Recensioni per
Ciò che resta delle tenebre
di shilyss

Questa storia ha ottenuto 404 recensioni.
Positive : 404
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
12/04/21, ore 07:47

Luce del mio cuore e del mio lunedì 😍 Non sai che gioia e che consolazione leggermi questo capitolo stamattina, mentre il dannatissimo treno continua ad accumulare ritardo su ritardo 😭. Credo che per ora questo sia tipo il mio capitolo preferito: si comincia a notare che ci stiamo avvicinando alla resa dei conti e, se da un lato mi spiace un sacco, dall'altro sono iper curiosa di sapere che epilogo avrà questa storia. L'apertura con il racconto della morte di Odino mi ha spiazzata: non me lo aspettavo ^^. Molto bello vedere come questo evento abbia avuto un impatto ben diverso su ogni persona. Abbiamo i nemici di Odino che esultano, il popolo di Asgard invece esule e pieno di disperazione e infine i due figli. Thor, che non ha mai voluto essere re e che ora si trova impreparato con un fardello gigante sulle spalle e un profondo dolore nel cuore, dato che nonostante tutto amava molto il padre. Loki invece, è come sempre diviso in due: sconvolto pure lui, e penso in parte commosso dall'essere stato riconosciuto infine come figlio, ma anche consapevole di essere maledetto e molto turbato per il fatto che ora nessuno potrà più sciogliere quella maledizione e la sua memoria svanirà sempre di più. Nella scena successiva a un certo punto ho davvero temuto per l'incolumità di Thor xD, e mi è piaciuto un sacco come Loki sia intervenuto per salvarlo ❤️. Te l'ho già detto mille volte, ma adoro le interazioni fra i due fratelli **. Loki riottiene il suo anello e la conferma che una pesante maledizione grava su di lui: ora non rimane altro che scoprire chi sia questa misteriosa ragazza che ha sposato contro il parere di Odino. Vediamo che i suoi dubbi acquistano sempre più concretezza e la sua brama di sapere si fa sempre più intensa: forse è anche per questo che ha respinto Angborda, ed è una scelta che ho apprezzato moltissimo. Un gesto che ho trovato molto giusto nei confronti di tutti: suoi, di Sigyn e anche della Gigantessa. Aaaw l'ultima scena è meravigliosa, davvero 😍 speravo davvero che Sigyn cedesse e cominciasse a raccontare: è molto bello che questo avvenga in seguito a una frase molto azzardata di Loki. Lui ancora non ricorda, ma ha avuto un'intuizione molto felice, mettendo insieme tutti i tasselli. Ora non resta che vedere come reagirà quando Sigyn avrà terminato il racconto 😍. Non vedo l'ora ❤️❤️ Ti abbraccio forte forte e chiedo scusa per i refusi, a questo giro ho scritto da cellulare 😱 A presto, carissima! Bennina tua

Recensore Veterano
11/04/21, ore 22:02

CHE MERAVIGLIA QUESTO CAPITOLO. Ok, mi contengo. Ricomincio, con calma, con pazienza.
Qua c’è un problema: non posso aprire le tue storie ed ogni volta amarle già dalla canzone - è grave.
Eccomi qui, finalmente, un po’ in ritardo sulla mia solita tabella di marcia. Sono riuscita a ritagliarmi un po’ di tempo per dedicarmi come si deve a questa storia che merita tutta la mia attenzione. Come avevi premesso alla fine dello scorso capitolo, questa nuova parte di storia è stata più narrativa ed ha esplorato anche il racconto della morte di Odino, il Ragnarok e le vicende di Thor e Loki come fratelli – la confessione, finalmente, di che cosa sia quell’anello, di quale maledizione Odino ha imposto su Loki. È stata bellissima tutta la narrazione di come i due fratelli abbiano affrontato, con i loro modi e le loro diverse sfumature, i nemici di Odino. Perché entrambi, nel loro contorto modo, lo amavano, così come amano la vendetta, così come si saziano della stessa. Tu sei una narratrice abilissima: leggere le tue storie è sempre un piacere immenso, un angolo di pace. È tutto così fluido, allo stesso tempo semplice e sfarzoso; hai una delicatezza quasi irreale nel costruire immagini, luoghi, sensazioni, descrizioni che io non posso che ripeterti, ogni volta, quanto tu sia brava e quanto questa storia meriti.
Ho trovato bellissimo poi il momento con Angborda: bella, intelligente, potenzialmente letale. Per chiunque, forse, ma non per il Dio dell’inganno. Lei è tanto simile a lui, per questo l’ha notata; ma da quando ha notato Sigyn, quel nome flautato che suona morbido ed invitante alle sue orecchie di re ( sfiorava prima i denti e poi il palato, che meraviglia!), non riesce a pensare ad altro. Ha le mani su un’altra donna ma non riesce ad immaginare che le trecce d’oro, invece che quelle ramate; il corpo più snello e meno austero, la morbidezza di quella schiava che racconta le sue storie sottovoce, non con la prepotenza delle pretese della gigantessa. Ho amato tutti i momenti in cui inizia a ricostruire il puzzle di quel suo amore dimentico, di quell’anello splendido che sa di aver commissionato lui – lo avrebbe scelto identico – ma non ricorda per chi. Mille notti ha passato a ricercare come spezzare quella maledizione, a farsi le stesse domande che adesso si sta ponendo di nuovo. E solo una persona può dargli le risposte che cerca. Entrambi non dormono, inquieti, immersi in pensieri di oblio e di gelosie: lui la vuole, lei lo vuole; ma non vuole essere la sua concubina, non vuole indossare i suoi gioielli quando è costretta in cattività in una gabbia dorata.
Ho amato tutto quel rincorrersi, avvicinarsi ed allontanarsi, quel cercarsi e quella ritrosia che cede sotto il tocco delle sue mani. È sempre stato così, al buio; è così, ora, alla luce, è così che deve essere ed è sempre stato. Quella ragazza dallo sguardo grigio lo ama: lui lo sente e ora sa che è vero, è sincera. Quando ha detto: “Sei tu, mio marito” penso di essere impazzita. Ogni pezzo del puzzle sta tornando al suo posto e anche il Dio dell'inganno non può credere al peso di ciò che ha perso.
Sono scivolata per tutto il capitolo con la stessa impazienza di Loki di sapere, di scoprire sempre di più, di sapere cosa ne sarà di questo amore mai perduto. Infatti, quando è finito che sono rimasta così – del tipo: datemene ancora. Ho letto che sei a buon punto del prossimo e sono felicissima perché non vedo davvero l’ora di divorarlo, come ho fatto con questo. Sei un’autrice straordinaria, come sempre complimenti.
Ogni parola è quella giusta, ogni scelta è oculata ed attenta, ogni capitolo è migliore del precedente.
A prestissimo!
Un abbraccio

Recensore Master
11/04/21, ore 16:23

È trascorso decisamente troppo tempo da quando avrei voluto recensire questo capitolo e proseguire la lettura, ma in questo periodo la costanza non è il mio forte. Ora però sono finalmente qui, fresca di rilettura, estasiata come ogni volta dalle tue parole.
Ho sperato tanto che scrivessi una (cento, mille!) fiaba, perché amo tantissimo i racconti cui dai vita quando ti immergi in questo tipo di cornice narrativa – e considerando che amo sempre ciò che scrivi, qui tocco vette altissime di felicità!
Non vorrei dilungarmi troppo sulla favola che ispira queste pagine, ma come posso non dirti che mi hai stupita e che amo infinitamente l'ispirazione scelta? Ecco, non posso. Amore e Psiche è un'opera complessa, sofferta, ricca di tensioni e ostacoli, caratterizzata da un amore che di sbagliato ha tutto, a iniziare dalla sua nascita, e che nonostante questo seguita a esistere; tutti elementi, questi, che trovo perfetti per i tuoi Loki e Sigyn, a loro volta nemesi sulla carta – inganno e fedeltà, in apparenza, appaiono inconciliabili –, ma in realtà destinati a essere molto di più, a essere insieme. Insomma, avrai intuito che già la premessa di partenza mi ha entusiasmata, come sempre riesci a creare cornici estramamente credibili senza ripeterti mai, anzi ogni nuova storia è una nuova avventura.
Ho amato tantissimo che il racconto si apra con Sigyn, sai quanto la apprezzi: con lei riesci sempre a mettere in scena uno spaccato di umanità, fragilità e determinazione che mi emoziona in maniera particolare. In questo primo scorcio ho sofferto assieme a lei, provato la sua ansia, sperato che riuscisse nel suo intento. E come lei ho provato un'emozione sporca di paura quando è finalmente apparso Loki, che pur non ricordandola elenca quegli aspetti della sua personalità – "forse troppo intraprendente e curiosa" – che sappiamo essere tra quelli che nei vari archi narrativi più li portano a scontrarsi e incontrarsi – e a precipitare, ma insieme.
Inutile dire che non vedo l'ora di scoprire di più, capire cosa sia accaduto, anche se qualcosa è già intuibile da questo primo capitolo: si sono persi, questo è un fatto, e Sigyn ha scelto di spingersi oltre, rischiare tutto, pur di ritrovarlo – e io per ora posso solo sperare che, laddove si ritrovino, sia per sempre e non per un istante. Ma con Loki, e con queste divinità che tutto vedono e nulla perdonano, non me la sento di sperare troppo.
Come sempre, amo la tua scelta di iniziare in media res, dove ogni tassello è sconosciuto e noi lettori non possiamo fare altro che leggere e scoprire man mano la fitta rete della trama. Questo elemento assieme al tuo stile che sa davvero di c'era una volta e terre perdute e lontane è tra le cose che più amo della tua scrittura, uno dei motivi per cui ti leggerei a oltranza.
Insomma, questa recensione arriva in ritardo e non è neanche all'altezza del capitolo, mi spiace, perché meriteresti di meglio e perché sicuramente ho dimenticato tantissime cose, ma sappi che questo incipit è meraviglioso e che ho apprezzato tanto, ma veramente tanto, la scelta del contesto e il parallelo Sigyn/Psiche, che deve affrontare prove e che, in qualche modo, sembra essere nella condizione di dover meritare l'amore. Come ogni volta, io tifo per lei.
Bravissima, davvero.
Un abbraccio, spero a presto!

Recensore Master
11/04/21, ore 15:24

Ciao, mia cara!
Io, ormai lo sai, sono completamente innamorata di questa storia: e mi sento molto sciocca a continuare a ripetertelo, dato che ormai per me è una certezza, ma ogni volta io resto senza parole quando ti leggo e le tue trame si presentano per davvero come degli arazzi: non solo i singoli fili sono bellissim, di colori accesi e brillanti, ma sono anche intessuti con maestria, e ogni volta, ogni singola volta ogni cosa sembra andare esattamente al proprio posto, e il disegno complessivo è articolato e perfetto.
È una cosa che ammiro sempre tantissimo delle tue storie, ma il modo in cui riesci a partire da alcuni singoli dettagli, da delle immagini specifiche per poi allargare sempre di più il fuoco narrativo, per inserire nuovi dettagli e dare man mano più spazio a una visione complessa e perfettamente ragionata è meraviglioso.
E anche in questo caso, non ti smentisci mai: lo scarto tra l’alternarsi di piani temporali si sta sempre più riducendo, e piano piano tutti i dettagli che hai sparso cominciano a sovrapporsi e a formare un disegno intelligibile. Ma la cosa bella è che, per quanto si svelino dei dettagli, la narrazione continua a progredire e a far venire al pettine nuovi misteri, spingendo il lettore a proseguire, incuriositissimo.

Ancora una volta, adoro il modo in cui presenti il rapporto tra Thor e Loki, soprattutto in questo contesto così complesso, quando sembra che ogni punto di riferimento sia scomparso e anche gli dei sono precipitati nel caos e nella confusione. È bellissimo, ed estremamente significativo, il modo in cui presenti la reazione dei due fratelli davanti alla morte di Odino: sono dei piccoli dettagli, ma sono cose che davvero riescono a caratterizzare e cogliere perfettamente l’essenza dei personaggi. E, tra l’altro, questo ci permette non solo di fare un passo in avanti nella comprensione delle vicende, davanti a questa maledizione che lo stesso Odino si è rifiutato di sollevare dal capo di Loki, ma anche sulla consapevolezza di Loki di quanto accaduto. Perché Loki sa di avere dimenticato qualcosa, e questo lo porta ovviamente a interrogarsi, a porsi delle domande e, con la mente svelta che si ritrova, a cominciare a mettere insieme i pezzi di tutto. In tutto questo, continuo ad amare moltissimo il ruolo di Thor, che cerca di stare vicino al fratello e di condurlo sulla giusta strada, con il suo modo burbero e deciso, e di disseminare gli indizi che possiede (come un anello, un anello fatto forgiare per quell’unica ragazza che non avrebbe potuto diventare la sposa del dio degli inganni).
E, tra l’altro, “colpire il dio del tuono alle spalle era un privilegio soltanto suo” mi ha fatto ridere più di quanto avrei voluto (perché di fatto non c’è niente da ridere, ma il mio senso dell’umorismo ha dei seri problemi, ultimamente), ma è anche una frase perfetta, che sintetizza perfettamente il loro rapporto.

E ho adorato, assolutamente adorato l’incontro di Loki e Sigyn, quando finalmente sembra che la tensione arrivi a un culmine ingestibile: c’è la gelosia per una figura che si fa sempre più imponente e inquietante, come quella di Angborda, c’è la tensione di un segreto a lungo taciuto, che deve trovare il modo di emergere e di farlo restando credibile, e c’è, di nuovo, tutto lo splendido desiderio che hai saputo tracciare tra di loro con parole tanto vivide e piene di poesia.
Davvero, il modo in cui questa tensione viene a culminare in una confessione che ha quasi il sapore della resa è meraviglioso, e davvero, sono curiosissima di scoprire come le parole di Sigyn andranno a collidere con le verità che Loki ha ormai cercato di ricostruire.
Insomma, non vedo l’ora di proseguire nella lettura! A presto!

Recensore Master
10/04/21, ore 13:28

Mia cara Shilyss,
eccomi a fare un altro passettino in avanti anche se, nel frattempo, mi hai fregata e hai pubblicato un nuovo capitolo... non che la cosa mi dispiaccia eh, sia chiaro ;) 
Anzi mi fa estremamente piacere *-*
Non so se sono io... ma non lo senti un po' caldo anche tu? XD
La scena iniziale è di una sensualità disarmante perché la loro unione è una lotta, parole e gesti sono messi in atto per circuire, amare e allo stesso tempo ferire e ferirsi. Perché Sigyn punisce Loki per averla fatta ballare per altri, prolungando il suo desiderio, facendosi sfuggente ma allo stesso tempo si punisce perché quel Loki non è suo marito e la sua attuale posizione ha tanti vantaggi ma anche tanti rischi. 
E lo stesso Loki punisce Sigyn con quel bacio rude, quasi violento se vogliamo, ma la gelosia verso il marito lo logora, quanto la gelosia per Angborda logora la giovane Sigyn e così tanto ardore non può che risolversi in quell'unione urgente e bruciante che li vede ancora un volta allacciati in quel disperato, e per Loki ancora incomprensibile, desiderio che, nonostante siano re e schiava, li mette improvvisamente sullo stesso piano.
Non credo che far tornare la bella gigantessa possa aiutarlo a togliersi quell'intrigante schiava dalla testa (faccina ammiccante XD).
E così la storia va avanti: custodisco la memoria per chi l'ha persa, quanto è perfetta questa frase?
Ma il tempo è poco e per finirla non è abbastanza.
Nel passato è meraviglioso il crescendo della consapevolezza di Sigyn che, pian piano, si accorge dei sentimenti per colui che è sì, suo marito, ma di fatto è anche il suo carceriere che la tiene imprigionata, di cui non sa nulla, fino a rendersi conto di esserne innamorata. Quando controlla il ventre allo specchio per cercare di carpire l'inizio di una possibile gravidanza ci ho visto una netta contrapposizione con le erbe amare che prende nel presente per scongiurarla. Ma assieme all'amore cresce anche la curiosità di sapere chi sia questo misterioso sposo che, sebbene sembri un aitante giovane nell'aspetto e il ricordo del viandante continua a tornarle alla mente, potrebbe essere un mostro mascherato e chissà a quale creatura la loro possibile unione potrebbe dare vita. 
Inoltre con i sentimenti di Sigyn, è inutile negarlo, crescono anche quelli di Loki che è sempre più affascinato da quella ragazza che non è solo bellissima ma anche intelligente, dotata, brillante che non solo studia il seiðr ma lo assimila, la strega nasce e lui non può che essere orgoglioso di questo. 
Tuttavia l'accenno al matrimonio della sorella mi ha molto stupito, perché è vero che nella fiaba originale sono proprio le sorelle a dare il colpo di grazia alla curiosità di Psiche ma, non so come mai, non mi aspettavo che Loki decidesse di farla uscire e soprattutto mi domando come possa celarla agli occhi di Odino.
Quel che è certo è che, ormai, il pata-track è imminente e spero seriamente di riuscire a passare dal nuovo capitolo quanto prima visto che è lì pronto per me.
Quindi, questa volta, ti lascio con un: a presto <3
Un abbraccio
Cida

Recensore Master
10/04/21, ore 02:49

Eccomi!
Scusami per l'ora tarda, e per il solito ritardo madornale, ma non sono riuscita a non trattenermi ad aspettare domani per leggerti, ero troppo curiosa di continuarla. Penso che questo capitolo sia qualcosa di assolutamente fantastico, ormai mi ripeto tutte le sante volte e ti sarai anche annoiata di sentirti dire le solite cose xD, ma ti giuro questo è stato sensazionale.
Partendo dal fatto che la scena in cui Thor e Loki si incontrano di nuovo, dopo la morte di Odino, facendomi pensare che anche le divinità muoiono alla fine, tutto è in preda alla caducità della vita e non si potrà mai sfuggire a essa, credo che governare insieme al fianco del fratello dopotutto non mi sembra una brutta idea. Entrambi sono invincibili, ce li vedo benissimo governare una nuova Asgard. A quanto pare però Thor ama mettere i tarli nelle orecchie e non appena suo fratello minore viene a conoscenza dell'anello, ecco che qualcosa in lui scatta. Un brivido di un passato che ha sfiorato il pelo dell'acqua in cui è annegato.
Sono rimasta estasiata dalla bellezza con cui hai scritto scene di puro amore con Sigyn, essere messa in una torre per non essere vista da Angborda sembra quasi un tantino troppo avventata come soluzione, ma credo che la gigantessa con la sua indole guerriera se venisse a conoscenza della concubina dell'Ase, credo proprio che una torre non basterà a proteggerla ahah.
Ho amato alla follia il modo in cui si cercano, si provocano l'uno con l'altra, si accecano da una gelosia illusoria di un amore che una volta era qualcosa di molto più speciale, anche se si è protratto nel tempo, questo volersi incondizionatamente non è scemato. Quando poi Loki ha iniziato a fare i suoi ragionamenti su chi fosse la donna che tanto desidera, finalmente le labbra di lei schiudono la verità celata per tanto tempo. Credo che i miei occhi siano usciti fuori dalle orbite quando ho letto che ha avuto il coraggio di dirglielo. Loki si è comportato in maniera leggermente rude con lei, ma credo che sentiva dentro di lui di appartenergli, di essere quella metà mancante che con Angborda non aveva mai provato. E' sempre stata Sigyn colei che voleva al suo fianco e quando inizia a raccontargli la storia penso che il mio cuore si sia sciolto come il burro.
E niente, credo che ormai questa storia mi è entrata così tanto nel cervello che non riesco più a farne a meno, penso di aver pianto malissimo quando ho letto che la storia sta per finire (ti prego falla durare un altro po', mi metto anche in ginocchio T.T), penso di essermi innamorata dei tuoi personaggi tanto quanto il tuo stile di scrittura. Hai una dote e sfrutta sempre, sono sicura che avrai il seguito che ti meriti.
Complimenti vivissimi per la storia che stai portando avanti e non vedo l'ora di poterla continuare. Alla prossima!!
Un abbraccio,
Apatya.

Recensore Veterano
09/04/21, ore 17:34

Ciao Shilyss!
Prima di iniziare ti racconto una breve storia triste (sentiti libera di saltarla). 
Avevo appena finito la mia recensione, l'avevo riletta, corretta, aggiusta ed ero pronta con il cursore su 'invia recensione'... il mio PC chiudere tutte le finestre aperte, browser incluso. 
Fine. 


Anyway, passiamo al capitolo!
Inizio con il dirti che come sempre mi piace molto l'alternanza tra i passato e il presente. In questo caso il passaggio è più graduale ma fornisce moltissimi elementi in poco spazio: scopriamo qualcosa in più sulla maledizione che ha colpito Loki, anche se ancora non sappiamo come abbia provato a spezzarla. 
C'è un passaggio, tra l'altro, che mi ha fatta drizzare per un istante le orecchie; mi riferisco a quando Odino, prima di morire, guarda qualcosa ma Loki non percepisce niente di particolare (o forse non ci fa caso?). 
Molto bello anche il confronto tra Thor e Loki e come si lasci intendere che siano in qualche modo due facce della stessa medaglia: da una parte Thor che è una guerriero, un combattente, il primogenito ed erede ma che, di suo, non ha la mente del vero stratega. Dall'altra Loki che non è un guerriero come Thor, ma le sue battaglia che combatte più sotto il profilo mentale. 

"Divisi siamo forti, ma insieme siamo invincibili"

Questo viene esemplificato, quando Thor fa sfoggio di questa 'vecchia' strategia del fingere di non sentire i movimenti dell'avversario e quasi resta frega: dall'elfo oscuro e da Loki, che conosce bene il modo di pensare del fratello e probabilmente ha intuito cosa avrebbe fatto per fregare l'elfo. 
Entrambi mi piacciono molti: Thor non è un uomo che va per il sottile e quando capisce che Loki sa, in qualche modo, di essere stato privato di parte della memoria, gli dice della maledizione e gli consegna l'anello. 
Questa parte a mio avviso è molto importante, perché è qui che Loki mette insieme veramente i pezzi, anche se deve ancora girarci intorno una giornata. 
Quel: “Una ragazza in cerca di un passaggio per Jotunheim lo ha venduto, molti mesi fa. Credo volesse raggiungerti – forse lo ha fatto, Loki.” secondo me ha fatto scattare la molla nella mente del diretto interessato. 

Mente leggevo la parte in cui c'è Angborda potevo quasi sentire gli ingranaggi nella mente di Loki lavorare. Quindi scopriamo anche come mai Sigyn e Loki non hanno procreato durante i tre anni di matrimonio: sarebbe stato come tradirsi, no? Soprattutto con la spada della maledizione sopra le loro teste. Mi piace l'espediente delle rune: in questi contensti (come quelli delle divinità o della magia) i normali metodi di contraccezione sarebbero un po' "fuori contesto" a mio avviso. 
Tuttavia, nonostante Angborda se ne sia andata ho come l'impressione (magari sono miei film mentali) che la rivedremo presto. Me lo fa pensare quel "è per il mio spirito, così simile al tuo, che mi ha notata" ma potrei sbagliarmi. 

Da qui tutto spinge verso Sigyn, ancora nella Torre e ignara di cosa stia accadendo intorno a lei e del fatto che Loki finalmente stia mettendo insieme tutti i pezzi o quasi. 

La scena della Torre l'ho trovata molto bella: da una parte vediamo Sigyn che combatte ancora con l'istinto da moglie gelosa e dall'altra Loki che la lascia fare ma è in cerca di conferme alle sue intuizioni (le parole di Thor, la sua attrazione per Sigyn, i libri su cui non ricorda di aver scritto, l'anello nel suo taschino) ma nonostante tutto, non possono resistere davvero l'uno all'altra. 

Una delle cose che mi piace di questa storia è come ha reso il funzionamento della maledizione: questa ha cancellato tutto, Loki ha rimosso ogni cosa e non saprebbe che farsene dell'anello e forse non avrebbe più aperto qui testi se Sigyn non fosse giunta a lui; tuttavia ciò che è ed è stato tra loro è talmente travolgente, talmente forte da premere comunque in qualche modo per uscire. Mi ha fatto pensare al calore che passa comunque attraverso i tessuto, arrivando piano piano al palmo di una mano. 

Il momento in cui lei crolla è molto struggente perché coincide con il momento in cui Sigyn capisce che lui ha intuito, che ha rimesso insieme i pezzi e che attende solo una conferma. E qui hai sciolto un grosso nodo dei capitoli precedenti: Sigyn che cerca le parole adatte, che gli propone la sua storia come una favola, che combatte con se stessa per non sabotarsi e che, giunta a quel punto, finalmente, può mollare la presa. 
Penso che il suo 'cedere' sia dovuto al fatto che finalmente si rende conto di quanti progressi abbia fatto (probabilmente senza quasi rendersene conto) e da qui, le parole della sua storia fluiscono quasi da sole alla fine, chiudendo il capitolo. 

La cosa bella è che sia stata proprio lei l'artefice, la 'miccia' che ha fatto partire tutto. Se non avesse venduto l'anello per raggiungere il suo sposo, Thor non avrebbe mai potuto darlo al fratello. Questo mi fa pensare che tutto il viaggio, la vendita del simbolo del loro legame, le sofferenze patite non fossero altro che una prova per Sigyn. 

Come sempre mia piace moltissimo il tuo stile e il modo in cui si riesce a entrare nella sfera dei personaggi: si sente il sollievo di Sigyn, il fremito nel voler sapere di Loki, il suo essere distratto, la consapevolezza di Thor (che ha il corvo Memoria), il fastidio malcelato di Angborda. 

Resto in attesa trepidante del seguito e, se devo essere onesta, mi piace il fatto che quando dici "mancano tre capitoli" tu ti senta affidabile come Loki con un pugnale nascosto dietro la schiena.
Sappi che se dovessero essere anche centoventi, io non mi offenderò, anzi!

Come sempre spero di non aver fatto un minestrone nella recensione  e di risentirti presto!
Ottimo lavoro come sempre, 
A presto, 
Arlie :-* 

Recensore Master
09/04/21, ore 13:54

Quando avevi detto i due scemi avevo capito che a chi ti riferivi; e ora ho capito il perché di questo "odio". La prima parte è effettivamente abbastanza lunga, un intreccio fra un vicino passato e il presente; finalmente abbiamo la conferma di come la maledizione sia abbattuta su Loki. Nooou... perché Odin non si è rimangiato quelle stesse parole ed è morto nell'odio, mentre il Ragnarok era iniziato.
Vediamo subirono dopo Thortello, intendo a cacciare i nemici del padre e i traditore, ancora; un dovere che lo fa assorbito completamente, a differenza di Loki che... oltre a essere il sovrano dei Giganti, pare intervenire sommariamente a questa lotta; nonostante abbia tutte le capacità e l'astuzia per far tremare ognuno di loro. E Thortello, proprio come avevo previsto (che gioia infinita quando l'ho letto), gli consegna l'anello! Quell'angolo! Un ulteriore tassello nel puzzle che Loki da tempo e silenziosamente ha cercato di mettere insieme; anche lui sentiva che mancava qualcosa nel suo passato, memorie perdute a causa dell'odio del padre; mi piace come riesca sempre a dimostrare compostezza e distacco, un' analisi meticolosa e finalmente quella verità, quel pezzo finale comincia a bussare alla sua parta. In questo stato ho amato verderlo distaccato verso tutto, persino Angborda, che sente la sua posizione seriamente minata, ma si rende conto che nulla può per fermare il corso degli eventi.
La scena finale è stata top, così intensa, così disperata sia da parte di lui sia da parte di Sigyn; un amore violento, due disperazioni che infine si incontrano in quelle parole;
Eri tu. Sei sempre stato tu, lo sciamano.
E qui brividi davvero. Complimenti cara, parole che sono arrivate dritte al cuore.
Dai ora manca poco affinché Loki ricordi, vai Sigyn raccanta, finisci la storia. <3
Saranno 9 o 11 alle fine? XD
Un abbraccio cara e buona ispirazione per il finale.
Elgas

Recensore Master
09/04/21, ore 01:01

Per un momento ho temuto per Thor. In quanto depositario della verità su Loki e Sigyn, nonché custode dell'Anello (:P), temevo che non fosse in grado di consegnarlo a Loki rivelando il suo legame con la bella concubina.
Mi è piaciuto come hai descritto le reazioni alla morte di Odino e la ricerca di vendetta dei suoi figli.
Non mi aspettavo di vedere Loki comparire alle spalle di Thor, a salvargli la vita, per fortuna.
Anche Angborda mi è piaciuta. Mi pare di avertelo già detto: mi pare un bel personaggio. È una donna forte, intelligente e determinata. In un'altra occasione sarebbe stata forse la compagna ideale di Loki, ma di sicura una buona regina.
La gelosia tra lei e Sigyn è realistica e ben delineata, ma ora Loki 'sa'.
Certo non basta sapere. Ha intuito e infine Sigyn ha ammesso che è lui il marito che ama e che è stato maledetto... I conti tornano, ma ora Loki vorrà sentire tutte la storia e poi, magari, trovare il modo di spezzare la maledizione, ammesso che sia possibile.
L'amore tra lui e Sigyn sta nascendo di nuovo mi sa... forse basta questo... basterebbe, probabilmente, per qualcuno il cui motto non sia 'la soddisfazione non è nella mia natura'.
Attenderò di scoprire riservi per questi personaggi.
Come sempre un capitolo bellissimo, un piacere da leggere.

Recensore Master
08/04/21, ore 20:20

Eccomi a leggere questo secondo capitolo, veramente intenso e sconvolgente perché mi immagino come sia terribile per Sigyn vedere questo presente, Loki spietato Re di Jotunheim, che sembra non ricordare niente di lei, tutto così gelido e pungente esattamente come il Regno nel quale si trova a vivere. E lei che può solo mantenere viva la speranza, che cerca di restare vicina a Loki per quanto può sperando che la sua vicinanza possa servire a spezzare la maledizione, a spingere Loki a ricordare. E' penoso quell'insistere sui ricordi di Sigyn e sulla differenza tra il Loki che conosceva e amava e questo gelido Re di Jotunheim, che davvero pare non riconoscere niente di lei (mi ha colpito quando ha detto che se lo ricorderebbe se fosse stata nel suo letto, mi è sembrato ancora di più un segno che lui non ricordi davvero proprio niente di Sigyn), mentre lei non può fare a meno di rivivere nel pensiero i giorni felici in cui erano insieme.
La parte che ho amato di più, però, come forse puoi immaginare, è stata quella dedicata al racconto del primo incontro di Loki e Sigyn, quando lei era ancora una ragazza e il padre e il suo villaggio avevano tradito i loro dei per il nuovo. Mi ha messo un'infinita tristezza pensare che i vichinghi abbiano potuto abbandonare le loro usanze, che abbiano rinnegato il loro stesso essere, che le donne abbiano accettato di non essere più shieldmaiden ma semplicemente contadine e mamme e mogli... e devo ammettere che ho trovato giusto che Odino e Loki siano scesi sulla Terra per punire gli uomini del loro tradimento. Sarà che ormai mi sento praticamente mezza norrena, ma l'idea di tradire tutta la propria vita, le proprie radici, le proprie credenze e tradizioni pensando di trovarsi meglio con un altro dio mi pare una grande ipocrisia, un oltraggio agli dei norreni e anche al dio che dicono di adorare, ma da cui in realtà sperano solo favori che non hanno ottenuto dagli antichi. E per placare lo sdegno degli dei l'indovino non trova di meglio che sacrificare Sigyn, la figlia dello Jarl che per primo ha tradito. Sarà lei a dover essere immolata, offerta in sposa al mostro che vive sotto un tumulo. Questo mi ha ricordato diverse storie dell'antichità, come il sacrificio di Ifigenia o quello di Andromeda, insomma, alla fine sono sempre le giovani donne a dover pagare per delle scelte che non hanno nemmeno preso loro (ricordo che da bambina, leggendo di Ifigenia, mi arrabbiai tantissimo con i guerrieri greci! XD). Per questo particolare della tua storia ti sei ispirata appunto a queste figure o esiste anche nella mitologia norrena una storia del genere?
Per fortuna l'intervento di Loki salva Sigyn, forse per quel tenero bacio rubato durante la sua visita al villaggio, forse perché ha capito che Sigyn è innocente e che non avrebbe voluto rinnegare gli antichi dei. Odino voleva che soffrisse, ma Loki decide di farne sua moglie, a patto però che non ceda mai alla tentazione di vederlo in faccia. La ragazza inizialmente è spaventata ma poi comincia a cedere, ricordando proprio il misterioso viandante che l'aveva affascinata... Mi è piaciuto molto il fatto che Sigyn si renda conto di non aver realmente sposato un mostro, perché il suo corpo è quello di un uomo agile e forte e nel buio indovina un sorriso ironico, sembra riconoscere la voce del viandante. Non ricordo benissimo la favola di Amore e Psiche, ma mi pare di ricordare che quando la lessi da ragazzina mi domandai come avesse potuto Psiche dubitare del fatto che il suo sposo fosse umano. Insomma, ci andava a letto tutte le notti, se fosse stato davvero un mostro, un drago o che so io se ne sarebbe accorta, no? Sigyn mi sembra molto più sveglia di Psiche! XD
Complimenti, la tua versione della fiaba è davvero bella e in molti aspetti, almeno secondo me, superiore all'originale, forse anche perché è ambientata nel mondo che amo tanto e perché Sigyn è sempre stata un personaggio concreto, una donna che non si lascia vincere da paure o superstizioni, una ragazza intelligente e con i piedi per terra... non una sprovveduta come mi è sempre sembrata Psiche! XD
Una bellissima storia, spero di poter tornare presto al prossimo capitolo!
Abby

Recensore Master
07/04/21, ore 19:00

Ciao cara <3
Oggi sono talmente sversa che l’unico modo di tirarmi su era venire a farti una visitina, per cui eccomi qui.
Parto in medias res, se mi consenti, rilevando come in questa storia Odino dia il meglio di sé – insomma, è ancora più in forma del solito. Il suo è il ragionamento di un dio volitivo e feroce, di un condottiero che non può tollerare il tradimento, poiché la lealtà che pretende è assoluta e cieca, deve esserci a qualsiasi costo, anche se da parte sua non c’è alcun segno di benevolenza: è stato cieco e muto e sordo alle preghiere degli uomini per anni, e allora? Ai suoi occhi ciò non giustifica il rivolgersi ad altri dèi, e quindi terribile è la punizione inflitta. Solo che. Questa volta mi sembra di intuire anche un certo folle accanimento nel suo pretendere la vita di Sigyn: persino Loki, che con quel padre è più in sintonia che con chiunque altro (anche se non lo ammetterà mai), non accetta la sua decisione, e cerca di distoglierlo dai suoi propositi crudeli. In un certo senso ci riesce, perché nella volontà di Odino di gettare la ragazza in pasto a una creatura abbietta Loki riesce a intravedere una possibilità di manovra – la possibilità di un inganno, una trama ordita alle spalle di Padre Tutto e che come tale non può che avere delle conseguenze terribili, se scoperta. Ovviamente, poiché neppure Loki hai il controllo su tutto, notizia del suo inganno giunge alle orecchie di Thor, che si precipita da lui a chiedere spiegazioni – e, com’era ampiamente prevedibile, l’erede al trono di Asgard fatica a non dare ragione al suo astuto fratello, sebbene in quel momento pensi che questo gioco pericolosissimo non valga la candela (Sigyn è ai suoi occhi nient’altro che una ragazzina insignificante e mortale. Immagino che avrà modo di ricredersi, più avanti). Una volta scoperto l’inganno – e immagino che fondamentale sarà il “contributo” di Sigyn in tal senso –, Odino maledice il suo stesso figlio e lo condanna a dimenticare la ragazza per la quale ha rischiato ogni cosa.
Nel presente, Loki e Sigyn alla fine si ritrovano, ma non si riconoscono. O, meglio, Sigyn da parte sua sa perfettamente chi è Loki, ma in lui, nel modo in cui si rapporta con lei, ancora non trova tracce dello sposo di cui si è innamorata. E Loki, che invece ignora chi sia Sigyn, non riesce a spiegarsi la feroce attrazione che prova nei suoi confronti: la vuole, è geloso del suo passato, vorrebbe saperne di più ma allo stesso tempo prova rabbia al solo pensare che lei è stata di un altro, che il suo cuore appartiene ancora a un altro, nonostante il suo corpo frema di desiderio non appena la tocca. È un equilibrio sottilissimo quello su cui si poggia questo loro legame, ma tu sei bravissima a tratteggiarlo, non lasciando niente al caso e offrendoci uno spaccato nitidissimo dei pensieri sia dell’uno che dell’altra. Una lettura incantevole e appassionante, come sempre <3
Un bacione cara, spero di mettermi in pari presto :*
Con affetto,

padme

Recensore Master
06/04/21, ore 23:16

Buonasera cara 💚
La domanda che Loki pone a Sigyn circa suo marito non potrebbe essere più vicina alla verità di così, soltanto che lui non lo sa e neppure quei momenti d'intimità con lei sembrino risvegliargli la memoria. Loki sa soltanto che la desidera come nessun'altra, ma non riesce a spiegarsi il perché ovviamente per lui è una delle tante che stranamente ha catturato il suo interesse.
Mi piace molto come Sigyn scelga accuratamente le parole, dando risposte sincere ma senza dirgli esplicitamente la verità, a cui probabilmente Loki non crederebbe con tanta leggerezza e perciò è meglio procedere a piccoli passi.
Tramite Thor si inizia a scoprire qualcosa di più sulla maledizione di Loki e quali fossero le reali intenzioni di Odino nei confronti di Sigyn, che in realtà era destinata a un destino ben peggiore se non fosse stato per Loki e la sua indole a disobbedire a suo padre per un capriccio. Questa volta Loki si è cacciato in un bel pasticcio, Odino potrebbe scoprire in qualunque momento la verità e a un certo punto l'ha sicuramente scoperta, punendo Loki con quella maledizione di cui sia lui che Thor erano pienamente consapevoli. Ho apprezzato un sacco piccola parentesi sul Ragnarok e sui segnali, colti troppo tardi, del suo arrivo imminente, anche se come sappiamo non si può fermare.
Nel presente Loki si strugge ancora per questo desiderio che proprio non riesce a spiegarsi, provando la stessa gelosia che Sigyn nutre nei suoi confronti e di cui la governante informa Loki.
Ti faccio i miei complimenti come sempre, a presto cara 💚

Recensore Master
05/04/21, ore 11:15

Buongiorno <3 
Innanzitutto perdonami per il ritardo, la mia capacità di organizzarmi il tempo in questo periodo è talmente scrausa che fa piangere. 

Il rapporto fra Sigyn e Loki sta mutando lentamente, il bisogno che entrambi hanno dell'altro è palese ed è tristissimo vedere come Sigyn sappia e conosca il passato mentre Loki non lo ricorda e vede in lei solo un passatempo, una concubina con cui divertirsi, intrigato dalle sue storie che sembrano non appartenergli minimamente - e invece.
L'ordine di Loki a Sigyn, quando le chiede di spogliarsi, ha una carica erotica pazzesca e ho adorato tantissimo. In generale è tutta la storia a essere molto sensuale e piena di scene in cui gli amanti si uniscono, mescolate alle solite splendide introspezioni che ci mostrano i loro pensieri.
Loki sa che Sigyn ama qualcuno e non può immaginare di essere lui, motivo che lo spinge a tentare di allontanarsi e di allontanarla, prima che sia troppo tardi, perché Sigyn gli piace da morire e non vuole rinunciarvi, ma al tempo stesso teme di scottarsi a tenerla così vicina. Ho imprecato quando ha tirato fuori Angborda e ha deciso di farla tornare per distrarsi - ehhh, caro Loki, non dimenticherai Sigyn con la gigantessa, inutile continuare a provarci. 
I loro dialoghi in questo capitolo sono pochi, ma bellissimi; amo quando Sigyn racconta a Loki la loro storia, è davvero intrigante come idea e mi piace che quando lo fa ci porti esattamente nel passato e lo mostri a noi lettori sotto forma di flashback, che sono molto più immersivi di un racconto soltanto, ci mettono davanti alle loro emozioni.
Sappiamo com'è andata, più o meno, e ripercorriamo ora il momento in cui Sigyn ha cominciato a farsi sempre più domande sull'aspetto di Loki - la sua frase sul fare paura, poi, è davvero da brividi, ma che meraviglia **
Dev'essere in ogni caso davvero terribile non poter vedere Loki eppure trascorrerci ogni notte, bramarlo e amarlo, parlarci e non solo aggrovigliarsi con lui fra le coperte, senza mai poter conoscere il suo aspetto se non per ciò che dice il tatto. Intrigante oltretutto la parentesi che apri sul non poter avere figli, che Sigyn nota, e quella che arriva alla fine del capitolo, quando Loki propone a Sigyn di andare a trovare la sorella - qui più che mai è chiaro che non si tratti di prigionia, e che Loki tenga a lei, tanto da non proibirle qualcosa del genere, lasciandole un po' di libertà. E' bellissimo, inoltre, che il loro nel tempo non sia diventato solo un rapporto di letto, ma il modo in cui si conoscono, parlano, affrontano dibattiti, è ciò che davvero li unisce (e adoro questa Sigyn curiosa e piena di voglia di sapere!)

Anche questo capitolo mi è piaciuto moltissimo, ma credo si sia capito; è scritto divinamente e mi ha tenuta incollata dall'inizio alla fine **
Alla prossima <3
fumoemiele

Recensore Master
04/04/21, ore 00:34

Aaaaaaaah, ma che meraviglia questo capitolo! Davvero piacevole da cima a fondo, soprattutto in cima, aha, quando ci sono i due hanno le notti di passione... ma andiamo con ordine!
Tocca aumentare il rating ed io non posso che approvare, immaginandomi le scene. Prima di tutto, le dinamiche degli incontri di notti -senza luce!- dove si descrive il corpo dell'altro con i restanti sensi, mi piacciono da impazzire. E così il tatto, che Sigyn utilizza per toccargli la linea netta dei pettorali (ma... aaaaaaaww) e così l'udito, con cui lo Sciamano (e sappi che io vado in brodo di giuggiole due volte qui, perché gli sciamani mi hanno sempre affascinata) tesse racconti e narra di storie, per rendere a lei la conoscenza, oltre che a catturarla, sera per sera, ora dopo ora, e via dicendo, e così ancora il gusto, con cui si assaporano, fino ad arrivare all'epifania in una ridda di piacere ed emozioni che mi fa calare completamente nelle atmosfere che tu crei. Ed è appunto questo scoprire lentamente, non potendolo però vedere, che crea una situazione sempre più calda, fino a diventare bollente. E tutto passa al lettore per bocca della stessa Sigyn, come se anche noi fossimo lambiti dalle sue emozioni, dai suoi dubbi, dalle sue incertezze, che mano a mano cedono il passo con l'avanzare della conoscenza tra i due, che è frutto dell'immaginazione che passa a sua volta attraverso 4 dei 5 sensi. Ed io, scusami se sarò ripetitiva, ma la trovo davvero ben strutturata e congetturata, nonchP davvero... erotica! Ed apprezzo tantissimo! ^^
Però, come in molte tue storie, elemento cardine, che mi fa assolutamente impazzire, è l'alternanza tra passato e presente, e anche qui, nella seconda parte, termina l'idillio per ritrovare la nostra Sigyn in preda dalle certezze e i dubbi, erosa dalla gelosia, perché lui non rammenta di lei e, ancora peggio, lui ha l'amante -anzi, le amanti, come ci tiene a sottolineare la vetula- Angborda è comunque un personaggio interessante, sembra la nemesi di Sigyn, sicura di sé, diretta... dimostra di aver già ben compreso i dissidi di Loki, il suo interessamento per la "la servetta bionda" e, presumo, agirà di conseguenza, Nel frattempo chissà cosa risponderà Loki, ci lasci sempre sul più bello, al punto da farmi fremere per conoscere il seguito... :P
E non vedo l'ora di continuare, sono sempre più curiosa e si fa sempre più appassionante! ^^ Al solito grazie per questa perla e alla prossima! :)

Recensore Master
03/04/21, ore 22:04

Eccomi!
Mi dispiace tantissimo per il mio enorme ritardo, ma ho il tempo a mio sfavore in questi giorni. Comunque che dire? Questo capitolo penso sia uno tra i miei preferiti, forse lo sono tutti, ma questo spicca di più.
Credo di non aver mai provato così tanto affetto verso dei protagonisti così tanto tormentati, da amarsi in un modo profondamente passionale, a tratti rude e infuocante, ma dal momento che Loki non ricorda più nulla è costretta a essere la sua concubina. Lei cede alla tentazione, dopotutto è suo marito e lo sarei anch'io gelosa anche se una maledizione si mettesse di mezzo.
Ogni capitolo è un tuffo al cuore, questo soprattutto, perché leggere delle loro unioni sia presenti da concubina, sia passate quando si ritrovavano nella loro sontuosa camera da letto, nell'oscurità più assoluta, a scoprirsi, a baciarsi e a riempirsi di gemiti, mi da una sensazione di tristezza assoluta. C'è la voglia, la possessione tra di loro ma non potranno essere mai felici a causa della loro situazione.
Mi piace anche quando parli si Sigyn quando si sente sola nelle lunghe giornate trascorse a palazzo, ma nel mentre non si è scoraggiata e ha iniziato a studiare il seiðr, a leggere gli spostamenti del suo amato mentre era via. Soprattutto ripensa al fatto che lei sia innamorata di qualcuno che doveva essere la sua maledizione per placare l'ira di Odino. Penso che sia collegato anche al fatto che lei non possa avere figli, però chissà, in questo momento può accadere di tutto ora che c'è anche il matrimonio di sua sorella di mezzo e Loki le ha dato la possibilità di andarla a trovare... secondo me succederà qualcosa che sono sicura mi farà piangere come pochi T.T
Questo capitolo è struggente, soffocante, un amore mai felice di due anime tormentate che si sono piegate alla volontà del fato. Penso che questa storia sia una tra le migliori che io abbia mai letto. Amo il tuo modo dolce di scrivere e narrare la storia di Loki e Sigyn. Riesci ad attirare tutta l'attenzione fino alla fine, cosa che mi capita pochissime volte. Complimenti per questo splendido lavoro che stai portando avanti, spero di poter continuare presto a leggerti. Alla prossima!!
Un abbraccio,
Apatya.