Ciao mia cara!
Che bello poter finalmente leggere il secondo capitolo di questa tua nuova storia!
A inizio capitolo troviamo Sigyn ancora impegnata a fare la serva per Loki. Il suo compito è soprattutto quello di servigli da bare e da mangiare e anche le sue conversazioni con l’uomo girano sempre intorno a questi due argomenti. A parte questo, tra i due non vi è altro che qualche scambio di sguardi.
Non voglio nemmeno immaginare quanto possa essere difficile e doloroso stare accanto alla persona che si ama quando lui non ha nessun ricordo di te. Deve essere qualcosa di davvero tremendo. Comprendo perfettamente che Sigyn, qualche volta, abbia il desiderio di raccontargli la propria storia, ricordargli come si sono incontrati ed amati, sperando che in questo modo lui possa riacquistare la memoria. Ma immagino che, visti i racconti che le sue compagne gli fanno di Loki, non sia proprio consigliato affrontarlo visto che vi posso essere molte probabilità potrebbe non crederle e potrebbe anche reagire molto male.
Nonostante tutto, una parte di Sigyn continuava a credere che Loki in realtà si ricordasse di lei, ma che stesse come recitando. Le sembra la risposta più naturale al perché lui in tutto quel tempo in cui è suo servizio non l’abbia mai sfiorata. Da una parte si potrebbe provare tenerezza per lei che voglia quasi trovare una scusa per spiegare come mai suo marito, anche se non si ricorda di lei, non l’abbia mai toccata, nemmeno per sbaglio, ma, conoscendo Loki, non è difficile credere che stia solamente fingendo di non ricordarsi di lei, quindi la comprendo perfettamente per avere qualche dubbio in merito. Sì, la gigantessa che l’aveva aiutata a raggiungere Jotunheim le aveva detto che non poteva ricordarsi di lei perché maledetto, ma capisco che il dubbio rimanga comunque. Anche se fosse vero che lui non abbia più ricordi di lei, è comunque certa che lui non la sfiori volontariamente.
Le cose subiscono una svolta una sera in cui Sigyn viene inviata nelle stanze di Loki per portargli delle bende pulite e degli unguenti. Invece di lasciare lì le cose che il re aveva chiesto ed uscire dalla stanza, lei rimane lì e si offre di medicargli la ferita che ha sulla mano.
In un primo momento Loki non sembra molto convinto, certo che quella serva debba temerlo e non rivolgergli la parola se non interessata, ma alla fine accetta il suo aiuto.
Immagino che un uomo dal passato come il suo sia sempre molto schivo nei confronti delle persone che vogliono girargli troppo attorno, certo che lo facciano per un secondo fine che potrebbe risultare molto spiacevole per lui. Non può pensare che quella donna voglia stargli accanto perché è la moglie di cui lui non ricorda più nulla, la donna che lo ama e si preoccupa per lui.
Ammetto di aver provato ancora più tenerezza nei confronti di Sigyn che si ritrova ad essergli così vicina, ma non può comunque raccontargli la verità.
Mentre lei gli medica la ferita, Loki ammette di averla vista spesso nelle sue stanze e, anche se è consapevole che è soprattutto colpa della sua governate che abbia voluto offrirgli quella “deliziosa preda”, si è anche reso conto che Sigyn vuole essere lì con lui. Non riesce a comprendere perché qualcuno desideri trovarsi lì, in un luogo dove è sempre inverno e con un monarca di cui si può solamente aver paura. Per lui vi deve essere qualcos’altro sotto, deve volere qualcosa da lui perché se no non si spiegherebbe perché lei non abbia paura di loro, sembrando certa che lui non le farebbe del male.
Comunque deve ammettere che è una donna molto bella e che aveva un certo effetto tra di lui, tanto da rendersi conto di desiderarla. Probabilmente l’avrebbe fatta sua se, proprio in quel momento, non fosse entrata nella stanza Angborda, una delle donne più in vista di Jotunheim, cacciando così via Sigyn.
Ma immagino che la poverina si sia sentita gelosa. Io probabilmente se mi fossi trovata nei suoi panni avrei comunque fatto una scenata, ma capisco che lei è comunque costretta a mettere un freno alle proprie emozioni.
Quanto vorrei andare lì ad abbracciarla, a dirle che le cose torneranno come un tempo e Loki si ricorderà di lei, ma devo anche ammettere che anch’io impazzirei nel immaginarmi il mio uomo a letto con un’altra. Sto davvero soffrendo insieme a lei, povero tesoro.
La seconda parte del capitolo ci mostra degli eventi accaduti nel passato.
Scopriamo che il padre di Sigyn aveva abbandonato gli antichi dei a favore di quello nuovo, ma che lei continuava a pregare entrambi perché non riusciva a capire come gli spiriti e le entità che aveva invocato fino a poco tempo prima, ora dovevano essere considerati solo delle frottole.
Ha rimanere impresso nella sua mente è anche le parole del giovane viandante che, insieme a un compagno di viaggio, era giunto nella sua casa nel capitolo precedente (viandante con il quale si scambierà anche un bel bacio appassionato). Lui le rammenta di non fidarsi mai degli dei perché possono essere crudeli, volitivi e arroganti e che non era saggio voltargli loro le spalle.
Quelle parole furono una vera e propria profezia visto che tutte le famiglie del fiordo furono segnate da importi lutti, soprattutto tra i loro figli.
Un vecchio indovino, interrogando il volo dei corvi, annunciò che il solo modo per placare le divinità era dare come sposa la figlia più giovane dello jarl che aveva rinunciato per primo alla fede dei suoi avi a un mostro che dimorava sotto un tumulo.
Immagino che per Sigyn questo sia stato davvero terribile. Capisco la paura che possa aver provato al pensiero di doversi sposare con un mostro, soprattutto per quello che questo avrebbe potuto farle. Comprendo anche perfettamente anche il dolore che abbia provato nel sentirsi abbandonata e lasciata sola sia dalle divinità pregate, che sembravano non aver ascoltato nessuna delle sue preghiere, né da tutti gli abitanti del fiordo, pronti a sacrificarla pur di aver garantita la propria sopravvivenza. È qualcosa di doloroso che davvero ti fa quasi avere l’impressione di aver vissuto una menzogna per tutta la vita.
Il mostro va a reclamarla in primavera. Sigyn non si rende ben conto di questo come avviene. Si rende solamente conto di risvegliarsi in una stanza stupenda all’interno di un palazzo che non conosceva. Al anulare aveva un anello che non ricordava chi glielo avesse dato e quando e gli abiti che aveva addosso non erano i suoi. Immagino quanto possa sentirsi spaesata, senza contare che è già brutto quando si è prigionieri di qualcuno, ma in questo caso lei non ha proprio ricordi di questa persona e di cosa sia successo tra di loro.
Incontrerà il suo mostruoso marito solo a notte fonda, quando ormai si era messa a letto.
Lui le impone che non dovrà mai guardarlo in volto, ma che, anche se è prigioniera, può muoversi con tranquillità per il palazzo. Dice che non vuole che lei lo veda solo per proteggerla e che l’unica cosa che le chiede per quella notte è un bacio.
Lui è certo che riuscirà a conquistarla anche così e il bacio che si scambiano durano a lungo.
Se il “marito nell’ombra” è chi penso io, sono certa che riuscirà veramente a conquistarla e non vedo l’ora di vedere come le cose tra di loro si siano sviluppate. È perché lei lo ha visto in volto che Loki è stato maledetto e non a più ricordi di lei? E Sigyn riuscirà a fargli tornare la memoria nel presente? Non vedo l’ora di scoprirlo.
Grazie mille per regalarci questa storia perché la trovo bellissima, interessantissima e, se già il primo capitolo mi aveva presa, questo secondo mi ha assolutamente conquistata.
Non vedo l’ora di leggere il terzo capitolo, ma, ovviamente, non ti metto fretta. So perfettamente quanto la vita possa essere caotica e piena di imprevisti, soprattutto in momenti come questo. Quindi davvero grazie per regalarci sempre questi tue capolavori.
Ti invio un forte abbraccio!
Alla prossima,
Jodie |