Recensioni per
Mission impossible
di Abby_da_Edoras

Questa storia ha ottenuto 130 recensioni.
Positive : 130
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
14/10/22, ore 15:07

Carissima Abby, eccomi all’ultimo capitolo di questa bellissima serie. Mi ha fatto riflettere: per una volta sono quasi allineata con i tuoi attuali interessi, entrambe sappiamo quanto sia importante trattare la materia quando ancora la scrittrice crepita d’entusiasmo! A mia discolpa e come sai non sono allineata nemmeno con me stessa, avendo ancora un gruppo di storie archiviate su carta… Ma torniamo a noi. Questa intera serie è un affresco che mi ha insegnato tante cose, su un periodo della storia che conosco poco. È un gioco di specchi che procede da un po’ e nel capitolo finale ha la sua apoteosi. Ho sempre ammirato la simmetria e l’armonia delle tue storie e anche questa volta non ti smentisci.
Una galleria di specchi dove coppie legate a vario titolo, dalla fratellanza al matrimonio all’amore, si confrontano e trovano o ritrovano un loro equilibrio. Dalla coppia regale dove finalmente si ristabiliscono ruoli e verità (e a proposito del gioco di specchi, in quella Elsewith furiosa che se ne va mi è sembrato di rivedere la sconfitta di Judith, come fai ben notare!). Ai due fratelli che ancora una volta si restituiscono vicendevolmente qualcosa: a Aethelred viene riconosciuto il diritto a un trono, a Alfred il prestigio che serve per regnare davvero. Ai due teneri amanti, seconda coppia per importanza nella serie, dove Hvitserk ritrova il suo irresistibile sorriso e Helgi la sua serenità. Ai nostri due protagonisti, dove Aethelred si scopre un po’ Vichingo con la sua autostima ritrovata e Ivar un po’ più… calmo? (non volermene, bel principe, so che calmo davvero non lo sarai mai) scoprendo che c’è un’altra emozione oltre alla conquista, un altro brivido oltre all’avventura. E sono quelli dell’amore, che riassume tutte queste cose.
Davvero una splendida serie, ed è bello sapere che c’è ancora tanto da raccontare.
Nel frattempo… un abbraccio, alla prossima serie <3

Recensore Master
03/10/22, ore 10:30

Ciao cara,
perdonami ma è un periodo che ho mille impegni e una vita sociale molto ma molto più attiva, per questo mi resta poco tempo da dedicare alla scrittura e lettura.
comunque eccomi di ritorno dai tuoi vichinghi, in un ritardo vergognoso. ahimè… sono curiosa di scoprire su chi si concentrerà l’azione.
ed ecco che dopo i piaceri dell’amore, arrivano le turbe sul futuro, ma Tiago un po’ se lo aspetta e non pretende niente dal suo amato Erik, chissà però lui come la pensa, io spero che quella strega (di nome e di fatto) di Ingrid non abbia ragione.
ooooooooooooooooooh come ho amato il discorso di Erik e le sue motivazioni, seppur sbagliate nei modi, ooohh lui a Tiago suo ci tiene, che tenerezza!
e lo vuole accanto a sé anche per governare con Bjorn… e Tago tutto insicuro mi ricorda A.

Ma facciamo un saltino in Wessex dove le cose non sono così rose e fiori…
Lo capisco il povero A. che si sente combattuto e auspica il ritorno di tempi più pacifici come quando il Wessex lo governava il suo caro fratello Re.

Ivar invece si sta dando alla pazza gioia, se non si entusiasma lui con le guerre ahah
ohoho qualcuno è ferito, pare, ho paura di scoprire chi.
In un primo momento mi stava pure dispiacendo per la Regina Elsewith, ma dopo che ha rivelato di esser stata lei a convincere Alfred a dare quell’ordine orribile… grrrr, che strega pure lei!
Mi piace l’incontro di pace che A. vuol proporre, il suo accordo, anch’io sono certa che se glielo chiede lui Ivar si comporterà bene.
Alfred ovviamente ha il suo stesso sogno di pace, ma Ivar non si fida della Regina e forse fa bene… insomma, chissà che succederà.
grazie per la lettura intrigante, alla prossima ^^

Recensore Veterano
02/10/22, ore 16:37

Ciao Abby. Dopo il glorioso capitolo 18 mi aspettavo un capitolo più tranquillo, e invece riesci a mantenere alta la tensione fino all'ultimo. Io che scrivo storie brevi e ho sempre fretta di rivelare la trama rimango ammirata di fronte alla tua capacità di mantenere la complessità fino alla fine. Complessità è proprio la parola che mi suggerisce questo capitolo. Sarebbe stato facile gettare subito Aethelred tra le braccia di Ivar. Celebrare subito il loro gran finale con una bella scena di sesso (che poi arriva, appassionata e poetica). Ma prima condividiamo i dubbi di Aethelred, che come sempre si rivela la coscienza della serie. Al giovane principe non è sfuggito che Ivar è ancora diviso tra il suo essere vichingo e il suo essere amante. Non gli è sfuggito che pur nella sua abnegazione Ivar cercava ancora una volta la gloria. E Ivar, affascinante e sincero (almeno con Aethelred!) non intende negarlo. "Sono un po' folle"... In realtà è proprio come abbiamo detto: complicato. Ed è anche per questo che lo amiamo.
Un capitolo affascinante, una tensione che non si stempera e ci prepara al gran finale. Brava!

Recensore Veterano
24/09/22, ore 14:50

Carissima Abby, sono davvero felice di aver letto oggi questo capitolo, perché ne avevo proprio bisogno. Azzardo anche che questo è il più bel capitolo letto finora in questa serie! Davvero intenso, lirico, commovente. Il coraggio e l’abnegazione di Ivar, che finalmente trova la sua dimensione di eroe. Che diventa “l’eroe che è destinato ad essere”. Lo splendido Aethelred con la sua corona di sole e gli occhi cristallini (che bella immagine, mi sembrava di vederlo) e le sue parole vere e importanti che finalmente risolvono la guerra. In un gioco di specchi che qualifica questa come vera OTP, perché sono davvero fatti l’uno per l’altro. Immobili all’inizio nel loro smarrimento. Aethelred raggelato dal terrore quando Ivar avanza (solo, ferito ma fierissimo), Ivar confuso (inizialmente) dalla reazione di Aethelred. E poi entrambi intrepidi e sicuri di sì. Ivar l’eroe, Aethelred il condottiero. Due leader, l’uno che finalmente guadagna il suo posto tra i sassoni (Aethelred che rivendica il suo trono) l’altro che lo ritrova tra i vichinghi, guadagnando finalmente la stima di tutti. Quella che si dice una scena madre, davvero stupenda. Come stupendi sono loro, i tuoi bellissimi principi guerrieri!
Non trovo le parole adatte, ma sappi che in qualche modo questa storia mi ispira e si ricollega al mio immaginario, in tanti modi che ti spiegherò nei messaggi privati. Perché come sempre i nostri mondi sono collegati.

P.S. Bellissima anche la scena di Harald, la voce fioca che si sovrappone a quella del fratello, la canzone vichinga, il perdono e la riconciliazione che un po' rispecchiano quelli tra Ivar e Hvitserk. Altri specchi, ancora emozioni

Recensore Veterano
08/09/22, ore 21:23

Cara Abby, eccomi di nuovo a commentare, perdona il ritardo. Ho appena letto questo capitolo e l'ho trovato molto emozionante e coinvolgente. All'epoca in cui mi spoileravi di una svolta per questa serie, penso che ti riferissi a questo capitolo. Dove, dopo la vicenda di Thiago ed Erik (non conclusa ma certamente arrivata ad un punto cruciale) Ivar e Aethelred tornavano protagonisti assoluti. Con il loro amore incrollabile, con i loro tormenti, con la forza del loro AU. Sì, la forza. Perché un AU è forte quando è realistico e perfettamente inserito nel canon, e per me il simbolo di questo capitolo è Aethelred pettinato da vichingo, Sembra un piccolo particolare e invece è importante, perché il giovane principe porta sul suo corpo i segni della trasformazione. Ora è un po' più vichingo, un po' meno sassone. Si è evoluto insieme alla trama.
Si è trasformato anche Alfred, purtroppo per lui, ed è impressionante come la presenza di Elsewith rievochi anche fisicamente quella di Judith.
Inutile dire che la scena più bella è la reazione finale di Ivar, che per una volta abbandona l'atteggiamento cool per diventare il cavaliere romantico nella sua armatura splendente. Io credo che una soddisfazione del genere Aethelred non l'abbia mai avuta, nemmeno all'epoca in cui fu salvato dalle grinfie di Judith. Vedere con quanta passione e audacia Ivar lo difenda è qualcosa che fa bene al cuore. Soffia davvero un'aria nuova sui nostri tormentati ragazzi, e di questo e delle loro nuove vite non possiamo che ringraziare l'autrice. Bravissima come sempre.

Un abbraccio, e a presto

Recensore Master
26/08/22, ore 13:55

ciao cara, rieccomi,
è tanto che non leggevo dei tuoi Vichinghi, ma vagamente ricordo ancora tutto.
Come sempre, l’aestethic d’apertura è fantastico e il modo in cui le lyrics iniziali danno il titolo al capitolo, azzeccatissimo, in questo hai proprio un dono
Pare che il piano di Tiago, all’udienza di Bjorn abbia funzionato, anche se, ovviamente, chiunque fa bene a diffidare da Ingrid.
Ma come, uff? Io ero già lì che facevo il tifo tutta felice per Tiago che con finta nonchalance si era introdotto nella camere di Ingrid e aveva scovato l’oggetto maledetto.. e lei è lì che lo ha seguito e sorride come nulla fosse? Lei è inquietante, non so cosa aspettarmi.
Tiago poi è così buono che vuole pure coprire le orribili cose che lei ha fatto, ma non sembra bastarle.. lei vorrebbe insegnargli cose, dissuaderlo dallo salvare Erik, portarlo dalla sua parte.
Ora voglio vedere fin dove arriva l’integrità mrale di Erik che mi sembra già notevole.
E infatti il nostro Tiago non cede, nemmeno quando lei le racconta le cose più atroci su Erik, ma lui le dice che preferisce che lui recuperi la vista anche se volesse dire che lo perderà.
Se non è amore questo.
Infatti pure Ingrid è colpita, fra l’altro mi piace proprio tanto l’introspezione su di lei.

Alla fine lei cede, soddisfatta della sua parte di vendetta (temevo qualcosa di ben peggiore, te lo giuro, tipo che facesse male a Tiago) permette a Tiago di far ritorno da Erik col manufatto maledetto e finalmente lo brucia, restituendo a Erik la vista.

Ed Erk dal canto suo è stupefatto, convinto che Tiago lo avesse abbandonato in preda all’ira, per averlo sorpreso con Nissa, invece è colpito dal suo buon cuore. E la passione è davvero travolgente, lasciamo che si godano il momento.

Ora che succederà?

Recensore Veterano
06/08/22, ore 18:12

Cara Abby, finalmente mi sono dedicata una giornata EFP. Uno di quei giorni in cui posso aggiornare le mie storie e riprendere i miei commenti. Ferie iniziate da meno di una settimana ma tanti problemi da non potermi fermare… Ma sognare sempre, quello si può. Ed eccomi qua. Ricordo male o questo è l’ultimo capitolo prima della svolta tra Erik e Thiago? In ogni caso se tu non mi avessi anticipato alcune cose rischierei di cascarci anch’io come il povero Thiago… Erik sembra così credibile! Tenero, romantico. Ma sempre egoista. Il suo amore somiglia troppo alla gratitudine e al bisogno per essere davvero libero. Non ha niente a che fare con il nobile sentimento di Thiago, così generoso e disinteressato. Ma per ora è bello sapere che il giovane spagnolo per una notte dorme nella sua bolla incantata, nella sua illusione di amore e protezione… Se lo merita, povero caro <3
Coloro che invece vivono costantemente senza pace (in tutti i sensi) sono Ivar e Aethelred. E qui devo farti la solita domanda: quanto c’è di canon? Perché è tutto così credibile e perfetto da farmi pensare che Aethelred sia davvero sopravvissuto, non è possibile che tu riesca a inserirlo tanto bene nella trama! Ricordo la fatica fatta nell’inserire Tristan nella trama degli Originals, ricordo quante volte ho dovuto correggere il mio stesso headcanon… Ma per te è la cosa più facile del mondo! Sei bravissima, una narratrice formidabile. E che bello ritrovare anche la tua ispirata simmetria e armonia nel progettare le trame. Perché anche la lunga giornata di Ivar e Aethelred finisce in una bolla privata e personale, anche se in questo caso non è illusione ma vero amore: “quello che importava era che in quel momento loro due erano insieme, uniti, che lentamente i loro corpi e le loro anime si fondevano in una sola essenza… ci avrebbe pensato dopo, quegli istanti d’amore che potevano ancora concedersi dovevano espandersi in un universo di passione e dolcezza che, almeno per un po’, avrebbe cancellato tutto il male.
Al resto avrebbe pensato il giorno dopo.”

Non potevo immaginare finale migliore <3

Recensore Master
30/07/22, ore 01:18

Ciao, mia cara!

Speravo di progredire di più sulla tabella di marcia, invece il lavoro mi ha imbrigliata più di quanto temessi. Finalmente ora posso tornare anche qui! 🤍

Mi è piaciuta tantissimo l’atmosfera con cui hai aperto il capitolo; hai descritto un incontro sereno fatto di accoglienza reciproca, si avverte quanto il clima sia mantenuto pacifico nel villaggio in cui si sono recati Ivar e Aethelred.
Le riflessioni di Ivar sono sempre bellissime; ai miei occhi risulta il personaggio più complesso a livello psicologico e morale. Apprezzo particolarmente le sue capacità di autocritica, sono certa che le sue abilità di cogliere le qualità nel prossimo siano dovute alla consapevolezza di non essere riuscito a raggiungerle, a causa di eventi risalenti alla sua infanzia che non sono sempre dipesi da lui, ma nonostante ciò ambisce a queste qualità con estrema forza d’animo. Penso che l’amore che prova per Aethelred sia dovuto a questo, vede nel giovane un modello morale a cui ambire, tutto ciò che è sempre voluto essere, in fondo è la chiave per farsi ben volere, questo ad Ivar è ben chiaro. Nella consapevolezza di quanto l’amato sia una buona persona con la quale condividere la propria vita, non può fare a meno di provare sensi di colpa al solo pensiero di abbandonarlo o addirittura di perderlo a causa della sua natura; questi pensieri si aggiungono al fatto che si renda conto nel corso della sua vita di non aver provato sempre sentimenti nobili e teme di ferirlo, il timore ora è maggiore perché si è accorto di amare veramente. Io però sono certa di una cosa: l’amore sincero ha il potere di renderci migliori, perché si fa anche l’impossibile pur di non ferire coloro che amiamo.
Attraverso gli occhi di Lagertha vediamo in concreto quanto impegno stia impiegando Ivar pur di restare accanto all’amato, affiancarlo nelle attività di vita quotidiana, aiutarlo; il fatto poi che abbia evidenti difficoltà fisiche lo rende ancora più tenace e volenteroso, i suoi sforzi hanno davvero molto valore.
Ho sempre trovato in Lagertha l’incarnazione della famiglia e della pace. Viene citata ogni volta che la tregua da guerre e violenze prende il sopravvento; con i suoi pensieri infonde la serenità che prova. È inoltre colei che incarna sentimenti malinconici su un passato che non può più rivivere - complice il tempo -, ma che ricerca nel presente ritagliandosi piccoli momenti di calore famigliare in un luogo sereno, lontano da occasioni di scontro.
Aethelred dimostra sempre di essere un uomo molto emotivo; ad ogni pessima notizia scappa, ma la sua non è una fuga dai problemi, penso sia il dolore a suggerire questo iniziale comportamento e il bisogno di sfogare la sofferenza che gli viene inferta. Aethelred ha sicuramente frainteso le intenzioni dell’amato, ma il pensiero di perderlo gli fa temere il peggio.
Non sono affatto d’accordo con Hvitserk, anzi rispetto al suo rapporto con Helgi le circostanze sono diverse, perché le personalità lo sono. Nelle parole di Hvitserk rivedo lo stesso atteggiamento da parte dei famigliari che ha sempre accompagnato Ivar durante la sua infanzia, portandolo a sentirsi emarginato e lontano dai suoi cari, anche dal punto di vista morale. Sono certa che Hvitserk continui a non capire Ivar e non abbia nemmeno intenzione di farlo. Alla resa l’intenzione di Ivar di non ferire l’amato rivelandogli un desiderio che egli stesso tenta di reprimere fallisce, a causa dell’incomprensione e della diffidenza che lo circondano.
L’irruenza con cui Ivar tenta di spiegare lo stato delle cose può solo essere sintomo della frustrazione che lo ha sempre accompagnato in quei giorni, diviso tra amore e desiderio.
Erik persiste a disprezzare Tiago, totalmente incosciente di fronte al potere che può derivare dalla sua relazione con Ingrid. I pensieri di Erik non rivelano che sia totalmente privo di un buon cuore, ma anzi dimostrano quanto lui sappia discernere tra il bene e il male partendo dalle sue più intime sensazioni. In questo capitolo si nota perfettamente quanto le personalità di Erik e Tiago siano totalmente opposte; quest’ultimo per amore e a vantaggio del prossimo è in grado di accantonare tutto il male e il disprezzo che gli sono stati inferti. La voce del ragazzo sembra confortare Erik, sia per la tenacia del giovane ex schiavo e la rassicurazione che è in grado di infondere sia per la familiarità; in questa grande difficoltà che Erik sta affrontando sembra proprio che i pensieri più intimi, che mai avrebbe rivelato a terzi, emergano nel bisogno che ha della vicinanza di Tiago a livello fisico e morale. Tutti sono fiduciosi nelle abilità di Tiago e Ivar in particolare dimostra di giungere con abilità di pensiero molto prima degli altri alla verità, oserei dire con sensibilità e attenzione ai dettagli, anche a gesti ed espressioni.

Questa trama è sempre più intrigante. Non sono certa che la disavventura di Erik si concluda nel migliore dei modi, ma sicuramente lascerà un segno nella vita e nel cuore di tutti e ci dai anche modo di comprendere più a fondo le loro personalità. 🤍🤍

A presto!
Un abbraccio grande grande
-Vale (sempre tua affezionata lettrice)

Recensore Veterano
02/07/22, ore 16:39

Cara Abby, riprendo i commenti e questa volta vorrei impostare la cosa in modo diverso. Non più sulla trama (sempre ben congegnata, ma ne parleremo) ma proprio sulla scrittura. Sul processo che porta a scrivere una storia. So che con te posso farlo perché i nostri scambi di commenti assomigliano più a uno scambio di mail, dove le passioni del momento si intrecciano tra loro e a volte persino riecheggiano la vita reale. Ecco, pensavo a quello che mi hai raccontato fin qui di questa storia. A come tu abbia inventato un personaggio perfetto come Tiago (piccolo e potente mago,sempre più interessante e degno di una storia a sé, magari persino di un crossover con una serie più smaccatamente magica!) allo scopo iniziale di dare un compagnao a Erik, e di come poi
SPOILER per chi non conosce già gli sviluppi futuri
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E di come poi tu abbia deciso che fosse Erik a non essere degno di tanto amore, di tanta devozione. E questo solleva due interrogativi importanti. E che riguardano anche il mio attuale fandom, che è quello di Fantastic Beasts. Il primo è: quanto pesa il canon sulle nostre decisioni? So che tu al riguardo sei molto più libera di me, che posso cambiare tutto ma solo se riesco ad aggirare il canon senza rinnegarlo. Ma non c’è dubbio che le decisioni degli autori siano comunque quelle che ci tengono in sospeso e che condizionano le nostre scelte. A te è successo di disamorarti di Erik, e questo secondo meè fonte di tensione e di ispirazione. Alla fine, anche quando scriviamo personaggi originali, questi funzionano solo se un po’ ci sfuggono di mano. Se vivono di vita propria e ci stupiscono, indipendentemente dal fatto se siamo noi gli autori oppure no. Io sono una che aspira sempre al lieto fine e se dovessi seguire il mio bisogno di gratificazione le storie finirebbero in un solo capitolo. Ma in realtà è proprio la loro sofferenza che ci ispira e sono certa che la delusione che ti ha dato Erik renderà la storia ancora più bella.
La seconda cosa è: abbiamo diritto di cambiare direzione alle nostre storie? Anche se all’inizio le avevamo immaginate diverse? E la risposta è sì, mille volte sì. A te è capitato con Hvitserk e Aethelered, capiterà con Erik. Io sono stata impegnata a rettificare una cosa nelle mie storie (un particolare che avevo immaginato all’inizio non mi soddisfaceva più) e proprio come la Rowling rivendico il diritto al retconning. A cambiare e correggere decisioni passate.
Ora è chiaro che tu mi hai dato la dritta del futuro di Erik e Tiago, ma è evidente che quel futuro è già qui.
Ho amato molto il momento in cui Tiago capisce che potrà salvare Erik. “Ah, tu ti consideri davvero libero?”
Gli dice Ingrid. Ma Tiago in realtà è libero davvero. Perché, con quello che ha visto, si sta liberando anche del potere di Erik. Il sollievo che prova è anche per se stesso, anche se ancora non lo sa. E candidamente pensa che la vita sia perfetta così. Eppure già da ora si delinea la differenza tra i due. Erik deve riflettere su tutto quello che Tiago ha fatto per lui. Sulla sua infinita devozione. Deve convincersi, in un certo senso, che la scelta di Tiago sia la scelta giusta, perché Tiago in un certo senso se lo è guadagnato.
Tiago invece non dev efare proprio nulla. “Perché lo amo e non posso farci niente” Ecco, questo è l’amore come lo intendo anch’io, ci sceglie, noi non possiamo farci niente

Che dire… Altro capitolo bellissimo!
Un bacio e a presto

Recensore Master
28/06/22, ore 09:37

rieccomi, il titolo è un presago di sventure, qualcosa che mi porta a pensare che qualcuno cederà al dark side e voglio scoprire chi, come e perché..
aww ma che cucciolo Ivar che guardando A. ha già capito che sceglierebbe lui alla fama quasi immortale, aaawww, adoro.
Ha ragione Ivan (okay, io sono schifosamente di parte, ma dettagli ahha) , A. è cambiato, è ossessionato dal voler proteggere il regno dei Sassoni da non distinguere nemmeno più così bene ciò che è reale da ciò che teme.

aww che bei discorsi che si son fatti, son di nuovo riappacificati e innamoratissimi aww.

torniamo da Erik&Co..

grrr sta Nissa mi sta più sulle scatole di Ingrid, ho detto tutto.
Nissa è pure una grande ipocrita, perché nemmeno lei che critica tanto Erik può fare quelle promesse di terreni..

ooohh Tiago ha visualizzato dov’era l’oggetto maledetto, che grande!
Ma ci sono rimasta malissimo per quello che Erik stava facendo con Nissa.. ecco il significato del titolo, era rivolto a lui, Tiago lo ha idealizzato troppo evidentemente e nonostante questo gli salva comunque la vita, intervenendo al momento più opportuno.

Tiago fa bene a restare un po’ sulle sue, io non mi fido più di Erik e non capisco più se è sincero… chissà, staremo a vedere.
Complimenti per tutti questi intrecci accattivanti ^^

Recensore Master
28/06/22, ore 09:04

ciaoo carissima,
perdona il ritardo, grazie infinite per le tue due recensioni (non posto niente da un po’ , ma non preoccuparti, ci metterò il tempo che ci metto e forse non lo farò sempre in modo pubblico, ma le mie storie ho intenzione di concluderle tutte), questo è il prossimo mese sarò presa per via di vari concerti che voglio seguire, quindi non sarò puntualissima con le recensioni, ma rieccomi dai tuoi vichinghi.
Sai che noto sempre i titoli e questo mi piace doppiamente perché secondo me ha anche il pregio di poter essere inteso in italiano, fame intesa non come fama in inglese m proprio come fame, voglia di, brama, un po’ anche avidità, che mi sembra una caratteristica base dell’essere vichingo.

ed eccoci al povero Tiago che st male e anche mentre soffre mette sempre Erik al primo posto, ma che cucciolo è?
Erik invece ci ha visto giustissimo, è quella strega (in tutti i sensi) di Ingrid!
oh beh, quanta passione, direi che Erik ha trovato il modo più appropriato (e divertente per entrambi) di far addormentare il suo Tiago.
Erik premuroso?? Il vecchio Erik che mi hai fatto conoscere se ne sarebbe fregato che Tiago fosse debole e lo avrebbe spronato a proseguire la ricerca dell’oggetto maledetto per guarirlo dalla cecità, dico bene?
Non posso che essere felice di questa specie di redempion ark del personaggio.

Redemption un par de ciufoli… ha chieto a un suo servo di uccidere Ingrid.. uhmm prevedo guai e ne prevedo un sacco!
meno male che Orlyg fa solo finta di obbedire.
noooo perché fare la spia?? che tragedia che saràà ahhh

passiamo a Ivar, lui che combina?
bel dilemma per A.? Ivar o suo fratello? Logico che si inalberi, messo di fronte a quella scelta, mi ha fatto ridere Ivar che cerca comprensione negli altri vichinghi, in particolare in H. ahah.
a quanto pare anche Ivar ha il suo dilemma, volo al prossimo capitolo, forse ne saprò di più,,

Recensore Veterano
15/06/22, ore 22:07

Ciao Abby, eccomi per un nuovo commento. Ti prego di perdonare i miei tempi lunghi… Ma il capitolo meritava una seconda lettura, perché è particolarmente significativo. E perfetto fin dal titolo (c’è una cosa che non ti ho mai detto, ma la scelta delle canzoni nei tuoi titoli è sempre interessante ed evocativa). Ebbene: dov’è il tuo alone? Chiede il titolo del capitolo 14. Dov’è la magia, direbbe Tiago? Se dovessi mettere un sottotitolo direi che il 14 è il capitolo del Disincanto. Che però non funziona allo stesso modo per entrambe le coppie. Per Ivar e Aethelred disincanto significa crescita, e l’amore è ancora più forte e maturo. Cominciamo dunque da loro, mi sono segnata le frasi che mi hanno colpito di più.

Chissà però, se esisteva un modo per ottenere entrambe le cose?
Ivar ha qualcosa di adorabile e incorreggibile, come non volergli bene quando si arrampica sugli specchi per ottenere quello che vuole? Di più: come dargli torto? Vuole la gloria e vuole l’amore.

“Ci risiamo, eh? Quando le cose non ti vanno bene tu prendi e te ne vai invece di chiedere spiegazioni.”

Riflessione sottile quella di Ivar. Aethelred in effetti è il tipico eroe stile Abby, orgoglioso e riservato, che non chiede e sfida il compagno a capirlo senza concedergli neanche un appiglio… Mi piace molto!

“Che stupido sono, credevo davvero che tu fossi cambiato…” Eccolo, il piccolo principe orgoglioso. Ma questa volta troverà pane per i propri denti…

“Lo vedi che sei cambiato?” disse in tono amaro. “Sei diverso dal giorno in cui siamo arrivati in Wessex. A Kattegat eri tu quello che mi difendeva sempre, che cercava il buono in me, invece ora mi accusi di qualcosa che non ho mai detto.”

Ebbene sì, Ivar sa tenergli testa e rileva un particolare non da poco. Aethelred lo mette in discussione, non lo difende a prescindere. Ma questo è giusto e bello, perché il vero amore è alla pari e perché i due ragazzi sono cresciuti entrambi. Ed è ancora una volta Ivar, il ribelle, il “cattivo”, a capire tutto in anticipo e a dire le parole definitive: “Sarebbe la prima volta per me, portare la pace invece del caos, ma sarebbe una novità interessante, non ti pare?”

“L’amore avrebbe dovuto essere più forte di tutto il resto, l’amore avrebbe dovuto sciogliere le rivalità e le guerre come il sole con la neve, ma… come sarebbe andata a finire stavolta?”
Dubbi e batticuori che rendono questa storia sempre fresca e interessante. Dubbi e batticuori che travolgono anche il povero Tiago. Come previsto, come mi avevi annunciato, Erik si rivela un piccolo uomo. E perciò per Tiago il disincanto sarà molto più amaro e definitivo.

“Cerco di stare dalla parte di tutti” Tiago è cresciuto. E, come dice Nissa, non merita un simile trattamento: “Va bene, te lo prometto, abbiamo un accordo” concluse. “Ma, seriamente, Tiago, vuoi davvero continuare a servire in ogni modo quest’uomo? Non merita niente da te, per lui tu non sei niente”

Sono davvero ammirata dalla sua reazione, e sono fiera di lui: “Tiago non voleva piangere ma, anche se il suo viso non rivelava niente, la sua anima e il suo cuore gemevano di dolore.”

Ma non è il suo silenzio a colpirmi, bensì il modo dignitoso e composto in cui parla: fornendo le giuste spiegazioni. Con coraggio, senza ambiguità. Lui sì, piccolo grande uomo che merita un compagno migliore.

Un capitolo interessantissimo, e tu, Abby, bravissima come sempre!

Un abbraccio, alla prossima <3

Recensore Master
11/06/22, ore 16:09

Ciao, mia cara!

Finalmente torno e proseguo questa avventura insieme a te. ♡

Ad ogni capitolo penso sempre più che tu abbia creato con Tiago un bellissimo personaggio; è riservato, ma anche molto sensibile e attento a ciò che lo circonda, sta diventando una sorta di chiave di volta per lo svolgimento degli eventi, credo davvero che il suo intervento discreto possa essere decisivo. Certo è che interagire con Erik risulta essere molto difficile, sono mondi troppo distanti, in ogni senso possibile, convincerlo equivale a muoversi su un terreno accidentato; in qualche modo Tiago riesce ad insistere e a farsi ascoltare, in fondo le sue argomentazioni sono convincenti, vuole proteggere lui e sa che con una tale pericolosità Ingrid può rappresentare un nemico per tutto il popolo. Il ragazzo non tenta nemmeno di nascondere le ragioni che lo spingono ad essere prudente e ad invitare Erik stesso ad esserlo, ma purtroppo rivelando i poteri di quella donna sortisce l'effetto contrario e questo non era così prevedibile. Erik non sembra affatto avere un animo più puro di Ingrid, perciò è fortemente attratto dal male, dai ricatti e dalle minacce, temo che Tiago non possa salvare come vorrebbe un uomo tanto corrotto.
Non so se sia solo una mia impressione, ma ogni tanto noto piccoli spiragli di luce negli atteggiamenti di Erik, non si riesce mai a capire veramente se voglia mascherare affetto nei confronti di Tiago; di certo l'uomo non lo manifesta in modo convenzionale, sicuramente a causa di un passato che ha indurito il suo cuore già arido, immagino che persistere nel male abbia fatto sorgere in lui il desiderio di compiere altro male. Nutro ancora la speranza che queste attenzioni nei confronti di Tiago non siano causali; anche se mi hai anticipato quanto il loro rapporto sia destinato a terminare nel peggiore dei modi, non posso smettere di speranze che invece Tiago riesca a seminare nel cuore di Erik un po' del bene di cui il ragazzo è capace. In un certo senso mi sembra che tra loro ci sia fiducia reciproca; Erik si lascia convincere alla fine da Tiago, anche spinto uno spirito curioso.
La presenza di Ingrid porta grande scompiglio, attira i cuori più bui e semina terrore nei cuori puri. Erik non è affatto spaventato da Ingrid, anzi la cerca, vuole attirarla dalla sua parte per trarre vantaggio dalla sua presenza, nefasta per tutti ma non per lui. Sono due persone profondamente macchinatrici e maliziose; Tiago teme per la vita di Erik, spinto dall'affetto sincero che prova per lui, ma in realtà non so chi dei due si trovi davvero in pericolo e chi sferrerà per primo l'attacco fatale che fermerà definitivamente i piani diabolici dell'altro.
Tornando a Tiago, il suo dolore e la sua preoccupazione sono suggeriti da un amore del tutto gratuito che non può confessare esplicitamente, ma la sua semplicità e la sua riservatezza lo fanno intravedere, persino Erik potrebbe aver già compreso qualcosa. Tiago offre un amore che non solo non sembra ricambiato, ma anche disprezzato; Erik si gode i momenti fisici tra loro e Tiago non osa chiedere di più pur di averlo accanto. È forse questa la loro più grande differenza, il modo di concepire l'affetto: Erik è fisico, non conosce i buoni sentimenti, mentre Tiago prova un istinto protettivo nei confronti di Erik, teme di perderlo, anche questa forma di amore più spirituale è una grande dimostrazione di affetto, oltre che di onestà. Sappiamo chi ha cresciuto Tiago così bene da renderlo un giovane dal cuore d'oro, ma non ho proprio idea chi o cosa abbia trasformato Erik in un uomo privo di sentimenti positivi, tanto da trasformarlo in un trafficante di schiavi, qualcosa deve aver scatenato la sua anima più nera per nascondere per sempre quella del bambino che è stato anche lui.
Aethelred si dimostra sempre un uomo dolce e gentile, leggere le sue parole pacate e accomodanti dona pace all'anima, anche ai lettori non solo a Tiago e Ivar. Per il passato sofferto che ha dovuto vivere, Tiago necessita di empatia e comprensione, soprattutto per riscoprire fede nel genere umano, in cui comunque non ha perso fiducia se non ha mai rinunciato alla sua anima pura.
Aethelred coglie l'angoscia di Tiago e spero possa stargli accanto in questo momento così difficile per il ragazzo, magari suggerirgli quale passo da compiere per trovare serenità e non vivere in balìa delle scelte di Erik che gli toccano il cuore e gli provocano sofferenza.
Torni a parlare della coscienza di Ivar che a mio parere sta attraversando un percorso di autocoscienza notevole; fino a poco tempo prima non credo che Ivar provasse così frequentemente rammarico, ora lo prova per l'uomo che ama e per non ferirlo lo nasconde, ma soprattutto riesce a dimenticare tutte le sensazioni negative tra le braccia di Aethelred.

È un racconto sempre più introspettivo, proprio come piace a me! ♡♡

Spero a presto!
Un abbraccio grande grande
-Vale (sempre tua affezionata lettrice)

Recensore Master
10/06/22, ore 09:26

detto, fatto.
eccomi ad affrontare il capitolo successivo, ancora una volta mi piaccion un sacco le lyrics e il titolo.
Mi piace che Ivar spieghi tutto e comuque, nel suo essere odioso, Harald un po’ è pure simpatico, devo ammetterlo.
ahaha A. che si imbarazza è l’amore, comunque secondo me Ivar ha ragione, pure lui non è più fra le simpatie della regina.
Ivar è sempre così protettivo awww, che dolcino, e poi la capacità che ha di leggere ogni so stato d’animo è awwww, sono davvero due anime gemelle.
Forse sono queste le unspoken words di cui parla il capitolo.
un conforto tira l’altro ed eccoli di nuovo a donarsi l’uno all’altro aawwww che belli che sono!
uhh ecco che torniamo a Kattegat che ho l’ansia a mille.
Anche Tiago e Erik non scherzano quanto a donarsi l’uno all’altro, anche se sembra sia più Erik a prendere e Tiago a concedere, perché in fondo gli va bene così.
aww che bello sapere che l’amore puro che Erik prova per Tiago lo sta cambiando (in meglio) a sua insaputa.
nooo c’è anche Ingrid a cena che sembra essere riuscita nel suo intento, grrr.
aww Bjorn e Gunnhild nostalgici sono bellissimi!
no no no , la polverina comincia a fare effetto.. e ora??
complimenti, alla prossma ^^

Recensore Master
10/06/22, ore 08:39

ciao cara,
rieccomi dai tuoi vichinghi, per quello che so già che sarà un capitolo succulento.
è più forte di me, io pongo sempre un sacco di attenzione agli aestethics (mi sembra di capire che qui ci sia anche quella simpaticona di Ingrid) , ai titoli dei capitoli e soprattutto alle lyrics introduttive, di quelle che hai scelto stavolta sono affascinata dal gioco di rime, per niente banale.
ora passiamo al capitolo vero e proprio, avevamo lasciato Tiago con un compito importantissimo.
ehh mica scemo ad andare lì in pieno giorno, ma basterà a non farsi sopraffare dall’oscurità? Il titolo mi fa pensare che non sarà una cosa facile.
eh lo sapevo che non bastava, le sensazioni che prova sono tremende, ma Tiago è un giovane coraggioso e non si fa scoraggiare dalle prime difficoltà.
Poverino, che visioni orribili, e sapere che è quel che è successo davvero, beh, ci credo che se l’è data a gambe.
adoro che si sia fatto forza per tornare e che stavolta tocchi la terra, per attingere alla forza benefica della natura, è un’immagine davvero molto bella.
uhh Tiago ha raggiunto risultati eccellenti per essere solo il primo giorno in cui ci prova, ma quella strega (in tutti i sensi) di Ingrid lo ha visto e ora sa tutto grrrr, ecco, ora sono in ansia!
Mi riesce difficile credere che Ingrid non sia davvero cattiva, mah..
ma questo paradosso l’ho adorato: Che paradosso: aveva accecato Erik per renderlo dipendente da tutti, fragile e inutile e ora doveva invece aprire gli occhi a Tiago *

Anche nel Wessex vedo che è tutto rose e fiori, tranquillo, nemmeno un ostacolo sulla via *inserire sarcasmo qui*…
Eeeh ma ai Vichinghi non la si fa, infatti ecco i Sassoni superstiti che battono in ritirata.
Argh abbiamo un’altra simpaticona, a quanto pare la moglie d Alfred e come sta condizionando il re…
Che nessuno tocchi quei cucciolotti di Ivar e A.
Intanto mi fiondo al prossimo capitolo, anche perché devo sapere di Tiago, ecc.