Recensioni per
Lumières de l'avent
di Demoiselle An_ne
Ciao Demoiselle An_ne. Ho apprezzato questo capitolo piú leggero dove ho immaginato Alain in questo ruolo attraverso le tue parole. Le Au, per quanto mi riguarda, rendono piú ricco questo tuo scritto donando varietà. Povero Alain, con la sua imponenza fisica puó in un primo momento spaventare un bambino oltre al fatto che si é vestito da Babbo Natale e come hai scritto nelle note quanti bambini alla prima vista di quest'ultimo si sono spaventati? Grazie a te per questo viaggio che stiamo facendo insieme in quest'atmosfera natalizia. Al prossimo capitolo. Un caro saluto. |
Carissima Anne, |
Anne, adorata. |
Ciao Anne, molto intensa questa lucina di Natale.... Jean De la Motte rinchiusa in carcere e Nicholas che le fa pervenire quest'angelo di sughero storto per dirle Io ci sono... Sono qui... Non me ne vado ti aspetto... Un amore insano malato il loro ma sempre amore è.... Anne non finisci mai di stupirmi.... Un abbraccio Cometa Rossa 72 |
Adorabili Jeanne e Nicolas. Ogni personaggio (come succede anche nella realtà) è fatto di luci e ombre e infinite sfaccettature. Questa coppia diabolica, malvagia eppure con degli spiragli di tenerezza tra loro. Io definirei Jeanne la nemesi di Oscar ma tanto quanto una non è sempre oscura l'altra non è sempre luminosa, come nel simbolo orientale dello yin e dello yang c'è sempre un pò di luce nel buio e un pò di buio nella luce. Avrai capito che io li trovo molto interessanti. Grazie anche per questa lucina particolare e a presto. |
Una lucina del tutto particolare quella di cui ci hai raccontato oggi, cara Anne. |
Lo ammetto, a me Nanny ha fatto sempre venire in mente, per associazione d'idee, "La serva padrona" di Pergolesi: certo, non è giovane, carina e sbarazzina come la protagonista dell'intermezzo, ma ha lo stesso carattere pugnace e combattivo; e a Palazzo Jarjayes, immagino, Nanny, pur nel rispetto sostanziale dei ruoli e delle convenienze, deve aver portato l'impronta del suo carattere indomito, oltre che affettuoso. E dunque la immagino giovane nutrice e poi governante del piccolo Augustin Reynier, un po' come in "N" di Virzì: ricordi il personaggio della vecchia governante della Bellucci, che prima era stata la balia e la cameriera del piccolo Napoleone, e lo ricordava come un bambino che piangeva sempre, chiamava la mamma e non voleva andare in collegio? Ecco, mi hai fatto immaginare l'austero generale proprio così. Perchè anche i grandi sono stati bambini, anche se spesso non se lo ricordano più (dice Saint-Exupèry). Per fortuna, il Generale sì. Mi è piaciuta tanto, a presto! D. |
Oh, mia cara! Come sai bene, amo il personaggio di Jeanne, una "cattiva" non a senso unico, con una sua dolente complessità, e con un fascino da autentica Dark Lady. Nicholas, si capisce subito, dalle sue prime apparizioni nell'anime, è uno spirito gregario, completamente succube e prono alla volontà della sola e unica "rosa nera", che egli ama di un amore "oscuro e doloroso" (ma che fantastica accoppiata di aggettivi!). Eppure, pur se sbilanciato, come deve apparire a chi lo guarda dall'esterno, il loro rapporto - come ogni rapporto d'amore - si regge su basi misteriose, che solo i due innamorati conoscono davvero nella loro autentica essenza, su ricordi forse minimi (splendida l'immagine di questo "ange noir" che gioca a tracciare angeli candidi nella neve), ma che per l'innamorato si caricano di un significato tutto particolare, di battute e oggetti che coagulano ricordi e momenti importanti, come quell'angioletto sghembo fatto giungere a Jeanne in prigione. E così tu, sommessamente e con il garbo di sempre, ci mostri il volto più vero dell'amore. Ciao, carissima, e grazie ancora, S. |
Cara Anne solo tu riesci a far apparire teneri anche i super cattivi. Davvero bella. Un abbraccio. |
Anne, carissima, |
Nicolas e Jeanne... l'altra faccia dell'amore, non per questo meno autentico, intenso e tenace. Quell'amore che si sceglie "nonostante le rispettive storture", nella buona e nella cattiva sorte, fino alla fine. Un sentimento così, forse, avrebbe meritato una possibilità in più. Una possibilità che purtroppo però Jeanne, consumata dal suo tormento, ha sempre negato sia a se stessa sia a chi ha scelto di starle accanto comunque e nonostante. |
Mia carissima Anne, |
Questa mi ha commosso davvero! Anche i cattivi Nicholas e Jeanne hanno un cuore e condividono un grande amore ad unirli. |
Si può sentire affetto pur non condividendo le stesse idee. Si può rimanere legati nonostante scelte non condivise. Si può essere sinceri e dimostrare rispetto anche senza cadere nella vile accondiscendenza. |
Ormai è tradizione che io recuperi le tue lucine a coppia, quindi mi presento qui senza alcun tipo di mistero, cara Anne. |