Recensioni per
Mission impossible
di Abby_da_Edoras
Carissima Abby, eccomi all’ultimo capitolo di questa bellissima serie. Mi ha fatto riflettere: per una volta sono quasi allineata con i tuoi attuali interessi, entrambe sappiamo quanto sia importante trattare la materia quando ancora la scrittrice crepita d’entusiasmo! A mia discolpa e come sai non sono allineata nemmeno con me stessa, avendo ancora un gruppo di storie archiviate su carta… Ma torniamo a noi. Questa intera serie è un affresco che mi ha insegnato tante cose, su un periodo della storia che conosco poco. È un gioco di specchi che procede da un po’ e nel capitolo finale ha la sua apoteosi. Ho sempre ammirato la simmetria e l’armonia delle tue storie e anche questa volta non ti smentisci. |
Ciao cara, |
Ciao Abby. Dopo il glorioso capitolo 18 mi aspettavo un capitolo più tranquillo, e invece riesci a mantenere alta la tensione fino all'ultimo. Io che scrivo storie brevi e ho sempre fretta di rivelare la trama rimango ammirata di fronte alla tua capacità di mantenere la complessità fino alla fine. Complessità è proprio la parola che mi suggerisce questo capitolo. Sarebbe stato facile gettare subito Aethelred tra le braccia di Ivar. Celebrare subito il loro gran finale con una bella scena di sesso (che poi arriva, appassionata e poetica). Ma prima condividiamo i dubbi di Aethelred, che come sempre si rivela la coscienza della serie. Al giovane principe non è sfuggito che Ivar è ancora diviso tra il suo essere vichingo e il suo essere amante. Non gli è sfuggito che pur nella sua abnegazione Ivar cercava ancora una volta la gloria. E Ivar, affascinante e sincero (almeno con Aethelred!) non intende negarlo. "Sono un po' folle"... In realtà è proprio come abbiamo detto: complicato. Ed è anche per questo che lo amiamo. |
Carissima Abby, sono davvero felice di aver letto oggi questo capitolo, perché ne avevo proprio bisogno. Azzardo anche che questo è il più bel capitolo letto finora in questa serie! Davvero intenso, lirico, commovente. Il coraggio e l’abnegazione di Ivar, che finalmente trova la sua dimensione di eroe. Che diventa “l’eroe che è destinato ad essere”. Lo splendido Aethelred con la sua corona di sole e gli occhi cristallini (che bella immagine, mi sembrava di vederlo) e le sue parole vere e importanti che finalmente risolvono la guerra. In un gioco di specchi che qualifica questa come vera OTP, perché sono davvero fatti l’uno per l’altro. Immobili all’inizio nel loro smarrimento. Aethelred raggelato dal terrore quando Ivar avanza (solo, ferito ma fierissimo), Ivar confuso (inizialmente) dalla reazione di Aethelred. E poi entrambi intrepidi e sicuri di sì. Ivar l’eroe, Aethelred il condottiero. Due leader, l’uno che finalmente guadagna il suo posto tra i sassoni (Aethelred che rivendica il suo trono) l’altro che lo ritrova tra i vichinghi, guadagnando finalmente la stima di tutti. Quella che si dice una scena madre, davvero stupenda. Come stupendi sono loro, i tuoi bellissimi principi guerrieri! |
Cara Abby, eccomi di nuovo a commentare, perdona il ritardo. Ho appena letto questo capitolo e l'ho trovato molto emozionante e coinvolgente. All'epoca in cui mi spoileravi di una svolta per questa serie, penso che ti riferissi a questo capitolo. Dove, dopo la vicenda di Thiago ed Erik (non conclusa ma certamente arrivata ad un punto cruciale) Ivar e Aethelred tornavano protagonisti assoluti. Con il loro amore incrollabile, con i loro tormenti, con la forza del loro AU. Sì, la forza. Perché un AU è forte quando è realistico e perfettamente inserito nel canon, e per me il simbolo di questo capitolo è Aethelred pettinato da vichingo, Sembra un piccolo particolare e invece è importante, perché il giovane principe porta sul suo corpo i segni della trasformazione. Ora è un po' più vichingo, un po' meno sassone. Si è evoluto insieme alla trama. |
ciao cara, rieccomi, |
Cara Abby, finalmente mi sono dedicata una giornata EFP. Uno di quei giorni in cui posso aggiornare le mie storie e riprendere i miei commenti. Ferie iniziate da meno di una settimana ma tanti problemi da non potermi fermare… Ma sognare sempre, quello si può. Ed eccomi qua. Ricordo male o questo è l’ultimo capitolo prima della svolta tra Erik e Thiago? In ogni caso se tu non mi avessi anticipato alcune cose rischierei di cascarci anch’io come il povero Thiago… Erik sembra così credibile! Tenero, romantico. Ma sempre egoista. Il suo amore somiglia troppo alla gratitudine e al bisogno per essere davvero libero. Non ha niente a che fare con il nobile sentimento di Thiago, così generoso e disinteressato. Ma per ora è bello sapere che il giovane spagnolo per una notte dorme nella sua bolla incantata, nella sua illusione di amore e protezione… Se lo merita, povero caro <3 |
Ciao, mia cara! |
Cara Abby, riprendo i commenti e questa volta vorrei impostare la cosa in modo diverso. Non più sulla trama (sempre ben congegnata, ma ne parleremo) ma proprio sulla scrittura. Sul processo che porta a scrivere una storia. So che con te posso farlo perché i nostri scambi di commenti assomigliano più a uno scambio di mail, dove le passioni del momento si intrecciano tra loro e a volte persino riecheggiano la vita reale. Ecco, pensavo a quello che mi hai raccontato fin qui di questa storia. A come tu abbia inventato un personaggio perfetto come Tiago (piccolo e potente mago,sempre più interessante e degno di una storia a sé, magari persino di un crossover con una serie più smaccatamente magica!) allo scopo iniziale di dare un compagnao a Erik, e di come poi |
rieccomi, il titolo è un presago di sventure, qualcosa che mi porta a pensare che qualcuno cederà al dark side e voglio scoprire chi, come e perché.. |
ciaoo carissima, |
Ciao Abby, eccomi per un nuovo commento. Ti prego di perdonare i miei tempi lunghi… Ma il capitolo meritava una seconda lettura, perché è particolarmente significativo. E perfetto fin dal titolo (c’è una cosa che non ti ho mai detto, ma la scelta delle canzoni nei tuoi titoli è sempre interessante ed evocativa). Ebbene: dov’è il tuo alone? Chiede il titolo del capitolo 14. Dov’è la magia, direbbe Tiago? Se dovessi mettere un sottotitolo direi che il 14 è il capitolo del Disincanto. Che però non funziona allo stesso modo per entrambe le coppie. Per Ivar e Aethelred disincanto significa crescita, e l’amore è ancora più forte e maturo. Cominciamo dunque da loro, mi sono segnata le frasi che mi hanno colpito di più. |
Ciao, mia cara! |
detto, fatto. |
ciao cara, |