Recensioni per
L'effetto farfalla
di Nao Yoshikawa
Le lacrime pizzicano inevitabilmente anche i miei occhi, forse perché sono mamma...perché mi ci ritrovo nello sguardo perso e malinconico di Aziraphale e Crowley quando vedono la loro bambina crescere, diventare autonoma e percorrere la propria strada. Perché i figli sono così, sono una parte di noi ma non ci appartengono, e per quanto possa far male è questa la verità. Noi possiamo restargli accanto condividendo gioie e dolori, sconfitte e vittorie, e direi che non è poco. |
Cara buongiorno, eccomi qui per continuare la lettura della tua long: questo titolo di sicuro non promette nulla di buono, spero di sbagliarmi… però potrebbe aiutarmi a capire cosa sia successo nel futuro tanto da portare la bambina a spostarsi nel tempo. Ok, è stato doloroso e tanto, immagino quanto impegno tu abbia messo per scrivere il capitolo, si capisce credimi: la cura, l’attenzione, il coinvolgimento emotivo da parte di tutti – lettori compresi – e l’iniziale rifiuto che avviene, più che naturale e comprensibile che porta al rischio di una rottura di equilibri. Insomma, il male c’è ed è fisico, il dolore si fa sentire tanto da fare impazzire e credo che unito alla paura della consapevolezza e dell’ignoto insieme, abbia portato Crowley a rifiutare sua figlia. |
Che dolce Anathema che come prima cosa le dice che è bellissima. Mi è sembrata una cosa davvero importante. Avrebbe potuto dire di tutto, invece ha scelto proprio quel complimento sincero e onesto che, sono sicura, ha contribuito notevolmente a far tranquillizzare El. Le interazioni tra loro due mi piacciono da morire, sembrano quasi sorelle e si vede che c'è tanto affetto. |
Siamo quasi alle battute finali di una storia che ti prende dritta al cuore, perché noi sappiamo che i genitori farebbero qualsiasi cosa per i loro figli, ma non sappiamo cosa farebbero i figli per salvare i propri genitori. El ce lo mostra, e lo fa esternando tutto il proprio dolore e la sua sofferenza. Dietro suggerimento di Anathema si lascia convincere a viaggiare nel tempo, a prima che tutto ciò accadesse. "Ti riconosceranno, ti riconosceró" le dice la strega. E in fondo è accaduto così, perché certi vincoli nessuno può spezzarli. E adesso che tutto è venuto a galla e che il futuro appare così incerto e incostante Crowley e Aziraphale sentono il bisogno di dimostrarsi quanto il loro amore sia grande ed intenso, sentono il bisogno di abbracciarsi e toccarsi per sapere di esserci e di essere tangibili. Il dolore è l'angoscia della perdita lo hanno sentito vivido anche loro, ed è stato così grande da spezzare il fiato e far mancare le parole. Crowley si sente impotente e vuole marcare ulteriormente le sue priorità, ovvero il suo uomo e sua figlia. C'è poco tempo per le recriminazioni contro Gabriel, che pure è rimasto esterrefatto dal suo comportamento. C'è solo voglia di amarsi e di promettersi che niente di ciò che hanno visto accadrà davvero. Tutto può essere evitato in questo turbinio di passato e presente che si fondono insieme, ma a quale prezzo? Mi chiedo... |
Buonasera cara, eccomi qui innanzitutto per scusarmi per il ritardo con cui sono passata, ma non è affatto un momento facile, perdonami. Però non demordo e cerco di mandare avanti la lettura e le recensioni così da non restare troppo indietro. Riesci a alternare momenti di tenerissimo fluff neogenitoriale, in una maniera dolcissima e verosimile, a scambi di botta e risposta particolarmente pesanti e difficili da gestire: si tratta di due che di fatto vorrebbero eliminare una creatura che mai era esistita prima, un neonato straordinario che è unico nel suo genere e proprio nella sua unicità spaventa l’arcangelo e il demone. Ce li vedo a lanciarsi la patata bollente a vicenda finché lei non riesce a calmare la povera El che ha letteralmente preso il volo, lasciando i genitori completamente impanicati. |
Ciao Nao, mi avevi lasciata con il proposito del grande annuncio di El sulla sua identità, ma mi aspettavo un salto nel futuro/passato. E devo dire che ci voleva proprio vista la piega angst degli eventi: questo capitolo è infatti un'autentica sabbia mobile di fluff. Finalmente è arrivato il momento del parto e della nascita di El: ho trovato adorabile sia tutta la preparazione (Crowley che costruisce la culla e che prima esorta Aziraphale a muoversi e poi a tornare a sedersi in un'adorabile contraddizione), sia la nascita effettiva, sia ancora quei primi momenti insieme alla neonata. |
Ciao Nao! Finalmente riesco a passare (perdonami per il ritardo!). |
È arrivato l'angst! Quello vero, quello forte, che arriva al cuore e ti risale su fino agli occhi ormai già gonfi e pronti ad esplodere. |
Ho provato a immaginare la scena in cui Aziraphale fa gentilmente notare a Crowley che il nero non è molto consono per una femminuccia e niente, devo ancora smettere di ridere. XD |
Ciao ^^ |
In ritardissimo, ma eccomi! |
Cara buongiorno, eccomi qui per procedere con la tua long. Ed ecco che è arrivato il momento che aspettavo da tipo un’eternità: la confessione di El. Si nota che ha paura della reazione di Aziraphale, penso che non sia per cosa pensi ma per il fatto che possa non crederle. Lei gli racconta chi è, non gli dice esattamente perché è lì ma si mostra per la sua vera essenza e per la sua appartenenza; io ci speravo, davvero ci speravo che avrebbe potuto reagire meglio, ma è anche vero che sarebbe stato improbabile vederlo correrle incontro e dirle “ti credo, so per certo che tutto questo è vero.” Insomma, non si può non notare, ma nemmeno fare finta di crederci da un momento all’altro. |
Innanzitutto adoro come hai descritto l'aspetto di El (e l'immagine a fine capitolo). Le ali diverse, i capelli biondi con le ciocche rosse, gli occhi di due colori! Un perfetto mix di Crowley e Aziraphale. Mi piace! |
o porca miseria.... sono arrivata alla fine.... e vacca boia sto piangendo |
Ciao cara! Come promesso, eccomi qui! Non riesco a credere che il prossimo sarà l'ultimo capitolo, quasi non mi sembra vero. |