Recensioni per
Ciò che resta delle tenebre
di shilyss

Questa storia ha ottenuto 404 recensioni.
Positive : 404
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
09/07/21, ore 23:14

Cara Shilyss, finalmente riesco a tornare tra le tue meravigliose pagine e affrontare un'altra fiaba. Ero molto tentata da "Ombre strette nel raso verde" ma alla fine ho preferito questa perché più recente e poi ho un debole per la storia di Amore e Psiche.
Come al solito, leggerti è un piacere, hai una penna scorrevole che richiama le fiabe di un tempo e sei una narratrice abile ad intrecciare i piani temporali e a svelare, introdurre i personaggi lentamente. Mi sono gustata questo primo capitolo e conto di continuare a leggere questa storia nel corso del fine settimana fino a mettermi in pari perché l'atmosfera che hai creato è meravigliosa.
Questa Sigyn che sappiamo essere moglie di Loki e che in qualche modo ha causato la perdita della memoria dell'uomo che ama, al punto che lui non la riconosce nemmeno quando se la trova davanti. Lei che lo ama al punto da studiare un piano e affrontare immani sacrifici e fammi dire che è proprio una dea se con il freddo e le faccende domestiche e la vita di stenti nemmeno si screpolano le mani. 🖤 Invidia massima.
Sono proprio curiosa di sapere cosa è successo al padre, come è possibile che lei sia caduta in miseria, come è nato l'amore per il dio degli inganni e se riuscirà a ricostruire il loro legame, riconquistare l'uomo, il dio, che ama con tutta sé stessa.
Complimenti intanto per questo bel capitolo e ci vediamo prestissimo!
Un abbraccio,
Sev

Recensore Master
09/07/21, ore 18:07

Ciao cara! Eccomi di nuovo qua!
Altro capitolo super meraviglioso e super intenso, questo!
Iniziamo con una scena super sensuale tra i due protagonisti della tua storia. Mi è piaciuto come tu abbia posto il punto di vista iniziale su di lui, permettendo al lettore anche di penetrare nella sua psiche e nella sua mente, per quanto Loki ovviamente ce lo ha permesso. È stato bello riuscire a leggere della sua confusione e della sua irritazione conseguente, così com’è stato bello anche leggere la sua gestione dell’incredibile attrazione che prova per lei, volente o nolente. Loki è davvero un personaggio mentalmente complesso, che racconta bugie persino a se stesso, e penso che tu sia riuscita a descriverlo bene in questo aspetto.
Il suo fastidio non è mero senso del possesso, la sua passione non è l’esplicitazione del diritto del padrone, benché le sue parole siano così sapientemente intrise del peggior veleno possibile.
La scena in sé è molto coinvolgente e sensuale, l’ho adorata. Lei poi diviene ancora più bella attraverso gli occhi di lui, che in questo rivela anche un coinvolgimento genuino nei suoi confronti. E anche il suo continuo e persistente fastidio alla resistenza di lei nel voler “”per forza”” amare un altro pur nelle sue braccia, lo è. È irritatissimo quando praticamente le ordina di fare quel racconto – che ammetto avrei voluto vedere un po’ più descritto, considerando il peso emotivo che portava dietro, ma sono sicura che ci sia un motivo e che nei prossimi capitoli sarà spiegato.
La parte che riguarda Thor allunga altra sofferenza a una trama già intrisa di sofferenza. Thor assume il punto di vista come giudizio e giudice esterno, come nello scorso capitolo, ed è in grado di poterlo fare appunto perché non toccato personalmente, o almeno non così A FONDO come Loki, dalla vicenda. Nonostante questo, ovvio, partecipa a livello emotivo, perché comunque si tratta di suo fratello – e il Ragnarok ha toccato ovviamente anche lui, essendo ugualmente figlio di Odino – ma comunque riesce a guardare Loki per quello che è.
Un uomo pazzo d’amore, bugiardo e tanto folle da sfidare implicitamente tutti gli dei a lui superiori, ovvero Odino. Che Thor sia presente in un certo senso unisce tutte le sottotrame di questa storia, assieme all’amore di Sigyn: denota un buon intreccio gestito bene.
Loki continua a mentirsi e a mentire anche nell’ultima parte, dove per un gioco di forza ha praticamente costretto la sua concubina a esibirsi in una danza sensuale, per poi esserne pure geloso. Ma pian piano diventa sempre più consapevole, che già il fatto che faccia determinati pensieri direi che è un grande passo avanti rispetto ai primi capitoli. Sono curiosa di vedere dove tutto questo andrà, ovviamente, e come Sigyn risponderà.
Alla prossima cara, e complimenti per il capitolo!

Recensore Master
08/07/21, ore 21:21

Ciao, mia cara!
Avrei voluto passare di qui molto, molto prima, ma ahimé, sono giornate (e settimane, e mesi, mi verrebbe da dire, ma non è la sede per l'autocommiserazione) davvero davvero complesse. Sono contenta però di aver finalmente trovato un po' di tempo per tirare il fiato e tornare a immergermi in questa storia che, davvero, è di una bellezza mozzafiato. Io non lo, davvero non lo so com'è che ogni volta riesci a creare degli intrecci complessi, che ad un certo punto cominciano a tirare tutti i fili e rivelano immagini curate sin nell'ultimo, precisissimo dettaglio. È davvero qualcosa che adoro, perché le tue storie lasciano sempre il lettore con un grandissimo senso di appagamento – con quella sensazione che si prova quando si legge qualcosa di davvero ben fatto, qualcosa scritto da un autore che la penna la domina e la guida con la sicurezza di un professionista. Ed è bello, perché questa storia ha offerto spunti interessantissimi, ha saputo rielaborare ed attualizzare una fiaba nel modo migliore possibile, ma al tempo stesso ha raccontato una storia tutta nuova, che si regge da sola sulle proprie gambe, senza bisogno di appoggiarsi ad altro, e questi capitoli finali, che allargano di molto la prospettiva, lo dimostrano.
Ho adorato il modo in cui la storia si è aperta, con questa visione intrisa di dolore e nostalgia per la Asgard perduta, per i suoi cimeli, per i tesori che Loki dice di rimpiangere, quando la vera perdita sta tutta nella conoscenza ridotta in cenere (e insomma, da persona che un pochino ancora soffre per la perdita della biblioteca di Alesandria non puoi che colpirmi al centro del mio cuore di bibliotecaria, con la descrizione di queste biblioteche distrutte). E forse Loki non è disposto ad ammetterlo nemmeno a sé stesso, ma la sua sofferenza è legata anche a ciò che è andato distrutto nella sua memoria, negli affetti perduti che non riesce a ricordare nemmeno ora che la storia parrebbe essere del tutto ricostruita.
Come sempre, sei bravissima nel regalare umanità a Loki e a Thor, delineando un rapporto che non potrà mai essere pacifico, perché sono troppo diversi nella natura, ma che non potrà mai nemmeno consumarsi nel mero contrasto: sono fratelli, sono legati da un continuo bisogno di cercarsi, di cercare la lite, sì, ma con un bisogno di vicinanza straordinario.
Ed è bello vedere ogni elemento, lentamente, andare al proprio posto, disvelando questo destino di oblio e maledizione. È una storia straziante, che incide il dolore in ogni singola riga, e davvero, io non vedo l'ora di scoprire come deciderai di concludere tutto, ora che apparentemente tutte le carte sono state abbassate.
A presto!

Recensore Master
08/07/21, ore 13:00

Ciao!
Tornare tra queste pagine è sempre meraviglioso, con la tua consueta maestria stai costruendo un racconto che è intricato e intrigante – da un lato non vedo l'ora di scoprirne l'epilogo, dall'altro spero non finisca mai.
Oramai sai quanto apprezzi il rapporto fraterno che lega Thor e Loki e che sempre tratteggi nei tuoi racconti, ma in questo passaggio, in questo confronto che ha messo a nudo entrambi, mi hanno emozionata ancora di più – c'è una resa fiera, fierissima, nelle loro parole, nei loro silenzi, nelle parole che si scambiano, che li rende umani e ricorda quanto siano forti in queste divinità le debolezze umane e con esse il fascino esercitato dai mortali su di loro.
Credo che il cuore di questo intero racconto, e forse anche del filo rosso che lega le dinamiche affascinanti e controverse dei tuoi meravigliosi scritti, sia tutto in quel paradosso che vede l'inganno scegliere la fedeltà – Loki la sceglie in un'apparente contraddizione con la propria natura, eppure se è questo che le Norne vogliono per lui forse non c'è contraddizione alcuna, forse è così che deve andare, forse solo la fedeltà può tenere al laccio l'inganno, dargli un motivo per abbassare le difese.
In quella riflessione, in quelle parole che Thor ripete senza che gli appartengano, ho visto un piccolo spiraglio per questi Loki e Sigyn, e forse l'ha visto anche Loki quando s'è chiesto come sia possibile che lei, semplice e caduca mortale, possa racchiudere in sé qualcosa di così vasto e universale – di così divino. Non so, non so davvero, se io stia fantasticando troppo, ma sappi che questa frase la conservo in vista dei prossimi capitoli!
Finalmente sappiamo cos'è accaduto! O almeno così sembrerebbe, mi aspetto sempre qualche colpo di scena! Ho trovato di una tragicità disarmante il fatto scoprire come sia accaduto il furto di memoria: un istante, un istante soltanto che lo ha visto risvegliarsi e vedere accanto a lui un'estranea – ho immaginato la rabbia di Loki nel ricostruire questa fetta del proprio passato, lui che sino a un attimo prima ribadiva che loro padre, pur essendo tante cose, non avrebbe mai potuto tessere il suo destino. E invece a tesserlo c'era il Destino stesso, quello con la d maiuscola, lo stesso che ha segnato la fine di Asgard e che ha convinto Thor a deporre le armi contro il fratello e convincersi che in fondo quella fine non fosse colpa di nessuno, perché è così che doveva andare.
Piccola e rapida parentesi su Angborda: già sai cosa penso di lei, qui non posso che ribadire che mi aspetto un colpo basso. Loki la conosce molto bene e ha protetto Sigyn, ma anche Angborda dimostra sempre più di comprendere il modo di ragionare di Loki, e questo mi fa temere che lei abbia ancora qualche asso nella manica da giocare, in fondo mi sembra molto determinata a non rinunciare al ruolo che ormai credeva di avere già in tasca.
Arrivando ai nostri innamorati, Sigyn riesce sempre a entusiasmarmi con la sua onestà e fierezza (e quel riferimento a Vanheim non è affatto passato inosservato!), e qui credo che sia riuscita a cogliere meglio di chiunque altro (ma non avevo dubbi!) la natura dei tormenti di Loki: nessuno di loro è libero e non lo sarà mai, perché a questo amore perduto ed eterno sono legati entrambi.
Come sempre, ho la sensazione di non riuscire a scriverti recensioni degne dei tuoi capitoli né a far trapelare quanto li ami, ma spero sul serio che ti faccia piacere ricevere queste parole sconclusionate e che sappia quanto trovo meravigliosa questa storia e i tuoi personaggi.
Un grandissimo abbraccio e a presto!

Recensore Master
08/07/21, ore 12:51

Cara Shilyss,
eccomi ad approdare su questo capitolo con l'irruenza di un drakkar senza capitano!
Un po’ di nodi cominciano ad allentarsi, tuttavia il loro scioglimento sembra ancora lontano e io piango T-T
Loki ha ricostruito quasi perfettamente quel che ha dimenticato ma la maledizione che l’ha colpito rimane ancora misteriosa, così come la sua soluzione.
Mi è piaciuto moltissimo l’inizio, che ci allaccia subito a quell’affermazione scomodissima di Thor con cui ci avevi lasciato e Loki, prima di uscirsene con una della sue ponderate bugie (a cui talvolta finisce persino per credere), non può che fare a meno di lasciarsi andare alla malinconia di ciò che ha perduto, di ciò che è stata la sua infanzia, la sua casa, e che lui, per i suoi piani, ha distrutto.
Ho amato lo scontro fra i fratelli nel passato (embè, dirai, dove sta la novità? XD), soprattutto il momento in cui Thor si ritrova ad odiare il fratello per le sue azioni, a desiderare di ucciderlo e subito si vergogna di un sentimento così gretto, così tanto che pure Mjollnir pare rendersene conto. E se ne rende conto pure Loki stesso, di fatti cerca subito di pararsi le chiappe spiattellandogli il suo piano reale: liberarsi di Odino, del suo giogo e delle sue leggi (e magari della maledizione, eh? E invece no) e ricostruire un’Asgard nuova sotto la guida di Thor e alleata di Jotunheim (l’immagine del nuovo fiordo mi ha subito portato al villaggio di pescatori di EndGame). Mi ha stupito che non fosse la maledizione in sé a prevedere che la dimenticasse ma, se non ho capito male, è stata la freccia avvelenata. Quindi l'ha dimenticata per una vendetta. Spero di aver capito bene questo risvolto interessante.
I richiami a Vanir e al fatto che il dio degli inganni sia destinato a legarsi alla fedeltà, mandano in brodo di giuggiole e, mi chiedo, se quei capelli d’oro degli Æsir non rimandino a storie in cui Odino è stato più clemente con la giovane fanciulla… (io ci spero sempre).
In tutto questo, come previsto, l’ira di Angborda comincia a traboccare, bisogna solo capire come deciderà di agire, perché è troppo scaltra per fare cose eclatanti.
Il ritrovo dei due amanti sul finale è dolce-amaro: Loki si crede libero e padrone del suo destino ma è, al tempo stesso, così vittima del suo legame con Sigyn che nemmeno osa toccarla per non rischiare di venirne di nuovo risucchiato e lei, finalmente, comprende che lui le crede ma, comunque, non la ricorda. Sono insieme ma c’è ancora questo grosso muro invisibile a dividerli e io mi domando se mai riusciranno a buttarlo giù perché comincio a non esserne più tanto sicura.
Al solito un bellissimo capitolo <3
Un abbraccio e alla prossima
Cida

Recensore Master
07/07/21, ore 14:30

Ullalà! Super capitolone questo!
Anche perché ci vengono mostrati gli ultimi istanti di Odino e il dolore, vissuto in maniera diversa, che si abbatte su entrambi i suoi figli. Reazioni differenti lì per lì ma parecchio simili sul medio-lungo termine: entrambi si scatenano alla ricerca dei nemici che hanno goduto apertamente della morte di Padre Tutto e anche di coloro che l'abbiano fatto sommessamente. Mi chiedo se in tutta questa spirale di vendetta pressoché totale si giungerà alfine al vero responsabile della morte di Odino (questo resta uguale a quanto visto in Ragnarok o le cause del suo decesso sono da cercare altrove?).
Sia come sia, Thor rischia di brutto contro gli Elfi Neri; ci è mancato veramente poco che una bella pugnalata alle spalle lo raggiungesse dopo che si è beccato una freccia avvelenata per giunta! Ma il fratellino che ci sta a fare? Ce li vedrei molto bene a regnare su di una nuova Asgard insieme, in costante equilibrio uno sull'altro ma temo che questo resterà soltanto un sogno! XD
E finalmente ci siamo, lo avrò detto almeno cinque volte che l'anello sarebbe stato la chiave e infatti... mi è piaciuto molto il fatto che Loki sia arrivato grazie alla sua intelligenza alla consapevolezza che fosse stato sempre lui lo sciamano con il quale Sigyn era sposata pur non riuscendo ancora a ricordare. Ed è proprio lei a confermarglielo durante una notte di passione più passionale del solito. Con buona pace di Angborda, addirittura congedata senza neanche un accenno di consumazione.
Immagino non manchi molto alla fine della storia e un po' mi dispiace. ;) Credo che questo sia stato il mio capitolo preferito fino ad ora, pertanto complimenti ancora più del solito.
Un saluto e a presto,
Will D.

Recensore Veterano
06/07/21, ore 14:06
Cap. 8:

Ciao mia cara!
Eccomi finalmente qui da te come promesso.
Ero davvero curiosa di scoprire com’era andato il ritorno nella casa paterna per Sigyn in occasione del matrimonio della sorella e sono veramente felice di poterlo finalmente fare.
Comprendo perfettamente i dubbi che la donna ha al pensiero di allontanarsi dal tetto coniugale: ormai è quella la sua casa, il luogo dove trascorre le sue giornate e le sue nottate insieme al misterioso marito, quindi capisco perfettamente che tentenni all’idea di dover partire, anche solo per un paio di giorni; dall’altra, però, comprendo anche il suo desiderio di rivedere i suoi cari e tranquillizzarli sul fatto che lei stia bene.
Come penso di averti detto nel capitolo dove appunto la coppia parlava della possibilità che Sigyn aveva di andare a questo matrimonio, mi piace che Loki la lasci partire. Certo, è capacissimo di andare a riprendersela nel caso lei non torni a casa, ma non era di certo scontato che le permettesse di farlo comunque.
Trovo davvero realistico lo situazione che Sigyn si trova davanti non appena arriva nella casa paterna: sacrificarla nel modo in cui suo padre ha fatto non poteva non avere delle conseguenze su tutta la famiglia, quindi trovo più che plausibile che sua moglie abbia deciso di andarsene e gli altri suoi figli si siano così allontanati dalla religione.
Devo ammettere di aver provato una stretta al cuore nel vedere il suo incontro con suo padre. Si vede che è un uomo le cui scelte sbagliate hanno pesato molto anche sul suo fisico e, trovandosi davanti la figlia che ormai credeva perduta, a quasi remore a toccarla per paura di scaturire altre disgrazia. Sigyn si rende conto di questo, quindi è lei a fare il primo passo, ad abbracciarlo, proprio per fargli capire che sta bene e che nulla di male può succedere. Penso che entrambi avessero bisogno di questo momento di riconciliazione.
Immagino perfettamente le chiacchiere e la curiosità che il ritorno di Sigyn abbia acceso nel fiordo. Immagino che nessuno immaginasse di rivederla, invece, oltre a non essere morta, indossava abiti e gioielli molto più belli di quelli che aveva quando era andata via. Capisco perfettamente quindi che si siano tutti curiosi di sapere chi sia suo marito e che ricchezze avesse a disposizione per permettersi tanto.
Ovviamente Sigyn non racconta nemmeno un dettaglio della sua vita matrimoniale, rimanendo così fedele al patto fatto con suo marito prima di partire.
Ho trovato davvero molto interessante la conversazione che la ragazza ha con il veggente durante il matrimonio di Gudrun. Certo, i modi dell’uomo anziano sono davvero molto bruschi, ma immagino che lo faccia perché lui sa veramente che cosa c’è in gioco, chi è lo sposo di Sigyn e non desidera che il loro fiordo, già così tanto provato, debba soffrire ancora di più.
Ovviamente è una conversazione che l’ha quasi turbata, ma ci pensano sua sorella Astrid e sua cugina a cercare di tranquillizzarla, ricordandole che il veggente si comporta così con tutti.
Ho trovato molto carina la scena in cui Astrid e sua cugina le fanno domande sulla sua vita matrimoniale. Penso che sia qualcosa di molto realistico per una società più vecchia della nostra, dove c’erano certe usanze e tabù che ormai nella nostra epoca sono superate. Purtroppo, però, Sigyn deve rimanere molto vaga nelle risposte che da loro, sempre a causa del famoso patto con suo marito. Immagino che, in una situazione diversa, le avrebbe fatto piacere poter raccontare qualche piccolo particolare a due persone a lei tanto care.
Mi dispiace molto, però, di come siano andate a finire le cose tra lei e suo padre poco prima della sua partenza. Lei era andata da lui solamente per tranquillizzarlo, per fargli capire che stava bene e che amava suo marito, invece lui la caccia via, dicendole che ha sposato il peggiore dei mostri e di allontanare la sciagura da loro.
Forse questo le ha fatto ancora più male di quando decise di sacrificarla per il bene del fiordo.
Immagino che non avere l’appoggio della sua famiglia, anzi, l’essere vista proprio come una portatrice di sciagure, faccia davvero molto male e posso davvero capirla per tutti i dubbi che sorgono in lei.
Nell’ultima parte del capitolo, ritroviamo Loki e Sigyn a letto insieme, dopo che lei ha finalmente ammesso che è lui il marito che lei tanto ama. Ovviamente il dio dell’inganno non ha riacquistato la sua memoria perduta e vuole che la donna continui con il suo racconto. Immagino che anche lei fosse consapevole che ci voglia ben altro per spezzare una maledizione di Odino, ma almeno il suo amato non sembra prendersi gioco di lei e che, in qualche modo, sembra interessato a sapere la loro storia
Per quanto riguarda la narrazione del passato, non vedo davvero l’ora di vedere come sarà l’incontro tra Loki e Sigyn dopo il suo ritorno dalla casa paterna e vedere che conseguenze questo suo viaggio possa aver avuto sul loro rapporto, mentre, per quanto riguarda la narrazione principale, sono curiosissima di vedere che cosa succederà tra di loro dopo che la donna avrà finito di raccontare tutta la loro storia. Immagino che questo non basterà per far tornare la memoria a Loki, ma sono comunque curiosa di sapere le conseguenze che avrà.
Capitolo bellissimo come sempre mia cara.
A prestissimo,
Jodie

Recensore Master
06/07/21, ore 12:44
Cap. 8:

Ciao <3
Eccomi di nuovo qui, a proseguire questa storia. Un capitolo incentrato soprattutto sul ritorno di Sigyn a casa, dove ha modo di passare del tempo con i suoi cari, con le sorelle in particolare. Si vede che con loro aveva sempre avuto un bel rapporto di complicità (in particolare mi è piaciuto Astrid, che avevo già trovato in un'altra tua storia), anche se ovviamente ora le cose sono un filino diverse. Sigyn torna a casa, è contenta di ritrovare il calore familiare, tuttavia non può fare a meno di sentirsi... forse un po' estranea? La sua vita è cambiata completamente da quando c'è Loki nella sua vita, una figura che ai suoi familiari appare misteriosa ed estranea, e che desta domande e preoccupazioni. Il padre di Sigyn suscita davvero compassione per come si è ridotto e mi è piuttosto dispiaciuto leggere di come allontana la figlia perché ha "sposato il peggiore dei mostri"... insomma, Sigyn avrei voluto abbracciarla perché la situazione è difficile pure con i suoi familiari e come lei stessa pensa, non sente di appartenere a nessuno dei due mondi. Poi quando si torna al presente, ecco che la tensione tra Loki e Sigyn si alza tantissimo. Da un lato è come se tutto stesse tornando al suo posto, ma dall'altro invece credo ci siano ancora dei nodi da sbrogliare.
Sempre un piacere, a presto :*

Nao

Recensore Master
05/07/21, ore 00:22

Ciao, eccomi qui per lo scambio libero.
E così Sigyn continua il suo racconto a Loki. Mi è spiaciuto che lei che abbia sofferto a vedere e vivere l'indifferenza e la gelosia della sua famiglia. La cosa brutta è che ha portato con sé la lampada e che - nonostante le parole che gli ha detto - l'ha usata. Era curiosa e l'ha usata per vedere il volto di suo marito.
Lei lo ama, ma lui si mette sulla difensiva e l'attacca... dopotutto si è messa in pericolo ora, perchè chi non doveva sapere cosa lui ha fatto - ovvero sottrarre la moglie al vero mostro che l'avrebbe uccisa dopo innumerevoli sofferenze - ora lo sa e le conseguenze non saranno belle. Così, nonostante le belle parole di lei - Loki se ne va, ma non prima di averle confessato che non lo rivedrà mai più perchè hanno due archi temporali di vita, diversi, troppo. Se ne va senza toccarla, gettandola nella disperazione, anche se credo che a lui sia costato non farlo, più di quello che creda.
E dove va Loki? Da suo fratello Thor, che odia quello che è costretto a fare, ovvero rinunciare alle battaglie per governare.
Lui prima accusa il fratello di amare le battaglie fin troppo, e che molte sono state combattute solo per placare la sua brama di sangue versato e poi... poi lo lascia di sasso con una sola frase... Ho trovato la ragazza!
Ahi, ahi, ahi... e cosa succederà adesso? Sono proprio curiosa. Hai lasciato tutti i tuoi lettori con il fiato sospeso, brava. Al prox scambio.
Ciao e grazie. Chiara.

Recensore Master
04/07/21, ore 16:47

Ogni volta che vedo un aggiornamento di questa storia, ho ansia che sia l'ultimo...E boh non voglio che finisca D: E' tutto così bello e coinvolgente che mi dispiacerà un sacco terminarla. Qui si percepisce tanto che stiamo arrivando alla fine, dall'atmosfera, al tono con cui si parlano i personaggi, c'è tensione, c'è consapevolezza che tutto sta per concludersi.
In questo capitolo vengono svelati altri dettagli sul passato, vengono ripercorsi i passi più importanti, per non dire essenziali della storia di Loki e Sigyn, di come si siano separati e del coinvolgimento di Thor, che d'altra parte sente di aver fallito. Ha tentato di allontanare Sigyn, di proteggerla dalla furia di Odino, da Loki stesso, ma nulla è servito. Il destino si è divertito a giocare questa partita, che sembra per forza di cose voler finire a sfavore per tutti.
Non so se lo avevo scritto prima, ma mi piacciono i piccoli dettagli che fanno notare le somiglianze tra Loki e Sigyn, dimostrando che in fondo non sono poi tanto diversi. La conoscenza è una qualità che li accomuna per esempio, entrambi sono curiosi da tutto ciò che è nuovo, misterioso.
Ed entrambi si sentono imprigionati e questo viene messo ancora più in risalto nelle ultime frasi che dice Sigyn.
Anche lui è prigioniero del piano di Odino, del destino, con o senza quella maledizione resta sempre il problema della vecchiaia, il tempo che purtroppo per Loki resta immutabile, mentre per Sigyn si sta consumando e ben presto dovranno nuovamente separarsi. Un destino orribile per due persone che si amano così tanto.
Si fanno i conti con le decisioni, qui vediamo un lato di Loki sempre più fragile, si sente la preoccupazione che domina in questo capitolo, in questo confronto con il fratello. E tutto solo per lei, perché non vuole perderla ancora.
Anche Thor in un certo senso è imprigionato, Odino continua a testare una grande pressione, sia da vivo che da morto, Loki vuole cercare di liberarsi da tutto questo, vuole sentirsi finalmente libero di fare le sue scelte e sente che anche Thor in fondo vorrebbe solo questo.
Mi è piaciuto parecchio questo confronto, questo cercarsi costante, Loki che tenta di far ragionare Thor e portarlo dal suo punto di vista. I dialoghi sono perfetti, un continuo botta e risposta ai tempi giusti, potevo respirare la tensione dello scontro.
La parte di Angabonda mi ha lasciata parecchio perplessa, non in senso negativo eh. Ma fa presagire qualcosa di veramente brutto, qualcosa che intaccherà la storia tra i due amati. Una decisione probabilmente dettata da una grande rabbia verso quella ragazza, si respira aria di pericolo per lei, ma anche per Angabonda stessa, potrebbe fare qualche gesto avventato per liberarsi della ragazza ed avere Loki tutto per sé, ma cosa le garantirà che sarà cosi?
Non si mette bene, per lei, per Sigyn, in generale.
Resto in attesa di un tuo prossimo (e spero non ultimo) aggiornamento di questa meravigliosa storia. Nel frattempo passerò da altre **
Un abbraccio grande e ancora complimenti per come stai gestendo questo racconto, una favola dolce/amara, ricca di introspezione e con personaggi che ti entrano nel cuore.
Davvero, mai avrei pensato di appassionarmi così tanto a Loki e questo universo, le tue fic mi hanno proprio fatto cambiare opinione.

Recensore Master
04/07/21, ore 02:11

Carissima Shilyss,
 
quanto mi mancava potermi perdere tra le tue parole e ritagliarmi un attimino di tranquillità per passare a recensire come si deve! Purtroppo quest’anno si sta rivelando più pieno del previsto e il tempo per il sito si è nettamente ridotto, ma faticando e arrancando, alternando un esame e una recensione, sono riuscita ad arrivare anche qui.
E come ritornare dalle tue meravigliose storie se non iniziando finalmente quella dedicata ad Amore e Psiche? Le Metamorfosi di Apuleio sono tra le mie opere antiche – e non solo – preferite, testo anche di tante e tante ore di studio e traduzione, e non potevo certo lasciarla fuggire! So che sarò lentissima a recuperare, ma insomma, dopo eoni, anni e latitanze infinite, prima o poi torno tra queste pagine che sanno sempre come conquistare.
 
E allora, iniziando proprio dal principio, vorrei soffermarmi su un dettaglio che non sono certa di avere già toccato altrove, ma che già mi aveva colpita delle tue storie: le descrizioni degli ambienti. Forse mi è già capitato di dirti come le trovassi estremamente capaci di avvolgere il lettore e renderlo parte della scena, facendolo davvero sentire tra i ghiacci di Jotunheim, di Utgard. Ma vorrei aggiungere che non sono solo estremamente evocative, ma anche in grado di dipingere la scena con la delicatezza di una pennellata: è l’effetto che riesce meravigliosamente a restituirmi l’accostarsi di frasi brevi, di periodi coordinati e scanditi con l’uso sempre perfetto della punteggiatura, con le virgole che proprio scandiscono il ritmo della frase dando il senso di queste “pennellate”, dei dettagli del panorama che aggiungi poco alla volta per completare il quadro finale. Insomma, trovo ci sia una certa nota “romantica” in questo modo di descrivere l’ambiente circostante, di permettere al lettore di costruire poco a poco come un quadro questi luoghi incantati, con una delicatezza che si riflette nella bellezza delle scene che vieni a raccontarci. C’è un’estrema cura nel tuo ricreare per noi le bianche distese del nord, creando uno spazio a metà tra la magia e l’incredibile bellezza della natura, e sempre in modo perfettamente incastonato nel racconto, senza he lo spezzi o lo interrompa, appesantendo, ma in modo perfettamente mescolato alla narrazione e a pensieri ed emozioni dei personaggi. E mi è piaciuto moltissimo l’espediente di iniziare il capitolo proprio da una descrizione d’ambiente, con Sigyn che vi arranca nel mezzo: questo “impostare” il luogo, prima che si entri nel cuore vero e proprio della vicenda, mi ha dato proprio l’idea di un racconto antico, di quelli da ascoltare recitati per cui serve aiutare il proprio pubblico a visualizzare e si dà grande potenza evocativa alle proprie descrizioni con le parole dell’ambiente circostanze, prima di iniziare la vera trama. E, data l’ambientazione, data la cultura scaldica, e dato anche il mondo classico (e ancor più antico, negli archetipi sottesi al mito) dalla cui fiaba prende avvio questa tua fic, non ho potuto che trovare ancora una volta il tono e lo stile con cui imposti i tuoi lavori in perfetta armonia con tutto questo repertorio a cui ti richiami. Come sempre, immagino di essermi persa in tanti giri di parole e spero mi sia riuscita a spiegare, ma davvero complimenti per l’ennesima volta per la tua bravura in tutti questi elementi che rendono una storia ancora più preziosa e godibile. Io, come sempre, sono ammaliata dal tocco della tua penna.
 
Ma venendo alla trama, prim di perdermi ulteriormente, mi è piaciuto moltissimo l’ingresso in medias res, con Sigyn/Psiche che ha ritrovato il suo Loki/Amore dopo aver distrutto tutto, schiava per essere dove voleva: nella terra dei giganti dal dio degli inganni. Ancora una volta quello che mi colpisce e continuo ad amare è il carattere appassionato di Sigyn: la sua fedeltà è tale da spingerla fino qui per ritornare da Loki, tale da farle affermare con certezza che lei non morirà, non lì non così. E così appassionata, vivida, la ritroviamo anche quando il nastro si riavvolge e inizia la favola dal principio, con la giovane Sigyn che ancora vive con la famiglia e lo jarl suo padre, tanto bella da attirare gli occhi e le dichiarazioni di ragazzini che condividono con lei la gioventù. È una cosa che ho imparato ad amare e conoscere, questa libertà, questa tensione oltre i limiti imposti, questo anelito di vita e curiosità – ah, quanto è dannosa la curiosità di Psiche! – che la animano, in qualsiasi epoca viva (ma comunque sempre coerentemente con il periodo storico in cui la collochi!), insieme al tratto istintivo della fedeltà, e amo vedere come riesci sempre a tenere la tua protagonista fedele a se stessa e riadattarla a ogni nuova storia. E poi, come non amare l’espediente della narrazione che si inserisce dentro l’altra? Certo, la vicenda è la sessa che ora vediamo ripercorsa dagli inizi, ma in quel puto si colloca proprio come una fiaba che si viene a raccontare mentre Sigyn su quei pagliericci vi si addormenta. E non solo apprezzo di per sé l’espediente, ma quanto è giusto in una rivisitazione che attinge le sue radici dalle Metamorfosi che sono imperniate su questo sistema di “matrioske” e storie dentro le storie?
E in questo alternarsi di passato e presente, con Sigyn che lavora nel palazzo di Loki e viene assegnata anche a occuparsi delle sue stanze (non sai quanto sono stata poi tesa nel momento in cui lei e Loki si incrociato e lui si ritrova ad osservarla! Chissà cosa farà il dio degli inganni, in questa nuova storia? Quanto condividerà con la controparte arcaica nel mito?). Ho particolarmente amato il passo sulla nuova religione e gli dei antichi che paiono ormai sordi alle richieste e preghiere degli uomini: mi è piaciuto come hai saputo integrare nella vicenda questo momento cruciale nella storia di molte civiltà, il modo fiabesco ma assolutamente sul punto e acuto con cui ne hai parlato. Mi ha fatto pensare (ma qui credo che a parlare sia il pochissimo sonno degli ultimi giorni e la stanchezza, quindi è sicuramente una sciocchezza) a Lucio che sceglie poi di abbracciare il nuovo culto di Iside che lo salva (sebbene in questo caso un culto che si integra nel sistema preesistente, ma comunque). Probabilmente è solo una suggestione nata dal voler scovare le somiglianze tra le due versioni, e so benissimo che comunque si regge tutto benissimo in modo saldo senza questo richiamo, ma non ho potuto che pensarci.
 
Non vedo davvero l’ora di poter proseguire: come dicevo sarò lentissima, ma tu sappi che anche a distanza di tanti – troppi! – mesi, io pian piano recupererò: sono curiosissima – come Sigyn – di sapere che ne sarà di lei.
Io qui ti saluto, prima di crollare a letto, rinnovandoti all’infinito tutta la mia ammirazione per la tua abilità di scrittrice che sa sempre emozionare, immergere, coinvolgere, ma soprattutto creare trame e rivisitazioni di fiabe tanto ben fatte e perfettamente incastonate nei legami tra Loki e Sigyn.
Davvero, mi sento un po’ ripetitiva, ma non posso che ricordarti ancora una volta quanto tu sia estremamente brava nell’intrecciare trame, nella maturità dello stile e delle caratterizzazioni dei personaggi. Grazie di scrivere e condividere con noi!
 
Un bacio,
Maqry <3

Recensore Master
03/07/21, ore 17:29

Cara, eccomi qua di nuovo!
Questa recensione sarà molto più fargirlosa delle precedenti perché se lo merita (.)
Il fatto che ci sia una tale carica erotica e allo stesso tempo non ci sia neanche un accenno concreto di scena di sesso mi ha fatta letteralmente impazzire. Due scene effettive di loro che sono uno di fronte all’altra e boh, mi sono davvero molto emozionata. Descrivi così bene certi sentimenti e certe dinamiche che è davvero impossibile rimanere indifferenti.
Mi piace come lei sia comunque sempre divisa tra l’offesa, come la chiami tu, e l’amore che prova per lui. È simbolo di carattere, di carattere di una persona nobile che vorrebbe reclamare la “proprietà” ovvero la propria persona speciale ma sa che non può ancora, quindi è una tripla sofferenza e una tripla umiliazione per lei. Considerando anche il fatto che non è nella stessa posizione di prima ma è una schiava, e che il letto di suo marito è… abitato anche da altra gente molto spesso.
Eppure, è bastato un bacio per farmi morire dentro, e probabilmente anche lei.
Sono però anche molto incuriosita da quello che è venuto fuori dall’incontro scontro con Thor. Questa “intromissione” dell’esterno all’interno della cornice del palazzo personale di Loki l’ho sentita molto violenta, un po’ per merito del messaggero con cui è pervenuta, un po’ perché dà anche spiegazione di parte del turbamento di Loki, e presenta anche altri co-partecipanti al tutto.
Insomma, quindi Thor sa (grazie della spiegazione dei corvi di Odino, non sapendo niente di mitologia norrena non ci sarei mai potuta arrivare). Quindi, Thor sa e sta aspettando ANCHE LUI per agire, come la nostra protagonista, e io sto solo che temendo il motivo dietro tutto questo, ovvero le esatte implicazioni della maledizione che colpisce Loki. Perché aspettano? Che accade se non è pronto? Una magia capace di cancellare la memoria di una persona del genere – e riguardo la propria amatissima moglie – sospetto possa fare cose davvero terrificanti.
La signora gigantessa mi mette i brividi ma non quelli belli, ammetto. Decisamente no.
Grazie anche della spiegazione del taglio dei capelli, ho potuto apprezzare anche tutta la parte di Loki che ammira quelli di Sigyn e pensare a ciò che significa – e ciò che significa anche il loro taglio simbolico. Mi piace molto quando nelle storie si inseriscono questo genere di dettagli, arricchiscono molto la narrazione di verosimiglianza e rendono la storia solida.
Permettimi di dire che finire il capitolo così è stato un po’ crudele nei confronti dei tuoi lettori. Perché ora DAVVERO non vedo l’ora di sapere come sta cosa va avanti.
Ho concluso. Alla prossima!

Recensore Master
03/07/21, ore 16:12

Ciao Shilyss,
finalmente riesco a ritornare da te.
A quanto pare Sigyn non demorde. Come un ombra è sempre nelle vicinanze di colui che, un tempo, era suo marito. Sa che è molto difficile "giocare" con Loki, che ogni parola o movimento deve essere pensato e ripensato decine di volte, ma ha un obiettivo ben chiaro: far sì che si ricordi di lei, di Sigyn, sua amica, sua amante, sua compagna, sua moglie. Ed infatti, al dio degli inganni, o a quel che ne resta, non passa inosservata la presenza della donna, solo che fraintende i motivi per cui gli "ronza" sempre attorno: non per ordine della governante, che vuole tenerlo sott'occhio, bensì perchè la donna vuol far in modo che gli ritorni la memoria su ciò che erano, ovvero una coppia felice.
E poi ecco ritornare le tue digressioni, che apprezzo molto, che si pongono in antitesi con la prima parte di questo capitolo.
C’era una volta una ragazza: era la figlia di uno jarl...ecco che sappiamo qualcosa in più sul passato di Sigyn, figlia di uno jarl, sacrificata ad un dio, affinchè quest'ultimo ponesse fine alle sofferenze che stava causando alla sua comunità.
Uno sconosciuto, uno straniero (posso intuire chi sia) l'aveva avvertita che "degli dèi non bisogna fidarsi: sono crudeli, volitivi, arroganti". Uno straniero enigmatico, ma allo stesso tempo estremamente magnetico, con il quale subito scoppia la passione.
Ed ecco che le parole dello straniero prendono subito forma, gli dei reclamano il sacrificio della giovane per porre fine alla loro ira, poichè lo jarl aveva abbandonato la fede dei suoi avi.
Ma si tratta veramente di un sacrificio oppure è un astuto piano creato da un esperto ingannatore, per ottenere ciò che desiderava? Al momento non si sa. Però, l'unica cosa certa è che se nella prima parte è Sigyn ad essere un ombra nel palazzo del (ex)marito, nella seconda è suo marito ad essere un ombra poichè non si può (o vuole) svelare.
Come dicevo, due parti simmetriche, ma allo stesso tempo in antitesi tra di loro. Una costruzione non casuale, ma sicuramente voluta, cercata, ricercata.
Leggerti, come sempre, è un piacere.
A presto.
Mask.

Recensore Veterano
03/07/21, ore 13:54

Eccomi qui, cara, scusa il mio ritardo spaventoso…
Questo capitolo è molto introspettivo e più che un aspetto pratico, di fatti e azioni, c'è tanta, tanta emozione. Un capitolo denso di sentimenti (Direi alla fine quasi totalmente di Sigyn, anche se pure i sentimenti di Loki sono ben descritti).
Li abbiamo lasciati dopo che il re ha costretto Sigyn a ballare per gli ospiti e lei era arrabbiatissima, ocsì quando si ritrovano soli lei è un po' restia ad accontentarlo, ma poi, alla fine, cede perché è quello che vuole. Mi piace il tuo stile in cui descrivi senza descrivere, quando spieghi soprattutto le dinamiche del passato o le ambientazioni, facendoci sentire dentro la storia e coinvolgendoci direttamente.

Il flashback in cui Sigyn si innamora sempre di più del suo 'mostro' carceriere, della sua stizza nei suoi confronti quando ritorna dopo tanto o quando non riesce ad avere ciò di cui sente bisogno (tipo sapere di più su di lui, sul suo aspetto, sulla sua persona), il tutto è molto realistico e i suoi sentimenti sono palpabili e veritieri.
Mi è piaciuto molto anche il riferimento agli eredi. Questo simboleggiare il fatto che il marito potrebbe essere un 'mostro' dentro, all'interno, incapace di procreare, tanto da far sembrare che sia proprio quella la loro maledizione. (E si sa, nei tempi antichi la si pensava proprio così! – ma si facevano anche i salsassi, quindi da un lato per fortuna che ci siamo evoluti un po').
Mi spiace che non sia successo molto, ma hai giocato molto bene con le parole, ci hai descritto dei passaggi che meritavano quindi immagino che fosse tutto necessario. Aspetto di conoscere il fatto che farà scatenare la vera malediizone di Sigyn, ossia il fatto che il marito si scordi di lei e di come si sia dovuta rimboccare le maniche per partire e andare a cercarlo.
Un bellissimo capitolo, denso di emozioni e sentimenti, introspettivo al punto giusto.
A presto,
Mo

Recensore Master
29/06/21, ore 14:06

Mia Luce, eccomiii **
è martedì, lo so, ma ahimè non sono riuscita prima çç.
Oddioooo, sappi che appena letta la cit del Boss mi sono messa a cantare e non mi sono più fermata ahahaha, mi ha fatto veramente stranissimo immaginarmi una canzone di Bruce in questo contesto **.

In questo capitolo piano piano passato e presente si ricongiungono e scopriamo qualche dettaglio in più su come sia avvenuto il ritrovamento di Sigyn e Loki ♥
Odino è veramente tremendo, riesce a farsi detestare fino alla fine, tenendo in scacco e prigionieri entrambi fin dopo la morte, anche se buona parte in questa storia l'ha comunque giocata il destino. Il titolo sembrerebbe valere solo per Sigyn, ma come riconosce giustamente la ragazza, tutti loro in realtà sembrano essere prigionieri di un fato già scritto çç.

Mi ha commossa moltissimo vedere come in fondo Loki amasse Asgard e quanto la sua fine abbia pesato sul suo cuore, per quanto fosse necessaria, mentre non smetterò mai di dire quanto stia amando il modo in cui descrivi il rapporto fra lui e Thor: sembrano veramente due facce della stessa medaglia, un po' come a loro volta lo erano Frigga e Odino.

Spendo volentieri due parole per Angabonda, perché ho l'impressione che la sua parte sia tutt'altro che finita çç: se Sigyn non fosse stata rinchiusa in quella stanza, devo ammettere che un po' (anzi, un po' tanto!) avrei temuto per lei: la gigantessa non si rassegnerà tanto facilmente a perdere il suo vecchio ruolo e non credo si farebbe scrupoli a ferire Sigyn çç.

Ora che Loki è tornato e ha in mano sempre più tasselli del quadro, sono davvero curiosa di scoprire cosa succederà ♥

ti aspetto, tesoro! Mille complimenti!
un bacione!

Bennina