...Quella corolla era l’amore che c’era stato e che tutt’ora esisteva fra la donna più insolente e indifferente che lui avesse mai conosciuto e suo padre...
Sia lui che Inuyasha non avrebbero mai più potuto dimenticare le ultime parole esalate dalle labbra del loro fiero padre morente.
Tre, e tutte uguali.
Rin…Rin…rin

Lei una ragazza ventitreenne con lunghi capelli corvini,occhi color nocciola fisico mozzafiato con le curve al punto giusto.
Vive a Tokyo in un appartamento con la sua migliore amica dopo la morte dei suoi genitori e suo fratello.
Rimasta senza un lavoro dopo la sua relazione con il suo ex fidanzato boss della malavita di Tokyo.
Dopo un passato doloroso che la vita gli ha dato troverà qualcuno da amare e lasciare che il passato sia un brutto ricordo.
Lui trentenne con i capelli color della luna occhi color dell'oro e un fisico impeccabile capo della famosissima agenzia di studio legale lasciata in eredità dal padre.
Sposato da due anni con la famosissima modella Kikyo Toshimo vive una vita tranquilla monotona ma non sa che qualcuno sconvolgerà la sua vita.

Dal testo:
-Un giorno, non ti è dato sapere come, non ti è dato sapere quando, tu e il tuo amore vi incontrerete nuovamente. Non avrete ricordi della vostra vita precedente, ma verrete attratti l’una all’altro senza neanche accorgervene, non potrete fare niente per impedirlo. Quello che è accaduto in questa vita, si ripeterà nuovamente e ancora e ancora, fino a quando il vostro amore non troverà realizzazione. È questo il destino delle anime gemelle.-
***
Cosa succederebbe se due anime, separate nella vita precedente, si reincarnassero? Che cosa attira una semplice ragazzina con la passione per il teatro verso un gelido demone? Nonostante la Vita si diverta a metterli sempre l'uno contro l'altra, cosa farà il Destino?

Questa è una storia che parla di amore, di speranza e del tempo che passa inesorabile a volte troppo lentamente ed altre davvero troppo in fretta.
Non é stata pensata come seguito della ff “Per Sempre” ma potrebbe benissimo esserlo.

Pagarsi gli studi per coltivare il proprio sogno può essere dura: lo sa bene Rin, che si divide tra la scuola di Belle Arti e lavoretti part-time. Rimasta senza lavoro, decide di mettersi alla ricerca di uno nuovo, trovandolo presso un ricco uomo d'affari, che però lei non incontra quasi mai. Ma se un giorno dovessero incrociarsi sul posto di lavoro, cosa potrebbe accadere tra lei, aspirante magaka, e quel demone così enigmatico e freddo? Possono avere qualcosa in comune? E se lui le proponesse un altro contratto di lavoro, lei lo accetterebbe?
Equivoci, risate e sogni si intreccieranno nella vita di Rin, supportata dalle sue amiche di sempre e dallo youkai dai lunghi capelli argentati.

...per coloro che hanno letto Las vegas ecco il sequel...
sarà triste, vi farà ridere e poi crollare nell'angoscia...sarà vita nera e vera...saranno spine e scorci di felice realtà...
sarà volontà di morire e ritorno alla vita...sarà...quel che sarà...=)

Una risata gli fece vibrare il petto appena, risuonando dal fondo del suo torace. “Non ti stanchi mai” – sospirò sconfitto.
“Ma tu guarda” – fece lei, fingendo di esserne sorpresa. “Mi dispiace non essere così veloce a calpestare la mia dignità come una Kagura o una Sara, sono desolata” – al solo pronunciare quei nomi sentiva il corpo fremere e bruciare. “Perché perdere tempo? Va’ da loro, sapranno di certo accoglierti nel modo migliore, meglio di me”
Lo vide sospirare. “Sei estenuante” – le sorrise, aggiustandole un ciuffo di capelli incastrandolo dietro il suo orecchio, indugiando sul suo volto per ricalcare con maestria quei tratti che conosceva meglio delle sue mani.
“A maggior ragione, non perdere tempo qui con me” – disse ancora, cercando di liberarsi dalla sua stretta.
La guardò ancora, costringendola a fermarsi. “Sono esattamente dove voglio essere”
disclaimer: i personaggi presenti appartengono all'opera di Rumiko Takahashi, InuYasha. Di conseguenza non ho alcun diritto su essi.

Cosa succede quando il tuo capo -per cui hai una cotta memorabile da ben due anni- ti invita improvvisamente a trascorrere la notte di Capodanno con lui, per giunta ad una festa super elegante che è sotto tutti i riflettori? E se a ciò aggiungiamo un'ex fidanzata furiosa, un collega eccessivamente ficcanaso, un tweet misterioso, irritanti cuochi francesi, nuovi colleghi, vino, vodka e un mucchio di altri alcolici??
Presunto sequel di "Canto di Natale di una segretaria (s)fortunata"
Tragicommedia in 5 atti.

Questo non è più l'epoca Sengoku.
Il pozzo mangia ossa non esiste.
Inu no Taisho non è morto.
Sesshomaru non ha mai incontrato una Rin bambina.
La sfera dei quattro spiriti non è esistita.
Dal sesto capitolo:
"Il demone non disse nulla ma si limitò ad ammirare, per l'ennesima volta, l'incantevole bellezza della ragazza.
Avrebbe fermato quel dannato matrimonio, e sarebbe stato lui stesso ad uccidere il fratello per il solo fatto di averla toccata con quelle sue sudice mani."
Dall'ottavo capitolo:
"-Sarebbe complicato trovare una soluzione. E non sò se riuscirai ad annullare il tuo matrimonio. Perché semplicemente non accetti di sposare Inuyasha? Potrebbe rivelarsi essere un buon marito!- Sesshomaru ringhiò in segno di protesta contro Sango facendola sussultare.
-Oh! Qualcuno qui è geloso!- ghignò divertita."

"Rin decise di scendere per la finestra, pregando tutti gli dei che conoseva di non scivolare e rompersi l'osso del collo. Il problema non era lo scavalcare, ma il fatto che momentaneamente era una semplice umana e una piccola distrazione l'avrebbe fatta finire in ospedale. Alla fine, con un pò di coraggio, riuscì a toccare terra con i propri piedi completamente intera e senza un'osso spezzato."

Avevano continuato a parlare per un po’ e infine Rin si era alzata, anche piuttosto goffamente, strusciando la sedia sulle piastrelle e producendo uno stridio che gli aveva fatto venire i brividi.
Gli aveva sorriso a mo’ di scuse – Sono sempre così imbranata? –
- Un disastro. – aveva risposto, senza esitazione – Spesso inciampi sui tuoi piedi, a volte persino nel niente. E’ perché sei distratta. Hai tempi di reazione più lenti di quelli di un ghiro in letargo. –
Lei aveva arricciato le labbra – Che metafora forbita. –
- Si comunica per immagini. – aveva detto, con tono spicciolo e un lieve ghigno a increspargli le labbra.

Ciao a tutti!
Sono tornata con il sequel di "La Neve e il Fiore di Ciliegio".
Questa fanfiction si concentrerà sopratutto sul nostro adorato(?) Principe e sul rapporto che lo legherà ad una strana ragazza conosciuta in uno dei suoi viaggi.
Non sarà una storia scontata: non mi piace che tutto sia rosa e fiori!
Spero che leggerete in tanti e che recensirete altrettanto numerosamente!
Tratto dal testo:
"Ragazzina!"
La vidi voltarsi verso di me, subito imitata dal suo demone
"Ti sei dimenticata la pergamena." ripresi io, atono
Lei mi fissò un attimo, per poi sorridere nuovamente
"Tienila tu. Almeno ti ricorderai di questo giorno... e di questa piccola umana."
Non ebbi modo di risponderle, perchè la sua rista cristallina mi bloccò.
Non credo di aver mai udito parole simili alle sue in tutta la mia lunga vita.
Quando si fu allontanata, guardai la pergamena nella mia mano e sorrisi.
In quel giorno, conobbi una strana Umana.
I ciliegi in fiore furono testimoni di questo strano incontro.
In una nuova, magica, primavera.

[Storia ambientata in un ipotetico futuro, in cui grazie alla licenza poetica di cui mi avvalgo (xD) Inu Taisho è vivo. Sono presenti quasi tutti i personaggi di Inuyasha, più qualche altro nuovo pazzo personaggio inventato da me =) Buona lettura]
"E' iniziato tutto una domenica di ottobre, lo stesso giorno in cui, alta in cielo, c'era la luna piena.
E, nel mio personalissimo gergo, Luna Piena è uguale a Niente Poteri Demoniaci.
Aspettate un attimo! Forse è meglio che mi presenti: mi chiamo Ayame Taisho e sono una mezzo demone diciottenne. Vivo in una kawaiissima villa, insieme alla mia famiglia adottiva a Tokyo, in Giappone, nel Mondo."

Ora devi scegliere.
Scegli, scegli. Scegli con chi legare la tua anima.
Con la Rosa Nera? Con la Rosa Bianca?
Con chi vuoi stipulare il Rosette, il Patto della Rosa?

Sin da piccola avevo desiderato vivere da un'altra parte, in un luogo in cui le persone non mi avrebbero guardato con disprezzo, facendomi sentire diversa.
Diversa. Sì, lo sono. Io sono cieca, ma per metà. Ecco la mia diversità.
Io non ho mai visto la luce del giorno e i colori che ravvivano il mondo, conosco sola la notte in cui tutto è buio ed ogni colore è spento, illuminato soltanto dalla luce lunare.
Spero di avervi incuriosito.