Invece sorride. Sorride tanto, ed è sincero, perché lo vedo dagli occhi che si piegano un po’ verso l’alto seguendo la linea dell’increspatura delle sue labbra. Sorride, mi sorride davvero, non un sorriso di circostanza o uno educato, e per la prima volta nella mia vita percepisco il desiderio di voler davvero ricambiare quel sorriso con altrettanta sincerità, come facevo da bambino. Ma non lo faccio, perché c’è la mano di Conny che mi stringe la spalla, e ci sono gli occhi di tutti quegli altri sconosciuti su di me, e davvero, mi sento troppo osservato per potermi lasciar andare ad un traguardo tanto importante. Ma intanto ho accettato il suo sorriso, e mi sento fiero di me stesso per averlo fatto.
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JeanMarco AU!