Recensioni per
Congiunzione astrale
di paige95

Questa storia ha ottenuto 258 recensioni.
Positive : 258
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
07/04/24, ore 20:31

Ciao, come ti avevo detto volevo passare da te, come sai adoro questa storia e sono felicissima che tu abbia potuto aggiornare, così eccomi con tanto entusiasmo per un nuovo bellissimo capitolo!
Christian si sta preparando a una battaglia, e la sua mente e il suo cuore sono lacerati. Lui è perfettamente consapevole di non essere in grado di sparare a sangue freddo per uccidere altri esseri umani, la sua sensibilità è troppo forte e non gli permette di vedere nei soldati avversari dei veri nemici, sa che non riuscirebbe mai a sparare per primo. D'altro canto, però, si rende anche conto del fatto che i suoi scrupoli potrebbero portare alla morte dei suoi uomini, perché in fondo è lui che deve guidarli e non può permettersi esitazioni. In tutto ciò mi chiedo perché, alla fine, si sia arruolato, visto che sapeva di non voler togliere la vita ad altri uomini, forse sarebbe stato più utile come ufficiale medico o cose del genere, perché adesso la sua situazione è veramente molto delicata. Mi si è straziato il cuore durante la sua telefonata a Katherine, in un certo senso mi è quasi parso che la sua fosse una telefonata di addio, come se Christian avesse pensato di sacrificarsi pur di non uccidere nessuno e non mettere in pericolo i suoi uomini... spero di aver capito male!
E poi c'è l'azione, la battaglia. Devo dire che in questa parte mi sono commossa ancora di più per Flores, che dimostra sempre maggiore umanità e sembra riavvicinarsi sempre di più al giovane che era tanti anni prima. Desidera salvare quanti più civili possibile perché si sente in colpa per ciò che ha fatto in Vietnam, e poi ha sviluppato un senso di protezione per Christian, ha capito il suo senso dell'onore e la sua volontà di pace e vuole ad ogni costo che torni sano e salvo dalla sua famiglia e soprattutto dalla sua bambina. Nel frattempo, però, Christian è in mezzo alla battaglia e io posso anche capire la sua comprensione e il rifiuto di sparare contro ragazzi che sono stati costretti da un regime malvagio a combattere (un po' come Josef nella mia storia!), oppure convinti a forza di indottrinamenti e lavaggio del cervello... lo capisco però sono anche tanto in pena per lui! Comunque, a quanto pare, anche Beatriz condivide i suoi sentimenti, quando colpisce un giovanissimo afghano resta sconvolta, si rende conto che quel ragazzo potrebbe essere suo figlio e non vuole lasciarlo morire da solo, resta accanto a lui in lacrime fino alla fine. Christian e Beatriz non possono che essere grandissimi amici, visto che condividono la stessa visione della vita e vedono nella guerra un mostro, qualcosa voluto dai governi che mandano a morire giovani e anche civili innocenti per i loro interessi.
Intanto, a Los Angeles, altre persone stanno vivendo un proprio Inferno interiore. Margaret continua a soffrire e a angosciarsi per la sorte di Samuel, ma adesso scopre che anche il suo grande amico Padre Ralph sta per partire per l'Afghanistan e non può sopportarlo, non può permettere di perdere anche lui. Mi fa molta pena questa ragazza che in poco tempo ha visto crollare tutto il suo mondo e le sue sicurezze e che vede le persone amate partire per un luogo dove c'è solo morte e distruzione, nonostante quello che dice Padre Ralph. Ho trovato molto bello che Delilah sia stata la persona alla quale Margaret si è subito affidata per esprimere il suo dolore e la sua paura, ovviamente lei ha temuto che fosse successo qualcosa a Samuel, invece Margaret è stravolta perché anche Padre Ralph vuole raggiungerlo in Afghanistan.
E poi è davvero bellissimo l'approfondimento su Padre Ralph, che, un po' come Flores, nasconde un passato tragico, errori compiuti e in particolare cose che sono accadute in Vietnam e adesso vuole cercare di rimediare partendo per l'Afghanistan e cercando di ritrovare Samuel. La sua Rachel non è morta come Isabel, ma è stato lui a lasciarla perché, dopo gli orrori del Vietnam, non si è sentito più degno di lei e di una vita felice al suo fianco. In un certo senso mi ha dato l'idea che la sua scelta di diventare sacerdote sia nata dal desiderio di rimediare e riparare più che da una vera e propria vocazione, e questo lo porta a voler raggiungere un territorio come l'Afghanistan, distrutto e martoriato, per portare conforto, una sorta di espiazione per ciò che tanti anni prima ha compiuto invece in Vietnam. E, anche se mi dispiace molto che Margaret debba veder partire anche lui, nel suo caso soprattutto posso capire il suo bisogno di andarci e di rimediare, portando amore e pace come un tempo, da soldato, ha invece portato violenza e morte. I sensi di colpa non si sono mai placati, non gli è bastato rinunciare alla sua stessa vita e alla donna che amava, ora sente la necessità di fare di più ed esporsi in prima persona.
Sono stata felicissima di leggere di nuovo questa storia, i tuoi personaggi sono sempre così intensi e profondi, le loro vicende e i loro problemi toccano il cuore e commuovono, mi erano davvero mancati tanto!
Bravissima, spero che troverai ancora il tempo per portare avanti questa magnifica storia!
Un abbraccio!
Abby

Recensore Master
04/04/24, ore 23:08
Cap. 1:

Ciao!
Era da tantissimo che avevo questa storia in lista lettura (perché sono una persona terribilmente procrastinatrice, di base ahahah) e finalmente trovo modo di leggerla ♥
Mi aveva catturato tantissimo il titolo sin dall'inizio, perché sono attratta più o meno da tutto ciò che abbia vagamente a che fare con le stelle e il cosmo; poi vedevo come ne parlavi e parli su Facebook ed era chiaro che fosse una storia a cui tenessi molto, quindi ero doppiamente curiosa di leggerla. Così, quando ho visto che avevi aggiornato dopo tanto tempo, ho deciso di cogliere la palla al balzo ♥

Già il prologo mette bene in evidenza i temi delicati che ti proponi di affrontare e, per di più, dalla prospettiva di un Paese quale gli Stati Uniti. Premetto che io sono abbastanza critica delle politiche estere e belliche statunitensi; quindi leggere la storia sarà una sfida dal punto di vista emotivo – ma in senso buono, nel senso che trovo che tu abbia fatto già un ottimo lavoro di rappresentazione.
In Daniel Clark ho visto proprio la figura dell'"americano doc": dedizione al lavoro in quanto tale, più che al contenuto dello stesso, caffè sempre in mano, un patriottismo venato di commiserazione verso i soldati spediti al fronte – e loro soltanto, con poco riguardo della popolazione civile – e un pragmatismo innato, che lo spinge a ritardare la pubblicazione del giornale pur di non rovinare i festeggiamenti di quel giorno a loro tanto caro.

Abbiamo anche un rapporto col figlio Samuel che sembra già molto conflittuale, ma allo stesso tempo mi è difficile inquadrarla in così poche righe. C'è una sorta di distacco, ma allo stesso tempo anche fiducia, visto che gli affida le comunicazioni interne ad appena quindici anni. Mi piace, non è un qualcosa di netto e definito e sono curiosa di scoprirne di più.

Tra le righe, o meglio i trafiletti, compare anche Christian, che per ora sembra solo calzare bene le vesti dell'eroe di guerra, ma aspetto ovviamente di conoscerlo meglio in futuro.

Spero di riuscire presto a leggere il prossimo capitolo e, nel frattempo, ti faccio i complimenti per questo incipit che mi ha subito coinvolta nella storia ♥
Alla prossima,

-Light-

Recensore Master
31/03/24, ore 20:47

Carissima ^^
Ma che splendida Pasqua con un nuovo capitolo di questa meravigliosa storia!
Attendevo con ansia il tuo aggiornamento ❤️❤️❤️
Torniamo dal nostro marine dal cuore d'oro. Christian è davvero troppo buono per fare il soldato, l'esperienza lo ha reso più competente e determinato, ma a differenza di molti suoi commilitoni non ha perso il suo lato più sensibile.
Ora che trova ad affrontare una missione così pericolosa non può far a meno di pensare ai suoi affetti, a tutto quel che ha da perdere, al dolore che potrebbe causare alle persone amate. La telefonata alla moglie è stata davvero intensa e commovente. Christian cerca di fare del suo meglio per trasmettere alla moglie tutto il suo amore, senza però manifestare il suo reale turbamento per non causarle ulteriori preoccupazioni. Dall'altra parte Katherine conosce bene l'uomo che ha sposato e sa cosa dire per fargli coraggio, ricordandogli quanto sia importante che ritorni a casa sano e salvo, e soprattutto rammentandogli che c'è chi crede in lui e ha fiducia nel fatto che saprà sempre fare del suo meglio, ovvero lei e la piccola Alisia.
Sono certa che Christian saprà far tesoro di queste parole e che nel profondo del suo cuore la sua famiglia sarà sempre la sua ancora di salvezza.

Nel mezzo dell'azione la narrazione diventa più drammatica.
Christian si preoccupa sempre degli altri esseri umani, anche se nemici. Questo è pericoloso e a volte anche dannoso per la mentalità di un soldato, ma comprensibile e anche ammirevole.
Sono sempre dell'idea che prima o poi il nostro amato Christian dovrà rinunciare al suo lato più sensibile ed emotivo per iniziare a "fare sul serio", penso che fosse di Platoon la frase: la prima vittima della guerra è l'innocenza.
In ogni caso, Christian si premura di neutralizzare il nemico senza ucciderlo.
Purtroppo nel caso di Beatriz questo non è stato possibile e la donna rivede nel nemico morente la figura del figlio. Anche qui vediamo l'empatia di Christian, che comprende e supporta la sua compagna in un momento così difficile.
Interessante il rapporto che si è creato tra Beatriz e Christian, i due condividono un passato sentimentale che però non si è mai rivelato vero amore, mentre ora si stimano e si rispettano a vicenda come commilitoni, oltre che condividere una sincera amicizia.

Padre Ralph è un personaggio complesso, tormentato dalle colpe e dai fantasmi del passato. Affrontando da giovanissimo gli orrori della guerra non si è sentito meritevole dell'amore della donna amata, tanto da decidere di lasciarla andare per permetterle di vivere una vita lontano dai suoi tormenti. La vita religiosa gli ha permesso di aiutare le altre persone, ma ora che rivede nella giovane Margaret la donna perduta, non vuole arrecare altro dolore, non vuole che la sua triste storia si ripeta, non vuole che l'amore di due giovani sia nuovamente ostacolato dalla guerra.
Così Padre Ralph compie un atto di coraggio, decidendo di agire in prima persona. Una scelta davvero ammirevole, che forse vuole provare a rimediare alla paura avuta in passato, ai limiti mai superati.
Di certo per lui non sarà semplice riaffrontare i fantasmi della guerra.
Infine molto bello il rapporto di amicizia che si è creato tra Margaret e Delilah, due donne unite non solo dalla sofferenza, ma soprattutto dalla speranza.
Complimenti anche per l'attenzione ai particolari, dagli acari dei materassi alle specifiche armi che vengono nominate. Apprezzo sempre il tuo lavoro di ricerca.
Bravissima, questa storia è sempre più appassionante. Riesci sempre a mostrarci l'interiorità dei tuoi personaggi grazie alla tua sensibilità e alla tua bravura nell'introspezione ❤️
Attendo già con ansia il prossimo capitolo.
Un abbraccio e alla prossima! :)

PS: auguri di Buona Pasquetta!

Recensore Master
23/12/23, ore 19:05

Ciao,
così Samuel appena arrivato viene subito catapultato in questa nuova terribile realtà. Ho trovato molto bello il modo in cui hai descritto il suo spaesamento in questo paese martoriato dalla guerra, così caldo, polveroso e lontano dalla cultura americana. Mi è piaciuta molto la figura del medico che vede il giovane Samuel come un figlio e si sente subito in dovere di aiutarlo e proteggerlo.
La scena con i bambini che giocano a cricket è veramente bella, sembra quasi un sogno, terribile poi come uno di quei bambini sia lo stesso ferito dalla mina. Il fatto che Samuel non li abbia avvertiti è la dimostrazione come ancora non si fosse reso conto della realtà in cui si trova. Penso che man mano che la storia andrà avanti diventerà sempre piu esperto e attento.
Molto bello lo scambio finale con la ragazza afghana, soprattutto la riflessione sul'importanza del "sorriso" hai espresso un pensiero davvero profondo.
Complimenti e a presto! ♥️
AlbAM

Recensore Master
03/12/23, ore 13:58

Ciao,
ed ecco che abbiamo il primo incontro tra Christian e Samuel. Ho trovato molto originale l'idea che sia il “veterano” ad avere un attacco di panico e che il civile cerchi di dargli una mano a calmarsi. Tra l'altro In questo frangente Samuel è risalito un pochino nella mia stima, anche se continuo a non piacermi il modo in cui si è comportato. Comunque vedremo, magari l'esperienza che sta per vivere lo aiuterà a migliorare!
Una volta atterrati i protagonisti si separano l
e noi seguiamo Christian, che non fa neanche in tempo ad arrivare che subito pretendono da lui che faccia i miracoli! Devo dire che hai descritto benissimo il disagio di Christian, al punto che ho iniziato anche io a sentirmi soffocare da tutta quella pressione. Giustamente chiede di poter avere qualche momento per “respirare” e ne approfitta per inviare un messaggio alla moglie che subito lo chiama. Il momento è molto bello e carico di emozione, si sente quanto la situazione sia dura per entrambi.
Sentire Katherine lo aiuta a riprendersi il tanto da rientrare dentro e iniziare ad affrontare la situazione.
Complimenti, un bellissimo capitolo che mi ha fatto affezionare ancora di più a Christian e Katherine!
A presto! ❤️
AlbAM
(Recensione modificata il 03/12/2023 - 02:46 pm)

Recensore Master
29/09/23, ore 15:17

Ciao dolcezza!
In ritardo ma ci sono, perdonami ♥
Inizi il capitolo con il rincasare di Fabian e devo dire che questa semplice azione mi ha passato un senso di inquietudine che comporta ciò che quell’uomo ha dovuto provare nell’entrare in casa. È un’azione che dovrebbe essere spontanea e quasi rilassante, ma qui per tutti i loro problemi si sono ritrovati a rendere “casa” un posto inospitale e poco sano da vivere.
 Ho adorato il modo in cui la figlia cerca di scoprire qualcosa, quel modo innocente che un’adolescente ha nell’approcciarsi a una questione spinosa come quella.  Mi piace, l’ho adorata perché è umana e un’anima pura che viene a contatto con qualcosa di terribile.
Il passaggio successivo è il confronto temuto da Fabian con la moglie Sophie e anche qui ci ho trovato un’umanità unica e potente. Un uomo che non sa nemmeno lui come sentirsi di fronte a tutto quello, un uomo che si sente messo in secondo piano per via di un altro uomo già morto da tempo.
È un pensiero semplice e giusto quello che fa quando guarda quella fotografia perché penso che molti uomini avrebbero dato di matti nel vedere la propria compagna piangere per l’ex marito in quel modo…
La cosa che più mi ha toccato è il suo discorso sui figli, che è una cosa umana e normale da fare in una situazione del genere, ma qualcosa di egoistico a livelli di una donna ferita e a cui hanno tolto tutto nella vita.
Questa scena mi ha toccato le corde dell’anima ed è sempre bello quando ciò accade in uno scritto perché significa che l’autore è riuscito a coinvolgere il lettore ♥
Passiamo alla parte di Nathan che si ritrova a scontrarsi con la realtà del divorzio, un uomo spezzato ma che non vorrebbe esserlo, che ci prova con tutto se stesso a combattere quel mostro che lo divora dentro ma che non riesce a scacciare.
È un uomo distrutto da ciò che è accaduto e che non vuole capacitarsene, mi si è stretto il cuoricino ♥
Sophie arriva e lo aiuta a cambiare pensiero, a uscire per qualche minuto dalla sua bolla di dolore e nella stessa bolla riesce a smuovere qualcosa, ad aiutare la donna a ricordare alcuni dettagli; diciamo che la loro chiacchierata è stata d’importanza per muovere le indagini e devo dire che sei riuscita a farlo sembrare naturale e spontaneo, non come una macchinazione di un’autrice, ma qualcosa che Sophie ricorda davvero solo in quel momento grazie alle parole di Nathan.
Insomma, l’ho trovato corretto e molto ben fatto questo fatto.
Passiamo ora a questo inizio del matrimonio di Maryam e Karim.
C’è dolcezza, c’è timore, c’è angoscia, c’è salvezza e speranza, tutto ciò in queste poche righe e tutto è mischiato in un mix d’impatto e dolce amato.
Sì, perché si capisce cosa lega i due e che quello non è un amore carnale come quello tra Samuel e la sua fidanzata, no, questo è un amore platonico, qualcosa che non vogliono che scivoli in carnale, qualcosa che rimarrà su un piano meramente sentimentale, un amore assoluto e intoccabile.
Che dire? c’è tutta la delicatezza di cui tu ti “macchi” sempre, non c’è una parola fuori posto che possa portare a contrastare tutto ciò che ho scritto fino a ora, anzi, ogni lettera e ogni sillaba incoraggia la delicatezza e la pesantezza di quel momento con armonia. Complimenti perché non deve essere facile scrivere di una cultura che non è nemmeno la tua e farlo con così tanta passione e dolcezza è invidiabile ♥
Anche il loro breve confronto sa tantissimo di loro due, di come fino a questo momento si sono approcciati l’un l’altro con rispetto e pudore.
Il fatto che lei voglia diventare medico come lui è un tocco in più, qualcosa che mi ha strappato un sorriso perché lei ha preso a esempio l’uomo che le sta salvando la vita,  lo fa da sempre, ma finalmente riesce a dirlo ad alta voce. È una scena fortissima e colma di speranza, qualcosa che porta orgoglio anche in Karim oltre che a quella leggera angoscia perché lei è una donna, è incinta a seguito di una violenza e in più non ha una base di studi, ma lei ci crede e quindi lui lo accetta.
Questo significa anche entrare in un matrimonio: trovare compromessi e vedere speranza solo perché l’altra parte ce la vede.
Stupendo.
Che dire… mi era mancata la tua scrittura, i tuoi personaggi, la tua delicatezza nel trascrivere fatti destabilizzanti e momenti belli. Mi eri mancata tu come autrice, quindi sì, in ritardo ma felice di essere riuscita – la lettura mi ha preso tre giorni e perché non ce la faccio io mentalmente, ma il testo rimane scorrevole sia ben chiaro – a passare su questo capitolo ♥
Io lo sai che con i miei tempi arrivo sempre, ma oltre a ciò ci tengo a ricordarti che questa storia – ogni singolo capitolo di essa – vale molto di più di moltissimi libri che si trovano in circolazione, te lo dico perché so cosa sto leggendo.
So che tu dubiti del suo valore e so anche che queste parole non serviranno a risollevare nulla, ma vale tanto a livello umano, a livello di scritto e a livello di unicità ♥
Non c’è nulla di scontato o di superficiale, qui c’è un livello di introspezione molto potente, ogni personaggio ha un proprio cuore e una propria anima che pulsano, non sono piatti e men che meno non sono una versione stropicciata di qualcosa.
Devi essere fiera di ciò che hai creato, di ciò che, parola dopo parola, hai messo insieme ♥
Non smetterò mai di dirtelo, sappilo!
Io non vedo l’ora di riuscire a leggere altro scritto da te e, lo sai benissimo, che io questa storia prima o poi mi piacerebbe tantissimo vederla in formato libro, anzi, penso che sia uno dei miei sogni più importanti ♥
Ciao carissima e per ogni cosa sai dove trovarmi perché anche se ogni tanto posso sembrare distante e fredda, io per te nel mio piccolo ci sono ♥
Ciao ciao!

Recensore Master
17/09/23, ore 16:43

Ciao,
questo capitolo è stato un po' difficile da leggere, emotivamente parlando. Avendo lasciato la mia città per motivi di lavoro so bene cosa vuol dire salutare la famiglia ogni volta che si deve partire per cui ho rivissuto il malessere e la tristezza di quei momenti, per fortuna ormai lontani. Questo per dire che scrivi davvero bene e sopratutto rendi reali le emozioni dei personaggi. In particolare attraverso tutti quei piccoli gesti.
Mi è piaciuto moltissimo il momento in cui lui fruga tra le catenine della moglie e lei appare all'improvviso e da un primo momento di imbarazzo si passa alla complicità e all'affetto tra marito e moglie. L'ho trovato molto realistico e commovente.
Anche il rapporto con la bambina è molto tenero e dolce, si capisce che lui è un padre presente e affezionato.e che mancherà molto alla sua famiglia. Crhistian mi piace davvero molto! ❤️
Nella seconda parte incontriamo Samuel. Non so ma non riesco ancora a farmelo diventare simpatico. Continuo a pensare che si sia comportato in modo terribile e che al posto di Margareth non so se sarei riuscita a perdonarlo. O forse perdonarlo si, ma aspettarlo no. Non tanto per una ripicca ma perché, almeno per il momento, troppe cose di lui portano a pensare che finirà per somigliare troppo a suo padre. Uno che fa saltare il matrimonio per lavoro, quante altre volte metterà la famiglia dopo il lavoro? Quante altre volte deluderà la moglie e i figli mancando a un evento per loro importante?
Certo questa esperienza di "giornalismo di guerra" potrebbe anche insegnargli quali sono le vere priorità nella vita. Chissà, per ora sono scettica!
Sua sorella Delilah invece mi è risultata piuttosto simpatica, probabilmente passerà parecchio tempo prima di incontrarla di nuovo, ma per quel poco che è apparsa mi è sembrata proprio un bel personaggio positivo e leale.
Immagino.che Christian e Samuel si incontreranno presto e so o molto curiosa di scoprire che tipo di rapporto si instaurera' tra loro. Oppure per qualche strano scherzo del destino non sono destinati a incontrarsi?
Sono curiosissima di scoprirlo!
A presto ❤️
AlbAM
(Recensione modificata il 17/09/2023 - 04:55 pm)

Recensore Master
12/09/23, ore 11:43

Ciao,
ed ecco una coppia che è esattamente all'opposto della precedente. Qui abbiamo un fidanzato poco attento e troppo impegnato a cercare l'affetto e la stima del padre, al punto da far saltare il matrimonio con una ragazza che, lasciamelo dire, perdere è veramente da cretini. Ma quante possibilità avrà Samuel di trovare una donna in grado di capirlo come Maggy, che lo conosce fin da quando erano ragazzini? Sono sincera, io dopo una cosa del genere, chiuderei i rapporti per sempre è evidente infatti che lui si avvia a diventare freddo ed egoista come suo padre. Comunicare una notizia del genere a quindici giorni dal matrimonio fa già capire il tipo di futuro che aspetta Maggie: verrà sempre dopo il lavoro di Samuel, perché come lei stessa dice "la sua fidanzata non è una priorità". Per non parlare del fatto che lui non si sia minimamente sentito impegnato davvero, visto che non ha il minimo rimorso a far saltare il mattimonio! Chissà se quello che vivrà in Afghanistan porterà Samuel a capire quali sono le vere priorità.
In ogni modo al di là del nervoso che mi ha fatto venire il comportamento di Samuel (che è la dimostrazione che hai colpito nel segno suscitandomi una forte reazione emotiva), ti faccio i complimenti anche per questo capitolo che conferma la tua capacità nel delineare le personalità sei personaggi e le loro relazioni.
A presto! ❤️
AlbAM

Recensore Master
08/09/23, ore 13:11

Ciao,
eccomi di ritorno alla tua storia. Questo secondo capitolo è molto intimo. Mi piace il rapporto profondo e sincero che lega questa coppia. È triste che Christian, che scopriamo essere il Navy seal citato nell'articolo del prologo debba lasciare la sua famiglia per nove mesi. Per tutto il capitolo ho percepito l'amarezza di Christian, il suo non potersi rifiutare, nonostante la bambina sia ancora molto piccola e soprattutto il suo dispiacere per il dolore che sa di arrecare a sua moglie. Dall'altro lato ho sentito tutto lo sconforto e la paura di Kathe, che ormai si era abituata alla serenità della vita familiare con Chris e si ritrova di nuovo, e del tutto inaspettatamente, a dover convivere con l'ansia quotidiana di ricevere una notizia terribile.
Di contorno al momento doloroso che vivono i due protagonistidel capitolo, conosciamo anche un po' della loro storia scoprendo che per motivi opposti non hanno avuto una giovinezza facile. Mi ha un po' preoccupato l'accenno al migliore amico di Chris, spero che il suo essere così vicino alla famiglia non finisca per creare un terremoto... Kathe e Chris sono una bella coppia e mi dispiacerebbe se tutto si rompesse per un cedimento di Kathe e dello stesso William.
Decisamente un bel capitolo di presentazione per Chris. Ora sono curiosa di scoprire di piu di Samuel...
Complimenti!
A presto ❤️
AlbAM

Recensore Master
02/09/23, ore 14:52
Cap. 1:

Ciao,
era da un po' che ero incuriosita dalla tua storia (confermo il mio parere sul titolo, che invoglia alla lettura), partecipare alle "Letture nel limbo" l'evento proposto da L'angolo di Madama mi ha dato finalmente la spinta giusta per iniziare la lettura!
Comincio col dire che mi è piaciuto questo prologo, contiene da subito gli elementi giusti per incuriosire il lettore. In particolare mi è piaciuto il contrasto tra i festeggiamenti per il giorno dell'indipendenza e l'attacco terroristico a Kabul, sventato da un coraggioso Navy seal.
Il direttore mi ha ricordato un po' il direttore che vessa sempre il povero Peter Parker! Il figlio del Direttore, Samuel, che sembra apparso solo di passaggio è il giornalista che verrà inviato a Kabul?
Ok, mi hai veramente incuriosito e sono felice di aver finalmente iniziato a leggerti!
Aggiungo che scrivi davvero molto bene!
A presto ❤️
AlbAM

Recensore Master
30/08/23, ore 07:39

Ciao tesoro,
sono stata particolarmente felice di riuscire a recensire già ora anche questo capitolo, che mi ha riportato alla mente i nostri dialoghi riguardanti la California del sud, ma cercherò di andare con ordine…
Mi ha fatto molto piacere rivedere William che è sicuramente il miglior amico che Christian potesse avere e che non smette di tener fede alla promessa fatta al soldato di esserci per la sua famiglia, durante la sua assenza forzata. Kathe è di turno sulla torretta, ma la sua mente è altrove, persa a pensare a Christian e all’amore che condividono, triste perché lui si è perso il primo giorno di scuola della sua bambina, quella bambina che ama tanto e che vuole proteggere ad ogni costo. L’idea che Christian si senta nuovamente pronto per essere padre, che mi sembra condivisa anche dalla moglie, è una novella particolarmente lieta, perché mostra quanto l’uomo sia pronto ad espandere ulteriormente il proprio cuore per condividere l’amore con un’altra creatura - dopo aver sofferto così tanto per la perdita dei genitori così amati.
Kathe mi è sembrata particolarmente provata, ma c’era da aspettarselo, ho amato tanto la sua riflessione sulle stagioni che passano e la sua attesa spasmodica per la primavera che le riporterà Christian finalmente a casa - io, come Samuel, non dubito che l’uomo sarà riunito alla sua famiglia, sono un’eterna ottimista.❤️
La notizia portata da Gwen è stato un colpo al cuore, ma c’era da aspettarsi che la situazione con gli ostaggi non sarebbe rimasta immutata a lungo, si tratta pur sempre di una guerra. La confessione della ragazza riguardo ai sentimenti che prova per questo giovane soldato per noi ancora sconosciuto, mi hanno emozionata non poco (faccio già il tifo per loro, sappilo) e ci hanno permesso di capire quale sia la tempra de Alexander e quanto sia puro il suo cuore. Sono felice che Christian non abbia sgridato Gwen, ero certa che non si sarebbe comportato come Flores, e che, anzi, le sia rimasto accanto per aiutarla a prendere sonno e ricordarle che non è affatto sola al mondo. Sono convinta che si riveda davvero tanto in questa recluta profana proprio come lui, ansiosa di mostrarsi degna del ricordo del padre, proprio come Christian cerca di rendere orgogliosi i propri genitori in tutto ciò che fa.
Le confessioni che l’uomo ha fatto a Samuel mi hanno stupita, sono contenta che si sia confidato con lui, credo che il buio abbia fatto la sua parte permettendogli di essere più sincero che mai con le proprie emozioni, è tutto questo ha anche portato a un nuovo legame tra i loro destino: Margaret è la maestra di Alisia, e io non potrei essere più felice di così! Per Christian salutare la figlia è stato un vero e proprio balsamo, soprattutto dopo le notizie negative portare da Gwen, anche se ora l’uomo è giustamente preoccupato dall’invito da parte dei suoceri… sono certa che Kathe saprà farsi valere con i genitori, che mi auguro possano essere di supporto per lei, anche se non ne sono molesto convinta.
L’arrivo di Maryam ha scombinato di nuovo le carte! Spero che non ci siano brutte notizie per Karim, anche se avevo sentito la sua mancanza e sono particolarmente felice che lui e Samuel si riuniranno.
Sono ripetitiva, lo so, ma non posso che complimentarmi ancora per come stai gestendo questo intreccio complicato e per come stai dando spazio e una caratterizzazione meravigliosa ad ognuno dei tuoi personaggi… grazie di condividere tutto questo con noi.
Ti abbraccio forte e ti do appuntamento a molto presto!
Francy

Recensore Master
30/08/23, ore 07:06

Ciao tesoro,
sono davvero felice di essere nuovamente qui, nonostante io abbia sempre la sensazione di procedere troppo lentamente e avevo sperato di fare molti più progressi durante le vacanze… diciamo che la scarsità di rete che c’è in Corsica non ha aiutato molto, ma non demordo.
Inizio con il dirti che trovo tu sia stata particolarmente brava a miscelare le parti più tecniche legate alla conduzione dell’elicottero insieme alle emozioni provate sia da Christian che da Gwen - oltre che, in maniera minore, da Samuel, che è rimasto saggiamente al suo posto durante tutto il volo. È stato una sorta di cerchio che si chiudeva: Christian accanto a Gwen in cabina di pilotaggio, un po’ come doveva essere stato per il capitano ai tempi in cui la recluta era lui e, al suo fianco, vi era il padre di Gwen. Sono certa che l’uomo sia orgoglioso della figlia e di come si sia comportata in cabina di pilotaggio, nonostante qualche normalissima incertezza.
Trovo che tu stia riuscendo a dare tanta umanità a Christian, a mostrarci le sue debolezze, che sono proprio quelle che lo rendono il soldato che è, e che sono innegabilmente legate al suo passato doloroso. La descrizione del temporale, che hai fatto prima del decollo, è stata particolarmente evocativa e calzava in maniera particolare con le emozioni di tutti e tre i tuoi personaggi: ognuno alle prese con i propri sentimenti contrastanti nei confronti delle vite che sono riusciti a salvare - a discapito di così tante, troppe, altre.
Il fulmine che li ha colpiti mi è sembrato un ottimo mezzo per permetterti di mostrarci nuovamente le ansie legate al volo che Christian non poteva aver superato solo perché impegnato a salvaguardare i due giovani che erano con lui. È così il capitano, aiutato da Gwen, riesce a diportate l’elicottero a terra, ma non si da nemmeno il tempo di comunicare con la base, perché i suoi subbi e le insicurezze tornano a tormentarlo ed è solo grazie al conforto della giovane Gwen che l’uomo riesce a trovare la forza di condividere quello che lo attanaglia. Immagino che un confronto con Kathe sia necessario a questo punto e, visto quanto ci hai già raccontato di lei, non dubito che la donna riuscirà a comprendere i motivi che hanno spinto il marito a scegliere di rimanere a Kabul, pur se lei avrebbe preferito una decisione diversa. Credo che Kathe conosca bene l’uomo che ha sposato ed è ben consapevole che non sarebbe riuscito a sopportare di non fare nulla per quel popolo martoriato - nonostante si tratti solo di una goccia nel mare, purtroppo.
Questo capitolo è stato davvero una scarica di adrenalina, sei stata meravigliosa!
Spero davvero di riuscire a tornare presto.
Un grande abbraccio,
Francy

Recensore Master
29/08/23, ore 12:29

Ciao tesoro,
come anticipato ti l’altro giorno, sono nuovamente qui tra queste meravigliose pagine e riesco a proseguire nella lettura del magnifico intreccio a cui hai dato vita.
Questo capitolo è stato forse il mio preferito, almeno per ora, perché si sei concentrata in maniera particolare su tre personaggi a me particolarmente cari - che si sono rubati la scena l’un l’altro durante il confronto iniziale.
Non avevo dubbi riguardo al fatto che Christian avrebbe cercato di proteggere Samuel, così come vorrebbe poter fare anche con Gwen (sebbene lei sia un soldato e sia più preparata del giornalista ad affrontare una simile realtà), ma Christian prima di tutto è un padre ed è per lui impossibile non vedere negli occhi dei due giovani quelli ancor più innocenti della sua Alisia. Probabilmente è proprio per questo motivo che il generale Flores aveva sottovalutato il capitano, lo credeva diventato troppo morbido dopo essere diventato padre e immaginava che non vedesse l’ora di poter far ritorno a casa sua e riabbracciare Kathe e Alisia. Christian però è dotato di un grandissimo senso del dovere e di tanto coraggio - oltre che di grandi capacità - e, nonostante la mancanza di riposo post ferita e il dolore che lo dilania, ha ideato un piano ed è impaziente di comprendere se riuscirà a metterlo in atto.
Ho amato l’excursus nel suo passato ai tempi del brevetto di volo: è più che comprensibile che non ami volare visto quanto un aereo gli abbia portato via, ma trovo che il suo modo di affrontare la cabina di pilotaggio sia decisamente sensato, concentrarsi sui comandi, per non soccombere davanti al timore dei cieli. Il suo ritorno ha forse stupito Samuel, ma non di certo Gwen, anche se i due giovani sono rimasti un po’ colpiti dai modi bruschi che di certo non si addicono a Christian. Ha scelto di mettere entrambi sotto alla sua ala e, ne sono certa, finirà con l’aprirsi con entrambi e far comprendere loro come si possa tornare alla vita di prima dopo aver servito in un luogo simile e aver assistito agli orrori più brutali.
Tra Gwen e Samuel sta nascendo una bella complicità e spero proprio che possano farsi forza a vicenda, soprattutto Gwen, visto che sente di essere sola al mondo - a differenza di Samuel. Mi manca un po’ Maggie, spero che il ragazzo abbia presto l’occasione di parlarle, perché sono certa che lei ne sente immensamente la mancanza.
Ora attendo impaziente di scoprire il piano di Christian, che sono certa sarà risolutivo.
Nel frattempo ti abbraccio e prometto di tornare presto,
Francy

Recensore Master
26/08/23, ore 07:32

Ciao tesoro,
rieccomi finalmente qui tra queste meravigliose pagine che hai saputo tessere davvero in maniera magistrale, che mi appassiona sempre di più capitolo dopo capitolo.
Mi è piaciuto tanto l’excursus iniziale che ti ha permesso di farci conoscere un po’ meglio i genitori di Christian e come la loro influenza sia stata fondamentale per il ragazzo - nonostante la morte prematura. Che meravigliosa scena quella di Kathe che va sulla loro tomba, proprio come è solito fare il marito, osserva le loro foto e pensa a quanto il marito sia simile si genitori tanto amati che sono scomparsi tanto, troppo, presto. Hai saputo tratteggiare anche la relazione l’amore che i genitori di Christian condividevano, pur se semplicemente dai pensieri della nuora. La telefonata di Chris è arrivata forse in un luogo poco opportuno, ma al momento giusto per riuscire finalmente a calmare Kathe e farle risentire la voce del marito dopo un’assenza troppo prolungata.
Gwen si sta rivelando una valida spalla e una presenza davvero fondamentale per Christian e sono stata felice che fosse presente lei al suo risveglio, pronta per aiutarlo - nonostante le resistenze del tenente, certi uomini sono sempre troppo testardi, non trovi? Mi chiedo cosa abbia spinto il generale Flores a diventare così rigido, perché un simile comportamento mi sembra totalmente inaccettabile, proprio come quello del padre di Samuel, che si rivela decisamente senza scrupoli. Capisco che un soldato debba concentrarsi sulla sua missione, una volta sul campo, ma chiamare la sua famiglia una volta al giorno non mi sembra in grado di annullare le capacità di qualcuno così dotato di senso del dovere come Christian.
Sono molto felice di aver scoperto che il sacrificio di Chris non sia stato vano e che la donna con la bambina si è salvata, esattamente come lui, anche se tanti non hanno avuto la sua fortuna - purtroppo in guerra sono sempre i più deboli a rimetterci.
Samuel si sta accorgendo pian piano di come la sorella abbia ragione sul padre, nonostante non credo che lo abbia messo volontariamente in pericolo, e sono impaziente di scoprire come si evolverà la situazione, ora che lui seguirà da vicino Christian.
Spero di proseguire presto, la storia mi intriga sempre di più.
Ti abbraccio fortissimo e mi complimento per il meraviglioso intreccio che stai costruendo,
Francy

Recensore Master
16/08/23, ore 18:02

Ciao, scusami se non sono passata subito a leggere, era da diverso tempo che volevo farlo ed ero felicissima che tu avessi aggiornato, ma volevo anche trovare il tempo per farti una recensione "come si deve" e quindi ho aspettato fino ad oggi. Devo dire che sono molto contenta che tu abbia inserito questo intermezzo per farci conoscere i personaggi che ci sono stati presentati in altri capitoli ma che finora non erano stati approfonditi. Molto bella la figura di Fabian, ho trovato molto tenero il suo atteggiamento con la figlia e il suo modo di incoraggiarla, di cercare di rassicurarla. Ovviamente lei non è una bambina e capisce che c'è qualcosa che non va in famiglia, ma Fabian le spiega che non è nulla di irreparabile, è vero che sua madre piange per un altro uomo, ma piange per averlo perduto molti anni prima, non perché voglia davvero lasciare la famiglia. Fabian, pur con il cuore straziato, si mostra coraggioso e paziente anche davanti al dolore di Sophie che sembra vivere davvero il lutto per Brian solo adesso, dopo tanti anni, dopo la scoperta di quelle ultime parole. Sophie, comunque, sembra rincuorata dalla presenza affettuosa e pacata del marito e non vuole distruggere la famiglia per una persona che, per quanto amata tantissimo, non può tornare da lei. Interessante anche il fatto che l'avvocato incaricato di seguire il caso dell'aereo sia proprio Nathan, l'ex-marito di Delilah (mi dispiace tantissimo che lei prosegua con la decisione di divorziare, mi sembrava proprio che le cose non fossero davvero concluse tra loro!). E, parlando con l'avvocato, Sophie ricorda qualcosa che potrebbe gettare nuova luce sul caso: non ci furono errori da parte dei piloti, ma sembra che Brian al tempo stesse lavorando ad un progetto di innovazione sugli aerei civili e che avesse scoperto qualcosa di importante, che lo rendeva entusiasta. Chissà, forse una di queste innovazioni era stata installata sul Boeing e, invece di funzionare come Brian sperava, è stata la causa dell'incidente? Mi piace molto come riesci a collegare così bene la storia di questo mistero con la vicenda principale che riguarda Christian e Samuel e le loro diverse missioni a Kabul, rendendo tutto perfettamente lineare e realistico!
Intanto Maryam sta riflettendo sul suo futuro, è consapevole che Karim la sposa solo per offrirle un rifugio sicuro, per renderle la sua onorabilità, per dare una famiglia al bambino, ma devo ammettere che la capisco, perché anche a me piacerebbe che loro due fossero davvero marito e moglie e non solo un matrimonio riparatore. Maryam non è la ragazzina che Karim pensa, in realtà è già una donna per tutto quello che ha subito e che è riuscita a superare, e meriterebbe di essere amata come una vera moglie, non protetta come un'amica indifesa. Mi è piaciuto molto anche che lei abbia detto di voler studiare per diventare medico, anche in questo penso che sarebbe la compagna perfetta per Karim e comunque vada non smetterò di sperare che questo matrimonio nato per salvare Maryam diventi poi un vero matrimonio tra due persone che si amano e che formano una famiglia.
Un bellissimo capitolo, come sai adoro le parti più introspettive, dove si approfondiscono personaggi e situazioni e si scoprono nuove caratteristiche dei protagonisti delle varie vicende, e tu sei sempre insuperabile in questo, profonda, sensibile e sempre attenta ai sentimenti e alle emozioni dei tuoi personaggi.
Complimenti di cuore e spero che riuscirai a trovare presto il tempo per postare un nuovo capitolo di questa storia, o di quella di Sissi, o anche una storia nuova!
A presto!
Abby

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