Recensioni per
Comme s'il neige en Juillet
di OnlyHope

Questa storia ha ottenuto 277 recensioni.
Positive : 277
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
29/01/23, ore 00:37

Leggo il capitolo e non posso che essere d’accordo con Azumi: quel bacio è una nota stonatissima. Una macchia di sporco.
Cioè, ma parliamo per un momento di questo Pierre. Non solo è bello come un dio (Thor, ok, ma va bene anche una divinità generica), è un ottimo giocatore, sembra anche tutto sommato colto, dimostra gusto nella scelta delle sorprese, è un amante ispirato e attento. È anche innamorato. Quando le dà le chiavi di Marais mi sono sentita sciogliere, le dice di preferire immaginarla lì che genericamente a Parigi. E spostiamo il focus adesso, su di lei: Azumi con lui è felice. Sta bene. Lui tira fuori il bello da lei, lei con lui risplende.
Accidenti, che cosa ci fa Taro Misaki qui in mezzo??? Autrice, è una cosa sadica da immaginare e da scrivere, insomma!!! Con Taro lei si adombra, si arrovella, analizza e va in crisi. Eppure, non può allontanarsi da lui, non ci riesce.
Non posso evitare di provare un vago senso di inquietudine.
P.S. Quel pezzo di Ed Sheeran mi piace tantissimo! Lo trovo sexy, e molto calzante.

Recensore Master
29/01/23, ore 00:17
Cap. 7:

Penso fosse inevitabile, c’era poco da fare. La cosa era nell’aria da – quasi – subito, non appena Taro ha messo piede in città. Nonostante gli occhi a cuori e l’affettuosità di Pierre, nonostante aver reso pubblica la loro relazione con Gérard, Azumi ci casca. Ho sentito mille campanelli d’allarme suonare lungo tutto il capitolo: i primi quasi incerti al momento della telefonata ricevuta in pausa pranzo, ma poi dal momento in cui lei varca la porta della casa di Montmarte è partito un vero e proprio concerto.
Certo che Taro sembra avere le idee molto chiare su tutta la faccenda, a me sembra palese che lui voglia lei nella sua vita, che forse voglia riprendere le fila di un discorso interrotto tempo addietro. Si muove bene, gioca le sue carte a proprio agio e con la complicità non so fino a che punto consapevole degli amici in comune. E Azumi incassa, si irrita, è tentata dalla fuga ma analizza e ci ripensa, prova a nascondersi dietro il lavoro ma poi si ritrova in uno sgabuzzino. La sensazione di stordimento che prova me l’hai fatta percepire tutta, davvero.
Lo scambio con Lucille è liberatorio ma non risolutivo, in fin dei conti Azumi non ha una risposta che possa spiegare il suo comportamento, non riesce a mettere a fuoco le ragioni che l’hanno spinta a rispondere a quel bacio, perché abbia permesso che succedesse, nonostante Pierre, e nonostante affermi che Taro non sia il suo punto debole. Capisce solo che quando è in sua compagnia una parte di sé regredisce e torna al passato, c’è qualcosa di irrisolto.
E adesso?

Recensore Master
26/01/23, ore 23:44

Ok. Ho letto tutto questo capitolo con gli occhi a cuore, più o meno. Pierre Le Blanc è un sogno, non solo è bello da far paura, ma è affettuoso, divertente, forte (questo lo sapevo già), sa far sentire la sua presenza in modo inequivocabile. E immagino Azumi arrossire, e sentire battere forte il cuore, perché come potrebbe essere altrimenti? Non è pensabile! E poi il momento in cui le dedica la vittoria, da sciogliersi…
Di sicuro si scioglie la lingua di Lucille che si fa scappare, ops, la questione segreta, ma Azumi non ritratta né cerca di cambiare discorso, anzi ne approfitta e conferma, mostrando tanto di foto di coppia a uno scettico Gérard… E conferma addirittura all’amica di aver raccontato di Pierre perché sì, è una cosa seria. Ok. Una cosa seria, adesso, quando ha da poco rivisto Taro. Ovviamente immagino non sia una coincidenza, temo sia piuttosto la volontà di affermare un distacco netto con Misaki, di renderlo pubblico e ufficiale, magari anche Gérard a questo punto potrebbe “darle una mano” divulgando certe informazioni. Ecco, in questo caso mi vengono un po’ i brividi perché mi sembrerebbe il comportamento di chi scappa, e se Azumi scappa è perché non si sente in grado di gestire e affrontare quel pezzo del suo passato, e quindi la tempesta arriverà davvero. Dieci giorni senza vedere Pierre, in questo momento, sono tanti.
P.S. Napoléon ipercinetico come un chihuahua molesto è una vera chicca
P.P.S. Ho accelerato la lettura! Sono in una fase riflessiva, sto scrivendo di meno e ho più tempo per leggere, e visto e considerato lo sviluppo della trama – per lo meno quello che posso giudicare fin qui – credo che continuerò a ritmo spedito perché non è intrigante, di più.

Recensore Master
26/01/23, ore 10:36

L’incontro non sarà a Montmartre a casa Tanaka, no, viene anticipato sottoforma di un’uscita a quattro con Lucille e il fidanzato giornalista. E che incontro! Fin da subito si percepisce la forte attrazione tra i due, tutto quel “sentire la vicinanza” e il contatto fisico, ovunque, la complicità, i sorrisi. Taro sembra sapere il fatto suo e si muove a proprio agio (e perché non dovrebbe in effetti), Azumi un po’ subisce e un po’ cerca di svicolare ma le sue reazioni affermano chiaramente tutto il suo turbamento. E noto che ha avuto ben più di un’occasione per mettere le cose in chiaro, per dire casualmente di essere impegnata, di avere un ragazzo, e non ci sarebbe stato bisogno di chissà quali spiegazioni, avrebbe potuto tralasciare la sua identità, ma al momento della proposta di nuove uscite non l’ha fatto. Lucille gliel’aveva servita su un vassoio l’occasione per tirarsi indietro, Azumi tace. Azumi tace e si blocca al momento dei saluti, e Taro ancora la sfiora, le tocca il viso quando la bacia sulle gote. Prevedo tempesta.

Recensore Master
25/01/23, ore 14:08

Ed ecco che qui, in questo capitolo, vengono messi a nudo i sentimenti di Azumi nei confronti di Taro. Quella confessione “postuma” a Lucille dice molto di più di quello che sembrano suggerire le sue parole, dietro quel “siamo andati a letto insieme” si cela una montagna di strascico emotivo irrisolto, e no, non credo che la faccenda sia liquidabile come un “togliersi uno sfizio”.
Lei che recupera un vecchio di album di fotografie dove sono custoditi i ricordi dell’amicizia di una vita mi ha suscitato parecchia tenerezza, me la sono proprio immaginata scorrere le pagine alla ricerca di quella foto. Perché sì, questo vuol dire che nascosta dietro la facciata di giovane donna risolta e con i piedi per terra c’è una ferita che sanguina ancora e che fa molto male.
Mi ha invece incuriosito l’atteggiamento di Taro: a suo agio, sorridente, naturalmente soddisfatto di sé ed entusiasta per la nuova avventura che lo attende. Gentile con Azumi, come se fosse una semplice vecchia amica, ma c’è quel sorriso caldo alla fine, e chissà se è solo un’impressione dettata da un desiderio o qualcosa di oggettivo.
Intanto, i semi che possono far sbocciare qualcosa di grosso sono stati gettati, e prendono il nome di ristrutturazione dell’appartamento di Montmartre…

Recensore Master
23/01/23, ore 23:05

Ciao OnlyHope, eccomi di nuovo qui. Sto leggendo la tua storia fermandomi per qualche giorno, capitolo dopo capitolo, come fosse un liquore da assaporare lentamente. Perché è estremamente ricca e coinvolgente, e mi piace godermela così.
Mi ci sono voluti tre capitoli per entrare davvero in sintonia con Azumi. Non è stata una cosa immediata, sentivo una certa distanza tra me e lei nonostante da subito abbia provato stima nei suoi confronti (e invidia, ovviamente!), ma qui credo che abbiamo rotto gli argini che ancora mi trattenevano e mi hai proprio spinta dentro di lei. Tutte le descrizioni minuziose dei suoi gesti e dei suoi pensieri, dal viaggio in metro con i messaggi di Pierre, il lavoro in ufficio con il collega che guarda le notizie di calciomercato, ma soprattutto quel momento sul terrazzo con la tazza di tè in mano, ecco… Io mi sono proprio sentita lì. Non ho letto l’antefatto, ora andrò a cercarlo per curiosità, ma in fondo è vero, non è indispensabile, perché tu mi hai permesso di capire perfettamente come si sente lei nei confronti di Taro senza aver avuto bisogno di esplicitarlo. Ho sentito il suo disagio addosso. E poi mi sono sentita anch’io leggermente sbronza, seduta a quella tavola rumorosa, e su di giri dopo aver parlato con Pierre, e poi lì con lei mi sono sentita avvampare e sprofondare all’arrivo di Taro.
Che dire... Sono davvero contenta di averti trovato e aver cominciato a leggerti!
(Recensione modificata il 24/01/2023 - 09:26 am)

Recensore Master
18/01/23, ore 23:19

È stata una sorpresa genuina leggere e comprendere che Azumi, qui, sia "soltanto" una stagista.
Ho scritto nella recensione precedente che l’ho apprezzata perché mi viene inevitabile provare uno slancio di simpatia verso i personaggi femminili risolti e in grado di camminare con le proprie gambe, e svelando questo particolare me l’hai resa ancora più ammirevole.
In questo capitolo ho potuto mettere a fuoco maggiormente lei e la sua relazione con Pierre, si frequentano da mesi ma è una storia a distanza perché lui vive a Bordeaux. E lui è così… non so bene nemmeno come definirlo, ma leggere il finale, di loro che fanno l’amore, le loro espressioni, i movimenti, insomma, tutto, mi ha fatta letteralmente sciogliere. Impossibile, per me, non provare una punta di invidia nei confronti di Azumi e ritrovarmi a sognare di essere lei! E le sue titubanze, i suoi timori, ma anche il desiderio, perché c’è anche quello, di tornare ad amare mi ha fatto battere il cuore.
Ho apprezzato molto anche la parte centrale, i dialoghi con Lucille e i botta e risposta con Gerard, ci mostrano una Azumi che sa il fatto suo e che non è sola: ha una coinquilina che è anche una migliore amica, e frequenta lì a Parigi un gruppo di amici della scuola giapponese. Ecco, appunto. Penso a Parigi, a una scuola giapponese, e a un altro giapponese che probabilmente l’ha frequentata. Sarà questo il particolare che conduce a Taro Misaki?

Recensore Master
07/01/23, ore 14:47
Cap. 1:

Ciao OnlyHope,
sono approdata alla tua storia un po’ per caso, avevo cominciato a leggere le prime righe e poi l’avevo accantonata ripromettendomi che l’avrei ripresa in un secondo momento. Il fatto è che stavo scrivendo anch’io di LeBlanc e non volevo assolutamente rischiare condizionamenti o ispirazioni, ma ormai la mia storia è conclusa, per cui eccomi qui.
Parto dalle premesse:
1) anch’io preferisco mille volte il nome Pierre LeBlanc a Elle Sid Pierre, la versione originale mi fa accapponare la pelle 😖
2) anch’io scrivevo di LeBlanc e chiudendo gli occhi immaginavo il bellissimo Gislason compiere le sue gesta. Eh, gran bel vedere…

Tornando al primo capitolo, mi piace molto la scelta di concentrarsi su due personaggi minori, quali Azumi e il capitano francese, come mi piace immaginare lei come una donna indipendente con una propria carriera. Suppongo sia successo qualcosa con Taro e che quello sia il motivo per cui lei ora si ritrovi lì a Parigi, qualcosa si intuisce da quelle righe in cui lei parla del ritorno dalla Germania, e il fatto che non vada più allo stadio a guardare una partita da tempo dice tanto…
Pierre e Azumi, a Parigi, una coppia affascinante e alla quale non avrei mai pensato. Lui visto dagli occhi di lei è semplicemente favoloso, un Apollo senza zone d’ombra, che capisce le cose al volo e sa cosa dire e cosa fare, senza complicazioni inutili. Bello, bello. Penso che questa storia mi farà sognare a occhi aperti, e io in questo momento ne ho proprio voglia.

Recensore Master
13/05/22, ore 13:42
Cap. 1:

Anch'io non vedo per niente male insieme Pierre e Azumi e ci sto facendo un pensiero. Lui bello, perfetto, ricco, solare, provocatorio e lei una giapponese fuori dagli schemi che appare nel manga come cameo ma lascia sempre il segno con il suo tifo stile Anego. Infatti mi sembra strano che non il calcio sia ora fuori dalla sua vita... mah...

Recensore Master
24/01/21, ore 20:43
Cap. 23:

Sono qui, e sono pronta a recensire questo ultimo capitolo.
Non so come mai non l'ho fatto finora, o forse sì: per non chiudere la copertina del libro che sto leggendo e rendermi conto che la storia è finita.
Troviamo Azumi realizzata a livello professionale, finalmente associata allo studio per cui ha sputato lacrime e sangue, come si dice in gergo, e adoro il fatto che non si senta in grado di trattare con fare superiore quelli che fino a poco prima erano suoi parigrado. La trovo una cosa molto umana e in linea con quella è che stata la sua essenza in questa storia ^^
La telefonata che interrompe il suo lavoro non è quella che mi aspettavo ma mi apre comunque il cuore, perché vedo due persone che si vogliono bene - e se ne vorranno sempre - ma che comunque sono andate avanti con le loro vite, altroché se l'hanno fatto. Probabilmente una parte di loro rimarrà sempre innamorata l'una dell'altro, ma ora riescono a ripensare al loro passato comune con un sorriso, e con quella leggerezza che dovrebbe contraddistinguere un rapporto finito ma con garbo.

La seconda parte - no, non puoi capire, o forse sì - mi strappa un sorriso già alla prima riga, perché immagino bene chi sia che chiama Azumi con quell'adorabile vezzeggiativo. E difatti, ecco la nipote acquisita della nostra protagonista che le ruba il cuore e cerca costantemente le sue attenzioni, com'è giusto che sia.
L'atmosfera che aleggia in casa di Lucille e Gérard è serena, armoniosa, e sembra quasi di essere su una nuvola (che, a questo punto, immagino essere rosa, rosa, solo e soltanto rosa xD) e adoro il rapporto che c'è tra Vivi e Mimi.
Mi piace anche che le due migliori amiche siano riuscite a mantenere quel loro rapporto privilegiato che le ha contraddistinte per tutta la storia, non è facile conciliare l'amicizia con l'arrivo di un bambino, ma non è impossibile. Lucille ha sempre un occhio di riguardo per Azumi, lo si vede da come la coccola, come a proteggerla - per quanto al momento non ce ne sia più veramente bisogno.
La storia del mercato dei bambini mi ha fatto schiantare dal ridere, fortuna che sono in casa da sola o avrei rischiato di essere internata XD nello specifico, ho immaginato la scena di questa creaturina che chiede un cuginetto, ma in alternativa le può andar bene anche un gatto XD certo, è la stessa cosa, dopotutto *ridacchia*
Molto tenera e veritiera la scena di Azumi che addormenta la piccola, un modo per farci salutare la sua vecchia vita, la sua vecchia stanza, e di accompagnarci verso il nuovo, cioè questo ultimo paragrafo che chiude la fanfiction.
Ora prendo un bel respiro e leggo...
Mi chiedevo appunto quando si sarebbe parlato di un eventuale trasferimento di Pierre al PSG, cosa che per me ha un che di naturale, ma che i dirigenti del Bordeaux immagino vedano come fumo negli occhi - sia chiaro, li capisco eh.
L'aria funesta che aleggia in casa non fa presagire una bella risposta, e infatti Pierre non tarda a confermarci ciò che già pensavamo, fino a quando...
Ok, diciamo che il tempismo non è il massimo data la situazione, ma DEI DEL CIELO PIERRE, ti pare? No, dico, ti pare??
Ti perdono solo perché sto piangendo come una sciocca, piango di felicità perché lei è felice, tu sei felice, tutti siamo felici e viva il PSG!
E non è finita, perché la fatidica domanda suggella la loro gioia ed è la degna conclusione di questa storia.

Mi asciugo le lacrime e riassumo il mio pensiero: sono stati 23 capitoli intensi, fatti di alti e bassi, di gioie e dolori, e di amore, tanto amore, anche troppo, se mai questo sentimento possa mai essere troppo.
Mi hai portata a un nuovo livello di apprezzamento di Azumi - mai nella vita avrei creduto di poterlo dire - e non è solo perché lei alla fine ha scelto Pierre... credo che ti avrei perdonata anche se, alla fine, la sua scelta fosse stata Misaki (ma non mettermi più alla prova, almeno per un po', inizio ad avere una certa e sono sensibile).
Rinnovarti i miei complimenti è scontato, ma voglio farlo lo stesso: io ADORO come scrivi. Mi permetti di visualizzare ciò che descrivi, riga dopo riga, scena dopo scena, capitolo dopo capitolo.
Non vedo l'ora di tornare a leggerti, mia cara OnlyHope, spero che tu lo faccia presto perché il fandom ha bisogno di eroi (semicit.) e io ho sempre bisogno della mia buona dose di flufferia ^^
A presto, quindi, noi ti aspettiamo qui, con hamburger e patatine, che la dieta la facciamo poi un'altra volta!
Ti abbraccio

Recensore Veterano
17/01/21, ore 19:00
Cap. 1:

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Buonasera,segnalo "Comme s'il neige en Juillet" come storiada inserire tra le storie scelte perchè merita di essere letta per diversimotivi.In primo luogo è incentrata su tre personaggi che non èfacile trovare associati insieme, forse perchè tra gli storici protagonisti diCapitan Tsubasa, fatta eccezione per Taro, e questo la rende sicuramente originale.
I tre protagonisti, come del resto tutti personaggi dellastoria, sono ben descritti dal punto di vista fisico e caratteriale, sonoassolutamente IC ma, cosa più importante, compiono un percorso personale dicrescita che li porta a diventare persone adulte e migliori.
Il secondo motivo per cui ritengo che andrebbe inserita tra le storie scelte è proprio la trama che riesce ad esserearticolata e intrigante senza mai annoiare affrontando alcuni temi importantinella vita di ogni persona, come l'amore, il valore dell'amicizia, dellafedeltà, l'importanza di riconoscere i propri limiti e superarli o, per lo meno conviverci, e quella direalizzare i propri sogni non solo sul piano sentimentale e personale ma ancheprofessionale. La lettura è scorrevole, le descrizioni dei luoghi sono dettagliate e meravigliose così da permettere di immaginare, anzi di essere nel luogo descritto.
I particolari dal cibo alla musica sono molto curati e rendono verosimile l'ambiente e i personaggi che li abitano.La storia è vero vede coinvolti 3 personaggi ma quello raccontato non è assolutamente un banale triangolo amoroso bensì un percorso di conoscenza e scoperta reciproca che porta a fare delle scelte e a crescere. La protagonista femminile propone un esempio positivo di donna che non aspetta di essere salvata ma si adopera per costruire il proprio futuro e riconquistare il suo amore.
Il finale della storia è perfetto perchè lascia al lettore la capacità di immaginare ma soddisfa anche quelle curiosità che invece molte storie tralasciano, raccontando al lettore cosa succede ai personaggi e dando loro una nuova collocazione nel tempo.
E' una storia che consiglio caldamente di leggere e che merita di essere ricordata!
Rimango a disposizione nel caso servano altre indicazioni!
Un caro saluto,
Coccinella fantasiosa

Recensore Veterano
27/12/20, ore 22:11
Cap. 23:

Cara Onlyhope, eccomi qua, finalmente sono arrivata anche io alla fine. Sempre con comodo naturalmente.
Ormai era tutto definito, non mi aspettavo novità particolari, ma è stato ugualmente interessante e piacevole dare un'occhiata anche al futuro di Azumi. Quando ho letto dell’invito al matrimonio di Taro ho pensato :" Cavolo, questo si è svegliato tutto d'un botto! È proprio vero che quello che non si fa in un anno, si fa in un giorno!", ma poi ho capito che erano passati ben cinque anni. In effetti, un anno era troppo poco visto il bel passo in avanti nella carriera compiuto dalla ragazza. Quello che purtroppo è rimasto uguale è stato il suo menage quotidiano con lei a Parigi e Pierre a Bordeaux e quindi la loro convivenza è andata avanti a singhiozzo. In un’altra recensione avevo scritto che era difficile che Pierre potesse giocare nella stessa squadra di Taro, ma ormai di acqua sotto i ponti ne è passata parecchia ed il trasferimento al PSG è l’unica possibilità per lui di vivere in pianta stabile nella capitale e nella bella casa che in tempi non sospetti si era comprato.
Ma quanto è stronzo Pierre? Una persona normale non avrebbe saputo resistere alla voglia di vedere la felicità della propria donna alla notizia che tanto desiderava di ascoltare e lui, invece, si mette a fare le sceneggiate. Almeno, dopo il calcio potrà darsi alla recitazione.
Vivere separati, non deve essere stato affatto facile; è normale, quando due persone si amano, desiderare di stare vicini e lo sarà diventato sempre di più col passare del tempo, quando si comincia a sentire la voglia di dare una svolta alla relazione, soprattutto se hai una coppia di carissimi amici che continua ad amarsi come se fosse il primo giorno, anche ora che devono dividersi con la propria bimba. L'affetto di Azumi per Vivì è autentico e scontato dal momento che l'ha vista nascere, ma forse nasconde anche un desiderio che la bimba con la sua ingenuità porta alla luce. Però, è comprensibile che Azumi non abbia rinunciato al proprio lavoro per trasferirsi in un’altra città dove dover ricominciare tutto daccapo. In realtà, hai toccato un lato della vita di questi personaggi a cui molti non pensano o trattano con superficialità. Molte volte si ironizza sul fatto che mogli e compagne di calciatori siano quasi sempre casalinghe, anche se di lusso e non certo disperate, secondo me (e non sai che invidia), a meno che non facciano qualche lavoro in campo artistico, come le tante che fanno le modelle ma ora anche conduttrici, cantanti, attrici o giornaliste. E quasi sempre, rimanendo nel mondo di CT, si attacca Sanae, visto che si limita a seguire Tsubasa. Si tralascia il fatto che Takahashi non ha proprio una mentalità molto aperta e nessuno si chiede quale tipo di carriera potrebbero mai portare avanti lei o le tante mogli vere, volendo anche tenere in piedi una relazione con un uomo che vive non solo in un’ altra città, ma a volte anche in un altro stato o, come nel suo caso, in un altro continente. Purtroppo, è chiaro che uno dei due deve sacrificarsi, l’unica altra scelta sarebbe lasciar perdere da subito. Resistere nonostante la lontananza, come hanno fatto Pierre ed Azumi, nella vita vera è difficile e comunque può andare bene finché si gioca a fare i fidanzatini, ma diventa impossibile quando c’è il desiderio di una famiglia. Scusa per la digressione, ma è una cosa che mi ha dato sempre fastidio soprattutto quando l’ho letto in fanfic, o nei commenti di storie, dove Sanae nemmeno compare, in cui poi la protagonista alla fine puntualmente fa armi e bagagli e molla tutto per seguire il suo uomo (di solito il buon Genzo a cui tutto si perdona) e nessuno ha nulla da ridire.
Ma torniamo a noi. Ti ringrazio per quest’ altra bella storia che ho letto con piacere e non era scontato, considerato che i protagonisti non sono quelli che seguo con più interesse. Ma, quando una storia è scritta bene, si può fare un’ eccezione e con te ero sicura di non rimanere delusa.
Ti auguro un sereno 2021 ( mentre lo scrivo, tengo le dita incrociate anche quelle dei piedi :-) e spero di rileggerti prima o poi.
Un bacio, Maria.

Recensore Veterano
07/12/20, ore 01:25
Cap. 22:

Il tempo è una grande medicina e si porta via le pene d' amore. Quando si è detto tutto e non ci sono questioni in sospeso o speranza a cui aggrapparsi, si può voltare definitivamente pagina. Il primo passo per Taro, lo avevamo già visto, è stato cambiare casa. Andare ad abitare a Montmartre era stata la scelta più comoda, ma anche un modo per ricreare il passato, ora si deve guardare al futuro e soprattutto bisognava dare ad Azumi la possibilità di lavorarci finalmente, dopo la fatica fatta per convincere l’ amico! Ora, in quella casa, Taro può tornarci a cuor leggero perché non c'è più nulla che possa ricordargli il passato, ma soprattutto perché è riuscito a chiudere il capitolo Azumi. Io sono per un taglio definitivo, anche se penso che oltre che alle rimpatriate con i vecchi amici giapponesi, loro non si incontrino mai, anche perché, non dimentichiamo, Pierre è abbastanza geloso. Non per niente sta marchiando Azumi in tutte le forme, tra tatuaggi di iniziali e ciondoli (Taro non l'ha capito, ma io questa volta sì :-)).
Almeno Taro si sta godendo i meritati successi professionali; purtroppo, la crescente popolarità gli impedisce di girare liberamente, forse anche per questo i suoi amici sono ancora pochi ed in pratica sempre gli stessi da anni, come Tsubasa e Sanae,che anche se lontani non si dimenticano di lui. Pur avendo sempre avuto intorno a sé tanti esempi di famiglie unite e coppie felici, si è fatto condizionare per tanto tempo solo dall' esperienza negativa dei suoi genitori. Ma, finalmente, è arrivata anche per lui un po' di felicità con un amore nuovo. Certo che è strano che per due volte, pur vivendo a Parigi, sia riuscito ad innamorarsi di una ragazza che non è francese! Non si tratta di una connazionale, ma quasi!
Apprezzo la tua scelta di farci vedere come è proseguita la vita di ognuno di loro, anche se non ho mai pensato che Taro sarebbe rimasto da solo, a disperarsi per aver perso Azumi, come non lo avrebbe fatto Pierre.
Ora che siamo alla fine, ti confesso che all’ inizio anch’io pensavo che Azumi avrebbe preferito Taro per due motivi principalmente: il primo è che di Pierre a noi (me e te), l’abbiamo ampiamente chiarito, non importa niente normalmente e quindi mi sembrava strano che potesse diventare il preferito della tua protagonista e che tu potessi infliggere a Taro, che di gran lunga prediligi, una delusione così grande e il secondo é che pensavo che questa storia fosse la naturale conclusione del capitolo aperto con l’ episodio di Berlino, che servisse a spiegare il perché dello strano comportamento di Taro, ma che poi questo chiarimento si sarebbe concluso con il trionfo del loro amore. L’ illusione è durata poco, perché già vedere con quanto affetto descrivevi "il tuo Pierre" mi ha fatto venire qualche dubbio, accresciuto dal fatto che, al contrario, il Taro sbarcato a Parigi, sembrava troppo supponente e quindi poco simpatico. Anche se non si trattava di una gara a chi fosse più bello, più bravo e più meritevole dell’ amore di Azumi. Come sempre, i tuoi "terzi incomodi" non sono persone meschine, disposte ad ogni bassezza, per raggiungere il proprio obiettivo, che noi lettori possiamo facilmente detestare, ma persone normalissime con i loro pregi o i loro difetti, che potrebbero benissimo conquistare l’oggetto del loro amore, come accade nella realtà o in questa storia.
Non è un rimprovero, ci mancherebbe, tu sei l’autrice e sei libera di scegliere il destino dei tuoi personaggi, soprattutto in questo caso. Di solito, preferisco le coppie canon e non mi piacciono molto le storie dove vengono divise e magari incrociate come i semini di una piantina. Ma il personaggio di Azumi non lo conoscevo, fino a quando non ho scoperto il manga e le fanfiction e quindi non ero abituata a pensare a Taro con lei. Lo stesso ora, perché nella maggior parte delle storie Taro sta sempre con il personaggio nuovo di turno o al massimo con Kumi. L’ unica che me li ha fatti considerare una vera coppia sei stata proprio tu con le tue storie. Li ho amati sia in Butterfly che in Colori, ma posso sopportare di vederli separati, al contrario di Tsubasa e Sanae, in quel caso niente eccezioni!
Maria

Recensore Master
01/12/20, ore 17:01
Cap. 22:

E vediamo il punto di vista di Taro.
Taro che, col cuore infranto, deve ricominciare una nuova vita a Parigi, luogo che aveva scelto per cercare di riavvicinarsi ad Azumi. Così, lascia Montmartre e sceglie un nuovo appartamento che definisce "una tela bianca", e ci sta assolutamente come paragone.
Mi è piaciuta la telefonata con Tsubasa e Sanae, sintomo di un'amicizia che va ben oltre il calcio, amicizia vera (e grazie per aver descritto, sebbene minimamente perché questa non è la loro fanfic, il loro amore senza denigrare la povera Sanae che viene sempre bistrattata) e che ci fa capire che Taro - checché ne pensi - non è solo al mondo, ma ha qualcuno che tiene a lui.
Nel bel mezzo della telefonata l'attenzione di Taro viene catturata da un rumore nel pianerottolo, e memore della confusione che ha trovato poco prima, ci si reca, e lì...
Coreana? Ma davvero? La scelta mi ha colpito, non me lo aspettavo! Non che non mi piaccia, eh, per carità, però forse nella mia mente immaginavo già una francesina con la puzza sotto al nasino all'insù... in effetti, a pensarci bene, coreana va benissimo!

Il secondo Taro che vediamo, è un Taro che torna in un luogo per lui importante, ma ci torna con un piglio diverso, come vedremo poi. Credo che Azumi per lui rimarrà sempre importante, ma non credo che rimarrà ancorato al passato e a lei.
Quanto ho adorato la sorpresa... queste sono le cose che lo faranno sentire amato e ben voluto, che gioia che mi dai scrivendo queste cose ^^
E quel pensiero finale, quella primavera che finalmente arriva anche per lui... ho gli occhi a cuore e sono tanto felice ^^

E infine... che tenerezza... quanta dolcezza infinita in queste righe che descrivono finalmente la tanto agognata primavera. Ora capisco perché hai scelto una coreana, un'asiatica... e lo apprezzo ancora di più, sai?

Meraviglia delle meraviglie, anche se non ci è dato sapere come andrà tra loro, come evolverà il rapporto, che ne sarà insomma, sono già felice così, perché hai voluto rendere fenice anche colui che più ci ha rimesso in questa storia, a livello sentimentale.

Grazie, da parte di una fervente ammiratrice di Taro <3

Recensore Master
30/11/20, ore 15:57
Cap. 21:

Mi mancava, il punto di vista di Pierre, e sono contenta che tu ce ne abbia regalato un po' in questo periodo post apocalittico e così felice per loro.
I soliti tre episodi separati ma uniti da un singolo fil rouge, che ci raccontano questo spaccato di nuova quotidianità di questa coppia di amanti perduti e ritrovati, e non posso fare a meno di sorridere della loro gioia e serenità.
Ho apprezzato anche lo scambio di battute con Taro, le loro frasi mi sono sembrate vere, mature e sincere, dico davvero.
Il finale, una piccola chicca, con una nuova vita che si affaccia al mondo e saluta la sua nuova famiglia (perché so già che Azumi sarà una zia perfetta).
È tutto molto dolce, mi è piaciuto tantissimo ^^