Recensioni per
Lumières de l'avent
di Demoiselle An_ne

Questa storia ha ottenuto 295 recensioni.
Positive : 295
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
11/12/22, ore 10:09

Ciao Demoiselle An_ne. Ho apprezzato questo capitolo piú leggero dove ho immaginato Alain in questo ruolo attraverso le tue parole. Le Au, per quanto mi riguarda, rendono piú ricco questo tuo scritto donando varietà. Povero Alain, con la sua imponenza fisica puó in un primo momento spaventare un bambino oltre al fatto che si é vestito da Babbo Natale e come hai scritto nelle note quanti bambini alla prima vista di quest'ultimo si sono spaventati? Grazie a te per questo viaggio che stiamo facendo insieme in quest'atmosfera natalizia. Al prossimo capitolo. Un caro saluto.
(Recensione modificata il 11/12/2022 - 10:11 am)

Recensore Veterano
10/12/22, ore 23:53

Carissima Anne,
mancavano solo loro all'appello: Jeanne e Nicolas, la coppia più 'dannata' di tutto l'anime che, per quanto imperfetta e criminale, non è meno piena d'amore, e i loro ultimi intensi e commoventi istanti insieme ne sono la prova. 
Hai reso perfettamente  Jeanne nella sua conturbante sensualita e Nicolas, un po' goffo ed impacciato, ma perdutamente innamorato della sua rosa nera.
Con la decima lucina ci hai regalato un missing moment davvero tenero, con un retrogusto dolce amaro, come il più speziato dei cioccolatini. 
Grazie, davvero, e sogni d'oro. A domani!
Un abbraccio, G.

Recensore Master
10/12/22, ore 22:36

Anne, adorata.
Non so veramente cosa ti sia messa in testa, forse di strapparmi il cuore dal petto, gettarlo a terra e calpestarlo con gusto: altro che calendario dell'avvento, dolcezza e bontà!
Scherz(ett)i a parte, ho trovato questa flash meravigliosa. Mi piace, c'è poco altro da dire. O almeno da dire ci sarebbe moltissimo, ma rischierei di essere inutilmente ridondante.
Jeanne Valois è un personaggio complicatissimo da gestire a mio modo di vedere; ancor più deve esserlo quel suo compagno che fin da un primo sguardo, ha deciso di affidare la propria vita a quella donna che da subito - e per sempre- ha amato.
Durante (quasi) tutto l'anime, Jeanne tratta Nicolas quasi come carta straccia, come se non fosse che d'unico uso ai suoi scopi; dico quasi perché piccoli eccezioni ne ho notate. Ma diciamo che la matematica non è di certo a suo favore.
Beh, questo momento dolce e delicato, il povero Nicolas se lo meritava assolutamente, come si meritava anche solo un briciolo dell'amore di Jeanne, che tu hai saputo donargli con delicatezza impeccabile.
Ti ringrazio per questa flash, è speciale. Un abbraccio.

Recensore Junior
10/12/22, ore 21:57

Ciao Anne, molto intensa questa lucina di Natale.... Jean De la Motte rinchiusa in carcere e Nicholas che le fa pervenire quest'angelo di sughero storto per dirle Io ci sono... Sono qui... Non me ne vado ti aspetto... Un amore insano malato il loro ma sempre amore è.... Anne non finisci mai di stupirmi.... Un abbraccio Cometa Rossa 72
(Recensione modificata il 10/12/2022 - 10:01 pm)

Recensore Master
10/12/22, ore 18:49

Adorabili Jeanne e Nicolas. Ogni personaggio (come succede anche nella realtà) è fatto di luci e ombre e infinite sfaccettature. Questa coppia diabolica, malvagia eppure con degli spiragli di tenerezza tra loro. Io definirei Jeanne la nemesi di Oscar ma tanto quanto una non è sempre oscura l'altra non è sempre luminosa, come nel simbolo orientale dello yin e dello yang c'è sempre un pò di luce nel buio e un pò di buio nella luce. Avrai capito che io li trovo molto interessanti. Grazie anche per questa lucina particolare e a presto.

Recensore Master
10/12/22, ore 18:04

Una lucina del tutto particolare quella di cui ci hai raccontato oggi, cara Anne.
Due anime nere che si sono votate completamente l’una all’altra, capaci di gesti eclatanti ma anche di quelli semplici in grado di riportare alla memoria il perché del loro stare insieme.
Un amore follemente passionale quello di Jeanne e Nicolas che non si è fermato di fronte a nulla e quella follia condivisa in tutto e per tutto li ha uniti ancora di più.
Jeanne era una mente ammaliante e seducente, pronta e vivace, provocatoria, ma con bene in mente il traguardo da raggiungere, ma sapeva essere anche estremamente tenera, come quando disegnava sulla neve con le mani un angelo che presto sarebbe sparito, e lui, che non si sentiva mai alla sua altezza, era grato per essere riuscito ad amare e farsi amare da quella donna eccezionale.
In un momento di grande sofferenza come quello che Jeanne, dopo la cattura, sta passando rinchiusa in una fredda cella, l’angelo che lei gli aveva donato una lontana sera, fatto di materiale semplice, è servito per manifestarle ancora una volta la sua vicinanza sempre e comunque, e anche da lontano, con quell’angioletto, lei avrebbe certamente compreso che il suo amore per lei era immutato e più vivo che mai. Si erano scelti per la vita, qualunque cosa fosse accaduta.
Complimenti anche questa volta. Un abbraccio.

Recensore Master
10/12/22, ore 17:53

Lo ammetto, a me Nanny ha fatto sempre venire in mente, per associazione d'idee, "La serva padrona" di Pergolesi: certo, non è giovane, carina e sbarazzina come la protagonista dell'intermezzo, ma ha lo stesso carattere pugnace e combattivo; e a Palazzo Jarjayes, immagino, Nanny, pur nel rispetto sostanziale dei ruoli e delle convenienze, deve aver portato l'impronta del suo carattere indomito, oltre che affettuoso. E dunque la immagino giovane nutrice e poi governante del piccolo Augustin Reynier, un po' come in "N" di Virzì: ricordi il personaggio della vecchia governante della Bellucci, che prima era stata la balia e la cameriera del piccolo Napoleone, e lo ricordava come un bambino che piangeva sempre, chiamava la mamma e non voleva andare in collegio? Ecco, mi hai fatto immaginare l'austero generale proprio così. Perchè anche i grandi sono stati bambini, anche se spesso non se lo ricordano più (dice Saint-Exupèry). Per fortuna, il Generale sì. Mi è piaciuta tanto, a presto! D.

Recensore Master
10/12/22, ore 17:44

Oh, mia cara! Come sai bene, amo il personaggio di Jeanne, una "cattiva" non a senso unico, con una sua dolente complessità, e con un fascino da autentica Dark Lady. Nicholas, si capisce subito, dalle sue prime apparizioni nell'anime, è uno spirito gregario, completamente succube e prono alla volontà della sola e unica "rosa nera", che egli ama di un amore "oscuro e doloroso" (ma che fantastica accoppiata di aggettivi!). Eppure, pur se sbilanciato, come deve apparire a chi lo guarda dall'esterno, il loro rapporto - come ogni rapporto d'amore - si regge su basi misteriose, che solo i due innamorati conoscono davvero nella loro autentica essenza, su ricordi forse minimi (splendida l'immagine di questo "ange noir" che gioca a tracciare angeli candidi nella neve), ma che per l'innamorato si caricano di un significato tutto particolare, di battute e oggetti che coagulano ricordi e momenti importanti, come quell'angioletto sghembo fatto giungere a Jeanne in prigione. E così tu, sommessamente e con il garbo di sempre, ci mostri il volto più vero dell'amore. Ciao, carissima, e grazie ancora, S.

Nuovo recensore
10/12/22, ore 17:38

Cara Anne solo tu riesci a far apparire teneri anche i super cattivi. Davvero bella. Un abbraccio.

Recensore Veterano
10/12/22, ore 17:38

Anne, carissima,
che idea geniale accostare proprio a Jeanne e a Nicolas un angelo!

Loro, creature spesso ritratte come demoniache - come non ricordare le fiamme che ne avvolgono i volti sorridenti il giorno dell'omicidio della povera benefatrrice di Jeanne! -, sono qui uniti invece da un angelo. Un angelo che si forma sulla neve e che è destinato a sparire, un angelo dalle ali fatte da un fazzoletto liso.
Ma pur sempre un angelo.

E, sì, l'amore è doloroso quando non è mai abbastanza, quando ci si sente lasciati indietro, quando si rincorre.
Che brava che sei stata a intuire questa caratteristica di Nicolas!

Davvero mille complimenti, carissima, ti seguo con ammirazione e stupore,

Settembre che ti abbraccia

Nuovo recensore
10/12/22, ore 17:18

Nicolas e Jeanne... l'altra faccia dell'amore, non per questo meno autentico, intenso e tenace. Quell'amore che si sceglie "nonostante le rispettive storture", nella buona e nella cattiva sorte, fino alla fine. Un sentimento così, forse, avrebbe meritato una possibilità in più. Una possibilità che purtroppo però Jeanne, consumata dal suo tormento, ha sempre negato sia a se stessa sia a chi ha scelto di starle accanto comunque e nonostante.
Ancora una volta bravissima !!!!!
A domani
(Recensione modificata il 10/12/2022 - 05:24 pm)

Recensore Veterano
10/12/22, ore 16:46

Mia carissima Anne,
guarda come sono in ritardo!

Lasciami dire che questa bevuta del generale e di Nanny è un'altra lucina piena di acume e di cortesia.
Ecco la frase che ho amato: "Erano diversi loro due, distanti in tutto e per tutto, ma non per questo lontani dal concetto di “famiglia”".
Con gli affetti veri ci si scontra anche, si ha il coraggio delle proprie posizioni, no?

E quanto mi è piaciuto questo giovane generalino alle prese con gli antenati che un po' incutono timore (mi ha fatto pensare a don Rodrigo schiacciato dal peso degli sguardi dei suoi antenati ritratti nel suo opprimente palazzotto), ma che trova conforto nella saggezza premurosa di Nanny.

Un calice levato per te, Anne carissima, anche questa volta!
E non dire assolutamente male di questa lucina che invece a me ha fatto venir voglia di un bel bicchiere di vino al calduccio mentre fuori l'inverno è alle porte.

Un abbraccio, anche oggi,
Sett.

Recensore Master
10/12/22, ore 16:44

Questa mi ha commosso davvero! Anche i cattivi Nicholas e Jeanne hanno un cuore e condividono un grande amore ad unirli.

Recensore Junior
10/12/22, ore 12:56

Si può sentire affetto pur non condividendo le stesse idee. Si può rimanere legati nonostante scelte non condivise. Si può essere sinceri e dimostrare rispetto anche senza cadere nella vile accondiscendenza.

Non è questo il senso più profondo di famiglia?

Un caro abbraccio Anne e grazie come sempre.

Recensore Master
10/12/22, ore 12:23

Ormai è tradizione che io recuperi le tue lucine a coppia, quindi mi presento qui senza alcun tipo di mistero, cara Anne.
Pensa che ti avevo fatto la richiesta - ben più scontata-, di vedere Nanny interagire con Oscar. Ma questa tua idea è assolutamente migliore della mia; è effettivamente molto interessante indagare su un rapporto quale quello di Nanny e di Reynier de Jarjayes: come hai giustamente sottolineato, il rapporto fra i due è sottinteso, ma regalargli una tradizione così intima è stato un bellissimo gesto da parte tua.
Se lo è bevuto tutto in primavera - il vino designato per questo giorno - per liberarsi della collera provocata dalle mie scelte e da quelle di Oscar, non riesce proprio a capire come non voglia vivere da donna.
Me ne incolpi, Nanny, non è vero?
Questo pensiero poi dimostra quanto davvero il Generale ritenga Nanny una persona di famiglia, al punto poi di far trasferire con loro anche suo nipote.
Grazie, mi è piaciuta tantissimo questa lucina qui.