Recensioni per
La relatività dell'essere
di Vedra

Questa storia ha ottenuto 318 recensioni.
Positive : 317
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Master
12/04/15, ore 01:25

Sperando che non si cancelli di nuovo tutto, eccomi per l'ennesima volta a recensire... tranquilla, non lo farò con tutti i capitoli (semmai quasi con tutti!), ma dato che è l'ultimo di questa prima parte introduttiva, mi sembra doveroso farlo.
Devo ammettere che ormai la tua storia mi ha conquistato: non solo mi sono abituata al tuo modo di scrivere così peculiare, in cui la prosa si fa raffinata poesia anche durante la narrazione, ma non ho avuto difficoltà ad innamorarmi delle tue descrizioni quasi fiabesche di paesaggi e ambienti (qui, in particolare, il risveglio di Oscar, ammantata di bianco e oro, è veramente un gioiello); inoltre trovo che le dinamiche psicologiche e le caratterizzazioni dei nostri beniamini siano vibranti e profondamente coerenti con i personaggi originali.
In questo capitolo Oscar, a dire il vero, suscita un misto di rabbia e di compassione: il suo comportamento è irrazionale, il suo rancore nei confronti di Andrè, reo di aver soltanto visto la sua fragilità, assurdo... ma è così il tormentato personaggio che hai creato, molto fedele a quello dell'anime più che del manga. Avrebbe bisogno di un valido psicologo, ma suor Regina ne fa egregiamente le veci.
Andrè, al contrario, è adorabile, come sempre: struggente il flusso dei suoi ricordi, tenero e delicato il suo porsi nei confronti dell'algida preside (che suo malgrado ne è turbata e si apre per una seconda volta), piacevole e sorniona la sua ironia nella conversazione con Oscar, intrigante invece nella sfida a cavallo.
Su questo capitolo ho due sole perplessità, non me ne volere: l'estremo patriottismo nelle parole del Generale(coerente con il personaggio settecentesco, ma non so quanto effettivamente contestualizzato in un'epoca tanto tiepida nei confronti dei grandi ideali come la nostra) e i dialoghi a volte un po' troppo eleganti nella scelta dei termini, che li fa sembrare un po' retrò più che contemporanei. (vedi la conversazione tra Andrè e la Roussel). Ciò non cambia il giudizio di insieme. .. un bell'ottimo!!!
(Recensione modificata il 12/04/2015 - 01:26 am)

Recensore Master
10/04/15, ore 00:10
Cap. 4:

Carissima Vedra, con questo ennesimo capitolo mi hai piacevolmente stupita, e non solo perché è molto scorrevole: ancora una volta sei riuscita a rendere molto bene la natura contraddittoria di Oscar, mostrandocela però essenzialmente attraverso gli occhi e i pensieri di Andrè. Un Andrè che per sua stessa ammisione la vede inizialmente come una creatura algida ed eterea, quasi ultraterrena... per scoprire di colpo tutta la sua umana fragilità con lo svenimento. Ho trovato originale il motivo del colloquio tra i due (questa antipaticissima ma conturbante Maupassant è un incrocio tra Jeanne e La Du Barry o sbaglio? ;-)), mentre mi ha veramente emozionato il momento in cui lui la prende tra le braccia: è il loro primo contatto, il primo momento in cui cadono in parte le barriere, quella sorta di velo di cui Oscar si è rivestita negli anni. Da qui deriva il suo cedimento, seppur parziale data la cocciutaggine e l'orgoglio, alle richieste di Andrè, da qui il piacevole siparietto sulla strada del ritorno, con loro due che si pungolano un po'. Di fronte a questa crepa creata da una contingenza, Andrè in realtà si trova più spiazzato di quanto dia a vedere ed è disorientato dai suoi stessi sentimenti, che prova inutilmente a razionalizzare... Oscar, a sua volta, seppur turbata dalla vicinanza del bel professore, fa l'esatto contrario, ovvero si rifiuta di pensare: c'è sì la stanchezza, ma c'è ancora tanto ghiaccio, per citare una bella ff di qualche anno fa.
Il finale mi ha strappato una risata: dopo un fluire di riflessioni e considerazioni piene di sentimento, hai tirato fuori una battuta più tipica di Alain che di Andrè...facendolo scendere finalmente tra noi poveri mortali! Era proprio questo che intendevo con la recensione precedente, su Andrè mi piace quel pizzico di imperfezione che lo renda più vero e più umano... e tu ci sei riuscita con una chiusa semplice e inaspettata. ... brava!
(Recensione modificata il 10/04/2015 - 12:17 am)
(Recensione modificata il 10/04/2015 - 11:09 am)

Recensore Master
09/04/15, ore 07:15

Avevi ragione a dire che i capitoli successivi sarebbero stati diversi...! Ho apprezzato anche il secondo, ma per i miei gusti questo è il migliore: pur essendo ancora interlocutorio, qui usi uno stile più fluido, oserei dire meno manieristico, che oltre a coinvolgere emotivamente il lettore, lo fa ritrovare a fine capitolo senza che nemmeno se ne accorga! Inoltre inizi a collocare qualche tassello, rendendo meno nebuloso il passato di Oscar. Una Oscar che, coerentemente all'anime, descrivi come un personaggio complesso, fatto di ghiaccio e fuoco... Nell' anime è stata la scelta scellerata del padre a renderla tale, qui tu riconduci tutto ad un terribile shock, ma la sostanza non cambia. .. e per la prima volta da quando ho iniziato la tua storia, mi ha suscitato pena e compassione. Infatti è una donna forse anche più sola che nell'anime, dove in fondo aveva sempre accanto Andrè. Andrè che anche tu tratteggi in maniera mirabile: un uomo d'onore, leale, intelligente...(oltre che bello da far paura, come ce lo immaginiamo un po' tutte qui ;-) )... ma qualche difettuccio lo avrà più avanti, spero, tanto per farlo scendere tra noi! Perfetto Alain, come lo hai rappresentato... la scena della Bonne Table è da dieci e lode. Detto questo ti saluto... alla prossima!

Recensore Veterano
08/04/15, ore 14:06

Ciao, come sto facendo con altri racconti ho letto i tuoi ultimi due capitoli di seguito, la mancanza di tempo e i vari impegni mi tengono lontana dei giorni da questo sito purtroppo.
Come sempre è ben scritto e le emozioni dei protagonisti arrivano fortissime, peccato sempre la nostra Oscar chiusa nel suo bozzolo di dolore e nonostante i sentimenti contrastanti ancora non si decide a mollare un po' le impalcature che si è costruita attorno...e anche questa paura di denunciare l'omicida dei genitori, deve essere proprio molto in crisi.
Ps ma sono convinta che qualcosa sta bollendo in pentola...sbaglio?
Sempre bravissima un abbraccio Roberta
(Recensione modificata il 13/04/2015 - 10:46 am)

Recensore Master
07/04/15, ore 17:57

Ciao Vedra, finalmente inizio anch'io a leggere: avevo messo la tua storia tra le seguite, qualche volta ho sbirciato, curiosa, in avanti... ma ora mi ci metto "seriamente". Anch'io, un po' come Emerald77 non sono una fan delle ambientazioni contemporanee, in più solitamente preferisco uno stile meno ricercato, un po' più ''scarno'' ed essenziale.. Tuttavia, se un'opera è ben scritta, non si può fare a meno di apprezzarla: è come se, tanto per restare in campo artistico, una persona che preferisse Monet non riuscisse a riconoscere il talento di Raffaello. Bellissime e raffinate le descrizioni di ambienti e personaggi, ben riuscito e realistico il colloquio tra preside e insegnante, tutto sommato coerenti con l'anime i nostri Oscar e André... Sono solo un po' disorientata dal mistero dietro la morte del Generalissimo, che mi appare un tantino ''forzato''... ma il problema è mio, visto che mi devo calare probabilmente in un noir! Un bacio e a presto.

Recensore Master
07/04/15, ore 16:41

Oscar e Andrè si ritrovano a vivere un sogno da mille e una notte, trasportati in un altro tempo e circondati da persone mascherate per nascondere la propria identità, si muovono,però, a loro agio in questa atmosfera surreale, sembra quasi che la maschera che indossa, aiuti Oscar a lasciarsi andare, a far venir fuori il suo vero essere, non più schivo e restio ma, consapevole della sua bellezza e della sua sensualità si lascia guidare da Andrè nelle danze.
La parte finale ci ha lasciato un pò d'amaro in bocca, perchè tu sei stata molto abile a lanciare il sasso e a nascondere la mano. Il momento in cui Andrè l'aiuta con l'abito trasmette molta intimità che, quando lui la sfiora, si trasforma in affinità. Lui ha riconosciuto ormai l'amore e il desiderio che lo pervadono, la nostra Oscar, come al solito, avrà bisogno dei suoi tempi prima di dare un nome preciso a quello che la presenza e la vicinanza di Andrè le suscitano nel cuore.
Un abbraccio
Dalmata
 

Recensore Master
07/04/15, ore 13:23

Finalmente arrivo anche io!
Ho letto subito, ma non ho trovato modo di recensire prima... o forse dovevo riprendermi dal coltello affondato nel petto... Insomma, leggere lo struggimento di André nelle sue confidenze con Alain mi mette davvero la depressione; per non parlare dei freddi, ma che dico, gelidi, dialoghi con Oscar...
Lei che si perde nelle riflessioni silenziose in notre dame, potrebbe ascoltare il suo cuore... comprendere che quello per Hans non è più amore, ma un feticcio che si ostina a tenere in piedi, dandogli un nome che forse non ha mai meritato. Dice che Hans era diverso da André... che la maltrattava, in un certo senso, mentre André la rispetta, la segue, la appoggia con silenziosa dedizione. Oscar svegliati!!!
Ecco, ho detto tutto... leggerti è una delizia, ma spero di riuscire a resistere a farlo, quando leggo tanta freddezza...

Speriamo bene...
A presto

Recensore Master
06/04/15, ore 18:17

Bellissimo rifacimento dell'episodio 25 trasportato ai nostri tempi ma in grado di mantenere intatti situazioni, sentimenti e dialoghi interiori.
Andrè, ormai consapevole dei suoi sentimenti, non vuole sbilanciarsi perchè teme che lei non possa ricambiarlo e non vuole esporsi, non credo solo per non soffrire, quanto più che altro perchè non sopporterebbe l'idea che Oscar, una volta venuta a conoscenza che lui vorrebbe un rapporto che va ben al di là della semplice amicizia, potrebbe prendere la decisione di allontanarlo per sempre.
Anche lei è sempre più confusa, sente che Andrè sta sciogliendo il ghiaccio che riveste il suo cuore ma decide di restare ancorata al ricordo di Fersen, è come se lei volesse punirsi per il fatto che Hans l'abbia abbandonata e le abbia preferito un'altra. Dalle tue parole ancora non mi è chiaro fino a che punto si è spinto il loro rapporto e di conseguenza mi è difficile fare un'analisi precisa della situazione.
Un abbraccio
Dalmata
 

Recensore Veterano
06/04/15, ore 15:16

Cara Vedra, come sempre bellissimo capitolo e magistralmente scritto. Molto reale e concreto il dialogo tra André e Alain.
Ho aspettato un po' a commentare Oscar, ma adesso che siamo ad un punto centrale della storia azzardo la mia analisi. Non nego di provare una certa antipatia per la tua Oscar e per molti versi non la comprendo. E' una donna di una freddezza mostruosa, dai tratti eccessivamente severi e totalmente irriconoscente nei confronti di André, che adesso tratta di nuovo come un estraneo nonostante quello che ha fatto per lei. Come per la "vera" Oscar sappiamo dei suoi tormenti, dubbi, fragilità, amore non corrisposto per Fersen, ovvero i motivi che la fanno comportare in questo modo, eppure non riesco ad essere comprensiva con lei.
Mi chiedo cosa, di questa Oscar, abbia mai potuto attrarre André fino al punto di innamorarsene. Il tuo André (che adoro) non ha maturato il suo sentimento nel corso degli anni trascorsi accanto a lei, si può dire che abbia iniziato a conoscerla quando la ritrova, ormai adulta, in quel liceo. E ritrova una donna chiusa, severa, che non concede praticamente nulla di sé stessa... Sono pertanto curiosa di vedere come scioglierai questo pezzo di ghiaccio, quando sarà... Voglio scoprirne il lato umano, femminile, sentimentale... perché allora anch'io mi innamorerò di lei :-)
Un abbraccio

Recensore Veterano
05/04/15, ore 16:43

Oscar è a abituata all'idea di un amore non corrisposto, di un fantasma irreale e diciamolo ... ha un'idea immatura, infantile oserei dire, di ciò che significa amare e soprattutto essere amati. Appare logico che solo rapportandosi con il reale, il concreto, potrà affrontare le proprie emozioni e soprattutto André! Sempre più originale ed avvincente! Attendo il seguito con impazienza!

Recensore Master
05/04/15, ore 08:15

Delizioso questo capitolo che ci presenta perfettamente la situazione (la solita tristemente tragica) sentimentale nella quale si trovano André ed Oscar.
Il dialogo fra Alain e André, oltre ad una analisi davvero originale del primo riguardo alla situazione che l'amico sta vivendo e dell'amore in genere, mi ha lasciato in eredità due verità che possono tranquillamente essere collocate nel loro periodo originario. Quello di Oscar per Fersen era un "amore malato" e lei una "complessata cronica"...forse, quest'ultima un po' dura è troppo semplicistica ed eccessivamente riassuntiva come definizione ma che rende bene l'idea. Eppure soffrono entrambi. Lui che ha paura di osare e di confessarle il suo amore, Lei che si interroga sull'amore (idealizzato) per Hans e  sui sentimenti che la vicinanza di André le provocano.
Decidendo di tenerlo a distanza, è come se gli avesse detto quel famoso "non ho più bisogno di te"...e adesso sono curiosa di sapere se ciò farà sbroccare André, oggi come allora. 
Come al solito belli i dialoghi e la parte introspettiva. Mi piAce la scelta dei salti temporali che comunque rappresentano delle finestre sulla loro vita che scorre senza che apparentemente accada niente. Hai reso benissimo l'idea che ti eri prefissa, cioè farci vedere come nonostante quello che era successo, tutto sia tornato, normale, statico, la vita di tutti i giorni. Brava! 
Ora ti lascio ho un piccolo esercito a casa oggi...buona Pasqua cara!

Recensore Master
04/04/15, ore 23:06

Ho iniziato da poco a recensire quello che leggo. Quindi prima di tutto un commento generale alla storia, che trovo bella e coinvolgente. Difficile, anche. Rendere i tormmenti di O&A nel 2000 non e` cosa da poco.
Mi piacciono molto le descirioni dei luoghi, precise, circostanziate ma affascinanti.
Mi piace anche il modo in cui fai dialogare i personaggi. Rendi bene i dubbi e i ripensamenti, come in quest' ultimo capitolo.
Anche le tinte gialle sono un argomento meno utilizzato, che mi interessa molto.
Aspetto il prossimo capitolo. Brava!

Nuovo recensore
04/04/15, ore 21:49

Aggiornamento molto veloce. Sono contento. Questa è una storia interessante e bello. Non vedo l'ora di continuare.

Recensore Junior
04/04/15, ore 18:13

André soffre molto per la delicata situazione che sta vivendo giorno per giorno: ha ormai compreso di amare profondamente Oscar, forse già da una vita, di un amore così vivo e immenso, ma anche contemporaneamente doloroso nella sua non realizzazione....la sua paura di soffrire in caso di un netto e sprezzante rifiuto da parte di Oscar è molto grande, e anche perfettamente comprensibile...neanche il cercato confronto con Alain (che cerca davvero da buon amico in tutti i modi, soprattutto con ironia e ragionevolezza, di aiutarlo a reagire a questa situazione apparentemente senza uscita...) riesce a rincuorarlo, anzi forse molto probabilmente André si sente ancora più incompreso e abbattuto rispetto a prima...
Certamente i modi freddi e distaccati di Oscar non aiutano il suo tormento, se non ad alimentarlo ulteriormente e a far sanguinare sempre di più il suo povero cuore...anche se dietro a tanto gelo e ghiaccio, vediamo che Oscar stessa non se la passa certo meglio di André...la confusione che alberga dentro di lei è massima: crede ancora nel suo amore per Fersen, anche se lei stessa lo descrive con parole molto sofferenti, richiamando un tempo lontano, nel quale credeva erroneamente di potere forse trovare la felicità e la pace di un passato tormentato e senza risposte a molte delle sue domande, ma soprattutto non riconosce, oppure ha semplicemente paura di ammettere a sè stessa, cosa prova nei confronti di André...gratitudine? riconoscenza?Amicizia? O addirittura Amore? Quest'ultimo pensiero la spaventa ancora più degli altri, perché non sa come comportarsi... Mantenere fede al voto segreto di eterno amore verso un uomo lontano che l'ha abbandonata per un'altra donna oppure provare vivere le sensazioni piacevoli e appaganti che la sola presenza di André le riesce a procurare? Anche in lei la paura di nuovo dolore da sopportare la frena nelle sue azioni... Contorcendosi un questo dubbio Oscar opta per la strada più facile...secondo la sua logica, considera André come la causa unica e principale che scatena in lei tutti questi tormenti che non riesce a gestire, decidendo di risolvere il problema alla fonte: allontanare da sè André per risolvere definitivamente il problema! Imprevedibile (o forse no) sarà la reazione di André di fronte a questa Oscar che si ostina a non capire che non potrà mai farcela completamente da sola ad affrontare le insidie e i pericoli che la vita ha in serbo per lei...
Capitolo bellissimo come sempre! ^_^
A presto
Buona Pasqua!
bienchen

Recensore Master
04/04/15, ore 15:16

Chi non vorrebbe essere salvata da un uomo così!!!
Lo spavento spinge Oscar ad abbassare le difese ma, prevedo tempi duri per Andrè, Oscar non è certo una donna semplice e a complicareil tutto si aggiunge  un passato doloroso  e un amore infelice che, sicuramente, l'avranno indurita maggiormente.
Immagino che per Andrè non saranno tempi facili ma, sono certa che la sua costanza presto o tardi verrà premiata.
Scusa per il ritardo nel recensire ma è stato un periodo pieno.
In questi giorni leggerò anche gli altri capitoli e ti farò sapere cosa ne penso.
Un abbraccio
Dalmata