Recensioni per
(¯`•.¸_¸/* Mirage *\¸_¸.•´¯)
di LordRandal
...Scusa se mi faccio viva solo adesso! Mi pento e mi dolgo per i miei peccati (uhm, sa di blasfemo? Licenza poetica!). E' che, davvero, torno a dire che sei una specie di incubatrice di poesie, io sinceramente non riesco a starti al passo! Tanti complimenti e pentimenti, ma comprendimi. |
Questa è davvero bella. Poche parole, quelle che mi mancano |
Noto in queste tue ultime una certa variazione nel tuo solito stile... forse affine ad un paio che avevi postato precedentemente :) belle, ermetiche, probabilmente sono partigiana perchè sono una fan dell'ermetismo, però mi piacciono particolarmente, e nella loro brevità riescono ad essere dense e profonde, le si colgono al volo, le si sentono a pelle nei loro significati... nella penultima c'è quella cosa particolare di cui ti avevo già detto e che ogni tanto ti riesce particolarmente bene, cioè il fatto che alla pria lettura si comprende, alla seconda si comprende anche ma il significato sembra essere leggermente mutato: non più profondo o meglio compreso, ma semolicemente mutato. E' una caratteristica che ogni tanto compare nelle tue poesie e che io semplicemente adoro :) comunque mi sembra che tu sia stato decisamente ispirato ^^ vai così :D |
Ci piace, e molto. Senz' altro non v'è ricerca d' allitterazioni o simili ostentata più di tanto, ma conti molto sul significato mero delle parole stesse e alle immagini che ne scaturiscono. Dimostri molto chiaramente la capacità di sintesi, a volte molto bella, che tanto eviti. Mi ha fatto sorridere leggerla. |
cavolo!è incredibile come tu riesca a farmi emozionare in poche parole.Cavolo, è TUTTO veramente, concordo a pieno . Complimenti!!;) . Baci! |
E' TUTTO. Nel vero senso del termine. Qui troppi giri di parole non avrebbero trasmesso appieno il significato. L'essenzialità è la sua arma vincente. E' come un'ostrica: racchiude in sé una meravigliosa perla, che tuttavia bisogna cercare. Sei stato eccezionale nel ridurre ai minimi termini qualcosa di così inafferabile, irraggiungibile. E' strabiliante, e concordo con luisina sul paragone con Ungaretti. Bravissimo. |
'Angoscia'. Questo spiega tutto. Questa sensazione d'impossibile, questo tentare di aggrapparsi a qualcosa, che puntualmente ci scivola di mano. E dopo infiniti tentativi, alla fine ci si lascia cullare da un'illusione, quella del vino appunto, che corrode i resti di un'anima che non ce la fa più, che non può più sopportare. E' un pugno nello stomaco. Le parole, per quanto 'innocenti' possano sembrare, nascondono un uragano, che man mano si mostra. E' meravigliosa. Anche la splendida idea di aumentare sempre di un verso. Corre tra i preferiti. Ti meriti un applauso, veramente. |
Accipicchia! Senza togliere merito a quella precedente, ma questa mi ha fatto venire i brividi. Ha un che di Ungaretti. Mi hai fatto provare la stessa identica emozione che ho avuto nel leggere "M'illumino d'immenso", benchè i temi trattati siano differenti. Davvero complimenti! Poche, significative, dirette parole: BRAVO! |
Come potevo non commentare questa meraviglia? ^_^ |
Come promesso, eccomi! Un po’ in ritardo, ma ci sono. Mi ero persa la poesia precedente, Dioniso; e ho letto quella e l’ultima una di seguito all’altra. Questo si è rivelato un immane errore, anche perché in generale odio leggere un componimento subito dopo un’altro, si rubano attenzione a vicenda; ma nel tuo caso soprattutto, perché li ho trovati molto differenti nella sostanza e nello stile. Nonostante non approvi completamente ciò che dice, ho trovato piuttosto appropriata la recensione che ti ha lasciato ipeorsky. Dioniso è a mio avviso un po’ trascinata, un po’ troppo meditata, nonostante alcune immagini mi abbiano colpita parecchio [In un caleidoscopio d'esistenza sei perso e ridi come un folle del mondo, degli uomini;] penso che il concetto sia molto bello ma che tu lo abbia scelto una via troppo lunga o troppo tortuosa per esprimerlo. Quindi ho focalizzato completamente la mia attenzione su Vento di Dicembre. E ne sono rimasta come stupita. Alla prima lettura mi era piaciuta per la sua fluidità, ma ho voluto leggervi qualcosa di più che un azzeccato accostamento di parole. E ho trovato un mondo. Ci ho messo un po’ ad analizzarla parola per parola nel modo che è consueto a me, lasciandomi trascinare da immagini e parole (dato che non ho mai avuto un’educazione vera e propria alla poesia, lascio da parte preconcetti e leggo con il cuore) e alla fine, al momento della rilettura definitiva, ho potuto apprezzarla pienamente: mi è scivolata dentro nella sua totalità come un sorso. D’acqua? Di vino? Di veleno? Non mi sento di scegliere nessuna di queste opzioni; penso che sia pervasa da una sorte di rassegnazione che non la rende né serena, né inebriante, né tormentata. Mi parla piuttosto di sospiri e di sonno. Mi è sembrato che tu abbia perso l’interesse per qualcosa che prima amavi, che contemplavi e sognavi; ma esso non è affatto morto. Fa parte del passato, e nella tua vita rimane, nonostante tu ne sia distaccato, rimane sotto forma di granelli di sabbia, appunto; di granelli di ricordi con i quali lo scorrere del tempo copre lentamente la tua anima. |
Bellissima,molto profonda. Davvero complimenti! |
All'inizio non mia veva colpito più delle altre, ma rileggendola mi sono accorto delle incredibili immagini che hai saputo creare che, andandosi a collegare fra loro, formano un quadro poetico fantastico!!! Solitamente penso che trattare il tema di un mese o di un periodo dell'anno senza espliciti riferimenti autobiografici sia da evitare perchè è difficile accquisire un minimo di profondità parlando di questo o quel mese (o periodo). Tu invece lo hai fatto con abile maestria e, come al solito, non ti smentisci mai !!! COMPLIMENTI POETA |
Ecco, vedi? Bella l' immagine, bella la costruzione [forse certe parole azzardatamente scardinanti rispetto la metrica, nel senso che son troppo arcigne, non troppo ricercate?] e abbastanza diretto l' impatto. Secondo me, per quanto mi piaccia, e mi piace, in certi versi qua si avverte lo "schiavismo metrico". |
Ecco, questo è il motivo per cui non ti capirò mai. Lo stesso motivo per il quale non capisco le altre recensioni, ma è un mio punto di vista che mi porta a strabuzzare gli occhi. Ti spiego. Come spiegava bene De Andrè, la più bella qualità di chi è giovane e vuol far poesia, è il saper dire tantissimo in poche parole. E tu lo sai fare! Perchè non lo fai??? Nel senso, gli ultimi versi sono fantastici, stupendi! Se ricordi, la poesia [la più sintetica tua, la più bella] di quattro versi, era la più vera fra tutte! Ecco, secondo me, tutto ciò che in questa poesia non è scritto in corsivo, è meramente superfluo. |
Vedi Franz, il fatto che io non abbia recensito i tuoi due componimenti precedenti a questo, è tutt'altro che casuale. Senza nulla togliere ai dedicatari, trovo poco rivisitate le tematiche ed alquanto prolissa la loro trattazione. Come sono abituato a leggere le tue argomentazioni sui massimi sistemi, spesso racchiuse in pochi versi [vedi ad esempio componimento numero 17], così ho apprezzato quest'ultimo tuo scritto, tralasciando i due precedenti.
|