Dal testo
"Lei trema un attimo, poi prende il pennello e lo poggia sulle strisce di colore che avevo giΰ fatto. Con una mano le cingo il fianco e l’altra la chiudo nella sua mentre guido i suoi movimenti sulla tela. Continuiamo per diversi minuti, e il suo profumo invade le mie narici facendomi sussultare. Dei brividi mi percorrono, quando sento il suo corpo avvicinarsi sempre di piω al mio. Ma penso davvero di perdere il controllo quando poggia l’altra su mano sulla mia che le cinge il fianco, mentre continuiamo a dipingere il cielo stellato della notte sulla spiaggia. Ti voglio, Katniss. Ti voglio cosμ tanto che vorrei poterlo fare qui, adesso. Il tuo profumo θ come droga per me e il mio corpo non risponde piω ai miei comandi. Ti amo, Katniss. Ti voglio baciare, Katniss. Smettila di guardarmi in quel modo, perchι le nostre labbra sono troppo vicine, troppo. Invece lei alza il pennello e lo passa sul mio naso, riempiendolo di tempera. E ride. Katniss ride. E inizio a ridere anche io e senza farmi vedere, con le mani prendo del colore e le sporco tutta la guancia sinistra mentre lei continua a ridere"

Post-Mockingjay | Hayffie | Effie's POV {+Evelark}
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Sequel di Rain.
{Potranno comunque essere lette separatamente.}
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Sono passati due mesi da quando Haymitch, Katniss e Peeta sono tornati al Distretto 12. Effie non se la passa bene, Plutarch le dΰ una mano ma il suo appartamento θ stato distrutto durante i bombardamenti; θ ancora psicologicamente sconvolta dall’esperienza in prigione e spera che il tempo guarisca le ferite.
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Capitolo 1:
Io non so piω chi o che cosa sono. Al 13 ero una capitolina, alla Capitale sono una ribelle… Fortunatamente, fra le quattro mura di questo appartamento, sono solo Effie.
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Capitolo 18:
Dal momento che Peeta e Katniss hanno deciso di sposarsi pochi giorni prima del compleanno della ragazza, a lui tocca il compito di preparare non una, ma due torte.
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Capitolo 38:
L’odore pungente del detersivo s’infiltra nelle mie narici e non riesco a combattere la nausea.
I fumi profumati che evaporano dai vestiti appena lavati non sono nocivi ma mi vanno direttamente alla testa, causandomi continui capogiri.

Annie Cresta θ una ragazza del Distretto 4, lo stesso dal quale proviene il bel Finnick Odair, il giovane affascinante mentore che, nei 65esimi Hunger Games, vinse all'etΰ di 14 anni.
Lei lo ritiene un ragazzo superficiale, attaccato piω alla fama e alla sua bellezza che alla vita, eppure quella θ l'unica facciata che Odair lascia trasparire.
Capitol City non θ un luogo che realmente assicura un totale cambio di vita ai vincitori; gli abitanti dei Distretti rimarranno sempre tali e la Capitale non mancherΰ mai di ricordarlo.
"Prima le signore.. Annie Cresta"
Il mondo si fermς per la ragazza. Sentiva il suo nome rimbombare nelle sue orecchie e nella bocca di tutti. Si voltς, incrociando lo guardo terrorizzato di sua sorella.
Non poteva scoppiare a piangere, non davanti a lei.
Quante possibilitΰ aveva di vincere contro altre ventitrι persone, molte delle quali letteralmente superiori a lei?
Zero.
Chi avrebbe potuto aiutarla?
Solo un nome.
Finnick Odair.

[What If?][Everlark]
E se i distretti avessero creduto alla storia d'amore tra Katniss e Peeta? Ci sarebbe stato un matrimonio, no? Ma come si sarebbe evoluta la storia? Speriamo di avervi incuriositi.
FanFiction scritta a quattro mani da IAmTheJoker96 e _merasavia, che cerca di dare una risposta alle domande poste precedentemente.
Vi lasciamo alla lettura, e speriamo possiate apprezzare questa piccola opera, nata dalle nostre menti.

Il finale di Mockingjay mi ha lasciata proprio come Katniss, come Peeta, come Haymitch: spezzata, smarrita, sola, disorientata. Scrivere θ stata l'unica cosa che mi ha permesso di liberarmi di tutte queste sensazioni, un po' alla volta, per essere libera di ritrovarle solo quando lo desidero nel rileggere o ricordare tutti i personaggi creati da Suzanne Collins. Cosμ ho scritto. Partendo direttamente dal testo dell'ultimo capitolo, per immedesimarmi meglio e per cercare di avvicinarmi allo stile della Collins (cosμ lontano dal mio), ho cercato di ricollegare tutti i flash, tutte le scene che ho immaginato nella mia testa e ho messo insieme questa Fan Fiction.
Spero di darvi il senso di chiusura che io stessa cerco, nel mio lavoro e in quello degli altri, anche se solo in una piccolissima parte.
Buona lettura!
Nota: il titolo si riferisce all'album - e non alla canzone - dei Coldplay. La FF non θ ispirata a nessuna delle track dell'album, nonostante queste mi abbiano tutte ispirata notevolmente.

Dal testo:
Gale che mi da lo schiaffo.
Una Prim di sette anni che piange in un angolino.
Mia madre che ingoia pillole colorate.
Tutte queste immagini si ripetono in maniera confusa, tormentandomi; sono in uno stato di panico che rasenta la follia. Cerco di ripetere le parole sistematiche suggeritemi dalla strizzacervelli.
Mi chiamo Katniss Everdeen, ho 18 anni, vengo dal Kansas, ho una sorellina di 14 anni e una madre depressa perchι mio padre θ morto e…
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A volte la vita puς diventare il piω duro dei giochi: sceglie qualcuno, una pedina, e la getta in un’arena di sciagure che a poco a poco la consumano. E non puς fare nulla, nulla se non combattere, uccidere ad uno ad uno i suoi demoni… oppure sopportare il dolore che provocano e… restare viva.
Questa volta ha scelto Katniss. E lei ce l’ha fatta. E’ viva e mi sta raccontando come ci θ riuscita.
Io intanto l’ammiro, l’ammiro perchι θ appena diventata la persona piω forte che io conosca.
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AU. Peeta e Katniss, il loro incontro e il loro amore in un mondo diverso dal loro: il nostro.Non siate scettici!:)

Non te lo meriti Katniss. Eppure lui θ qui. Per te. Per proteggerti ancora una volta. Ma
questa volta lo amerai come lui merita di essere amato.
Naturalmente EVELARK. Vade retro babbani. FF dedicata a Peeta Mellark!
Perchι Peeta θ il nostro re, ogni due ne sforna tre, noi cantiam cosμ perchι, perchι Peeta θ il nostro re!!! Smile without a reason whyyyy!!!!

-Mr Mellark, lei θ omosessuale?-
Avevo osato troppo. Potevo notarlo dalla sua espressione che era meravigliato.
-Mi scusi ma vede θ scritto qui....- dico mostrandogli il quaderno con le domande di Madge.
-Tranquilla, Katniss. E' comunque no. Non sono omessuale.-
Iniziς tutto cosi. Per un imprevisto di Madge Undersee, per un impacciata Katniss Evedeen e un Peeta Mellark che θ tutto tranne che il solito ragazzo del pane: Bello, affascinante, intelligente ma soprattutto lo scapolo piω ricco degli Stati Uniti d'America. Come mai? Non vi resta che leggere.
Riferimenti molto casuali a "50 sfumature di grigio, nero e rosso". Tutto assomiglierΰ alla storia vera ma sarΰ scritto in modo differente (In parole povere non sarΰ un copia incolla.)
Spero che vi piaccia ;)

Dopo aver finito di leggere Mockingjay, mi sono resa conto di essermi sentita insoddisfatta. Avrei voluto sapere come la storia tra Katniss e Peeta si sia evoluta, come hanno fatto a superare i propri limiti. Quindi ho deciso di scrivere un continuo cercando di rimanere il piω possibile fedele ai libri della Collins e soprattutto ai caratteri dei personaggi stessi. Ho cercato di colmare il mio vuoto facendoli rivivere e cercando di farli conoscere per come sono apparsi a me.
Cercherς di analizzare i problemi che si sono portati dietro dalla guerra e dagli Hunger Games. Cercherς di fare capire come li hanno superati. Cercherς soprattutto di immaginare cosa sia successo nelle loro vite in quei 10/15 anni prima di avere i loro figli. Ma cercherς soprattutto di far rivivere Kat e Peeta per tutti coloro che in questi anni li hanno amati. Non ho molte pretese perchθ io non sono la Collins, ma spero che vi piacerΰ e che colmerΰ il vuoto che a qualcuno di voi ha lasciato questa serie.
Buona lettura e grazie in anticipo!

What If...? sui 75 Hunger Games. il Presidente Snow annuncia che, nella terza Edizione della Memoria, i tributi verrano scelti tra le persone care ai sopravvissuti, cioθ ai vincitori.
E Katniss si trova di fronte ad un destino che le sembra peggiore della morte.

“ Stasera dormirς con te” mi dice.
Scuoto la testa. Non voglio fargli pena. E quando glielo dico, lui si mette a ridere.
“ Non lo faccio per te. Lo faccio per me. Devo capire se posso ancora… voglio tornare ad essere me stesso, Katniss. Ma mi serve il tuo aiuto” mi sussurra. Annuisco. Lo voglio. Lo voglio accanto a me. Come sempre.

Ho pensato per molto tempo a cosa potessi scrivere come fanfiction di un libro di cui mi sono innamorato.
Alla fine ho pensato potesse essere interessante riscrivere la storia dagli occhi di Peeta, personaggio che personalmente ho adorato, e penso sia impossibile non farlo.
Spero veramente molto che vi piaccia e in caso di farmelo sapere con una recensione o un messaggio per consigliarmi su cosa potrei migliorare. Buona lettura!
(p.s. se la storia vi piace, passate sulla mia pagina! https://www.facebook.com/samubura)

Finnick Odair aveva quattordici anni, un bel visetto e tanta paura.
Voleva solo tornare nel suo Distretto Quattro sano e salvo.
Non uccidere.
Finnick avrebbe voluto solo un altro giorno per giocare con Tess nella grande villa sul mare degli Odair. Avrebbe speso un po' del tempo per un'ultima nuotata o una notte sulla spiaggia. Avrebbe costruito una rete e portato a casa la cena come faceva di solito. Avrebbe solo voluto che uno di quegli armadi in prima fila gridasse "Mi offro volontario!", come ogni anno. Ma nessuno lo fece, e Finnick rimase in piedi su quel palco, calcolando quante probabilitΰ avesse di tornare.
Poi, Finnick pianse.
Perchθ Finnick era solo un bambino che aveva paura.
[Dal secondo capitolo]
Finnick non aveva scampo, non piω.
Finnick aveva voglia di scappare, di correre.
Finnick aveva voglia di urlare al mondo che tutto ciς era ingiusto.
Finnick li voleva condannare.
Finnick voleva essere a casa; voleva morire per tornare vicino al mare in una cassa di legno sporca.
Ma Finnick non si mosse: semplicemente, tacque.
Assaporς ogni respiro preparandosi a quella che sarebbe potuta diventare la fine.
E che gli Hunger Games abbiano inizio, caro Finnick Odair.