Ciao mia cara!
Eccomi finalmente pronta per andare avanti con la lettura di questa tua long.
Mi piace molto che, in questa prima parte del capitolo, vediamo il punto di vista di Loki perché trovo sempre interessante vedere una stessa situazione con gli occhi anche di un altro dei personaggi presenti.
Come c’era d’aspettarsi dopo l’ultimo capitolo, è rimasto piuttosto colpito dalla rivelazione di Sigyn che nemmeno suo marito l’ha mai vista nuda. Immagino che, per chiunque non sappia come sono andate le cose tra di loro, possa davvero suonare molto strana questa cosa. Infatti non può fare a meno di chiederle se lei e suo marito si amassero al buio o se lui non la spogliasse.
Ci sono davvero tanti particolari in tutto quello che lei gli ha sempre detto che gli appaiono strani, ma questo non gli impedisce certo di desiderarla.
Quello che percepisco è proprio che Loki provi un certo fastidio al pensiero che sia “la donna di un altro”. Prova fastidio sapere che il suo corpo, la sua mente, il suo cuore… la sua anima, appartengano a qualcuno che non fosse lui. Da proprio l’impressione di volerla solo e soltanto per lei. È così ossessionato dall’idea di questo fantomatico marito, che, nonostante il momento, inizia a farle delle domande su di lui. Le chiede se quel uomo sa che si trova lì, che cosa prova per lui e se pensa di potergli essere fedele, anche se si trova tra le sue braccia e non può andare da nessun altra parte.
Sembra molto irritato nel sapere che Sigyn ama suo marito più della propria vita e che non pensa di avergli tradito. Quesi non se ne capacita di questa risposta, perché di certo non può sapere che il marito i Sigyn è proprio lui. Non può sapere che l’uomo di cui sembra essere tanto geloso non è altri che se stesso.
Non può immaginare che lei si lasci amare da lui per la posizione che rappresenta, perché lei una schiava e lui il suo re, ma perché lei lo ama veramente.
Immagino che per Sigyn quella non è certamente una situazione facile: suo marito le sta dimostrando in tutti i modi che si sente attratto da lei e che odia pensare che possa essere di qualcun altro, ma in quel momento la vede come una delle sue concubine. Non le sta dando le attenzioni che un uomo riserva per la donna che ama, ma per qualcuna che lo sessualmente lo affascina.
Eppure, non si tira indietro. Lei lo ama, gli manca e non può sopportare che, rifiutandolo, lui vada da qualcun altra. Ad un certo punto arriva persino a prendere la situazione in mano pur di evitare che lui si stanchi di lei e se ne vada.
Mi è piaciuto molto che lei abbia tenuto a precisare che si lascia amare da lui perché è lui, perché prova qualcosa, se no, se si fosse trattato di un altro uomo o di un altro re, lo avrebbe ucciso. Sono parole forti, ma almeno sono utili per far capire a Loki che fa sul serio, che lei non è una donna che si lascia sottomettere, ma, soprattutto, che lui può toccarla ed amarla perché è lei che lo vuole.
Finito l’atto, arriva persino a dirgli che non sopporta dover dividere il proprio amante con altre. È un punto sul quale concorda anche Loki, tanto che, promette sul suo sangue che non la lascerà mai tornare da suo marito e di dimenticarlo. Quando lei gli risponde agitata di non farlo, le chiede di raccontargli il motivo e di non farlo pentire dei favori che gli ha accordato.
Sigyn, quindi, inizia a raccontare la propria storia.
A questo punto, la storia ci presenta uno sguardo su Thor o, più precisamente, su lui che ripensa ad una conversazione che ha avuto con Loki dopo che ha scoperto come suo fratello avesse ingannato loro padre. Dopo che Odino aveva scatenato la propria furia sul jarl che aveva osato iniziare a venerare delle nuove divinità, aveva preteso come ultima punizione che immolasse sua figlia minore. Per questo motivo aveva chiesto a Loki di farla immolare con il peggiore dei mostri, in modo da sporcare la sua discendenza.
Beh, effettivamente non ha tutti i torti a dire che non ha disobbedito agli ordini di loro padre: uno Jotunn può essere considerato un mostro a pari di un troll e di un orco, senza contare che è capace di compiere gesti che sono veramente mostruosi. Quindi, sì, come mostro potrebbe andare.
Questa conversazione tra i due è anche utilissima che scoprire un altro particolare che aveva sempre attirato la mia curiosità: quando si reca da Sigyn lui rimane sempre nel buio perché non vuole che scopra la sua identità e in modo che suo padre non sappia che cosa ha fatto.
Il riferimento alla “punizione di Odine calata su Loki” fa ben pensare che non abbia reagito molto bene alla scoperta del tradimento del figlio.
Nell’ultima parte del capitolo, troviamo Loki che, insieme ad altri ospiti, sta assistendo ad una esibizione di danza delle sue serve, tra le quali a voluto che si trovasse anche Sigyn.
Mi spiace sapere che la prima parte della storia che lei gli ha raccontato non ha suscitato in lui troppe emozioni, ma sarebbe stato troppo semplice se si fosse trattato del contrario. Sono comunque felice che l’abbia trovato interessante e che desideri che lei vada avanti a raccontare.
Sembra davvero divertito nel vedere gli sguardi che lei gli invia in quel momento. Sembra davvero furente nel dover ballare mezza nuda davanti a quegli estranei, tanto da dire alla governante di voler ballare solo per lui.
Effettivamente, anche Loki si rende conto di non provar piacere al pensiero che i suoi ospiti la guardino, che la desiderano, e infatti chiede alla governante di portarla tra poco da lui.
È stato un capitolo davvero succoso. Mi è piaciuto molto vedere quanto Sigyn sia stata franca con Loki, tanto da cominciare a raccontargli la loro storia. Certo, a lui ancora sembrano solo parole, ma almeno si è reso conto di provare una certa attrazione per lei che va oltre a quella puramente fisica.
Non vedo davvero l’ora di scoprire che cosa accadrà adesso.
Davvero complimenti perché questa storia mi sta prendendo sempre più.
A prestissimo!
Un mega abbraccio,
Jodie |