Recensioni per
Comme s'il neige en Juillet
di OnlyHope

Questa storia ha ottenuto 277 recensioni.
Positive : 277
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
31/07/20, ore 19:11
Cap. 1:

E sono arrivata qui!
Una Azumi ben diversa da quella lasciata a pezzi a Berlino.
Pierre si sta dimostrando un buon compagno per lei, per quanto abbiamo potuto vedere e per quanto abbiamo visto sul fatto che abbia intuito qualcosa di Berlino, ma abbia lasciato alla ragazza massima libertà di scelta.
Qundi anche quella che poteva essere un'ombra pare lontana.
Mi piace la complicità che hai realizzato tra loro. Così come il rapportarsi di Azumi con le altre fan: il prezzo di frequentare un uomo famoso è che le altre fantasticheranno sempre su di lui, non glielo si può negare.
Ma conoscendo noi fanwriter, quel temporale che si presenta nel finale temo sia presagio di qualche futuro problema, considerando anche tutta la simbologia tra Pierre/sole e Taro/ombra.

Recensore Veterano
31/07/20, ore 16:12

È arrivato il momento del confronto tra Taro e Azumi, una scena che mi ha tenuta davvero col fiato sospeso, perché le possibilità per concludere una scena del genere erano tante, ma la tua conclusione, ancora una volta non è stata affatto stucchevole.
Ho notato con piacere il cambio di luogo che trasmette un certo ritmo alla narrazione: l’inizio nell’ambiente confortevole di casa, associato al calore della doccia, del tè preparato da Gérard e della trapunta sotto cui Azumi cerca riparo e dove solo la sua cara amica Lucille è ammessa. Lucille è proprio quell’amica che sa capire anche le parole non dette e che sprona Azumi a guardarsi bene dentro, anche se le invita alla cautela sempre nell’intento altruistico di non vederla più soffrire.
Ci presenti poi le due amiche calate nel contesto lavorativo, un ambiente forse più freddo, ma che sa ancora di luogo familiare e Taro, con la sua presenza, diventa quell’elemento estraneo che ne altera l’equilibrio.
Applaudo la decisione di Azumi che mantiene il suo tono professionale e decide di risolvere la questione in un luogo che lei ritiene più adatto per sfogare finalmente la rabbia contro questa persona che, a suo avviso, si sta intromettendo nella sua vita come se nulla fosse accaduto.
La durezza della ghiaia suggerisce chiaramente come si profilerà questo incontro/scontro. Azumi è troppo arrabbiata, ma anche Taro sembra faticare a mantenere la calma. È chiaro che tra i due si sta elevando un muro di incomprensioni che, anziché creparsi, tende ad aggiungere mattoni su mattoni. Infine, la chiosa di Azumi prima di congedarsi mi riporta alla mente la similitudine tra Pierre e il sole: un sole caldo e confortevole, mentre Taro per lei è sempre stato tempesta.

Recensore Master
31/07/20, ore 15:25

E riprendiamo il filo da dove lo avevamo lasciato.
Troviamo quindi una Azumi visibilmente scossa, oserei quasi dire che abbia avuto un discreto crollo emotivo. L'immancabile Lucille è sempre lì al suo fianco, anche se ormai può far ben poco per la sua amica, che è l'unica a poter uscire da questo impasse.
Dopo un primo, timido tentativo di spiegazioni, insieme a Gérard, ecco che Azumi continua a trincerarsi nelle sue convinzioni (ti farai del male, bella mia, ti farai del male...) e fugge, ma gioia mia, non è fuggendo che risolverai 'sto casino, anzi, rischi di impantanarti ancora di più!
Gérard, da bravo giornalista, mette insieme i vari tasselli che faticosamente ha raccolto, e sembra covare qualcosa, quella sua pensierosità probabilmente è dovuta al fatto che sta cercando di far luce su certi elementi che devono risultargli poco chiari.
Dicevamo dunque che Azumi fugge, ma Santa Lucille da Paris-Saint-Germain la raggiunge e la incalza, per farsi raccontare quel sospeso che non aveva detto poc'anzi.
Il mio pensiero riguardo a lei si rafforza quando lei stessa conferma che "diventa tutto così complicato quando c'è di mezzo Taro". Bambina mia, lo è, eccome se lo è.

Continuiamo e mi stupisco - ma non piacevolmente, una scossa elettrica mi pervade - quando Lucille annuncia l'arrivo di Misaki in ufficio da Azumi. Che c'è? Che vuole?
Gérard...
Sei finito dritto nel mio Libro Nero. Ti odio.
E tu, Misaki, con quella frasetta lì... ma chi ti credi di essere?!
“Pierre Le Blanc… Sul serio, Azumi?”
Sì, sul serio. Perché? Che problema c'è? Ti da fastidio? Sei geloso?? Beh, ti svegliavi prima, invece che dare sempre tutto per scontato nella vita. Mi spiace ma qui mi schiero completamente dalla parte di Azumi (negherò di averlo detto, sappilo) perché lui non può continuare a farsi i film in testa (io l'ho capito, cosa sta pensando, ma lui DEVE PARLARE, santo cielo benedettissimo!) e pretendere che gli altri lo aspettino, o che non vadano avanti con la loro vita mentre lui decide che fare.

L'ultimo paragrafo mi lascia con un nodo in gola non indifferente. Forse perché, per la prima volta, Azumi è onesta e dice ad alta voce cosa pensa e cosa prova (oltre a ribadire al buon Misaki che DEVE PARLARE, come mi sono permessa poc'anzi di suggerire, mannaggiaalui). La motivazione che Azumi fornisce sul "Perché Le Blanc" credo che racchiuda il perché tra lei e Taro non sia mai funzionato, e ancora una volta sottolinea l'importanza del dialogo.
Sono giovani (sì, te lo concedo, anche la controparte maschile è giovane tanto quanto lei) e ne avranno di tempo per imparare dai loro sbagli... spero solo che questo non incida sul futuro di Azumi perché ultimamente piove spesso, su Parigi, e non vorrei che ciò proseguisse ulteriormente...

La prossima volta un BigMac, così mi preparo nel bene e nel male!

Un abbraccio grande.

Recensore Master
31/07/20, ore 12:23

Ho adorato tutto il contesto che si sta sviluppando intorno ad Azumi, un vecchio amore da dimenticare (lo avrà davvero dimenticato?)
E il tornare ad amare, ma anche la paura di farlo.
Bellissima questa scena finale Betta dove il sesso lascia lo spazio all'amore... amore forse dimenticato e la paura di non poterlo provare più.
tenerissima.
Sanae77

Recensore Master
31/07/20, ore 10:10
Cap. 1:

E finalmente eccomi; piano piano ce la faccio a mettermi in pari.
Ma partiamo dalla fine...
Rúrik Gíslason che dire? Ci siamo sciupate gli occhietti eh?
E' un fico da paura e 'sta versione di Le Blanc 2.0 mi piace assai... ai tempi dei mondiali di Russia se non ricordo male ho dedicato anche un post a questo calciatore... era a dorso nudo negli spogliatoi con la palla in mano... non farmici ripensare che già viaggiamo sui 28 gradi in casa...
Ma bando alle chiacchiere e veniamo alla storia.
Mi piace che non siano ragazzini, che siamo oltre alle prime cottarelle e che abbiamo di fronte a noi una Donna in carriera (ahhh adoro il mestiere che hai scelto per lei, sarebbe il mio sogno) e questa disinvoltura dettata sicuramente dall'esser cresciuta in una città tanto grande come Parigi.
Non so cosa sia accaduto a Berlino e lo scopriremo solo leggendo ma sicuramente nulla di buono e Azumi ha fatto bene a godere di questo Dio Apollo che risplende e scalda come il sole.
Mi piace anche il tipo di rapporto che hanno instaurato; senza troppi progetti o seghe mentali di coppia.
Lei la vedo presa, ma forse lui di più... proprio perché lei non cade ai suoi piedi come le altre. Questa l'impressione avuta dal primo capitolo.
Come ben sai adoro che sia scritto il prima persona.
Brava come sempre.
Corro a leggere il secondo
Sanae77

Recensore Veterano
31/07/20, ore 00:03

Ciao OnlyHope.
Stavolta comincio dalla fine, perché la prima cosa che mi sono chiesta al termine del capitolo è :"Che film si è fatto Taro negli ultimi mesi?". Credo uno molto diverso da quello di Azumi. Cioè, mentre per lei la notte a Berlino è stata la fine di ogni speranza, anche quelle che non sapeva di avere, e la spinta a voltare definitivamente pagina in campo sentimentale, per lui, penso, sia stato il contrario. Lo so che è troppo presto per dare giudizi, perché Taro è appena comparso e non sappiamo nulla di lui, della sua vita o dei suoi sentimenti, ma per come si è presentato e per tutto quello che ha fatto ancora prima di arrivare, mi è sembrato subito di rivedere il vecchio Taro, quello che a Berlino non si era proprio visto. Tutto mi ha fatto pensare che si trovi in Francia proprio per riavvicinarsi ad Azumi perché, è vero, Parigi è grande e avrebbe davvero potuto vivere lì senza mai incontrarla, ma sembra che abbia fatto tutto l’ opposto. Ogni sua scelta, la vedo come un passo verso lei, partendo dalla decisione di giocare nel PSG a quella di farsi prestare la casa del vecchio amico, mentre avrebbe potuto trovarsi una bella casa qualunque. Dopo tanti anni di lontananza avrebbe potuto non riallacciare i rapporti con nessuno, evitare rimpatriate. Al contrario, spostare l’ incontro in un luogo familiare, che per lui rappresenta magari il ricordo di un bel periodo, serviva appunto a ritrovare tutti i vecchi amici e soprattutto, penso, lei. Infine, poteva aspettarla dentro, invece di andare a cercarla fuori, come se fosse impaziente di rivederla. Il modo di salutarla, il sorriso, sono quelli del ragazzino che, ovunque andasse, salutava felice i vecchi amici, altrettanto felici di rivederlo, perché ovunque aveva lasciato un bel ricordo e non dell'uomo cupo di Berlino.. E adesso come si comporterà Azumi, che ha incassato la novità con molta più agitazione di quanto avrebbe voluto e dovuto, ora che cominciava a provare qualcosa di vero per un altro uomo? Solo il pensiero di Pierre, le ha ridato la tranquillità, ma lui è lontano. Ecco, forse l’ unico vantaggio che avrà Taro, sarà proprio questo, ma per il resto la vedo dura. Vedi perché preferisco recensire prima di proseguire nella lettura anche se pure io sono molto curiosa? Perché mi piace cercare di interpretare i personaggi, raccogliere gli indizi per capire cosa ci sia dietro il loro comportamento e quali siano le loro intenzioni, per poi fare le mie congetture e condividerle, anche se potrebbero essere tutte sbagliate. Ma se già ho letto il prosieguo , poi non c’è più sfizio:-).
Maria.

Recensore Veterano
27/07/20, ore 11:36

Ciao OnlyHope!!
Come sempre un capitolo che coinvolge e ci fa vivere gli stati d'animo della protagonista! Azumi torna dal weekend romantico con l'animo leggero, di chi torna dalle vacanze o comunque da una sosta meravogliosa, e con nuovi desideri e prospettive per il suo futuro con Pierre, che a quanto sembra è sulla stessa lunghezza d'onda, perchè acconsente a presentarsi ai suoi coinquilini, le dice che gli mancherà e le ricorda della casa....
Ma come tutte le belle cose, purtroppo, anche questa finisce e Azumi si ritrova al lavoro e al dover recuperare il suo tablet.
E qui si apre la seconda parte del capitolo in cui affiora, quanto lei si ostina a negare o, meglio, a provare a tenere nascosto: il fatto che Taro abbia un forte, fortissimo, ascendente su di lei e le sue emozioni. Il fatto che di proprosito annusi il suo profumo la dice lunga quando va in bagno....e, poi, quando se lo ritrova davanti non riesce ad adarsene come vorrebbe. Ora secondo me lei deve capire se questo turbinio di emozioni è legato ai ricordi del passato e alle cose irrisolte o se è reale contemporaneo, solo così potrà essere felice!
Quanto al loro incontro, comunque, c'è sempre tanta alchimia e magia; penso che Taro con la sua frase intenda dire che per lui non è stato solo sesso e se Azumi la pensa così, sta fraintendo quanto successo. Certo, se anche lui dicesse qualche parola in più, aiuterebbe....:-) La prima volta che ho letto il capitolo stavo per equivocare anche io!:-)
Staremo a vedere cosa succede ora e come si evolve la situazione perchè qui è ancora tutto in ballo....
Grazie e buona giornata!!

Recensore Junior
26/07/20, ore 15:33

Cara amica, un capitolo di un certo spessore dove all'inizio vediamo Azumi con Pierre, felice dopo lo splendido weekend trascorso con lui e malinconica perché dovrà ricominciare il count down fino al giorno in cui potrà rivederlo. Entrambi realizzano un'evoluzione positiva nel loro rapporto, per Azumi tale da spingerla a presentare Pierre ai suoi due co-inquilini e addirittura chiedere a Pierre di concedere un'intervista a Gèrard. Forse un'azione inconscia per scoraggiare Gèrard da qualsiasi ulteriore uscita a quattro (quindi con Taro) in futuro? Forse Azumi comincia a far venire alla luce la storia con Pierre per mantenere in ombra lo scombussolamento emotivo che la semplice vicinanza di Taro le provoca?
Ed è con te Taro e Azumi che si conclude questo capitolo.
Azumi rifugge con tutte le sue forze ogni possibile incontro con Taro, perché se il suo cuore sembra ormai appartenere ad un altro? Azumi perde il controllo di sé in presenza di Taro, è un'altra Azumi quella che emerge, colei che si sente "piccola" di fronte a Taro . Forse avrebbe accettato il suo invito a rimanere a Montmartre ma è stata salvata "in corner" da Lucille e Gèrard e riesce ad allontanarsi da Taro, dal forte ascendente che ha su di lei da quella forza attrattiva dalla quale difficilmente riesce a sottrarsi. Aspetto con ansia il prossimo capitolo😉

Recensore Veterano
26/07/20, ore 12:55

Ad una prima lettura del capitolo, sono rimasta veramente perplessa...Ma come, Taro può mai davverso pensare e dire cose di questa leggerezza e superficialità?
Alla seconda lettura, invece, mi sono resa conto del doppio equivoco che si è venuto a creare nella testolina di Azumi...
E, purtroppo, stavolta, il secondo equivoco lo crea lui, involontariamente, perchè più lucido e sereno di Azumi, convinto come è dei suoi sentimenti per la ragazza, si permette anche il lusso di essere un pochino ironico. E non si accorge che quello che lui dice, invece di fugare i dubbi, ne crea altri...
Taro scuote la testa, lo sguardo serissimo concentrato nel mio.
“Mi riferivo a quello che pensi di me…”
M’irrigidisco, non aspettandomi questo tipo di reazione da parte sua.
“Se credi che il sesso sia l’unico motivo per cui mi avvicino a te, allora hai ragione…”
Socchiudo le labbra, incredula.
Non posso credere che lo stia ammettendo così…
Non è possibile…
“C’è effettivamente un grosso, enorme equivoco tra noi!” aggiunge, fissandomi intensamente.
Se cioè Azumi oensa effettivamente che lui sia un "ragazzaccio", è ovvio che pensi che il suo avvicinamente non sia dettato da gesti sinceri. Ma al solito Azumi si ritrae dal confronto.
Non è in una posizione facile la ragazza. Con Pierre sta veramente bene, ma se di fatto crea delle situazioni per evitare altre situazioni un problema lo ha ... E la capisco pure. Taro è stato tutto per lei per un lungo tratto della vita e il suo irrompere di nuovo sulla sua strada è decisamente destabilizzante.
E comunque, vuoi mettere a essere corteggiata contemporaneamente da Taro e Pierre!!
A venerdì!

Recensore Veterano
25/07/20, ore 12:03

Ciao OnlyHope, eccomi qui a recensire questo nuovo capitolo. Anche io, come mgrandier, ti devo confessare, sono uscita dalla lettura
con tanti pensieri, sparsi e "disordinati" che mi affollano le mente e temo che, anche questa volta, dovrò mettere più carne di quanta
non sia lecita sul fuoco. Cercherò, in ogni caso, di dare ordine a questi pensieri mettendoli nero su bianco. Ti chiedo scusa in anticipo
se ne uscirà qualche sorta di sproloquio.
Il capitolo si apre con Azumi costretta a separarsi da Pierre e a ritornare alla realtà, segnatamente il suo lavoro. Tutto bene, finché  non è
costretta a recuperare il suo tablet e per farlo, ovviamente, deve tornare a casa di Tanaka, ovvero il luogo del delitto, in cui è successo il"fattaccio" che ben sappiamo. Stavolta si premunisce assicurandosi che Taro non sia in casa quando ci andrà lei e per farlo si avvale del senso di colpa di Tanaka, che poi, a mio parere, di colpa ha solo quella di essere un cupido un po' sprovveduto. Tuttavia, se può evitare Taro, o almeno così crediamo, non può evitare le domande di Tanaka che forse, dico forse, è semplicemente preoccupato per Azumi, come Lucille, nè tantomeno può evitare un bruttissimo temporale.
Ebbene sì, il maltempo ci mette lo zampino, costringendo Azumi a trattenersi a casa di Tanaka più del dovuto e Taro a tornare prima
del previsto. Ancora una volta il confronto tra i due è molto bello ed intenso, anche se estremamente confuso perché, ancora una volta
Taro e Azumi sembrano essere veramente agli antipodi. Ci troviamo in una fase di stallo in cui Taro cerca, senza successo, un chiarimento
e Azumi si dà alla fuga, evita ogni confronto.
E adesso temo che farò arrabbiare Sakura chan ma io, del fatto che Azumi non sia innamorata di Taro, ma solamente del ricordo di quello che è stato, non ne sono così sicura. La mia non è partigianeria, te lo assicuro, mi baso su quello che leggo e, soprattutto sulle azioni di Azumi. Mi sembra che Azumi si impegni un po' troppo ad evitare Taro, che si impegni troppo a volerlo relegare nel passato e sminuire quello che significa per lei. In sintesi, mostra troppa poca indifferenza nei confronti di Misaki per non pensare che i suoi sentimenti per lui siano ancora piuttosto forti. In ogni caso, che Azumi sia innamorata di Taro o meno, e questo ce lo dirai tu, bravissima autrice, è chiaro (lo so, a forza di ripeterlo divento noiosa) che Azumi ha dei sentimenti irrisolti nei confronti di Misaki. Quali che siano, dubito che troverà la vera felicità con Pierre finchè non si chiarirà con se stessa.
Trovo poi un po' ingenuo, da parte sua volere relegare Taro nel passato e in una dimensione diversa dalla realtà, quando lui, ora più che mai, è reale  e presente, non più fantasma del passato, ma persona in carne ed ossa. Inoltre sembra che anche gli elementi cospirino contro di lei e le mettano davanti proprio Taro. Infine sì, credo che ci sia un equivoco bello grosso tra i nostri due ragazzi, se Azumi si lascia
guidare nel suo giudizio su Taro dalle parole di Lucille, che Misaki non lo conosce affatto, invece che basarsi sui suoi trascorsi con lui.
Se sei arrivata a leggere fin qui, ti ringrazio infinitamente per la pazienza.
Ciao, a presto
(Recensione modificata il 25/07/2020 - 12:06 pm)

Recensore Master
25/07/20, ore 10:03

Ho letto tutto d’un fiato e tanti spunti si sono affollati tra loro. Vedo di fare ordine, perché io sono un pessimo recensore (del tipo compulsivo, che butta giù in preda alla foga) e di solito scrivo solo metà di quello che avrei voluto...
Comunque, tornare alla realtà dopo un fine settimana da sogno, è sempre un duro colpo. D’altra parte, siamo in periodo di vacanze e questa situazione dovrebbe esserci familiare (almeno, per me è così). Tuttavia, penso sempre che le atmosfere ovattate e magiche, proprio perché sono ovattate e magiche, ci fanno perdere i contorni della realtà e rendono i colori più forti. Per questo, non mi stupisco del fatto che Azumi abbia tutti questi slanci verso Pierre, nel presentarlo a Lucille e Gerard, come nel sentirsi esaltata e desiderosa di fare grandi passi. Anzi, la capisco.
Tuttavia, quando poi i casi della vita ci fanno venire grandi dubbi, dovremmo farci due domande. Mi sembra che lei, quando entra in scena Taro o anche semplicemente quando è nel sottofondo della scena, non capisce più niente. Detto proprio terra terra.
Anche la situazione in cui si caccia in casa sua é piuttosto ambigua. Perché anche grondante, sapendo dove era, avrebbe dovuto andarsene a gambe levate, alla faccia dei buoni consigli. Insomma, secondo me un pochino se le cerca.
Capitolo a parte per Lui.
La calma che ostenta mi comincia a inquietare un po’, ma d’altra parte, lo riconosco proprio come il ragazzino serafico dell’anime, che non batte ciglio quando gli si dice di piantare li un reggimento di amici per andare chissà dove. Quindi, ripeto, riconosco Taro nel tuo personaggio cresciuto, ma mi ha spiazzato il dialogo finale, quello sui fraintendimenti. A questo punto, mi chiedo cosa intenda davvero lui, se poi le propone di stare lì. 🤔
Ho fatto delle ipotesi, ma non oso sbilanciarmi.
Me ne starò paziente ad aspettare l’evoluzione della faccenda.
Ma... Taro, parlare un pelo più chiaro, no?

Recensore Veterano
24/07/20, ore 15:26

Trovi sotto il testo della tua recensione:

Appena finito di leggere il capitolo la parola che mi frulla per la testa è "conflitto" come quello che sta vivendo la povera Azumi.
La sua riflessione all'inizio è così spontanea e comprensibile e forse preannuncia un po' quello che succede nel corso degli eventi narrati. Lei e Pierre hanno condiviso un bel momento insieme, un tempo che è stato come una grande bolla d'ossigeno in cui lei ha potuto respirare una serenità totale, lontanta dalla vita quotidiana e da tutti i problemi che vanno dal lavoro alle questioni irrisolte.
È chiaro che lei si sente coinvolta con Pierre, tanto da portarla a prensentarlo ufficialmente ai suoi amici più stretti. Lucille lo ha capito e può solo essere felice per la sua migliore amica.
Peccato che tra gli amici c'è anche chi non sempre sa essere comprensivo, o meglio, crede di capire, ma interpretando a modo suo come Hiroshi, che pensando di fare un favore ad entrambi si improvvisa cupido della situazione mancando ignobilmente il bersaglio.
Come se non bastassero certi amici impiccioni, ci si mette anche il tempo metereologico a remarle contro e metterla in una situazione in cui, ancora una volta, viene messa a dura prova. Per Taro, invece, è l'occasione per rivelare i suoi sentimenti, anche se, alla faccia di ogni romanticismo io penso "bello mio, potevi anche svegliarti prima". Il momento tra loro due è comunque bello e coinvolgente. Azumi cerca di chiarire la sua posizione, ma deve combattere con la ragazzina innamorata che è ancora dentro di lei e per il momento sembra che la donna in carriera sia riuscita a chiuderla dentro l'armadio, ma mi chiedo per quanto ancora.

Recensore Master
24/07/20, ore 15:02

Torniamo a casa, dopo questo weekend meraviglioso, e l'avvicinarsi di Parigi riempie Azumi (e anche noi lettrici) di malinconia.
La ragazza cerca in tutti i modi di non perdere il contatto con quella che è, sempre di più, la relazione a cui si aggrappa tipo scoglio in mezzo al mare (e lo dico senza pregiudizio alcuno)
Adoro la coincidenza nell'incontrare Lucille e Gérard, credo metta un punto in più sulla tabella della loro relazione, un punto fermo intendo, che dice "Pierre c'è, ed io con lui".
Poi accade quello che in parte viene predetto dal titolo, in parte dal meteo. Quel tremendo temporale che paralizza la città, fa la stessa cosa con la nuova Azumi, facendo emergere la parte più recondita di lei, quella che per anni - anni, rendiamoci conto - ha sperato che Taro facesse quello che fa ora.
Siamo consapevoli - o almeno, io lo sono - che è tardi. Ma siamo anche consapevoli che diventa dura staccare completamente la spina col passato, quando questo continua a fare capolino. Parliamo comunque di una ragazza poco più che ventenne, che si trova davanti a quello che è stato un ragazzo importante, che FINALMENTE le dà le attenzioni che ha bramato per una vita... Io i suoi dubbi li capisco, è umana, non me la sento di biasimarla. Certo, temo che si pentirà di queste sue ambiguità, perché sappiamo che - almeno della Real Life - i nodi vengono sempre al pettine e si deve fare i conti con le proprie azioni (il karma non perdona...) e al momento è ciò che temo di più: un suo eventuale allontanamento da Pierre, da ciò che la rende felice, che la fa sentire finalmente viva, per un sospiro di un ricordo di un amore passato...
Perché io non credo che sia innamorata di Misaki, sai? Io credo che sia legata al ricordo che ha di lui. Magari mi sbaglio, ma sai cosa? Mi ci rivedo in alcuni aspetti di lei. E, credimi, è così difficile staccarsi da certe persone che hanno significato tanto per noi, anche se solo in una maniera a senso unico.
Provvidenziale Lucille, l'amica che tutte sognamo, la riporta sulla via della Luce, di quel Sole che la rende tanto felice, e di cui - purtroppo - si dimentica quando viene avvolta dalle tenebre...
Vorrei aggiungere altro, ma sono ancora in preda ad emozioni contrastanti. Mai come stavolta sono trepidante e curiosa di sapere che succederà nel capitolo successivo, perché questo troncamento finale mi lascia proprio col fiato sospeso. E io necessito di sapere che succederà, amica mia. Lo esigo! Sappilo.
A venerdì, solito varco, soliti cioccolatini. Vanno bene anche hamburger e patatine, in alternativa.

Recensore Veterano
20/07/20, ore 14:51

A parte il mio tentantivo fallito che ben sai. Questo capitolo mi è piaciuto talmente tanto che sto quasi per cambiare schieramento. :D
Molto carina l'idea di Pierre di fare una sopresa alla sua ragazza, andarla a prendere all'improvviso a casa per portarla verso un'ignota destinazione.
La parentesi del viaggio in macchina è proprio simpatica e realistica, soprattutto, molto attuale con la canzone (una delle mie preferite) di Ed Sheeran di sottofondo. Mi sono unita alla sorpresa di Azumi per la scelta di Pierre e complimenti al Thor d'oltralpe per l'ottima scelta. Mont Saint Michel è un luogo magico, romantico che sa anche regalare un po' di pace nonostante la grande affluenza di turisti che vanno ad ammirare lo spettacolo che offre la natura.
La parte in camera è molto sensuale, si sente proprio la passione tra loro, ma ciò che è ancora più apprezzabile è la dolcezza che il ragazzo dimostra nei suoi confronti. Oltre la dolcezza, mi ha colpito la fiducia che si è instaurata in questo rapporto, portando i due ragazzi a rivelare una piccola parte di se stessi rimasta nell'ombra.
Tenerissimo il momento sul balcone, ma mi spiace per Azumi che non riesce a godersi appieno il momento.
Non so se era il tuo obbiettivo, ma nel dubbio io faccio il tifo per la felicità della protagonista.

Recensore Veterano
19/07/20, ore 22:13

Ciao OnlyHope!! Mi unisco anch’io alle recensioni perché anche se molto è stato già scritto, volevo farti i complimenti per come scrivi e rendi i personaggi, le scene e perfino l’ambiente!
Pierre regala un weekend favoloso ad Azumi e sfido chiunque a non volere una sorpresa così: le tiene nascosta la meta, la porta in un luogo incantevole, la seduce, mostra un lato personale e conclude con un regalo davvero inaspettato e originale!
Questo Pierre risulta simpatico anche se non si vuole! Spero nessuno se la prenda , soprattutto chi conosce il manga, ma per alcuni aspetti (l’essere sicuro, ricco, un bravo amante) mi ha fatto un po’ pensare alla versione europea di Genzo....certo poi Pierre ha una solarità, una spigliatezza e un modo di comunicare diversissimi!
In ogni caso Concordo con altri che Taro, se vuole conquistare Azumi, dovrà farsi decisamente da fare!
Certo la frase finale, in cui lei, nonostante stia vivendo questo meraviglioso weekend, pensa comunque al bacio di Taro, mi fa immaginare che qualcosa incomba sulla coppia e sebbene lei neghi abbia comunque un significato per Azumi. Staremo a vedere come ci stupirai!!🤩
Intanto, come ti ho scritto la scorsa volta, grazie a te continuo a sognare un viaggio in Francia e chissà che prima o poi non mi ci faccia portare!😉grazie!!!
ps: ho perfino ascoltato la canzone e gongolato come dice Sakura Chan (che spero non si offenda per la citazione!😃).