[Attenzione] Questa storia non l'ho scritta io, ma la mia carissima amica Angel_15, che l'ha pubblicata nella categoria B2ST. Lei mi ha PERSONALMENTE DATO IL PERMESSO di One Directionizzarla (?) e pubblicarla in questa sezione.
"< Sa, professor Tomlinson, la biologia non è mai stata tra le mie materie preferite >
< Davvero? Non si direbbe dati i tuoi ottimi voti >
< Ecco, ha centrato il punto >
Helen si inginocchiò, appoggiando le mani ai bordi del bracciolo della sedia.
< I miei voti... Ho sempre avuto una media alta >
< Ti Ripeto che ti basta prendere un buon voto alla prossima verifica per non avere l'insufficienza a fine anno >
< Il fatto è che... Non vorrei accontentarmi della sufficienza >
Stavolta anche l'espressione mutò. Totalmente maliziosa.
< Non c'è proprio niente che lei possa fare per questo brutto quattro? >
< Mi dispiace. Posso solo suggerirti di studiare sodo... Per il resto non so come accontentarti >
Fece per alzarsi, quando due morbide mani si poggiarono sulle sue spalle.
Louis si fermò, non certo bloccato dalla debole forza femminile di Helen. La borsa gli cadde di mano, quasi ipnotizzato da quell'improvvisa vicinanza.
Avvicinò pericolosamente il viso all'orecchio di Louis < Io credo che invece, lei sappia esattamente come accontentarmi >"

Tutto iniziò con un contratto ma,si trasformò in tragedia.

Non appena misi piede in quella casa tutto quello che riuscì a notare fu il disordine che regnava nel salotto e in gran parte anche in cucina e l'affermazione mi venne spontanea.
"Bel modo di accogliermi eh!"
Ma lui non sembrò far caso alla mia piccola provocazione sembrava invece molto preoccupato fin quando non parlò
"Vedi Ariel, non ho voluto dirtelo prima per paura che non accettassi di venire a vivere con me, ma io ho un figlio.."
*****
I riccioli gli ricadevano sulla fronte coprendogli in parte gli occhi verdi e cristallini, le labbra rosee leggermente gonfie a causa dei pugni ricevuti, le mani strette a pugno lungo i fianchi a tal punto da far vedere le nocche bianche, era bellissimo. Bellissimo e illegale.

Nicole è giovane, ed ha una sola vera passione: il nuoto. Non c'è niente che possa farle cambiare idea o farla arrendere.
Ma poi arriva lui, un nuovo istruttore, un rimpiazzo, che metterà in discussione Nicole completamente.
A cosa porterà l'incontro tra i due? Una guerra, o qualcosa di più inaspettato?

Da quella notte, cominciammo ad uscire insieme. Io smisi di fumare, perché lo facevi tu per me e tu di bere, giusto per essere equi e perché la patente io ancora non l’avevo presa. Le uscite al freddo si trasformarono in serate sul divano, le poche parole pronunciate ad insulti e qualche dimostrazione di affetto.
«Ti voglio bene.»
«Te lo scordi. La spazzatura la porti giù tu.»
«Ti odio, ragazzina.»

Io ero perdutamente e incondizionatamente innamorata di lui.

Avevo ricevuto un nuovo paziente, nuove emozioni e nuovi discorsi da affrontare...
Il mio nome? Sono la dottoressa Austin, Serena Jane Austin e sono specializzata in psicologia

Mentre lei lo guardava per l'ultima volta.
Lui dormiva.
Mentre lei faceva scendere l'ultima lacrima.
Lui la sognava.
***
-Cosa fai?-
-Quello che desidero in questo momento!"

«E adesso mi vuoi spiegare chi è questo Conor?» disse interrogativa.
«Hai presente ieri sera? I messaggi? Il figlio del tipo di mia madre?»
«Cosa? Ti sei presa una cotta per il tuo futuro fratello?»
«Tecnicamente lui non sarà mai mio fratello. E poi no, non è una cotta. Semplicemente ho il suo nome scalfito nel mio cervellino» le dissi mentre eravamo quasi praticamente arrivate alla Scheeme High School.
«No Lucy, dai è impossibile. Mi hai anche detto che non era figo!»
«Io ho detto che ce n'erano di più belli. Ma ciò non toglie che lui sia bello comunque»
«Senti, che ne dici di ripensare a Malik? Così ti scorderai questo Conas»
«Conor»
«Dove?»
«No dico, si chiama Conor, non Conas»

"Seconda stella a destra
questo è il cammino
e poi dritto, fino al mattino
poi la strada la trovi da te
porta all’isola che non c’è.”

"Liam: Beh e immagino che tu sappia che giorno sia" Disse portando le sue mani sul mio ventre e stringendomi maggiormente a lui.Annuii nuovamente,avevo perso la capacità di intendere e di volere ormai.

Uno strano cambiamento di temperatura mi avvolse, facendomi socchiudere dolcemente gli occhi e inarcare la schiena; voltai lo sguardo alla finestra, e notai che stava iniziando a nevicare. I miei occhi si illuminarono, e subito sorrisi, ringraziando mentalmente l'aria natalizia che stava iniziando ad accerchiarci e sorprenderci. Decisi di infilare un semplice cappellino di lana grigio sulla testa e un giacchetto nero, uscendo subito di casa e notando, con stupore e felicità, che la neve continuava ad aumentare di volume e quantità. Aprii la bocca, voltando il naso verso il cielo grigio che, contrariamente alle giornate di pioggia, non era un grigio triste. Era più acceso, più felice, più gioioso, e non trasmetteva tristezza, bensì mi faceva più felice di quel che già ero. Socchiusi nuovamente gli occhi, tirando fuori la lingua dalla bocca, cercando di catturare quanti più fiocchi possibile. Sempre con il naso rivolto verso il cielo mi arrivò una pallonata di neve nello stomaco, così aprii gli occhi e mi rimisi composta, notando qualche bambino guardarmi divertito.
Accolsi volentieri l'invito alla battaglia, così ricambiai l'attacco, scatenando le risate dei bambini.

Sono una donna più che felice, direi. Mentre questi pensieri attraversavano la mia mente, sentii dei passettini dal corridoio, oltre la porta. Mi voltai leggermente, e vidi la maniglia abbassarsi. Una piccola mano spuntò dalla porta socchiusa, seguita da una testa di folti ricciolini dorati, e due bellissimi occhi marroni. Due occhi luminosi, di un colore perfetto, tra il marrone scuro ed il nocciola, con un leggero, leggerissimo accenno di verde intorno alla pupilla. Diede un’occhiata veloce al letto, e in punta di piedi venne da me. Aprii le gambe e lasciai che ci si infilasse in mezzo. Strinsi le mie braccia forte intorno alle sue spalle, ed annusai il buonissimo profumo dei suoi ricciolini. Si staccò dal mio abbraccio e sorridendo mi diede un bacino sulla guancia. ‘’adesso svegliamo il papà’’. Le dissi sussurrando.

-Sc... scusa... credo di aver dimenticato la giacca qui in aula.-
Ah si, l’avevo trovata poco prima che entrasse e l’avevo appesa all’attaccapanni posto proprio vicino alla porta. La ragazza allungò timidamente la mano vero il giacchetto nero e si voltò per salutarmi.
Ha degli occhi enormi, azzurri.
Sembrano il mare.
Anzi no, il cielo.
Sorride, un po’ intimorita.
-Scusa ancora. A domani!-
-Ciao...- ebbi un attimo di incertezza. Non riuscivo proprio a ricordare il suo nome.

Denise è una ragazza di 17 anni, una ragazza facile e bellissima .. Ha una relazione aperta con Harry Styles il figo della scuola..!