Recensioni per
Lumières de l'avent
di Demoiselle An_ne
Di fronte alle parole "stoccafisso del Baltico " mi sono ribaltata dal ridere! Lo svedesotto che rovina il dolce di Marie...mamma mia che sfregio. Louis che chiude la ferramenta ed è geloso di Maria Antonietta è geniale Una lucina AU leggera e divertente. Brava. |
Dici di non riuscire a vedere il buono nella Contessa di Polignac. Potrebbe dipendere dal fatto che, banalmente, non c'è nulla di buono nella Contessa di Polignac. Che è, a mio giudizio, tra i pochi personaggi dell'anime per i quali non ci sono sfumature, non ci sono luci ed ombre, non c'è, soprattutto, nessuna possibile redenzione. |
Cara Anne, |
Carissima Anne, |
Carissima Anne, |
Buon pomeriggio cara Anne. Non credo che esista qualcuno al mondo che giustifichi tutto quel che la duchessa di Polignac ha fatto per conquistarsi il suo ruolo; io, personalmente, non dirò nulla di strano asserendo che è un personaggio senza alcun tipo di luce; al contrario, sono infinite ombre a comporne la figura. |
Ciao Demoiselle An_ne. Amo leggere anche dei personaggi minori e questa volta il protagonista é Lassalle. Quel fucile si é trasformato, con quell'atto di cui il giovane non ne va fiero ma spinto dal bisogno, in due coperte in quest'atmosfera natalizia. Suggestivo il finale con Lassalle che si chiede quando abbia parlato al fisarmonicista della sorella. Ma nel voltarsi non lo trova piú. Grazie a te per ringraziare |
Carissima Demoiselle An_ne, |
Non hai fallito. La strega della Polignac meritava di apparire con il suo eterno dolore, la giusta punizione - ha detto bene! - per avere sacrificato l'affetto e la vita umana all'avidita'! E non sa ancora cosa la aspetta da morta... |
Come giustamente hai pensato, cara Anne, nell’essere inclusiva con tutti i personaggi che animano l’universo di L.O., hai fatto bene a presentarci, senza veli e infingimenti, un ritratto di Madame di Polignac dopo che è rimasta sola ed aver causato la morte di sua figlia, quella bimba troppo giovane per il destino che le aveva assegnato, in forza del fatto che la ricchezza valesse qualunque sacrificio pur di non vivere una vita “grama”, come la definisce lei, forse non sapendo nemmeno il significato pieno di questo aggettivo. |
Ciao Demoiselle An_ne. Avevo saltato per sbaglio questo capitolo ed eccomi a commentarlo. Ho immaginato attraverso le tue parole lo stato d'animo di Nicolas nei confronti della sua amata Jeanne. L'uomo torna con la sua mente a cari ricordi. Suggestiva l'immagine dei capelli neri sulla neve bianca. Emblematico quell'angelo nel finale tra le mani di Jeanne. Sto apprezzando come stia scrivendo riguardo i diversi personaggi dell'opera di Lady Oscar. Un caro saluto. |
Hai descritto benissimo i sentimenti contrastanti che vivono nel cuore (piccolo come quello del Grinch) della Polignac, che, neppure di fronte al vuoto terribile lasciato dalla morte della figlia, riesce a prenderne la totale responsabilità, come, invece dovrebbe fare. È difficile trovare del buono in lei. Ci dobbiamo accontentare di un mezzo senso di colpa. Complimenti anche per questa lucina, non era facile. |
Attenuare il freddo e vedere la sedia vuota non avrebbe mai e poi mai attenuato il dolore ( n'è i sensi di colpa che la Polignac poteva sentire ma dubito fortemente) per la perdita della fuglia.... Perdita di cui lei stessa era la principale causa ma non una lacrima versa sola con se stessa pur di mantenere il potere acquisto a corte..,...Charlotte l'agnello sacrificale....la sedia vuota appunto.... |
Prima di lasciarti la mia, ci tengo a fare i complimenti a Galla per la sua bellissima fanart di Alain, hai fatto benissimo ad inserirla! |
Carissima Anna, |