Recensioni per
(¯`•.¸_¸/* Mirage *\¸_¸.•´¯)
di LordRandal

Questa storia ha ottenuto 336 recensioni.
Positive : 336
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
17/03/09, ore 18:59
Cap. 32:

Dedica migliore al grande Baudelaire non poteva esserci...Sempre in gamba e sempre ottime le tue parole...by by Mika^^

Nuovo recensore
17/03/09, ore 16:30
Cap. 32:

Un omaggio floreale al sinistro Baudelaire. Mi piace come descrivi strofa per strofa ogni fiore dell'inconscio. La metrica impeccabile come al solito. Complimenti. "Datti al giardinaggio dei fiori del male ... fai come diceva Baudelaire Baudelaire Baudelaire ..." (Baustelle)

Nuovo recensore
10/03/09, ore 00:45
Cap. 31:

Perdona anche me, ma voglio rispondere ad entrambi. A Luisina dicendole che appunto secondo me il senso era un altro e che non la stavo minimamente attaccando, e a Oscar dicendogli che per me la poesia è soprattutto ciò che ti fa riflettere e discutere. Inoltre la parola "amore" io non l'ho proprio pronunciata, l'hai fatto tu, ma ti faccio notare che c'è una dedica a fondo pagina.

Nuovo recensore
09/03/09, ore 17:38
Cap. 31:

Ciao Franz, perdona la doppia recensione però credo che qualcuno abbia dimenticato il fatto che l'interpretazione della poesia è assolutamente soggettiva, pertanto io ribadisco che il messaggio da me percepito è e rimane il seguente: il giglio bianco è ciò che in un determinato periodo cupo ci ti fa sentire vivo.
L'interpretazione dei verso poetici prescinde dalla cultura che una persona può avere, inoltre varia da carattere a carattere. Per cui io personalmente ho sentito ciò. Rinnovo i complimenti perchè a mio avviso (devo sottolineare pure "a mio avviso" affinchè si capisca ciò che intendo dire?) è una poesia molto sentita e carica di sentimento. Le due precedenti NON mi sono piaciute, in quanto NON rientrano nel MIO gusto PERSONALE.
Aspetto con ansia il prossimo componimento ;) Bravo Franz

Recensore Junior
09/03/09, ore 17:09
Cap. 31:

Voi ci pensate troppo, avete fatto l' errore di studiare la poesia. Eppure è così trasparente. Non tutto è amore, non tutto deve per forza rappresentare una persona. E' così semplice. La prima impressione è l' emozione che la pervade e la dimenticate sempre, e quella dei lupi, bhè è così serena e semplice che il fatto che voi ci pensiate mi da quasi da pensare che rinunciate alla fanciulla sensibilità in virtù dell' analisi. O forse non avete mai sentito tacere i lupi :) .

Nuovo recensore
09/03/09, ore 16:02
Cap. 31:

@ Luisina: Non credo sia quello il senso. Io credo che questo giglio bianco lo faccia sentire davvero vivo, come non si è mai sentito in vita sua.
Non centra il periodo cupo, credo che il nero si riferisca al notturno che ha portato qualcosa dentro di lui; inoltre si contrappone al bianco del giglio. Insomma: il nero rappresenta Franz, mentre il bianco rappresenta il giglio, ossia ciò che lo "completa", nel senso che lo realizza.
Non ho capito però l'immagine dei lupi.. O forse sì. Ci devo pensare un po'.

Nuovo recensore
08/03/09, ore 17:10
Cap. 31:

Ohhh che bella questa poesia Franz! Mi hai davvero sorpresa questa volta e, a mio avviso, l'ho trovata molto sentita e anche molto dolce (nonostante alcune immagini un pò nere)... Assolutamente magnifica la musicalità e le rime da te adoperate (soprattutto questi versi Mai ebbi felicità più vera /Come in quella notte di luna nera) ...
Credo che il messaggio sia abbastanza chiaro (se dico qualche sciocchezza sii clemente ^^): in un momento buio, cupo della vita ... c'è un qualcosa/qualcuno che brilla di luce propria e ci fa, in un modo od in un altro, sentire semplicemente vivi ... (o perlomeno questo è come la interpreto)
Non ho altro da aggiungere: BRAVISSIMO! (le due precedenti, per quanto siano tecniche e complesse, non mi sono affatto piaciute. Tuttavia questo è il mio parere personale) ;)

Recensore Veterano
08/03/09, ore 13:13
Cap. 31:

Questa poesia è magnifica, chiunque sia il tuo giglio bianco dovrebbe essere onorato ad avere dedicate simili parole. Complimentissimi...devo dire che io ti preferisco quando usi una metrica ed un linguaggio più semplice e diretto, sarà un mio limite, anzi, sicuramente lo è, però trovo che la moltitudini di parole serva solo al compiacimento e non a raggiungere il cuore...kisskiss!!

Recensore Veterano
06/03/09, ore 21:36
Cap. 30:

Aaaaah! Che splendore! Nonostante l'atmosfera cupa e nera, io l'ho sentita in certi punti quasi vivace, fresca; riesci ogni volta a regalare una quantità infinita di sensazioni, percezioni, con la - ormai ben nota - scelta assolutamente azzeccata del lessico. Che dire ancora? Sei un poeta maledetto, dovrebbe bastare, no? Un bell'applauso.

Recensore Master
06/03/09, ore 15:08
Cap. 30:

mamma mia che emozione!bellissimi questi versi, tutti in rima e scorrono benissimo...davvero bravissimo!Ti ammiro..*o* . Baci!

Nuovo recensore
05/03/09, ore 21:10
Cap. 30:

Questa sì che è una poesia. Complimenti Franz, penso sia la tua migliore. Finalmente hai raggiunto un perfetto equilibrio tra complessità e immediatezza, tra eleganza e semplicità. Mi ha dato subito un forte impatto, cosa che non avevo mai provato con nessuna altra tua poesia (c'è anche un altro cambiamento rispetto alle tue precedenti, che ti dirò in privato, ricordamelo). Hai superato finalmente la tua pomposità lessicale senza perdere il tuo stile affascinante. E' profonda e non banale, parla di te ma non solo: mi è piaciuto moltissimo questo sentimento di solidarietà con i poeti maledetti, lo allargherei molto volentieri agli artisti maledetti. Il titolo lascia senza fiato ancor prima di cominciare a leggere. E' molto musicale (unica cosa che non condivido è l'uso che hai fatto della punteggiatura, ma non mi dà particolarmente fastidio). "Coi versi neri del mio nero canto", "La mia regina è soltanto poesia Mi culla la notte e nelle intemperie Le atrezze più dure Lei fa men serie Ma un dottore la chiama mania", "Nel loro petto io mi ritaglio La libertà che m'è stata rubata. Nel loro petto io mi ritaglio Un pezzetto di cielo ed anche le stelle; Pagate il torto con la vostra pelle Io riprendo la mia terra incantata": sono dei versi favolosi! Ma quando abbandonerai queesto tuo malefico ghigno? Sta diventando quasi il tuo tormentone.
La conclusione è meravigliosa. Sono ancora senza parole... Ti scrivo un messaggio, dobbiamo parlarne. Un bacio

Recensore Master
05/03/09, ore 20:12
Cap. 30:

Non so davvero che dirti...E' scritta benissimo come anche tutte le altre^^ Le parole, forse, sono più ricercate del solito ma sono scelte molto attentamente...Sei bravo anche in questo caso!!! Ancora complimenti per la poesia e per le rime stupende, by by Mika^^ (spero che queste parole non abbiano offeso la bellezza dei tuoi versi^^)

Recensore Master
05/03/09, ore 17:42
Cap. 30:

Direi che rispetto al solito mi è sembrata più lunga e forse più imbrigliata nelle rime. Mi è piaciuto quel tocco di realtà, in fondo le volanti della polizia sono cose che possiamo toccare con mano. Allo stesso tempo però c'era il solito alito di irrealtà che c'è nelle tue poesie. Ben fatta, forse non sarà tra le mie preferite, ma come sempre sei stato bravissimo. alla prossima

Recensore Veterano
27/02/09, ore 21:49
Cap. 29:

Mi domandi se mi piace? E io cosa ti dovrei rispondere, se non che è qualcosa di eccezionale? E' intensa, musicale, le atmosfere create sono cupe e misteriose: in una parola, è assurdamente affascinante. Non ho veramente la più pallida idea di come tu ci sia riuscito; magari è stato il tempo a fermentare questo splendore, o il tuo stesso vivere, non lo so. Io ti farei un applauso, se ti avessi qui di fronte a me, ma non essendo così mi limito a dirti un - ben poco esaudiente - BRAVISSIMO.

Recensore Veterano
26/02/09, ore 15:51
Cap. 29:

Sono letteralmente a bocca aperta. Penso sia davvero valsa la pena di prendersi una "pausa" dai graffi cartacei per un po' (per quanto, in effetti, per i tuoi standard sia stata un'assenza lunga... ma i tuoi standard, quanto ad abbondanza di scritti, sono piuttosto anormali!), se il risultato di un'attenta elaborazione è questo. E' una vera meraviglia, quasi perfetta. Ho adorato quella sul giglio, ma questa la supera di gran lunga. E' sublime, dico sul serio.
Sei partito da un'esplicita allusione a Faber ("Cantico dei" e "Tutti errammo..."), ma poi te ne sei distaccato, per immergerti in un mare grigio scuro che sa di nebbia, di buio e di polvere. Un mondo che, dopo che ce l'hai fatto notare, in effetti ricoda Wilde; di lui non ho mai letto niente per intero (non ancora!), ma i pochi brani ed estratti che mi sono capitati sotto gli occhi sono bastati a farmi annusare il suo stile, il sapore dei suoi scritti.
[Scusa, non è una recensione brillante ma non sono in buona oggi...]
Il ritmo è ben studiato: lento ma fortemente cadenzato nei punti giusti, ricorda il passo pronunciato di un uomo che si trascina, ma sinuosamente, per le vie tortuose di una città. Le rime s'intrecciano, si prendono per mano scavalcando il verso che le separa spontaneamene, senza forzature. Apprezzo molto anche il lessico: non è pomposo, pretenzioso, né al contrario basso (ma quello quando mai, qui da te? Casomai, capita l'opposto, ed esageri un po' con la pompa magna, ma banalità mai).
Un'altra cosa, che non c'entra con la poesia... Ultimamente ero troppo impegnato a vivere per poter scrivere. Che dire? Ti stringo la mano.