Recensioni per
La relatività dell'essere
di Vedra
Sperando che non si cancelli di nuovo tutto, eccomi per l'ennesima volta a recensire... tranquilla, non lo farò con tutti i capitoli (semmai quasi con tutti!), ma dato che è l'ultimo di questa prima parte introduttiva, mi sembra doveroso farlo. |
Carissima Vedra, con questo ennesimo capitolo mi hai piacevolmente stupita, e non solo perché è molto scorrevole: ancora una volta sei riuscita a rendere molto bene la natura contraddittoria di Oscar, mostrandocela però essenzialmente attraverso gli occhi e i pensieri di Andrè. Un Andrè che per sua stessa ammisione la vede inizialmente come una creatura algida ed eterea, quasi ultraterrena... per scoprire di colpo tutta la sua umana fragilità con lo svenimento. Ho trovato originale il motivo del colloquio tra i due (questa antipaticissima ma conturbante Maupassant è un incrocio tra Jeanne e La Du Barry o sbaglio? ;-)), mentre mi ha veramente emozionato il momento in cui lui la prende tra le braccia: è il loro primo contatto, il primo momento in cui cadono in parte le barriere, quella sorta di velo di cui Oscar si è rivestita negli anni. Da qui deriva il suo cedimento, seppur parziale data la cocciutaggine e l'orgoglio, alle richieste di Andrè, da qui il piacevole siparietto sulla strada del ritorno, con loro due che si pungolano un po'. Di fronte a questa crepa creata da una contingenza, Andrè in realtà si trova più spiazzato di quanto dia a vedere ed è disorientato dai suoi stessi sentimenti, che prova inutilmente a razionalizzare... Oscar, a sua volta, seppur turbata dalla vicinanza del bel professore, fa l'esatto contrario, ovvero si rifiuta di pensare: c'è sì la stanchezza, ma c'è ancora tanto ghiaccio, per citare una bella ff di qualche anno fa. |
Avevi ragione a dire che i capitoli successivi sarebbero stati diversi...! Ho apprezzato anche il secondo, ma per i miei gusti questo è il migliore: pur essendo ancora interlocutorio, qui usi uno stile più fluido, oserei dire meno manieristico, che oltre a coinvolgere emotivamente il lettore, lo fa ritrovare a fine capitolo senza che nemmeno se ne accorga! Inoltre inizi a collocare qualche tassello, rendendo meno nebuloso il passato di Oscar. Una Oscar che, coerentemente all'anime, descrivi come un personaggio complesso, fatto di ghiaccio e fuoco... Nell' anime è stata la scelta scellerata del padre a renderla tale, qui tu riconduci tutto ad un terribile shock, ma la sostanza non cambia. .. e per la prima volta da quando ho iniziato la tua storia, mi ha suscitato pena e compassione. Infatti è una donna forse anche più sola che nell'anime, dove in fondo aveva sempre accanto Andrè. Andrè che anche tu tratteggi in maniera mirabile: un uomo d'onore, leale, intelligente...(oltre che bello da far paura, come ce lo immaginiamo un po' tutte qui ;-) )... ma qualche difettuccio lo avrà più avanti, spero, tanto per farlo scendere tra noi! Perfetto Alain, come lo hai rappresentato... la scena della Bonne Table è da dieci e lode. Detto questo ti saluto... alla prossima! |
Ciao, come sto facendo con altri racconti ho letto i tuoi ultimi due capitoli di seguito, la mancanza di tempo e i vari impegni mi tengono lontana dei giorni da questo sito purtroppo. |
Ciao Vedra, finalmente inizio anch'io a leggere: avevo messo la tua storia tra le seguite, qualche volta ho sbirciato, curiosa, in avanti... ma ora mi ci metto "seriamente". Anch'io, un po' come Emerald77 non sono una fan delle ambientazioni contemporanee, in più solitamente preferisco uno stile meno ricercato, un po' più ''scarno'' ed essenziale.. Tuttavia, se un'opera è ben scritta, non si può fare a meno di apprezzarla: è come se, tanto per restare in campo artistico, una persona che preferisse Monet non riuscisse a riconoscere il talento di Raffaello. Bellissime e raffinate le descrizioni di ambienti e personaggi, ben riuscito e realistico il colloquio tra preside e insegnante, tutto sommato coerenti con l'anime i nostri Oscar e André... Sono solo un po' disorientata dal mistero dietro la morte del Generalissimo, che mi appare un tantino ''forzato''... ma il problema è mio, visto che mi devo calare probabilmente in un noir! Un bacio e a presto. |
Oscar e Andrè si ritrovano a vivere un sogno da mille e una notte, trasportati in un altro tempo e circondati da persone mascherate per nascondere la propria identità, si muovono,però, a loro agio in questa atmosfera surreale, sembra quasi che la maschera che indossa, aiuti Oscar a lasciarsi andare, a far venir fuori il suo vero essere, non più schivo e restio ma, consapevole della sua bellezza e della sua sensualità si lascia guidare da Andrè nelle danze. |
Finalmente arrivo anche io! |
Bellissimo rifacimento dell'episodio 25 trasportato ai nostri tempi ma in grado di mantenere intatti situazioni, sentimenti e dialoghi interiori. |
Cara Vedra, come sempre bellissimo capitolo e magistralmente scritto. Molto reale e concreto il dialogo tra André e Alain. |
Oscar è a abituata all'idea di un amore non corrisposto, di un fantasma irreale e diciamolo ... ha un'idea immatura, infantile oserei dire, di ciò che significa amare e soprattutto essere amati. Appare logico che solo rapportandosi con il reale, il concreto, potrà affrontare le proprie emozioni e soprattutto André! Sempre più originale ed avvincente! Attendo il seguito con impazienza! |
Delizioso questo capitolo che ci presenta perfettamente la situazione (la solita tristemente tragica) sentimentale nella quale si trovano André ed Oscar. |
Ho iniziato da poco a recensire quello che leggo. Quindi prima di tutto un commento generale alla storia, che trovo bella e coinvolgente. Difficile, anche. Rendere i tormmenti di O&A nel 2000 non e` cosa da poco. |
Aggiornamento molto veloce. Sono contento. Questa è una storia interessante e bello. Non vedo l'ora di continuare. |
André soffre molto per la delicata situazione che sta vivendo giorno per giorno: ha ormai compreso di amare profondamente Oscar, forse già da una vita, di un amore così vivo e immenso, ma anche contemporaneamente doloroso nella sua non realizzazione....la sua paura di soffrire in caso di un netto e sprezzante rifiuto da parte di Oscar è molto grande, e anche perfettamente comprensibile...neanche il cercato confronto con Alain (che cerca davvero da buon amico in tutti i modi, soprattutto con ironia e ragionevolezza, di aiutarlo a reagire a questa situazione apparentemente senza uscita...) riesce a rincuorarlo, anzi forse molto probabilmente André si sente ancora più incompreso e abbattuto rispetto a prima... |
Chi non vorrebbe essere salvata da un uomo così!!! |