Mi alzo la maglia e guardo il mio tatuaggio -Mi manchi. Lo so che non ti interessa più, ma volevo solo ricordarti che tu continuerai a esser tutto quello a cui penso sempre. Non importa quanto male mi hai fatto, mi manchi fottutamente.-
E’ una frase dedicata a mio padre, penso sia stato l’unico uomo che abbia davvero amato nella mia vita, ma non penso bene che ha sette anni sapessi cosa fosse l’amore, sapevo che lui mi faceva sorridere. Beh, fino a quando sono entrati loro nella mia vita, e l'hanno resa migliore dandole un senso.

Non vi fermate solo all'apparenza, non vi fermate all'opinione personale, non siate superficiali. All'interno c'è sempre qualcosa di sconosciuto, di misterioso, soprattutto nelle persone. Bhè almeno in alcune.

- non sono mai stata una ragazza sfrontata. Non mi sono mai lanciata, mai buttata. Non ho mai rischiato. È che.. - si fece seria, puntando i suoi occhi verdi, ormai gonfi dalle lacrime nei miei color caramello – so che starei male. So che non varrei nulla per lui, sarei solo un inutile peso -
Strano a dirlo, ma vederla così fragile davanti a me, mi faceva male.
Avrei voluto abbracciarla all’istante, farla sfogare sulla mia spalla.. ma chi ero io per fare tutto questo?

Quando ci si innamora per caso e non si sa che fare l'unico modo per capire la prossima mossa è buttarsi.
Louis Tomlinson e una notte di fuoco sull'erba :P
Questa storia è per Irliam. Chi ne volesse una, recensisca, vi contatterò

- Sei bellissima –
- E tu sei l’irlandese più sexy che io conosca, continua… -
E’ entrato dentro di me in fondo. Che bella sensazione. Non volevo nient’altro che lui.

L’uomo si pulisce e poi inizia a vestirsi raccattando pantaloni e camicia dal pavimento. Sfila il portafoglio dalla tasca posteriore ed estrae due banconote. Louis non riconosce il taglio.
L’uomo li appoggia sul comodino. ''Bye'' dice. Eleanor risponde qualcosa.
L’uomo esce dall’inquadratura della cam. Poi una porta sbatte.
Eleanor esce dal bagno e controlla i soldi. Poi si veste. Abbassa lo schermo del MacBook. La mela si spegne. Il collegamento si interrompe.

-Giuro che se ti mordi ancora le labbra, ti tolgo tutti i tuoi fottuti vestiti.- mi guardò, e sorrise.
-Ti basta così poco per eccitarti? – domandò, con un sorriso avido. Poi sorrise. - Se lo faccio me li togli veramente?
-Certo.
-D’accordo.- concluse, portando il labbro inferiore sotto i suoi denti.

«Vaffanculo, tu e i tuoi messaggi telefonici, tu e le tue parole inutili»
«Ti amo» ringhiò lui, imprigionandola in un bacio forzato.
«Ti odio»
«Non è vero, e io lo so»
«Ti am.., ti odio»
«Ecco, vedi? L'hai ammesso anche tu»
«Senti, vaffanculo»
~
I knew you were trouble when you walked in, so shame on me.

'ti ho chiesto scusa giusto? L'importante non è come.'

29 Agosto 1993
Ti ricordi Liam? Quando eravamo piccoli te l’ho sempre detto. Odiavo il fatto che tu e io fossimo nati lo stesso giorno nella stessa città. Odiavo il fatto che tu continuassi a dire che era destino, ma non dicevi altro.
questa è la mia prima OS spero vi piaccia con affetto
-Mary

Tutto iniziò dal diario di Hope Turner,un'adolescente inglese.

(STORIA IN REVISIONE)
Alyssa Benson, una ragazza tosta,timida e come tutte le altre. Ex-migliore amica di infanzia di Liam Payne e migliore amica di Claire una ragazza che ha una cotta per Niall Horan. Cosa accadrà quando Harry il più popolare della scuola nota in Alyssa qualcosa di speciale? E se Alyssa inizia a provare qualcosa per lo strafottente Styles?
Cit secondo cap...
Harry con il suo sguardo furbetto che non prometteva molto bene.
- Hazza cos’hai in mente?- chiese Zayn che avevano notato Harry.
-Niente perché?- rispose il riccio con aria innocente.
-Chiedevo solo… insomma ieri ti sei portato Alyssa in pista e da quando la festa è finita non dai che chiedere su di lei- disse Zayn fissando con sguardo eloquente l’amico.
-Ti avvero Styles, non è la solita troia che ti porti a letto, Aly è tosta e non farla soffrire ti prego- disse Liam.
-Tranquillo Li, non le farò del male, credo che mi piaccia- confessò Harry ricevendo uno sguardo stupito da Liam e del latte sputato da Zayn in faccia.
-Cosa?- chiese stridulo il moro.
-Credo che mi piaccia Alyssa, e poi sono stufo delle storie da una notte…-
Spero leggiate e recensiate:)

Ed eccola lì, con i suoi compagni di classe davanti all’immensa struttura storica coperta dai rampicanti, ad aspettare di sentire il suono della campanella che annunciava l’inizio di una nuova giornata scolastica.
I capelli mossi scuri le cadevano morbidi sulle spalle incorniciandole il piccolo e dolce visino da bambina, gli occhi da cerbiatto luccicavano illuminando il viso, il naso all’insù e una bocca scarlatta a forma di cuore.
Non li guardava nemmeno quelli come me, non si era mai voltata nella nostra direzione. Intendo ragazzi di strada, con venti sterline in tasca e una sigaretta stretta tra l’indice e il pollice.
***
«Già impegnata..» le feci eco sussurrando a me stesso. «Sei già impegnata sul serio o solamente non vuoi uscire con me?» continuai imperterrito inarcando un sopraciglio.
«Tutti e due.»
«Aspetta un secondo.» la fermai mettendomi davanti a lei e impedendole il passaggio «In che senso?»
«Nel senso che non voglio uscire con te.»
«E perché non vuoi?» inclinai il capo.
«Perché non mi va..» fece esasperata.
«Beh, vorrà dire che cambierai idea ed uscirai con me.» annuii a me stesso convinto di quello che avevo detto, «Ciao bellissima.» le sorrisi e poi cominciai a correre.

Erano le cinque di pomeriggio e l'unica cosa che volevo era una bottiglia di vodka, per sei mesi non ero riuscita a pensare ad altro.
Alexandra può avere tutto, ma si annoia facilmente e si stanca di tutto.
L'incontro di cinque nuovi ragazzi, in particolare di uno, potrebbe cambiare il suo modo di vivere.

Era passato solo un anno e mezzo da quel giorno, ma a me sembrava passato un secolo. Credo sia stato uno dei giorni più brutti della mia vita.