamo , inoltre, che cosa abbia detto a
Napoleon. Ad Azumi, Taro ha risposto semplicemente di aver detto la verità. Già, ma qual'è questa verità? Perché visti i capitoli precedenti
ho il sospetto che non coincida, o almeno non in toto, con quella che ci ha raccontato Azumi. A questo punto sono ancora più curiosa di
conoscere l'esatto contenuto del litigio tra Misaki e Napoleon. Continuo a sperare che, a tempo debito, ce lo svelerai.
Per quanto rigurda, infine, le risposte alle recnsioni, non ti preoccupare. Purtroppo non sempre c'è il tempo per fare tutto quello che
vogliamo. Spero, comunque, di poter tornare a interagire al più presto con te, perché mi aiuta a comprendere meglio certi aspetti della storia e a capire dove la stai dirigendo. Devo confessarti che sono un po' preoccupata per Taro e per il ruolo che avrà in questa storia.
Come sempre, ciao a venerdì

Recensore Master
05/09/20, ore 10:47

Arriva anche Taro, che ovviamente e non poteva arrivare in modo "normale", ma con un'entrata ad effetto.
Azumi sapeva del suo arrivo in città da Gérard, ma si era abbandonata all'idea che Parigi fosse un posto molto grande. Forse se avesse prestato attenzione al notiziario sportivo l'avrebbe appreso già in studio, credo roprio che l'agitazione del collega fosse dovuta all'annuncio dell'ingaggio di Misaki....
Lucille è tenerissima a preoccuparsi, ma scopriamo dell'omissione di Azumi su quanto accaduto a Berlino. La capisco, non è facile raccontare di quell'esperienza a nessuno e lei sta facendo di tutto per dimenticarla.
Sei stata un po' crudele, però? Tanaka stava per rivelare il nome di Taro, ma la chiamata di Pierre ha interrotto tutto: pessimo tempismo ragazzo che è troppo sicuro di sé. XD Se l'avesse saputo dall'amico forse Azumi avrebbe avuto un minimo di tempo per assorbire, prima di trovarselo davanti quasi come un fantasma.
L'apparizione di Taro è proprio all'ultimo e non si può giudicare molto di lui, nemmeno quel suo avvicinarsi con noncuranza. Vedremo nei prossimi capitoli.

Recensore Master
05/09/20, ore 10:25

Su una cosa Azumi può essere convinta, se non tutta, gran parte della colpa per questo disastro è sicuramente da imputare a sé stessa, ai suoi silenzi ambigui e al comportamento non chiaro che ha tenuto. Taro è corresponsabile per aver parlato con il più grande idiota che terra francese potesse generare, e Napoleon (l’idiota per l’appunto), è responsabile per aver deciso di farsi glivaffari altrui avendo avuto solo una minima parte delle informazioni, senza contare lo strisciante razzismo che inalbera nei confronti di Azumi.
Pierre comunque - e questo non me lo togle della testa nessuno -, ha dimostrato un certo grado di infantilismo. Ripeto, quando si è svolta la famosa nottata berlinese tra lui e Azumi il rapporto era qualcosa di molto diverso, tanto che lui per primo non lo considerava in modo particokare (sue stesse ammissioni), quindi ora inalberare tutto questo livore, rifiutandosi di ascoltare almeno la parte “avversa”, cercando di capire cosa sia realmente successo, o quanto meno avere la sua versione prima di decidere, è decisamente un atteggiamento puerile, da bambino con il giocattolo rotto, e non può accampare scuse per quello che ha avuto nella sua triste vita (no, non provo pena per Azumi, che ha fatta tanto per arrivare a questo empasse, ma non ne provo neanche per Pierre; Taro poi in questo momento, col bene che gli voglio, lo spellerei vivo).
Riguardo Napoleon, invece, approvo totalmente Azumi, che peraltro a quanto pare, una papagna gliel’ha assestata (lui lo asfalterei volentieri e senza ripensamenti!)
Come vedi, sei riuscita a far uscire prepotente il Klingon che è in me! 😂
PS per le risposte alle recensioni c’è tutto il tempo, e la RL viene prima, quindi non devi scusarti 😘

Recensore Veterano
04/09/20, ore 23:21

Come sempre sai farci entrare così bene nel personaggio che questo capitolo è per la gran parte molto chiaro!
Si percepisce la tristezza, la desolazione e, direi quasi, disperazione di Azumi che non vede arrivare Pierre e non sa che pesci pigliare!
Pierre è di sicuro uno di parola: ha detto una cosa e la fa; continua a dimostrarsi coerente e cristallino.
Azumi si rende conto che ha sbagliato a non parlargli del ritorno di Taro,anche considerato che il suo rapporto con Pierre era cresciuto e si stava consolidando verso qualcosa di più importante; d'altro canto come si fa a parlare di qualcosa che non è chiaro neanche a sè stessi?
Perchè secondo me lei, ora, è disperata per la situazione di Pierre ma non ha comunque chiaro cosa prova per Taro; quindi condivido pienamente il consiglio che le dà Lucille di prendere del tempo per sè e riflettere!
Taro rimane sempre un pò indefinito....penso anch'io (come Sakura chan) sia sincero nel dire che non ha fatto a posta e ha detto la (sua) verità, ma di fatto forse una parola in più anche stavolta ci stava....
Io, a differenza di Azumi, vorrei proprio sapere che cosa si sono detti lui e Napoleon e, forse, le sarebbe pure utile; confido sempre che a tempo debito ci illuminerai!!:-))
Intanto ti rinnovo i complimenti!!!
Buon weekend!!!
(Recensione modificata il 05/09/2020 - 09:48 am)

Recensore Master
04/09/20, ore 14:30

Seppur non propriamente angst, questo capitolo mi ha lasciato addosso sensazioni diffuse di tristezza, malessere e malinconia. Ciò credo che sia dovuto da un mix di cose, tra cui sicuramente la mia eccessiva empatia ma anche la tua bravura nel rendere queste situazioni per iscritto.
La mancanza di Pierre, di questo sole che aveva iniziato a illuminare il mondo di Azumi, è percepibile in ogni singola parola di questo capitolo, a partire dal suo ingresso a Marais, fino a quelle parole finali che mi hanno fatto versare lacrime a go go (non ti odierò mai abbastanza per avermi fatto apprezzare Azumi). Quell'attesa snervante, e inutile (non so perché, ma me lo aspettavo, che lui non si sarebbe fatto vivo, e temo che sia giusto così).
È tutto tremendamente reale, persino la reazione che lei ha con Napoléon (sì, reale, conosco persone che avrebbero reagito allo stesso identico modo, forse solo risparmiando la carrozzeria dell'auto). Napo è perfettamente IC quindi non ho nulla da commentare, persino col suo commento demmè che, da donna, non gli perdonerò mai. Ciò che trovo stonato è Taro, come se fosse una nota sbagliata all'interno di una sinfonia: non ci è ancora dato sapere cosa si siano detti lui e Louis di così tremendo (ho qualche sospetto, ma me lo tengo per me), eppure davvero non si è reso conto della gravità delle sue azioni, come sostiene Azumi indicando la cristallinità delle sue intenzioni, e probabilmente neppure voleva causare del danno (di chiunque altro avrei detto il contrario, ma Taro... lui è una persona limpida, certo, con lati d'ombra, ma non fino a questo punto).
Il finale è ciò che più mi ferisce, la reazione (o meglio, non reazione) di Pierre. Quell'ignorare volutamente la ragazza, forte degli insegnamenti di Tiziano Ferro e del suo "e voglio indifferenza se mai mi vorrai ferire", che però ancora non mi spiego al 100%.
Credo che la quadra di tutto, a questo punto, sia davvero ciò che Napoléon ha riportato al Capitano. Ergo, solo tu potrai svelarci l'arcano. Possibilmente il prima possibile, grazie. By una fedele lettrice.
Un abbraccio grande
(Recensione modificata il 04/09/2020 - 02:30 pm)
(Recensione modificata il 04/09/2020 - 02:32 pm)
EDIT: trovo stonato Taro ma non nella sua descrizione, sia chiaro, quella fino ad ora non mi ha deluso. Trovo stonato il suo atteggiamento, forse perché ancora non sono riuscita a capirlo fino in fondo. Di sicuro mi manca un tassello importante - che tu prontamente tirerai fuori dal cilindro al momento giusto - per comprendere appieno il suo ruolo nella storia. Cioè, in realtà il ruolo l'ho compreso, probabilmente l'unica che dovrà far chiarezza è Azumi.
Vedremo, comunque tutto ciò per dire che non era una descrizione fallace di Misaki, bensì del suo atteggiamento che mi risulta ancora ombroso.
(Recensione modificata il 04/09/2020 - 02:35 pm)
(Recensione modificata il 04/09/2020 - 02:36 pm)