Recensioni per
Slayers
di Himenoshirotsuki

Questa storia ha ottenuto 253 recensioni.
Positive : 253
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
03/08/16, ore 09:54

Davvero interessante, sono colpito. Decisamente, ho quasi provato sulla mia pelle le sensazioni trasmesse in questo capitolo. Il Dottor Mercer non me la racconta giusta. Secondo me, c'è qualcosa sotto; forse non sarà il mostro che ha fatto ciò, ma è legato a esso. Il brusio del popolino alle spalle, indice della mentalità antica del paese, il fatto che Angelika tenesse stretta a sé la testa giovane e l'inefficenza di Dumbar sono fattori che mi hanno fatto immergere prepotentemente nella narrazione. Posso tranquillamente affermare che questo capitolo è volato, tanta era la voglia di arrivare alla fine. Questo mistero mi ha coinvolto, quindi penso che stasera continuerò la lettura. Per finire, mi rincresce di non poter essere più rapido a recensire, tuttavia ho due storie da mandare avanti e non ho molto tempo a disposizione. Indugiare nelle tue pagine è, nonostante i miei impegni, un passatempo cui non voglio rinunciare, quindi continuerò a leggere con trasporto. Alla prossima da
Spettro94
(Recensione modificata il 03/08/2016 - 03:27 pm)

Recensore Master
02/08/16, ore 18:34

Buonasera,
è strano pensare di essere arrivati alla fine (adesso posso dirlo, vero?). Un anno fa, probabilmente avrei esultato, ma ora.... ora mi fa strano pensare che non ci sarà il solito aggiornamento ogni dieci giorni e la pila di recensioni arretrate ad aspettarmi. Soprattutto perchè, come so ti piace tanto fare, ben poche domande hanno ricevuto una risposta e non credo che la situazione migliorerà nel prossimo capitolo. Questa storia, infatti, è piena di scene che sembrano apparentemente scollegate fra di loro, ma che, alla fine, si rivelano tutte parte del mosaico più grande. Un esempio è quella iniziale dei due spacciatori e dell'arrivo del misterioso cavaliere con l'incarico. Ci ho pensato soltanto molto tempo dopo averlo letto, ma sono quasi certa si tratti di Alan e Brunilde.
Bellissima e minuziosa la descrizione dell'aerostazione di Chasterm, che ricorda molto le stazioni ottocentesche. Anche queste gigantesche macchine volanti simili a dirigibili sono perfettamente inserite nel contesto.
Alan, invece, potrebbe avere una carriera parallela come borseggiatore, visto la presa che ha preso ultimamente. Comunque, sono rimasta molto interessata e affascinata dalle aeronavi, come ti ho già detto, in quanto, a dispetto di quello che potrebbe sembrare viste le dimensioni, sono lente come una nave da crociera se, per attraversare qualche contea, ci impiega diverse giorni e relative tappe intermedie.

Ancora una volta, in un modo molto simile a quello che ha usato Dante, usi un momento in cui Alan non è cosciente per inserire un flashback della sua vita passata, in particolar modo di quella parte che ha vissuto con Frejie. E' bello vedere, ripercorrendo anche gli scorsi capitoli, come sono cresciuti, come stanno cambiando man mano che accumulano esperienze e prendono la loro strada. Casuale, ma perfettamente coerente, il pezzo che ascoltano attraverso la finestra aperta grazie al vicino teatro all'aperto. E' indubbiamente un riferimento a Shakespeare, sia ai Sonetti, che a Romeo e Giulietta (c'è un verso di lui che parla dell'amore contrastato, sai quale intendo), ma quando parla lui vi è anche un riferimento a Prevert. Il tutto, così, ha un'aria poetica e dolceamara e mi è sicuramente piaciuto di più della fiaba che hai usato per stroncare il rapporto fra lui e Samuelle.

Infine, l'apparizione di Angelika, il caos e la caduta, proprio un attimo prima che una colonna di fuoco si alzi nel cielo. Tutto fa pensare che Alan sia scampato per pochi secondi all'esplosione dell'aeronave, ma, ormai, ho imparato che con te non tutto è ciò che sembra.
Vado a preparare i fazzoletti,
Viviana

Nuovo recensore
01/08/16, ore 19:17

Ciao!
Devo dire che come inizio, non è affatto male e, anzi, mi è piaciuto parecchio. Ciò è dovuto in parte al tuo stile, che non trovo troppo pomposo, anzi, riesci a spiegare benissimo la situazione e a descrivere il mondo in cui si muovono i personaggi in modo molto semplice, ma effica; il secondo motivo è la premessa che dai: questo uomo-lupo, questo Slayer, che prende questo bambino. Mi interessa molto sapere come continua la vicenda ^^
Punto in più anche per la "veste grafica" di questo primo capitolo: molto evocativa e aggiunge un tocco in più che secondo me calza a pennello con la situazione che hai raccontato.
A presto,
BakaInu

Recensore Master
01/08/16, ore 18:34

Anche il secondo capitolo è stato molto interessante. Il nuovo protagonista è decisamente abile e deciso, tuttavia si può notare come non manchi di una vena. Non ho ben capito se in questo capitolo c'è stato un salto temporale o meno, giacchè la descrizione del neonato e di Alan sembrano coincidenti. Come spiegato nel capitolo precedente, sembra che i mostri vadano a colpire le zone più povere del paese, ma le teorie sulla scomparsa della ragazza sembrano intendere grossi cambiamenti all'orizzonte. Implicitamente, ci hai spiegato come il rituale sia magico. Onestamente, me l'ero immaginato come quello dell'unione in Dragon Age. Non so, se ho reso l'idea. In ogni caso, avevo pensato che le peculiarità degli slayers derivassero dal particolare sangue dei mostri, quindi avevo accantonato l'ipotesi della magia. Infine, concludo con il confessare che l'impronta cruda, che stai dando a questo mondo, mi sta piacendo notevolmente. Spero che i prossimi capitoli siano ancor più avvincenti. Alla prossima da
Spettro94

Recensore Master
01/08/16, ore 17:44

Sarà solo il primo capitolo, ma la trama è già avvincente. Mentre leggevo, mi sono immerso a pieno nel mondo da te decritto e devo dire che mi è piaciuto. La Dogma, gli slayers e la caratterizzazione, che hai dato del mondo, sono elemnti interessanti. Non sorprende che questa storia ha l'attenzione di decine di recensori e, da questo momento, anche la mia. In un solo capitolo, sei riuscita a creare mistero e curiosità sugli avvenimenti. Chi è il bambino? Perchè la Dogma utilizza mostri, o ne crea, per cacciarne altri? Queste sono solo alcune delle domande che mi son posto, perciò ho intenzione di continuare a leggere, come di recensire, per scoprirlo. Ora, concludo la mia recensione, dandoti appuntamento al prossimo capitolo. Alla possima da 
Spettro94

p.s. Non mi ero scordato di te, tuttavia in questo periodo non sono stato molto attivo nel sito sia per alcuni impegni sia perchè ho iniziato a scrivere una mia storia personale :) (un faticaccia, essendo la prima). 

Recensore Veterano
31/07/16, ore 18:15

Piano piano sto andando avanti eh... Non so se riuscirò a recensire altro per oggi, ma di sicuro tornerò in questi giorni.
Intanto, recensisco anche questo capitolo e comincio col farti una domanda: avrai notato che sono ossessionata dai ghirigori nelle storie e questi che hai tu mi piacciono molto, per quanto il primo non sia propriamente nel mio stile; dunque, mi chiedo: dove li hai trovati? Io (con la mia "abilità" di cercatrice) il massimo che sono riuscita a trovare è stato quello che vedi puntualmente nei capitoli de "I Cacciatori d'Oro".
Ma vabbè, quisquilie.
Veniamo a noi e alla recensione vera e propria.
Ciò che ho gradito maggiormente, stavolta, è stato il linguaggio: molto accurato, preciso e conforme alle situazioni e ai personaggi. Sembra cosa da poco, ma non lo è. Me ne complimento.
Ho apprezzato anche le consuete descrizioni brevi, essenziali e precise.
Via via che i capitoli scorrono questa trama diventa sempre più intrigante: mi sta prendendo particolarmente.
Aggiunta alle seguite e alle storie da recensire.
Al prossimo capitolo.

• Khamsa •

Recensore Veterano
31/07/16, ore 18:02

Bu!
Eccomi di nuovo.
Mamma mia che concitazione che c'è in questo capitolo. Mi hai tenuta col fiato sospeso per tutta la prima parte, dove Alan affronta gli Sventratori.
Però, debbo farti un appunto: poveri cittadini, che città demmerda... Clima terribile, case fatiscenti, sindaco tontolone e volta bandiera... Praticamente l'inferno.
Ovviamente scherzo, ho apprezzato la caratterizzazione molto veritiera di quel luogo dimenticato da Dio. Mi è parso di vederlo, in tutto il suo orrore.
Ho trovato, inoltre, molto profondo il dialogo tra Alan e Frejie... Hai fatto ben capire il loro rapporto, ciò che era e ciò che è. Un po' mi dispiace per lei, lo ammetto, ma sono curiosa di sapere come si evolverà.
Inoltre, io adoro il nome Alan e l'ho usato proprio per uno dei cacciatori, visto il destino? XD
Alla prossima!

Recensore Veterano
31/07/16, ore 17:33

Cara, te lo avevo preannunciato in privato, ed ora eccomi qui per recensire questo piccolo gioiello che è la tua storia.
Debbo chiederti come fai a impaginare così: sono secoli che ci provo, sbaglio ogni volta qualcosa. Svelami il tuo segreto, PLEASE.
Detto questo, passiamo alla recensione.
Innanzitutto, ti confesso che la descrizione di Maxwell mi fa pensare al protagonista della serie TV "La bella e la bestia" e questo ti fa guadagnare punti con me, perché adoro quella serie.
Non ho visto errori grammaticali né imprecisioni nel testo, altresì ho gradito le descrizioni curate (senza essere, però, eccessive) dei fatti e dei personaggi. Hai dato a tutti una degna caratterizzazione, semplice, ma perfetta per poter leggere la storia con tranquillità.
Ciò che mi ha colpita maggiormente è stato il mix di inizio descrittivo e "in media res" che hai fatto. Tanto di cappello per la maestria.
Recensione positiva su tutti i fronti.
Aggiungo la storia tra le seguite e mi scuso in anticipo se non sarò un fulmine con le recensioni: spesso il tempo materiale manca, ma salvo e appena posso passo. Promesso.
Un bacio.

• Khamsa •

Recensore Master
31/07/16, ore 10:24

Ciao cara :)
Mi ero ripromessa di passare entro pochi giorni dall'aggiornamento, ma ahimé, arrivo solo adesso.
Quindi, ho deciso che ti farò una recensione lunga lunga per capitolo, non importa quanto tempo ci impiegherò, piano piano arriverò alla fine.
Hmm, allora, l'ambiente che ci presenti è nuovo (almeno mi sembra): ispira libertà sconfinata fin dalle prime righe, mi sembra un bellissimo luogo dove sia la Natura la vera sovrana, e questo mi piace molto. Mi piace anche la figura della regina Vittoria (ispirata a quello storica, penso (?) ): mi dà la sensazione, solo leggendo le prime due righe, di essere una donna che sa bene cosa vuole, e da non sottovalutare. Il dialogo con l'ambasciatore ne è la prova e riprova: c'è aria di tempesta nel maniero e fuori, una guerra è sull'orlo di esplodere, e la regina cerca di disporre le cose a suo favore per salvaguardarsi... e controllare ogni cosa, anche se questo va a discapito delle persone che più ama. Una donna volitiva, astuta ma anche cauta, che conosce bene le dinamiche del potere.
Due pollici ben alzati, personaggio splendido.
Ritorniamo ora ai nostri malconci eroi: a Rachel e il misterioso Qayin. Legame particolare quello tra i due, mi intriga e, da un certo punto di vista, mi inquieta. Forse perché i personaggi dai modi misteriosi mi destabilizzano, non so come prenderli.
E in quanto a donne volitive, ecco Fergia: anche lei bel tipino. Eh, uno dei pregi di questa storia sono proprio le tue donne: tutte diverse e affascinanti, ognuna, a modo suo, è bellissima. E riesce anche a far ammutolire Alan! Cosa mai vista!
Anche lo scontro Fergia-Samuelle odore di epico. Ecco, Samuelle è, tra le giovani, quella che mi piace di più: dolce e allo stesso tempo forte, è adorabile. E poi è triste, malinconica: adoro i personaggi così, e se poi a queste doti è unita una passione per le fiabe... no, va bene. Posso entrare nella storia e coccolarla fino a farle ritornare il sorriso, a questa ragazza?
La fiaba è tristissima. E sembra quasi la sua stessa storia: una bella ninfa dal viso bruciato, dall'amore non corrisposto. Questo fa ancora più male... anche se, come dice Alan, non si può scegliere chi amare. Si ama, e basta.
Ora, prima che mi dimentichi: cosa diavolo è successo a Midwinter? Ci hai lasciato con il fiato sospeso, e poi, lo specchio che continua a collassare. Frejie... * si mette a piangere *
E anche Alan, che cosa sta per combinare? Quel ragazzo è matto quanto una mandria di cavalli scatenati, ma si sa che per gli amici – e per chi ama – è disposto a sventrarsi. Speriamo non lo faccia letteralmente, o giuro che i miei gemiti si sentiranno fino da te.
Comunque, è giusto che io sottolinei questo: in quanto a frasi perfette ed evocative, le tue hanno molto da insegnare alle mie. Come sempre, io vado alla ricerca delle immagini che lo stile evoca, e ne ho trovate alcune stupende, come quella dei diamanti che sfavillano come stelle all'alba.
E in quanto a descrizioni, cavoli, bastano delle rapide pennellate e bam, il personaggio è lì davanti a te, che ti guarda e chiede di essere ascoltato. Magnifico.
Il capitolo mi è piaciuto alla follia, forse di più degli altri: me lo sono goduta tantissimo.

Alla prossima!

Manto :*

Recensore Junior
31/07/16, ore 00:06

Ciao!
Eccomi a recensire anche il secondo. Sono felice di essere qui!


Ti faccio solo notare un paio di sviste:
"si muovevano mossi dal gelido vento invernale" --->
Forse volevi dire "erano mossi/si muovevano a causa del (...)".
Secondo: in uno dei primi dialoghi manca una maiuscola. Ora mi sono messa con molto impegno a cercare di ritorvare dove fosse ma niente da fare. Vuol dire che non salta poi così all'occhio.

Mi piace la caratterizzazione di Alan, il modo in cui - nella sua città natale - si trovi alla costante ricerca di tutte le più piccole cose che gli si presentano davanti.

Mi é piaciuta molto sia la descrizione della locanda - con relativa rissa - perché molto molto molto mooolto visibile per il lettore. Descritta bene senza sfociare in una inutile volgarità.
Che poi, quanto é bastardo il sindaco? Puff... Sono morta di rabbia già lì!

Mmmm.... Io non mi fiderei a trattare con le streghe se fossi nel nostro amico.... Portano solo guai di solito! :3
Capitolo più lungo - ma per nulla pesante - rispetto al primo in cui esploriamo le dinamiche dei personaggi. Mi piace tanto tanto come già ti dicevo per il primo.
Hai mantenuto lo stile che avevo apprezzato. Hai vinto il bonus per una terza recensione - chissà, magari pure per una quarta - TROPPO CURIOSA PER FERMARMI QUI. VADO.

A presto,
Sil :3

Recensore Junior
30/07/16, ore 21:06

Hey! Come promesso, sono passata prima possibile.
Mi dispiace moltissimo di di essere arrivata solo ora: noto che siamo già arrivati al penultimo capitolo, il che significa che me la dovrò recuperare e non potrò seguirla - mano a mano - puff...
Comincio palando dello stile: scrivi in una maniera molto più elaborata rispetto alle storie che si trovano di solito su EFP -magari sono io che essendo un pochino relegata sulla sezione 'fandom' mi perdo chicche come la tua. Ovviamente il tutto vuole portare a complimentarmi per il modo in cui scrivi. Mi piace moltissimo: sei molto descrittiva - per quanto riguarda l'ambirne - e potrei fermarmi qui e già amerei il tuo modo di scrivere per quello.
Aggiungi un buon numero di dialoghi che si trovano a smorzare la 'fatica' del lettore nel leggere il testo.

"A Hambleden lo scorrere dei secondi, dei minuti e delle ore non aveva la stessa importanza che in qualunque altro luogo. Gli abitanti, le case, persino l'aria stantia di quella cittadina sembravano non risentire dell'effetto del tempo. Si aveva come l'impressione che tutto fosse immobile, soggetto ad un'eterna stasi che sapeva di morte."

Questa descrizione mi ha potentemente ricordato il villaggio in cui si imbatte il protagonista del film 'The big fish" di Burton in cui - in effetti - il tempo funziona esattamente come nella tua descrizione- è tutto diverso, quasi magico, surreale ma con un'aurea gotica!
Mi piace il fatto che tu non abbia messo date o forzato con inutili e prolisse spiegazioni il tempo.
"Circa cinquant'anni prima tutto il mondo era stato investito da una rivoluzione industriale che lo aveva completamente cambiato." ed è bastato a creare la suspance necessaria a farci piacere il prologo e a motivarmi a continuare. Spero di riuscire a continuare a breve!

Insomma, sappi che è la prima ma non sarà l'ultima volta in cui leggerai il mio nome,
alla prossima quindi,
Sil! :3

Recensore Master
30/07/16, ore 13:08

Ciao, quando ho visto il link alla tua storia nel gruppo e l'ho aperto per dare un'occhiata, l'istinto me lo diceva che ne sarebbe valsa la pena. E infatti avevo ragione, perché se le premesse sono queste... Inizio col dire che è la prima storia, qui su efp, di carattere sovrannaturale che leggo. Ma era già da tempo che stavo cercando qualcosa di nuovo da leggere nei ritagli di tempo, un qualcosa che possibilmente fosse scritto bene. La tua storia mi interessava fin dagli avvertimenti, per questo avevo detto che l'avrei letta e recensita comunque, perché mi interessava fin dalle premesse. (Per il momento commento il primo capitolo, ma intanto l'ho messa fra le seguite di modo da poterla recuperare). Le mie aspettative non sono state affatto deluse, il mio istinto mi ha suggerito bene.

Sono rimasta colpita innanzitutto per come è scritta. Con uno stile fluido, ma particolareggiato. Molto scorrevole, eppure ricco di dettagli, quasi fossero piccole "tesserine" che formano un puzzle notevole dal punto di vista narrativo e stilistico. Primo capitolo introduttivo, nel quale ci presenti il personaggio principale e quello che si presume (il neonato) essere il protagonista futuro. Ci mostri il personaggio poco per volta e facendo capire da minuscoli dettagli chi è e che cosa fa, senza spiegoni dilettanteschi e, spesso, di cattivo gusto. C'è una cura molto precisa nella scelta di che cosa mostrare e che cosa invece lasciar correre. Su tutto è l'ambiente, ad avermi maggiormente colpita. Un ambiente che descrivi in modo molto realistico, a tratti crudo e per questo perfettamente dipinto in quello che è il contesto storico e socio-culturale. Ci sono immagini precise e quasi visive, al punto che sembra di guadare un film o di veder scorrere una serie di immagini davanti agli occhi. Oltre che tutta una serie di accorgimenti che fanno sì che quasi si possa sentire l'odore, di questo luogo.

Maxuell è un personaggio che affascina. Non posso dire di averlo inquadrato dal punto di vista caratteriale, perché è solo il primo capitolo, ma ci sono già molti dettagli che fanno sì che s'intuisca qualcosa. Non mi esprimo, non ancora, su di lui ed eviterò di fare un'analisi già all'inizio. Però posso dirti che l'ho trovato affascinante. Su tutto, ad avermi impressionata piacevolmente c'è il fatto che ha già un "peso" considerevole. Non si conosce nulla di lui: passato, storia... a malapena s'intuisce chi è per davvero (e solo per poche frasi che getti qua e là nel testo), eppure si capisce che ha una storia. C'è il peso e lo si sente tutto, anche se al momento ci è oscuro.

In sostanza, sono rimasta piacevolmente impressionata.
Di certo mi risentirai prossimamente.
Koa

Recensore Master
30/07/16, ore 11:29

Ciao. Sono qui per lo scambio.
Come primo capitolo è molto interessante, c'è il mistero, tutta questa atmosfera cupa e buia che rende le cose ancora più curiose.
Un uomo ( forse lo posso chiamare così) che lavora per un'organizzazione e che caccia mostri o quello che gli viene chiesto. Sa che deve trovare una persona, prenderla e portarla da chi gli ha dato il compito. Non si ferma per distrarsi per strada, se non quei pochi minuti per organizzarsi e capire come procedere per non avere problemi e venir meno alla sua missione.
Lui osserva la città, che sembra morta. Mi ricorda un film, La maschera di cera dovrebbe essere il titolo, dove la piccola città sembra morta, un po' come nella tua storia.
Diciamo che le uniche cose vive in quella città sono le locande e le donne, che attirano un po' l'attenzione del nostro protagonista, anche se solo per poco tempo, ma prova qualcosa verso una di queste donne.
Mi è piaciuto come hai descritto tutto quanto, mi sono creata un'immagine nella mente molte realistica, complimenti.
Principe Dracula

Recensore Master
24/07/16, ore 12:49

Hello! Finalmente rieccomi qui, a recensire la tua bellissima storia.
Credo, anzi sono sicura, di essermi innamorata di Abraham Justice. Insomma, come non amarlo? Si veste come un damerino inglese, parla in un modo strampalato ma adorabile, e poi è davvero un badass! Non so bene perchè, ma nei suoi modi di fare e rapportarsi con la gente mi ha ricordato moltissimo il Dott. King Schultz, pesonaggio del film di Tarantino, Django Unchained, che ho amato alla follia.
Inoltre, sono molto curiosa di scoprire in che modo è collegato con la famiglia di Alan, con suo padre e, forse anche con lui; insomma, il suo interesse per lo Slayer mi sembra sospetto, ma potrei anche sbagliarmi! ù.ù

Alla prossima,
V.

Recensore Veterano
22/07/16, ore 14:06

Ed eccomi qua! avevo promesso ieri notte che oggi saresti stata sveglia con due nuove recensioni e beh... mi sbagliavo u.u tuttavia, credo che entro oggi dovrei essere in grado di recensirti ogni altro capitolo vacante della storia... credo. spero. imploro T.T ad ogni modo, direi sia il caso di dire che questo capitlo mi è piaciuto parecchio, sopratutto perché sono stati introdotti un sacco di nuovissimi personaggi (io adoro le storie con ottocento miglioni di personaggi in una volta. Sono troppo divertenti e, tra l'altro, anche in Esoden accadrà che per poco non ti dimentichi chi è chi cos'è cosa e chemmai è che quando come perchè. ad ogni modo, sono contento che tu stia pubblicando anche così tanto velocemente! Come ben sai io, le storie che mi piaccioni, le faccio praticamente diventare come una specie di droga sintetica peggio della Cristal Meth di Breack in Bad, per cui puoi ben capire quanto sia felice quando vado a controllare la tua storia e mi accorgo che hai pubblicato qualcosa di nuovo! tra l'altro, come se non bastasse, ti sei mega velocizzata proprio nel momento in cui la trama principale sta venendo a galla! puoi ben capire che la cosa sia davvero epicamente epica! Tra l'altro adesso ho scoperto il vero volto dei cattivissimi, e sono abbastanza felice nello scoprire che siano così fottutamente potenti. In una storia, dal mio punto di vista, il nemico deve essere obbligatoriamente più forte del protagonista, perché altrimenti che gusto c'è? il male è troppo figo ed interessante per essere debole! Comunque sia, dopo questo delirio estenuante per pregisare che adoro la tua storia e per farmi perdonare della mia assenza imperdonabile, here we go: dunque, avevamo lasciato i nostri eroi alle prese di un ictus incurabile che le nostre due tecnomanti preferite (le mie, per la precisione) stanno tentando di curare al meglio. allo stesso tempo, in cima alla torre più alta del castello più alto della montagnia più alta, sta una donna più alta che, guardando al di fuori della finestra, osserva il mondo facendosi anche abbastanza figa e rendendo tutti quanti partecipi della sua figaggine con i suoi pensieri per niente superbi e poco vistosi. Ad ogni modo, dopo aver parlottato un po tra se se, tutta ad un tratto la porta fa slam, il guercio entra di corsa con una novità. Si tratta infatti di un ambasciatore di un'altro paese diverso da Nuova Inglanda, che voleva cercare di trovare una specie di accordo per, non lo so, evitare ulteriori conflitti tra il signore di quel posto e la signora di questo posto. Ad ogni modo, dopo un discorso che fa capire il buonissimi sangue che corre tra le due fazione e faendomi comprendere a pieno il fatto che meno male che non esistono ancora le armi nucleari sennò era finita, la tipa decide di dare in moglie ad un erede di quell'altra nazione la figlia della sua migliore amica (spero di essere io l'erede dell'altra nazione >>) e lo congeda. Dopo però si automaledice poiché, all'improvvisamente e senza volerlo, si è ricordata appena ora che quella lì era effettivamente la figlia della sua migliore amica, e quindi se lo viene a sapere molto probabilmente l'altra non le prepara più i biscotti che le piacciono tanto, per cui oh, e così. Dopo questo momento di poiliticismo applicato, torniamo finalmente nella gilda dove, dal punto di vista di Rachel, ci svegliamo affiancati da Qwain. Come ce lo si doveva aspettare, la piccina è talmente pucciosa che, non solo è una vampirella bellissima che quando cresce divetna talmente tanto orizzontabile che mi piacerebbe farle una power bomb sul letto di camera mia, ma ha pure il carattere da ragazza stile anime che io preferisco di più in assoluto (se non si era capito prima, era lo tsundere) che, come aveva dimostrato con il figo di suo padre, vorrebbe abbracciarlo di brutto, ma ha una figura da pucciosa letale senza emozioni da mantenere, e quindi evita di tralasciare troppo il fatto. Dopo di che, dopo aver fatto come chiunque si svegli da uno pseudo infarto in un'infermerie, si alza dal letto e va a scorrazzare per le stanze della gilda, incappando nella camera dove stanno vegetando Alan e il suo mentore. Il primo è abbastanza incazzato (ti pareva?) poiché la capa della gilda - tra parentesi, non so perchè ma, anche se non ho proprio un'immagine completa sua, so già che pure lei è una gnocca senza alcun legame con il genere umano - dice che emtrambi sono salvi solo per miracolo e che, prima di una settimana, non possono leavvere la zona. Ecco che però, all'imrpovvisamente, arriva Sam insieme alla sorellina che, come tutti ben sanno, ha ricevuto un due di picche grande quanto Hiroshima, ma vuole comunque fare di tutti per aiutare. Per cui, insieme alla aiuto del dottor non mi ricordo mai più il nome, rivela un modo per poter salvaguardare lo Slayer protagonista delle sue fantasie sessuali senza doverci mettere la data di uscita del nuovo Ubel Blatt di mezzo. Sulle prima la tipa non vuole dare una mano, mettendo davanti il suo orgoglio e dimostrando di essere a sua volta una rompicoglioni come tutti gli altri tecnomanti (tranne Sam) li dentro, ma poi accetta lo stesso e i due vengono curati a quel modo. La sera stessa, il nostro cacciatore preferito (che penso che tra tutti li dentro sia il personaggio più tsundere... peccato sia un uomo u.u) riceve una visita che quando sono stato operato alle adenoidi mi sarebbe piaciuto ricevere a mia volta. Comunque sia, Sam va a trovare Alan il quale, come un Barney Stevson della situazione, si aspetta di averla messa incinta per cui è pronto già ad una manovra evasiva di fuga di Devid Copperfiliana memoria. Fortunatamente tuttavia, la nostra vuole soltanto raccontargli una storia tristissima e a cui ho pianto (bugia) che parla di una ninfa che viene salvata da un tipo e che si innamora di lui per poi scoprirlo già impegnato e quindi, per il buco nell'acqua assurdo, decide di ammazzarsi. Alan, in quel preciso istante, si rende conto che i sensi di colpa fanno più male della worship hentai di un Antico, e si stente l'essere pseudo umano più orribile mai esistito sulla faccia della terra. Nonostante ciò, Sam lo perdona e, dopo averlo abbracciato, lo lascia a se. Tutti si aspettavano un'altra scena di sesso ma forse era chiedere troppo. Intanto, riceve un messaggio e, aspettando frejisse dall'altra parte della cornetta, rimane sconvolto vedendo che si tratta della ninfea ritardata. Tuttavia, il mesaggio non viene recepito chiaramente, siccome forse boh, magari non c'era proprio campo. Forse erano in galleria... comunque sia, Alan decide di dormirci su e ciao. La mattina dopo, il nostro deve prendere il treno per andare a Milano e, nel frattempo, osserva la statua di un cavallo con doviziosa attenzione. Dopodiché ecco che arrivano Rengar e Rachel, la seconda che porta con se dei pasticcini che voglio subito tutti miei. Come mi aspettavo, adesso tra i due non corre buonissimo sangue siccome, una cosa tira l'altra, il nostro ha spezzato il cuore alla seconda tecnomante più figa fi tutta new england, e quindi fa brutto. Comuqnue, dopo aver lottato contro il cavallo per farlo stare nella stiva, il nostro sale sul treno con la costante sensazione che qualcosa di orribile sta per accadere da lì a qualche parte. Come se non bastasse, gli parte lo squaraus potente perché chissà che avevano sti pasticcini avvelenati da Rachel probabilmente, e va per il bagno. Peccato che, a discapito di tutto, il suo obbiettivo era quello di andare a prendere la cavalla per fuggire come spirit e quindi, dopo aver atterrato il controllore con una testata degna di Alistar, apre la porta e prende il destriero, partendo via, verso nuove avventure... mi chiedo che altro debba ancora accadere, sul serio!

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