Recensioni per
Ciò che resta delle tenebre
di shilyss

Questa storia ha ottenuto 404 recensioni.
Positive : 404
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
20/04/21, ore 13:11

Già che ci sono, eccomi anche qui!
Di questo capitolo ho amato tantissimo il tuffo nel passato, trovo che in questo passaggio ti sia addirittura superata con l'introspezione di Sigyn (il che è tutto dire, considerando che le tue introspezioni sono sempre fantastiche). Mostri qui tutte le contraddizioni che spadroneggiano in lei, riuscendo a mostrare sia la sua riluttanza – quasi un sottile odio per se stessa, che cede alle attenzioni di quel marito che dovrebbe essere un castigo –, sia la sua voglia di lasciarsi andare, l'attrazione che pulsa prepotente e che la induce a costruire ipotesi e giustificazioni, qualsiasi cosa che possa rendere accettabile le sensazioni che la sorprendono quando è con lui.
Come sempre, Sigyn è terribilmente intuitiva e anche in questo frangente non si smentisce: sa, lo sa per istinto e per amore, che il marito deciso per lei dalle Norne è lo stesso uomo affascinante che ha baciato quando era ancora libera di decidere della sua vita – lo stesso con cui sarebbe andata oltre e che l'ha indotta a rimproverarsi per tutte le volte che ha mal giudicato quelle donne che hanno scelto di abbandonarsi ai sentimenti. Ma non può averne la sicurezza, si chiede se il proprio istinto altro non sia che istinto di sopravvivenza e abbia costruito per lei una realtà fittizia ma accettabile, capace di renderle perdonabile la passione con cui si abbandona a quello che, pur avendo al tatto fattezze di uomo, potrebbe essere un mostro. E allora tenta di indurlo a parlare – lei che tende un tranello al dio dell'inganno mi ha fatta sorridere, c'è una punta di tenera ingenuità in questo! Ma anche di audacia e voglia di scoprire, caratteristiche che Loki, è evidente, ama –, lo cita sperando che lui tradisca se stesso o che magari decida di concederle la verità, una sorta di premio per essere stata in grado di mettere insieme i tasselli.
Ma non c'è verso.
Loki seguita a dire che è indispensabile che lei non sappia chi sia, allora le nega risposte complete, le suggerisce alternative e la avvicina nonostante tutto alla verità. Uno sciamano? No, un dio, uno di quelli pericolosi che l'ha costretta in catene. Mi chiedo se Sigyn sia nel giusto quando, abbandonandosi alla passione, crede che la punizione di Odino sia tutta lì: farla innamorare di un mostro, indurla a desiderare le catene che le sono state imposte per placare l'ira degli dei. Confesso che la riluttanza di Loki nel rivelarsi mi induce a credere che sia altro, così come la maledizione che lo ha colpito nel presente e che ha costretto lei a fingersi schiava pur di rivederlo.
Mi piace tantssimo, poi, che lei apprenda il seiðr, è emblema della predispozione di Sigyn a essere più di una mortale, a essere destinata ad altro, perché non teme di esplorare mondi che sono al di là dei confini terreni: il desiderio di conoscenza è troppo forte in lei, e questo Loki lo ha compreso (a riguardo, ho amato lo scambio di battute su caos e regole, c'è tutta l'intesa tra i due in quel confronto, nonché la tragedia della loro condizione: sono caos, ma sono stati costretti in un mondo fatto di regole ferree).
Arrivando al presente del racconto, Loki è ormai in balia di un pensiero fisso: chi sia Sigyn, perché lo attragga così tanto, la voglia matta di averla di nuovo vicino. La vecchia governante ha tutto il mio biasimo, ma trovo che tu sia stata abilissima nel incarnare attraverso lei la mentalità di una serva al servizio di un re pretenzioso e crudele, che va assecondato in ogni modo possibile e soprattutto tenuto a bada.
La figura di Angborda è coerente alla trama di questo racconto, Loki non sa né ricorda ed è credibile che abbia un'altra donna al suo fianco, ma ho sofferto assieme a Sigyn e compreso la sua gelosia – non dovrebbe essere gelosa, lei lo sa bene, ma i ricordi, che lei possiede, le impediscono di essere razionale sempre e comunque. Ho comunque il sentore che questa gigantessa sarà un ostacolo importante per i due, anche perché è una donna pratica e ha mire ben precise, o non avrebbe proposto a Loki di darle un erede.
Questa fiaba diviene più bella e intrigante di capitolo in capitolo, spero a prestissimo!
Un abbraccio!

Recensore Master
20/04/21, ore 12:42

Eccomi finalmente qui. ❤
Come al solito non ho tenuto a bada la mia curiosità (forse è per questo che io e Sigyn ci capiamo tanto, siamo entrambe troppo curiose!) e ho letto non solo già il capitolo successivo, ma ho sbirciato anche i dialoghi dei capitoli successivi per trovare un certo punto – sono terribile, lo so –, quindi ora devo commentare stando bene attenta a non fare avanti e indietro con i capitoli.
Però, insomma, ma quanto è bella questa storia? Sono ripetitiva e mi dispiace, ma sei maestra nel dare vite a trame intriganti, che si snodano lente e incollano il lettore allo schermo. Stanotte proprio non riuscivo a rinunciare a leggere ancora un po', per scoprire qualche dettaglio in più, desiderosa di avere altri tasselli quanto Sigyn sposa che ha bisogno di scoprire chi sia il marito che la sorte ha deciso per lei – se un mostro o un uomo (tra l'altro, leggere questi capitoli mi ha fatto sentire ancora di più la mancanza di Accordo, non appena sarò in pari con questo racconto, tornerò anche lì, in quegli echi di guerra).
In questo capitolo abbiamo finalmente un'interazione reale tra Sigyn e Loki e devo dire che il dio dell'inganno non si smentisce mai: lui che è l'ingannatore per eccellenza proprio non poteva non fiutare le bugie di Sigyn, il suo essere qualcosa di più di una schiava. C'è un mistero che la circonda ed è qualcosa che riguarda lui – Loki lo sa istintivamente, anche se è maledetto e non può ricordare (può ancora sentire però, nella pelle e nelle ossa e nei sussulti che lo sorprendono quando lei lo sfiora). La studia, le pone domande, intuisce che non lo teme, che sa di non essere in pericolo, e per forza di cose si chiede perché: perché creda di essere diversa, di poterlo avvicinare nonostante la sua posizione subalterna. È un gioco di sguardi e parole quello di Loki, sottile e temibile, corazzato dal gelo della Terra dei Giganti, proprio di un re che ha reclamato almeno uno dei troni che ritiene in diritto di possedere. Quello che mi è piaciuto di più di questa interazione tra i due è la nostalgia sottintesa che li abbraccia: consapevole in Sigyn, inconsapevole in Loki. Sono due magneti quando sono insieme, qualsiasi sia la vita che vivono e la tragedia in cui sono calati: quando li descrivi insieme il primo pensiero che formulo sempre è che non esistano alternative per loro, sono fatti per quello, per trovarsi nonostante tutto.
Sigyn, come sempre, è meravigliosa. Lo è nelle sue debolezze, nei suoi patemi, nella sua forza che la spinge a non rivelarsi, perché non è il momento: potrebbe non crederla, potrebbe non capire, potrebbe vedere in lei una schiava che tenta di raggirarlo. Non rischia, Sigyn, ha già rischiato tutto per potersi permettere di fallire preda dell'ansia di rivelarsi: la virtù in questo caso è nella pazienza e nella forza d'animo, quella pazienza che tante volte è mancata a Loki – ma mai con lei, per lei addolcisce persino la sua natura. Certo, è ancora lontana dall'oltrepassare la diffidenza di lui, e ancora brancola nel timore che ogni suo sforzo sia vano, ma in fondo è riuscita nel suo intento: farsi notare da lui, come Loki abilmente comprende, essere con lui e sperare che inizi a vedere in lei più di una schiava.
Arrivando al tuffo nel passato, amo tantissimo la struttura narrativa di alternare passato e presente, e in questo caso mi sono immersa nell'antefatto curiosa di capire cosa sia accaduto a Sigyn, perché lei e Loki siano stati maledetti. E allora ecco il peccato commesso da suo padre e l'ira di divinità da temere, che bussano alla porta come viandanti e vanno via con la punizione stretta nei denti.
Si erano già baciati.
Non so come tu riesca a far coesistere così bene romanticismo e tragedia, ma è una tua caratteristica autoriale che amo. Loki era già perso di lei e non ha potuto fare altro che intromettersi nei piani di Odino per di averla. La descrizione di Sigyn data letteralmente in pasto a un mostro, sacrificata per il bene dei campi, è terribile tanto è ben fatta: ho sentito su di me tutta la disperazione della ragazza, e al contempo la sua rassegnazione. Al pari, ho empatizzato con lei quando, svegliatasi, ad accoglierla trova una camera sontuosa, un anello finemente intarsiato e un abito ricco, degno di una regina: è chiaro il suo smarrimento, l'impossibilità di capire in cosa consista la sua punizione, dove sia il mostro. Poi il buio cala e a farle visita è quello che, pur nell'ombra, Sigyn riconosce come uomo, che non le parla da mostro, ma da marito, e le prospetta una prigione dorata. È naturale che lei sia diffidente, che si chieda dove sia l'inganno, perché quest'uomo che dice di volere il suo bene non ha nessuna intenzione di mostrarsi.
Il loro bacio a quel punto è naturale, istintivo, e ancora una volta mostra come – buio o luce – insieme non possano che attrarsi, nonostante tutto e tutti, finanche loro stessi.
Capitolo bellissimo, ti direi che non vedo l'ora di leggere il seguito ma l'ho già fatto, quindi spero di passare a recensire al più presto!
Grazie per queste perle che ci regali, un abbraccio!

Recensore Veterano
20/04/21, ore 11:46
Cap. 8:

Ciao cara!
Per una volta sono puntuale con i tempi, non è incredibile? Non ci credo nemmeno io, per il momento!

Passando subito al capitolo, finalmente Sigyn racconta a Loki la verità e così torniamo dove eravamo rimasti due capitoli fa: il matrimonio della sorella. 
Sono stata molto contenta di ritrovare il tormento di Sigyn e mi è piaciuta moltissimo la frase che hai usato: "e ora faceva come quegli uccellini che, in cattività da troppo tempo, quando vedono la loro gabbia aprirsi non riescono più a volare" in cui lei, forse, si rende per la prima volta pienamente conto di essere effettivamente prigioniera. Certo, è in una prigione dorata, ma pur sempre una prigione. 
La cosa che mi è piaciuta è che questa consapevolezza è mitigata, ovviamente, dal sentimento che la lega al marito. Eppure, c'è questo 'eppure' grande come una cosa, si sente sempre il dubbio di sottofondo, alimentato poi anche dalle sorelle che sono (come è normale) curiose. 
Dopotutto lei sarebbe dovuta andare in sposa a un mostro e torna vestita di sete pregiate, con un anello forgiato da Nani dicendo che ama il suo sposo.
Per cui la lotta interiore di Sigyn, che subisce anche il cambiamento che ha inevitabilmente compiuto la sua famiglia dopo la sua presunta morte, si sente forte e chiara tra le righe. 
Inoltre c'è anche la difficoltà nel mantenere il segreto, perché viene sommersa di domande eppure... eppure sembra riuscirci, almeno fino a quando la sorella non le dà la lanterna. 

Mi è piaciuto moltissimo anche quel 'se' perché non obbliga Sigyn a usarla, ma le lascia la possibilità. Probabilmente, se la sorella le avesse dato la lanterna dicendole più bruscamente 'usala e guarda chi ti dorme accanto", Sigyn avrebbe semplicemente rifiutato l'oggetto. 
Invece con quel "se" le lascia la libertà di decidere e, alla fine, Sigyn se la porta a palazzo dove pensa di dimenticarsene nascondendola sotto il letto. In realtà non tiene di conto che i dubbi, seppur ben nascosti, non l'hanno mai veramente abbandonata e il sapere che sotto il talamo si trova l'unico modo per illuminare il viso del proprio amato... be', credo che la tormenterà fino a quando non cederà alla curiosità. 

Tornando al presente Loki ride un po' di lei, un po' della situazione anche se è impaziente di sapere di più. Mi viene da chiedermi se non stia cercando qualcosa in particolare data la frustrazione per l'essere stato maledetto, o se semplicemente voglia conoscere la storia. 
Mi è tornata in mente la frase di Thor con un certa veemenza: "per ingannare bisogna conoscere bene la verità", detta precedentemente proprio da Loki. Per cui, non so perché, ma oltre alla curiosità di scoprire cosa sia loro successo e spiegarsi questo suo attaccamento verso Sigyn, secondo me sta meditando qualcosa in più.
Magari mi sbaglio, ma il riferimento all'anello e il modo in cui insiste per sapere la parte finale della storia (ovvero il lancio della maledizione, in pratica), mi fa molto riflettere. 

Come sempre ti faccio i miei complimenti per il capitolo e per il modo in cui riesci a far immergere il lettore nella storia. 
A prestissimo, un abbraccio, 
Arlie :)


 

Recensore Master
19/04/21, ore 07:11
Cap. 8:

Mia Luce, buongiorno 😍 Sei sempre il modo migliore di cominciare il lunedì, anche se oggi per fortuna non piove xD. Non vedevo l'ora di passare da qui, poi con calma arriverò anche sulla flash ^^. Aaaw, il momento del racconto è giunto e così passato e presente iniziano a convergere. Avevamo lasciato la Sigyn passata in procinto di andare al matrimonio della sorella e la Sigyn presente pronta a raccontare la loro storia a Loki. Abbiamo Sigyn che Sigyn. Sigynception. Ahhaha, perdonami non ho resistito :p. Mi è piaciuta molto la maniera assai realistica di come hai descritto l'estrazione di lei a lasciare per la prima volta dopo tanto tempo il palazzo, che ormai ha cominciato a considerare casa. È proprio come avviene agli uccellini in gabbia. Mi ha ricordato molto la Bella e la Bestia, anche se Loki è meno "generoso" del principe Adam e non manca a ribadire che se Sigyn non dovesse tornare lui andrà a riprendersela. È normale che questa cosa mi abbia un po' e citata? ^^" E così Sigyn parte, fra mille dubbi e paure, perché giustamente è passato molto tempo e non può fare a meno di temere la reazione dei suoi familiari. È pazzesco il realismo con cui hai descritto tutta la parte centrale, che è anche la mia preferita ❤️. Abbiamo una madre distrutta dal dolore che ha lasciato il marito e un padre completamente impazzito, perennemente ubriaco e così preda dei sensi di colpa che nemmeno riesce ad abbracciare la figlia perduta. È una cosa tristissima e angosciante. Tutta la famiglia di Sigyn ha passato mesi a crederla morta o profondamente infelice e ora che scoprono che non è così non sanno come reagire. Anzi, di fronte alla sua bellezza, alla sua palese felicità e a tutti i gioielli, le sorelle e le cugine paiono quasi gelose. È davvero triste da constatare, ma anche assolutamente realistico e l'ho amato ❤️. È bellissimo vedere come Sigyn e le sorelle cerchino di ricostruire un rapporto, di fare finta che non sia cambiato nulla, quando invece si percepisce perfettamente il disagio fra loro (oltre all'affetto che comunque non manca.) E così il dubbio si insinua nella mente di Sigyn, per colpa del gesto di una sorella che voleva essere premurosa: è un tarlo impossibile da togliere e sappiamo bene quali conseguenze avrà. Loki difatti ha intuito che la parte più succosa del racconto sta per arrivare, ma Sigyn giustamente prova dolore a ricordarla. Sigh, avrei voluto abbracciarla, sono sicura che non si fosse illusa che Loki avrebbe ricordato, ma una piccola speranza doveva sicuramente averla... Ora non ci resta che attendere che prosegua il racconto 😍 Ah, dimenticavo: il veggente lo avrei volentieri squartato -.- e mi è spiaciuto moltissimo per come ha reagito alla fine il Conte. Tesoro, I miei più vivi complimenti come sempre ❤️❤️ A prestissimo ti mando un abbraccio, Bennina

Recensore Veterano
18/04/21, ore 23:57
Cap. 8:

Carissima Shilyss, grazie per questo capitolo, ne avevo bisogno.
Finalmente un bel flashback di quelli che amo, sarei rimasta qui a leggere per ore...
Sai che non avevo capito che Sigyn avesse passato tutto quel tempo nel castello prima che la maledizione si compisse?
Interessante.
Inoltre trovo sempre intriganti riferimenti a favole e miti in questa tua storia, da Pandora alla Bella e la Bestia, ai racconti di Sherazade, come ti avevo già detto.
Credo che la storia stia giungendo a termine, anche se vorrei sbagliarmi, e spero tanto che Loki si sbrighi a fare qycosa di risolutivo e vagamente romantico per Sigyn, perché si merita fuoco e fiamme quella ragazza.
Sto qui e mi domando come diamine farai a spezzare la maledizione, a cosa hai in mente per liberare i ricordi di Loki, ci penso e non vedo l'ora di leggere il seguito, perché hai davvero la mia attenzione assoluta.
Inoltre spero davvero, con tutto il cuore, in una bella "rimbalzata" ad Angborda (Angborda, per me...) perché è davvero insopportabile il modo supponente con cui guarda Sigyn (e perché le gigantesche mi stanno sulle balle...)
Insomma, ho delle discrete aspettative, sappilo!
Un abbraccio

Recensore Master
18/04/21, ore 10:40

Ed eccomi qui a leggere anche questo capitolo totalmente incentrato sul presente, ho molte cose da dire :)
Si vede che sei molto ispirata su questa storia che ti sta prendendo gran parte del tempo, le parole scorrono frenetiche, veloci, ma non tralasci niente e, anzi, fai immergere totalmente il lettore in questa atmosfera un po' cupa, soprattutto la fai immergere in Sigyn. :)
Al solito la tensione tra lei e Loki è strettamente palpabile, non solo dal punto di vista sessuale, ma totalizzante. In particolare, soprattutto nel primo pezzo sembra di camminare sui vetri e, sotto, ci sono decine e decine di metri di vuoto. Sigyn deve misurare le parole, tra il desiderio di rivelare la sua vera identità -che Loki non può ricordare!- e la paura di compiere un passo falso, si nota bene dal suo modulare le parole, dal distillarle piano piano, sempre con la paura di precipitare.
L'arrivo di Thor e, più in generale, il dialogo tra fratelli mi è molto piaciuto (sarà che io stravedo per il rapporto fraterno di tutti i tipi, ma è davvero ben scritto!) quindi Thor ha ereditato la Memoria e stringe -a quanto ho capito- l'anello che ha reso possibile a Sigyn provare a recuperare il cuore sperduto di Loki, correggi se sbaglio, quindi lui deve necessariamente sapere, visto che, per sua stessa detta, sta cercando di mantenere viva la memoria. Loki invece ha mantenuto il Pensiero ma ha perso il resto, sebbene sembra possedere qualche rimembranza fioca. E' un Thor molto più maturo e saggio quello che proponi qui, in parte privo della spavalderia che lo contraddistingueva, cosa che me lo fa apprezzare ancora di più.
Al solito ci lasci sempre sul più bello e ho come la sensazione che il prossimo capitolo sarà totalmente incentrato sul passato... muoio di curiosità ^_^
Bello lì Loki che entra nella stanza di Sigyn senza tanti complimenti, con estrema naturalezza, e alle proteste della ragazza risponde semplicemente "è casa mia" devo ammettere che questa scena mi ha fatto ridacchiare! Ahaha!
Chissà ora come reagirà Loki al "nemmeno mio marito mi ha mai vista nuda", davvero non vedo l'ora di scoprirlo! :)
A presto, allora!

Recensore Master
17/04/21, ore 22:44
Cap. 8:

Finalmente! *_* Finalmente Sigyn sta raccontando a Loki 'come sono andate le cose'.
Mi chiedo cosa provi lui nel sapere, e sapere che lei sta raccontando la verità, e non ricordare. Quel 'detestarla' ma prendersi cura di lei credo corrisponda proprio a questo suo stato d'animo: lei lo ha tradito, lui non ha saluto conquistarla o proteggerla... insomma, se lei non si è fidata fino in fondo, qualcosa, nel piano di lui, non ha funzionato. Quindi suppongo che nonostante la traquillità si stia tormentando, e quella risata roca e cattiva sia l'unica manifestazione del suo stato che si è concesso di manifestare.
Le sorelle di Sigyn, loro malgrado, sono diventate delle sorellastre. Non hanno cattive intenzioni, certo, e forse è anche una sicerca preoccupazione a spingerle, ma fatto sta che hanno instillato il dubbio e spinto la ruota del destino sulla strada già scritta.
Mi è piaciuto il modo in cui hai parlato della famiglia di Sigyn comunque: di una madre che se ne è andata, di un padre che ha perso tutto e beve per dimenticare, incapace persino di accogliere la figlia perduta che è tornata, e le sorelle, che hanno perso il sorriso, quella patina infantile che avevano. Sono una famiglia come tante, non personaggi di una fiaba. La vita ha colpito basso e tutti loro ne portano i segni. Sono cambiati.
Mi sarei aspettata che qualcuno di loro tentasse almeno di trattenere la sorella, ma come lei non si è sentita più del tutto a proprio agio in quella vita, forse loro l'hanno percepita come estranea. La sua condizione di benessere, l'evidente ricchezza... e le risposte sfuggenti, certo, hanno reso Sigyn aliena ai suoi cari come loro lo sono diventati a lei.
È molto realistico tutto questo.
... e spero che Loki non se la prenda con loro, quando Sigyn avrà finito di raccontare la sua storia.
Alla prossima. ♥

Recensore Master
17/04/21, ore 09:23



Buongiorno! Sono diventata una procrastinatrice seriale, perciò solo adesso sto iniziando il giro di recensioni di questa settimana, armata di caffè, perdonami quindi per il ritardo! 

Questo capitolo è davvero bellissimo, l'ho letto tutto d'un fiato, è uno di quelli che divori senza riuscire a fermarti per commentare, tanto sei preso dalla narrazione.
Dal principio ci metti di fronte alle differenze fra Thor e Loki - e ancora, credo sempre più che Loki sarebbe un sovrano più adatto di Thor, e alcune introspezioni confermano il mio punto di vista.
E' straziante il modo in cui parli della morte di Odino e di cosa ha causato dentro i suoi due figli, quali sono state le loro emozioni a riguardo; amo che tu ti sia soffermata su entrambi i fratelli, e non solo su Loki, perché sono diversi e il loro punto di vista cambia. E' bello vedere come si aiutano a vicenda - Loki e il pugnale con cui recide la gola dell'elfo, Thor che centellina informazioni sul passato e sulla maledizione, consegnando l'anello che Loki ha fatto forgiare dai nani per Sigyn, e di cui naturalmente non conserva memorie. Una svolta molto interessante per la trama, mi chiedo dove ci porterà.

E poi parliamo di Loki e Angborda, lui che ancora non vuole un figlio da lei e si preoccupa di riempirsi di rune per evitarlo - adoro follemente e sadicamente, essendo anti-Angborda dall'inizio (ma c'è qualcuno che tifa per lei? Dubito).
Loki non cede alla sua bellezza, nella testa dell'ingannatore ormai c'è solo Sigyn, lei e le sue strambe storie sul marito che ha perso. Adoro che nonostante al momento sia solo una schiava, non evita di far valere le sue opinioni e ripete a Loki che non ama sapere che la tradisce - anche se quella tradita, in effetti, è Angborda.
La scena erotica fra Sigyn e Loki è paurosa e ogni scena in questa storia è intensissima ed efficace, normalmente mi stancherebbe vedere così spesso i pg avvinghiati, ma qui ha un senso, in un certo senso i loro rapporti mandavano effettivamente avanti la trama e restituiscono a entrambi vecchie sensazioni che sono ancora più piacevoli, nel presente.
Finalmente Sigyn parla, rivela il suo segreto, e tu sei stata troppo sadica a lasciarci sul più bello, muoio dalla voglia di conoscere la reazione di Loki, ora che sa che Sigyn era sua moglie e Odino l'ha maledetto.
Meraviglioso il modo in cui termina il capitolo, con Sigyn che continua a narrare la loro storia, come la vediamo fare ormai da diversi capitoli.

E niente, questo è stato il mio capitolo preferito - ma con questa storia rischio di dirlo a ogni nuovo capitolo che leggo. Mi sta piacendo tantissimo e l'idea che siano solo dieci capitoli mi angoscia un po', ma per fortuna so che ci saranno altri tuoi lavori ad attendermi, in seguito.
Alla prossima, quindi <3
fumoemiele


(Recensione modificata il 17/04/2021 - 09:24 am)
(Recensione modificata il 17/04/2021 - 09:25 am)

Recensore Master
16/04/21, ore 23:09

Il mal di testa per fortuna è bello che andato, si vede che ci stiamo avvicinando al finale visto tutto quello che sta succedendo.
L'inizio del capitolo è più narrativo, si concentra maggiormente sulla storia attorno ad Odino, come reagiscono i suoi figli e il Ragnarok. E' forse uno dei capitoli meglio riusciti, mi piace quando si danno spazio a queste cose, arricchendo maggiormente non solo la storia ma i personaggi attorno. La morte di Odino è stata devastante, non solo per il popolo ma soprattutto per i suoi figli, Thor e Loki reagiscono in modo diverso, ma comunque uniti entrambi nel dolore per la perdita del loro padre e dalla vendetta.
La vendetta unisce i due fratelli e ho trovato bellissima la narrazione di loro che affrontano i nemici del loro padre per poterlo vendicare.
Thor volente o nolente è l'erede, ed ora con la morte di Odino sa che dovrà prendere per forza il suo posto, ha un fardello enorme sulle spalle, ma al tempo stesso è fortemente devastato. Loki invece sembra quasi diviso, è stato riconosciuto all'ultimo come figlio e prova dolore per la morte del padre, ma al tempo stesso sa che la maledizione che gli è stata fatta ora non si potrà più levare e ne è consapevole. Ecco, questo è un tassello che ancora mancava, si riescono a scoprire dettagli che fanno luce sulla storia tra lui e Sigyn.
Per colpa di questa maledizione Loki sta vivendo nell'oscurità, privo di ricordi del suo passato con Sigyn, ed è quasi ironico come invece lei ha tutti i ricordi con lui, ma li ha vissuti comunque nell'oscurità in quella casa.
Inoltre adoro moltissimo il rapporto tra i due fratelli, te lo avevo già detto. I loro dialoghi e il modo in cui si provocano, quasi per gioco, si respira sempre questa sorta di competitività, ma al tempo stesso si percepisce il loro legame, si conoscono ora così bene da presagire anche le loro mosse.
"Da soli siamo forti, ma insieme siamo invincibili"
Thor è impulsivo, un guerriero, ma di per sé non è un gran stratega, non come il fratello per lo meno, decisamente più scaltro. Anche questi piccoli dettagli sono molto significativi e mettono in piano i due fratelli, rendendoli uno l'altra faccia della medaglia.
Thor dal canto suo, cerca inoltre di dare qualche indizio per aiutare il fratello, consegnandogli l'anello che in passato aveva forgiato per la sua amata Sigyn. La curiosità di Loki cresce, così come anche la sua determinazione nell'arrivare alla conclusione di tutti i suoi dubbi.
Bellissima anche la scena con Angborda, lei è bella, astuta, molto molto simile al Dio dell'inganno, preme per dargli un erede, per avere anche una certezza di poter restare sempre al suo fianco, MA non è Sigyn. Dal suo arrivo, Loki non fa altro che pensare a lei, anche mentre sta con le altre. Pian piano sta mettendo assieme tutti i pezzi del puzzle, avvicinandosi sempre di più alla verità, stuzzicando Sigyn con delle domande a cui sembra già essere arrivato ad una risposta, ma vuole sentirselo dire da lei. E finalmente la ragazza cede, rivelando il passato che li unisce.
Ora che la storia sembra quasi avvicinarsi alla conclusione e i segreti si stanno svelando, vedremo come reagirà Loki, ormai siamo ad un punto decisivo.
Questa storia mi mancherà moltissimo e se da una parte vorrei leggere il finale, dall'altra mi dispiace, l'idea che hai creato attorno a questa fic mi ha catturata fin da subito, la narrazione così fluida e il testo finale nell'unione tra Sigyn e Loki è così passionale e sensuale.
Awww se sei brava, tremendamente brava Shyliss.
Spero che aggiornerai presto!** Anche perché, con un finale del genere mi hai lasciata troppa curiosità XD

Nel frattempo ti mando un forte abbraccio 💙

Recensore Master
16/04/21, ore 11:45

Ciao carissima,
ogni volta che mi illudo di essermi messa in pari con la storia, scopro con gioia che c’è un ulteriore capitolo da leggere e quindi non posso che esserne felice.
L’inizio mi ha affranta, non lo nascondo, perché ho percepito benissimo il dolore causato a Sigyn dal fatto che Loki non abbia creduto alla sua storia, nonostante non avessi alcun dubbio che sarebbe stato questo il caso – purtroppo la storia della tua protagonista sembra troppo incredibile per essere vera, soprattutto per qualcuno come il dio dell’inganno. Trovo estremamente dolorosa la situazione in cui si trova Sigyn, ora: il suo ruolo di amante è al tempo stesso meraviglioso e immensamente doloroso, visto che può sfiorare ciò che brama di più al mondo, ma al tempo stesso non può vivere l’amore che la lega al marito che l’ha scordata ed è costretta a dividerlo con altre. Al contempo mi rendo conto che anche le circostanze vissute da Loki sono terribili, visto che lui si trova eroso dal desiderio per Sigyn, ma non riesce ancora a comprendere quanto profondo e indissolubile sia il loro legame e quanto diverso sia da quello che lo unisce alle altre concubine.
Adoro la delicatezza di ogni scena erotica che condividi con noi, non sono semplicemente meravigliose, struggenti e ricche della passione che lega i tuoi due protagonisti, ti servono anche per mostrare quanto indissolubile sia il loro legame e quanto entrambi lottino per tentare di comprendere come uscire da questo circolo vizioso – nonostante lo facciano per le ragioni opposte. Sapere di Sigyn che si strugge in lacrime dopo l’amplesso mi strazia, ma lo stesso vale per Loki che si adira all’idea di lei che pensa a un altro, e nonostante questo non riesce a smettere di desiderare di averla tra le proprie braccia. Trovo che tu stia dando vita a una situazione ricca di pathos, scegliendo di non focalizzarti solamente sugli aspetti negativi del carattere di Loki e su quelli positivi di Sigyn, ma rendendoli uguali anche nella sfera emotiva: con pregi e difetti che li accomunano come la gelosia, la bramosia di aversi e l’amore innegabile che li lega.
Come sempre adoro i dettagli riguardanti la nutrice, che mi pare un’ottima consigliera per Sigyn, nonostante a volte la ragazza non abbia particolarmente voglia di ascoltare ciò che la più anziana le dice. Loki e Sigyn sono vittime di una maledizione che pare essere un paradosso insormontabile, almeno per ora, ma davanti a cui mi è facile immaginare che nessuno dei due si arrenderà tanto facilmente; è vero che sembra quasi che Loki non sia lo stesso uomo che ha passato mesi ad amare Sigyn al buio, eppure è evidente che quel marito che lei tanto ama sia sepolto sotto a strati e strati di quella corazza di indifferenza dietro a cui il dio dell’inganno si è trincerato – nel vano tentativo di proteggere il proprio cuore.
Adoro i flashback, che poi in realtà non sono veri flashback ma momenti passati, che ci permettono di conoscere meglio entrambi e ci mostrano la loro vita prima che Odino scoprisse come il figlio aveva tentato di tenerlo all’oscuro dalla scelta di salvare Sigyn. Apprezzo tantissimo che tu abbia sottolineato come Loki tiene conto del parere di Sigyn, che era decisamente qualcosa di non scontato all’epoca e che non lo è nemmeno nel mondo moderno, quindi ben vengano uomini come lui. E al tempo stesso adoro che Sigyn si sia dimostrata sostenuta al ritorno del marito, in una perfetta incarnazione del ruolo di donna che non ama essere lasciata indietro senza alcuna spiegazione – solo perché ha fatto domande da lui giudicate scomode. Ovviamente ora, dopo la maledizione, rimpiange di essersi comportata in quel modo, ma è evidente che siano anche dettagli come questo a renderla la perfetta compagna di Loki, visto che è una donna in grado di tenergli testa ed essere sua pari.
Sono impaziente di scoprire se è stata proprio la sua visita in occasione del matrimonio della sorella che ha portato Odino a scoprire la verità taciuta dal figlio; esattamente come mi chiedo se non sia a causa sua che Loki e Sigyn non siano riusciti ad avere figli in passato – anche se nutro speranza per il loro futuro.
Come sempre mi complimento con te per l’intreccio che stai costruendo e non vedo l’ora di proseguire nella lettura.
Un abbraccio e alla prossima,
Francy

Recensore Master
16/04/21, ore 01:05

Ciao, eccomi qui per lo scambio libero.
Cavoli quante cose succedono qui dentro.
Innanzitutto... oh, finalmente le cose tra i due si sono evolute... anche se Loki è ancora all'oscuro di chi sia veramente la sua concubina che tanto lo intriga e attrae. Lei che si fa un po' più audace, spinta dall'amore e dalla gelosia. Lui che la stuzzica e seduce, facendo domande sempre più insistenti sull'uomo di cui lei è innamorata.
E quando lei inizia a il suo racconto... ecco che la scena cambia. Di colpo si torna al passato con il confronto verbale tra i due fratelli dove Loki ammette cosa ha fatto, senza pentirsene.
Ma non dovrebbe riconoscerla, ora, in qualche modo?
E cmq questa gigantessa dovrebbe essere rimessa in riga e liquidata, perchè anche se qui non compare, è cmq presente nella gelosia di lei e nella consapevolezza di lui che sembra divertirsi.
Bene, alla prox e grazie per l'illuminante lettura. Ciao, Chiara.

Recensore Veterano
14/04/21, ore 21:10

Cosa resta delle tenebre?
Sussurri, respiri, tocchi, brividi, calore...
Certo sì, è cos'altro?
C'è l'amore che si tocca con mano e quello che si vive nella propria testa, fatto di ricordi, di pensieri, domande... situazioni desiderate ed immaginate talmente a lungo da non distinguere più se siano state reali o solo sognate.
Credo che a questo punto, sia per Loki che per Sigyn, la storia sia questa.
Lui perché non ricorda, sente, avverte, percepisce, ma ancora non riesce a mettere a fuoco; lei perché granparte di quel matrimonio, gran parte di suo marito, lo ha vissuto nel buio assoluto di una stanza da letto.
Inoltre Loki è un personaggio ambiguo anche a cose normali, non è facile da capire nemmeno quando è pienamente consapevole, figuriamoci ora!
Adesso però ha modo di mettere in discussione il suo essere e i suoi sentimenti. Siamo ad un punto focale, può salvare o rovinare tutto.
E Sigyn fa l'equilibrista fra quella che tutti credono sia e ciò che sa di essere, fra ciò che può mostrare e dire, e ciò che deve tenere per sé. Pre ora...
Perché il finale scopre le carte... Forse.
Non vedo l'ora di sapere se Loki ricorderà e come accoglierà il racconto finale della figlia dello jarl.
Non farmi aspettare troppo.
Un abbraccio

Recensore Master
14/04/21, ore 18:45

Carissima Shilyss,
Eccomi finalmente su questo nuovo capitolo perché l'aggiornamento è imminente e questa volta ci tengo ad essere in pari. 
Ora se vuoi scusarmi un momento, sta per partire una recensione delirante, prendo un attimo fiato e dico:
Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaah! 
Mai più mi aspettavo questa canonissima presenza degli Elfi Oscuri e rivedere i fratelli in azione insieme è sempre spettacolare, soprattutto quando Loki pensa che il pugnalare il dio del tuono alle spalle sia una prerogativa sua e di nessun altro e quando lo aiuta con il veleno, ah, bello il mio sentimentalone (semi cit).
Ed assolutamente canon che Odino sia morto con in bocca parole di orgoglio per Loki ma ehi, figurati un po' se si sia rimangiato la maledezione, neache per scherzo e non posso neanche insultarlo come si deve perché, si sa, il dio delle forche è uno che porta un certo rancore.
Non sai quanto ho esultato quando, finalmente, l'anello è tornato nelle mani di Loki che lo riconosce di suo gusto sebbene non gli smuova alcun ricordo ma la vera cosa importante qui è il fatto che Thor gli dica di chi era quell'anello e, visto che Loki stupido non è, comincia a trarre le sue giuste conclusioni.
E adesso arriva il secondo: aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaah!
Lo sapevo che Angborda, ormai, non aveva più modo d'infiammare il caro dio degli inganni ma quella frase con cui lei lo ha lasciato riferendosi alla loro somiglianza, dopo che lui l'ha respinta nonostante fosse praticamente nuda e pronta di fronte a lui, sa di una minaccia neanche troppo velata. Questa piega che ha preso la storia mi affascina moltissimo.
Ma ce n'è un altro in canna: aaaaaaaaaaaaaaaaah! Tu sei matta! Cioè, mi hai fatto venire un colpo secco con questa modalità di rivelazione, è stato intenso e bellissimo. Perché sia Loki che Sigyn sono furiosi, uno perché lei gli ha tenuto nascosta la verità, l'altra perché non può sopportarlo con altre donne che non siano lei. Nella loro unione c'è la furia oltre al desiderio e solo trovandosela di nuovo fra le braccia, a parlare nuovamente come una moglie, Loki - sebbene continui a non ricordare - capisce finalmente tutto. 
Certo che è bello ostinato per riuscire a tramare ed avere la sua piccola vendetta anche in un momento come quello, non è da tutti ma è sicuramente da lui XD
Comunque sia io sono ancora tutta sconvolta perché quest'ultima scena è stata di una sensualità disarmante.
Finalmente la storia riprende e sono convinta che Sigyn, questa volta, non ometterà più nulla ma c'è ancora così tanto che deve accadere: come spezzerà la maledizione Loki? Come cercherà di vendicarsi Angborda? Perché il mio sesto senso mi dice che lo farà, eccome se lo farà.
Complimenti rinnovati alla n! 
Un abbraccio e alla prossima ❤️
Cida

Recensore Master
14/04/21, ore 07:17

Un capitolo che affascina il lettore, perchè non è possibile fare a meno di chiedersi cosa sia successo?
Quali eventi abbiano portato all'attuale situazione dove sembra che tranne di Utgard non ci più niente. Questo non viene mai detto.
Ma la sensazione suscitata in me è che proprio il fatto che questo mondo sia ai confini dei nove regni possa averlo risparmiato da un'immensa tragedia.
Probabilmente il solo mondo distrutto è stato quello di Asgard, ma come lettore mi è arrivata la sensazione di un cataclisma ben maggiore.
Ho trovato molto interessante l'inserimento nella storia di un momento importante come il sopraggiungere di nuove religioni.
Quali cambiamenti questo portasse nelle vite di tutti, i dubbi che si vedevano nascere dalle condizioni sempre più avverse.
Tutto questo vissuto dal punto di vista di una bambina, giustamente più dubbiosa e intimorita rispetto agli adulti.
Belle le descrizioni di Utgard, ma quella che ho adorato più di tutto è quello del suo palazzo. Molto affascinante per come è stato costruito, ma ancor di più per la teoria che in verità quel caos abbia uno schema.
(Ammetto di sentirti descrivere Noveria, dopotutto è quasi identica a questo mondo.)
Non so gli altri, ma io ho trovato simpatica l'orribile vecchia che gestisce la servitù del palazzo. Apprezzo l'umorismo nero, una che arriva e dice al protagonista che morirà di tisi non può che piacermi.
Giusto per la serie: mai una gioia nella vita.
In tutto questo non so bene cosa pensare di Sigyn, cosa vuole ottenere con tutto questo? Solo amore? E' veramente così schiava di lui? Può anche essere romantico, ma sembra quasi un ossessione questa che lei a di lui se veramente non ha altro fine.
Loki, nella breve apparizione, sembra sempre lo stesso con la sua arroganza che non viene mai meno. Solo mi chiedo come faccia a non riconoscerla?
Comunque un bel capitolo che ho letto con piacere.

Recensore Master
13/04/21, ore 19:05

E buonasera!

Torno su questi lidi dapprima aridi poi gelidi, primi celati e misteriosi e poi sin troppo palesi ma con quel piccolo dettaglio della perdita di una memoria. Passato e presente si dividono fra queste due righe e sono in costante opposizione, seppur con un barlume di "speranza" verso il finale. Terminata l'introduzione poetica, torno ad essere più prosaico e dico, ma poverissima Sigyn! Dapprima richiesta come sacrificio da Odino a sposarsi con un "mostro" che può vedere ma del quale resta irrimediabilmente sedotta e invaghita e con il quale spende dapprima baci appassionati e successivamente vere e proprie notti infuocate. Interessante anche del dettaglio dell'apprendimento della magia, immagino che se lo hai inserito avrà la sua importanza in futuro (oppure l'ha già avuto, forse nelle grandi capacità di Sigyn come guaritrice c'entra anche la sua capacità come maga). Sembra che nella parte dedicata al passato, nonostante il rapporto non propriamente allo stesso livello che c'è tra i due (e che in questa storia in particolare è esacerbato dal fatto che Loki sia una divinità mentre la fanciulla una comune mortale), sia nato quel tipo di legame indistruttibile, comune al resto delle tue storie. Ma nella parte del presente, ed è questa la novità, Loki non rammenta un bel niente di tutto quello che c'è stato; è il re di Jotunheim, ha realizzato il suo obiettivo di distruzione di Asgard e sembra che una semplice schiava (che poi immagino sapremo come Sigyn sia arrivata a diventare una schiava) può fare veramente ben poco tranne struggersi dal dolore e dalla gelosia per le attenzione che Loki rivolge alla gigantessa. Ma, c'è un ma, un barlume recante un desiderio del passato che per un istante diviene anche presente. Mi chiedo davvero quale potrà essere la soluzione affinchè il re recuperi la sua memoria? Basterà l'amore, ci vorrà anche la magia oppure sarà necessaria una qualche forma di ingerenza esterna (o magari tutte e tre le cose insieme)?
Come sempre, complimenti per la grande attenzione ai dettagli che riversi in tutte le tue opere e naturalmente questa non fa eccezione.
Un saluto e a presto,
Will D.