Recensioni per
Ciò che resta delle tenebre
di shilyss

Questa storia ha ottenuto 404 recensioni.
Positive : 404
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Veterano
13/06/21, ore 09:42

Ciao mia cara!
Leggermente oltre il filo del rasoio ma sono riuscita a leggere il secondo capitolo di questa tua bellissima long, che sto adorando parola dopo parola. Mi piace tantissimo innanzitutto l'avvicendarsi dei piani temporali (probabilmente te l'ho già scritto nel precedente capitolo), che ci fanno scoprire a poco a poco dei pezzetti del passato di questa coppia e come queste azioni influenzino il loro presente.
Sigyn è davvero una donna dolce e gentile, ma la sua anima è di titanio: niente riesce a distoglierla dai suoi progetti e dall'intenzione di riconquistare il proprio sposo. E anche nello scorcio di passato si mostra impaurita, ma fiera e determinata ad affrontare il mostro a cui è stata destinata.
Loki è un personaggio da scoprire a poco a poco, e da non dare mai per scontato perchè ogni volta che si pensa di averlo capito, lui ti sorprende. La maledizione peggiore per lui, così assetato di conoscenza, è proprio l'assenza di memoria. Ma anche lui, che tutto indaga, si accorge della stranezza del comportamento di Sigyn, che ha gli atteggiamenti di qualcuno già incontrato. "Se fossi stata nel mio letto, lo ricorderei senz’altro."
Che dire se non che non vedo l'ora di passare al terzo capitolo?
Un bacione
Bea

Recensore Master
12/06/21, ore 23:51
Cap. 8:

Ed eccoci qua a questo nuovo capitolo in attesa del grande balzo e che ci narra il ritorno, nel passato, di Sigyn alla sua famiglia; un ritorno tutt'altro che felice, soprattutto per via del padre, ma anche la sorella e la cugina pettegole non scherzano aha! XD
Astrid me la ricordo anche in altre storie, mi piace molto come nome, e poi è molto dolce <3 senza troppi rigiri di parole capisce abbastanza della storia e fa alla nostra Sigyn un dono, vedremo nei prossimi capitoli come lo utilizzerà!
Il padre della nostra eroina invece è sempre inqualificabile in qualsiasi storia, fa un po' pena, ma fa anche rabbia. Da una parte lo vediamo invecchiato, ubriaco, piegato, dall'altro comunque sappiamo le sue colpe, non so come faccia Sigyn a non avercela con lui.
La maggior parte del capitolo ci fa navigare nel passato, cosa necessariamente esplicativa che ho gradito moltissimo (insomma, bellissimi i momenti di passione tra i due, ma è anche giusto avere qualhe stacco). Ovviamente il Loki del presente non rammenta nulla ma segue il racconto con molta attenzione (fantastiche le descrizioni che fai di lui, poi, nudo, semi-nudo, vestito... TUTTO).
Sono proprio curiosa di leggere cosa accadrà nel prossimo capitolo, questa storia prosegue a gonfie vele, è davvero ottimamente strutturata e congeniata :)
Alla prossima allora e complimenti vivissimi come di consueto! <3

Recensore Master
12/06/21, ore 15:57

Ciao carissima, mi fa molto piacere tornare a leggere dopo molto tempo qualcosa di tuo – e in particolare una fiaba AU, un genere  in cui tu ti sei già dimostrata eccezionale. 
La fiaba in questione (più mito che fiaba) non è affatto una delle più scontate ed è forse come premessa ancor più interessante perché pone come base l'intreccio di due miti insieme. Certamente mi aspetto un riadattamento nuovo, che già da quetso primo capitolo si comprende: i protagonisti sono Loki e Sigyn ed è su di loro che il mito deve appoggiarsi e rivestirsi, e assolutamente loro è l'atmosfera che descrivi.
Ecco, a proposito dell'atmosfera, questo è ancora una volta l'aspetto che più mi colpisce. Hai una grande capacità di descrivere – gli ambienti, gli arredamenti, i vestiti – che permette di vedere proprio le scene, oltre che l'abilità di rielaborare le informazioni precedenti facendole fluire all'interno della narrazione. Non è da tutti rendere scorrevole una narrazione con questi due elementi, specialmente se accompagnati da una scrittura aulica ed elevata: eppure sono proprio tutti questi aspetti a rendere ottima la prosa, perché assolutamente adatta a rendere appunto l'atmosfera e il contesto in cui si muovono i protagonisti.
Sono certa di averti già fatto queste considerazioni per altre storie, ma ti rinnovo i miei complimenti senza temere di essere ripetitiva ahahah
Un bacio!

Recensore Master
09/06/21, ore 22:28

Ciao cara! Eccomi di nuovo per lo scambio del Giardino!
Anche questo capitolo mi è piaciuto tantissimo.
Vedere Loki dal punto di vista della protagonista fa quasi male, devo dire, perché tu riesci a far immergere il tuo lettore nel suo punto di vista quindi il lettore stesso sente tutta l’angoscia di lei, sente la terribile distanza che percepisce dal suo sposo e i suoi timori, i suoi dubbi, anche il suo coraggio. L’ho onestamente ammirata, a un certo punto, per la risolutezza che dimostra nel proprio amore incrollabile.
La scena in cui lei gli cambia la benda è davvero intensissima. Ogni singola parola sembra soppesata e ragionata, crea atmosfera e crea tensione tra i due, fino quasi a farla esplodere – perché non è certo solo lei a sentire l’influenza dell’amato, ma è anche lui, istintivamente, a percepirla e a rispondere a questa percezione. Posso solo immaginare come sia per un essere così tanto razionale come lui, non controllare certe emozioni completamente.
Il fatto che arrivi una terza persona nella scena scioglie davvero un incantesimo.
Poi, mi sono piaciuti molto i rimandi tra la prima parte e la seconda, tra passato e presente. A cominciare dalla frase che apre la seconda parte, che sembra quasi la formula di una fiaba (anche il fatto che venga ripetuta così spesso, sembra quasi un richiamo specifico, il ritmo di una formula magica che alla fine si avvera, rivelando un altro flashback), alla presenza esplicita di lupi e draghi, del fatto che per esempio lei nel “presente” VOGLIA a tutti i costi finire nelle spire di questo mostro/drago che è diventato Loki, mentre nel “passato” lei ne abbia paura – e Loki è un mostro/drago solo nella sua immaginazione, come anche nell’immaginazione delle persone che l’hanno messa a sacrificio. Mi piacciono molto le narrazioni circolari di questo tipo, questi piccoli dettagli che accompagnano la lettura.
Poi anche i dettagli delle mani, che si toccano sia nel passato che nel presente. Prima lei lo guarisce, ANELA di farlo, poi (prima, per la precisione) tenta di ferirlo, sempre attraverso le mani.
Posso dire anche che le descrizioni dei baci mi hanno fatto davvero molto emozionare. Li ho percepiti dolci, sinceri, passionali e coinvolgenti per le due parti, davvero sei riuscita a chiudere così tanto in un semplice gesto dei tuoi due protagonisti.
Vorrei inoltre ribadire che mi sono innamorata del tuo stile, come ricchezza di lessico oltre che a una perfetta gestione del punto di vista a cui accennavo all’inizio.
E con questo concludo qui la recensione! Ci vediamo al prossimo capitolo!

Recensore Veterano
09/06/21, ore 21:52

Eccomi qui carissima, a leggere ancora di questa fiaba sussurrata davanti a un camino caldo in una notte fredda.
C'è una frase che mi è piaciuta tantissimo e voglio proprio dirtelo, prima di scordarmi, prima di parlarti di quanto è meraviglioso questo capitolo. "La verità è come una pozione: va somministrata nei modi e nei tempi giusti". Oddio, l'ho trovata stupenda, sono tornata indietro a leggerla più volte e, forse, è stata quella che non mi ha fatto arrabbiare più di tanto quando avrei voluto che Sigyn raccontasse a Loki chi era in passato. Perché è stato come se mi avesse calmato, fatto ragionare, fatto capire i pensieri della ragazza. Cavolo, se mi è piaciuto. Hai praticamente parlato a me.
Ok, bando alle ciance, partiamo dall'inizio.
In questo capitolo non ci porti indietro, a quando loro erano sposati, quando Loki amava Sigyn di notte, con il buio e quando lei studiava di giorno. Qui non ci dai tregua, lui è costantemente infiammato di desiderio, vorrebbe averla, ci parla, la bacia, l'accarezza, ma poi… Badadam! Il corvo interrompe tutto. E sì che lei gli aveva iniziato a parlare del marito, di quanto lo avesse amato (questo non lo ha detto effettivamente, ah ah ah, ma lui lo ha capito comunque perché per essere un buon combattente, deve stare attento a tutto e stare 'attento' a Sigyn gli riesce molto bene) e del fatto di averlo perso.
Chissà cosa racconterà, ora, Sigyn al suo re, per spiegare a lui di come ha perso il marito, che poi sarebbe lui . Ma lei glielo dirà?
L'incontro con il fratello, con Thor, mi è piaciuto molto (anche se un po' li ho odiati, perché cavolo, proprio adesso, mi chiedevo? Ah ah ah) le loro parole, il fatto di ricordarsi di un tempo passato insieme, spalla a spalla, a raccontarsi storie, (ad ascoltarsi, anche, che non è poco) a condividere la vita.
E poi, questo distacco, non un odio, non del tutto, questo non essere più insieme, il pensarla diversamente (che succede in tutte le famiglie, così vero, così reale e sempre gestito diversamente). E poi un altro smacco, l'anello di Sigyn in mano a Thor, e lì scopriamo che lui sa e un po' di speranza di riaccende. Una coraggiosa ragazzina. Una sposa innamorata. Già me la immagino sempre così, la tua Sigyn: innamorata. Ed è molto bello.
La parte di Loki con Angborda mi attorciglia lo stomaco (oddio, non perché è scritta male, lo sai. purtroppo, scrivi bene anche quelle parti lì. 😅 ) ma capisco che siano momenti importanti, come Loki abbia bisogno di sfogarsi e un po', il fatto che lei sia gelosa della 'schiavetta bionda' mi fa ghignare, quindi siamo pari 😊.
Il ritorno di Loki al castello è interessante e al tempo stesso tenebroso. Non ha trovato le sue risposte, si narra… di sicuro non ha raffreddato i bollenti spiriti nei confronti di Sigyn, infatti da chi va a ppena torna? Eccoci qui, quindi.
Come al solito le tue descrizioni sembrano magiche e il tuo narrare fatti così lontani da noi, li rendono reali e veri, nonostante il tempo così lontano (io mi immagino pellicce nei grossi saloni e arazzi alle pareti e vedo tutti i gesti che questi personaggi fanno), per non parlare dei dialoghi, semplici e adatti all'epoca. Ma immagino che siano i pensieri siano la tua parte forte (beh, più forte, visto che ti riesce bene praticamente tutto) li trovo reali e li sento molto bene, emozioni comprese.

Alla prossima, che vediamo che ci combina questo ingannatore.
💜

Recensore Master
07/06/21, ore 00:04

Eccomi! In super ritardo come al solito, ma sono arrivata. ;)
Ritroviamo Sigyn assieme a Loki, indecisa se rivelarsi o meno e ci troviamo immersi nel suo conflitto interiore. Si trova in una situazione difficile, non è facile capire come muoversi e il rischio di un passo falso che comprometta il tutto è altissimo. Mi piace come da tutto questo emerga il suo carattere, è indecisa, timorosa, ma non per debolezza, sa che deve essere prudente e agisce con cautela. È piena di dubbi, arriva a chiedersi cosa pensi Loki, se l’abbia dimenticata davvero o ricordi qualcosa. Ma tutta quest’incertezza non la rende debole, anzi! In questo momento mostra tutta la sua forza d’animo. Cerca di essere cauta nelle sue azioni, misura le parole che con Loki saranno sempre troppe. Tutta la scena è accompagnata da una tensione emotiva davvero forte, sei sempre bravissima a trasmettere gli stati d’animo dei tuoi personaggi.

Il dio degli inganni è un ottimo profiler, osservatore attento a cui non sfugge niente. Si accorge subito che Sigyn non lo teme come lui si aspetta, e come fanno le altre, ma sembra essere lì perché lo vuole. Loki sembra attratto da questo atteggiamento, tra tutta la servitù che gli gira al largo terrorizzata, questa ragazza rappresenta un’anomalia interessante. Inoltre si vede che tra i due c’è un certo magnetismo, qualcosa che si legge tra le righe, che porta Sigyn ad avere speranze e Loki ad essere attratto da lei.

Scopriamo inoltre il motivo per cui la vecchia le ha affidato quella mansione, d’altra parte aveva detto che gli sarebbe potuta piacere, l’avevo inteso in senso più generale, ma l’intenzione era di darla a lui come distrazione. Una preda per il drago. Un’altra volta. Nel flashback scopriamo qualcosa in più sul passato di Sigyn, come suo padre abbia fatto arrabbiare gli dei, e come sia stata sacrificata per salvare la sua popolazione. Ho trovato la situazione molto intrigante; lei è prigioniera, ma di un uomo gentile che la tratta con grande riguardo. Non di un mostro che la terrorizza o di qualche personaggio scaturito da qualche situazione banale, ma di un uomo che le concederà ogni cosa tranne la libertà e il poterlo guardare. È un personaggio misterioso e molto affascinante. Loki riesce ad essere allo stesso tempo insidioso e ammaliante. *_*
Un capitolo bellissimo e altamente emozionante!! Sono sempre più curiosa riguardo a questa storia.
A presto!!! ^_^

Recensore Master
06/06/21, ore 18:39

Eccomi!
Lo so, dovevo passare qualche giorno fa, ma ho avuto contrattempi su contrattempi. Alla fine mi sono presa questa piccola porzione di tempo per passare da te e lasciarti una mia piccola recensione, anche se ormai già sai come la penso su questa storia.
Questo capitolo è un botta e risposta di due fratelli che si sono odiati dal giorno in cui Loki ha deciso di tradire suo padre, ma al tempo stesso la linea di sangue non gli permette di lasciarlo da solo. Alla fine Loki è tornato da Thor solo perché ha compreso ciò che aveva dimenticato, per una maledizione di suo padre e della sua decisione presa da un sentimento di ribellione nell'esatto momento in cui prese tra le sue braccia Sigyn in modo da non darla al troll che l'avrebbe uccisa di certo. Le aveva dato una seconda opportunità di vivere, di non restare sotto le grinfie di un Odino punitore e senza pietà.
Racconti della battaglia, dei ricordi di momenti in cui Loki si prende possesso di quel paese in mezzo al ghiaccio, completamente povero e isolato dal resto del mondo. Lui era il successore di Jotunheim perché gli spetta di diritto, ma il suo odio verso i Midgardiani era più forte. Il corvo della memoria rende partecipe Thor di come sono andate veramente le cose e la scena in cui l'Ase racconta della sua caduta, della sua maledizione è qualcosa di affascinante e sublime. Anche il racconto di come il regno di Jotunheim era caduto in disgrazia, uscito dalle labbra di Loki mette i brividi. Al tempo stesso Thor lo osserva, non lo vede come fratello, ma come ingannatore, prestigiatore subdolo che farebbe di tutto pur di arrivare ai suoi scopi.
Alla fine rivela che tutto questo lo ha fatto per vendetta verso Asgard, vederla bruciare e andare a pezzi allo stesso modo di ciò che gli è stato portato via sia da padre tutto, sia per la maledizione. Secondo me però, qualcosa sono sicura che si ricordi ancora, dopotutto è sempre il dio dell'inganno, potrebbe anche aver saputo la verità anche per tutto questo tempo e ce lo sta nascondendo ahaha
Questo capitolo è molto particolare rispetto agli altri, si percepisce la rabbia, la voglia di riscattarsi e vendicarsi. I sorrisi beffardi di Loki tagliano come coltelli affilati e la pazienza di Thor è infinita, ma al tempo stesso veglia di continuo sugli spostamenti del fratello.
Chissà cosa ci aspetterà, mi sa tanto di calma prima della tempesta questo capitolo ahah non vedo l'ora di sapere come andranno le cose. Alla prossima!!
Un abbraccio,
Apatya.

Recensore Master
06/06/21, ore 10:30

Finale al cardiopalmo, non c'è che dire! Mi sonop venuti i brividi quando ho letto: "Eri tu. Sei sempre stato tu lo Sciamano" davvero, non potevi finire in maniera migliore di così, ho gli occhi a luccichini e a cuori! *^*
Al solito bellissimo anche il confronto Thor/Loki (ma quanto adoro questa coppia di fratelli?!) con Thor, depositario della memoria che cede l'anello, QUEL anello a Loki, che giustamente comincia a porsi domande e ad intuire ciò che è successo. La reazione di entrambi alla morte di Padre Tutto l'ho trovata assolutamente calzante e assolutamente adatta, così come ciò che ne è derivato.
Loki è pressato da un passato che non può ricordare, vessato da emozioni che solo in parte riesce ad esprimere e, quando lo fa, sono più i gesti, le movenze, a parlare per lui. Il fatto che abbia rifiutato Angborda è esaustivo... ma non credo proprio che quest'ultima se ne stia, detta papale papale, mi sembra fin troppo determinata a rendere stabile il regno dando a Loki un figlio (geniale la trovata delle Rune anticoncezionali!). Temo una sua reazione, in verità e, ancora di più, ora che Sigyn ha parlato e che la storia si avvia alla conclusione, mi sa proprio che il "pepe" arriverà proprio adesso.
Al solito, che dirti di altro, se non... continua così?! Mi piace proprio questo tuo modo di scrivere, la storia, i personaggi, tutto, fino alla gestione delle scene (e non è da tutti!), quindi ti rinnovo i complimenti e, come sempre, non vedo l'ora di proseguire! A presto! :)

Recensore Master
05/06/21, ore 14:41

Il sabato è arrivato e con calma sono passata a leggere il tuo bel capitolo! Awww lo aspettavo da un saccooo **
E' stata una sorpresa, devo proprio dirlo. E' interessante perché qui Sigyn è poco presente, diciamo solo "spiritualmente, e questa cosa mi ha colpito parecchio, la storia era partita principalmente dal suo punto di vista, dal suo viaggio, non penso ci sia mai stato un capitolo in cui fosse del tutto assente. Qui invece tutto è incentrato in un bel confronto tra i due fratelli.
La presenza di Thor in questo capitolo è vitale, fa da collegamento per arrivare agli intrecci finali. Nelle tue storie riesci a renderlo sempre interessante e complesso di quello che vedo nei film.
Poi amo il rapporto che ha col fratello, questo dibattito acceso è coinvolgente e non stanca, un botta e risposta IC che pur scontrandosi, dimostra una certa similitudine tra i due. Entrambi sono attirati da questi popoli mortali, seppur in maniera differente, sembra che ne subiscano una certa influenza, Thor non riesce a fare a meno di volerli proteggere, mentre Loki d'altra parte si è sempre dimostrato attratto dalla conoscenza, anche in parte divertito nel scoprire come riescano a cavarsela, offre a loro mezzi per evolversi e vedere come riescono a superare le più ardue difficoltà, come nel caso del fuoco.
Loki qui è scaltro, attento e desidera sapere tutto, perché, come ha specificato all'inizio, Sigyn gli ha raccontato una favola incompleta. Ami davvero tanto questo personaggio, la cura che ci metti nelle sue introspezioni lo si percepisce ad ogni frase, rendendolo un personaggio complesso, potente ma al tempo stesso con un lato fragile, cosa che adoro.
Mi piace proprio il fatto che si, Thor risponde alle sue domande, ma è Loki che fa tutti i collegamenti, lui si fida più del suo istinto, gli serve il fratello per scavane nella sua memoria ma è lui a ricostruire con attenzione ogni tassello.
E' come se si stesse ricreando delle nuove memorie...Ma quanto tempo è stato sprecato? Sigyn è una mortale, come ben viene ricordato, credo che il vero dolore (e forse la vera conseguenza della maledizione?) sia proprio questo, aver perso così tanto tempo lontano dalla persona più amata e una volta ricostruito tutto, capire quanto tempo è stato sprecato.
La mia mente sta iniziando a vagare e mi sto facendo un sacco di film, perdonami, è l'effetto delle tue storie 🤣❤
E non posso fare a meno di pensare che quel breve accenno che fa Thor subito dopo, non fosse rivolto alla sua Jane.
Il modo in cui si rispondono è così naturale e certe battute mi hanno fatta sorridere non poco:
“Allora, com’è che posso iniziare, fratello? Non ho le tue capacità dialettiche e il mio racconto sarà senza dubbio poco incisivo. Era una notte buia e tempestosa!?”
"Lo era?"
Stupenda.
In tutto quello scontro verbale, c'è la costante presenza del padre Odino, un uomo spietato e crudele, sia nei racconti del loro passato, che nel presente, nonostante sia morto, è come se la sua presenza fosse sempre viva, li ad osservare ogni loro mossa, ad influenzarli. Si vede il peso che ha avuto la sua educazione su entrambi i figli.
E mi piace quell'accenno al fatto che in realtà, anche se non vuole ammetterlo, Loki e Odino potrebbero essere più simili di quanto si pensi. E' una cosa che mi ha colpito, chissà...Forse anche Loki al posto del padre si sarebbe comportato in quel modo, non c'è concesso saperlo dopotutto.
Sei davvero brava perché riesci sempre a dare delle riflessioni molto studiate e attente nelle tue storie, momenti in cui ripensandoci noto dettagli e spunti davvero belli, tutto è attento, curato, niente è inserito per caso ed è una delle tante cose che apprezzo in questi tuoi racconti.
Come sempre, arrivo alla fine del capitolo con la curiosità a mille su cosa succederà adesso. Ci sono ancora diverse cose da scoprire e soprattutto non vedo l'ora di poter rileggere nuovamente di Sigyn, anche se questo capitolo mi ha presa con i vari discorsi, ammetto che la ragazza mi è mancata non poco. Quindi, spero di rileggerla nel prossimo e vedere come si concluderà questo magnifico racconto.
Ti auguro un fantastico weekend cara Shilyss.
Un abbraccio forte <3

Recensore Veterano
05/06/21, ore 10:34

Finalmente ce l'ho fatta!!!
Non mi sarei persa questo capitolo per nulla al mondo, e che capitolo!!!
I confronti fra Loki e Thor mi piacciono sempre molto. I tuoi personaggi sono davvero più articolati e complessi di quello che ci è arrivato attraverso Marvel (e grazie al cazzo, aggiungerei) e questo rende impossibile distaccarsi dalla storia senza aver letto tutto!
Trall'altro in questo capitolo ci racconti una parte finora taciuta e davvero interessantissima. Avrei voluto che non finisse mai.
E poi, con mio sommo gaudio, finalmente si intravede un lato più umano in Loki (anche se umano non è la parola giusta), ma si percepisce una sorta di debolezza in lui, dovuta al legame con Sigyn.
Per una volta si percepisce una sorta di fragilità e io LO ADORO!!! Sai che mi piace veder soffrire i maschi... 😅
Quindi davvero complimenti per questo capitolo che ci hai fatto aspettare, ma che davvero vale la pena del tempo richiesto.
Non vedo l'ora di andare avanti, giuro!
Un abbraccio e a presto.

Recensore Master
03/06/21, ore 20:01

Ciao!
È una gioia riuscire a seguirti man mano che pubblichi, farò il possibile per non restare di nuovo indietro con i capitoli.
Questo capitolo mi ha sorpresa tantissimo! Benché fosse chiaro che tra Loki e Thor dovesse esserci una conversazione rivelatrice, non mi aspettavo un intero capitolo dedicato a loro, ma mi è piaciuto veramente tantissimo, perché come nota Loki – sempre scaltro, anche se smemorato – Sigyn gli ha raccontato ciò che sa, ma ciò che sa è per forza di cose una favola incompleta, in cui manca l'altra parte della medaglia, quelle ombre da cui lui ha tentato di proteggerla, conscio di averla già esposta troppo a segreti e verità che una semplice abitante di Midgard non dovrebbe conoscere.
Riguardo proprio a Midgard e al rapporto tra i suoi abitanti e le divinità, lasciami dire che ho amato gli intrecci costruiti, come Loki ne sia affascinato pur palesando superiorità e repulsione, come la loro natura insoddisfatta – sempre tesa a voler fare passi avanti – sia affascinante per l'ingannatore, per cui nulla è mai abbastanza. Sebbene Loki si trinceri dietro un'arroganza (che pure possiede, è evidente), ha ragione Thor nel dire che entrambi non siano così diversi quando dall'altra parte vi sono questi popoli fragili e mortali: entrambi ne subiscono un fascino, e se per il dio del tuono il desiderio è quello di fare da scudo, per il dio dell'inganno il desiderio è quello di offrire loro strumenti per progredire, forse divertito e incuriosito dai confini che riescono a oltrepassare – quasi un gioco in cui Loki si diverte a capire di volta in volta dove riusciranno ad arrivare se aiutati e spronati, come nel caso del fuoco che è stato sinonimo di civiltà, libertà, un'autonomia pagata a caro prezzo.
Sullo sfondo del dialogo tra i due fratelli spicca la figura di Padre Tutto, che anche in me lettrice ha suscitato la sensazione che suscita nei tuoi personaggi: lui non c'è, non più, eppure seguita a giostrare le loro vite, a essere invasivo e ovunque, impossibile da superare persino nella morte.
Ho trovato veramente terribile la punizione che aveva deciso per Loki e Sigyn: non solo lei comunque sacrificata, ma lui a guardarla morire. Eppure, immagino che Odino non si aspettasse nulla di diverso da Loki (come conviene Loki stesso): sapeva che lo avrebbe sfidato, che non avrebbe chinato il capo – lo ha educato per non farlo, in fondo –, che avrebbe reagito con la sua lingua tagliente, sempre pronta a reclamare ciò che gli spetta e di quale inganno è stato vittima.
Mi è piaciuto molto che sia stato Loki stesso a ricostruire il mosaico, non solo perché è stata unìulteriore occasione per palesarne la mente affillata, ma perché sottintende una volta ancora il fatto che in fondo non si fidi di nessuno eccetto se stesso – certo, le conferme ha dovuto cercarle in Thor per forza di cose, ma è del proprio intuito e dei propri ragionamenti che si è fidato: non ha ascoltato, ha ricostruito, analizzato e comprenso, usando la memoria del fratello come un mero strumento di conferma dei fatti. Insomma, non si smentisce mai!
Non immaginavo, lo ammetto, che il Loki non ancora maledetto avesse affidato Sigyn a Thor, timoroso finanche di se stesso, ma lo comprendo bene ora che leggo come è nata la rivolta che ha incenerito Asgard, il tradimento che gli ha concesso di ribaltare gli equilibri e sedersi su un trono che forse gli spettava, ma cui non era comunque destinato – era stato abbandonato, lui, non cresciuto per sedere sul trono dei Giganti.
Ora non vedo l'ora di scoprire come Loki si comporterà con Sigyn (che seguita a proteggere, un istinto – un amore – che lo ha legato a lei dalla prima volta che l'ha vista) e come si muoverà in ambito diplomatico, perché ancora una volta temo che volere lei significhi mettere a rischio il trono – e Loki non è fatto per cedere qualcosa, ma per sovvertire ogni regola pur di avere tutto.
Insomma, io sono come sempre estasiata e posso solo farti tantissimi complimenti, questo racconto più va avanti e più è meraviglioso.
Un abbraccio!

Recensore Veterano
03/06/21, ore 15:29

Ciao carissima Shilyss!

Che capitolo interessantissimo!
Qui iniziano a venire a galla moltissimi retroscena, qualcuno già accennato ed altri inediti. Il fatto che il capitolo ruoti intorno ad Asgard, ai due fratelli e a Odino lo rendo ancora più affascinante.

Certo, era logico che Loki andasse dalla prima persona che gli ha messo la pulce nell'orecchio e, nella mia mente, riecheggia ancora quel 'per ingannare bisogna conoscere bene la verità', che sono certa tormenti anche Loki in questo capitolo, come in effetti traspare.
Lui ora la verità la sa, ma non la conosce bene: conosce i fatti raccontati da Sigyn che è mortale ed ha un visone, se vogliamo, limitata di tutta la vicenda.


Mi piace come in qualche modo i ruoli si ribaltino e sia Loki a cercare risposte, mentre Thor a raccontare l'intreccio complicato che li ha visti protagonisti. E mi ha fatto sorridere come Loki, in questa situazione, si senta punzecchiato sul vivo e tenga a sottolineare che, in realtà, non ha poi così bisogno di ricordare cosa sia successo (e invece sì!) dato che gli è stato riferito.

Thor conosce i suoi polli e sta al gioco con una certa ironia che sembra rimarcare ancora di più questa 'inversione di ruoli'.
Inoltre il dialogo, gli scambi, rende benissimo il rapporto tra i due fratelli.
"Era una notte buia e tempestosa?!"
"Lo era?"
Mi ha letteralmente stesa.

Da qui, però, si apre una racconto che al contrario di quanto asserisce Thor è tutto fuori che poco incisivo: c'è la lotta, c'è l'intrigo e, per tutta la narrazione, ho avuto l'impressione che si andasse a delineare una sorta di parallelismo tra Odino e Loki nel loro modo di agire. E in tutto questo non manca anche l'infanzia e l'educazione impartita a entrambi i figli: mai veramente in ginocchio davanti a qualcuno, perché entrambi sono erano principi ed ora sono sovrani.
La presenza di Padre Tutto impregna ogni riga di questo capitolo, seppur fisicamente appaia solo con le sembianze di un vecchio viandante, diversi capitoli prima. Eppure è ovunque, davvero, sia nel passato e nel suo modo di prepararli a ciò che sono diventati sia nel presente dove ancora, seppur non più in vita sia impossibile per entrambi non seguire la strada tracciata centinaia di anni prima proprio da Odino.

Io credo che Odino, che sembra conoscere entrambi più di quanto loro si rendano conto, sapesse esattamente come si sarebbero mossi e ho la sensazione che ci sia una lezione da imparare e un disegno molto più ampio in tutto questo. Si parla addirittura di antichissime maledizioni la cui risoluzione potrebbe essere stata cancellata dagli archivi addirittura prima della nascita di Loki e Thor.
Di nuovo, un riferimento al sapere, al conoscere: 'per aprire una serratura occorre conoscerla, sapere come è costruita, chi l'ha progettata e per cosa'. Tuttavia questa volta il discorso sembra riferito direttamente alla maledizione e, una della cose che mi ha fatto rimuginare su cosa effettivamente ricordi o meno Loki, è il fatto che l'abbia pronunciata Loki.

Gli ultimi passaggi lasciano ancora in sospeso, acuendo la curiosità e tenendo tutti sulle spine.

Davvero, questo capitolo mi è piaciuto moltissimo nel suo ruotare intorno a una dimensione più divina della situazione; fino a questo momento infatti abbiamo visto principalmente con gli occhi umani di Sigyn, mentre adesso si iniziava a intravedere la reale portata della vicenda e questo avviene tramite anche l'introduzione a questa nuova prospettiva, che io ho trovato nella seguente frase:
"Ha raccontato un’incantevole fiaba. La sua. Quella in cui crede e che ritiene vera. Manca l’altra parte, che tutto è meno una fiaba".

Che dire? Probabilmente mi sono fatta un sacco di film come sempre o forse no, ma di sicuro aspetto con ansia il prossimo capitolo per saperne di più!
Mi mancherà questa storia quando sarà finita, per cui spero che manchi ancora un pochino a quel momento.

A prestissimo, un abbraccio,
Arlie
 

Recensore Master
02/06/21, ore 22:20

Ciao cara! Eccomi di nuovo qui per lo scambio del Giardino!
Mi piace molto la mitologia Greca e quindi quando ho visto il genere di AU di questa fanfiction l’ho scelta senza neanche esitare!
Inizio subito col rinnovarti i complimenti per lo stile. Come nella OneShot che lessi per l’altro scambio, anche in questa long trovo davvero il tuo stile ricco e allo stesso tempo molto preciso, suggestivo, adatto a ogni scena che riesci a dipingere nella mente del lettore. I termini che usi ricalcano particolari netti che definiscono una realtà che fa finta di essere immaginaria ma in realtà è reale, quasi, nella nostra testa, attraverso le tue parole.
Si percepisce che c’è stato un lavoro molto attento di studio, dietro.
Posso dire quindi di essermi anche affezionata alla tua protagonista, proprio perché riesco a empatizzare con lei in modo del tutto naturale, semplice e immediato.
La prima scena di questo primo capitolo si apre con una scena cupa, dove le ombre prendono forma – talvolta, anche forme meravigliose, giocando con luci spettrali o troppo forti – e ci fa intuire il livello di angst che andremo ad affrontare, assieme alla tua protagonista. Sigyn è ricoperta di stracci, infreddolita, quasi al limite della vita stessa, eppure è /dove vuole essere/, più o meno all’inferno, perché ha uno scopo ben preciso. Noi qui già sentiamo viva la sua determinazione, e quindi vogliamo scoprire COSA e DOVE e COME e PERCHE’ lei si sia spinta a tanto. Un ottimo inizio, direi.
Di contro, il secondo pezzo parla di un mondo luminoso, un ricordo d’infanzia dove lei viveva immersa nella luce e nella felicità. Si poteva scorgere solo in lontananza un’ombra che stava giungendo inesorabile, ma l’allegria di quella che fu Sigyn bambina e tutto quel suo mondo quasi innocente spazza via ogni malizia. Ho sentito la spensieratezza dei suoi sorrisi e delle sue risa, me la sono anche immaginata correre e ascondersi, avere con i genitori questo rapporto puro di amore.
Poi ancora si ritorna nel baratro, dove lei letteralmente è una schiava e lavora come una schiava – Sigyn che è stata una Signora, figlia di quelli che ho potuto intuire fossero quantomeno nobili. Perché? Perché il suo amore l’ha dimenticata e lei vuole invece che gli ritorni. Penso che un tale prezzo renda bene l’idea della profondità dell’amore e della disperazione della tua protagonista, in maniera proprio pungente.
Verità e ricordo si mescolano poi nella fatica, ed ecco che nel mondo di luce che fu l’ombra si fa sempre più presente, come una tenue luce di speranza invece si fa presente nel suo presente, quando cambia mansione e può entrare negli appartamenti privati di Loki, suo marito. C’è un contrasto simbolico in tutto questo, io lo so.
Mi è piaciuta DA MORIRE la descrizione di lui, vista dal Punto di Vista di lei, ovvero la donna che più di tutte lo ama. Letteralmente, un dio, un dio crudele che l’ha dimenticata, un dio comunque amato.
Il capitolo si chiude con un quesito fondamentale, ovvero come farà Sigyn a superare questa terribile situazione – è arrivata dove voleva ma ha scoperto che non era affatto il traguardo del suo viaggio anzi, ne è solo l’inizio. Poi ovviamente io mi faccio altre domande perché voglio sapere COME si sono innamorati e come tu svilupperai tutto il mito di Amore e Psiche in questa fic, assolutamente.
Spero che le mie parole ti abbiano trasmesso proprio la gioia che ho provato nel leggere il tuo scritto. Davvero, sono rimasta incantata.
Alla prossima (L)

Recensore Master
01/06/21, ore 23:48

Ciao, mia cara!

Sono felicissima di fiondarmi in tempi quasi brevi su quest'ultimo capitolo, che per certi versi mi ha molto stupita (ma in maniera del tutto positiva).

Mi ha stupita, infatti, ritrovarmi come lettore a condividere una certa parte del destino di Loki: se fino ad ora la voce narrante principale, pur con delle eccezioni, era quasi sempre stata Sigyn, in questo capitolo Sigyn è del tutto assente. E forse mi sbaglio, ma credo che sia la prima volta, in questa storia, che lei è completamente assente da un capitolo. Assente come presenza attiva, intendo, perché la sua mancanza qui è qualcosa di concreto, che aleggia sui due figli di Odino in maniera preponderante, tingendo tutta la loro conversazione di questa tinta dolorosissima.

Insomma, apprezzo molto il parallelo dell'assenza di Sigyn dal capitolo che va di pari passo con la consapevolezza di Loki di essere stato maledetto e di aver dimenticato. 

E, lo sai, io amo quando tu dipani il difficile rapporto che lega Thor e Loki. Ma in questa storia, e questo capitolo in particolare, credo davvero che tu ti sia superata. È un capitolo molto politico, e in un certo senso anche filosofico. E, prima di tornare seria, lasciami dire che era una notte buia e tempestosa mi ha completamente stesa, perché insomma, Thor ha proprio la stessa poetica di Snoopy XD

Ma seriamente, mi piace moltissimo il ruolo che Thor ricopre in questa storia: è un po' la bussola di Loki, il custode della sua storia e della sua verità. È qualcosa di completamente diverso, figlio di ideali e aspirazioni opposte, ma è anche qualcuno che conosce benissimo Loki, e che a volte riesce a leggere la sua natura con una lucidità incredibile, a dispetto del suo modo di fare da LabraThor XD. In particolare, mi ha colpita tanto l'insistere sul dolore e il senso di vuoto che, pur partendo da punti diversi, si è insinuato in entrambi, con la distruzione di Asgard. È qualcosa di concreto e tangibile, qualcosa di straziante, che unisce nel dolore i due fratelli, e al tempo stesso li allontana. E mi hanno colpita moltissimo le riflessioni di Thor sul rapporto tra Loki e Midgard: io non sono molto esperta del mito, ma insomma, mi affascina molto questo Prometeo nordico. Non solo perché Sigyn rappresenta Midgard, e dunque il rapporto con questo popolo è un importante legame con la donna che ha amato e ora dimenticato, ma perché, di nuovo, credo ci sia un forte parallelismo tra Loki e gli esseri umani intesi nell'accezione più umanista (o, perché no, più simile all'Ulisse di Dante). Perché se, davanti al compiersi della maledizione, Loki non ha potuto fare altro che apprezzare quel guizzo, quella necessità di andare oltre e conoscere mostrata da Sigyn (che altro non è che un riflesso del suo stesso carattere), allo stesso modo credo che in generale il popolo umano possegga questa caratteristica derivata da un dio incapace di accontentarsi. E non è un caso, credo, che sia proprio il fuoco il dono così prezioso fatto da Loki a Midgard: il fuoco che è calore e salvezza, è la possibilità di progredire tecnologicamente (e del resto, Loki intreccia anche le loro reti da pesca), ma il fuoco è anche ciò che rischiara la notte, disperdendo le tenebre dell"ignoranza e avvicinando la conoscenza. 

Insomma, Thor a modo suo credo lo abbia compreso molto bene, ed è straziante vedere con quanta precisione riesca a intuire la natura del fratello.

Bellissimo, poi, è anche il modo in cui racconti il loro rapporto con Odino: non è un rapporto semplice, è un rapporto pieno di contraddizioni per un uomo che ha in sé una giustizia spietata, incapace di piegarsi e guardare in faccia anche il suo stesso figlio.

Insomma, è un capitolo densissimo e pieno di elementi estremamente interessanti, capaci di suscitare spunti di riflessione davvero bellissimi.

Spero di tornare presto a leggerti! 

Recensore Veterano
01/06/21, ore 16:19

Eccomi tornata da te, carissima!
Anzi, tornata da loro. Ci hai narrato come si sono 'incontrati', studiati, avvicinati. Ci hai mostrato l'amore di Sigyn per questo 'mostro' che non può vedere, ma inizia a conoscere.
Ci hai raccontato le loro notti, le loro carezze i loro baci, la notte in cui Sigyn ha abbandonato ogni timore per diventare una moglie a tutti gli effetti. Qualcosa di voluto, cercato, qualcosa che non respinge, anzi, di cui ha bisogno.
Si sentono le carezze che riceva da questo 'mostro', il suo cuore battere, la sua pelle vibrare e fremere per lui. Di giorno si disseta alla fonte della conoscenza e di notte lui le mostra ciò che non può imparare dalle frasi scritte.
Una prima notte intensa e allo stesso tempo dolce, due corpi caldi che si cercano, che hanno bisogno uno dell'altro. È un peccato quando lei 'lo tenta' per scoprire se è il famoso viandante che ha incontrato nella casa del padre, soprattutto quando lui non reagisce alla frase pronunciata.
Poi ci catapulti improvvisamente nel futuro. Dopo averci raccontato di loro, di come riescano a equilibrarsi in quel modo così diverso e intimo, completo eppure limitato, ci uccidi un po' lasciando un vuoto (lo so che è voluto, mannaggia, ma cavolo! Ah ah ah) assurdo.
Dicevo, torniamo al futuro (o al presente). Questa donna nel letto di Loki fa arrabbiare anche me, non solo morire di gelosia Sigyn. E ora che inizia ad avere dubbi sul suo essere arrivata lì, fra un 'ci provo' e un 'cosa sono venuta a fare?' lui, il re, la manda a chiamare.
Perché noi sappiamo che Loki non è indifferente a lei (e come potrebbe, cavolo!  ) ma lei ancora non lo sa. Non sa cosa voglia lui da lei. E la rabbia e la gelosia la stanno consumando. Così come pensa, probabilmente, che il suo re consumerà lei.
Ci lasci in bilico, perché anche noi non sappiamo cosa le chiederà, quindi rimaniamo qui con questi dubbi (soprattutto quello su come abbia fatto Sigyn a scoprire che fosse lui suo marito e su cosa sia successo per arrivare a questo, ma immagino che questa maledizione che le è toccata, questa punizione, sia la chiave di tutto) e ci chiediamo cosa succederà adesso.
Un ottimo capitolo, cara. Un amore intenso e palpabile. Una coppia di cui riesci sempre a narrare come se fosse la prima volta.
Un bacio,

💜