Recensioni per
Lumières de l'avent
di Demoiselle An_ne
Carissima Anne, |
Victor mi è sempre piaciuto, e lo vedrei bene con Charlotte de Polignac. Che belli assieme! |
Molto interessante da un punto di vista storico e anche verosimile. Victor e Charlotte, nel mio immaginario, sono due perdenti predestinati: lei con una madre anaffettiva e arrampicatrice ha il destino già scritto, come tutte le fanciulle dell'epoca, ovvero un matrimonio di interesse al quale non può sfuggire, infatti lei sceglierà la morte. Lui un gentiluomo della sua epoca con tante dame ai suoi piedi, ma che sogna l'unica che non può avere. Per una sera questi due infelici cercano una piccola consolazione l'uno nell'altra e cercano di dimenticare le loro sfortune. Bella anche questa lucina, buona serata e a presto. |
Cara Anne, |
Anna, |
Cara Anne |
Terza lucina, e terzo tuffo al cuore, carissima Autrice (la A maiuscola è d'obbligo). Tu sai quale predilezione abbia per Jeanne: come potrei non apprezzare questo breve squarcio sulla sia infanzia, in cui la vediamo nientepopodimeno interagire con Jeanne du Barry? Recita un detto, cinico ma vero, che "meglio avere a che fare con un cattivo che non con uno stupido: perchè il cattivo, ogni tanto, si riposa!". Ebbene, nell'anime Jeanne du Barry è tratteggiata come una donna malvagia ed arrogante, vittima di scoppi di ira poderosi (si direbbe che u vetrai di Versailles lavorino solo per lei), ma con una sua complessità interiore, che rivela nell'ultimo colloquio con Oscar, mentre la carrozza la conduce lontano dalla Reggia e il gipvane Capitano Jarjayes le cavalca affiancato. In verità, la sua posizione a corte suscitò molte antipatie, dicerie malevole e poesiole volgari: una, addirittura, recitava che se Venere nacque dalla schiuma del mare greco, la du Barry, la personalissima Venere del sovrano, nacque "dalla schiuma del vaso da notte"! E una nota mezzana parigina rifiutò - la sincerità è tutto - di affermare, dietro promessa di una ricca ricompensa da parte dei nemici di Jeanne, che costei da ragazza si vendeva per strada per due soldi. Jeanne era una donna di animo gentile, sensibile ai bisogni dei poveri, perchè memore della sua travagliata infanzia e prima giovinezza: nella sua tenuta di Louvenciennes, dove si ritirò a vivere da seguace di Rousseau dopo la morte di Luigi XV, fece tanta beneficenza. E tu qui la presenti in un momento particolare, in cui dona un Luigi d'oro a una ragazzina, una giovanissima Jeanne, in cui rivede se stessa... bellissimo racconto, in una lingua pulitissima e con un registro perfetto, che - ma guarda un po' - mi ha anche intenerita! A presto, carissima, a presto! Con riconoscenza, D |
Ho apprezzato molto l'originalità della tua proposta di scrittura. L'avvento è davvero uno dei periodi più suggestivi dell'anno e ognuno di questi tuoi piccoli cammei brilla di una luce delicata, ma calda. Quello del colonnello D'Agoult mi ha toccato particolarmente. Il vicecomandante è un personaggio certo secondario, ma a cui sono bastati pochi atti (la preoccupazione, quasi paterna, per la salute di Oscar e la decisione di non denunciare immediatamente il tradimento della Compagnia B) per lasciare un segno positivo nell'anime. In questo testo ho trovato una grande capacità di creare, in pochi passaggi, una bella storia che arriva dritta al cuore partendo da un dettaglio, da una sfumatura. |
Ciao Mademoiselle An_ne |
Due super-cattive insieme. Chissà che avrebbero combinato se avessero avuto la possibilità di allearsi. A domani. |
Molto originale questa flashfic, è interessante il parallelo tra queste due donne ambiziose e "maledette", con la du Barry che rivede in Jeanne se stessa da giovane e prova un moto di commozione. Come hanno fatto anche altri , mi complimento per l'idea del calendario dell'avvento, i brevi racconti sono una piacevole compagnia fino al Natale; ti seguirò! |
Devo dire che è davvero confortevole aspettare tutti i giorni per alzare una nuova casellina, quindi ancora una volta ti ringrazio per questa iniziativa. |
E perché no? Alla fine un cattivo è anche uno che ha sopportato fin troppo e si è stancato di farlo. Qualcuno che forse ha atteso invano qualcosa che non è arrivato mai. Allora perché non provare a donarlo a qualcun altro? |
Un gesto di generosità o un risarcimento alla sé stessa ragazzina? |
La casellina di oggi ci offre, in una prospettiva notevolmente straniante, quella che potrebbe essere vista come una versione più cruda e realistica, senz'altro meno idealizzata, dell'incontro tra Oscar e Rosalie. Il "lato oscuro" di quell'incontro, ecco! |