E poi arrivò quel momento, quello che avevo pregato tutto il tempo che non fosse stato ripreso.
Sentii Zayn irrigidirsi di fianco a me, trattenere il respiro...
La mia mano si abbatté sullo schermo, e lo chiuse con uno scatto.
Mi resi conto che stavo ansimando, che tremavo.
"Louis, puoi spiegarmi.."
La voce roca di Zayn non lasciava trasparire nessuna emozione.
Io chiusi gli occhi, cercando di riprendere il controllo, di pensare.
Ma la mia mente urlava con rabbia un unico nome.
Harry Styles
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*in fase di correzione*
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ATTENZIONE
- Louis/Harry, accenni Louis/Zayn + altre bromace. Se non vi piace il genere state alla larga.
- Il carattere dei personaggi e le vicende nella storia sono inventati e non si riferiscono in alcun modo a fatti reali.
- Senza il mio permesso e l'attribuzione dei relativi crediti NON potete pubblicare la storia su altri siti. Se lo fate, prima o poi vi scoprirò e verrò a smerdarvi di fronte al mondo intero.

La loro strana amicizia cominciò molti anni prima, tra le bancarelle di Natale.
Continuò anni dopo, tra i banchi delle università. E non fu più solo amicizia.
"Non aveva mai capito una cosa del suo stravagante amico. Disegnava spesso, ma non trasferiva mai su tela la realtà che aveva davanti agli occhi. Tratteggiava solo soggetti che esistevano nella sua fantasia.
Come se il mondo umano lo spaventasse."
[Dedicata alla sister]
[GerIta]

Niall ha intenzione di ricomicniare, di lasciarsi tutto alle spalle. Harry che lo ha sempre amato vorrebbe aiutarlo ad andare avanti. Ma come possono quando la verità si presenta davanti alla porta crudele e il destino inizia a giocare con loro?
AU / Narry; Ziall; Larry / Rosso

Quando sei un single che abita da solo, alcune cose ti sembrano talmente scontate da non accorgerti nemmeno che esistano.
(Dal prologo)
Arthur Kirkland è un poliziotto cinico e felice della sua vita in solitario.
Ma l'entrata di due bambini nella sua vita gli farà presto cambiare idea...
[...]–Eileen Jones ha due bambini. – cercava di misurare le parole, di dire e non dire –Si chiamano Alfred e Matthew, sono gemelli... – si sistemò una ciocca di capelli color del grano dietro l’orecchio, forse un altro stratagemma per perder tempo e fece un gran sospiro.
–Lei è il padre. – buttò giù la frase frettolosamente, quasi volesse togliersi subito quel fastidioso sassolino dalla scarpa.
Arthur si strozzò con la sua stessa saliva. Tossicchiò per alcuni minuti poi incredulo, ripeté –Il padre? Io? – [...]

-Buongiorno a tutti ragazzi, io sono Zayn Malik e sostituirò la professoressa Stewart per quest’anno! Inutile dire che sarò il vostro nuovo professore di matematica. Allora qualcuno vorrebbe gentilmente mostrarmi il programma svolto?

"Ma sei solo uno stupido frocio.", lo aggredì Harry spintonandolo.
"Tanto non vale un cazzo la tua opinione.", ribatté Zayn voltandogli le spalle, accendendosi una sigaretta e allontanandosi da lui, lasciandolo in piedi da solo come uno stoccafisso.
"Te ne pentirai Malik!", urlò da dietro, ma Zayn era ormai lontano per conto suo, come sempre.

AU. Italia, Seconda Guerra Mondiale. Feliciano è un partigiano entusiasta, anche se un po' pavido. Innamorarsi di un pilota da caccia tedesco non rientrava esattamente nei suoi piani... e metterà a dura prova la sua lealtà e il suo cuore.
Traduzione di una delle fanfiction più belle che io abbia mai letto.

Per raccontare questa storia bisogna fare un salto nel passato, 19 anni fa accadde qualcosa che avrebbe sconvolto la vita ad uno dei membri dalla band più popolare del momento, prima ancora di nascere, dagli One Direction: Niall Horan;

[...] Pronunciò quella frase osservando il paesaggio umido fuori dalla finestra. Il vetro appannato rendeva indefiniti i contorni delle auto e delle case all’esterno. I pochi suoni che si percepivano, il motore di un autobus, il gracchiare di un corvo solitario o lo sgocciolio delle tettoie, erano resi ancora più ovattati dal silenzio dell’alba inoltrata.
http://ificanstop.wordpress.com

"Quel sorriso gli illumina il cuore, gli invade l'anima, lo fa rabbrividire, lo manda in estasi. E' come musica.."

“Ehi”, scivolò seduto vicino a lui, su quel divanetto appartato, e gli circondò con un braccio le spalle, tirandoselo contro, “cosa c’è?”, chiese rubandogli una patatina.
“Niente”, Zayn si trattene dal ridere del borbottio sommesso con cui gli aveva risposto solo perché sapeva che si sarebbe offeso a morte, quindi si limitò a pizzicargli la spalla e, con lo sguardo, lo invitò a rispondere.
Sempre con il broncio sul viso, Niall alzò gli occhi rivolgendoli verso il fondo della sala dove Josh rideva con Liam per un qualcosa detto da Sandy o Lou; mentre stringeva in un abbraccio il piccolo, Zayn sentì ancora una volta quella strana sensazione di fastidio provata la mattina.
“Ti va... ti va di rapinare il McDonald qua dietro ed andare a guardarci un film in hotel?”, la voce gli uscì più bassa del solito ma cercò lo stesso di apparire il più tranquillo possibile mentre si alzava porgendogli la mano.
(Slash, rosso, voyeur)

Questa fanfiction è basata interamente sul profondo amore di Goku e Chichi, il quale dovrà superare una durissima prova: la perdita di un figlio.
Il profondo e straziante dolore si impossesserà di Chichi, che allontanerà il marito da sè e si chiuderà nella sua sofferenza, isolandosi da tutto e da tutti. E' proprio in queste situazioni che il vero amore si farà valere e supererà ogni stacolo. Goku dovrà affrontare un nuovo nemico, diverso dai precedenti: il dolore. Ce la farà a sconfiggerlo? Riuscirà a portare nuovamente la pace nel cuore della moglie? Sicuramente questa si rivelerà la sfida più impegnativa che egli abbia mai intrapreso.

Dopo la fuga del pakistano e dell’irlandese e dopo le risate che ne erano seguite, Louis fissò divertito il suo fidanzato, alternando sguardi ammiccanti a baci orgogliosi.
“Sei geloso”
“E tu sei uno stronzo”
Un altro bacio.
(Slash, p0rn, voyeur, rating rosso; evitate di leggere se non vi ispira)

Gli tirò i capelli, giusto per fargli un dispetto; la realtà era che non avrebbe retto un secondo di più, sotto quel suo sguardo tanto blu, tanto fisso, tanto stupido – ironico che avesse sempre un sacco di aggettivi in mente per descrivere quello che Francis era e mai la sola parola giusta.
Francis si lamentò, ancora fermo nel corpo, e portò indietro sia il busto sia la testa in un gesto evidente di stizza.
-Perché lo hai fatto?-

"Ogni tanto sapevo essere anche io gentile, cosa credeva, quel bruto?
Solo, non doveva abituarcisi troppo. Non ero tipo da coccole o smancerie, io. Il gesto di prima era, beh, un gesto di compassione, ecco! Sapevo quanto triste e vuota la sua vita doveva essere, senza la mia presenza, e quindi avevo deciso di colmarla con una piccola dimostrazione d’affetto, tutto qui! "
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Accenno di FrUk.