Eccomi qui!
Ce l'ho fatta! Un po' in ritardo, ma sempre qui.
Non mi voglio perdere troppo in chiacchiere visto che è tardi e sono stanchissima, perciò sarò breve e coincisa- non ci credo nemmeno io, quindi non ti aspettare una cosa molto breve...
Intanto voglio precisare una cosa: sappiamo che sei brava a scrivere, è inutile che lo metti in mostra! u.u
Okay, okay, scherzo. Se non l'hai capito è un complimento leggermente velato.. e.e
Bando alle ciance e rimbocchiamoci le maniche!
Eleanor mi piace, non c'è da discuterne troppo.
È ovvio che una persona così vicina al principale sospettato sia schiva e soprattutto sia sulla difensiva, considerando anche il fatto che è stata convocata nell'ufficio del suo superiore senza sapere perché e che il suo partner è in stato di fermo. La sua reazione è totalmente umana.
Altro personaggio che mi piace particolarmente è Aaron.
Sarà che non si comporta come un superiore, ma più come un amico, Aaron mi ha rubato il cuore.
Si trova in una posizione difficile, diviso tra il suo lavoro, l'etica che comporta, e la sua amicizia con i possibili sospettati. Cerca di essere giusto e non rovinare la reputazione dell'amico allo stesso tempo. Mi piace, sì. annuisce convinta
Quando poi chiede ad una dei membri più validi del Dipartimento di far parte della squadra che lavorerà sul caso di Larson, l'ho davvero stimato.
Adoro Cassiopea. È fantastica.
Potrei paragonarla ad una leonessa che protegge i propri cuccioli, tanto è l'impeto con cui ha fatto irruzione negli uffici del marito.
È una donna sorprendente. Già nella recensione precedente ho affermato che mi piaceva per le varie sfaccettature del suo carattere, e qui non faccio altro che ribadirlo.
In questo capitolo, però, abbiamo ammirato il suo lato ‘Black’, quello della nobile fiera, che non si ferma di fronte a nulla. Nemmeno di fronte ad un quasi Auror, anche se intimorito e indeciso sul da farsi. Il povero Darius ha dovuto imparare a leggere in chiave comica i comportamenti della donna, perché suppongo che altrimenti non sarebbe sopravvissuto molto a lungo al suo fianco... e.e
Per ora, comunque, Cassy è tra i miei personaggi preferiti.
Devo dire che, un personaggio che ha avuto fortuna, è sicuramente Candice, dato che ha trovato ancora un posto di lavoro dopo il marasma che è successo- certo che lavorare in una villa dove è avvenuto un omicidio non è il massimo, ma non si può avere tutto dalla vita...
Ed è tutto merito della nostra amata Catalina, premurosa come sempre.
C'è da dire che questo squarcio di quotidianità, così in contrasto con la situazione macabra del resto della storia, fa riflettere: la vita scorre, sebbene alcune cose rimangano impresse nel tempo, invariate.
Un altro personaggio che rientra nella mia top-list è sicuramente Melisandre.
Forse è lo charme degli investigatori privati ad influenzarmi così, forse il velo di mistero che questa donna si trascina dietro, fatto sta che amo il suo carattere. La nonchalance con cui declina l'offerta di lavoro di Alexis mi ha fatto sciogliere. Appena ho letto quel pezzo mi sono messa a ripetere: "Ti adoro. Seriamente, ti sto adorando. Ora vengo lì e ti stringo la mano. Ti stringo la mano, che dico?! Ti abbraccio direttamente. Posso darti anche un bacio, Melly?"
Ma tralasciamo i miei scleri...
Alexis, dal canto suo, interpreta la parte della classica aristocratica purosangue che vuole proteggere il buon nome della sua famiglia.
Ora mi sto immaginando un'Alexis versione "Padrino", seduta su una poltrona di pelle, la testa leggermente piegata verso destra e lo sguardo penetrante, mentre afferma "La famigghia prima di tutto" con uno spiccato accento siciliano- che nessuno si offenda, è solo uno stereotipo...
Theophile e Sylvia.
Il cugino della vittima e la purosangue sposata ad un uomo che non ama.
I due amanti.
L'unica coppia di cui conosciamo il segreto che Samuel aveva scoperto, gli unici due di cui, per ora, conosciamo il movente. Anche per questo li ho scartati praticamente subito dalla lista dei sospettati, ma non è questo il punto.
Theo è giustamente distrutto dalla morte del cugino (o forse lo è per i sensi di colpa- dandandandaaan) e Sylvia cerca di consolarlo.
La giovane Burke è un personaggio particolare: nello scorso capitolo l'abbiamo vista nei panni della nobile che indossava la maschera dell'indifferenza che si addice ad una del suo rango; ora invece la leggiamo in tutt'altro contesto. Qui lei veste le spoglie della donna innamorata e preoccupata per il suo amato. Questa mutazione di personalità mi è piaciuta particolarmente.
È anche ovvia l'affermazione finale, che non mi ha stupito affatto: è normale pensare un po' ai propri interessi dopo il dolore iniziale, perciò ai miei occhi quell'ultima frase l'ha resa solo più vera.
Ed ecco a voi il mio personaggio preferito in assoluto, l'unico ed inimitabile Elliot Florence!
Dannazione, quanto adoro quel subdolo arrivista così amabile.
È più forte di me: mi piace come stuzzica, raggira e manipola le persone, è davvero fantastico.
Che poi se mi dovessi trovare davanti, nella realtà, qualcuno come lui, come minimo gli tirerei uno schiaffo; ma questa è la fantasia, perciò posso ancora adorarlo.
Peccato per le sue vittime, per loro mi dispiace davvero. Particolarmente per Julie che dopo una nottata di lavoro, già stravolta, si ritrova a dover discutere con quel giornalista impiccione.
E purtroppo per lei, Elliot è bravo nel suo lavoro, anche troppo, oserei dire.
Perciò, cara dottoressa, guardati le spalle, che i segreti non sono mai veramente tali.
Miseriaccia, voglio- devo- sapere cosa stanno nascondendo Myles e Cat!
Non ce la faccio, è un fattore ansiogeno!
Cosa hai fatto di tanto tremendo, professore?
Hai ucciso qualcuno?
Sei scappato da Azkaban?
Avevi problemi di soldi e hai cambiato vita?
Eri un clown che faceva parte di un circo accusato della sparizione di alcuni chihuahua?
Cosa diamine hai fatto?!
Uff...
Comunque è sorprendente il sangue freddo che ha mantenuto Cat quando è andata a farle visita Aysha. Mi ha fatto venire i brividi...
E la povera Auror, che neanche immagina cosa è successo solo pochi minuti prima in cucina...
Aah, quando si dice "le coincidenze", il povero Myles lo sa bene...
Caroline dal canto suo, non può dire che ritrovarsi in una villa, dove pochi giorni prima era avvenuto un omicidio, sia piacevole e probabilmente è esattamente ciò che ha pensato Cecilia, perché l'aria che si respira è piuttosto pesante all'interno della casa.
Fortuna che ci sono i bambini, così puri ed innocenti, che ti costringono a sorridere e ad andare avanti...
Sicuramente mi dispiace per Lysbeth, non tutti hanno la possibilità di permettersi ville stratosferiche stile ‘Black’, ma sono dell'idea che se lo doveva aspettare.
Non ci vuole molto a fare un po' di controlli e a scoprire chi avesse spifferato il litigio tra il padrone di casa e il Larson, alla fine non sono troppe le persone sospettabili.
Ma, angelo mio, arriva Amelie a salvare la situazione tragica della povera ragazza.
Era ovvio che non potesse rientrare in Norvegia, dovevo supporlo- pensa la prossima volta, Juria, pensa!- e quindi, ahimé, si perderà la Settimana della Moda di Milano... E come farà a resistere senza passeggiare per gli Champs Elysées!
È davvero inaccettabile.
Ammetto di aver riso e anche tanto, ma, se posso farti un appunto, questa volta l'hai resa forse un po' troppo frivola e vanitosa; giusto un po', perché poi è ovvio, a lei non frega nulla, basta che la gente non si intrometta nei suoi impegni e tutto va bene.
Comunque, non è davvero giusto che solo per le loro manie di protagonismo la debbano trattenere a Londra!
Dopo aver letto la frase che ho citato prima sono davvero scoppiata a ridere!
Chi ci pensa alla sua attività? Alla fine tra i gemelli Northman è lei che prende le decisioni importanti, tsz...
Comunque, l'idea del salone dove accogliere gli ospiti indesiderati è stata geniale, davvero, davvero geniale!
Benissimo, questo è tutto per oggi, credo... Non so se ho dimenticato qualcosa, ma sono molto stanca, quindi per 'sta volta passamela.
Con la speranza di sentirti presto, ti abbraccio,
Juria~ |