Le nere nubi che fino a pochi attimi prima gorgheggiavano furiose di tempesta si sono andate diradando e spessi raggi dorati, perforandole, adesso accarezzano l’oceano ormai calmo come a volerlo tranquillizzare; un moto di terrore l’attraversa al ricordo di quant’era spaventosi trovarsi in balia delle altissime onde.
Sussulti improvvisi la costringono a sputare sale e acqua.
È viva.
-Laggiù!-
Passi insonorizzati dalla sabbia le giungono alle orecchie come vibrazioni, il chiacchiericcio aumenta di volume fino a che alcune ombre oscurano la luce.
È salva.
-Portiamola da Naraku-
“Do-dove mi portate?”
“Riposa ragazza, sta buon e finirà tutto in un lampo … ”
Chiude gli occhi spaventata anche perché, dalle risate dei due tizi davanti, capisce benissimo che nulla di quello che le è appena stato detto si avvererà.
Si addormentò sotto allo sguardo ambrato di un uomo che indifferente alle parole dei suoi compagni osservava lo scorrere monotono dell’orizzonte interrotto qua e là da alcune solitarie palme.

INTERATTIVA- iscrizioni chiuse.
Sono passati circa quattro anni dalla morte di Naraku. I nostri protagonisti vivono ora un'esistenza felice e tranquilla. Kagome e Inuyasha si sono sposati, Miroku e Sango hanno dei figli.
Ma basta l'arrivo di una strana ragazzina e il ricomparire della presenza che credevano di aver cancellato da anni a rompere quell'equilibrio che, benché sembri perfetto, è terribilmente effimero.
Possibile che Naraku sia vivo?
“Ho sentito di un rito, praticato da potenti stregoni secoli orsono. Si chiamava “Viaggio dell'anima” e consente di frammentare un'anima e nasconderla in un altro corpo. Lui...quel mostro...non è rinato. La sua anima ha compiuto il Viaggio.”

Ci siamo ispirate ai primi versi della poesia Cet Amour di Jacques Prévert per descrivere i vari tipi d'amore in Inuyasha

E se inuyasha fosse un bellissimo hanyou del nostro tempo e kagome, hanyou anche lei, fosse del Sengoku Jidai? Chissà quali avventure bizzarre e beh, ci sarebbe da divertirsi.

Scrivere un diario, mi sembra quasi una cosa infantile lo so. Ma infondo, un po’ lo sono.
Chi sono? Beh, una povera commessa, imbranata con la sfiga scritta sulla fronte. Una vera regina del mainagioia infinita.

Calchiamo la terra con i nostri passi, ma non lasciamo alcuna orma. Ci guardiamo allo specchio, ma non vediamo riflessi. Quando tutto ciò che siamo non è altro che uno spettro, un'inutile sagoma che svanisce al primo alito di vento. E qualsiasi cosa facciamo per negarlo, svaniamo sempre più nell'oblio.

Un monologo interiore di Inuyasha, che ripensa alla sua sacerdotessa perduta

Basta un sospiro.. un attimo, una distrazione e tutto può cambiare, svanire sotto i tuoi occhi. Sono qui per raccontarvi la mia avventura, un'avventura che mi ha portato dolore e gioia.
Basta così poco... così poco per morire, tanto per sopravvivere.

Inuyasha è un criminale, appartenente ad uno dei clan più potenti e spietati della Yakuza.
Uccide, rapina, sequestra persone, senza il minimo rimorso.
Convinto di non poter provare più alcuna emozione, a causa ad una sofferta delusione d'amore ed un passato tutt'altro che roseo, sarà costretto a ricredersi, in seguito alla conoscenza di una delle sue tante vittime, Kagome Higurashi.

1755: durante la guerra franco-indiana il generale inglese Edward Braddock inizia una spedizione verso la fortezza francese di Fort Duquesne. Durante il tragitto però si imbatterà in forze sovrannaturali, ben decise a fermarlo... Prequel di Kill Me.

Tratto dal primo capitolo:
Fissando il nome scritto in grassetto sul campanello feci un sorriso amaro, quella casa, era la rappresentazione simbolica della mia rinascita. Non ero scappata, semplicemente ero pronta a voltare pagina...

Correva nella pioggia battente.
Lui l'aveva richiamato a corte.
Una missiva urgente che imponeva la sua presenza a palazzo...
Ritornare in questo mondo, dopo una lunga...lunghissima pausa.

Sesshomaru era ormai sveglio da ore, incapace di riposare all'idea della sofferenza che lei stava patendo in quel momento, e non aveva fatto altro che camminare avanti e indietro per il lungo corridoio dell’ala nord del suo palazzo in attesa di poter entrare in quella maledetta stanza e vederla ancora una volta.
Erano passati diversi anni da quando la Sfera dei Quattro Spiriti era andata distrutta, eppure il vago senso di inquietudine che aveva iniziato ad opprimergli il petto dal giorno in cui l'aveva salvata, pochi decenni prima, non l'aveva mai abbandonato portandolo a chiedersi dove avesse sbagliato.
Già, perché lui, il grande Sesshomaru, aveva fallito.
Su tutta la linea.
Si era sentito cosí orgoglioso di se stesso il giorno in cui, grazie a Tenseiga, aveva strappato Rin alla morte. Lei, che si era appena affacciata alla vita e che non aveva più nessuno al mondo. Se non lui.
E nonostante questo non era riuscito a sconfiggere il nemico più grande e che sapeva che un giorno gliel'avrebbe portata via: il tempo.

"Mi ha sussurrato tre regole, all'ombra di un cespuglio di rose rosse. Le avevo trovate strane, folli...ma non avevo proferito parola. Lei mi aveva guardato e, all'ombra di quel cespuglio, mi aveva cambiato la vita. Se ne andava sempre senza salutarmi ma non mi offendevo...anzi, mi piaceva da impazzire."
Inuyasha, un giovane ragazzo che si ritroverà a fare da servitore alla famiglia Higurashi.
Tre importanti regole a scandire la sua esistenza, insieme al ticchettio dei tacchi della sua padrona. Ce la farà a rispettarle?
Chissà che non scopra qualcos'altro oltre al segreto che oscura quella famiglia...