Cercai di mettere a posto il comodino e nel farlo vidi una foto appoggiata a terra. Lasciai perdere le cuffie e dopo aver messo a posto il comodino presi la foto.
La foto raffigurava una bambina con i capelli lunghi e neri abbracciata ad un bambino poco più alto di lei dai capelli marroni e ricci.
-Non ci credo..-

Tratto dal testo
" non dovremmo " dissi mentre Louis premeva la sua fonte contro la mia
" é troppo tardi per i rimorsi " sussurrò puntando i suoi occhi azzurri nei miei, il respiro venne meno quando vidi una luce diversa nei suoi occhi che mi fece battere il cuore più forte.
La mia Primissima One Shot diventata fan fiction spero vi piaccia

Due ragazzi, due anime, due cuori innamorati.. e se fossero stati costretti a lasciarsi?
* Capitoli*
'Prometti solo di ricordare che noi avevamo tutto'
Aveva detto il riccio davanti alla ragazza completamente in lacrime.

-sembri ubriaca- la presi in giro io, prendendogli dalle mani le chiavi e girandole nella serratura.
-sono solo un po' agitata, abbi un minimo di comprensione- rispose facendomi la linguaccia. Gli presi la mano dolcemente e gli feci strada verso casa.
-non ho nemmeno il tempo di prepararmi psicologicamente. Abitiamo troppo vicini!- puntualizzo' quasi leggendomi nel pensiero. -io fino ad ora ho trovato solo pregi in questa cosa…-

- Mi lasci andare, la prego!-
Lo supplicai tra i singhiozzi.
Ma lui non ne aveva alcuna intenzione.
Sembrava quasi divertito dalla mia paura, e le mie suppliche sembravano solo stimolarlo a continuare a molestarmi.
Strinsi gli occhi per cercare di fermare le lacrime che minacciavano di scivolare via dai miei occhi quando l'uomo azzardo' a correre una mano lungo il mio ventre scoperto. 

Harry e Eiffel, due ragazzi che si conoscono dall'età di quindici anni e che hanno condiviso tutto, le cose importanti e le stronzate. Questa è una storia d'amore, di amore profondo, di amore desiderato, di amore bramato, di amore raccontato sulle note delle canzoni dei nostri ragazzi.
Buona lettura. xmela

Jennifer Olson, una ragazza autolesionista e vittima di bullismo, si innamora del suo bullo numero uno, e lui sembra ricambiare.
Tratto dalla storia:
–Ti amo.. ti ho sempre amata..- io non ci potevo credere e gli risposi –Ti amo anche io..-
Se vi siete incuriositi leggete la mia storia, ciaoo

Anne e Desiree sono all'ultimo anno di Liceo. Sono due ragazze con i piedi per terra, testarde e abbastanza stronze. Le loro vite cambieranno nel momento in cui conosceranno cinque ragazzi della scuola con la fama di 'Bad Boys'.

Loro si amavano ma non potevano stare insieme.

«ho perso una scommessa.» Lexis arricciava sempre il naso «è una scusa vecchia?» «già»
«Allora esci con me.» e lei aveva accettato.

[...] "Harry per favore puoi stare zitto?"
"Sei insopportabile, ma questo è da te"
Le sue parole erano un continuo pugnalamento anche perché io e lui eravamo così uniti un tempo, ci conoscevamo da una vita ed eravamo inseparabili. Poi il calcio, qualche malinteso, lo studio, ci allontanò fino a ridurci a quello che siamo adesso: Due estranei.
"Non importa che tu stia qui a farmi compagnia, anzi. Torna dai tuoi stupidi amichetti e da quelle ochette!"
"Gelosa Haylie?"
Mi irritava perché ogni cosa che diceva la sapeva dire nel modo giusto. Mi conosceva e sapeva benissimo cosa poteva dire o fare per ferirmi.
"No ti sbagli Harry, non me ne importa niente volevo solo chiamare le persone con il nome che si meritano!"
"Tu sei pazza, hai ragione vado via, mi sto solamente annoiando qui."
Rimasi a fissarlo mente usciva da quella porta con indifferenza. Quante cose erano cambiate rispetto ad alcuni anni fa. [...]

"I’ll be waking up in the morning, probably hating myself.
I’ll be waking up inner satisfied, guilty as hell." [One more night-Maroon 5]
Sono rarissime le volte in cui restiamo a dormire insieme.
-Ehi, che ore sono? Dove vai così presto?-

Risolvevano tutto con il sesso, non perché non volessero parlare, semplicemente perché non riuscivano a trovare le parole. Forse perché quello era l’unico modo che conoscevano per esprimersi, o forse perché in fondo loro stessi in fondo avevano paura dei loro sentimenti, di non saperli esternare al meglio, di non saperli gestire e di poter sbagliare.
[...]
Sapevano di amarsi, ma non se lo dicevano. Nonostante tutto le parole che evitavano sarebbero dovute tornare a galla e affrontarli direttamente, e entrambi speravano che quel giorno sarebbero stati pronti per capire tutto quel groviglio di emozioni, desideri e sensazioni senza farsi del male, almeno per una volta.

Sopra al tavolo della cucina c'è un biglietto: "Scusami per ieri sera, non volevo farti male!" Perché non ricordo che cosa è successo? Perché mi chiede scusa?"

Si guardavano, si desideravano ma nessuno dei due era deciso a confessare.. finchè Malik, ad una distanza quasi inesistente da Melody, le sussurrò un 'ti amo' all'orecchio, avvicinandosi talmente tanto da credere di aver toccato le sue labbra. Ma in realtà, non era affatto così. Melody, appena sentite quelle 2 parole era andata in confusione. Lui le aveva detto 'ti amo'... ma lei? Poteva veramente amare quello che una volta era suo nemico? Poteva veramente essere successo? Melody, non riusciva ad accettare i suoi sentimenti, e quella confessione da parte di Malik, l'aveva sconvolta.