La prima volta che fummo complici, avevamo sei anni.
La prima volta che ci confidammo, avevamo quindici anni.
La prima volta che mi baciò, avevamo diciotto anni.
La prima volta che mi sentii davvero sola, avevo ventidue anni.
La prima volta che sorrisi dopo sedici anni, fui davvero certa di avere un Angelo custode.

- Comunque, - riprende mia cugina – non sono venuta qui per farti conoscere Zayn, in verità.
Ecco, lo sapevo, è venuta per sbattermi in faccia che il suo fidanzato è figo e famoso, mentre il mio … è inesistente.
Brutta baldracca, zoccola, battona che non è altro! È solo una troiett …
- Siccome i tuoi staranno via una settimana, e non vogliono che succeda come l’altra volta …
- Era solo una festa! – dico in mia difesa
- Già, dove c’erano circa quattrocento persone e la metà erano ubriache.
- Dettagli ...
- Hai dato una festa del genere in casa? – domanda Zayn scioccato
Annuisco.
- Sai credo che andremo d’accordo io e te ragazzina.
- Ragazzina lo dici a tua madre, ho solo un anno meno di te! – sbotto
- Posso continuare? – chiede Perrie ed annuiamo – Rimarremo una settimana da te, mentre i tuoi genitori saranno in assenza!
Zayn … Perrie … casa mia … rimanere … una settimana
Questo vuol dire solo una cosa: in azione il piano “Rubare il ragazzo pop star di tua cugina superfiga (rincretinita) in una settimana.”
E vuol dire anche modalità pervertita on. Si, non riesco a tenerla spenta per molto.

Questa OS fa parte della storia 'Non fare lo stronzo e resta qua con me', è tratta dal capitolo 31.
Come protagonisti troviamo Zayn ed Anne che, dopo alcuni mesi di separazione, tornano insieme.
Se volete passate a leggere l'intera storia :)

Apro la porta del bar e la vedo. Come ogni mattina gira lentamente con un cucchiaino il suo caffè, che ovviamente non berrà.
E’ solo scena.
Vuole far vedere che vada tutto bene, quando invece muore dentro.
Bere il caffè la fa sentire normale. Strano? No, io la capisco.
Il mio cuore inciampa. E’ diventato così maldestro da quando la ‘conosco’. Prima non era così goffo. Per non parlare di quanto funzioni male quando vuole. Basta una sua occhiata distratta per farlo accelerare o bloccare per qualche istante.

Queste mura parlano, raccontano, raccontano la storia di una bambina cresciuta sola, con le ginocchia strette al petto ed il viso nascosto dietro di esse.

ciao a tutti :D ho deciso di fare un'altra FF.
spero vi piaccia, questa storia affronta molti argomenti : amicizia,amore,dolore e molto altro.
ecco un piccolo assaggio :D
Il colore di quella parete che ormai fissavo da più di dieci minuti era bianco,un bianco spento,triste. Troppo triste per una persona come me.
Non mi sono ancora presentata, il mio nome è Destiny, Destiny Cher.
Sono una ragazza di 16 anni,abito a Londra assieme a mia madre bhe diciamo la verità in pratica vivo da sola.
Mia madre è la classica madre troppo impegnata dal lavoro e mille altre cazzate per pensare alla figlia sedicenne...

Sento il bisogno di mettere quanto più spazio possibile tra me e le tue insinuazioni, le tue bugie. Mi accendo una sigaretta, cercando di nascondere il brutto sapore che ho in bocca. Il fuoco dell'accendino illumina per poco le mie mani, tormentate dall'ansia e con le unghie ridotte ormai all'osso. Mi passo una mano tra i capelli, rimpiangendo quando li ho tagliati così corti, per farti un piacere. Ora non riesco a non pensare al freddo che provo sul collo, che è scoperto anche dai tuoi baci.
La fuga, la rinascita, un viaggio.
Enjoy!

Stamattina ho fatto una colazione abbondante e successivamente sono andato alla fermata dell’autobus, ma non ti ho vista, non ti ho trovata. Così ho pensato di andare nell’unico luogo in cui sicuramente ti avrei ritrovata: i ricordi.
Mi sono seduto sulla panchina, proprio quella su cui ti sedevi quando ero in ritardo.
Quanto tempo ti ho fatto aspettare, troppo.
Ho osservato gli sguardi della gente, i loro gesti, i loro sorrisi e mi è parso di rivedere te in quello che facevano: così di fretta, disordinati, impazienti e buffi.
Quanto tempo ti ho fatto aspettare, troppo.
E quando finalmente sono arrivato tu te ne sei andata, senza me.

Un diario è tutto ciò che serve per innamorarsi.

[ONE-SHOT]
“Signor Payne, la stanza è pulita, ora può vedere sua moglie.”

Lui non sapeva.
Lui non era riuscito a capire.
Lui non sapeva che io l'amavo e mai sarebbe riuscito a saperlo.
Tutto per colpa di un pazzo ubriaco.
Hope you like it! fate un salto anche alla mia nuova long : http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=974290&i=1
Baci, Mrs_Potatoes