Recensioni per
Ciò che resta delle tenebre
di shilyss

Questa storia ha ottenuto 404 recensioni.
Positive : 404
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
23/02/21, ore 19:55

Ciao cara,
Come promesso dopo la brutta persona, eccomi a proseguire questo bellissimo viaggio.
La sorpresa maggiore di questo capitolo è stata stata vedere Sigyn iniziarsi alla magia del Seiðr (ormai l'ho scritta talmente tante volte che il Cellulare l'ha memorizzato XD); mi affascina come al dì dell'unione fisica e misteriosa tra il misterioso Loki e Sigyn, vi sia anche un connubio intellettuale spirituale, di crescita interiore, là dove Sigyn non ha più nulla, non ha più una famiglia, né una casa a cui tornare; e allora ecco sorgere in lei la sete di conoscenza, verso la magia, verso quegli stessi miti, leggende e dei rinnegato dal padre ai tempi.
Vediamo dunque un contrasto marcato tra passato e presente; abbiamo un Loki che si mostra, ma che ha dimenticato; una Sigyn caduta, sporca, resa schiava là dove prima brillava come promessa sposa nel buio. Nel presente, la figura che mi ha maggiormente è Angborda; anche qui abbiamo un contrasto molto marcato fra lei e Sigyn; un contrasto soverchiante su ogni fronte; fisico, sociale di personalità; Angborda si dimostra maligna, seducente, mi piace come con nulla, con apparentemente nulla, riesca a mettere in scatto sia Loki (là dove deve imporre i suoi desideri, le sue ambizioni) sia Sigyn (ribadendo la sua superiorità su ogni fronte). E in Sigyn scatta la gelosia, le lacrime... molto molto ben scritto quel momento, così tormentato e umano. E basta questo ad agitare le malelingue, a far drizzare i capelli all'anziana governante (che non so perché mi ricorda sempre di più la strega de La Città Incantata) da un lato, mentre dall'altro è ben conscia che Sigyn è vicina a compiere il grande passo. Sigyn trasportata in parte dalla gelosia, in parte dal desiderio di ricordare e far ricordare a Loki il loro vissuto, si fa avanti. Loki gli chiederà quello? Oppure una scintilla si è accesa e tenterà di ricordare anch'egli? Di far chiarezza nelle strane sensazioni provocate dalla serva dai capelli dorati? Vedremo vedramo... però mi tieni proprio sulle spine come si dice XD
Queste atmosfere poi mi stanno conquistando; pur rifacendoti ad Amore e Psiche, questa Fiaba ha sempre più impressa la brutalità e la passione delle fiabe/saghe nordiche.
Un abbraccio forte cara e alla prossima
Elgas
(Recensione modificata il 24/02/2021 - 12:39 pm)

Recensore Master
22/02/21, ore 17:21

Ciao cara,
rieccomi finalmente qui, perdonami ancora per il ritardo ma purtroppo, come ti ho già accennato, in questi ultimi giorni non sono stata affatto bene.
Ho amato il paragrafo iniziare dedicato a Loki e al suo smarrimento, che spinge Sigyn a chiedersi se sia il caso di raccontagli la loro storia, tentando di sfidare la maledizione che li ha colpiti. Hai un modo meraviglioso di rendere umani i tuoi personaggi, anche quando si tratta di un Dio come Loki, anche catapultandoli in universi sempre differenti li rendi sempre riconducibili all’idea che hai di loro e, per questo, quando leggo di loro è sempre un po’ come tornare a casa. Il momento in cui Sigyn decide di affrontarlo e di proporsi di curargli la ferita infatti, ci mostra come il carattere della ragazza la renda la degna controparte del dio degli inganni; ho amato il momento in cui lui le chiede se non le hanno detto che dovrebbe temerlo e Sigyn lo spiazza con un semplice “lo so”.
Mi è spiaciuto tantissimo che Loki e Sigyn siano stati interrotti proprio in un momento cruciale: è vero che la ragazza non ha sprecato l’occasione che le si è presentata, ma è altrettanto vero che era riuscita a risvegliare in lui il desiderio e avrebbe potuto sfruttarlo a suo favore… la prima impressione di Angborda è stata tutt’altro che favorevole, del resto non potrei mai apprezzare chi si mette in mezzo tra questi due – e tu lo sai bene.
Ho adorato il ricordo del loro primo bacio, ma ho apprezzato ancor di più il dettaglio che esso sia stato iniziato da Sigyn, che si dimostra preda di una passione che non aveva mai conosciuto prima di incontrare Loki – i cui avvertimenti sul guardarsi dagli dei si rivelano quanto mai fondamentali nella vita della protagonista.
Il suo destino non si rivela essere poi così crudele come lei stessa si aspettava, anche se l’idea di essere prigioniera è tutt’altro che facile da accettare, sappi che non vedo l’ora di leggere del momento in cui Sigyn si rende conto che il marito e il misterioso viandante sono la stessa persona – già il dettaglio relativo al fatto che si sono baciati lungamente mi ha fatto sperare che esso sia più vicino del previsto.
Come sempre le tue storie sono talmente godibili che, arrivata alla fine del capitolo, si ha subito voglia di proseguire per scoprire il resto.
Spero di poterlo fare già oggi stesso, perché ho visto che hai pubblicato il nuovo capitolo.
Un abbraccio e alla prossima,
Francy

Recensore Master
22/02/21, ore 14:54

Buongiorno mia cara!
Questo tuffo nel passato di Sigyn e Loki, avendo una conferma ad un dubbio che mi portavo dietro dal secondo capitolo, ossia che Sigyn ha ricollegato il misterioso marito allo straniero che ha conosciuto. Loki non le fa mancare nulla pur di non farla sentire scollegata dalla realtà, con libri e oggetti provenienti da ogni dove per saziare la sua curiosità. Se c'è una cosa che adoro della tua Sigyn è proprio il fatto che lei è estremamente curiosa e con tanta voglia di imparare.
Proprio questa sua curiosità mista a timore le fa indugiare sull'identità del marito, che ha constatato essere effettivamente umano, giovane e forte.
Lei è furba, non a caso ripete ciò che Loki le ha detto a casa sua, ma lui è ancora più furbo ed è l'ingannatore per eccellenza, perciò svia ogni dubbio fingendo di non rammentare quelle parole. Pur non avendo una prova concreta Sigyn sente che è lui e si sente attratta, pian piano si lascia andare con Loki pur non conoscendone l'identità e lui le concede il tempo che le serve.
Mi è piaciuta tantissimo la piccola parentesi su Sigyn che autonomamente studia per imparare la magia, non è un'arte facile, ma lei è certamente all'altezza per poter apprendere quella conoscenza senza problemi. Persino Loki se ne accorge e glielo fa presente, nel farlo le fornisce il pretesto per porre domande sulla provenienza di quei testi e quelle pergamene, domande sconvenienti perché se lei capisse il suo legame con Asgard potrebbe persino risalire alla sua vera identità.
Si ritorna al presente con un Loki incuriosito e attratto da Sigyn in un modo che neppure lui sa spiegarsi, questa volta è lei la sconosciuta senza nome, una sorta di situazione ribaltata. Persino Angborda se ne rende conto e prova gelosia nei confronti di quella che a tutti gli effetti è solo una schiava, Loki si mostra sempre più disinteressato e distaccato con lei, non che tra i due ci sia amore, ma da quando è arrivata Sigyn le cose sono cambiate. Lei che nel frattempo soffre pensando che lui ami un'altra donna perché non la ricorda, questo può essere scoraggiante, ma non è andata fin lì per tornare a mani vuote.
Sono proprio curiosa di conoscere la risposta di Loki, anche se la immagino, e come sempre ti faccio i miei complimenti.
Un abbraccio e a presto 💚

Recensore Master
22/02/21, ore 13:51

Ciao cara Shilyss.
Se il primo capitolo mi era piaciuto, questo l'ho a dir poco adorato. Qui abbiamo un ulteriore approfondimento quanto di Sigyn che di Loki e la cosa non ha potuto che farmi piacere. Mi piace la frase che torna spesso nella testa di Sigyn "C'era una volta una ragazza che...", il modo in cui inizierebbe a raccontare a lei di Loki, se solo potesse. Loki è a dir poco inquietante e non c'è da meravigliarsi che di lui si dica che sia tanto temibile e malvagio. Qui credo valga sempre lo stesso discorso del "Forse Loki non ricorda Sigyn ma di certo ricorda le sensazioni che con lei ha provato", e infatti è proprio così. Loki non capisce, si interroga sul perché quella ragazza non lo tema e voglia essere lì per servirlo e curarlo. Mi ha molto sorpresa poi il fatto che la governante abbia scelto Sigyn affinché Loki la notasse, che si distraesse. Certo, in effetti Sigyn non se ne rende conto, perché si trova esattamente dove vuole essere. Nei momento in cui Loki la sfiora avverte qualcosa e non capisce, e nel momento in cui non capisce l'allontana, ma credo abbia già capito che Sigyn non demorderà. Anche in questa storia, come l'altra tua che sto seguendo, si alterna tra passato e presente, mostrandoci cosa ha dovuto passare Sigyn prima di arrivare qui. Sigyn appare come una persona molto ponderata, controllata, perché è così che è stata educata ad essere, ma le cose cambiano presto quando un certo qualcuno le infiamma l'anima. Mi piace davvero molto come la storia prosegue e spero che Sigyn riesca a dire a Loki la verità (o magari lo scoprirà lui, chi può dirlo?).

A presto :*

Nao

Recensore Master
22/02/21, ore 10:47

Mia Monna Luce *^* (pausa per gli applausi a questo nick meraviglioso) buongiorno e buon lunedì!
Spero che anche da te oggi splenda il sole <3 qui, strano ma vero, pare primavera *^*.

Che meraviglia trovare un tuo aggiornamento su questa storiaaaa! Scintille mi attende, ma non potevo non passare prima da qui, a seguire le avventure di Sigyn prigioniera, ma che in realtà non lo è veramente o almeno non come crede lei.
La prima notte passata con il suo misterioso sposo l'ha lasciata in preda a sentimenti sempre più contrastanti: lui è diverso da come se l'era immaginato. Pur non potendolo vedere, Sigyn ha percepito molte cose e ho amato come tu abbia giocato sugli altri sensi alternativi alla vista, per mostrarci tramite l'intelligenza curiosa di questa ragazza tanti dettagli sul misterioso marito. E così apprendiamo dei suoi muscoli guizzanti, del suo profumo inebriante, e delle sue labbra tanto ammalianti. E' completamente diverso dal mostro che si aspettava lei e Sigyn con il passare del tempo ne è sempre più involontariamente attratta, complici i baci roventi scambiati nell'oscurità, la pazienza di lui e i racconti con i quali a poco a poco le svela il mondo.

Sigyn si credeva privata della libertà, eppure Loki la mette a parte di un punto di vista completamente diverso, mostrandole quanto la conoscenza possa renderci più liberi di chi invece può andare dove vuole. E' un pensiero quanto mai attuale e confortante, se pensiamo a quanto la lettura ci abbia aiutato in questi mesi passati.
La sua nuova condizione permette a Sigyn di capire anche qualcos'altro riguardo a se stessa: lei sta cambiando e sta divenendo sempre più in grado di comprendere il seior, e forse, un giorno di utilizzarlo. Ed ecco che grazie a questa consapevolezza, Sigyn si sente finalmente pronta a diventare in tutto e per tutto la moglie di Loki, dimostrando che il loro rapporto adesso è di parità <3

Il salto avanti nel presente è come un brusco risveglio çç, ero così immersa nell'atmosfera calda e stregata della prima parte, da aver rimosso l'attuale condizione di Sigyn e la sua gelosia per la gigantessa. Povera, mi è spiaciuto veramente un sacco per lei çç, e rimango in trepidante attesa di scoprire cosa voglia Loki. Ha intenzione di giocare con lei? O piano piano comincerà a ricordare?

Non vedo l'ora di scoprirlo *^*, nel frattempo ti abbraccio <3

Bennina tua

Recensore Veterano
22/02/21, ore 08:56

Ho letto il capitolo due volte.
Due volte.
Mi è piaciuto davvero tantissimo.
Questo è il tipo di storia che ti rimane attaccata addosso e a cui continui a pensare anche dopo, quando non stai leggendo.
E il tipo di storia che ti fa pensare "cazzo, vorrei averla scritta io".
In realtà adoro che la stia scrivendo tu, adoro non sapere cosa succederà.
Veniamo al capitolo. La parte al buio è inquietante e seducente, si coglie perfettamente la paura e al tempo stasso l'eccitazione di Sigyn. Il buio è per me un elemento molto interessante, onirico, e molto ricorrente a livello inconscio, quindi il suo utilizzo tocca proprio le corde giuste.
Tutte le scene svolte in quella cavolo di camera riescono a tenerti incatenata alle pagine (pardon, schermo) con quel languorino da adolescente in mezzo allo stomaco.
Tornando al presente beh... ti capisco, ah se ti capisco!
Dover inserire altri personaggi femminili e conseguenti situazioni è sempre una mezza pugnalata, ma l'amor di logica ci impone di far fare ai nostri personaggi scelte plausibili, il più possibili reali, questo anche quando la cosa ci fa male.
Aggiungici che questa si chiama Angborda (che non è il nome più musicale del mondo) e non si presenta come miss simpatia... ed ecco che si sposta un po' tutto il sistema nervoso!
Ho provato rabbia, rabbia autentica e angoscia, sul serio, non ero così angosciata da Mondo senza fine, ma da Ken Follett me lo aspetto, tu invece sei una splendida sorpresa.
Insomma, sarà che io sono sposata davvero e che non faccio fatica ad immedesimarsi nella storia, ma davvero, mi sono sentita terribilmente coinvolta.
Quindi comprenderai anche come per me sia mooolto difficile aspettare il prossimo capitolo!
Non voglio metterti pressione, ma sappi che sono qui ehm... beh, che fremo😅

Ah, volevo dirti una cosa riguardo alle note: ma perché ti giustifichi della schiavitù, delle pellicce ecc? È un racconto svolto in un contesto ben preciso. Chi non lo comprende difficilmente comprenderà alcunché. Non hai nulla da giustificare...
Buon lavoro e a presto.

Recensore Master
21/02/21, ore 22:15

Ciao, cara!
Eccomi finalmente qui, a leggere questo capitolo che aspettavo piena di curiosità, perché come sai questa è una storia che sto amando moltissimo.
E sono molto contenta che questo capitolo si apra proprio riprendendo le vicende del passato, ritrovando una Sigyn terrorizzata per essere stata data in sposa a un mostro di cui non sa nulla, e che quindi, a dispetto dei suoi modi in apparenza gentili, non può fare a meno di temere.
Ed è bello come, nonostante tutto, il desiderio sembra essere il terreno comune sul quale riescono a trovarsi, a chiudere fuori le domande e ritrovarsi vicini, nonostante il rapporto sia ancora molto sbilanciato, per Sigyn. Ho amato moltissimo come hai costruito il loro desiderio, che è carnale, sì, ma è sempre presentato con uno stile delicatissimo e mai volgare. Ed è bello vedere come, per Sigyn, questo desiderio ha sempre un'eco che la riporta a qualcuno che ha già conosciuto – o che crede di aver già conosciuto, perché in fondo di questo straniero, salvo un bacio rubato sotto la luna, non sa poi molto.
Di nuovo, qui torna un tema che mi è molto caro, e che tu, con Sigyn, hai sempre saputo tessere molto bene: Sigyn con la sua curiosità e la sua voglia di conoscere il mondo, una curiosità che anche il marito ha saputo cogliere, e comprendere, assecondandola, paradossalmente, con tutti quegli oggetti e soprattutto con i racconti e i brandelli di conoscenza che le dona ogni notte.
È molto interessante come questa sete di conoscenza sia ciò che qui li accomuna in maniera più esplicita: questo è sicuramente un elemento proprio di entrambi, sebbene ognuno di loro viva questo desiderio di conoscenza in maniera diversa, ed è sicuramente una cosa su cui tu ti sei soffermata spesso, nelle tue storie, ma mi sembra che qui in particolare sia ciò che li avvicina maggiormente. Ed è paradossale, perché se è vero che Loki cerca di metterle a disposizione gli strumenti per accedere alla conoscenza, è anche vero che Sigyn si trova comunque in una prigione. Una prigione che lo stesso Loki dice che non potrebbe sopportare, a cui si vorrebbe ribellare, ma in cui comunque richiude la sua sposa. Che è, in un certo senso, lo stesso paradosso secondo cui lui detta regole ferree salvo poi invocare il caos.

Ho apprezzato moltissimo, nel piano narrativo presente, l'entrata in scena del punto di vista di Loki: Loki che, a quanto pare, davvero non ricorda, non ancora, ma è comunque tormentato dall'ombra di pensieri persistenti, che lo costringono a soffermarsi su questa schiava dai capelli color dell'oro.
È stata una sofferenza conoscere da vicino la mente svelta e calcolatrice di Angborda, che conosce perfettamente cosa implica la propria posizione e cosa deve fare per mantenerla e rinsaldarla. E, insomma, la sofferenza di Sigyn nel riconoscere in lei la favorita di Loki, la sua consapevolezza di non poter fare nulla e dover restare a guardare mentre c'è un'altra accanto al suo amato è palpabile e assolutamente struggente.
Tra l'altro, trovo che tu sia riuscita a rendere perfettamente una figura ambigua come quella della governante: la situazione, per Sigyn, ha dei contorni diversi e una prospettiva nuova, perché, nonostante tutto, essere lì e cercare di avvicinarsi a Loki (sebbene con scopi diversi da quelli che può immaginare la donna) è sempre stato il suo obiettivo, ma è terribilmente inquietante (ma fin troppo realistico, ahimé) che esista una persona intenta a tirare così i fili del destino di chissà quante giovani donne, incurante dei loro voleri, ma facendosi complice della volontà tiranna di un sovrano. Insomma, lo so, se si parla di schiavitù non ci si può aspettare nulla di meno, ma l'aver inserito una figura del genere rende tutto più umano, e di conseguenza più disumano (non so se quello che sto dicendo ha un minimo di senso anche per te, spero proprio di sì!).

Insomma, come sempre tu hai una scrittura splendida: la prosa è ricca e curata, attentissima a ogni dettaglio, a ogni contestualizzazione storica, ed è una prosa che ha una bellezza che lascia incantati. La narrazione scorre con naturalezza, perché sai sempre dosare al meglio le risposte, amalgamandole a nuove domande, e i sentimenti si declinano su una trama interessantissima.
Inutile dire che aspetto con ansia il prossimo capitolo, perché sono curiosissima di conoscere il motivo della convocazione di Sigyn!
A presto!

Recensore Master
21/02/21, ore 16:27

Ma! Ma ti pare il modo di piantarci? >.< Ma non si fa!!!
Cosa le dice Loki? Come risponde Sigyn? >.<
No, davvero, come pensi che possiamo aspettare due settimane, adesso? ç_ç

Il capitolo è iniziato in modo sensuale, con una Sigyn rinchiusa in una gabbia dorata che diventa via via preda del dubbio e del desiderio.
Il comportamento di Loki non sembra un corteggiamento, quanto una seduzione vera e propria e, allo stesso tempo, mi ha colpita come lui insinui in lei un'idea di libertà che sembra lontana da quella di lei: il mondo fuori continua a esistere, sembra quasi che la sfidi ad evadere. Allo stesso tempo le dà accesso a una conoscenza che, prima, lei non avrebbe mai nemmeno sognato: libri, pergamene, addirittura la magia!
Come a volerle spiegare che la libertà vera è della mente e non del corpo (mi verrebbe da sottolineare come, in questi mesi funesti, la lettura abbia aiutato tanto, tantissimo, a non sentirsi chiusi in casa pur essendolo).
Tuttavia Loki lascia a Sigyn davvero ogni libertà di interpretare, scegliere, tirarsi indietro... le chiede solo di rispettare un patto, di rimanere all'oscuro sulla sua identità... non è mica cosa da poco!
Allo stesso tempo, però, quante volte conosciamo il nome, il volto, e non il cuore di chi ci sta accanto? Quante donne hanno sposato mostri veri, senza saperlo, diventando prigioniere sul serio?
Amore e Psiche, ai nostri giorni, potrebbe essere interpretato in chiave diversa e più inquietanto che in passato... ma torniamo a noi.
A Sigyn che, lasciatasi alle spalle il passato, deve fare i conti con una realtà ben diversa. Cocciuta e determinata, va avanti, ma si dispera comprendendo di avere forse perso tutto... sono curiosa di vedere come reagirà, cosa farà per far recuperare a Loki la memoria prima che sia davvero tardi.
Mi è piaciuto come hai tratteggiato Angborda. Ho temuto per un momento potesse fare del male a Sigyn, ma spero sia intelligente come Loki pensa e sappia ritirarsi con contegno, al momento opportuno. Mi è piaciuta perché l'hai mostrata forte e lucida, orgogliosa e sicura di sé. Ho adorato la scena in cui si è mostrata a Sigyn seminuda, e mi è piaciuta moltissimo la riflessione di Loki che non può perdonarle di non perdere mai il controllo, nemmeno all'apice dell'amplesso. (In realtà questo mi ha fatta sogghignare per il punto di orgoglio ferito di Loki).
Non vedo l'ora di poter leggere il prossimo capitolo! ^^

E prima di andare, ti segnalo alcune cosette:

"ei suoi capelli lunghi e folti, di guerriero" -> questa frase non mi ha convinta. In seguito accenni al fatto che sono raccolti, ma... non hai mai detto che i guerrieri portino i capelli acconciati in un particolare modo, quindi che dai capelli 'lunghi e folti' lo immagini guerriero, mi fa chiedere se un calvo, quindi, non possa esserlo... insomma, la consecuzione logica non mi convince come fanno poi, invece, le cicatrici.

"fino a quel momento inviolata. Questo palazzo non..." -> Mancano virgolette prima di 'Questo'.

"domandò, con scandendo ogni lettera." -> c'è un 'con' di troppo.

Recensore Master
21/02/21, ore 15:36

Cara Shilyss,
questa volta approfitto del momento di calma di questa domenica pomeriggio e passo da questo aggiornamento su-bi-to!
Questo capitolo è di una malvagità lokina perché, ovviamente, lo si ama ma, allo stesso tempo, centellina con il contagocce le informazioni che, sai, il mio cervellino e la mia curiosità scimmiesca anelano enormemente. Comunque ormai mi è chiaro che un po’ ti diverti a vedere arrancare il mio cricetino sulla ruota della mia scatola cranica e, per questo, ti dirò cosa ho aggiunto nei miei cassetti dedicati a questa storia. Forse, e dico forse, ho capito perché le mani sono così importanti: perché nell’oscurità sono state lo strumento principale della loro conoscenza, una volta eliminato il senso della vista, il tatto diventa fondamentale tant’è che nella mente di Loki del presente fanno capolino certe sensazioni sopite, solo dopo che lei gli ha medicato la mano e, di fatto, l’ha toccato per la prima volta. Questo ha fatto aumentare, inoltre, la sensazione che ha cominciato a fare capolino nel capitolo precedente, ossia, che la governante in realtà non sia nemica di Sigyn ma, così come Psiche che nelle sue peripezie ha avuto diversi aiutanti, una persona che la vuole aiutare. La giovane Psiche ha avuto la benevolenza di Giove dalla sua parte, appurato che Sigyn non possa avere quella di Odino… perché non quella di Frigga? Che, come ben sappiamo, ha sempre avuto un legame estremamente solido con quel figlio con cui, in realtà, non condivide il sangue? Sarà tutta una super-iper-mega illusione da spezzare in qualche modo?
Loki è Loki Laufeyson (che dovrebbe essere seccato da un po') e non Odinson...
Vedi? Non ce la faccio a non fare supposizioni, è più forte di me. Ma bando alle ciance, credo di averti fatto sogghignare lokinamente anche troppo ed è il momento di dire cosa ho amato di più di questo capitolo: nel passato mi è piaciuto moltissimo quel loro scoprirsi lentamente e quel desiderio che cresce, notte dopo notte, assieme alla luna nel cielo. E quel desiderio intimo della ragazza di voler che quel giovane straniero e il suo misterioso marito siano la stessa persona, sebbene l’altro faccia saggiamente finta di non riconoscere quella famosa frase. L’idea di iniziare la ragazza al seiðr per allietare le sue giornate e sedare un po’ la sua sete di conoscenza, temo non sia stata un’idea molto saggia. Nel presente, sebbene sia uno scorcio fugace quello che ci mostri, ho adorato la contrapposizione che hai descritto fra Sigyn e Angborda, perché la seconda che di fatto è la prediletta del Re non si fa problemi che lui divida il suo letto con altre, perché sa che quello è il prezzo da pagare per la posizione di prestigio che ha mentre Sigyn che è solamente una schiava ribolle di gelosia e di rabbia nel sapere il suo amato fra le cosce di un’altra e, insomma, questa lotta bruciante fra calcolo e sentimento l’ho adorata enormemente.
Ti devo dire che non vedo l’ora di scoprire come questa storia andrà avanti? Lo sai.
Ti devo dire che la amo? Lo sai.
Ti devo dire che scrivi in una maniera maledettamente coinvolgente? Lo sai.
E se non lo sai, sallo XD
Un grosso abbraccio e alla prossima
Cida

Recensore Master
21/02/21, ore 12:30

Autrice carissima e glitterosa quanto ingorda Fatina,
questo capitolo è pregno di temi profondissimi, degni della storia dell' umanità: nascita e morte, solitudine, vendetta, conquista.
Non è vero che si nasca soli: si nasce da un ventre materno e si è in due a collaborare al miracolo della vita, sia nel concepimento che nella venuta alla luce. Però, ben si può morire soli con se stessi, con i propri pensieri e le proprie illusioni e paure. Ma quello sul tumulo non era l' ultimo giorno di Sigyn.
Odino, in questa storia, risente moltissimo del retaggio del Dio cristiano dell' antico testamento: un dio di vendetta, di sacrifici, minacce e morte dei primogeniti. Bellissima la scena della morte che cala nelle case, nelle stalle, dove uomini e animali sono parimenti inermi. Molto omerica la scelta del vaticinio: mi è sembrato di vedervi un omaggio a Calcante e al sacrificio di Ifigenia, da parte del padre Agamennone.
E cosa dire della conquista? Se essa è priva di onore, che vittoria sarebbe? Un tema caro anche all' altro grande classico greco dell' Odissea. Sei donna di lettere e tutto ciò traspira nelle tue righe e io me ne compiaccio. E' sempre un piacere leggerti!
Post Scriptum: CULO! Tu sai SEMPRE il perchè.

Recensore Master
21/02/21, ore 12:07

Cara Autrice di vicende lokine e Fatina glitterosa,
ho letto con grandissimo piacere questa storia, che si evolve in maniera nuova rispetto alle precedenti per vari motivi.
In primis, abbiamo una interessante evoluzione del tuo modo di scrivere e delineare i personaggi comprimari, che non offuscano i protagonisti, ma li rendono più ricchi di sfaccettature emotive e psicologiche.
In secondo ordine, lo spaccato psicologico dei protagonisti risulta più profondo, più pregnante di sfumature, più complesso e articolato: stai esplorando nuovi lidi e ciò non può che far bene al tuo bagaglio di esperienza.
Dulcis in fundo, la dignità che sempre, modernamente, conservano le tue donne, dinanzi al destino: sono ben lungi dall' esserne supine esecutrici, perchè lottano, decidono, si industriano per cavarne "a la Candide" il migliore dei mondi possibili. La vecchia megera della governante, ha delle sue misere trame fatte di un orizzonte limitato al proprio benessere. Angborda pensa a regnare insieme a un uomo forte, un guerriero astuto e potente, anche se volubile e accentratore. Sigyn rivuole indietro suo marito e, con lui, la prospettiva di felicità che ha solo accarezzato.
Anche Loki, sebbene figlio del suo mondo, non è un barbaro: è un uomo che non intende privare della dignità e della libertà la sua sposa. Perchè lo fa? Ancora non ci è dato saperlo, ma intuisco in lui un interesse per la mente acuta e curiosa di Sigyn. Come è rilevante l' apprezzamento per le doti politiche e diplomatiche di Angborda.
Penso sarà estremamente interessante seguire Loki in una scelta che non è scontata come sembri a prima vista: il re dei giganti ama il potere e la gigantessa sarebbe un' alleata perfetta. Ma sarà sufficiente? Quali armi metterà in campo la piccola Sigyn? Quanto tempo ella ha trascorso con lo Sciamano, prima della separazione? E' lei una maga o no?
Una postilla: adoro questi salti pindarici nel tempo, quest' uso così leggiadro dell' entrelacement verticalizzato, spinto su piani temporali diversi, una sorta di reinterpretazione dei Cantari medievali. Sei una novella Ariosto! E io non posso che appoggiare tutto ciò!
Post scriptum: che fine hanno fatto zio Vili, i carteggi confessionali e le storie del Ponicorno? CULO! E tu sai perchè!

Recensore Master
21/02/21, ore 10:59

Buongiorno <3
Ma che bello essere la prima che recensisce questo capitolo! **
Qui comprendiamo bene come si è sentita Sigyn dopo ciò che abbiamo letto nello scorso capitolo, e quindi l'arrivo di Loki.
I due non condividono, non ancora almeno, un legame sentimentale, è più una questione fisica quella che li ha uniti in precedenze (anche se lei non può neppure vederlo), ma da subito il loro legame si rafforza. Le introspezioni di Sigyn, come sempre, sono bellissime e te la fanno comprendere alla perfezione.
Vedere questi Sigyn e Loki del passato, quando ancora lui non l'ha dimenticata e, anzi, l'ha appena conosciuta, mi sta piacendo moltissimo, perché vediamo un Loki molto diverso da quello che è diventato con la maledizione. Il discorso che fanno a inizio capitolo, quando lui la prende in giro con la questione delle corna e continua a punzecchiarla, mi è piaciuta moltissimo. Sigyn, fattelo dire da noi che viviamo le vostre storie dall'esterno: con la luce accesa tuo marito è anche più affascinante XD

Le parole di Loki sono sempre enigmatiche, lo si comprende e non lo si comprende. Il modo in cui evolve la loro conversazione, però, è davvero interessante. E ho amato ancora di più il momento in cui viene fuori l'argomento Caos, accompagnato da una scena erotica bellissima. Ho trovato tra l'altro un sacco interessante la questione del buio: al buio non possono vedersi, e tutte le descrizioni che fai, giustamente, non sono visive; Loki e Sigyn si scoprono attraverso il tatto e l'olfatto, e sto adorando tutto ciò. La cosa che più ho amato, tuttavia, è l'inquietante consapevolezza che sorge in Sigyn verso la fine del loro amplesso, quando comprende perché quella di Odino è una punizione. 

Poi, purtroppo, ci ributti nel presente, che è di una tristezza infinita - preferivo rimanere nel passato e vederli divertirsi al buio, anche se l'angst regna sovrano comunque xD
La gigantessa deve crepare male e no, mi oppongo, nessun erede con lei! Per fortuna si leva presto dalle scatole e se ne va, e Loki manda a cercare Sigyn e, aiuto, sono euforica, curiosissima di sapere cosa vuole da lei e come si comporterà con lei, considerando che non ricorda niente, ma sappiamo esserne attratto.
In questo capitolo conosciamo meglio entrambi i personaggi, sia nel passato e sia nel presente, e sono davvero interessanti, le vicende sono intriganti da morire e c'è questo senso di angoscia perenne nell'aria, questa tristezza che pervade tutto, che mi spinge a volerne sapere sempre di più, ho bisogno che ogni tassello s'incastri al suo posto - e sono certa che succederà!

Quanto alle note, in una storia qualunque nel leggere di una schiava e di un re mi sarei preoccupata. Ma questa è una tua storia e sapevo che la dignità non sarebbe venuta a mancare, ci si fida della tua sublime scrittura <3
Bene, sono curiosissima di proseguire e spero riuscirai a scrivere quanto prima il nuovo capitolo **
A presto <3
fumoemiele

Recensore Veterano
20/02/21, ore 20:45

OH MIO DIO!!!
Lo amo, lo adoro. Giuro. Giuro.
Questo quasi certamente si tradurrà in pessime recensioni, ma credo sia prezzo da pagare per l'autentico entusiasmo!
Dunque, ieri ho letto il primo capitolo, qualche ora fa il secondo. Volevo recensirlo subito, ma sarebbe stato un elenco caotico e onomatopeico di gridolini e motti euforici.
Adesso sono un po' più calma, spero.
Che dire, perdonami se non perdo tempo a commentare la scrittura: è perfetta, non c'è altro da dire, se non che quando dico perfetta intendo che non cambierei assolutamente nulla, non una parola né un segno di interpunzione. Tu non mi conosci, ma se mi conoscessi, sapresti che trovo SEMPRE qualcosa da migliorare, nelle cose mie come in quelle degli altri... Ma in questo caso no.
Riguardo alla storia, questo capitolo mi ha stregata. Mi sono immersa totalmente nel narrato e ho provato ansia, frustrazione, perfino rabbia ad un certo punto.
Arrivata in fondo volevo andare avanti, volevo sapere... e quando mi sono resa conto che non c'era il terzo capitolo, mi ha preso malissimo, proprio come se stessi vedendo non so quale puntata di non so quale serie!
Leggo regolarmente. Leggo tanto: libri, fanfic, original, qualcosa mi piace, qualcosa no, ma raramente provo un bruciante desiderio di sapere cosa succede nel capitolo successivo.
Mentre leggevo questo tuo capitolo mi sono sorpresa a pensare che non trovavo alcuna differenza fra questo testo e un libro venduto in libreria. Dico sul serio.
Negli ultimi tempi ho letto molto su efp, fra tante storie ho trovato un paio di autori buoni, ma tu... Tu!!!
Non solo scrivi in modo davvero notevole, ma la storia è interessante, avvincente.
I personaggi sono seducenti, il loro rapporto è eccitante.
Il modo in cui passi dal presente al flashback dà alla storia una dinamicità unica e i pensieri e le emozioni di Sigyn ti si incollano addosso.
E in mezzo a tutto questo entusiasmo, sai qual è la cosa più assurda?
Che sarà stato un mese che vedevo il link del tuo profilo e pensavo di leggerti, per nessun motivo particolare, se non una spinta istintiva. Ma poi leggevo "Thor", Loki, e pensavo a qualcosa in stile Marvel...
E invece, nulla di più distante. Chi se lo immaginava?!
Ok, avevo pensato a molte altre cose da dirti, cose più interessanti che avrebbero dato una parvenza di autorevolezza a questa recensione - da autrice ad autrice - invece ho paura che dovrai accontentarti della recensione di un fan!
A presto

Recensore Veterano
19/02/21, ore 16:46

Ed eccomi qua, fuori da qualsivoglia scambio, come è giusto che sia quando una storia è scritta bene e promette tanto come la tua!
Davvero i miei complimenti, per tutto.
La lunghezza del capitolo, il variare delle scene, il modo in cui ci mostri i luoghi, il presente, il passato, e i personaggi.
Non li conosco, non so nulla di loro a parte quelle due cose che ho sentito negli anni della mitilogia nordica (e per lo più provenienti dalle opere di Wagner), ma ho deciso di non andare e cercare, voglio sapere solo quello che tu riterrai di doverci raccontare di questi tuoi personaggi.
Mi piace molto lo stile che usi, mi ci ritrovo, sia la scelta del narratore limitato, sia il linguaggio diretto e pulito che giuste te si predilige quando il pov è interno.
Non che abbia problemi a leggere storie con lissico più aulico e pomposo, ma di solito lo trovo più un esercizio di stile per mostrare al lettore qua te cos'è si sanno, piuttosto che per esigenze narrative.
Mi piace il tuo stile perché l'autore/narratore quasi scompare e ci si concentra solo su Sigyn, seguendo la quasi come farebbe la telecamera di un regista.
Le informazioni che dia sono giuste, né troppe né troppo poche e ben modulate all'interno del capitolo.
Mescoli bene ricordi e azione e il che si tramuta in una storia che scivola via con una piacevolazza estrema.
Non mi dilungo su ortografia, sintassi e grammatica perché è tutto perfetto.
Mi piace davvero moltissimo, e non sono solita sbilanciarmi.
Ancora complimenti per questa storia che seguirò con piacere.

Recensore Master
19/02/21, ore 16:04

Cara Shilyss,
fremevo tantissimo nel riuscire a ritagliarmi un po’ di tempo per passare da questo nuovo aggiornamento e, finalmente, ci sono riuscita.
Al solito il capitolo mi è piaciuto moltissimo, anche questa scelta che hai fatto di reiterare il concetto di racconto, con quelle parole che Sigyn si ripete più volte durante il testo e che vorrebbe tanto trovare il coraggio di far ascoltare al Dio dell’Inganno ma la prudenza, questa volta, dev’essere pesata perché un passo falso può costarle tutto ciò che ha conquistato finora che sembra niente, visto che Loki non la riconosce, ma almeno lui è lì e può essere tutto. Anche se non è ancora stato svelato del tutto, sono stata contenta di aver intuito che la vecchia governante avesse un piano tutto particolare per Sigyn e ancora una volta torna la sua maniacale attenzione per cui le mani della ragazza non devono essere rovinate… diamine se voglio scoprire il perché!
Il ritorno al passato è un misto di emozioni, scoperte e atrocità: perché ho amato tantissimo quando Sigyn, morigerata nei confronti degli uomini tanto da riprendere le proprie sorelle e amiche, capitoli miseramente non appena trovi la persona giusta con cui lasciarsi andare. Ma la vendetta degli dei è estremamente crudele e pensare che si siano accaniti maggiormente sui bambini mi ha straziato il cuore. Com’era facile aspettarsi, Sigyn viene immolata come vittima sacrificale, destinata a diventare la moglie del mostro ed è così amaro il momento in cui prende consapevolezza di essere stata abbandonata da tutti e che da sola dovrà espirare delle colpe non sue. Il risveglio nel palazzo, prima dell’arrivo del suo mostruoso sposo, però delinea la sua bontà d’animo e della sua grandezza con quella decisione di non scappare e di mantenersi in salute per continuare a tenere la bestia sedata ed evitare che l’ira degli dei si riabbatta sulla sua famiglia. Ma diciamocelo… poteva certamente andarle peggio 😏
Il presente, invece, mi ha destabilizzato, te lo dico… perché questo fatto di lui che è maledetto mi mette un po’ il bastone fra le ruote per le mie mirabolanti teorie di un altro Loki perché non puoi aver messo quegli hint nel capitolo precedente senza un motivo e in più c’è un’altra cosa che non mi torna che mi sono allegramente pescata di dirti nella recensione scorsa… perché Loki è Re di Jotunheim se era al fianco di Odino? E’ vero che sarebbe il legittimo erede e che l’Ingannatore pare aver distrutto Asgard ma ben prima di ciò Odino dovrebbe aver piegato i Giganti di Ghiaccio e ucciso Laufey, no? Come può Loki essere tornato ad essere Re di questo regno dove vige l'inverno perenne?
Per cui aggiungo alla lista un altro spunto e formulo una nuova ipotesi: nel passato Loki dice che Odino la voleva punire facendola soffrire mentre lui no ma, si sa, il Dio delle Forche non è incline ad abbandonare le sue decisioni… che abbia stipulato con il figlio un patto per tenerla in quella prigione dorata a meno che…? E questo patto, venendo meno, ha fatto sì che non fosse punita solo Sigyn ma anche Loki stesso, imprigionandolo in quella illusione dove è finalmente Re come voleva essere? Non lo so, guarda come mi stai facendo ridurre ahahahah
Comunque la tensione sessuale fra i due è praticamente palpabile e, quindi, non mi stupisce per niente il fatto che tu senta il bisogno di alzare il rating… se ti servisse, cosa che in realtà non credo, hai la mia assoluta benedizione XD
Ho visto che il capitolo tre è quasi in arrivo e ciò non può che rendermi estremamente felice.
Al solito ti faccio i miei più sinceri complimenti <3
Un abbraccio e a presto
Cida