Recensioni per
Ciò che resta delle tenebre
di shilyss

Questa storia ha ottenuto 404 recensioni.
Positive : 404
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
17/02/21, ore 16:05

Ciao cara. È sempre una meraviglia ritrovarsi nelle tue storie.
È difficile per me, e lo so mi ripeto, trovare le parole giuste per descrivere la bellezza davvero perfetta di quello che scrivi e descrivi. Immergersi nelle tue storie è entrare in un modo vivido, un mondo fatto di parole ma di luoghi ed emozioni palpabili, che riesci a ricreare con la potenza e la perfezione delle parole che scegli, capaci di evocare con precisione e accuratezza dettagli che trasportano all'interno del freddo e del ghiaccio, che è palpabile, onnipresente, sfondo sempiterno del tuo narrare. Il mondo che vuoi creare è di fronte agli occhi del lettore, grazie alle tue parole: gli artigli contro il cielo delle guglie, il reticolo di rughe sul viso della vecchia serva sono tutte immagini nitide che possiamo cogliere. Così come le dita arrossate, le labbra screpolate, le vesti lacere. Ci sono delle immagini bellissime con cui descrivi alcune particolarità, come il freddo e la neve eterni che la circondano e le tolgono l'impressione di un susseguirsi di tempi e stagioni (quell'inverno fatto di tanti inverni), il suo spingersi sempre un passo più in là, ad ascoltare (come aveva fatto bambina i consigli di suo padre, il suo riunirsi con gli altri), a captare cose che avrebbero potuto avvicinarla di qualche passo a lui. Lui che è in quello stesso Palazzo intricato ma, allo stesso tempo, è perso dentro lo stesso, in quei corridoi labirintici che forse lo stratificarsi delle opere di diversi architetti ha fatto diventare una fortezza. Uno sciame di corridoi senza senso e ragione in cui è facile perdersi ma non abbastanza per non essere puniti con severità, per aver addotto quella scusa.
I riferimenti ad Amore e Psiche compaiono, come indizi sparsi qua e là, che lei lascia in quel suo incessante pensiero a Loki. La descrizione di quel loro amore nelle tenebre, le promesse che lui le ha sussurrato che tornano ad occuparle i pensieri quando vede la sua camera e lo immagina lì con altre donne, quelle con cui suppone abbia infranto il loro amore - lui, il dio dell'inganno. Fa da sfondo anche un un continuo incolparsi di quella leggerezza che adesso lo rende estraneo, la rende estranea a lui.
Lui che non solo è bello ma è forte, le sue armi scintillano in ogni dove; ma non solo: le sue pergamene, i suoi libri, ogni penna è lì ad intrecciare la ricca e meticolosa trama che descrive il gigante di ghiaccio e l'eterna e sconfinata stima, amore, reverenza di lei nei suoi confronti. Adesso che, per suo errore, per essersi rivelata, è lì a dover girare tra le sue stanze di soppiatto, nelle vesti della serva che adesso è. Adesso che è costretta sentirsi trafitta dal suo sguardo con la lama dell'indifferenza, di un non riconoscerla, di non trovare altro che un viso che non si connette in alcun modo a ricordi d'amore, di passione, di promesse ormai infrante.
La struttura della fiaba è calzantissima con il tuo narrare e sei riuscita perfettamente nell'intento di costruire un mondo fiabesco, in cui s'intreccia la realtà e l'onirico, un dio dell'inganno passato e presente che, come molto tempo prima, con il solo sguardo smeraldino e lupesco, riesce a spogliarla degli abiti e delle difese, nuda di fronte alla potenza dei suoi occhi e del ricordo delle sue lunghe mani. Lei che, anche se da bambina scuoteva la testa di fronte a fiori regalati, più tardi sarebbe giunta all’amara conclusione che tentava di difendersi dal proprio stesso cuore, più appassionato e palpitante di quanto non avrebbe mai creduto, capace di soffrire e sanguinare per la nostalgia e di avere la forza di inseguire sogni e chimere – o incubi, come quello che lui è, come quello che loro sono stati assieme. Evocativa come l'immagine che fuggire di fronte alle fiere è pericoloso e controproducente o che non sa se sia peggiore la sua assenza o la consapevolezza che presto questa finirà.
Scusa, finisco sempre per perdermi in considerazioni di tanti tipi diversi, spesso confuse, ma spero che ti arrivi forte e chiaro quanto apprezzi il tuo stile, ogni tua accorta scelta lessicale e i mondi fatati che riesci ad evocare e in cui trasporti chiunque legga.
Ti rinnovo i miei complimenti, davvero. È sempre un piacere immergersi fra le tue righe.
Un abbraccio

Recensore Master
15/02/21, ore 17:02

Cara Shilyss, eccomi qui.
Con un ritardo che in questo caso sfiora il ridicolo, ma, d’altra parte, anche in questo momento scrivo tre parole alla volta, perché ad avere cinque minuti filati tranquilla ormai ho rinunciato.
Che Odino non fosse una divinità cui poter voltare le spalle impunemente, beh, direi che era prevedibile, eppure non posso certo biasimare il padre di Sigyn, che comunque agisce con le intenzioni migliori, e per il bene del suo popolo. Cosa che continua a fare, anche quando è la sua stessa figlia ad essere immolata a un mostro senza nome: sacrificarne una per salvarne altre migliaia, una logica terribile e feroce ma, in questo caso, l’unica realisticamente applicabile. D’altra parte, la ragazza accetta il suo destino con la dignità che la contraddistingue (come Belle, che accetta di andare con Rumplestiltskin per salvare il suo regno dalla minaccia degli orchi – la reference, del resto, sempre quella è ed è bellissimo vedere come questa storia millenaria non abbia mai smesso di parlare, di essere raccontata in maniera sempre diversa eppure fedele all’intento originale). Nel cuore, il ricordo di uno straniero che in poco tempo le ha fatto capire quanto futili ed effimeri possano essere il buon senso e la ragionevolezza quando è la passione ad infiammare le vene. In particolare, mi è piaciuta la sua ferma intenzione di mantenersi in forze e in salute, per essere in grado di affrontare con lucidità la sorte che l’attende e, perché no, cogliere al volo eventuali possibilità di fuga: insomma, la giovane ha tanta forza dentro sé, e anche se la paura l’avvolge nelle sue spire – e sarebbe assai strano che non lo facesse – non se ne lascia abbattere, non permette al panico di dominare la sua mente e le sue azioni. Il “mostro” che l’ha rivendicata come sua moglie ha innegabilmente fattezze d’uomo, ma è poco meno di un’ombra, e non è proprio davanti all’ignoto che le nostre angosce più profonde si manifestano? Quando non “vedi” il tuo nemico, e non riesci a prevederne le mosse, rimani completamente alla sua mercè – esattamente come con l’amore, che non sai mai come, dove, quando, con chi e perché colpirà. Sai solo che, nel momento in cui si manifesta, ti travolge con la forza di un fiume in piena.
Come nel mito originale, a Sigyn è proibito scorgere il volto del marito\amante, ma, come sottolinei tu stessa, la sua è un’intelligenza vivace e ansiosa di conoscere tutto del mondo. Che venga meno al patto imposto da Loki, è solo questione di tempo. E qui ci riallacciamo al presente, in cui Sigyn sconta la sua disobbedienza, costretta a servire Loki che è maledetto, e non la riconosce. La tratta con freddezza e indifferenza, ma l’astuto dio dell’inganno è troppo perspicace per non accorgersi che in quella ragazza c’è qualcosa che sfugge a ogni logica. Non ha paura di lui, non teme il suo contatto, vuolestargli vicino e delle macchinazioni della vecchia governante non se n’è accorta proprio perché, per lei, null’altro conta se non essere ammessa al cospetto del re di Jotunheim. Gioca le carte che le vengono messe a disposizione, Sigyn, ma il velo dell’oblio è ancora troppo spesso per poter essere strappato dopo un breve scambio di battute, per quanto pregne di significati nascosti esse siano.
Angborda credo sia messa lì al solo scopo di farsi odiare. Poveretta, non merita che si infierisca ancora di più su di lei XD Sigyn lascia le stanze di Loki in preda alla gelosia e con il dubbio, instillato nel cuore, di essere lei stessa vittima di un inganno.
Il capitolo è bellissimo ed è una vera manna dal cielo avere la possibilità di lasciarsi cullare dalle tue parole. Fa – fai – bene al cuore, mia cara autrice.
Un bacione grande, e alla prossima :*
Con tanta stima,

padme

Recensore Master
15/02/21, ore 14:38

Ciao cara 💚
Per ogni passo che Sigyn sembra fare in avanti ne fa altrettanti indietro, è riuscita ad avvicinarsi a Loki, ma ogni occasione di dirgli la verità sfuma e lui chiaramente chiaramente non ricorda nulla, come lei già sapeva. Però inizia a nutrire dei sospetti, capisce che lei è esattamente dove vorrebbe essere e che non prova alcun timore nei suoi confronti, come le altre serve e non ne comprende il motivo.
Ma neppure in quest'occasione Sigyn riesce a dirgli la verità, anzi le sorgono dubbi e inizia a scoraggiarsi.
Mi è piaciuto un sacco il rimando al passato, che chiarisce come lei ci sia arrivata a quel punto. Quando si tratta di dèi non è mai rose e fiori, c'è sempre un prezzo da pagare e questa volta tocca a Sigyn in quanto figlia dello jarl.
Un destino crudele soltanto in apparenza, promessa a un mostro che nessuno conosce e convinta di morte certa, ma ecco che riprendi meravigliosamente la storia di Amore e Psiche (che a me è sempre piaciuta un sacco) in chiave nordica. La mancanza di fiducia da parte di Sigyn è comprensibile, tutto quello sfarzo e premura nei suoi confronti poco si addicono a un mostro ed è logico pensare sia un modo per imbonirla e tranquillizzarla prima di sacrificarla.
Ovviamente le cose non stanno così, nessun sacrificio avrà luogo, e mi piace molto il fatto che Loki usi la sua magia per celarsi a Sigyn, che se in un primo momento è intimorita poi si lascia andare. Lui non pretende che cada subito tra le sue braccia ed è disposto ad aspettare, il che è un primo passo per ottenere la sua fiducia.
Ti faccio tantissimi complimenti perché stai facendo un ottimo lavoro nel rielaborare un mito e adattarlo ai tuoi personaggi, perché Loki e Sigyn sono decisamente tuoi in ogni aspetto e li adoro.
Un abbraccio e alla prossima 💚

Recensore Master
14/02/21, ore 11:15

Ma buongiorno <3
Scusami (di nuovo) per il ritardo! 
Penso che potrei piangere per la citazione iniziale, Join me in death è una delle mie canzoni preferite in assoluto, questo capitolo non poteva cominciare meglio di così <3
L'inizio di questo capitolo ci mostra un Loki davvero diverso da quello a cui sono abituata leggendoti. Tu non ci mostri mai un Loki frufru e diabetico - che stonerebbe di brutto -, ma non ce lo mostri nemmeno così... freddo, distante. Come dici anche tu: maledetto. Non può ricordarla, e questo fa in modo che si ponga a Sigyn in maniera davvero crudele nei modi di fare. Mi ha spezzato il cuore vederlo tanto glaciale, dopo tutte le storie su questa coppia che ho letto. Per fortuna ho fiducia in Sigyn e credo riuscirà nella sua complicatissima missione, ma sapere come ci riuscirà (e soprattutto se, perché non è sicuro) mi incuriosisce davvero tanto. In ogni caso, per quanto vedere un Loki tanto freddo mi faccia male, lo si ama immensamente così tanto infiltrato nei panni del villain. 
Ci regali una scena H/C con Sigyn che cura la ferita alla mano di Loki e non potrei essere più contenta di così, mi ha resa proprio euforica arrivare a leggere questa parte (e quant'è bello quando paragoni l'essere schiava di Sigyn all'essere un fantasma o una fata e riesci a rendere poetico perfino questo!). Peccato che nel bel mezzo di alcune descrizioni sublimi vengano interrotti da lei, la gigantessa che si è appena guadagnata il ruolo di personaggio più odiato di questa storia. Già dal nome mi dà fastidio la sua presenza, poi fa soffrire Sigyn e quindi la si odia ancora di più. e.e
Finalmente con questo capitolo scopriamo qualcosa in più sul passato di Sigyn, adoro la scelta di dividere presente e passato, come hai già fatto in altre storie. E' una scelta che mi fa storcere il naso in alcuni casi perché non si capisce e diventa confusionario, ma tu sai sempre gestirlo benissimo e dare la giusta dose d'informazioni.
Mi è piaciuto troppo come hai impostato la seconda metà del capitolo, le descrizioni sono sublimi e non so come sia possibile ma ti trovo migliorata rispetto a mesi fa, sei diventata ancora più brava e i tuoi capitoli sono come sempre un piacere da leggere, tanto che arrivo alla fine e ci rimango male, mi sento tirata fuori da un momento che prolungherei all'infinito.
Mi intriga davvero tanto questa storia e voglio saperne di più, devo saperne di più! Devo sapere come prosegue! **
PS. Ma che meraviglia che Loki profuma di cuoio e muschio e non di fumo e menta come tutti i bad boy XD
Spero di vedere presto un aggiornamento! ^^
Alla prossima <3
fumoemiele

Recensore Master
14/02/21, ore 00:30

Ciao, eccomi qui per lo scambio libero.
Questa storia mi sta appassionando sempre di più e quindi sono stata contenta che tu l'abbia aggiornata. L'ho messa nei preferiti così non me la perdo e, ho scoperto che posso recensirla anche dal cell in questo modo o non me lo fa fare.
Torniamo alla storia, ora.
Loki mi piace da matti e con lui la povera Sigyn che, in questo capitolo si inizia a conoscere un po' di più. Quanta sofferenza poverina. La sua vita è stata travolta da una vedetta divina, per una decisione che non aveva preso lei.
Ho molto apprezzato il tuo dividere la storia tra passato e presente. Tra ricordi dolorosi e realtà che non è da meno.
Realtà crudele che la mette al fianco del suo più grande amore che dice di non conoscerla e poi le fa provare gelosia nei confronti della donna che la sostituisce nel letto del suo amato.
L'ultima parte la vede prigioniera di un incubo dorato - o di un sogno? - che la protagonista di quel matrimonio tanto promesso quanto crudele con qualcuno che le impone di non guardarlo mai.
Qualcuno che dovrebbe essere crudele con lei e che invece è tutt'altro.
Qualcuno che - secondo me, ma potrei sbagliarmi - è Loki che si è ricordato di lei, ma che vuole torturarla non svelandosi.
Grazie per la bella ed emozionante lettura e al prox scambio, che sono curiosa di vedere come continuerà questa storia. Scusa il ritardo. Ciao, Chiara.

Recensore Veterano
12/02/21, ore 15:34

Cia Shyliss! Eccomi per lo scambio del Giardino!
Uh, che bello, un nuovo capitolo di questa stupenda fic, non vedevo l'ora *^*
Tu sai bene quanto consideri perfetto il tuo stile di scrittura, non commetti mai errori di alcun genere, non posso mai dirti nulla a riguardo, posso sempre e solo farti i miei più sentit complimenti. 
Sigyn vive la sua vita da serva nel castello di Utgard (e io sono sempre qui a chiedermi dove sia Utgard-Loki XD) servendo e riverendo il nuovo sovrano, ovvero Loki che non ha memoria del suo passato. Non ricorda Sigyn, né le notti con lei, e secondo la dea lui sarebbe stato maledetto. La vera domanda è: "Chi è tanto potente da poter scagliare una maledizione tanto efficace su un dio come Loki?"
Poi vediamo un po' il passato di Sigyn e mi hai strappato una lacrima... poverina, lei non merita tutto ciò T^T
Sono sempre più curioso di sapere come la dea risolverà questa crisi, se riuscirà a fargli tornare la memoria o no. E per gli innumerevoli nomi di Odino, che fine hanno fatto tutti gli altri Aesir? O.o
Ti faccio anche i miei complimenti per l'accuratezza storica. Come te, anche io, ci tengo molto e quindi apprezzo ogni tentativo di rimanere storicamente coerenti pur trattandosi di mito e fantasia :3

Alla prossima^^

Recensore Veterano
10/02/21, ore 19:11

Ciao mia cara!
Che bello poter finalmente leggere il secondo capitolo di questa tua nuova storia!
A inizio capitolo troviamo Sigyn ancora impegnata a fare la serva per Loki. Il suo compito è soprattutto quello di servigli da bare e da mangiare e anche le sue conversazioni con l’uomo girano sempre intorno a questi due argomenti. A parte questo, tra i due non vi è altro che qualche scambio di sguardi.
Non voglio nemmeno immaginare quanto possa essere difficile e doloroso stare accanto alla persona che si ama quando lui non ha nessun ricordo di te. Deve essere qualcosa di davvero tremendo. Comprendo perfettamente che Sigyn, qualche volta, abbia il desiderio di raccontargli la propria storia, ricordargli come si sono incontrati ed amati, sperando che in questo modo lui possa riacquistare la memoria. Ma immagino che, visti i racconti che le sue compagne gli fanno di Loki, non sia proprio consigliato affrontarlo visto che vi posso essere molte probabilità potrebbe non crederle e potrebbe anche reagire molto male.
Nonostante tutto, una parte di Sigyn continuava a credere che Loki in realtà si ricordasse di lei, ma che stesse come recitando. Le sembra la risposta più naturale al perché lui in tutto quel tempo in cui è suo servizio non l’abbia mai sfiorata. Da una parte si potrebbe provare tenerezza per lei che voglia quasi trovare una scusa per spiegare come mai suo marito, anche se non si ricorda di lei, non l’abbia mai toccata, nemmeno per sbaglio, ma, conoscendo Loki, non è difficile credere che stia solamente fingendo di non ricordarsi di lei, quindi la comprendo perfettamente per avere qualche dubbio in merito. Sì, la gigantessa che l’aveva aiutata a raggiungere Jotunheim le aveva detto che non poteva ricordarsi di lei perché maledetto, ma capisco che il dubbio rimanga comunque. Anche se fosse vero che lui non abbia più ricordi di lei, è comunque certa che lui non la sfiori volontariamente.
Le cose subiscono una svolta una sera in cui Sigyn viene inviata nelle stanze di Loki per portargli delle bende pulite e degli unguenti. Invece di lasciare lì le cose che il re aveva chiesto ed uscire dalla stanza, lei rimane lì e si offre di medicargli la ferita che ha sulla mano.
In un primo momento Loki non sembra molto convinto, certo che quella serva debba temerlo e non rivolgergli la parola se non interessata, ma alla fine accetta il suo aiuto.
Immagino che un uomo dal passato come il suo sia sempre molto schivo nei confronti delle persone che vogliono girargli troppo attorno, certo che lo facciano per un secondo fine che potrebbe risultare molto spiacevole per lui. Non può pensare che quella donna voglia stargli accanto perché è la moglie di cui lui non ricorda più nulla, la donna che lo ama e si preoccupa per lui.
Ammetto di aver provato ancora più tenerezza nei confronti di Sigyn che si ritrova ad essergli così vicina, ma non può comunque raccontargli la verità.
Mentre lei gli medica la ferita, Loki ammette di averla vista spesso nelle sue stanze e, anche se è consapevole che è soprattutto colpa della sua governate che abbia voluto offrirgli quella “deliziosa preda”, si è anche reso conto che Sigyn vuole essere lì con lui. Non riesce a comprendere perché qualcuno desideri trovarsi lì, in un luogo dove è sempre inverno e con un monarca di cui si può solamente aver paura. Per lui vi deve essere qualcos’altro sotto, deve volere qualcosa da lui perché se no non si spiegherebbe perché lei non abbia paura di loro, sembrando certa che lui non le farebbe del male.
Comunque deve ammettere che è una donna molto bella e che aveva un certo effetto tra di lui, tanto da rendersi conto di desiderarla. Probabilmente l’avrebbe fatta sua se, proprio in quel momento, non fosse entrata nella stanza Angborda, una delle donne più in vista di Jotunheim, cacciando così via Sigyn.
Ma immagino che la poverina si sia sentita gelosa. Io probabilmente se mi fossi trovata nei suoi panni avrei comunque fatto una scenata, ma capisco che lei è comunque costretta a mettere un freno alle proprie emozioni.
Quanto vorrei andare lì ad abbracciarla, a dirle che le cose torneranno come un tempo e Loki si ricorderà di lei, ma devo anche ammettere che anch’io impazzirei nel immaginarmi il mio uomo a letto con un’altra. Sto davvero soffrendo insieme a lei, povero tesoro.
La seconda parte del capitolo ci mostra degli eventi accaduti nel passato.
Scopriamo che il padre di Sigyn aveva abbandonato gli antichi dei a favore di quello nuovo, ma che lei continuava a pregare entrambi perché non riusciva a capire come gli spiriti e le entità che aveva invocato fino a poco tempo prima, ora dovevano essere considerati solo delle frottole.
Ha rimanere impresso nella sua mente è anche le parole del giovane viandante che, insieme a un compagno di viaggio, era giunto nella sua casa nel capitolo precedente (viandante con il quale si scambierà anche un bel bacio appassionato). Lui le rammenta di non fidarsi mai degli dei perché possono essere crudeli, volitivi e arroganti e che non era saggio voltargli loro le spalle.
Quelle parole furono una vera e propria profezia visto che tutte le famiglie del fiordo furono segnate da importi lutti, soprattutto tra i loro figli.
Un vecchio indovino, interrogando il volo dei corvi, annunciò che il solo modo per placare le divinità era dare come sposa la figlia più giovane dello jarl che aveva rinunciato per primo alla fede dei suoi avi a un mostro che dimorava sotto un tumulo.
Immagino che per Sigyn questo sia stato davvero terribile. Capisco la paura che possa aver provato al pensiero di doversi sposare con un mostro, soprattutto per quello che questo avrebbe potuto farle. Comprendo anche perfettamente anche il dolore che abbia provato nel sentirsi abbandonata e lasciata sola sia dalle divinità pregate, che sembravano non aver ascoltato nessuna delle sue preghiere, né da tutti gli abitanti del fiordo, pronti a sacrificarla pur di aver garantita la propria sopravvivenza. È qualcosa di doloroso che davvero ti fa quasi avere l’impressione di aver vissuto una menzogna per tutta la vita.
Il mostro va a reclamarla in primavera. Sigyn non si rende ben conto di questo come avviene. Si rende solamente conto di risvegliarsi in una stanza stupenda all’interno di un palazzo che non conosceva. Al anulare aveva un anello che non ricordava chi glielo avesse dato e quando e gli abiti che aveva addosso non erano i suoi. Immagino quanto possa sentirsi spaesata, senza contare che è già brutto quando si è prigionieri di qualcuno, ma in questo caso lei non ha proprio ricordi di questa persona e di cosa sia successo tra di loro.
Incontrerà il suo mostruoso marito solo a notte fonda, quando ormai si era messa a letto.
Lui le impone che non dovrà mai guardarlo in volto, ma che, anche se è prigioniera, può muoversi con tranquillità per il palazzo. Dice che non vuole che lei lo veda solo per proteggerla e che l’unica cosa che le chiede per quella notte è un bacio.
Lui è certo che riuscirà a conquistarla anche così e il bacio che si scambiano durano a lungo.
Se il “marito nell’ombra” è chi penso io, sono certa che riuscirà veramente a conquistarla e non vedo l’ora di vedere come le cose tra di loro si siano sviluppate. È perché lei lo ha visto in volto che Loki è stato maledetto e non a più ricordi di lei? E Sigyn riuscirà a fargli tornare la memoria nel presente? Non vedo l’ora di scoprirlo.
Grazie mille per regalarci questa storia perché la trovo bellissima, interessantissima e, se già il primo capitolo mi aveva presa, questo secondo mi ha assolutamente conquistata.
Non vedo l’ora di leggere il terzo capitolo, ma, ovviamente, non ti metto fretta. So perfettamente quanto la vita possa essere caotica e piena di imprevisti, soprattutto in momenti come questo. Quindi davvero grazie per regalarci sempre questi tue capolavori.
Ti invio un forte abbraccio!
Alla prossima,
Jodie

Recensore Master
10/02/21, ore 00:30

Ciao, mia cara!
Non sai quanto sia stata felice di trovare l'aggiornamento di questa storia, che davvero, si sta conquistando un posto specialissimo nel mio cuore. Che tu sia una bravissima autrice è per me ormai una certezza, e le tue fiabe sono fra le cose più originali in cui mi sia mai imbattuta qui su EFP, ma devo ammettere che questa storia in particolare, non lo so, ha un'atmosfera così intensa che, in due soli capitoli, mi ha già completamente conquistata.

E ora so di essere di corsa, e forse dovrei solo prendermi un po' di tempo e tornare qui quando sarò certa di avere il tempo di scriverti la recensione che meriti, ma ho appena concluso la lettura e sento proprio il bisogno di termici aggrappata ancora un pochino.
Mi piace tanto la struttura che stai utilizzando per questa storia: alternare piani temporali in cui i personaggi si trovano in situazioni tanto diverse (e soprattutto con strumenti di conoscenza tanto diversi) è qualcosa che ti riesce particolarmente bene: non è la prima volta che lo fai, ma ogni volta la trovo una tecnica particolarmente efficace, perché sai sempre dosare perfettamente gli elementi narrativi, creando una sorta di mistero di cui sia i personaggi che il lettore devono venire a capo in entrambi i piani temporali. E i collegamenti tra i due momenti ci sono, e sono subito chiari al lettore (pur con i dovuto punti di buio che ancora devono venire svelati), ma questi piani mantengono al momento un'autonomia narrativa interessantissima.
Il presente è caratterizzato dal tormento di Sigyn, che si ritrova così vicina a suo marito, all'uomo che ama, che lo può addidittura sfiorare, quando le cose sembrano andare per il verso giusto, ma è comunque molto lontana dal trovare una soluzione che le permetta di farsi riconoscere. E una situazione tormentata e struggente, e non solo perché è dolorosissimo essere così vicini a una persona che tanto si ama senza venir riconosciuti (e insomma, io sono sicuramente ingenua e so che non dovrei mai abbassare la guardia con Loki, ma insomma, se questo suo non ricoscerla è un inganno, io ci sono cascata in pieno XD), ma anche perché si avverte tutto lo struggimento e tutta l'angoscia che lei prova quando è consapevole che le occasioni non saranno infinite, e che nonostante sia arrivata così vicina a Loki, nonostante abbia attirato la sua attenzione e la sua curiosità con un atteggiamento così poco consueto, lei si trova comunque priva di un piano concreto a cui aggrapparsi.

Il passato, come sempre, è per me un contesto intetrssantissimo: questo scontro fra religioni che ha un valore tanto ampio si declina perfettamente nel racconto, portando a un verdetto terribile che costringe Sigyn a una sorte angosciante. Il suo terrore è palpabile, e, davvero, le scene in cui viene lasciata sola dalla propria famiglia e poi si risveglia priva di memoria in un palazzo sontuoso, ma che è pur sempre una prigione, mi hanno messo addosso tantissima ansia. Però ho amato, ho amato immensamente il modo in cui Sigyn alza la testa e, pur non nascondendo la sua paura, decide di affrontare con fermezza il proprio destino.

Insomma, questa storia mi sta piacendo davvero tantissimo, sono proprio curiosa di vedere come proseguirai!
A presto!

Recensore Master
08/02/21, ore 08:50

Luceeeee! Eccomi qui! Anche se ho appena cominciato Scintille, a questo giro non potevo che passare da questa: sono super felice che tu abbia aggiornato perchè ero rimasta con una grande curiosità **.

Dunque: partiamo dall'inizio, questo secondo incontro tra il re di quel mondo di ghiaccio e Sigyn. Dico il secondo ma in realtà è molto di più come numerazione. Il mio cuore mi fa male per lei, nel saperla interagire con qualcuno di così caro ma che non ha ricordi della loro vita insieme, o meglio, non ha ricordi di lei. Che fardello pesante... E la cosa più brutta è il timore, il sospetto, che in realtà Loki, da bravo maestro dell'inganno quale è, in realtà stia fingendo çç. Al momento sembrerebbe che non sia così e che la maledizione di cui accenna Sigyn lo abbia veramente colpito in pieno. Una nota di speranza viene dalle mosse della governante, che ha capito subito quanto la persona di Sigyn potesse essere di distrazione per il suo padrone, quasi fosse andata a cogliere inconsciamente il legame unico e speciale che vi era fra i due.
Sigyn tormentata sul raccontare o meno la verità e il passato mi ha fatto una gran tenerezza e ho pianto per lei nell'immaginare la gelosia e il dolore di vedere il proprio sposo fra le braccia di un'altra. Allo stesso modo ho apprezzato il suo silenzioso ma forte coraggio nel voler cercare un contatto sempre maggiore con Loki, prendendosi cura di lui.

Ho amato tantissimo, poi, l'alternanza fra passato e presente, che sempre caratterizza le tue storie: e così grazie a un flashback scopriamo che il fato di Sigyn in realtà è stato determinato dalle colpe della sua famiglia (vi è una piccola somiglianza con il personaggio di Belle, che ho adorato.) 
Uno Jarl che si è spinto troppo oltre e ha perso così una delle cose più care, mentre Sigyn oltre alla famiglia ha perso la libertà. Eppure non è un mostro, colui al quale è stata sacrificata, sebbene Loki non voglia mostrare il suo viso. Sono super curiosa in quanto alle motivazioni: in che modo questo comportamento servirebbe a proteggerla? Ha forse paura che riconosca in lui il forestiero che è stato suo ospite tempo addietro? E perchè questo dovrebbe essere un pericolo per lei? Non vedo l'ora di scoprirlo, per quanto dolorosa immagino sarà quella parte çç.
La descrizione del palazzo sotterraneo è meravigliosa, come anche questa scena al buio fra due futuri amanti che non possono vedersi.

Tesoro, un altro piccolo capolavoro *3* ti faccio come sempre tantissimi complimenti e aspetto il prossimo <3
un bacio grande,

Bennina tua
 

Recensore Master
07/02/21, ore 19:12

Ciao carissima,
non vedevo proprio l'ora di scoprire cosa avresti tirato fuori dal cilindro e come al solito ne sono rimasta piacevole colpita. In questo secondo capitolo si entra finalmente nel vivo del mito di amore e psiche, ma una bella spolverata di norreticità che non guasta mai (potremo consultarli un marchio di fabbrica ormai?). Conclusa velocemente la premessa entriamo nel vivo della recensione; il primo segmento del capitolo presenta una lunga e intensa scena ambientata nel castello, consultarli intensi e lunghi sono gli sguardi tra Loki e Siygn; poche parole e silenzi tesi. Adoro Sigyn in queste nuove vesti, adoro il suo coraggio per salvare il suo amato, anzi forse è proprio questo scambio di ruoli uno dei punti di forza dell'intera vicenda; là dove Sigyn è tentata più di una volta di raccontare la verità, c'è sempre qualcosa che la frena; sente in cuor suo che quello non è il momento giusto e che solo il tempo, la pazienza, e piccoli gesti come medicare una ferita potranno far ricordare all'amato del loro amore. Ma nel frattempo sì fa strada la gelosia, e forse sarà proprio questa a farla fare il passo sbagliato. Loki dal canto suo è sempre egregio, ogni sua frase, ogni sua parola penetrano nell'amino dell'amata e del lettore (almeno per quanto mi riguarda) come una scheggia di ghiaccio; tale sono le frasi e i modi in cui si rivolge a lei... ma! Qui abbiamo avuto un forte attrazione... e sarà proprio facendola sua che infine ricorderà? Le strade sono molte e non vedo l'ora di scoprire come evolverà il tutto.
Nella seconda parte invece ripercorriamo il passato della giovane e il come sia finita tra le braccia del Dio degli Inganni; un passato veramente triste, ben descritto e storicamente molto accurato, seppur mitigato dell'elemento fantastico; lo smarrimento di questa gente, di persone che di fronte alle avversità, puniscono chi ha osato voltare le spalle ai loro dei; e poi c'è Sigyn che li prega entrambi, i vecchi e quelli nuovo, che... credo di poter identificare ora come il Dio cristiano? In ogni caso è proprio a venir punita e nulla può fare per salvare i propri cari se non accettare quel triste destino. Ma sorpresa della sorprese si ritrova nella reggia di Loki; ed egli si presenta a lei proprio come nel mito greco... e funziona, funziona terribilmente bene. Non posso che donarti 92 minuti di applausi. E con questo mi dileguo.
Un abbraccio forte e ci vediamo al prossimo capitolo,
Elgas

Recensore Master
07/02/21, ore 18:11

Ciao cara, non avevo mai letto una delle tue rivisitazioni delle fiabe e ho deciso di rimediare assolutamente!
La descrizione di Utgard è meravigliosa, ci si aspetterebbe qualcosa di mostruoso dalla terra dei Giganti, invece è esattamente l'opposto, con le sue sfumature particolari e i colori del cielo molto suggestivi.
Adoro leggere della tua Sigyn e Loki perché la tua interpretazione di Sigyn mi piace veramente tanto ed è molto credibile, inoltre proponi contesti diversi in cui loro due funzionano sempre.
Mi incuriosisce un sacco il fatto che Loki non si ricordi di lei, mentre Sigyn ha la memoria intatta e sa già cosa le aspetta, sa che lui non se la ricorda e che governa Utgard adesso, ma lei non demorde e mi piace che sia così determinata a non aver fatto tutta quella strada per nulla.
La vita da schiava e da serva è dura, ma Sigyn sembra adattarsi in fretta e non si lamenta delle proprie condizioni perché è stata una sua scelta recarsi lì, mentre le sue compagne si affidano alla preghiera.
Mi piace che descrivi le origini di Sigyn cominciando con quel "C'era una volta" proprio tipico delle fiabe, la sua infanzia è spensierata e come quella di qualsiasi altra bambina, circondata dai fratelli e sorelle con dei genitori che li amano. Già da piccola dimostra una certa curiosità per il mondo che la circonda e questo la rende più matura rispetto ad altri bambini, che magari sono ancora intenti a giocare anziché ascoltare i discorsi dei propri genitori, discorsi anche abbastanza cupi per una bambina. La prospettiva di dover abbandonare la vecchia fede per una nuova è sempre qualcosa che non viene presa bene in un primo momento, ma è impossibile negare il fatto che Asgard sembra aver voltato le spalle al resto del mondo e questo crea sconforto.
Avvicinarsi a Loki non è un'impresa facile, eppure il Fato sembra favorire Sigyn e alla fine la conduce da lui, o meglio nelle sue stanze. È un primo passo per approcciarsi a lui, in quelle stanze dove tutto ricorda a Sigyn in loro passato, le vecchie abitudini di Loki e quello che c'è stato tra loro, ammetto che è stata una bella sorpresa leggere quel "suo marito" perché a quanto pare ad un certo punto nel passato i due si sono sposati. Questo porta ancora di più a chiedersi come mai Loki si sia dimenticato della sua stessa moglie, che siano entrambi vittime di un brutto tiro o è semplicemente una punizione questo solo il tempo lo dirà.
La scena del passato in cui Thor e Loki si spacciano per due semplici viandanti in cerca di rifugio mi ha ricordato molto una delle loro tante avventure di cui ho letto in un libro, non so se sia un parallelismo voluto o meno, ma in ogni caso mi è piaciuto davvero molto perché non è raro che delle divinità si spaccino per mortali per mettere alla prova gli esseri umani.
Che colpo al cuore l'incontro tra i due, per lui non è altro che l'ennesima serva e lei è costretta a fingere di non sapere, del suo Loki sembra non essere rimasto più nulla e vederla non ha suscitato in lui nulla.
Ti faccio i miei complimenti, un abbraccio e a presto 💚

Recensore Master
07/02/21, ore 10:26

Ma buongiorno! ^^
Perdonami per il ritardo, ho dato un esame e di conseguenza ho avuto solo metà settimana di tempo per recensire, quanto mi manca avere tanto tempo libero T_T

E non hai idea di quanto mi mancasse anche leggere qualcosa di tuo. Volevo proseguire con Scintille, ma questa storia mi è comparsa un paio di volte in Home negli ultimi giorni e volevo leggerla troppo, amo quando rielabori le fiabe e sono sempre curiosissima di scoprire come effettivamente lo farai. Quindi, eccomi, tanto per recuperare tutto c'è tempo!

Ci introduci a questa nuova storia con delle descrizioni sublimi, ci fai innamorare (almeno me che amo i posti freddi **) di questa gelida Jotunheim attraverso gli occhi di Sigyn e lo fai con alcune immagini bellissime (quella delle montagne-zanne è meravigliosa!). Subito cominciano a venir fuori i primi dettagli: per Sigyn è stata dura arrivare fino a lì, e adesso che vede Loki, lei neppure la ricorda più. Già da qui si ama il carattere di Sigyn, che non si arrende di certo e accetta passiva il destino, ma fa di tutto per avere ciò che vuole, anche se non è certa di poterlo ottenere, e anche se questo non è semplice e le crea un dolore non indifferente. Ho sempre amato la tua Sigyn e la sua caratterizzazione, è una donna forte, anche se all'apparenza può sembrare fragile, è combattiva e agguerrita, non si fa mettere i piedi in testa da nessuno, e in più di una situazione mi ha dato forza e insegnato qualcosa. 
A leggere di questa Asgard distrutta mi piange il cuore, e ancora di più nel constatare la condizione da schiava di Sigyn. Si spera che Loki non sia troppo cattivo, che non se lo merita - e, come non detto, non ci degna della sua presenza per buona parte del capitolo, lasciandoci seguire le vicende e le introspezioni di una Sigyn che cerca di abituarsi a quella situazione nuova, strana e profondamente triste.
Piano piano ci vengono dati alcuni tasselli da riordinare, scopriamo qualche dettaglio in più sul loro passato e sul loro bellissimo rapporto, ora purtroppo spezzato. Ma sono certa che non sia irrecuperabile, e che la sua presenza lì e la voglia di riottenere ciò che ha perso possano sbloccare qualche ricordo a Loki - o, perché no, fargli vivere nuovi momenti che portano allo stesso risultato del passato. 
Ho amato le descrizioni del castello, il modo in cui Sigyn si guarda intorno e vede Loki in ogni dettaglio, negli oggetti che ha intorno a sé. 
La loro situazione è immensamente angst - non me ne sorprendo, considerando che sei tu l'autrice lol - e vedere che davvero Loki non la ricorda ed è così freddo con lei mi ha spezzato il cuore, il fatto che Sigyn invece ricordi tutto è ancora più crudele. E che dire, farò troppo il tifo per lei per tutta la storia - e probabilmente insulterò Loki in ogni lingua possibile finché non inizierà a trattarla come si deve o a ricordare quantomeno qualcosina, non puoi mandarmela via chiedendole di portarti dell'idromele T_T

Quasi dimenticavo: amo il titolo, ha un'aria così oscura che non poteva non attirarmi **
Ah, e il rating può essere anche rosso fuoco, non mi scandalizzo mica u.u

Spero di tornare presto a leggerti, quindi, alla prossima <3
fumoemiele

Recensore Master
06/02/21, ore 22:08

La fiaba prende forma, ma per quanto affascinante, e per quanto voglia scoprire cosa sia accaduto, è il presente che preme: Sigyn riesce a incuriosire Loki, forse persino affascinarlo.
L'unica a non temerlo, la preda disposta da una furba governante che, senza saperlo pè diventata la pedina del destino.
Sigyn deve riconquistare lo sposo che gli dèi le hanno imposto e ho idea che in questo si concretizzi la punizione di Odino.
Come sempre conduci il lettore con grazia attraverso passato e presente, dando a tutto un senso e mantenendo un'integrità armoniosa nel testo.
Ho però un dubbio: "Indossava un abito tessuto finemente, del colore del cielo al tramonto, leggerissimo eppure caldo, che le lasciava scoperte le braccia e il seno." Immagino intendi che l'abito ha una scollatura profonda, ma messo così è piuttosto fraintendibile. ^^'
A presto. ^^

Recensore Veterano
25/01/21, ore 17:42

Ciao! Eccomi finalmente per lo scambio libero del Giardino!
Lo sai che sono molto affezionato alla cultura norrena in toto e non ho potuto resistere dal gettarmi a capofitto in questo AU le cui premesse sono davvero interessantissime.
La trama in generale mi ha ricordato leggermente American Gods: ci sono i Nuovi Dèi che hanno soppiantato i Vecchi, ma questo non sembra il nostro mondo moderno... o almeno, non lo sappiamo, perché non ci dai una chiara collocazione temporale. Sappiamo solo che Asgard è caduta, Odino, Thor e gli altri Aesir non ci sono più... sono morti? Scomparsi? Non ci è dato sapere. Sappiamo solo che Sigyn è ancora presente e si trova a Utgard per suo marito. La città/castello di Utgard nella quale, ricordiamo bene, Loki e Thor hanno affrontato le prove di Utgarda-Loki, e de facto chi è che troviamo a sistemare Sigyn per le feste? Ma la Vecchiaia, naturalmente... è lei, l'ho riconosciuta dalla descrizione delle sue rughe e delle sue dita nodose... e a quanto pare è la serva di Loki.
Sigyn passa le notti lì chiedendosi che fine hanno fatto gli dèi e me lo chiedo pure io. Possibile che sia successo un Ragnarok? Hmmm, però viene detto che c'entrano questi Nuovi Dèi... hmmm, mistero misterioso. 
Mi sono davvero piaciute le descrizioni delle emozioni di Sigyn, sei stata davvero brava e finalmente lei e Loki si incontrano... ma lui sembra averla dimenticata. Secondo me non l'ha affatto dimenticata, e sta elaborando qualcosa. Ricordiamoci che sebbene Sigyn lo ami molto, Loki è sempre stato bipolare nel suo matrimonio, sono sicuro che abbia in mente qualcosa.
Mi hai messo una curiosità enorme e ti faccio i miei complimenti per l'eccelsa qualità del testo, è praticamente perfetto.

Ci vediamo alla prossima^^

Recensore Master
24/01/21, ore 23:52

Carissima Shilyss,
aspetto questa storia da quando è uscito l'aesthetic spoileroso ed ora che è arrivata ne sono estremamente felice (ed è per questo che lascio da parte l'altra ma solo momentaneamente s'intende). La statua di Canova raffigurante Amore e Psiche è una delle mie preferite e non vedo l'ora di scoprire come deciderai di plasmare questa fiaba sui tuoi (e anche un po' nostri, ormai) Loki e Sigyn.
Perché mi è chiaro che la curiosità di Psiche e Sigyn si sono fuse e hanno combinato il patatrack e che, quindi, la ragazza sia già sulla via per cercare di recuperare il misfatto (anche se vedo, al momento, Sigyn più determinata di Psiche a darsi fare) ma con quel "sembra" delle tue note finali mi hai fatto un po' drizzare le orecchiette. Del passato fai intendere che Loki e Odino abbiano voluto vendicarsi dell'abbandono del loro culto e mi sono fatta l'idea che Sigyn sia stata offerta in sposa proprio per placare questa ira. Tra l'altro questa lotta fra divinità vecchie e nuove mi è piaciuta veramente moltissimo e mi ha ricordato le dinamiche di American Gods dove a tirare le redini di tutto ci sono proprio i due volponi (o sarebbe meglio dire "luponi") di Odino e Loki. E proprio da American Gods mi è venuto il dubbio che il Loki che Sigyn ha davanti in questo momento non è il Loki che è stato suo marito ma un altro, magari venerato da un altro popolo, ed è per questo che lui non la ricorda e che ce lo descrivi diverso perché se è vero che un viso può essere più affilato se dimagrito difficilmente i capelli cambiano intensità di colore. Altrimenti un'altra possibilità è che il viaggio che, come Psiche, Sigyn deve percorrere per ritrovarlo non sia in un universo solo ma in tutti i multiversi... insomma, come vedi, con un "sembra" mi hai già fatto partire un trip notevole.
Al solito ho amato moltissimo tutte le tue descrizioni e i colori che hai saputo dare a quella che, ad immaginarla, dovrebbe essere solo un'immensa distesa monocolore. Il gelo è tremendamente presente e mi è piaciuto molto come tu ti sia soffermata sui vari modi in cui la ragazza cerca di proteggersi da esso e, in particolare, l'attenzione che hai dedicato alla cura delle mani. Mi domando se sia importante ;)
La vecchia governante è veramente tremenda, chissà se ha saggiato le forme della ragazza solo per capire se fosse abbastanza in salute per sopravvivere un po' o se, soffermandosi sui fianchi, non abbia anche valutato che fosse adatta a dell'altro.
E insomma, al solito ho tante, troppe domande a cui non vedo l'ora di dare una risposta.
Ho come l'idea che stai per regalarci un'altra splendida storia.
Un abbraccio e a presto <3
Cida