Recensioni per
Il dono di Yavanna
di idrilcelebrindal
Ooooh, come sono teneri *w* ti faccio i miei complimenti sia per le idee, sia per come le esprimi, mi piace troppo! ** |
Allora cominciamo dicendo che sto piangendo da sola come una fontana mentre nel frattempo rido come un'ebete al pensiero che Thorin e Kili non siano morti! Premetto anche che la tua fic capita proprio nel momento giusto, visto che ero sul punto di inventare una storia come questa, per non disperarmi della loro tragica fine! |
Ciao anche qui! Come per l'erede di Durin, ho letto anche questa storia tutta d'un fiato! (anche se in effetti ti ho "scoperta" con questa, ma riesco a recensire solo ora, forgive me ; v ; ) Allora, primo, sono contentissima che tu abbia lasciato vivere il povero Fili in questa storia! Lui deve prendere il trono, mica cavoli u_u Però povero Kili, vederlo stare così male fa male anche a me ; _ ; E Thorin, Thorin! *piange* Meno male che c'è Lia ; _ ; |
Oddio Oddio Oddio!!! |
Finalmente, finalmente! Ehi ma ... Quando glielo dice? E il povero Thorin, quando le ha detto quelle cose ... I lacrimoni !!! non vedo l'ora si ristabiliscano e Fili venga liberato, non sto più nella pelle! Ti auguro un buon natale, a presto!! |
FILIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII ç______________________________________ç !!! |
Ciaoooo:) Ehhhh Thorin ha capito la lezione. Avendo "perso" Fili è diventato un Altro. Per fortuna ha accettato Liatris!:). Fili non è proprio morto.. Almeno quanto sto capendo.. Speriamo che torni perché altrimenti il fratello muore di dolore( non farmelo morire da;)) Bacioni <3 <3 <3 |
“I miei ragazzi, Balin… cosa ho fatto, per tutti gli dei? Come ho potuto essere così cieco? Cosa me ne farò, ora, di tutti i tesori di Erebor, se avrò perso il tesoro più grande?”
“Non disperare, ragazzo, non è ancora finita. Kili è un combattente, se c’è qualcuno che può farcela è lui; e quanto a Fili… il campo è grande, potrebbe essere ovunque, ferito ed impossibilitato a muoversi, ma vivo…” Balin cercava di confortarlo, sapendo che anche le ferite di Thorin erano tutt’altro che lievi, e che la disperazione avrebbe potuto velocemente portarlo alla fine; ma il rimorso ed il dolore del re erano troppo profondi per qualsiasi conforto.
Mahal, se è vero che sei giusto, non permettere che i miei cari paghino il prezzo dei miei errori! Per orgoglio, per avidità ho intrapreso questa assurda ricerca! E ancora l’orgoglio e l’avidità mi hanno reso talmente folle da provocare una guerra! Fili aveva cercato di dirmelo… sapevo cosa pensavano lui e suo fratello… eppure non li ho ascoltati! Li ho trascinati in una tragica avventura, li ho messi in pericolo e non ho saputo nemmeno proteggerli! |
“Insomma, Gandalf, lei era fradicia, avvolta in una incerata lurida, lui era altrettanto bagnato e coperto di fango, ma quando è uscito dalla botte… beh, sono rimasti a fissarsi come due idioti per un minuto buono, sotto il diluvio, senza dire una parola mentre io facevo tutto il lavoro! E pensare che stavo malissimo e starnutivo ogni due secondi! Che ingratitutine! E dire che le avevo anche trovato la botte con la croce blu…” |
No,” disse, guardandola negli occhi, “ci vado perché non posso lasciare Thorin. Questa è la sua battaglia, ha vissuto per recuperare ciò che la sua famiglia ha perso; lui è stato un padre per Fili e me, per lui tutto questo è importante. Lasciarlo ora sarebbe un tradimento, e me ne pentirei per tutta la vita. Non sarei mai più in pace con me stesso.”
“Allora lo fai per amore…” Lui la guardò, un po’ sorpreso.
“Sì, credo che tu abbia ragione…” Gli occhi di Liatris si riempirono di lacrime, e abbracciò Kili con tutte le sue forze, nascondendo il viso nella sua spalla. Madre, cosa puoi dirmi di questa scusa “vuota ed altisonante”? Poi lo guardò negli occhi.
“Se lo fai per amore, non posso chiederti di non andare, anche se mi fa male il cuore. Ma se anch’io ho il tuo amore, questa notte resta con me.”
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In quel momento risuonò il fischio di Bilbo: era ora di andare. Si alzarono e si ricomposero; Kili allacciò il mantello sotto il mento di Liatris, poi aprì un poco la camicia e si sfilò dal collo una sottile catena di mithril con un piccolo ciondolo.
“Lia…” disse, “non ho anelli, e non possiedo nulla che sia veramente mio, tranne questa. La porto da quando sono nato, e voglio che l’abbia tu.”Così dicendo, mise la catenina tra le mani di Liatris, le richiuse e se le appoggiò sul cuore. “E’ un pegno d’amore ed una promessa, ma anche una protezione. Se sarai nel bisogno ed io non… non fossi lì ad aiutarti, vai dal Capo della Casa di Durin ed appellati a lui nel mio nome. Quello che potrà fare per te, lo farà.”
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“L’ho perso. L’ho perso ed è solo colpa mia… e non oso pregare Mahal che mi lasci l’altro, perché non me lo merito. Vorrei solo che prendesse me al suo posto!”
Più tardi, solo Balin era rimasto nella tenda di Thorin.
“Mi spezza il cuore, Thorin. E’ così giovane, e così bella. E’ lì, lo guarda, lo accarezza…”
Il Re mosse il braccio sano, in cerca di una posizione più confortevole.
“Quante cose non sapevo di lui, Balin! Sono stato così preso da me stesso, dalle mie manie di grandezza, che non mi sono nemmeno reso conto di una cosa così importante. Come ho potuto lasciare che orgoglio ed avidità mi offuscassero la mente a tal punto? Una volta avrei letto il viso di Kili come un libro aperto; una volta sarebbe venuto a parlarmi. Ho allontanato le persone che mi amavano, ho rovinato la loro vita ed alla fine l’ho distrutta…” |
Rimasta sola con il ferito, Liatris iniziò a parlare, a voce bassa, la guancia contro quella di lui.
“Kili, amore mio, non lasciarmi. La nostra prima notte pensavo : ‘se avrò solo questo, meglio di niente’; ma non mi basta. Voglio una vita con te, voglio stringerti tra le braccia, voglio che tu mi sorrida. Ti amo. Non riesco ad immaginare come sarebbe vivere senza di te.”
“Sai,” continuò, “mi hanno detto che avremo un bambino…io non lo so, non riesco a crederci, ma se fosse vero, non voglio crescerlo da sola.” |
Sono morto? Una devastante ondata di nausea lo colse. Ma i morti possono dare di stomaco?
Il mondo era sottosopra… o sono io ad esserlo? Si chiese.
Respirò profondamente per respingere l’ondata di nausea, ma la pressione sulle costole rendeva il tentativo estremamente complicato.
Per Mahal, cos’è questa tremenda puzza?
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Scosse il capo, istintivamente, come per schiarirsi i pensieri. Era ancora molto confuso e il mal di testa, che peggiorava in quella posizione, non aiutava di certo. Stivali…?
Coltelli negli stivali! Ho dei coltelli negli stivali! Ma… ho gli stivali?
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