Hayley e Harry sono stati legati, in passato, da un bellissimo amore invidiato da tutti. Per un banalissimo errore, quest'amore fu rotto portando alla tristezza più assoluta entrambi i protagonisti. Ma il destino ha voluto farli rincontrare, soltanto in una situazione un po' particolare, nel suo matrimonio.
Harry e Taylor si sposeranno, Hayley combatterà per riavere indietro quello che prima era suo.

Louis ha 22 anni, gli occhi azzurri, un sacco di tatuaggi e vive a Londra dove ha la fortuna d'intraprendere la carriera dei suoi sogni. Un giorno, proprio nel suo "ufficio", avrà il piacere d'incontrare una cliente molto speciale.

- Harry, almeno tu, mi dici dove stiamo andando? - chiese la ragazza frustrata da tutta quella segretezza.
- Non posso dirtelo, è una sorpresa. - fece finta di cucirsi la bocca lui.
[…]
- Zayn? - chiese per averne la conferma.
- Sì? - disse con un sussurro mentre metteva la sua testa sulla spalla della ragazza.
- Sei un’idiota, mi hai fatta spaventare. - disse rilassandosi.
[…]
Non ci fece caso per via della bandana, ma Elena aggrottò lo sguardo. – Cosa vuoi fare? -
- Farti provare piacere. - rispose.
Voleva regalarle un momento speciale, dolce, romantico e focoso... perché davvero si convincesse di essere indispensabile per lui.

Forse Lou mi aveva detto di non innamorarmi di lui perché lei lo vedeva come tutti gli
altri, uno stronzo menefreghista pure superficiale. Solo io vedevo il vero Harry.

“-Non sono bravo a descrivere i disastri
-Tu non sei un disastro, Harry
-Non lo diresti se mi conoscessi
-Non me ne dai l'occasione
-Smetteresti di parlarmi
-Non può essere così grave
-Lo è
-Io ti ho parlato di me
-La tua non è una storia complicata
-Me ne parlerai un giorno?
-Si”

Mi fece cenno di seguirlo e ci sedemmo vicini sulla panchina.
Insieme, come una volta.

"Sono confuso jess.." continuavo a fissare le pareti bianche,evitavo i suoi occhi, erano gonfi di lacrime non avevo bisogno di guardarli, bastava ascoltare il suo respiro irregolare. Le stavo facendo del male, la stavo facendo soffrire, lo sapevo, ma non poteva andare avanti. Dovevo chiarire i miei sentimenti. "Har-ry" La guardai per un instante, i suoi occhi erano rossi, erano proprio come li immaginavo. In quel momento provai l'irrefrenabile voglia di abbracciarla..o forse baciarla.
[Larry]
STORIA SOSPESA

Monique ha 18 anni, poca autostima e troppa timidezza.
Adora leggere, scrivere e cantare anche se nessuno la ha mai sentita.
Monique vuole piangere per amore, ridere per amore e soprattutto vivere per amore.
E si sente tanto stupida per continuare a sperarci dato che nessun ragazzo la ha mai guardata.

Con il tempo avevo capito che Zayn non era affatto come si mostrava agli altri. La sua arroganza e la sua presunzione erano solo dei tasselli di un muro che aveva costruito intorno a sé, per non far trapelare ciò che aveva dentro.

C’era aria di neve ma ad Harry questo non importava.
Lui voleva stare da solo, passeggiare per le strade e cercare di dimenticare, di non pensare
* * *
-C..Claire, sei davvero tu?- chiese Harry titubante
La ragazza si voltò immediatamente verso di lui facendogli sbarrare gli occhi ancora di più: quella ragazza era davvero Claire.
-Harry- sussurrò la ragazza sorridendo
-Che ci fai qui? Perché sei tornata?- chiese a raffica
-Sono tornata qui per te, perché mi mancavi, e sono tornata per restare- gli rispose sorridendo

Smettila Louis, ragiona. Lei non sa chi sei e non gliene frega niente di te.

Sin da quando ero piccola, da quando ho memoria, la mia concezione dei giorni e dei mesi è scandita dalle storie e leggende che mi raccontava mia nonna.
Quella che mi ha sempre più affascinato, che chiedevo sempre di ripetere, era quella dei giorni della merla. Secondo questa leggenda, una merla bianca per ripararsi dal freddo assieme ai suoi pulcini, si rifugiò dentro un comignolo, da dove ne uscirono tutti il primo febbraio, neri a causa della fuliggine ed è da quel momento che i merli sono neri.

“Mi manca” sussurrò Liam sperando che l'amico non lo avesse sentito, nemmeno avesse detto chissà che tipo eresia. Probabilmente aveva paura che qualcuno gli dicesse "Te la sei cercata, Payne" perché era perfettamente conscio che quella fosse la vera e pura verità; ammetterlo così, ad alta voce aveva reso il tutto così reale e faceva schifo.

[Attenzione: Questa storia non l'ho scritta io, ma la mia carissima amica Angel_15, che l'ha pubblicata nella categoria 4Minute. Lei mi ha PERSONALMENTE DATO IL PERMESSO di One Directionizzarla (?) e pubblicarla in questa sezione.]
"Baciandoci appassionatamente ci avviciniamo sempre di più al letto.
Ti spingo e tu ricadi sulle lenzuola. Mi siedo a cavalcioni su di te, ma mentre riprendo a baciarti sento che ti stai irrigidendo, e i tuoi movimenti sono meno sicuri di prima.
Ti guardo negli occhi e il tuo sguardo sembra pensieroso.
< Che c'è Zayn? >
Ti accarezzo una guancia ma il tuo sguardo non cambia.
< Tu... Io... è sbagliato. Questo è l'alcool che si muove al posto mio. Scusa Skylar >
L'entusiasmo mi scivola di dosso come un soffio di vento.
Fai per alzarti ma ti blocco.
< Non mi importa! >
Non capisci le mie parole e mi guardi confuso.
< Non voglio usarti >
< Non mi stai usando, stai avverando il mio desiderio >
Spalanchi gli occhi incredulo.
Ma io non ho intenzione di rinunciare ad averti per nessun motivo al mondo. Anche solo per una notte.
< Non ti libererai di me tanto facilmente stanotte Zayn. Non più ormai >"
*Song-Fic*

«Tu sei come l’oceano.» la vidi alzare per la seconda volta gli occhi dal suo libro e notai una certa nota di irritazione in essi ma decisi di non darci tanto peso. La sua espressione si fece curiosa.
«Chi si ferma a guardarti rimane ammaliato dalla tua bellezza, ma si ferma solo all’apparenza. Dentro di te invece abita la tempesta.» vidi la sua espressione completamente indifferente e per un attimo mi lascia ingannare il tempo necessario per vedere le sue labbra tremare e il suo sguardo abbassarsi sulle sue dita che non si davano tregua.