Recensioni per
(¯`•.¸_¸/* Mirage *\¸_¸.•´¯)
di LordRandal

Questa storia ha ottenuto 336 recensioni.
Positive : 336
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
05/01/09, ore 21:35
Cap. 23:

...Scusa se mi faccio viva solo adesso! Mi pento e mi dolgo per i miei peccati (uhm, sa di blasfemo? Licenza poetica!). E' che, davvero, torno a dire che sei una specie di incubatrice di poesie, io sinceramente non riesco a starti al passo! Tanti complimenti e pentimenti, ma comprendimi.
Ecco, questo è il genere di poesia che più mi piace; in assoluto, credo. Frasi spezzate e corte, sinestesie e ossimori a non finire e analogie che più ermetiche non si può. Anche se non è il tipo di poesia che più dà spazio all'abilità dell'autore (si perde la possibilità di sbizzarrirsi con figure metriche e quant'altro), è quella che più mi cattura. E' la più profonda. E' quella che, più impenetrabile nei concetti si presenta, più in realtà si rivela accessibile e disponibile ad abbracciare ogni animo profondo. Perché l'artista non è certo quello che dipinge bene o sa scrivere poesie: è quello che fa arrivare quello che voleva trasmettere a chi legge. Trattasi di portare sulla pelle gli stessi echi che sono partiti da lui.
Bene, a mio modesto parere (e purtroppo modesto per davvero, giacché, pur lusingata dall'alta considerazione che dimostri di avere per i miei scarabocchi, sono convinta di essere molto sopravvalutata :) ), a mio parere sei riuscito a trasmettere una scheggia di te molto più con questa poesia che con molte delle precedenti. Esse infatti, per quanto degne di ammirazione per l'evidente competenza di chi le scrive, talvolta risultano un po' fredde al tocco, almeno per il mio gusto soggettivo. Se io fossi in te (e non è assolutamente un consiglio, non mi permetterei mai), cercherei di concentrarmi meno sulla perfezione dello stile e lascerei piuttosto che le parole scorrano liberamente, in un flusso costante ma potente.
Ad ogni modo, adesso devo cedere il computer agli altri inquilini della casa, ma prometto che al più presto leggerò le altre due che hai scritto. Alla prossima.

Nuovo recensore
04/01/09, ore 18:05
Cap. 23:

Questa è davvero bella. Poche parole, quelle che mi mancano

Recensore Junior
04/01/09, ore 13:21
Cap. 23:

Noto in queste tue ultime una certa variazione nel tuo solito stile... forse affine ad un paio che avevi postato precedentemente :) belle, ermetiche, probabilmente sono partigiana perchè sono una fan dell'ermetismo, però mi piacciono particolarmente, e nella loro brevità riescono ad essere dense e profonde, le si colgono al volo, le si sentono a pelle nei loro significati... nella penultima c'è quella cosa particolare di cui ti avevo già detto e che ogni tanto ti riesce particolarmente bene, cioè il fatto che alla pria lettura si comprende, alla seconda si comprende anche ma il significato sembra essere leggermente mutato: non più profondo o meglio compreso, ma semolicemente mutato. E' una caratteristica che ogni tanto compare nelle tue poesie e che io semplicemente adoro :) comunque mi sembra che tu sia stato decisamente ispirato ^^ vai così :D

Recensore Junior
03/01/09, ore 20:15
Cap. 23:

Ci piace, e molto. Senz' altro non v'è ricerca d' allitterazioni o simili ostentata più di tanto, ma conti molto sul significato mero delle parole stesse e alle immagini che ne scaturiscono. Dimostri molto chiaramente la capacità di sintesi, a volte molto bella, che tanto eviti. Mi ha fatto sorridere leggerla.

Recensore Master
03/01/09, ore 00:42
Cap. 23:

cavolo!è incredibile come tu riesca a farmi emozionare in poche parole.Cavolo, è TUTTO veramente, concordo a pieno . Complimenti!!;) . Baci!

Recensore Veterano
02/01/09, ore 23:59
Cap. 23:

E' TUTTO. Nel vero senso del termine. Qui troppi giri di parole non avrebbero trasmesso appieno il significato. L'essenzialità è la sua arma vincente. E' come un'ostrica: racchiude in sé una meravigliosa perla, che tuttavia bisogna cercare. Sei stato eccezionale nel ridurre ai minimi termini qualcosa di così inafferabile, irraggiungibile. E' strabiliante, e concordo con luisina sul paragone con Ungaretti. Bravissimo.

Recensore Veterano
02/01/09, ore 23:50
Cap. 22:

'Angoscia'. Questo spiega tutto. Questa sensazione d'impossibile, questo tentare di aggrapparsi a qualcosa, che puntualmente ci scivola di mano. E dopo infiniti tentativi, alla fine ci si lascia cullare da un'illusione, quella del vino appunto, che corrode i resti di un'anima che non ce la fa più, che non può più sopportare. E' un pugno nello stomaco. Le parole, per quanto 'innocenti' possano sembrare, nascondono un uragano, che man mano si mostra. E' meravigliosa. Anche la splendida idea di aumentare sempre di un verso. Corre tra i preferiti. Ti meriti un applauso, veramente.

Nuovo recensore
02/01/09, ore 23:35
Cap. 23:

Accipicchia! Senza togliere merito a quella precedente, ma questa mi ha fatto venire i brividi. Ha un che di Ungaretti. Mi hai fatto provare la stessa identica emozione che ho avuto nel leggere "M'illumino d'immenso", benchè i temi trattati siano differenti. Davvero complimenti! Poche, significative, dirette parole: BRAVO!

Nuovo recensore
02/01/09, ore 23:15
Cap. 22:

Come potevo non commentare questa meraviglia? ^_^
è tutto un crescendo: si comincia con un ritmo leggero ed una sensazione di peso attenutato, poi man mano che si prosegue con la lettura i versi si fanno taglienti, carichi e così aumenta anche il pugno nel cuore è + forte; tutto si appesantisce dentro, fino a quando l'ultimo verso "per bruciarsi le vene con il liquore" ti lascia senza parole, senza fiato e quasi non senti + niente, diventi cenere e bruci. Davvero bella caro! Ma ormai mi piacciono tutti i tuoi lavori e devo dire che ogni volta mi lasci senza parole e superi le mie aspettative: COMPLIMENTI!

Recensore Veterano
30/12/08, ore 18:57
Cap. 21:

Come promesso, eccomi! Un po’ in ritardo, ma ci sono. Mi ero persa la poesia precedente, Dioniso; e ho letto quella e l’ultima una di seguito all’altra. Questo si è rivelato un immane errore, anche perché in generale odio leggere un componimento subito dopo un’altro, si rubano attenzione a vicenda; ma nel tuo caso soprattutto, perché li ho trovati molto differenti nella sostanza e nello stile. Nonostante non approvi completamente ciò che dice, ho trovato piuttosto appropriata la recensione che ti ha lasciato ipeorsky. Dioniso è a mio avviso un po’ trascinata, un po’ troppo meditata, nonostante alcune immagini mi abbiano colpita parecchio [In un caleidoscopio d'esistenza sei perso e ridi come un folle del mondo, degli uomini;] penso che il concetto sia molto bello ma che tu lo abbia scelto una via troppo lunga o troppo tortuosa per esprimerlo. Quindi ho focalizzato completamente la mia attenzione su Vento di Dicembre. E ne sono rimasta come stupita. Alla prima lettura mi era piaciuta per la sua fluidità, ma ho voluto leggervi qualcosa di più che un azzeccato accostamento di parole. E ho trovato un mondo. Ci ho messo un po’ ad analizzarla parola per parola nel modo che è consueto a me, lasciandomi trascinare da immagini e parole (dato che non ho mai avuto un’educazione vera e propria alla poesia, lascio da parte preconcetti e leggo con il cuore) e alla fine, al momento della rilettura definitiva, ho potuto apprezzarla pienamente: mi è scivolata dentro nella sua totalità come un sorso. D’acqua? Di vino? Di veleno? Non mi sento di scegliere nessuna di queste opzioni; penso che sia pervasa da una sorte di rassegnazione che non la rende né serena, né inebriante, né tormentata. Mi parla piuttosto di sospiri e di sonno. Mi è sembrato che tu abbia perso l’interesse per qualcosa che prima amavi, che contemplavi e sognavi; ma esso non è affatto morto. Fa parte del passato, e nella tua vita rimane, nonostante tu ne sia distaccato, rimane sotto forma di granelli di sabbia, appunto; di granelli di ricordi con i quali lo scorrere del tempo copre lentamente la tua anima.
Non posso che farti moltissimi complimenti! Penso che dirti che mi è piaciuta molto a questo punto sia superfluo. Ti auguro un buon Natale in ritardo, e un 2009 sorprendente in anticipo. Un abbraccio,
Michi

Recensore Master
30/12/08, ore 15:33
Cap. 21:

Bellissima,molto profonda. Davvero complimenti!
Baci
Hachi92

Nuovo recensore
26/12/08, ore 13:03
Cap. 21:

All'inizio non mia veva colpito più delle altre, ma rileggendola mi sono accorto delle incredibili immagini che hai saputo creare che, andandosi a collegare fra loro, formano un quadro poetico fantastico!!! Solitamente penso che trattare il tema di un mese o di un periodo dell'anno senza espliciti riferimenti autobiografici sia da evitare perchè è difficile accquisire un minimo di profondità parlando di questo o quel mese (o periodo). Tu invece lo hai fatto con abile maestria e, come al solito, non ti smentisci mai !!! COMPLIMENTI POETA

Recensore Junior
26/12/08, ore 11:22
Cap. 21:

Ecco, vedi? Bella l' immagine, bella la costruzione [forse certe parole azzardatamente scardinanti rispetto la metrica, nel senso che son troppo arcigne, non troppo ricercate?] e abbastanza diretto l' impatto. Secondo me, per quanto mi piaccia, e mi piace, in certi versi qua si avverte lo "schiavismo metrico".

Recensore Junior
26/12/08, ore 11:18
Cap. 20:

Ecco, questo è il motivo per cui non ti capirò mai. Lo stesso motivo per il quale non capisco le altre recensioni, ma è un mio punto di vista che mi porta a strabuzzare gli occhi. Ti spiego. Come spiegava bene De Andrè, la più bella qualità di chi è giovane e vuol far poesia, è il saper dire tantissimo in poche parole. E tu lo sai fare! Perchè non lo fai??? Nel senso, gli ultimi versi sono fantastici, stupendi! Se ricordi, la poesia [la più sintetica tua, la più bella] di quattro versi, era la più vera fra tutte! Ecco, secondo me, tutto ciò che in questa poesia non è scritto in corsivo, è meramente superfluo.

Recensore Junior
26/12/08, ore 01:17
Cap. 21:

Vedi Franz, il fatto che io non abbia recensito i tuoi due componimenti precedenti a questo, è tutt'altro che casuale. Senza nulla togliere ai dedicatari, trovo poco rivisitate le tematiche ed alquanto prolissa la loro trattazione. Come sono abituato a leggere le tue argomentazioni sui massimi sistemi, spesso racchiuse in pochi versi [vedi ad esempio componimento numero 17], così ho apprezzato quest'ultimo tuo scritto, tralasciando i due precedenti.
Il vivace intreccio di quinari e settenari in un unico periodo è pressoché notevole. L'ultimo verso ternario enuncia al contempo il vero soggetto dell'elaborato e fa emergere da un semplice ambito idillico iniziale la profonda connotazione personale dell'autore.