Bellissimo parte preferita :
-Te ne sei andato Liam, senza dirmi niente, e sai chi mi ha avvertito della tua partenza? Mio padre. Come pensi che mi sia sentita? Ero distrutta. Tu eri la ragione per qui andavo avanti ogni giorno e pensare che eri lontano da me, mi faceva spezzare il cuore. Quindi tu ora pretendi che ti racconti tutto?- Dissi, mentre ormai sentivo il sapore delle lacrime salate sulle mie labbra.
-M..mi dispiace un sacco Lyah, ma non pensare che per me sia stato facile lasciarti. Sono stato costretto, mio padre mi ha trascinato in quel posto, nella quale non volevo metessi piede. Mi dispiace tanto Lyah, scusami.- Disse stringendomi in un abbraccio.
E' il momento Lyah, digli tutto.
-Credo che tu abbia il diritto di sapere.- Dissi staccandomi da lui.
Non disse niente, si limitò solo ad annuire, sorridendomi, cercando di incoraggiarmi a parlare, e così feci.
-Quando te ne andasti, tutto iniziò a crollare...Ed avendo saputo la notizia del tuo trasferimento a Londra, andai in palestra, volendo sfogare tutto il mio odio, e la depressione verso quelle maledette macchine e così mi ritrovai a tornare a casa verso le Dieci di sera. Tutto sembrava tranquillo finchè non senti dei passi dietro di me..e subito le parole di mia madre mi ritornare alla memoria 'Non tornare tardi, c'è un delinquente in giro.' ma come previsto non le diedi ascolto, come facevo di solito, e...e...- Boccheggia cercando di trovare le parole adeguate.
-Non andare avanti ti prego.- Disse flebilmente come se già sapesse ciò che mi era accaduto.
-Mi...mi ha..-
-Lyah t..ti prego.- Disse cercando di fermarmi, ma non l'avrei fatto.
-Violentata.- Dissi aspettando che i suoi occhi incontrassero i miei.
Ma lui non lo volse, mentre lacrime silenziose iniziarono ad invadere i suoi occhi.
-Ero sola. Urlavo aiuto a squarciagola come una sciocca nel tentativo che qualcuno mi sentisse, ma il mio eco era l'unica voce che ritornava. Chiudevo gli occhi, facendo finta di stare bene, ma non era mai abbastanza e la mia ombra era l'unica amica che avevo.- Dissi ormai in lacrime.
Ma non disse niente e la paura di venire un altra volta giudicata, mi mangiava viva.
-Accetterei anche un tuo sussurro se è tutto ciò che hai da dire, ma ti prego, di qualcosa.- Dissi poggiando la mia mano sulla sua tesa schiena.
-E' tutta colpa mia.- Disse alzando lo sguardo verso il mio.
-No, non lo è. Tu non hai colpe. E' tutta colpa mia.-
-Lyah, non attaccarti ai ricordi dolorosi solo perchè hai paura di dimenticare. Lascia stare le cose che sono nel passato. Dimentica le cose che non valgono la pena essere ricordate. Vivi per te stessa. Dì alle persone come ti senti, proprio come hai fatto con me e segui i tuoi sogni. Vivi al massimo potenziale e lascia tutte quelle cose orribile della tua vita e vai avanti. E un giorno quando sarai ormai vecchia, guarderai indietro, senza pentimenti.-
-Non sarà così facile andare avanti, a guarire.-
-Fai di me la tua guarigione.- |